Storia dell'Arte Contemporanea I - PDF

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Università degli Studi di Siena

Davide Lacagnina

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arte contemporanea storia dell'arte pittori arte italiana

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These notes from an Italian university course on Contemporary Art cover the period from the 18th to 19th centuries. It features analysis of key artists like Tiepolo, Fragonard, Boucher, and David, highlighting their works. Key themes of the Romantic and Neoclassical periods are conveyed.

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STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA I Prof. Davide Lacagnina Università degli studi di Siena A.A. 2023-2024 Tra Settecento e Ottocento Giovanni Battista Tiepol...

STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA I Prof. Davide Lacagnina Università degli studi di Siena A.A. 2023-2024 Tra Settecento e Ottocento Giovanni Battista Tiepolo > ultimo grande protagonista italiano del panorama artistico dell’ancient regime, acclamato su scala europea Scala di Würzburg 1752-1753 Decorazione dello scalone monumentale nella residenza di Würzburg > finalità celebrative che attestano lo status dei committenti Pittura che suscita stupore, capacità di sorprendere, avvolgere e annichilire lo spettatore Opera d’arte totale > sintesi e integrazione delle arti, pittura, architettura, scultura, poi anche musica Dialogo fra le arti, si crea un unico continuum che crea meraviglia Fragonard, L’altalena 1767 Dipinto rococò, gusto definito Marie Antoinette Preziosità, scena di genere, galante, mero intrattenimento mondano Resa plastica del tessuto, raso Secondo piano > servitore in penombra, personaggio subalterno e secondario, attesta lo status della protagonista A sinistra > uomo alla mercé della fanciulla, disteso, tema tipico settecentesco del corteggiamento Componente importante della cultura settecentesca > aspetto di malizia > gambe che aprono allo sguardo del corteggiatore e scarpa che vola dal piede Cultura visiva improntata alla goduria, alla piacevolezza, all’intrattenimento Gioventù ricca, aristocratica, privilegiata, beata Boucher, L’odalisca bruna 1745 Recupera l’aspetto di rappresentazione dell’alterità? Odalisca > donna che viveva nell’harem Mondo dell’harem, della femminilità orientale come un mondo di puro piacere fisico Harem > visto come assolutamente sovrapponibile a una casa di tolleranza e di un bordello, nella cultura orientale invece luogo agli antipodi, lì erano protagonisti gli aspetti virtuosistici delle donne, come la musica, la pittura, la danza Orientalismo > costruzione della cultura occidentale che non coincide con la realtà storica dell’Oriente Strumentale visione che soddisfa l’immaginario di piacere anche erotico e sessuale che condizionerà a lungo le dinamiche di rappresentazione in Occidente Virtuosismo e resa dei dettagli sia anatomici e coloristici Incarnato reso in maniera vivida, sembra pelle viva La Rivoluzione francese spezzerà tante di queste tendenze culturali con la stagione neoclassica In poco tempo la situazione muta profondamente Da questa dimensione magniloquente e teatrale, e da questa atmosfera scanzonata, allegra e disimpegnata, con il Neoclassicismo si passa a un nuovo rigore e austerità, sia formale che tematico David Caposcuola del nuovo corso della pittura francese, nuova sensibilità, Accademia de France Accademia royale > regolava la formazione degli artisti in maniera molto rigida, si prediligeva la pittura di storia, inoltre i migliori studenti venivano premiati con un soggiorno a Roma, ancora considerata la capitale internazionale delle arti, dove si studiavano non solo l’antico ma anche il Rinascimento e anche il barocco David si era già distinto all’interno dell’accademia con il quadro “Belisario che chiede l’elemosina”, soggetto storico, ma il vero riconoscimento arriva con la seguente opera Giuramento degli Orazi 1784-1785 Rigore formale, composizione visivamente scandita da un assetto geometrico ben preciso > tre arcate sullo sfondo Ambientazione molto semplice > architettura severa improntata all’antico > colonna ionica ed essenziale che scandisce la sequenza di svolgimento delle scene Episodio > durante la guerra fra Roma e Alba Longa si decise di non far scontrare i due eserciti ma tre fratelli di una città e tre dell’altra (Orazi