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Questions and Answers
Quale dei seguenti NON è elencato come una delle principali forze di mercato che modellano le relazioni tra produttori e consumatori?
Quale dei seguenti NON è elencato come una delle principali forze di mercato che modellano le relazioni tra produttori e consumatori?
- Globalizzazione
- Tecnologia
- Regolamentazione governativa (correct)
- Responsabilità sociale
Quale delle seguenti rappresenta una nuova capacità aziendale resa possibile dalle nuove realtà del mercato?
Quale delle seguenti rappresenta una nuova capacità aziendale resa possibile dalle nuove realtà del mercato?
- Raccogliere informazioni dettagliate su mercati, clienti e concorrenti (correct)
- Utilizzare Internet come canale di vendita solo per prodotti di massa
- Ignorare i social media a causa della loro natura effimera
- Limitare la comunicazione con i clienti per evitare feedback negativi
Nell'ambito delle nuove realtà di mercato, quale delle seguenti NON è una nuova capacità offerta ai consumatori?
Nell'ambito delle nuove realtà di mercato, quale delle seguenti NON è una nuova capacità offerta ai consumatori?
- Rifiutare comunicazioni inappropriate
- Interagire attivamente con le aziende
- Acquistare beni senza influenzare minimamente il mercato (correct)
- Condividere opinioni sui social media
La deregolamentazione, la privatizzazione e la trasformazione del retail sono tutti elementi che contribuiscono a:
La deregolamentazione, la privatizzazione e la trasformazione del retail sono tutti elementi che contribuiscono a:
Come possono i manager aumentare le probabilità di successo, secondo il testo?
Come possono i manager aumentare le probabilità di successo, secondo il testo?
In che modo le aziende possono sfruttare i 'mega marchi' (es. Amazon Basics, Coop) nel contesto del marketing olistico e del nuovo ambiente competitivo?
In che modo le aziende possono sfruttare i 'mega marchi' (es. Amazon Basics, Coop) nel contesto del marketing olistico e del nuovo ambiente competitivo?
Quale delle seguenti NON è considerata una caratteristica di base dei benefici di un prodotto?
Quale delle seguenti NON è considerata una caratteristica di base dei benefici di un prodotto?
Secondo la matrice di segmentazione del mercato di Porter, quali sono le due dimensioni principali che caratterizzano ogni industria?
Secondo la matrice di segmentazione del mercato di Porter, quali sono le due dimensioni principali che caratterizzano ogni industria?
Quale delle seguenti opzioni descrive meglio una strategia di 'focalizzazione'?
Quale delle seguenti opzioni descrive meglio una strategia di 'focalizzazione'?
Quale delle seguenti NON è una tipologia di strategia di focalizzazione?
Quale delle seguenti NON è una tipologia di strategia di focalizzazione?
Un'azienda che mira a servire tutti i segmenti di mercato con una gamma completa di prodotti adotta una strategia di:
Un'azienda che mira a servire tutti i segmenti di mercato con una gamma completa di prodotti adotta una strategia di:
Quale tra le seguenti caratteristiche influenza maggiormente la percezione del consumatore riguardo alle prestazioni di un prodotto e al suo costo di utilizzo?
Quale tra le seguenti caratteristiche influenza maggiormente la percezione del consumatore riguardo alle prestazioni di un prodotto e al suo costo di utilizzo?
Un'impresa che adotta una strategia di focalizzazione geografica, quale vantaggio competitivo cerca di ottenere principalmente?
Un'impresa che adotta una strategia di focalizzazione geografica, quale vantaggio competitivo cerca di ottenere principalmente?
Supponiamo che un'azienda produttrice di smartphone decida di offrire un modello con funzionalità avanzate di realtà aumentata (AR) esclusivamente per il mercato degli sviluppatori software. Quale tipo di strategia di focalizzazione sta implementando?
