Lezione 27 (Le collaborazioni coordinate e continuative ed eterorganizzate) - Slide

Rapporti di lavoro che si collocano tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, caratterizzati da debolezza economica del prestatore nei confronti del committente. L'attività è continuativa e coordinata, ma non subordinata.

Area di rapporti di lavoro autonomo con debolezza economica del lavoratore e soggezione al committente.

Articolo del codice di procedura civile che estende la disciplina del lavoro al rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, oltre all'agenzia e rappresentanza commerciale.

Collaborazione dove il lavoratore organizza autonomamente il suo lavoro, ma nel rispetto di modalità concordate con il committente.

L'attività lavorativa è regolarmente svolta nel tempo.

L'attività lavorativa è basata principalmente sull'opera del lavoratore.

Rapporto in cui il lavoratore gestisce autonomamente la propria attività e non è sottoposto al controllo diretto del committente.

Rapporto in cui il lavoratore è sottoposto al controllo diretto dell'azienda e segue le direttive del datore di lavoro.

Caratteristica fondamentale delle co.co.co. che le distingue dai contratti d'opera, che sono istantanei.

Collegamento funzionale tra la prestazione del collaboratore e l'attività del committente, per raggiungere gli scopi del committente.

Il collaboratore può avvalersi di altri, ma il suo apporto, nello svolgimento, deve essere fondamentale.

Contratto caratterizzato da istantaneità, a differenza delle co.co.co.

Articolo del codice di procedura civile, potenzialmente correlato a collaborazioni.

Scopi da raggiungere mediante l'attività e la collaborazione.

Contratti non previsti espressamente dalle leggi, ma riconosciuti.

Contratti che regolano collaborazioni continuative e coordinate. Sono considerati lavoro autonomo, pur con elementi di subordinazioni.

L'insieme delle norme che regolano i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore in regime di subordinazione. Non applicata ai Co.Co.Co.

Norma applicata ai Co.Co.Co. che regola i criteri per stabilire la natura del rapporto di lavoro.

Legge che fornisce alcune tutele ai lavoratori Co.Co.Co. in materia di congedi parentali e malattie.

I redditi derivanti dai Co.Co.Co. sono assimilati a quelli da lavoro dipendente, con ritenuta alla fonte.

I Co.Co.Co. sono obbligati ad iscriversi alla Gestione Separata dell'INPS, con un'aliquota previdenziale specifica.

Legge che ha incluso i collaboratori coordinati e continuativi tra i soggetti obbligati alla Gestione Separata dell'INPS.

Un sistema previdenziale per i lavoratori autonomi, a cui sono obbligati ad iscriversi anche i collaboratori coordinati e continuativi.

Rapporti di lavoro che si trovano in un'area grigia tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, caratterizzati da un'attività coordinata e continuativa, ma non necessariamente subordinata.

Sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito che la disciplina del lavoro subordinato può essere applicata anche a forme di collaborazione che si collocano in un'area grigia.

L'interpretazione dell'art. 2 della legge sulle collaborazioni coordinate e continuative (Co.Co.Co.) limita l'applicazione della disciplina del lavoro alle tutele previdenziali.

Situazione in cui è difficile distinguere tra lavoro subordinato e lavoro autonomo.

Le regole e i diritti che si applicano a un lavoratore che è sottoposto al controllo diretto di un datore di lavoro.

Situazioni specifiche in cui la disciplina generale delle collaborazioni coordinate e continuative non trova applicazione.

Contratti stipulati da associazioni sindacali che regolano le condizioni di lavoro in determinati settori.

Attività che richiedono specifiche competenze e abilità, spesso con iscrizione ad albi professionali.

Enti responsabili della gestione e supervisione di aziende e società.

Enti che promuovono lo sport non professionistico.

Istituzioni culturali che promuovono l'opera lirica e la musica sinfonica.

Professionisti che si occupano di soccorso in montagna e in grotte.

Regolamentazione particolare per un settore o una situazione specifica.

Questo articolo stabilisce la disciplina del rapporto di lavoro subordinato per le collaborazioni eterorganizzate, a partire dal 1° gennaio 2016.

Le collaborazioni eterorganizzate, a differenza delle co.co.co., non sono coordinate, ma organizzate dal committente. La prestazione è comunque personale e continuativa.

Anche se l'organizzazione avviene attraverso piattaforme digitali, si applica comunque la disciplina del lavoro subordinato alle collaborazioni eterorganizzate.

L'abrogazione del lavoro a progetto ha portato all'introduzione di una tutela specifica per le collaborazioni eterorganizzate, che vengono equiparate al lavoro subordinato.

La prestazione è prevalentemente personale quando l'attività lavorativa è basata principalmente sulle capacità e sull'opera del lavoratore.

Le collaborazioni eterorganizzate e le co.co.co. sono accomunate dalla continuità della prestazione e dalla prevalente personalità dell'attività.

La differenza tra 'coordinata' e 'organizzata' determina il tipo di rapporto di lavoro. Le collaborazioni eterorganizzate, pur essendo continuative e personali, sono considerate lavoro subordinato perché organizzate dal committente.