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This document provides a foundational overview of geopolitics, focusing on the interplay between human actions and geographical factors in shaping political systems and international relations. It explores the concepts of power, territory, and different perspectives within geopolitical thought.
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GEOPOLITICA Diffusione della geopolitica Il pensiero geopolitico si diffonde su scala mondiale durante la seconda guerra mondiale, e vengono fondate le prime scuole di geopolitica. Durante il periodo del dopo guerra nel 1945 la geopolitica fu bandita in Europa, in quanto compromessa dal nazismo, c...
GEOPOLITICA Diffusione della geopolitica Il pensiero geopolitico si diffonde su scala mondiale durante la seconda guerra mondiale, e vengono fondate le prime scuole di geopolitica. Durante il periodo del dopo guerra nel 1945 la geopolitica fu bandita in Europa, in quanto compromessa dal nazismo, che ne fece un uso distorto e autoreferenziale, facendole così subire il peso di una censura morale e ideologica. Durante la guerra fredda il termine geopolitica viene sostituito dal termine geostrategia; alla fine della guerra fredda, viste le profonde trasformazioni delle relazioni internazionali, la geopolitica assume un’importanza fondamentale. Geopolitica: si orienta verso la comprensione della strategia per capire le azioni e le strategie che ogni “giocatore” va ad utilizzare; suggerisce un modo di ragionare per capire gli eventi e trovare ragione nella scienza geografica; “è una forma di ragionamento che mira ad individuare i futuri possibili, generati dalle dinamiche delle forze in gioco”; “è un metodo di analisi e di interpretazione dei rapporti di forza. Essa studia le relazioni di potenza esistenti tra l’uomo-lo spazio- il territorio”; studia casi specifici che richiede il confronto tra chi ne è in gioco. La geopolitica fa per la sua prima volta comparsa nel dibattito culturale europeo oltre un secolo fa. Ma si arriverà nel 1945 a bandire in Europa la geopolitica, in quanto compromessa dal nazismo; verrà riabilitata come disciplina poi con la guerra fredda, quando il termine geopolitica verrà spesso sostituito da geo strategia utilizzato come sinonimo di geopolitica e, in quel caso si comprese che sarà fatto un uso distorto della materia. Geografia: è la madre delle scienze geografiche, fornisce strumenti e metodi per l'analisi del territorio, quindi potremmo dire che in generale la geografia si occupa dello spazio e del territorio, sia sotto il profilo fisico sia sotto l'aspetto delle relazioni e delle interazioni spaziali, studia la distribuzione spaziale dei fenomeni fisici umani e li rappresenta non solo in maniera descrittiva, ma anche graficamente attraverso la cartografia; geografo osserva i fenomeni che si distribuiscono sullo spazio e si domandi che cosa possano causare. Nel ragionamento geografico si osservano le relazioni esistenti tra il territorio e tutto ciò che con esso entra in contatto e tra attori ed elementi che in questo, in un determinato spazio insistono. Ghisetti afferma che la geografia è quindi uno strumento di potere. E questo è dimostrato dal fatto che è proprio la concezione che l'uomo ha di sé nello spazio ad influenzare l'azione dell'uomo, e a modificarne le ambizioni e le vocazioni. Nella storia ogni attore politico ha agito e ha progettato il proprio futuro in relazione alla visione e alla conoscenza che aveva dello spazio intorno a sé. Geografia politica: analizza i fenomeni politici: l'agire degli attori politici, i processi politici e le aree coinvolte in tali processi Rapporti tra uomo-spazio-territorio: a. Il territorio è porzione definita dello spazio che è stata modificata nel corso degli anni dall'uomo. È quell'elemento nel quale convergono tre elementi: L'elemento spaziale, l'elemento temporale relazionale. È una porzione di spazio, ossia uno spazio configurato dall'uomo che si caratterizza per la presenza di innumerevoli relazioni differenziali connesse ai diversi poteri, alle forze che si trasmettono nel tempo, che lo organizzano. b. Relazioni differenziali: sono relazioni multilaterali complesse. potremmo definire le relazioni differenziali, gli accordi in due categorie: 1) Relazioni simmetriche, quando si tratta di processi bilaterali, come le alleanze o gli scambi fondati sullo scambio di vantaggi uguali tra parti indipendenti; 2) Relazioni dissimetriche, relazioni che ti vengono costrittive, perché magari una delle due parti deve acconsentire a quell'accordo e in questo caso avremo relazioni fondate sul dominio di uno e sulla differenza di un'altro. La geopolitica presuppone conoscenze antropologiche e ideologiche: antropologiche – si riferiscono alla comprensione delle culture, delle società e delle dinamiche umane, influenzando le relazioni tra nazioni e popolazioni Ideologiche – rappresentano sistemi di credenze e valori politici che modellano la visione del mondo di individui e governi, influenzando le decisioni politiche, le alleanze e i conflitti globali Bisogna essere in grado di osservare diverse variabili, quindi essa diventa un’arte del ragionare e del rapporto causale tra geopolitica (stato) e geografia. La geopolitica ha prospettive diverse: deterministica e possibilista deterministica – ovvero storia, politica ed economia vengono determinate da fattori geografici come clima, risorse naturali e posizione (teoria utilizzata da ratzel e mackinder) possibilistica – pur riconoscendo la geografia un fattore importante, riconosce l’uomo al centro delle scelte ovvero decisioni umane, politiche, scoperte tecnologiche e cultura (ha approccio più flessibile ed è tipico delle teorie più moderne) Tra Stati ci possono essere degli enti che lavorano tra in maniera trasversale tra gli Stati che diventano anch'essi attori da prendere in considerazione in quello che sarà il nostro ragionamento. E allora tutti questi attori dovrebbero essere innanzitutto conosciuti e identificati, descritti, osservati anche in relazione a quello che è il livello di influenza che riescono ad esercitare. Come si fa a classificare un attore geopolitico in relazione a livello di influenza? Dovremmo prendere nell'analisi di potenza una serie di variabili: 1. Territorio: dimensione del territorio ma anche della posizione della forma. 2. Popolazione: grado di omogeneità, eterogeneità, la distribuzione, gli aspetti culturali, razziali. 3. Governo: capacità di controllo del territorio 4. Economia: ricchezza nazionale esportazioni, bilancio commerciale 5. Circolazione dei beni 6. Forza militare: che può essere via terra, mare e cielo, capacità di intelligence o capacità di poter sottoscrivere delle alleanze con altri stati. 