Supponiamo che un'azienda produttrice di smartphone decida di offrire un modello con funzionalità avanzate di realtà aumentata (AR) esclusivamente per il mercato degli sviluppatori software. Quale tipo di strategia di focalizzazione sta implementando?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio i confini verticali di un'impresa?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio i confini verticali di un'impresa?
Cosa implica la decisione 'make' (produrre in proprio) in contrasto con 'buy' (acquistare da terzi)?
Cosa implica la decisione 'make' (produrre in proprio) in contrasto con 'buy' (acquistare da terzi)?
Secondo Ronald Coase, quale criterio principale dovrebbe guidare la scelta tra 'make' e 'buy'?
Secondo Ronald Coase, quale criterio principale dovrebbe guidare la scelta tra 'make' e 'buy'?
In una catena verticale, le attività 'a monte' si riferiscono a:
In una catena verticale, le attività 'a monte' si riferiscono a:
Qual è il nodo centrale della strategia aziendale nella gestione della catena verticale?
Qual è il nodo centrale della strategia aziendale nella gestione della catena verticale?
Come si posizionano le attività di distribuzione e vendita al dettaglio all'interno della catena verticale?
Come si posizionano le attività di distribuzione e vendita al dettaglio all'interno della catena verticale?
Supponiamo che un'azienda produttrice di automobili decida di produrre internamente i propri sedili anziché acquistarli da un fornitore esterno. Quale implicazione meno probabile potrebbe derivare da questa scelta?
Supponiamo che un'azienda produttrice di automobili decida di produrre internamente i propri sedili anziché acquistarli da un fornitore esterno. Quale implicazione meno probabile potrebbe derivare da questa scelta?
Un'azienda di software decide di esternalizzare completamente il supporto tecnico ai clienti, affidandolo a una società con sede in un paese a basso costo del lavoro. Quale dei seguenti rischi è più difficile da mitigare efficacemente, anche con contratti ben strutturati?
Un'azienda di software decide di esternalizzare completamente il supporto tecnico ai clienti, affidandolo a una società con sede in un paese a basso costo del lavoro. Quale dei seguenti rischi è più difficile da mitigare efficacemente, anche con contratti ben strutturati?
Flashcards
Elementi base dei benefici
Elementi base dei benefici
Aspetti fondamentali che definiscono il valore di un prodotto.
Caratteristiche fisiche del prodotto
Caratteristiche fisiche del prodotto
Tratti tangibili e materiali del prodotto che influenzano le decisioni d'acquisto.
Servizi complementari
Servizi complementari
Prodotti o servizi aggiuntivi forniti dall'impresa o dai distributori.
Percezione del consumatore
Percezione del consumatore
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Immagine del prodotto
Immagine del prodotto
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Impatto ambientale del prodotto
Impatto ambientale del prodotto
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Strategie di ampia copertura
Strategie di ampia copertura
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Strategie di focalizzazione
Strategie di focalizzazione
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Marketing olistico
Marketing olistico
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Forze di mercato
Forze di mercato
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Nuove capacità dei consumatori
Nuove capacità dei consumatori
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Nuove capacità aziendali
Nuove capacità aziendali
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Ambiente competitivo
Ambiente competitivo
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Marketing delle relazioni
Marketing delle relazioni
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Tecnologia
Tecnologia
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Globalizzazione
Globalizzazione
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Confini verticali dell’impresa
Confini verticali dell’impresa
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Catena verticale
Catena verticale
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Make-or-buy
Make-or-buy
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Attività interne
Attività interne
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Attività esterne
Attività esterne
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Minimizzazione dei costi
Minimizzazione dei costi
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Materie prime
Materie prime
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Prodotti finiti
Prodotti finiti
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Study Notes
Introduzione al modulo di Strategia
- Il modulo si concentra sull'argomento della strategia.
- Il materiale fornisce una panoramica di concetti e argomenti chiave.
Definizione di Strategia (Wooclap)
- Gli studenti hanno risposto a "strategia" pensando a: pianificazione, successo, idee innovative, piani, ecc.