per i romani e Curiazi per Alba Longa) David sceglie di raffigurare il momento in cui i figli giurano fedeltà al padre e alla patria Tono eroico pur escludendo la violenza del duello, Winckelmann diceva di evitare la descrizione di scene cruente Destra > le donne, rappresentazione femminile che è una specie di contraltare dei valori maschili a sinistra, da un lato l’eroismo, il coraggio e l’azione militare, dall’altro l’emotività, la pietà, la disperazione per questo scenario di guerra che si avvicina Pianto e disperazione però sempre molto composti Soggiorno in Italia > perde completamente il retaggio tardo barocco, si impronta ad un registro classicistico più pulito Scioltezza delle forme, delle linee, dei colori Recupera una vicenda della storia repubblicana di Roma, non imperiale, clima che sta cambiando, siamo negli anni prossimi alla Rivoluzione francese Era un monito al re perchè recuperasse i valori di auctoritas e gravitas, di severità morale Dipinto che diventa manifesto della Rivoluzione francese, si legava al motto Liberté, Égalité, Fraternité David > continua rivisitazione dell’antico a cui si mantiene fedele, in chiave sempre più politicamente impegnata, recupero dell’antico che però sarà strumentale a diverse appropriazioni ideologiche Da contesto monarchico, a rivoluzionario, a napoleonico e poi anche con riferimento alla Restaurazione Rigore morale e senso patriottico > piena adesione all Rivoluzione (vedi “Giuramento della Pallacorda) La morte di Marat 1793 Quadro simbolo della Rivoluzione Marat > uno dei protagonisti della Rivoluzione francese, assassinato Soffriva di problemi alla pelle per cui doveva fare questi lunghi bagni Vasca su cui aveva fatto mettere uno scrittoio per poter lavorare nonostante la malattia > esaltazione dello stacanovismo, della laboriosità, della condotta morale di questo personaggio che nel proprio lavoro trova anche la morte David tenta di rendere fedelmente la scena del delitto Coltello ancora insanguinato Carta e penna ancora in mano Omaggio minimale ed essenziale Riferimenti ai grandi classici della pittura classicista europea, come Raffaello, Michelangelo e Caravaggio (braccio cadente) Ripresa palmare e sovrapponibile a questi grandi artisti > fonte visiva (più forte di un’influenza) Ambientazione semi notturna, si rifà alla consuetudine seicentesca, più incline anche a mettere in evidenza aspetti di maggiore pathos e empatia, di coinvolgimento emotivo Aspetto luministico che con finalità pedagogiche evidenzia l’aspetto emotivo della scena David racconta l’accaduto senza rinunciare all’estetica neoclassica > stanza spoglia, tutto immobile, nessun gesto retorico, nudità eroica Bonaparte valica il Gran San Bernardo 1801 David cambia lato, dopo la Rivoluzione sposa la causa napoleonica 1800 > Napoleone con la sua armata attraversa le Alpi per la conquista dell’Italia cisalpina David celebra l’evento con quest’opera, talmente apprezzata che ne realizzò cinque versioni Bonaparte come condottiero, rappresentato nel registro retorico e classico del cavallo impennato che nitrisce e spronato dalla furia del condottier, che riesce a minarne l’irrequietezza Abbigliamento impeccabile > attributi che corroborano lo status di impavido condottiero Tono eroico anche se non raffigura la battaglia Nome inciso sulla pietra come glorificazione eterna delle sue gesta accanto a nomi di altri condottieri che nella storia erano riusciti nella impresa, come Annibale e Carlo Magno Incoronazione di Napoleone 1805-1807 Si incorona da solo anche di fronte al papa > legittimazione anche da parte dell’autorità religiosa Grande quadro di storia, documentazione improntata ai valori sempre di serenità, equilibrio, simmetria e compostezza Non più le atmosfere ipotattiche e convulse barocche Composizione paratattica Narrazione piana, chiara e serena David > maestro di una grossa scuola di pittura, riesce a condizionare profondamente tanti artisti, come… Flandrin, Giovane uomo nudo seduto in riva al mare 1837 Inaugura una iconografia molto fortunata, anche nella fotografia Ripiegato in un sentimento introspettivo Restituzione di una emotività e psicologia Umori romantici che iniziano a sentirsi Pulizia della forma che riporta ai grandi esempi classicistici Pulitezza grafica, linea di contorno e impianto disegnativo che era alla base della formazione accademica Studenti dell’accademia si formavano soprattutto con disegno e riproduzione