7. Relazioni estere IL NUCLEARE I paesi che possiedono il nucleare sono Stati Uniti, India, Cina, Corea del Nord, Pakistan, Francia e Israele. Gli stati non nucleari sono tenuti a non realizzare armi di distruzione di massa, invece gli stati che lo posseggono non devono cedere il materiale (trattato per il non nucleare) Le armi di distruzione di massa (ADM- WMD)sono strumenti di guerra estremamente devastanti, in grado di causare danni su larga scala: «any weapon capable of horrific human or material destruction. Weapons of mass destruction may be nuclear, chemical, biological, or radiological» (Miller, 2005) Identificabili con le sigle: ABC, NBC, oppure NBCR, esse includono principalmente tre categorie: armi biologiche, armi chimiche, armi nucleari Le armi biologiche sfruttano agenti patogeni vivi (come batteri, virus 0 funghi) 0 tossine derivate da organismi viventi per causare malattie o morte in esseri umani, animali o piante. Il loro utilizzo può provocare epidemie devastanti, con conseguenze a lungo termine per la salute pubblica e l'ambiente. Armi chimiche 1.Agenti nervini: Questi sono tra i più letali e agiscono interrompendo la trasmissione dei segnali nervosi nel corpo. Esempi includono: 1. Sarin (GB) 2. Tabun (GA) 3. VX L'esposizione a questi agenti può causare convulsioni, paralisi e morte per insufficienza respiratoria. 2. Agenti soffocanti: Sono progettati per colpire il sistema respiratorio, impedendo l'assorbimento dell'ossigeno nei polmoni. Tra questi: 1. Cloro: Gas usato nella Prima Guerra Mondiale. 2. Fosgene: Un agente più potente del cloro, anch'esso utilizzato ampiamente nelle guerre mondiali. 3.Agenti vescicanti (o blistering agents): Provocano vesciche sulla pelle e danni alle vie respiratorie. Tra i più noti: 1. Iprite (gas mostarda): Causa gravi ustioni chimiche e danni ai tessuti. 4.Agenti ematici: Interferiscono con la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Un esempio è il: 1. Cianuro: Gas o composto tossico che può causare morte per soffocamento cellulare. 5.Agenti incapacitanti: Non progettati per uccidere, ma per debilitare gravemente le vittime. Un esempio noto è l'agente BZ, che provoca deliri, allucinazioni e perdita di coordinazione. Armi di distruzione di massa (biologiche/ batteriologiche)-chimiche-radiologiche-nucleari), identificabili con le sigle: ABC. NBC, oppure NBC, ovvero «any weapon capable of horrific human or material destruction. Weapons of mass destruction may be nuclear, chemical, biological, or radiological» (Miller, 2005) Le armi nucleari strategiche missili a gittata intercontinentale basati al suolo; i missili a lunga gittata basati su sommergibili, le bombe trasportate dai bombardieri a lungo raggio d'azione; sono progettate per la massima distruzione; le armi nucleari tattiche sono quelle a breve gittata, progettate per essere utilizzate sul campo di battaglia CONCETTO DI POWER Nella geopolitica si fa riferimento a quella che è la potenza di uno Stato ed è inteso proprio come la capacità di realizzare un cambiamento o la capacità di volersi opporre ad un cambiamento. Negli anni 70 CIA Ray Klein, elaborò un concetto di potere che si basava sugli elementi: popolazione, territorio, economia e capacità militari. ha il pregio di far apparire il potere nella sua dimensione più tangibile, tuttavia potrebbe condurci ad una contraddizione in quanto non sempre il più potente riesce a realizzare un cambiamento. Nel 21esimo secolo venne elaborato un indice di potere basato sulle risorse, ma nello specifico sulla capacità di saper convertire le risorse, utilizzarle per conseguire un obiettivo. Potremmo definire il potere sulla base di quelli che sono di fatto gli esiti comportamentali, quindi il potere è la capacità di un soggetto di raggiungere un risultato desiderato. Quindi la capacità di ottenere un risultato magari non investendo risorse ma utilizzando quello che è il proprio carisma. Il sociologo Max Weber si domanda, che cosa sia il potere legittimo e va ad affermare che è la possibilità di trovare obbedienza e per poterla trovare ci sono 3 vie: 1. Leggi stabilite, che trovano obbedienza in quelle 2. Elementi tradizionali, es religione. 3. Carismatico, capacità di ricevere intorno a sé consenso Possiamo trovare diverse potenze geopolitiche; per capire la potenza di uno stato bisogna effettuare l’analisi di potenza attraverso dei livelli di influenza che variano nella capacità di incidere sui rapporti di forza. Tra i livelli di influenza troviamo: ❤️ Super potenza: differiscono dalle altre potenze poiché presentano ambizioni più ampie, si parla di “proiezioni di potenza” ovvero agire oltre i propri confini, per esempio USA (la russia durante la guerra fredda retrocesse) Grandi potenze: presentano ambizioni reali e ampie e interessi globali ma sono limitate nei loro mezzi e nelle loro risorse, per esempio la Germania, l’Inghilterra e la Cina (che ambisce a diventare superpotenza Potenza regionali: potere che si limita alla propria regione tra le quali è presente Israele, Emirati Arabi e Iran Periferie strategiche: si riferiscono a zone geografiche che, pur non essendo centri di potere,hanno un ruolo cruciale per la sicurezza delle risorse naturali o le rotte commerciali. Possono includere aree vulnerabili a conflitti o regioni ricchi di risorse che attirano le attenzioni delle potenze globali (afghanistan, somalia e ucraina) Paesi marginali: questi sono stati che, per motivi economici, politici e sociali, si trovano ai margini del sistema internazionale. Spesso affrontano sfide significative, come povertà, instabilità politica e mancanza di accesso ai mercati globali. Tuttavia, possono avere potenziale di sviluppo se si investe in infrastrutture e istituzioni ( niger, honduras, nepal) Troviamo 3 tipologie di potere: 1)Hard power: basato sulla costrizione dell’uso di mezzi militari ed economici 2)Soft power: si basa su elementi intangibili né la cultura, i valori, i valori politici di cui un paese si fa interprete, è inteso come la capacità di influenzare gli altri mediante la persuasione e l’attrazione positiva. è tutto ciò che viene impiegato nell'attività diplomatica dello Stato, ma non solo, anche nella propaganda, e anche in tutto ciò che lo Stato o un attore geopolitico riesce a realizzare e costruendo un'immagine di sé che riesce a vendere all'esterno 3) Smart power: fa riferimento al concetto di abilità strategica ed è invendibile come la capacità di coniugare con successo le risorse di Hard power e Soft power in diversi contesti. A proposito di power ci sono 3 concetti a assimilare: 1. La situazione in cui un determinato contesto spazio-temporale, vi sia una distribuzione e equilibrata delle potenze economiche e militari 2. Sfere d’influenza: regioni dipendenti sotto il dominio di una grande potenza esterna, che ottengono