Esempi di strategie di successo
- Business plan accurato
- Produzione limitata con prezzi elevati (es. Mc Donald's)
- Strategia di marketing efficace (es. Nike)
- Promozione a branding
- Strategie efficaci di wellbeing aziendale
Strategia (pag. 5)
- Definizione di "strategia" come concetto militare, un affare di stato e la via alla sopravvivenza
- Cenni a Sun Tzu e Carl von Clausewitz
- Concetto di "frizione" e "nebbia della guerra"
- Introduzione alla teoria dei giochi di Von Neumann e Morgenstern
Alcuni nomi importanti (pag. 6)
- Adam Smith: "mano invisibile"
- Alfred Chandler: "mano visibile"
- Frederick Taylor: padre del management scientifico
- Chester Barnard: attenzione ad elementi strategici
- Peter Drucker: l'impresa non è solo in balia dell'ambiente economico
- Edith Penrose: risorse e gestione
- Michael Porter: studi sul mercato
- Ronald Coase: mercati e impresa
- Oliver Hart: confini d'impresa
- Teoria dei giochi, premio Nobel
Obiettivi del libro (pag. 8)
- Identificare principi economici generali in materia di strategia d'impresa
- Adattare la strategia d'impresa all'ambiente economico (social e fisico)
- Le condizioni dell'ambiente cambiano nel tempo (in modo graduale o imprevisto)
Fare business nel 1840 (pag. 9)
- Aziende di piccole dimensioni con organizzazioni informali
- Assenza di moderne infrastrutture
- Trasporti limitati, comunicazioni inefficienti
- Scarsa infrastruttura finanziaria
- Tecnologia di produzione non innovativa
- Intervento dello Stato ridotto
Fare business nel 1910 (pag. 10-11)
- Evoluzione infrastrutture e tecnologie
- Produzione di massa, economie di scala
- Integrazione verticale e orizzontale
- Specializzazione dei lavori, nuovi ruoli manageriali
- Aumento dei flussi di informazioni finanziarie
- Rinascita dell'industria
- Aumento di apparati statali di normazione
Le nuove realtà (Da Kotler, Keller, Chernev, pag. 15 -17)
- Forze di mercato che influenzano le relazioni (produttori - consumatori)
- Importanza del marketing olistico in un mercato in rapida evoluzione
- Tecnologia, globalizzazione, ambiente (e.g., cambiamento climatico), responsabilità sociale come forze di mercato
- Le nuove capacità aziendali: internet
- Risultati per consumatori: capacità online, mobilità, social media
- Risultati per le aziende: capacità di vendita e informazione, raggiungimento dei clienti, migliore gestione dei costi
Marketing delle relazioni (pag. 22-24)
- Obiettivi: relazioni a lungo termine con gli stakeholder
- Riconoscere gli stakeholder:
- Cliente
- Personale
- Partner di marketing
- Comunità finanziaria
- Governi
- Opinione pubblica
- Il risultato è una rete di marketing reciprocamente redditizia
Marketing Integrato (pag. 25)
- Coordinamento tutte le attività di marketing per la creazione di valore e la sua comunicazione.
Marketing Interno (pag. 26)
- Il ruolo dei dipendenti, formazione e motivazione dei dipendenti.
Marketing della Performance (pag. 27)
- Influenza economica, ambientale e sociale della performance d'impresa.
Domande di fine capitolo (pag. 28)
- Le domande del capitolo sono 1,2,3,8.
Confini orizzontali dell'impresa (pag. 29-30)
- Economie di scala e di scopo – Fattori determinanti: struttura del mercato, possibilità di entrata nello stesso mercato. I confini orizzontali d'impresa, la quantità e la varietà di beni e servizi offerti.
Definizioni (Economie di Scala, pag. 31)
- Definizione di economie di scala con spiegazione, inclusa la relazione costi medi e marginali
- Se il costo medio aumenta, c'è una diseconomia di scala
Curva del costo medio (pag. 32)
- Relazione tra costo medio e quantità prodotta
- Suddivisione dei costi fissi su più elevati volumi.
