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Questions and Answers
Cosa significa il termine "diagnosi"?
Cosa significa il termine "diagnosi"?
Il processo per conoscere il funzionamento psichico del soggetto venuto in consultazione.
Qual è il principale strumento del processo diagnostico?
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Il colloquio clinico.
Quali tipi di conoscenza vengono combinati nel colloquio clinico?
Quali tipi di conoscenza vengono combinati nel colloquio clinico?
La diagnosi psicologica è un processo statico e lineare.
La diagnosi psicologica è un processo statico e lineare.
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Cosa si intende per 'alleanza diagnostica'?
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Quali sono i due livelli di lettura nei colloqui iniziali con pazienti 'difficili'?
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Quali sono i tipi di strumenti psicodiagnostici?
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Cosa si intende per 'restituzione' nel processo diagnostico?
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Quali sono i due tipi di restituzione?
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Cosa si intende per 'contagio emotivo' nel contesto del colloquio clinico?
Cosa si intende per 'contagio emotivo' nel contesto del colloquio clinico?
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Quali sono alcuni esempi di misure di sicurezza che il clinico può adottare?
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Cosa distingue il colloquio clinico dalla conversazione?
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Quali sono le competenze essenziali per chi conduce il colloquio clinico?
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Quali sono i tipi di situazioni in cui è importante ricercare informazioni da interlocutori diversi dal paziente?
Quali sono i tipi di situazioni in cui è importante ricercare informazioni da interlocutori diversi dal paziente?
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Quali aree si possono indagare nel colloquio con i genitori?
Quali aree si possono indagare nel colloquio con i genitori?
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Study Notes
Psicologia Clinica e Psicodiagnostica Corso
- Psicologia Cognitiva: Il corso si concentra sulle Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva.
- Psicologia Clinica C.I.: Si tratta di un Corso di Psicologia Clinica C.I. di Psicodiagnostica.
- Anno accademico: 2024/2025
- Docente: Marianna Contrada, Psicoterapeuta, PhD
- Contatti: [email protected]
Il Processo Diagnostico e il Colloquio Clinico
- Diagnosi: Processo per comprendere il funzionamento psichico del paziente in consultazione.
- Formulazione del Caso: Mappatura del funzionamento psichico del paziente.
- Specificità: La diagnosi deve considerare le caratteristiche specifiche del paziente.
- Generalità: La diagnosi deve identificare le similitudini con altri individui simili.
- Intervento: Quando si svolge un lavoro di psicoterapia, la diagnosi ha lo scopo di elaborare un intervento.
- Trasparenza: Lo psicologo deve esplicitare chiaramente strumenti, informazioni e teorie alla base della sua ipotesi diagnostica.
- Valutazione: Il lavoro di esplicitazione permette di controllare le operazioni e i risultati ottenuti.
- Confronto: Consente il confronto con le ipotesi cliniche e empiriche più consolidate.
- Verificabilità: Una diagnosi esplicita è verificabile ed è quindi scientifica.
Il Processo Diagnostico e il Colloquio Clinico (continua)
-
Ricerca: Una buona diagnosi considera le ricerche scientifiche per validarla empiricamente.
-
Letteratura: Tiene conto della letteratura clinica applicativa e dimostra l'utilità.
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Dialogo: La diagnosi è un luogo di dialogo tra ricerca empirica e sapere clinico.
-
Sistemi diagnostici: I sistemi diagnostici devono essere stabili ma anche flessibili.
-
Alleanza diagnostica: Il processo diagnostico è possibile solo in presenza di una buona alleanza diagnostica.
-
Multidimensionale: La diagnosi psicologica è multidimensionale e multi-strumentale.
Gli Strumenti del Processo Diagnostico
- Strumento principale: Colloquio clinico
- Approccio: Si pone il problema tra conoscenze idiografiche (singolo individuo) e nomotetiche (leggi che ricorrono in diversi individui).
- Approccio clinico: I clinici devono impiegare entrambi gli approcci applicandoli al paziente.
Il Processo Diagnostico
- Scopo: Rilevare, circoscrivere, significare ed attribuire i disturbi lamentati.
- Obiettivo: Comprendere il funzionamento del paziente tramite integrazione di dati longitudinali (storia clinica) e trasversali (test).
Dati Raccolti
- Dati descrittivi: Problemi attuali, tentativi di fronteggiamento, storia evolutiva, sociale, scolastica, lavorativa e clinica.
- Dati specifici: Dati che hanno significato specifico per il paziente e semplificano la comprensione.
Caratteristiche del Processo Diagnostico
- Processualità: Il clinico segue un percorso emotivo-cognitivo.
- Giudizio: Il clinico ritiene da parte del clinico e del paziente.
- Obiettivo: Individuazione di funzionamenti disattivi per il paziente in quel momento e che siano antieconomici per il paziente.
Il Colloquio Clinico di Consultazione
- Alleanza Diagnostica: Basato sul presupposto che la diagnosi sia costruita da entrambi in un clima emotivo di reciproca sospensione del giudizio.