in cambio sicurezza e risorse 3. Proiezione di potenza: è la capacità delle forze militari di minacciare o combattere attivamente lontano dal proprio territorio 4. Prestigio: potere basato sulla reputazione; è il riconoscimento da parte degli altri popoli della forza di uno Stato Luttwak ha introdotto il termine geoeconomia che analizza le strategie d'ordine economico in particolare quelle riferite al commercio internazionale. La geoeconomia osserva le politiche di conquista dei mercati esteri e il controllo dei settori di attività che vengono considerati. gli Stati nella loro volontà di potenza e di affermazione sulla scena internazionale, nel periodo moderno utilizzano strumentalmente il potere connesso alla superiorità commerciale e al controllo dei settori strategici, proprio per affermare una propria posizione nello scacchiere geopolitico. afferma che nel tempo l'arma economica rimpiazzerà quella militare. Sono un esempio del potere geoeconomico le sanzioni commerciali cioè i divieti di commerciare, investire o avere scambi finanziari. È un divieto che incide in un sistema di scambi liberalizzati perché rappresentano proprio in un sistema globalizzato degli scambi delle restrizioni ad hoc in genere temporanee, unilaterali, e dissimmetriche cioè limitazioni che non bloccano il commercio internazionale L'obiettivo delle sanzione è provocare delle conseguenze, in maniera da evitare quelle che sono le capacità che sottostanno alle condizioni del conflitto. Le sanzioni individuali riguardano soggetti che vengono considerati evidentemente responsabili del finanziamento del sostegno dell’attuazione. Questa scelta è strategica perché le sanzioni producono il loro effetto non nell’immediato, ma guardano o alla modifica di un sistema economico e soprattutto si riferiscono a beni che possono avere un ruolo strategico, le tecnologie all’avanguardia, limitando e tagliando quelle che sono le esportazioni economiche, commerciali di computer quantistici, semiconduttori, con l’obiettivo di depotenziare l’evoluzione tecnologica. STORIA DEL PENSIERO GEOPOLITICO Non esiste analisi geopolitica senza cognizione dello spazio geografico perché ogni avvenimento geopolitico viene osservato entro uno spazio di potere, o una cornice geografica che è quella poi nella quale si sviluppa l'evento di rilievo geopolitico. Alexander von Humboldt e Carl Ritter sono i padri fondatori della geografia politica moderna, sono geografi dell’800 che diedero attraverso approcci diversi un fondamentale contributo alla strutturazione della geografia scientifica. Friedrich Ratzel: geografo ed antropologo tedesco legato al paradigma determinista, individua nel trinomio politica-popolo-territorio l’origine dello sviluppo dello Stato Ratzel comprese che la rivoluzione scientifica sarebbe entrata trasversalmente nelle varie discipline nel caso specifico della geopolitica egli adotterà concetti acquisiti dalle scienze biologiche quali: la lotta per la sopravvivenza e la competizione nella natura, iniziando ad elaborare teorie di natura geografico-economica. In Seguito alla pubblicazione di Darwin va a diffondersi un’ideologia nota come quell'epoca in seguito alla pubblicazione di Darwin andava diffondendosi un'ideologia nota come Darwinismo sociale che era una corrente di pensiero nella quale si applicavano lo studio delle società umane i principi Darwiniani della lotta per l'esistenza e della selezione naturale. Quindi nel darwinismo sociale ogni comunità funziona in base alla legge naturale, questo significa che nella lotta per la sopravvivenza vincerebbe il più forte. In risposta alla scuola tedesca c’è la scuola francese con Paul Vidal de la Blanche, proponendo una visione della geopolitica che sia incentra sull’uomo e sul concetto d’identità. Vidal de la Blanche segna l’inizio di una scuola che viene definita storicista. Una visione che si contrappone completamente a quella tedesca perché non è determinista ma possibilista. Nel rapporto uomo ambiente il determinismo sostiene che esista un vincolo invalicabile, che è quello della conformazione fisica dei luoghi, e che la conformazione fisica dei luoghi segni una traiettoria in termini evolutivi dello Stato che può diventare qualcosa in relazione a quella che è la geografia. Nel possibilismo l’elemento che fa nascere, crescere e sopravvivere uno Stato, è l'azione umana a prescindere dal contesto geografico ed è l'uomo che cambia e modifica l'ambiente e l'agire politico. Vidal de. La Blanche afferma che ciascun gruppo umano organizza le proprie risorse in relazione a quello che è il proprie genere di vita che è diverso nazione per nazione. La scuola di geografia politica francese, in generale si contrappone al determinismo ratzeliano la filosofia possibilista di matrice vidaldina. “Mentre lo Stato era il nucleo dell’indagine ratzeliana, la nazione divenne il cardine teorico di questa nuova corrente geografica di pensiero, tendenzialmente propensa verso una ricerca politico-geografica di pensiero, tendenzialmente Propensa verso una ricerca politico-geografica di matrice storica. STATO NAZIONALE, SECESSIONE, IRREDENTISMO E NAZIONALISMO 1. Stato nazionale: è la sommatoria di due elementi, l’organizzazione statale e la nazione. Corrisponde pertanto ad uno Stato nel quale è sviluppata una coscienza nazionale imperniata su memorie condivise e prospettive future comuni, a sostegno della solidarietà civica. In questa realtà non esistono gruppi minoritari intenzionati a costruirsi in un proprio Stato 2. Secessione: indica la definitiva separazione di una parte dal territorio dello Stato al fine di ottenere l’indipendenza o unirsi ad un altro Stato 3. Irredentismo: si indica quello orientamento politico e culturale di natura nazionalistica finalizzata al completamento dell’unità territoriale nazionale, attraverso l’acquisizione di terre soggette al dominio straniero 4. Nazionalismo: si indica un sentimento, ovvero un atteggiamento o un’ideologia politica tendente all’esaltazione del concetto di nazione e all’affermazione dell’entità nazionale KJELLEN utilizza il vocabolo geopolitica per descrivere la scienza dello Stato come organismo geografico tradotto dallo spazio. Negli studi di Kjellen ci sono 5 categorie di elementi: 1. la cratopolitica: la scienza dei mezzi di esercizio del potere dello Stato, quale le istituzioni e la forma di governo 2. La demopolitica: è la scienza del popolo nazionale, quindi la diffusione linguistica , la razza, la suddivisione del popolo 3. La sociopolitica: fa riferimento al rapporto tra Stato e società 4. L’ecopolitica: guarda all’economia di uno Stato 5. La geopolitica: intesa come lo studio del territorio e della morfologia dello stesso e la posizione dello Stato rispetto agli altri territori. Individua 3 sfere di influenza