- Costi fissi rilevanti a prescindere dal grado di produzione
- Curva a U
Ipotesi forma a L (pag. 33)
- Costi medi decrescenti fino alla raggiungimento di un livello ottimo di produzione (DOM)
- Costi medi invariati a quel punto.
Definizioni (Economie di Scopo, pag. 34)
- Esempio delle economie di scopo in ambito produttivo, con implicazioni in termini di costi per un ente o organizzazione
Economie di scala (pag. 35-36)
- Descrizione della generazione degli economie di scala: spalmare i costi fissi su volumi crescenti di produzione
- Indivisibilità – Descrizione di costi fissi in processi produttivi
- Problemi di capacità non utilizzata
Breve e lungo termine (pag. 37)
- Riduzioni costi medi per aumento utilizzo capacita produttiva -> economie di scala di breve termine
- Riduzioni costi medi a seguito di nuove tecnologie -> economie di scala di lungo periodo
- Grafico a supporto della differenza tra costi di breve e lungo periodo
Regole empiriche (pag. 38)
- Economie di scala più probabili con alta intensita di capitale, meno probabili con alta intensità di materia prima o di lavoro
Altre fonti economie di scala (pag. 39)
- Economie di densità -> risparmio sui costi nell'ambito di una rete di trasporto
- Acquisti all'ingrosso, potere di monopsonio
- Pubblicità -> costo per consumatore
Economie di scala ... continuazione (pag. 40)
- Proprietà fisiche della produzione
- Scorte - riduzione costi medi delle merce vendute
Fonti di diseconomia di scala (pag. 41)
- Costi del lavoro
- Eccessivo frazionamento risorse specializzate
- Burocrazia
La curva di apprendimento (pag. 42)
- Concetto divergente da economie di scala
- Conseguenze per l'espansione dell'output
- Strategia di riduzione costi a lungo termine
- Dumping illegale
Differenza economie di apprendimento e di scala (pag. 44)
- Riduzione dei costi unitari dovuta all'esperienza nel tempo (dinamica)
- Capacità di svolgere attività a costi inferiori (statica)
Diversificazione (pag. 45-46)
- Molte imprese operano in settori distanti
- Ragioni per diversificare: efficienza (economie di scopo), preferenze manageriali
- Diversificazione non correlata
- Paradigma di Crescita/quota (Boston Consulting Group)
Giustificazioni problematiche (pag. 48)
- Diversificare il portafoglio degli azionisti
- Identificare le imprese sottovalutate
Complementarità strategica (pag. 49)
- Sinergie tra pratiche organizzative per vantaggio competitivo
- Difficoltà per la concorrenza copiare tutto
- Difficoltà per creare la complementarità se non esiste già.
Diversificazione (ragioni manageriali – Cap.11, pag. 50)
- Prestigio del "capitano d'industria"
- Falla nella corporate governance
- Mercato per il controllo dei dirigenti
Rendimento delle imprese diversificate (pag. 51)
- Il rendimento delle imprese diversificate è complesso
- Fasi di conglomerazione, deconglomerazionie successiva
- Analisi dei casi di leveraged buyouts (LBO) degli anni '80
Domande fine capitolo (pag 52)
- Le domande sono 3, 7, 8, 9, 11 e 14.
Confini verticali dell'impresa (pag. 53)
- Gestione della catena verticale nei processi di produzione e vendita.
- Contratti o organizzazione interna?
Produrre "in proprio" o acquistare (make-or-buy)(pag. 55)
- Make-or-buy come decisione strategica tra gestione interna e acquisto da entità esterne.