dell’antico Gerard, Ritratto di Juliette Récamier 1802 Ambientazione all’antica, drappo dietro che si ritrova in tante ambientazioni di epoca antica o pseudo antica Moda all’antica e stile impero che si diffonde anche nell’abbigliamento e nelle acconciature > gusto all’antica che cerca di emulare la statutaria greca e romana Centralità fissa e salda della figura, equilibrio e misura della composizione Eleganza e modernità rispetto ai modelli barocchi Si poneva in termini anche di rivoluzione morale > arte impegnata su valori edificanti, basata su una ritrovata condotta pubblica e politica Girodet, Il sonno di Endimione 1793 Rinnova la tradizione seicentesca classicista (Carracci, Accademia degli Incamminati) > grazia, delicatezza, pulizia formale Effetti luministici che fanno intravedere una visibilità romantica incline più al patetismo e al coinvolgimento emotivo e sensibile, non pone le immagini come esempi di moralità Ingres Allievo di David considerato più importante, artista longevo che attraversa tutto l’Ottocento, rappresenta il baluardo della cultura classicista e rimane fedele alla lezione del maestro Rappresenta per le giovani generazioni di pittori romantici il grande vecchio da contestare > ci sono varie vignette del tempo in cui viene preso in giro (vignetta con duello fra Ingres e Delacroix > Ingres con scritto “viva la linea”, disegno come elemento fondamentale della sua arte, Delacroix invece primato del colore) Anche le vignette oggi sono entrate a pieno titolo fra gli oggetti di studio dell’arte di età moderna e contemporanea, per indagare in una prospettiva orizzontale i contesti in cui vanno calate le opere degli artisti Napoleone Bonaparte 1804 Si vede forte la lezione di David ma Ingres è anche già più incline a percepire umori prettamente romantici Ingres si muove su questa linea sottile > linguaggio neoclassico con chiarezza della linea ma nelle espressioni e nel volto (tratti corrucciati e pensierosi) si vede un mutamento nel clima rispetto al ritratto trionfalistico realizzato da David Autoritratto 1804 Nonostante fosse un maestro consolidato e di grande fama si ritrae in modo diverso Taglio obliquo Espressione austera, sicura e compiaciuta Luminosità ambrata e soffusa Pittore a cavallo fra Neoclassicismo e Romanticismo Edipo e la sfinge 1808 Dipinto molto celebre esposto al Salon Correttezza del disegno e dell’impianto anatomico Nudo maschile studiato attentamente dal vero nelle accademie Scuole libere del nudo > aperte a tutti, disegno da modello vivo Soggetto > giovane ripudiato dalla famiglia e affidato a un pastore per scongiurare la profezia secondo cui il padre sarebbe stato ucciso da lui Qui Edipo risponde all’enigma della Sfinge di Tebe, se non rispondevi correttamente ti sbranava Dettagli macabri > in basso a sinistra si vedono il piede di un cadavere e le ossa di uno scheletro Giovane muscoloso Si sporge con la sua intelligenza e sagacia verso la Sfinge, che è in penombra, componente di inquietudine, posizione minacciosa e ambientazione tenebrosa e sinistra Alcuni dicono sia il primo dipinto romantico in assoluto > aldilà della bellezza eroica di Edipo ci sono aspetti del mistero e della paura che prevalgono, aspetti propri della poetica tipicamente romantica Si abbandona il luminismo della cultura classicista basata su un principio razionale di costruzione delle immagini e della narrazione, pittura che cede in ambito romantico all’irrazionale, al sogno, alla paura, alla sensibilità Ingres era un pittore anche molto ammirato dalle avanguardie storiche, Picasso in particolare ammirava il suo mirabile uso del disegno La bagnante di Valpinçon 1808 Tema orientalista, uno dei grandi filoni di interesse che attraversano tutto il XIX secolo, l’altrove, il lontano Tema anche del nudo femminile Bagno turco o harem > dimensione erotica ma rimane sempre nella composizione l’ordine classicista > linea del disegno, anatomie, dettagli dell’interno, resa plastica delle superfici (sbuffi del materasso, pieghe delle lenzuola, marmo, mosaico in bagno, vasca) Ingres > lunga permanenza a Roma, aveva ammirato molto Raffaello e spesso lo cita, anche in questi nudi femminili Il voto di Luigi XIII 1824 Aspetti compositiva proprio della produzione di Raffaello > in alto il divino in basso rappresentazione del mondo terreno, i santi qua che fungono da mediatori fra il sacro e lo spettatore Compostezza formale basata sull’uso