macroregionali: 1. Nord America, ritrova un egemonia statunitense 2. Asia orientale: individua un egemonia giapponese 3. Europa continentale: caratterizzata dalla presenza di una grande potenza ovvero quella tedesca Il pensiero dello studioso è l’età dell’imperialismo, che va a presupporre la supremazia di uno Stato tesa a creare una condizione di predominio su altri territori. HAUSHOFER potere continentale Fondò una rivista che venne considerata nel periodo di ascesa del regime nazionalsocialista tedesco, strumento di propaganda della politica espansionistica tedesca e di concetti quali: spazio-vitale; frontiera e comunità etnica. Agli inizi degli anni 30 ipotizzò 4 aree di espansione sviluppabili lungo i meridiani, definite panregioni e sono, regione pan-europea (Germania); regione pan-euroasiatica (unione sovietica); regione pan-asiatica (Giappone); regione pan-America (Stati Uniti). Egli intravedeva nell’alleanza strategica con le principali potenze euroasiatiche, la conquista di punti di accesso e sbocchi commerciali in grado di rafforzare il potere degli stati. Ex ufficiale di artiglieria e docente di geopolitica, fondò la rivista "Zeitschrift für Geopolitik" nel 1924, che divenne uno strumento di propaganda per l'espansionismo tedesco durante l'ascesa del nazionalsocialismo. Haushofer sviluppò concetti come "spazio vitale" e "comunità etnica" e teorizzò la divisione del mondo in quattro grandi aree di influenza, dominate da una potenza: Germania (Pan-Europa), Unione Sovietica (Pan-Eurasia), Giappone (Pan-Asia) e Stati Uniti (Pan-America). Credeva che la Germania avrebbe potuto raggiungere l'egemonia attraverso un'alleanza con la Russia, sfidando le potenze coloniali britannica e francese. MACKINDER Geografo e politico britannico, effettuò una distinzione tra potenze marittime e continentali e sostiene Che le seconde possano primeggiare sulle prime, grazie alle nuove scoperte tecnologiche. Individua una massa continentale in Eurasia il cui blocco blocco centrale è irraggiungibile dalle potenze. Nel 1904, il geografo britannico Halford Mackinder pubblicò "The Geography Pivot of History", distinguendo tra potenze marittime (sea-power) e continentali (land-power). Sosteneva che, grazie alle nuove tecnologie come la ferrovia, le potenze continentali potessero superare quelle marittime. Mackinder identificò l'Eurasia come una massa continentale unitaria, con un Heartland (blocco centrale) inaccessibile alle potenze talassocratiche, ovvero quelle che dominano il mare sia militarmente che commercialmente. La costituzione di un forte centro statale nell'Area perno(Heartland) non garantisce la supremazia mondiale, poiché le potenze marittime possono bilanciare il suo potere, e le potenze terrestri hanno difficoltà a esercitare la loro forza sul mare. Mackinder non considerava l'ascesa degli USA e si concentrava sulla rivoluzione tecnologica nelle comunicazioni terrestri, evidenziando l'importanza della ferrovia transiberiana per i collegamenti interni alla regione sovietica, ma non teneva conto del potenziale della forza aerea. MAHAN potere marittimo È considerato uno dei massimi teorici della strategia navale, elaborò delle teorie completamente ente contrapposte a quelle di MACKINDER, ispirando il governo Americano a rafforzare le proprie flotte. Sosteneva la superiorità del potere navale su quello continentale e l’importanza del dominio delle rotte marittime ai fini commerciali Mahan individuava quattro fattori chiave: 1. Posizione geografica: accesso a uno o più mari, preferibilmente intercomunicanti, confini terrestri sicuri e basi strategiche per controllare le principali rotte commerciali. 2. Configurazione fisica dello Stato: coste favorevoli con porti naturali, estuari e promontori, e fiumi navigabili che facilitano il commercio interno. 3. Estensione costiera: la lunghezza delle coste deve essere proporzionata alla capacità di difenderle. 4. Popolazione numerosa: necessaria per costruire e mantenere una flotta mercantile o da guerra. SPYKMAN potere peninsulare Intravedeva da un lato il potenziale del territorio euroasiatico costiero in relazione alla ricchezza del sottosuolo e alla posizione di affaccio sugli oceani; dall’alto rilevava il rischio di una possibile unione tra le aree Heartland e Rimland a danno dell’ascesa, nel panorama geopolitico mondiale, dell’egemonia degli USA. DOUHET potere aerospaziale Fu uno dei primi teorici del potere aereo, sosteneva che solo il dominio dello spazio aereo avrebbe potuto trasferire la minaccia bellica oltre confine. Approfondì gli aspetti del bombardamento strategico, ritenendo lol stesso indispensabile per estendere il conflitto oltre il fronte militare, nelle regioni produttive nemiche. Le teorie sul potere aereo si basava sul concetto di dominio e si fondano sulla convinzione della superiorità del potere aereo rispetto a quello marittimo e terrestre. COHEN potere regionale/multipolare Rappresenta il mondo con un sistema strutturato su due aree geografiche principali, il mondo commerciale marittimo e il mondo continentale euroasiatico, corrispondenti ai due blocchi formatisi in seguito al secondo conflitto mondiale. Ha rappresentato il mondo attraverso un sistema suddiviso in due aree geostrategiche principali: 1. Maritime Realm (Mondo commerciale marittimo), che comprende cinque regioni geopolitiche: - Anglometicana e caraibica - Europea marittima e del Maghreb - Sud America - Africa sub-sahariana - Oceania 2. Eurasian Continental Realm (Mondo continentale euroasiatico), composto da due regioni geopolitiche: - Heartland sovietico - Asia cinese Tra queste due aree si trovano delle shatterbelts (aree di frattura), come il Medio Oriente e il Sudest asiatico. DAL BIPOLARISMO AL MULTIPOLARISMO Il trattato sulle forze nucleari venne siglato a Washington nel 1987 e viene considerato dagli storici un tappa importante del processo che portò alla caduta del muro di Berlino, al crollo dell’URSS e alla fine della Guerra Fredda. Con il crollo dell’URSS nel 1991 il mondo ha gradualmente iniziato a muoversi verso un sistema multipolare, in cui nuovi attori come Cina, UE e altre potenze regionali hanno acquisito maggiore rilevanza Glossario: Equilibrio di potenza: è la situazione In cui, in un determinato contesto spazio-temporale, vi sia una distribuzione equilibrata delle potenze economiche e militari, in modo da garantire un certo equilibrio, limitare e non permettere a nessuno stato e a nessun a potenza il dominio sugli altri Sfere d’influenza: regioni dipendenti sotto il dominio di una grande potenza esterna, che ottengono in cambio sicurezza e risorse Prestigio: potere basato sulla reputazione, è il riconoscimento da parte degli altri popoli della forza di uno stato. Assume un’importanza enorme se la forza di uno Stato è