- Analisi dei fattori di minimizzazione costi
- Continuum: impresa meno integrata <--> impresa più integrata
A monte e a valle (pag. 56)
- Le merci scorrono lungo una catena verticale
- A monte: materie prime e componenti
- A valle: distribuzione e vendita al dettaglio
Costi e benefici make-or-buy (pag. 57-58)
- Benefici in termini di economie di scala, efficienza
- Costi di coordinamento e gestione transazionali
Convinzioni erronee make-or-buy (pag. 59)
- Credenze errate come un'integrazione verticale per creare vantaggio competitivo
- Considerazioni sul potere di mercato
- Ostacoli all'imitazione e vantaggi per la prima mossa.
Le nuove convinzioni make-or-buy (pag. 60)
- Necessità di concentrarsi sulle attività di core competence
- Vantaggi delle economie di mercato
- Eliminazione di costi burocratici grazie all'outsourcing.
Perché acquistare (Costi di agenzia, pag. 61)
- Evitare i costi associati allo "shirking" e controlli amministrativi.
- Incentivi per manager e dipendenti.
- Implicazioni per la valutazione delle prestazioni dei manager
Perché acquistare (Costi di influenza, pag. 62)
- Dilemma per la direzione generale: distribuzione capitale tra progetti.
- Problemi di conflitto di interessi tra manager e divisioni.
- Importanza di una giusta retribuzione.
Perché produrre internamente (pag. 63)
- Le transazioni di mercato possono creare problemi.
- Necessità di contratti per incentivare interazioni reciprocamente vantaggiose.
Contratti completi e incompleti (pag. 64-65)
- Contratto completo -> minimizza comportamenti opportunistici
- Contratti incompleti -> presenza razionalità limitata, problematiche di informazione asimmetrica
- Ruolo della legislazione -> riduzione inefficienze contrattuali
Coordinamento catena verticale (pag. 66-67)
- Importanza del coordinamento
- Contratti come strumento di protezione e inefficienze (incompletezza)
- Importa l'integrazione verticale quando sono necessari attributi di prodotto
Fuga di informazioni riservate (pag. 68)
- Necessità di proteggere informazioni riservate nel caso di mercato esterne (outsourcing)
- Ruolo dei brevetti e delle proprietà intellettuali
Costi di transazione (pag. 69)
- Costi per coordinamento e protezione informazioni
- Attività ad alta specificità
- Quasi rendite
- Problema di holdup
Attività ad alta specificità (pag. 70)
- Definizione di attività a elevata specificità
- Conseguenze delle attività su cambiamenti del partner commerciale.
- Specificità localizzative, capitale fisico, attività dedicate e capitale umano.
Rendite e quasi-rendite (pag. 71)
- Implicazioni per un'azienda di investire in un'attività.
- Importanza delle quasi-rendite nel caso di attività specifiche.
- Processo di creazione del valore.
Holdup problem (pag. 72)
- Descrizione del holdup problema ("ricatto") in contrattazioni.
- Situazioni di opportunità/incertezza
- Conseguenze costi di transazione legati a holdup
La possibilità del "ricatto" (pag. 73)
- Trattative complicate e frequenti
- Investimenti di salvaguardia
- Rimozione cooperazione e riduzione investimenti.
- Ruolo di Oliver Hart e incompletezza contrattuale
L'albero delle decisioni (pag. 74)
- Schema decisionale per produrre o acquistare
- Diverse scelte: mercato, integrazione verticale, alleanze, gestione propria, ecc
Esercizi (pag. 75)
- Quesiti indicati come domande d'esercizio sono 3, 5,10,11,13.
Analisi dell'industria (pag. 76-77)
- Analisi impatto dell'appartenenza ad un'industria di base sulla redditività
- Rilevanza di Porter's 5 forces.
- Analisi industria come mezzo per comprendere e prevedere risultati.