decorativo della linea e sull’impiego virtuosistico di velature di colore Dettaglio dei putti reggicero preso dai putti della Madonna Sistina di Raffaello Anche la stessa figura della Madonna richiama molto quelle raffaellesche Bagno turco 1863 Modello di Picasso per le damigelle d’Avignone, nel caso di Picasso era un vero e proprio bordello, riprende certe figure femminili come il motivo della donna con braccia alzate e piegate dietro la nuca La grande Odalisque 1814 Il piu celebre dipinto di Ingres Dimensioni monumentali Da un lato modello femminile raffaellesco, acconciature annodate con drappi e eleganti Impianto razionale e curato che si spinge ai limiti della realtà > allungamento della figura femminile che non rispetta l’anatomia umana, forme esasperate, fianco lunghissimo, seno fisso, plastico, quasi finto Tutto concorre però al sinuoso allungamento e all’eleganza filiforme di questa donna, in una ostentata stilizzazione della figura femminile Provocazione > reinterpreta con originalità un tema centrale nella tradizione classica e accademica > “errori” che l’artista aveva perseguito consapevolmente Elemento di seduzione, morbidezza della pelle Preziosità e maestria nella resa dei dettagli > pieghe del drappo e delle lenzuola > virtuosismo che lo rende un punto di riferimento ineludibile Diventa anche un mito per la sua capacità di sfidare la materia con le sue manipolazioni della realtà e allungamenti Giovanna d’Arco 1851-1854 In questo periodo sta cambiando tutto 1855 > Courbet inaugura il padiglione del realismo > strappo vero al mondo dell’accademia e dei salotti Maturità dell’artista > fedeltà all’impianto classico ma omaggio alla pulzella d’Orleans che solennizza la giovane con una sensibilità romantica che guarda anche al Medioevo David e Ingres avevano come riferimento il Rinascimento Qua si comincia a vedere come i riferimenti erano indirizzati verso la cultura anche visiva di periodo medievale (letteratura > romanzo cavalleresco, idealizzazione dell’amore cortese) Vetrate per la cappella di san Ferdinando 1842 Nella chiesa di Notre Dame della compassione Realizza i cartoni per queste vetrate che riportano in auge il repertorio tipico delle cattedrali gotiche soprattutto francesi > grande patrimonio nazionale Romanticismo in Francia Realtà neoclassica e romanticismo convivono, anche i pittori romantici vengono da quel tipo di formazione accademica ma sono di una generazione più giovane e quindi sono sollecitati da altre istanze anche di politica internazionale, soprattutto dai movimenti rivoluzionari portati avanti in tutta Europa Delacroix Massacro di Scio 1824 Rivolta del popolo greco che rivendica la propria indipendenza dopo secoli di dominazione ottomana, ma la repressione turca fu brutalissima e nell’isola di Sciò oltre 20.000 abitanti furono massacrati, questo episodio suscitò indignazione tra i liberali europei, ne sostenevano la causa rivoluzionaria greca Quadro di storia incentrato sul tema dell’esule, della lotta contro l’odio repressivo delle potenze che dominano paesi estranei alla propria tradizione Non più narrazione eroica e glorificatrice che tende a esaltare e restituire esempi di virtú Si racconta una umanità sofferente che spinge lo spettatore a provare empatia e pietà, lo coinvolge emotivamente Cielo > non piatto, sereno e cristallino, ma cieli sempre più mossi, agitai, tormentati, atmosfericamente inquieti che erano una sorta di correlativo degli stati d’animo rappresentati sul primo piano > umanità afflitta e provata dalle circostanze Trattamento cromatico non più giocato su quelle gradazioni di colore che rispondevano a principio di verità ma qui trattamento più mosso, materico, che spesso si sovrappone anche al disegno anche con sbavature e porzioni di colore aggettanti > scena più mossa e emotivamente vissuta anche dall’artista Grecia morente sulle rovine di Missolungi 1826 Tema della liberazione della Grecia Grecia personificata in modo allegorico da figura femminile, che, come una eroina, piange disperata sulle rovine e sui cadaveri dei martiri della causa dell’indipendenza greca Grecia sconfitta come simbolo della Libertà oppressa Morte di Sardanapalo 1827 Sardanapalo > mitico re mediorientale, re assiro che decise di uccidersi dopo la sconfitta da parte dell’esercito persiano e ordinò l’uccisione anche l’uccisione di tutte le sue donne e dei suoi cani e cavalli preferiti, affinché tutto ciò che in