riconosciuta, questo può generalmente conseguire i suoi obiettivi senza farne ricorso Dissuasione: strategia finalizzata per preservare la pace attraverso la paura Egemonia: designa l’influenza di una grande potenza sugli altri Stati del sistema, esso rappresenta una posizione più profonda della leadership ma meno stringente del dominio. La leadership egemonica si fonda sia sul potere, sia sulla capacità di ottenere consenso e generare collaborazione presso le élite degli altri stati. Esistono due tipi di leadership egemonica 1) Soft, il leader fornisce la sicurezza lasciando agli altri Stati una sfera di autonomia e libertà; 2) Coercitiva, il leader utilizza il proprio differenziale di potere per costringere gli altri Stati a condividere il costo della conservazione del sistema Tra le due guerre mondiali, l'instabilità geopolitica europea fu segnata dal declino delle vecchie potenze imperiali e dall'emergere di nuovi regimi totalitari (nazismo e fascismo). La Prima guerra mondiale mise fine all'equilibrio di potere europeo, mentre la Seconda guerra mondiale consolidò la posizione degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica come superpotenze globali. Revanscismo: Il revanscismo è un termine che si riferisce al desiderio di una nazione di rivendicare territori o status politico perduto, spesso legato a sentimenti di vendetta. Dopo la Prima guerra mondiale, il revanscismo fu particolarmente presente in Germania, dove il Trattato di Versailles fu percepito come un'ingiustizia, contribuendo all'ascesa del nazismo. URSS: L'Unione Sovietica, nata dopo la Rivoluzione russa del 1917, si affermò come potenza mondiale dopo la Seconda guerra mondiale, contrapponendosi agli Stati Uniti durante la Guerra fredda. Il sistema economico pianificato, il controllo politico totalitario e il ruolo di potenza nucleare definirono l'URSS fino al suo crollo nel 1991, causato da crisi interne e dalle riforme di Gorbaciov (perestrojka e glasnost). Scenari geopolitici della Seconda guerra mondiale: La guerra ridisegnò i confini e gli equilibri di potere globali. L'Europa divenne il campo di battaglia tra le forze alleate e l'Asse (Germania, Italia e Giappone). La fine della guerra segnò la divisione dell'Europa in sfere di influenza: quella occidentale dominata dagli Stati Uniti e quella orientale dall'URSS, inaugurando l'era della Guerra fredda. 1933 Hitler al potere verso la conquista dello “spazio vitale” 25 ottobre 1936: è costituita l’asse Roma – Berlino 22 maggio 1939: Il Regno d’Italia e la Germania stipulano un’alleanza “difensiva” e “offensiva” sul fronte internazionale: il Patto d’Acciaio 23 agosto 1939: la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin sottoscrivono il patto Ribbentrop-Molotov, un trattato di “non aggressione, neutralità e consultazione reciproca”, che prevedeva, fra l’altro, la spartizione della Polonia. 1 settembre 1939: la Germania intraprende una serie di invasioni, costringendo Inghilterra e Francia a dichiararle guerra. 22 giugno 1941- Operazione Barbarossa: invasione dell’Unione Sovietica finalizzata alla distruzione dell’URSS. Attacco a Pearl Harbor (1941): L'entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale fu determinata dall'attacco a sorpresa da parte del Giappone contro la base navale statunitense di Pearl Harbor il 7 dicembre 1941. gli Stati Uniti, fino a quel momento relativamente neutrali, entrarono ufficialmente in guerra contro le Potenze dell'Asse. L'attacco fu motivato dal desiderio giapponese di eliminare la flotta americana nel Pacifico e di espandere il proprio dominio in Asia. L'ingresso degli Stati Uniti cambiò gli equilibri della guerra. L'attacco a Pearl Harbor ha segnato l'inizio del teatro del Pacifico della guerra, che sarebbe durato fino al 1945. Bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (1945): La fase finale della Seconda guerra mondiale fu segnata dai bombardamenti atomici sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, avvenuti il 6 e il 9 agosto 1945. Gli Stati Uniti decisero di utilizzare le nuove armi nucleari sviluppate con il Progetto Manhattan. Conseguenze geopolitiche: I bombardamenti atomici accelerarono la resa del Giappone, che avvenne il 15 agosto 1945, con la firma della resa il 2 settembre 1945. La fine della guerra segnò l'inizio della ricostruzione globale e il ridisegno degli equilibri geopolitici, con gli Stati Uniti che consolidarono il loro status di superpotenza globale. I bombardamenti nucleari evidenziarono anche l'inizio di una nuova era, quella della deterrenza nucleare, che avrebbe giocato un ruolo centrale durante la Guerra fredda. Scenario geopolitico nel dopoguerra: Gli USA escono dalla guerra rafforzati confermano la supremazia in campo economico e militare (detengono la bomba atomica). Sono al centro delle nuove istituzioni internazionali e si dichiarano contrari alla politica totalitarista sovietica. L’URSS esce dalla guerra affermandosi comepotenza mondiale, grazie ai successi della“armata rossa”. Conduce un processo di sovietizzazione dell’Europa orientale e si appresta a dotarsi dell’atomica. In Europa occidentale Francia e Gran Bretagna, se pur vincenti, escono dalla guerra, al pari dei vinti, fortemente provate. Furono fortissime le ripercussioni del conflitto sulle risorse umane ed economiche. Mentre in Europa orientale: nei territori che i sovietici liberavano dai tedeschi, si insediano, arbitrariamente, governi filosovietici. In Cecoslovacchia, Ungheria, Romania si instaura la dittatura. In Polonia i comunisti vincono le elezioni. LE CONFERENZE: Bretton woods: GliaccordidiBretton Woods furono il primo esempio nella storia di un sistema di regole e procedure a favore della politica monetaria internazionale e della crescita economica Yalta: I firmatari furono il Presidente Roosevelt , il Primo Ministro Churchill e il Generalissimo Stalin predisporre i piani di concIusione della guerra, stabilite le sorti della Polonia (che prevedeva un governo di coalizione e libere elezioni), della Jugoslavia e della Germania, sancire la nascita dell’ONU in sostituzione della Società delle Nazioni N.B: la Germania viene divisa 4 settori e ripart GUERRA FREDDA conflitto ideologico, politico ed economico tra USA e URSS, caratterizzato da una corsa agli armamenti, la minaccia nucleare e conflitti indiretti come la guerra di Corea, del Vietnam e in Afghanistan. Il mondo era diviso in due blocchi contrapposti: il capitalismo occidentale e il comunismo sovietico. contrapposizione ideologica tra le due super potenze mondiali, che sfociò in un conflitto non belligerante per l’egemonia mondiale. 4 aprile 1949 NATO - North Atlantic Treaty Organization Organismo internazionale politico-militare Accordo di difesa collettiva in caso di aggressione contro uno dei paesi aderenti. 