Modello delle 5 forze di Porter (pag. 78)
- Introduzione al modello per l'analisi settore
- I 5 fattori strategici per l'analisi di un'industria
Schema delle 5 forze di Porter (1. Concorrenza interna): (pag.79)
- Fattori che intensificano concorrenza prezzi e abbassano i profitti
- Presenza molti venditori
- Stagnazione o declino industria
- Costi differenti tra le imprese
- Capacità produttiva in eccesso
- Prodotti indifferenziati
- Prodotto sostituto e complementari
Schema delle 5 forze di Porter (2. Entrata di nuove imprese): (pag. 80)
- Fattori che influenzano la minaccia d'entrata
- Economie di scala o dimensioni produttiva ottimale
- Protezione pubblica imprese esistenti
- Fedeltà consumatori
- Accesso a input critici
- Assi di apprendimento
- Concorrenza post-entrata
Schema delle 5 forze di Porter (3. Prodotti sostitutivi e complementari): (pag. 81)
- Prodotti sostitutivi erodono profitti
- Prodotti Complementari aumentano domanda
- Disponibilità, caratteristiche di prezzo e elasticità della domanda
Schema delle 5 forze di Porter (4. e 5. Potere fornitori e compratori): (pag. 82)
- Potere dei fornitori e compratori nel negoziare e ricavare profitti dall'impresa
- Competizione mercato input e industria a monte-a valle
- Volume acquisti
- input sostituti
- Integrazione a valle e potere di discriminazione prezzi
Schema delle 5 forze di Porter (Cosa manca.): (pag. 83)
- Gusti dei compratori
- Ruolo autorità pubblica
Concorrenza e rete di valore (pag. 84)
- Schema di Porter come modello debole: solo minacce, senza opportunità
- Concorrenza come rete di valore per accrescere i profitti
- Analisi tramite l'interazione delle aziende e interconnessione dei fattori
Applicazione delle 5 forze: analisi industrie (pag. 85)
- Analisi settore aerei commerciali e società ricerca/selezione del personale
Esercizi (pag. 86)
- Esercizi DPD1, DPD2, D1.
Posizione strategica e vantaggio competitivo (pag. 87-88)
- Imprese con strategie diverse per essere competitive in uno stesso settore di mercato
- Strumenti per analizzare la posizione strategica delle aziende.
Il concetto di vantaggio competitivo (pag. 89)
- Conseguire un tasso di profitto superiore alla media dei concorrenti operanti in un determinato mercato
- Creare e distribuire un valore economico superiore.
Concetti: massima disponibilità a pagare e surplus consumatore (pag. 90)
- Disponibilità ad acquistare
- Surplus del consumatore
Basi del comportamento consumatore (pag. 91)
- Surplus consumatore positivo -> acquisto
- Scelta fra più prodotti -> surplus maggiore -> scelta migliore
- Surplus minore -> vendite diminuiscono
Concorrenza nel continuum qualità/prezzo (pag. 92)
- Aumentare surplus migliorando qualità, abbassando il prezzo
- Combinazione qualità-prezzo, diversificazione di offerta.
La mappa delle curve del valore (pag. 93)
- Punto sulla curva del valore -> combinazione qualità-prezzo con surplus consumatore costante
- Pendenza -> compromesso prezzo-qualità consumatori
- Curva ripida -> clienti disposti pagare di più per extra funzionalità
- Curva piatta -> clienti meno disposti pagare di più per extra funzionalità
Valore creato (pag. 96)
- Valore creato = disponibilità a pagare - costo di realizzazione/produzione
- Valore positivo -> profitto
- Valore negativo -> non sul mercato
Valore creato (pag. 97)
- Grafico che descrive il valore creato, surplus consumatore e profitto impresa
Creazione di valore e segmenti di mercato (pag. 98)
- Valore creato basato su particolari clienti e contesto (spazio, tempo)
- Successo in un segmento di mercato non implica successo in altri.
Valore creato e reddittività (pag. 99)
- Imprese per mantenere vantaggio competitivo, devono avere redditività maggiore rispetto concorrenti.
- Consumatori cercano surplus paragonabile agli altri concorrenti
- Come ottenere vantaggio competitivo
Catena del valore (pag. 100)
- Descrizione e diagramma illustrativo della catena del valore (M. Porter).