vita gli aveva dato piacere non gli sopravvivesse Pretesto per rappresentare il mondo orientale, motivo orientalista Matrice rubensiana > nella sensualità che pervade la scena e nei nudi femminili Qui tutto cambia, non lezioni frontali e paratattiche con schemi precisi e ordinati, ma Oriente come esplosione del caos, anche nei tratti cromatici (rosso, giallo…) Lenzuolo rosso > idea di lusso e ricchezza ma anche di passione e piacere, donne che si concedono ai favori del re, soggette anche a violenze Soggetto tragico colmo di seduzioni (contrasto fra la pelle nera dello schiavo e quella candida delle donne) Oriente immaginario senza alcun appiglio filologico e storico reale, diventa un pretesto per rappresentare questa fantasia, anche a scopi di occupazione militare e sfruttamento Tutto improntato a una sfrenata agitazione > spinta centrifuga, non c’è più la composizione lineare neoclassica, non c’è quella rigorosa prospettiva e gerarchia, è come se avessimo dei rigurgiti di cultura barocca, sguardo che si disperde, non c’è un focus di concentrazione Ritratto di Chopin 1838 Lontanissimo dagli esempi di ritratti ufficiali di Ingres Musicista iper-romantico Colore e materia si prestano a farsi veicolo dell’idea di musica come arte astratta per eccellenza Istanze sinestetiche di contaminazione fra le arti che attraversano tutto l’Ottocento Musica a cui si cerca di dare una rappresentazione visiva, anche attraverso la raffigurazione dei suoi protagonisti Qui si mostra il temperamento e la personalità dell’artista > rosso dei capelli che fa pensare a sorta di condizione demoniaca dell’artista preso dal furore sovrannaturale della composizione Come se fosse preso dal furore della composizione Capelli si confondono con il rosso adesso di tipo materico, impastato, agitato e mosso dello sfondo Ritratto di tre quarti, posa poco ortodossa rispetto alla ritrattistica ufficiale, punto di vista leggermente ribassato per conferire l’effetto di elevazione dell’anima sulle sfere più alte della creazione artistica, musica la più astratta di tutte, suono che si percepisce senza nessuna mediazione fisica Il mare visto dalle alture 1852 Pittura di paesaggio che si prende sempre più spazio nel panorama, prima era un sottogenere, ora spazi di autonomia e di riscatto da questo giudizio Resa luministica e atmosferica Luce crepuscolare Nubi scure che si addensano sullo sfondo Pittura romantica all’area aperta in presa diretta sulla realtà, si impone come banco di prova della sensibilità dell’artista Artista considerato tanto più moderno quanto più riuscirà a confrontarsi con la realizzazione del dipinto dal vero La libertà che guida il popolo 1830 Rivoluzione di luglio > insurrezione parigina che portò all’abdicazione di Carlo X riportando sul trono di Francia la dinastia degli Orleans, della casa dei Borbone, che dopo la parentesi rivoluzionaria riprendono il potere per il nuovo regno sotto il cosiddetto “re borghese” Luigi d’Orleans, che sarà a capo di una nuova monarchia costituzionale La Marianna di Francia (personificazione della nazione) > allegoria della Libertà, presenta degli attributi eloquenti come con il vessillo della bandiera francese, il seno scoperto come scoperta è la verità (nuda veritas), il berretto frigio dei rivoluzionari del 1789, il fucile, con cui incita il popolo a combattere Il fatto che è donna era anche simbolo del ruolo attivo che le donne avevano avuto nella rivolta Rimando ad alcuni simboli della Rivoluzione francese > una rivoluzione che richiama l’altra non per riportare la repubblica ma per instaurare un nuovo assetto romantico, i simboli però funzionano ugualmente Rivoluzione borghese, nuova classe sociale che rivendicava per sé la rappresentanza politica Accanto a lei in primo piano c’è un rappresentante della borghesia parigina, con la tipica tuba cilindrica e il papillon per connotare socialmente le ragioni di questa rivoluzione Costante richiamo nelle vesti popolane e militari al rosso, bianco e blu, colori che spaccano nell’atmosfera offuscata dalla polvere > forte valore identitario Primo piano anche qui dettagli macabri Guarda a Gericault alla zattera della medusa (precedente cronologicamente) > cadaveri, morto con un calzino… Sfondo atmosferico romantico, tempestoso con luce avvolgente, ambrata crepuscolare Luce molto teatrale che dallo sfondo si proietta sul primo piano, diversa dalla luce zenitale, uniforme e omogenea del