14 maggio 1955 Patto di Varsavia Alleanza militare tra i paesi socialisti dell'Europa orientale, sottoscritta nel 1955. Stato satellite: “Stato dominato dall’influenza politica, economica, ideologica e, talvolta, culturale di una potenza principale, specifica con riferimento ai paesi dell’Europa orientale nei loro rapporti con l’Unione Sovietica prima del crollo del comunismo” Scenario geopolitico: Tra il 1947 e il 1991 il mondo si trova spaccato in due tra un’aria di influenza sovietico-comunista e un’aria d’influenza americano-capitalista. Conseguenza NATO : inizia una battaglia tra due centri di importanza mondiale: il capitalismo e il comunismo. Tale lotta si esplicita con un’azione di controforza su una serie di punti geografici e politici in continuo mutamento L’Europa orientale sarebbe stata dominata da Mosca Gli Stati Uniti avrebbero dovuto consolidare nell’Europa occidentale una sfera di influenza sotto la protezione americana E. Kissinger, Ordine Mondiale, 2014 Conseguenza PATTO DI VARSAVIA: Qualsiasi equilibrio precedente è ora ridotto a quello esistente tra le due super potenze Gli Stati Uniti avrebbero dovuto consolidare nell’Europa occidentale una sfera di influenza sotto la protezione americana L’Europa orientale sarebbe stata dominata da Mosca SISTEMA BIPOLARE: Sistema fondato sulla contrapposizione di due poli, paesi occidentali da un lato e paesi orientali dominati dai regimi comunisti dall'altro. L’ America intraprende una serie di programmi di aiuti in vari Stati, costruendo nuove alleanze in specifiche aree geografiche e rafforzando la demarcazione tra il sistema capitalistico e quello comunista e realizzando nuove “situazioni di forza” a proprio vantaggio. Nel 1947, gli Stati Uniti elaborarono l'European Recovery Program (ERP), noto come Piano Marshall operativo fino al 1951. Il programma aveva l'obiettivo di: - Risanare le economie europee devastate dalla Seconda guerra mondiale, - Favorire gli scambi commerciali, - Consolidare i governi occidentali, - Contrastare l'espansione sovietica in Europa. Lo scenario geopolitico del dopoguerra richiedeva una collaborazione tra i Paesi beneficiari dei fondi ERP, portando alla creazione dell'OECE (Organizzazione Economica per la Collaborazione Europea) nel 1947, con 16 Paesi membri. Terminata la ricostruzione, anche USA e Canada aderirono, e l'organizzazione divenne l'OECD (OCSE), con un focus sulla cooperazione per lo sviluppo economico. Crollo dell'URSS: Stalin muore nel 1952. Il crollo dell'URSS nel 1991segnò la fine del sistema bipolare e la dissoluzione di un'ideologia comunista statale su larga scala. Le riforme economiche e politiche avviate da Gorbaciov non riuscirono a fermare il declino interno, portando alla fine dell'Unione Sovietica e alla nascita di nuovi Stati indipendenti, segnando l'inizio di una nuova era geopolitica. ———————————————————————————————————————————————————— GLOSSARIO DELLA GEOPOLITICA: Approccio multidominio Per approccio multidominio si intende una strategia nelle operazioni militari che coinvolge diversi piani tecnologici interconnessi. Aree di dominio Porzioni di spazio che diventano il campo di battaglia per il potere. Il dominio rappresenta uno spazio di azione, un contesto operativo non solo fisico. La tradizione geopolitica si focalizza su quattro domini principali: aria, terra, mare e cyberspazio, a cui si devono integrare funzioni trasversali come l'informazione e lo spettro elettromagnetico inquadrabili nel quinto dominio (spazio). Armi di distruzione di massa (WMD) Armi capaci di arrecare una quantità di danni decisamente superiore a qualsiasi dispositivo militare convenzionale oggi presente. Si tratta di armi biologiche/batteriologiche, chimiche, radiologiche-nucleari. (Miller, 2005). Cavi (Rete di) "É la rete dei cavi sottomarini, diffusa in tutto il mondo, che consente a internet di funzionare. La rete dei cavi costituisce la "colonna vertebrale" dell'internet globale, essenziale per il commercio e le comunicazioni internazionali. Si tratta di tubi in silice del diametro di un idrante da giardino protetti da una guaina protettiva, adagiati lungo le dorsali oceaniche che sono pericolosamente esposti al sabotaggio e ad altre manipolazioni" (Fonte: BizDigital). Limportanza dei cavi è tale e tanta che Limes parla di cavocrazia. Choke point Nella strategia militare un choke point è una strozzatura che una forza armata è costretta ad attraversare per raggiungere il suo obiettivo. Un choke point è altresì un passaggio obbligato per i trasporti commerciali. Può essere un passaggio su terra obbligato (come una valle, una gola o un ponte) o un passaggio marittimo attraverso un corso d'acqua critico (ad es. uno stretto o un canale). I choke points sono dei percorsi che obbligatoriamente devono essere percorsi per giungere alla meta. Compellenza Con il termine compellenza ci si riferisce ad una particolare politica di coercizione tesa a modificare la volontà del nemico (es. indurre il nemico a fare un passo falso che possa servire come pretesto per l'attacco militare). Concentrazione di potenza Rappresenta una distribuzione diseguale della potenza all'interno di un sistema nel quale una potenza primeggia in assoluto o quale «primus inter pares», nel senso che è in grado, in larga misura, di imporre le proprie regole e i propri principi. CRISPR/Cas9 Il sistema CRISPR/Cas9 è un approccio di ingegneria genetica che consente di apportare modifiche al DNA delle cellule. Le tecniche di CRISPR-Cas9 hanno aperto nuove possibilità nella modifica genetica e nella cura delle malattie. Determinismo ambientale Corrente di pensiero concernente lo stretto legame e nesso causale esistente tra uomo e ambiente, il cui capostipite può essere individuato in Friederich Ratzel, a sua volta influenzato dai primi geografi "moderni" Alexander Von Humboldt e Carl Ritter. Si sviluppò nell'Ottocento nell'ambito della matrice culturale positivista e darwinista. Secondo tale approccio l'ambiente fisico e le condizioni geografiche condizionerebbero rigidamente l'agire umano, la gestione dello spazio e l'organizzazione del territorio. L'uomo assume un ruolo passivo. Nel rapporto uomo-ambiente, per il determinismo esiste un vincolo invalicabile, quello della conformazione fisica dei luoghi, che segna l'evoluzione di una specie e la traiettoria, in termini evolutivi, dello stato. Deterrenza In termini strettamente militari, la deterrenza consiste nel porre in essere un insieme di comportamenti ed azioni (minacce) verso un altro attore allo scopo di prevenire azioni indesiderabili prima che accadano; insieme di comportamenti ed azioni tese ad influenzare la linea di condotta della controparte, per minimizzare la possibilità di un'aggressione. Dissuasione Strategia finalizzata a preservare la