La Processualità
- Interrogazione: Impegna il paziente a fornire dati, interrogarsi sul proprio comportamento e ricercare ipotesi.
- Conversazione: La dinamica si genera da una conversazione biunivoca che è frutto di elaborazione continua a cui si partecipa.
Gli Strumenti del Processo Diagnostico
- Multi-method assessment: Integra risultati di strumenti diversi (colloquio, dati bio-psico-sociali, test).
Gli Strumenti psicodiagnostici
- Proiettivi, narrativi, cognitivi e neuropsicologici: Vengono usati per problem solving e per comprendere le risorse emotive, cognitive e motivazionali.
La Restituzione
- Prospettiva alternativa: Offre una prospettiva alternativa rispetto alla comprensione del paziente precedente.
La Restituzione (continua)
- Tipo ricostruttivo: Integra le dinamiche affettive e relazionali della vita del paziente
- Tipo mirato e parziale: Focalizzata su un aspetto.
Il Processo Diagnostico con i "Casi Difficili"
- Due livelli di lettura: Primo livello per comprendere la psicopatologia e il secondo livello su che percezione ha del disturbo.
- Capacità: Il paziente deve avere capacità per avere un'interazione collaborativa per riuscire a confrontarsi.
- Informazione: il paziente deve sottoporre il suo aspetto al clinico come la sua percezione e le sue difficoltà.
Chiavi di Ingresso e Disturbi dell'Alleanza
- Alcuni pazienti: Creato una relazione di cooperazione per la comprensione del disturbo.
La Sfiducia
-
Qualità passiva: Si manifesta come rinuncia alla fiducia e scoraggiamento
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Tempo: Può essere durevole o legata a situazioni di crisi.
E la Diffidenza
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Propensione: Stato ipervigile e guardiano, che va da un'eccessiva prudenza a sospettosità estrema.
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Verso la realtà: Determina la peculiarità dell'approccio del paziente verso la realtà.
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Primaria: Legata a lesioni precoci della fiducia di base.
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Secondaria: Legata a esperienze vicende successive.
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In contrapposizione all'affidamento magico: L'individuo rinuncia alle proprie capacità e crolla la fiducia nelle proprie capacità, senza fiducia nella possibilità di un reale cambiamento.
L'individuazione dell'organizzatore psicopatologico
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Organizzazione complessiva: Rete di pattern affettivi, cognitivi e relazionali in interazione dinamica e in rapporto con gli eventi di vita del paziente.
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Conseguenze: L'individuazione ha come conseguenza l'intervento.
L'intervento
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Azione clinica: Azione psicologica significativa, ma senza impianto psicoterapeutico predefinito.
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Crisi, sostegno e riabilitazione: Dal coaching all'intervento di crisi, ai colloqui di sostegno alla riabilitazione psichiatrica.
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Comprensione e sofferenza: Si concentra ed esplicita il funzionamento che genera sofferenza e disagi per comprendere meglio al paziente.
Il Colloquio Clinico
- Proattivo: Interattivo tra persone, con obiettivo ben definito.
- Obiettivo: Dare chiarezza al modo di vivere.
Il Colloquio clinico (continua)
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Capacità diagnostiche: Chi conduce il colloquio deve avere buone capacità.
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Gamma di trattamenti: Conoscenza di diverse opzioni, dal farmacologico all'assistenziale, comprese indicazioni e controindicazioni.
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Alleanza: Saper instaurare alleanza diagnostica con il paziente.
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Decisione in tempo utile: Tolleranza dell'inevitabile senso di responsabilità.
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Comunicazione e motivazione: Comunicare e motivare il paziente è fondamentale.
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Chiarezza: Le decisioni devono essere chiare e comprensibili per il paziente.
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Mediazione: Capacità di trovare mediazione tra clinica, vita del paziente e percezione personale del suo problema.
Richiesta di appuntamento e invio
- Decisioni: La decisione può essere presa dal paziente solo o può essere influenzato da pressione esterna
- Alleanza: L'accettazione passiva è da verificare attentamente.
Il paziente che si autoinvia
- Psichica o organica: Sofferenza identificata come psichica, con dubbio sulla causa, o come disagio non ben definito.
Il paziente che si rivolge allo psicologo per la prima volta
- Vari possibili stati: Il paziente può essere perplesso, disorientato dalla scoperta del disturbo, avvilito.
...In contrapposizione all'affidamento magico
- Sfiducia: Il paziente cerca di mostrarsi pronto ad essere di aiuto a dispetto di stati di sfiducia.
Funzione dei modelli e delle teorie
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Variabilità: Riconoscere che ogni paziente ha diversi modelli per essere compresi al meglio.
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Univoco: Il ricorso precoce a un unico modello è riduttivo.
Conduzione del colloquio e raccolta delle informazioni
- Differenziazione: Differenziare le variabili che definiscono il colloquio, dalla qualità dell'alleanza diagnostica e dalla quantità/qualità delle informazioni.
La gravità della situazione clinica del paziente
-
Acute: Richiede un'acquisizione rapida di informazioni con alleanza diagnostica forte.