- Attività che creano valore lungo la filiera produttiva e commerciale.
Catena del valore per startup (pag. 101)
- Schema grafico della catena del valore per un start-up di mercato online
Catena del valore (pag. 102)
- Ogni attività crea valore o costa, difficile separare beneficio da costo incrementale.
Analisi del valore aggiunto (pag. 103-104)
- Identificare dove avviene la creazione e la cattura del surplus lungo la catena del valore.
- Importanza della catena a valle rispetto a quella a monte
Ancora sulle fonti del vantaggio competitivo (pag. 105)
- Due strategie per raggiungere vantaggio competitivo (differenziazione, leadership costo)
- Importanza di capire l'ambiente per le sub-unità per organizzare la propria strategia
Posizione strategica: leadership di costo e differenziazione (pag. 106)
- Strategie generiche Porter -> analisi posizionamento impresa sul mercato.
- Leadership di costo -> prodotti più economici
- Differenziazione -> prodotti con caratteristiche specifiche.
- Focalizzazione su un mercato ristretto.
Posizione strategica: la logica della leadership di costo (pag. 107)
- Logica di leadership di costo -> qualità inferiore, costi inferiori -> maggiore margine profitto, dato eguale surplus consumatore rispetto concorrenti.
- Implicazioni grafiche per maggiore chiarezza
Posizione strategica: la logica della differenziazione (pag. 108)
- Logica differenziazione -> prezzo più alto rispetto concorrenti per caratteristiche distintive.
- Valore creato superiore -> maggiore margine profitto, nonostante svantaggio prezzo/costo.
- Implicazioni grafiche per maggiore chiarezza.
Estrarre profitti attraverso i due vantaggi (pag. 109)
- Profitti attraverso vantaggi di costo e di differenziazione.
- Relazione tra differenziazione, mercato e prezzi
- Considerazioni su aziende con differenziazioni a livello orizzontale
Posizione strategica: leadership di costo e differenziazione (pag. 110)
- Tavola comparativa vantaggi costo e differenziazione, per diverse elasticità domanda al prezzo.
Ma ... Attenzione! (pag. 111)
- Uno schema "statico" -> ignorando le reazioni degli altri giocatori. Un'analisi statica è incompleta.
- Strategie di aumento mercato (senza differenziazione) possono avere basso vantaggio competitivo
- Guerra di prezzi, bassi margini per tutta l'industria
Scegliere un'architettura competitiva (pag. 112)
- Confronto vantaggi costo vs vantaggi differenziazione
- Identificazione dei casi in cui una o l'altra strategia è più adatta
- Fattori come natura prodotto, sensibilità al prezzo, ecc sono importanti
Puntare sulla differenziazione (pag. 113)
- Condizioni in cui la concentrazione su differenziazione è più efficace di quella sul costo-minimo
- Aspettative di clientela e flessibilità.
Analisi degli elementi base dei costi e dei benefici (pag. 115-116)
- Differenza tra costo e benefici (es. per un servizio online).
- Descrizione dei vari punti lungo la "catena del valore"
- Benefici e costi in base alle fasi, al settore di mercato e alla tipologia del prodotto.
Analisi del valore aggiunto (1 e 2) Pag. 117-118
- Catena dei valori e dove avviene creazione/cattura
- Valore aggiunto in particolare a valle (marketing, packaging ecc)
- Valore aggiunto a monte è concentrato in paesi a basso costo
Posizionamento strategico: focalizzazione (pag. 119-120)
- Identificazione di nicchie di mercato per strategie focalizzate
- Tre tipologie di strategie di focalizzazione
Esercizi (pag. 121)
- Quesiti indicati come d'esercizio sono 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 14.