neoclassicismo Luce multifocale che illumina certi aspetti e ne lascia altri in penombra per dare un senso di teatralità, di azione e tragedia che è strumentale a contenuti anche politici Gericault La zattera della Medusa 1818-1819 Monumentale quadro di storia che riprende un fatto di cronaca recente, naufragio di una regata (“Medusa”) Le cronache raccontavano di questa zattera di fortuna vagante nell’Atlantico con i pochi superstiti su cui si erano anche consumati fatti tragici come episodi di cannibalismo Naufraghi che si protendono verso l’orizzonte mentre la vela si gonfia in direzione opposta Dettagli molto macabri > corpi esangui dei cadaveri in primo piano, uno ha ancora un calzino, uno prossimo a cadere in acqua Capitana la barca uno schiavo, un uomo nero > gerarchie sociali capovolte, ribaltamento della situazione e dei ruoli di responsabilità, capacità di resilienza di quest’uomo che prende il posto e richiama l’attenzione della nave che li salverà Nudo maschile si giustificava se era un nudo storico, quindi mitologico o biblico, mentre il nudo maschile relativo a fatto di cronaca e quindi di attualità come in questo caso non era ben visto Drammaticità della scena potenziata dalla tensione michelangiolesca dei nudi (viaggio a Roma del pittore) Causerà dissapori per l’operazione di denuncia, fallimento dell’impresa diplomatica > metafora anche del fallimento della Francia > dipinto che mostra il ribaltamento dei ruoli di responsabilità mostrando il ritratto di un paese al tracollo, segnato dagli anni napoleonici Cavalli di cavalli selvatici 1817 Ispirazione romana, legato a una celebrazione che avveniva a Roma In cui i cavalli lasciati correre liberamente nel corso Ambientazione biancheggiante che richiama edifici romani Carattere animalesco e violento degli animali, di forza e di azione Nella sua maturità Gericault realizza una serie ritratti di “alienati”, dieci ritratti (oggi ce ne rimangono solo cinque) di pazienti di un manicomio che sono una vera e propria indagine psicologica dei moti dell’animo umano > senso anti classico e assolutamente romantico di espressioni e stati d’animo, si trattava di pazienti colpiti da monomanie > deviazioni della personalità di carattere ossessivo Sconcertante realismo > sguardi persi, espressioni diffidenti o intontite, lineamenti imbruttiti dal tempo e dall’incuria Personaggi che conservano la propria dignità personale ma che allo stesso tempo diventato espressioni universali della propria patologia 1. Il gioco 2. L’invidia 3. Comando 4. Furto 5. Rapimento dei bambini Corot Appartiene alla tradizione di pittori cosiddetti Barbisonniers, della scuola di Barbizion vicino Fontainbleau, che andavano a dipingere all’aria aperta vicino Parigi e che saranno di riferimento per Courbet e poi per gli impressionisti Influenza della pittura inglese Rappresentante della pittura romantica soprattutto di paesaggio Il gregge di capre di Genzano 1843 Pennellate dense e sommarie allo stesso tempo Resa sintetica, gli interessa soprattutto restituire l’effetto della calda luce mediterranea Pittura a macchie di colore basata sulla spontaneità dell’esecuzione e sulla scomposizione di luci e ombre, gli impressionisti vedranno in lui un precursore François Rude > scultore romantico La Marsigliese o La Partenza dei volontari del 1792 (1836) Sull’arco di trionfo dell ’etoile di Parigi Opera che faceva parte di una campagna di commissioni pubbliche mirate al consolidamento dei valori identitari e democratici della nazione Personificazione dell’inno francese in cui i giovani erano chiamati alle armi da una vittoria alata (anche rappresentazione di Bellona, dea della guerra) per combattere per la patria Commemorazione della libera decisione dei cittadini francesi di prendere le armi per combattere gli austriaci e i prussiani che minacciavano i confini Allegoria della Guerra che carica tutto di una forte tensione emotiva tramite il suo atteggiamento aggressivo (bocca aperta che grida, spada sguainata) Sotto > forte asimmetria, disordine inevitabile dovuto alla rapida e impulsiva risposta dei cittadini Composizione mossa ed emotiva che fa leva su sentimenti di empatia e personificazione Duplice natura dell’opera > raffinatezza tecnica e candore della pietra che rimandano al clima neoclassico, espressività, atmosfera convulsa e patetica che rimandano al clima romantico Opera di grande modernità Neoclassicismo in Italia Occupazione