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Croniche: Richiede una comprensione emotiva da parte del clinico e un'alleanza diagnostica ben strutturata.
L'effetto della psicopatologia del paziente sul clinico e sulla conduzione del colloquio
- Contagio emotivo: Effetto sul funzionamento emotivo e cognitivo del clinico
- Reazione del clinico: Reazioni specifiche dell'operatore relative alla personalità, al tipo di informazione ricevuta.
- Difficoltà del paziente: Il paziente può dare reazioni o presentare difficoltà relative all'alleanza, a sensazioni imbarazzanti, eccessive pretese di saper tutto e comprensione.
Livello di formazione e capacità tecnico di chi conduce il colloquio
- Ansia del clinico: L'ansia è un elemento psicologico che ogni operatore deve affrontare nella fase di prima visita.
- Sicurezza: I meccanismi di difesa impiegati per governare l'ansia
- Caratteristiche personali: La struttura di personalità.
Elementi informativi (diretti e indiretti)
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Comunicazione e osservazione: Inclusi informazioni verbali e non verbali del paziente
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Autodiagnosi: La percezione del paziente sul proprio malessere.
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Attività: Atteggiamento, linguaggio, mimica del paziente
-
Valutazione: Deve includere ogni informazione.
-
Identificazione: Identificare e valutare diversi tipi di dati per una migliore comprensione.
Elementi informativi (diretti e indiretti) (continua)
- Insignificante: Ritenere alcune informazione inutili o insignificanti.
- Vergogna e autovalutazione: Blocco di informazioni se il paziente si vergogna.
- Problemi non affrontati: Non affrontare problemi.
- Attribuzione di capacità: Attribuire capacità magiche o capacità imprecise di comprensione.
Bisogna valutare nel paziente: Funzionamento emotivo
- Sentimenti, emozioni e umore: Le emozioni del paziente durante il colloquio (stato d'animo).
- Percezione: Come il paziente percepisce il mondo.
Bisogna valutare nel paziente: Sentimenti e Emozioni
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Stato psicopatologico: Le emozioni del paziente sono correlate al suo stato psicopatologico.
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Eventi problematici: Emozioni legate a eventi stressanti.
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Tolleranza/Intolleranza: Tolleranze nei confronti della situazione corrente.
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Sensazione di impotenza: Sensazione di non poter fare niente.
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Relazione: Fiducia e diffidenza nei confronti del clinico e del contesto.
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Fiducia/speranza/sconforto: Fiducia, fiducia, aspettative, senso di impotenza ed altre sensazioni del paziente.
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Fattori esterni: Anche lo stato psichico e le ansie del paziente sono correlate alle sue reazioni al contesto familiari.
Bisogna valutare nel paziente: Funzionamento mentale (continua)
- Funzioni: Coscienza, consapevolezza, orientamento, attenzione, concentrazione, memoria, concettualizzazione, astrazione, giudizio.
Bisogna valutare nel paziente: Modalità di interazione (continua)
- Relazione paziente-clinico: Come il paziente si relaziona ai contenuti del suo racconto e al clinico stesso.
- Strategie di coping: Uso di misure di sicurezza per fronteggiare l'ansia durante il colloquio.
- Variabilità paziente: Le misure di sicurezza che il paziente mette in atto durante il colloquio dipendono dalla struttura della sua personalità.
Altre fonti di informazione
- Bambini/adolescenti: Per questi pazienti è necessario approfondire la percezione del proprio comportamento.
- Adulti: Gli adulti possono avere difficoltà a ricordare elementi importanti della storia familiare.
- Pazienti con disturbi di personalità: Questi pazienti hanno modalità uniche di interazione e potrebbe essere necessario raccogliere informazioni aggiuntive da fonti diverse (familiari).
- Pazienti psicotici: Possono avere interpretazioni bizzarre della realtà.
- Pazienti con disturbi organici: Potrebbero avere difficoltà di dare informazioni attendibili.
- Storia pre e postnatale: In alcuni casi, è necessaria una ricostruzione della storia familiare.
Nel colloquio con i genitori
- Storia familiare: Raccogliere informazioni relative alla storia psichiatrica di altri membri della famiglia.
- Sviluppo, capacità e disponibilità: Capire lo sviluppo, la capacità di autogestione e la disponibilità da parte della famiglia per prendersi cura di eventuali carenze.
- Qualità di vita: Modifiche della qualità della vita familiare in rapporto alla presenza/assenza del paziente.
- Emozioni e comportamento: Percezioni dei familiari sul funzionamento emotivo, comportamentali, opinioni sulla malattia, segni e sintomi.
- Informazioni dai curanti: Raccogliere informazioni dai curanti del paziente.
- Alleanze: Possono esserci alleanze fra i familiari a favore o contro il paziente.
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Description
Questo quiz esplora le diverse facce della diagnosi psicologica e il processo dei colloqui clinici. Vengono analizzati strumenti, alleanze diagnostiche e le competenze richieste per condurre colloqui con pazienti 'difficili'. Scopri le varie tipologie di restituzione e il ruolo fondamentale del contagio emotivo nel contesto clinico.