Mantenere vantaggio competitivo (pag. 122)
- Influenza della struttura del mercato sulla sostenibilità dei profitti di lungo periodo:
- Ostacoli alla concorrenza: concorrenza monopolistica e monopolistica
- Influenza del caso fortuna sui risultati straordinari
- Evidenze manufatturiero USA per sostenibilità di profitto in un mercato
- L'influenza della «fortuna» sul rendimento
La teoria dell'impresa a risorse (pag. 124-125)
- Strategia di vantaggio competitivo
- Risorse scarse, non trasferibili come fattore determinante
- Isolamento: ostacoli limitano la possibilità di riprodurre vantaggio competitivo
- Risorse complementari -> valore maggiore quando usate insieme
Ostacoli all'imitazione (pag. 127-130)
- Restrizioni legali, migliori possibilità accesso e dimensioni mercato -> economie di scala come ostacoli
- Barriere immateriali: ambiguità causale, storia impresa, complessità sociale
Vantaggi della prima mossa (pag. 132)
- Curva di apprendimento, reputazione, costi cambiamento (switching), esternalità di rete.
- Profitti a breve con strategie per nuovi mercati
Imitabilità imperfetta ed equilibrio dell'industria (pag. 133)
- Il modello di Rumelt e Lippman
- Effetti sulle imprese operative in mercato concorrenza perfetta
Creazione di vantaggio e distruzione creatrice (pag. 134-135)
- Capacità imprenditoriali come fonte di vantaggio competitivo.
- Innovazione come processo evolutivo -> distruzione creatrice -> ciclo di vita prodotti
- Fattori influenzanti: produttività ricerca, costi irrecuperabili, rimpiazzo, efficienza , teoria impresa risorse
Innovazione e mercato delle Idee (pag. 136)
- Innovazione e mercato delle Idee, importante che le innovazioni non siano facilmente espropriate, che le risorse e capacità di produzione e marketing siano usate in modo strategico, che le risorse siano asimmetriche e difficilmente trasferibili.
- Il potere si sposta dalle imprese consolidate all'innovatore in base al rispetto di queste condizioni
L'ambiente (pag. 137)
- Ambienti locali con fattori decisivi: manodopera, domanda, fornitori e competitività -> contributo a vantaggio competitivo
- Ruolo del Paese di origine
Esercizi (pag. 138)
- Quesiti indicati come d'esercizio sono 3, 4, 6, 8, 9, e 10.
Strategia e struttura (pag. 139-140)
- Relazione strategia e struttura aziendale
- Accordi formali/informali per coordinamento lavoro e decisioni.
- Problemi agenzia, allineamento obiettivi, proprietà e success
Concetti (pag. 141)
- Struttura gerarchica/individuale (con risultati relativi)
- Squadre autogestite -> obiettivi comuni, collaborazione
- Autorità gerarchica -> controllo e coordinamento lavoro
- risoluzione conflitti
La gerarchia complessa (pag. 142)
- Problemi di dipartimentalizzazione -> reparti distinti, dimensioni, scopo ecc
- Coordinamento inter-reparti -> raggiugimento obbiettivi
- Autonomia reparti vs. rapporti inter-reparti
- Organizzazione a matrice
Tipi di strutture organizzative (pag. 143-147)
- Descrizione delle quattro strutture aziendali fondamentali (unitaria, multidivisionale, a matrice, a rete).
- Caratteristiche, vantaggi e svantaggi di ciascuna struttura
Coerenza struttura-ambiente (pag. 148-149)
- L'importanza della coerenza tra struttura e ambiente in cui impresa opera.
- Tecnologia e interdipendenza dei compiti: come la tecnologia influisce sulla struttura dell'azienda
- Gestione dell'informazione: gruppi specializzati per coordinare le info
- Riuscire ad adattarsi a cambiamenti tecnologia e ambiente
La struttura si adatta alla strategia (pag. 150)
- Internazionalizzazione: implicazione sulle strategie organizzativo
- Scelte strategiche influenza struttura aziendale
- Struttura a matrice, struttura a rete.
- Outsourcing e offshoring
Esercizi (pag. 151)
- 2, 3, 6, 7, e 11.
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