di Napoleone nel Nord Italia Milano capitale del neoclassicismo italiano Andrea Appiani Allegoria della pace di Pressburg 1808 Napoleone ritratto come il pacificatore, colui che porta la pace in un paese diviso e scombinato Grazia neoclassica Ritratto di Napoleone re d’Italia 1805 Vincenzo Camuccini La morte di Cesare 1793 Pittura di storia Confronto diretto con le antichità dell’antica Roma, gusto sostenuto anche dalle campagne di scavo di Pompei e Ercolano e negli scavi greci in Sicilia > gusto neogreco o neopompeiano L’Italia soprattutto nella prima metà del secolo era ancora meta del Grand tour > consuetudine della borghesia e aristocrazia europea (non solo artisti) di andare a studiare in Italia Tappe d’obbligo > Milano, Venezia, Firenze, Roma, poi si inizierà ad andare anche a Napoli ed in Sicilia Questi viaggiatori collezionavano anche opere e dipinti di cultura italiana Il più grande di questi viaggiatori nell’ambito storico artistico è Wincklemann > grande contributo teorico, forma più autentica di interpretazione dell’antico, sosteneva la continuità con l’arte classica Pompeo Batoni Tra gli interpreti più fedeli di questa stagione, uno dei pittori protagonisti e testimone di questa stagione del Grand tour Grande e ricercato ritrattista, non solo dell’aristocrazia italiana ma anche di scoloro che venivano in viaggio Ritratto della principessa Giacinta 1773 Schema iconografico a cui lui rimane fedele negli anni > quinta scenografica aperta sul paesaggio, anche in Italia si inizia a maturare una sensibilità romantica per il paesaggio Figura effigiata in primo piano Dettagli indicativi della cultura classicista > busti, reperti archeologici… A differenza della ritrattistica francese si torna a ritratto frontale, ufficiale per restituire lo status sociale e istituzionale della figura Ritratto di Sir Charles Crowle 1761 Schema molto simile, ritratto a figura intera Sfondo di paese a sinistra > paesaggio già romantico, sempre un paesaggio tipico italiano o monumenti (spesso si facevano rappresentare davanti all’Etna, Vesuvio, fori romani…) Spesso anche dipinti di capriccio > assemblaggio di vedute di fantasia, condensavano in un unico dipinto i monumenti dell’antica Roma, uso turistico Reperti e statue antiche, c’è l’Ercole Farnese Cagnolino > attributo sociale tipico dell’aristocrazia inglese Ritratto di Sir Gregory Page-Turner Modello diverso, gambe tagliate, di tre quarti Pittore modernissimo, anticipa il ritratto americano Neoclassicismo e arti decorative Le arti camminano di pari passo con la storia delle arti decorative (o come si diceva prima “industriali” o “minori” in maniera dispregiativa) Importanza anche della moda Decorazione d’interno > es: Camera da letto dello chateau de malmaison > ogni singolo dettaglio è concepito su misura “Opera d’arte totale” > costante fra Ottocento e Novecento che sarà anche il mantra delle avanguardie storiche di inizio Novecento, idea di far coincidere totalmente arte e vita, in ogni aspetto dell’esistenza, ogni gesto e ogni istanza di vita può essere vissuta sub specie artis, cioè come se fosse un’opera d’arte Sconfinamento tematico fra registri continui, non più solo pittura, scultura, architettura e arti decorative ma persino il corpo, il comportamento, il modo di mangiare (es: cucina futurista) Scultura fra Neoclassicismo e Romanticismo Antonio Canova Lo scultore più celebrato di questa stagione Figura centrale nel dibattito culturale europeo del tempo, non solo per la sua qualità come scultore A lungo criticato, “troppo neoclassico”, scultura molto accademica Artista di formazione e di cultura veneta Canova lasciò in eredità al suo paese natale Possagno (in Veneto) tutta la collezione dei suoi gessi e dei suoi materiali di studio, gipsoteca che è stata negli anni 50 oggetto di un importante intervento di riqualificazione e riallstimento museografico ad opera di Carlo Scarpa Bozzetti in terracotta che venivano considerati superiori alle sue opere in marmo in quanto più moderni Dedalo e Icaro 1777-1779 Periodo giovanile di formazione, a Venezia Rendere visibile il raconto mitologico È evidente la matrice veneziana Storia di ubris, resa in maniera patetica, abbraccio fra padre e figlio Composizione mossa e agitata, centrifuga Movimenti ipotattici, scultura costruita su valori compositiva di subordinazione Equilibrio tutto giocato su dinamiche di spinte e contro spinte 1779 > Canova lascia Venezia