Lezione 31 (Ripasso IV nucleo tematico) - Slide

Rapporto in cui il lavoratore si obbliga a collaborare nell'impresa, prestando lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, con retribuzione.

Processo di determinazione se un rapporto è subordinato o autonomo per differenziarlo da altre forme di attività lavorativa.

Rapporto in cui una persona si obbliga a compiere un'opera o un servizio verso corrispettivo, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione.

Contratto regolato dal codice civile per lavori autonomi, caratterizzato da consensualità, onerosità, commutatività e istantaneità.

Elementi che indicano se un rapporto di lavoro è subordinato o autonomo. Ad esempio: sottoposizione alle direttive del datore di lavoro, modalità di retribuzione e vincolo orario.

Contratto di prestazione di opere dove il lavoratore si impegna a realizzare un determinato risultato.

Contratto di prestazione di servizi dove il lavoratore offre la sua attività senza specifici obbiettivi.

Tipo di contratto di lavoro a tempo determinato, con durata massima di 280 ore annue e compenso differenziato.

Strumento per svolgere lavoro occasionale per persone fisiche, non in attività professionale o imprenditoriale, e per società sportive.

Contratto per svolgere lavoro occasionale per tutti gli utilizzatori, con alcune eccezioni, come la PA.

Limite massimo di ore lavorate in un anno civile per il lavoro occasionale.

Differenza di compenso tra prestatore e utilizzatore per il lavoro occasionale.

Sistema previdenziale per i lavoratori occasionali.

Protezione assicurativa per infortuni sul lavoro per i lavoratori occasionali.

I lavoratori occasionali hanno diritto ai riposi giornalieri, alle pause e ai riposi settimanali, previsti dal d.lgs.66/2003.

Regolamento applicabile al lavoro occasionale svolto a favore di un committente imprenditore o professionista.

Nella fase iniziale, la libertà dei rider nell'accettare o rifiutare le consegne può essere apparente, poiché l'organizzazione del lavoro è in realtà gestita dalla piattaforma attraverso algoritmi e incentivi.

Sentenza spagnola che mette in discussione la presunta libertà dei rider, sottolineando il controllo della piattaforma sulla loro organizzazione di lavoro, inclusa la scelta del come e del quando lavorare.

Tribunale italiano che ha preso una posizione differente rispetto al caso Foodora, sostenendo la subordinazione del lavoro dei rider.

Giurisprudenza precedente che considerava la gestione del lavoro dei rider come caratterizzata da una fase di libertà del lavoratore.

Articolo del Codice Civile italiano che regola la subordinazione, ma la cui interpretazione deve essere adattata alle nuove forme di lavoro tramite piattaforme digitali.

Forma di subordinazione che si applica a lavoratori altamente qualificati o con mansioni esecutive, in cui il livello di controllo da parte del datore di lavoro è ridotto.

Sentenza che identifica la subordinazione come caratterizzata sia dall'alienità del risultato produttivo sia da quella del processo produttivo.

La giurisprudenza si interroga sulla natura dei rapporti di lavoro dei rider, se subordinati o autonomi, considerando elementi come la libertà organizzativa e le modalità di prestazione.

Fase iniziale del rapporto di lavoro, in cui si valuta la libertà del lavoratore nell'accettare o meno l'incarico.

Fase del rapporto di lavoro in cui si analizzano le modalità di esecuzione del lavoro, spesso tramite strumenti digitali.

Lavoro dove il lavoratore è inserito in un'organizzazione (piattaforma digitale), senza aver un controllo diretto sull'attività. Di fatto organizzato da un altro soggetto.

Insieme di norme che regolano i rapporti di lavoro subordinato, a prescindere dalla qualificazione specifica del lavoro del rider.

Insieme di obblighi e diritti tra lavoratore e datore di lavoro, che possono essere definiti subordinati o autonomi in base a specifiche caratteristiche.

Tribunale che ha valutato l'applicabilità di una legge specifica sui rider.

Tribunali che (inizialmente) hanno negato la subordinazione dei rider, basandosi sulla loro possibilità di decidere quando lavorare.

Tribunale di ultima istanza che ha deciso sull'argomento, affermando la sottoposizione alla disciplina della subordinazione dei rider, a prescindere dalla qualificazione di autonomi o subordinati.

Insieme delle decisioni dei tribunali su determinati argomenti, utilizzate come riferimento per casi simili. In questo caso, si basava su sentenze a livello internazionale e nazionale.

L'orario di lavoro effettivo, escluso il tempo di attesa, in un contesto di lavoro come quello dei rider.

La ripetitività delle attività di un rider, nel tempo, può indicare un rapporto di lavoro continuativo, piuttosto che occasionale o composto da singoli contratti.

Il nesso di causa-effetto tra l'attività lavorativa di un rider e l'obbligo contrattuale, necessario per definire la subordinazione.

Il contratto iniziale sottoscritto dal rider, esso può determinare l'obbligo di prenotarsi in determinati turni stabilendo la subordinazione.

La presunta libertà dei rider di accettare o meno le consegne, ma condizionata dalle piattaforme attraverso premi/punti.

Sistema di assegnazione delle consegne basato su punteggi, influenzando la possibilità di scelta dei turni dei rider.

Interpretazione forzata di un insieme di elementi, che non tiene conto di tutte le variabili in gioco.

Un orario di lavoro inferiore alle quattro ore, particolarmente visibile nelle prime fasi di attività di alcune piattaforme.

La giurisprudenza analizza se il rapporto di lavoro dei rider sia subordinato o autonomo, considerando fattori come la libertà organizzativa e le modalità di prestazione.

Precedente giurisprudenziale sul lavoro dei rider, che inizialmente era visto come rapporto autonomo.

Tribunale italiano che, in merito al caso Foodora, ha affermato la subordinazione del lavoro dei rider.

Articolo del Codice Civile italiano che disciplina i rapporti di lavoro subordinato, ma che potrebbe trovare modifiche di applicazione nei contesti eterorganizzati come quelli dei rider.

Interpretazione normativa emessa dall'ente di riferimento, in questo caso sul lavoro occasionale dei rider.

Casi residui di lavoro occasionale svolto dai rider in forma di lavoro autonomo ma con norme che richiedono un'analisi circa la subordinazione.

Tribunale italiano di ultima istanza, che ha affermato la sottoposizione del lavoro dei rider alla disciplina della subordinazione.

L'insieme delle decisioni dei tribunali, utili a fornire precedenti interpretativi e decisionali.