pace attraverso la paura (spesso legata al possesso dell'arma atomica) «si vis pacem para bellum». Egemonia Il termine egemonia in greco indicava la guida, la direzione che veniva riconosciuta ai capi supremi degli eserciti: applicato al sistema internazionale definisce uno Stato che ha una preminenza sulle altre unità statuali. L'egemonia designa l'influenza di una grande potenza sugli altri Stati del sistema; esso rappresenta una posizione più profonda della leadership ma meno stringente del dominio. La leadership egemonica si fonda sia sul potere, sia sulla capacità di ottenere consenso e generare collaborazione presso le élites degli altri Stati. Equilibrio di potenza Situazione in cui, in un determinato contesto spazio-temporale, vi è una distribuzione equilibrata delle potenze economiche e militari tale da limitare e non permettere a nessuno Stato e a nessuna potenza il dominio sugli altri. Il concetto deriva dalle teorie di Halford Mackinder (Scuola anglosassone) nelle quali viene individuata un'area "pivot" (Heartland) il cui controllo determinerebbe il controllo del mondo intero nel caso in cui tale potenza si espandesse verso la fascia circostante (mezzaluna interna o marginale) (Mackinder H.J., The Geographical Journal, Apr., 1904, Vol. 23, No. 4, pp. 421-437). Geo-economia Termine introdotto da Edward Luttwak come sinonimo di geopolitica. Per Luttwak, l'arma economica rimpiazzerà quella militare come strumento al servizio degli Stati nella loro volontà di potenza e di affermazione sulla scena internazionale. Geografia politica Scienza che studia la distribuzione spaziale dei fenomeni politici (ad es. l'organizzazione del territorio, l'esercizio del potere, le tipologie di confini) e la loro influenza sui fattori geografici. Geopolitica La geopolitica fa proprie le nozioni e i metodi della geografia e della geografia politica e si orienta verso la comprensione del valore strategico della geografia sviluppando ragionamenti atti alla comprensione delle relazioni tra attori e della misurazione della potenza espressa da questi. La geopolitica può essere definita come una forma di ragionamento che mira ad individuare i futuri possibili, generati dalle dinamiche delle forze in gioco. È un metodo di analisi e di interpretazione dei rapporti di forza e studia le relazioni di potenza esistenti tra l'uomo, lo spazio e il territorio. Gerarchia di potenza Per superpotenza si intende uno Stato che gioca un ruolo predominante a livello globale, con una strategia chiara e dichiarata nelle sue aspirazioni, interessi che coprono l'intero pianeta e capacità di intervento totale. Attualmente, con il crollo dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti rimangono l'unica superpotenza, mentre la Russia è stata retrocessa al ruolo di grande potenza, mantenendo interessi quasi globali ma con capacità di intervento limitate. Le medie potenze sono quei Paesi che, pur avendo ambizioni globali, esercitano un'influenza mondiale con interessi più circoscritti. Nonostante il loro peso politico-economico sia significativo, le loro capacità di intervento sono parziali, rendendoli incapaci di condurre una politica di potenza mondiale completa. Questi Paesi possono intervenire anche al di fuori della loro regione, ma con limitazioni.Le potenze regionali, invece, sono nazioni la cui influenza economica e politica è circoscritta a una specifica area geografica, anche se in teoria potrebbero avere un impatto più ampio. Le piccole potenze, infine, hanno una modesta influenza sulla scena internazionale e capacità di intervento limitate. La loro forza è funzionale, nel senso che, a causa della loro posizione geografica e politica, possono essere utilizzate dalle superpotenze o grandi potenze per proiettare e ampliare la propria influenza. Guerre costituenti Guerre che hanno come effetto il cambiamento della condizione e costituzione preesistente. Hard power Forma di potere basata sulla coercizione (forza, repressione) e sull'uso di mezzi militari ed economici (ne sono un esempio gli strumenti sanzionatori e le barriere commerciali). Hub Punto di smistamento di merci o persone. Nasce come termine legato agli aeroporti, oggi viene applicato anche in altri contesti quali la distribuzione del gas. Irredentismo Con il termine irredentismo si intende quell'orientamento politico e culturale di natura nazionalista finalizzato al completamento dell'unità territoriale nazionale, attraverso l'acquisizione di terre soggette al dominio straniero (terre irredente). NATO = North Atlantic Treaty Organization (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord): organismo internazionale politico-militare con obiettivi: la difesa collettiva in caso di aggressione contro uno dei paesi aderenti; la gestione delle crisi e la sicurezza cooperativa. Nazionalismo Con il termine nazionalismo si indica un sentimento, ovvero un atteggiamento o un'ideologia politica tendente all'esaltazione del concetto di nazione e all'affermazione dell'entità nazionale. Nazione La nazione è un gruppo umano, ossia un popolo che da molto tempo condivide un territorio, la storia, la lingua, le tradizioni, i costumi, la cultura, ecc., che si identifica in una comune identità. È quindi un’entità culturale o etnica in cui è molto forte il senso di “noi”. Pace egemonica In geopolitica, il termine "pace egemonica" si riferisce a una situazione in cui un potere dominante (o egemone) stabilisce un ordine internazionale che favorisce la stabilità e la cooperazione tra gli Stati, riducendo il rischio di conflitti. Plutocrazia (letteralmente è il potere della ricchezza). Per plutocrazia si intende il predominio nella vita pubblica di individui o gruppi finanziari che, grazie alla disponibilità di enormi capitali, sono in grado di influenzare in maniera determinante gli indirizzi politici dei rispettivi governi. Possibilismo ambientale Secondo il possibilismo ambientale, l'ambiente limita i risultati operativi delle azioni. Limita e circoscrive l'azione dell'uomo, ma questo non ha un ruolo passivo. La corrente possibilista sostiene che il contesto ambientale indica quello che non si può fare, ma non escluda una larga serie di azioni. L'uomo assume un ruolo attivo ed è in grado di modificare l'ambiente circostante e l'agire politico. Paul Vidal de la Blache (1843-1918) può essere ritenuto il padre della corrente possibilista. Prestigio Potere basato sulla reputazione; il prestigio è il riconoscimento da parte degli altri popoli della forza di uno Stato. Il prestigio può assumere un'importanza enorme: se la forza di uno Stato è riconosciuta, questo può generalmente conseguire i suoi obiettivi senza farne ricorso.