Aprassia e Funzioni Esecutive nella Psicologia

Test che valuta la capacità di eseguire movimenti bucco-facciali imitativamente. Si utilizzano 10 movimenti diversi e il paziente ha 30 secondi per eseguirli. Punteggio finale assegnato.

Difficoltà a eseguire movimenti con la muscolatura assiale, ma solo su comando verbale. Può essere associata a lesioni frontali bilaterali.

Difficoltà nei movimenti degli arti su base volontaria o automatica, legata al tipo di funzione compromessa (ideativa o ideomotoria).

Difficoltà nei movimenti degli arti omolaterali rispetto all'emisfero dominante, causata da lesioni al corpo calloso. Presenta caratteristiche sia ideomotorie che idea7ve.

Difficoltà a eseguire movimenti necessari per vestirsi, come allacciarsi le scarpe o indossare i pantaloni. Associata a lesioni parietali bilaterali.

Processi cognitivi superiori che organizzano altri processi per raggiungere uno scopo. Coinvolgono la selezione, l'organizzazione temporale e il controllo del comportamento.

Parte del cervello coinvolta nel controllo del comportamento finalizzato, in situazioni nuove e complesse.

Processi cognitivi superiori che organizzano e dirigono altri processi per raggiungere uno scopo. Includono attenzione, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva e controllo del comportamento.

Rete neurale che include la corteccia dorsolaterale e il nucleo caudato, fondamentale per le funzioni esecutive.

Rete neurale legata alla motivazione e all'attivazione. Connette il nucleo del pallido ai nuclei profondi.

Rete neurale che controlla e inibisce il comportamento. Coinvolge strutture che regolano impulsi e controlli.

Area cerebrale anteriore alla scissura di Rolando, coinvolto in funzioni esecutive complesse, come pianificazione, problem-solving e processi cognitivi di alto livello.

Parte più anteriore del lobo frontale che è fondamentale per diverse funzioni cognitive, tra cui la pianificazione complessa e il monitoraggio.

Area cerebrale coinvolta nel programmare i movimenti volontari, inclusa la coordinazione oculare e l'espressione linguistica nell'emisfero di sinistra, e altre funzioni motorie.

Area cerebrale responsabile dell'esecuzione dei movimenti volontari del corpo.

Difficoltà a cogliere le caratteristiche essenziali che accomunano gli elementi, distinguendoli da altri. Le risposte sono legate alla concretezza e all'immediatezza.

Test che valutano la capacità di cogliere le somiglianze tra elementi. Si basa sul confronto e sulla deduzione.

Test che valutano la capacità di giudizio e di ragionamento critico, comprendendo differenze, proverbi, assurdità e classificazioni.

Test basati sulla capacità di fornire valutazioni approssimative di quantità, tempo e distanza. Valutano il ragionamento basato su conoscenze.

Capacità di cambiare rapidamente prospettiva e attribuire significati diversi a un concetto. Essenziale per risolvere problemi.

Condizione caratterizzata da rigidità e limitatezza di pensiero, incapacità di generare nuove idee e di passare da un concetto all'altro, con persistenza nelle risposte errate. Questo porta a difficoltà di apprendimento.

Test che valuta la capacità di produrre parole in un minuto, appartenenti ad una determinata categoria fonemica, escludendo nomi propri e di città. Paziente con deficit esecutivi spesso presenta scarsa produzione verbale, perseverazione e scelta errata di categorie.

Test che valuta la capacità di pianificazione, ragionamento logico e adattamento a feedback ambientali. Il paziente deve raggruppare carte seguendo criteri di colore, forma e numero, che vengono cambiati nel corso del test senza essere avvisato.

Tendenza a ripetere comportamenti o risposte errate anche dopo che il criterio di risposta corretto è cambiato. Sintomo frequente nella sindrome disesecutiva.

Ripetizione involontaria di una risposta precedente, non più adeguata al nuovo stimolo. Può essere di tipo stuck-in-set, ricorrente o continua.

Tipo di perseverazione in cui il paziente continua a utilizzare una strategia risolutiva anche quando è inappropriata

Tipo di perseverazione caratterizzata da ripetizioni di parole o frasi.

Problema di inibizione e autocontrollo che si verifica in pazienti con danni ai lobi frontali (es. demenza frontotemporale).

Tendenza a manipolare oggetti o persone presenti nell'ambiente circostante.

Tendenza a riprodurre comportamenti (gesti, parole) dell'esaminatore.

Caratterizzata da apatia, mancanza di iniziativa, abulia e umore depresso; spesso causata da lesioni della corteccia mediale.

Caso famoso di paziente con lesione ai lobi frontali, che ha mostrato cambiamenti di personalità e comportamento.

Capacità di focalizzarsi su alcuni dettagli ignorando altri. Importante per funzionare nell'ambiente.

Capacità di mantenere uno stato di prontezza (allerta) per più di 15 minuti a rispondere a stimoli potenzialmente rilevanti.

Mantenere uno stato attentivo specifico verso un'informazione o operazione mentale per più di 5 minuti.

Dividere le risorse cognitive tra più processi contemporaneamente.

Focalizzare l'attenzione su una specifica informazione/processo, ignorando le distrazioni.

Esempio di attenzione selettiva. Concentrarsi su una specifica conversazione in mezzo a molti rumori.

Selezione di una specifica parte/modo di uno stimolo (es. colore, forma).