(E.H. CARR, Great Britain as a Mediterranean Power, Cust Foundation Lecture, University College, Nottingham, 1937, p. 10). (http://www.geopolitica.info) Proiezione di potenza É la capacità delle forze militari di minacciare o combattere attivamente lontano dal proprio territorio. Regime di non proliferazione nucleare Un complesso variegato di trattati e organizzazioni internazionali, intese multilaterali non vincolanti, azioni coordinate tra stati, leggi e politiche nazionali. Esso serve due obiettivi fondamentali: il contenimento del numero di stati in possesso di armi atomiche e la riduzione degli arsenali esistenti (disarmo). Relazioni differenziali Sono relazioni multilaterali complesse che si stabilizzano in un certo ambito territoriale. Possono essere simmetriche e dissimmetriche. Relazioni dissimmetriche o asimmetriche Relazioni differenziali fondate sul dominio di uno e la dipendenza di un altro. In questo caso gli attori coinvolti nella relazione di scambio/alleanza hanno rapporti di forza sbilanciati (alleanze tra potenze di grandezza differente, es. alleanze difensive). In questo caso la rottura del rapporto danneggerebbe una parte, più dell'altra. Relazioni simmetriche Relazioni differenziali fondate sullo scambio di vantaggi uguali tra parti interdipendenti. In questo caso gli attori coinvolti nella relazione di scambio/alleanza hanno rapporti di forza bilanciati (alleanze tra potenze di identica grandezza). Revanscismo Programma, movimento e più in generale atteggiamento nazionalistico ispirato alla revanche (rivincita) inteso al recupero, anche attraverso una nuova guerra, del territorio e/o prestigio perduti. Sanzioni commerciali Le sanzioni commerciali (divieti di commerciare, investire o avere scambi finanziari) sono un esempio del potere geo-economico. In un sistema di scambi liberalizzati, le sanzioni commerciali rappresentano delle restrizioni ad hoc, spesso unilaterali, temporanee, asimmetriche (Quercia, Poggi, 27). Si tratta di limitazioni che non bloccano il commercio internazionale, ma lo vincolano e lo costringono in percorsi politicamente obbligati. Secessione Indica la definitiva separazione (secessione) di una parte del territorio dello Stato (e del relativo gruppo minoritario che vi risiede), al fine di ottenere l'indipendenza o unirsi ad un altro Stato. Sfere d’influenza Sfere d'influenza: Regioni dipendenti sotto il dominio di una grande potenza esterna, che ottengono in cambio sicurezza e risorse. Esempi: il Centroamerica (sotto il patronato degli USA), l'Europa Orientale (sotto l'egida dell'ex Unione Sovietica) (ISAG, Geopolitica, Vol 1,No3, 2012). Sistema bipolare Sistema fondato sulla contrapposizione di due poli, paesi occidentali da un lato e paesi orientali dominati dai regimi comunisti dall'altro. Smart power Fa riferimento al concetto di abilità strategica ed è intendibile come la capacità di coniugare con successo le risorse di Hard Power e le risorse di Soft Power in diversi contesti. L'integrazione di hard e soft powerè resa possibile dal fatto che questi non presentano confini netti, ma spesso si intrecciano e si rafforzano. Soft power Si contrappone all'hard power e rappresenta la capacità di influenzare gli altri mediante la persuasione e l'attrazione positiva allo scopo di ottenere i risultati desiderati. Il Sof Power è associato al potere culturale, storico, identitario, alla creazione-diffusione di valori (anche politici), all'arte della diplomazia, ecc. I suoi effetti sono legati ai risultati prodotti in termini di politica estera (trattati commerciali, politiche preferenziali, ecc.) Esso si lega ai concetti di "propaganda" e "comunicazione strategica" e acquisirà sempre più importanza, considerando le prospettive evolutive della rivoluzione dell'informazione. N.B.: ogni Stato guarda al SP attraverso la lente della sua cultura. È possibile classificare il soft power in high, middle e low power. Spazio assoluto Concetto astratto riferito allo spazio geometrico cartesiano e cartografico, definibile attraverso le coordinate e il concetto di distanza oggettiva. Spazio geografico Insieme di relazioni che legano soggetti e oggetti sulla superficie terrestre. Stato a riconoscimento limitato É un'entità che ha dichiarato la propria indipendenza e possiede alcune caratteristiche di uno stato, come un governo e una popolazione, ma non è universalmente riconosciuta come tale da altri stati o organizzazioni internazionali. Stato cuscinetto Uno Stato cuscinetto è, per sua natura, un territorio situato tra due potenze antagoniste o in potenziale rivalità, che, almeno in teoria, impedisce un diretto contatto e un possibile conflitto tra di esse. Stato nazionale Lo Stato nazionale è la sommatoria di due elementi: l'organizzazione statale e la nazione. Corrisponde pertanto ad uno Stato nel quale è sviluppata una coscienza nazionale imperniata su memorie condivise e prospettive future comuni, a sostegno della solidarietà civica. In questa realtà non esistono gruppi minoritari intenzionati a costituirsi in un proprio Stato. Stato satellite "Stato dominato dall'influenza politica, economica, ideologica e, talvolta, culturale di una potenza principale, specifica con riferimento ai paesi dell'Europa orientale nei loro rapporti con l'Unione Sovietica prima del crollo del comunismo" (Internazionale.it). Strategia di contenimento Strategia finalizzata a limitare l'espansione politica e militare di uno o più stati. Essa si realizza mettendo a punto una serie di "contro-forze" che impediscono alle altre entità di espandersi oltre i propri spazi. Talassocrazia Termine di origine greca che descrive il dominio marittimo sia militare che commerciale. Rappresenta il potere esercitato da una determinata entità politica su uno spazio marittimo, sui territori in esso contenuti o che su di esso si affacciano. Il termine viene ripreso a fine Ottocento da Mahan, ufficiale della Marina statunitense, il quale influenzò fortemente la politica estera di Roosevelt. Territorio Porzione definita di spazio geografico strutturata e modificata nel tempo dall'azione umana. È dunque la dimensione nella quale convergono tre elementi: l'elemento spaziale, l'elemento temporale e l'elemento relazionale. Il territorio si caratterizza per la presenza di innumerevoli relazioni differenziali, connesse ai diversi poteri e alle forze che si trasmettono nel tempo e che lo organizzano (Raffestin, 1977), e al loro evolvere nella storia. Totalitarismo Il termine T. è stato coniato negli anni 20 per descrivere un sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo leader carismatico o in un ristretto gruppo dirigente. Quello totalitario è un sistema in contrapposizione diretta ai pilastri del pluralismo democratico. Trinity test Nome in codice della prima detonazione della prima arma nucleare della storia, condotta dall'esercito degli Stati Uniti d'America nell'ambito del Progetto Manhattan.