e si trasferisce a Roma e inizia a studiare l’antico, qui trova un ambiente cosmopolita e molto stimolante, grazie alla presenza anche di tanti artisti stranieri, fra cui David La sua scultura passa da una dimensione mossa a una di calma senza tempo Teseo sul Minotauro 1781-1783 La sua prima importante commissione romana Eroe stante di cui vengono esaltate le virtù di eroismo pacificatore, non la tensione muscolare o l’aspetto più narrativo, ma l’idea di una calma superiore, di atarassia, di pieno controllo delle proprie capacità e forze, misura superiore di equilibrio, di calma, di controllo della situazione che si trasforma anche in valori formali ben precisi Sceglie non il momento del combattimento con il Minotauro, come avrebbe fatto uno scultore barocco, ma predilige il momento successivo, quello che sancisce il trionfo dell’eroe sul mostro > regalità della figura Mostro sconfitto e l’eroe è seduto su di lui Clima mutato in cui si riconosce in modo evidente il confronto con la scultura antica, quei dettagli prima lasciati alla inventiva e creatività dell’artista (anche i caratteri fisionomici ad esempio) adesso invece si prediligono quegli aspetti di un’arte senza tempo tipici dell’antico Svolta classicista di recupero diretto delle arti antiche (molto apprezzata da Wincklemann) Classicismo però permeabile e malleabile Carriera lunga e gratificante, sia in Italia che all’estero Gli verranno anche affidati ruoli diplomatici, ad esempio come mediatore per il ritorno delle opere d’arte italiane trafugate da Napoleone Monumento a Maria Cristina d’Austria Idea di un rapporto con l’antico che si amplia per arrivare a comprendere anche altri riferimenti, come l’Egitto, la piramide elemento egizio mediato dalla cultura romana Medaglione in alto all’antica secondo modello del cammeo all’ antica con il profilo, di derivazione dalla numismatica > volto della defunta Corteo funebre di figure che si avviano mestamente verso la tomba, anziani, donne, bambini Personificazione della Virtù che porta l’urna con le ceneri, poi la personificazione della Carità, che tiene a braccetto un uomo anziano Destra > genio della morte, nudo e lato seduto sui gradini e appoggiato ad un leone sdraiato, il genio alato è un antico motivo funerario Tutto improntato a un senso di dolore e gravitas Omaggio anche alla regalità senza tempo, idea di potere che trovava legittimazione proprio nel riferimento all’antico Profonda innovazione rispetto ai monumenti funerari rinascimentali > assenza dei simboli della tradizione cristiana e poco spazio al ritratto della defunta, il protagonista è il corteo che entra nel rettangolo buio Canova anche studioso del Barocco e di Bernini in particolare Monumento funebre a Clemente XIII 1783 Genio della morte, due leoni accovacciati all’ingresso della porta dell’aldilà verso cui si avvia inevitabilmente l’anima del defunto Figura inginocchiata > papa con i propri attributi Rispetto alla tradizione scenografica del monumento funebre berniniano c’è una componente di maggiore compostezza formale, essenzialità, serenità e severità che caratterizza l’ideale classico di Canova Bozzetto della Maddalena penitente Bozzetti > grande modernità Lavorazione nervosa, si legge la mano dell’artista Questi bozzetti influenzeranno molto tutta la scultura successiva a partire da Rodin ma fino anche alla seconda metà del Novecento Maddalena penitente 1796 Confrontando l’opera finita in marmo con il bozzetto si vede quanto siano diversi questi due mondi Bozzetto > precarietà, incertezza, sofferenza della materia e difficoltà a tradurre esplicitamente il processo creativo alla base dell’opera Esito finale > algido, freddo, impeccabile in ogni dettaglio Ingres parla di tornitura > capacità pittorica di rendere gli effetti plastici e di verosimiglianza rispetto alla realtà Canova era solito definire le sue sculture in marmo con strato di cera per dare una sorta di qualità plastica e tattile al marmo di impressione di corpo umano, di levigatezza, per dare una sorta di umana carnalità alle sue opere Tutto sempre, secondo la tradizione neoclassica, nella fredda materia del marmo di Carrara > guardavano agli esempi di scultura antica in marmo bianco, sbagliato, in realtà come oggi sappiamo erano policrome, idea sbagliata del classicismo, sculture di immacolato marmo bianco La sua tecnica era molto complessa, prima Canova realizzava degli schizzi, poi dei bozzetti in argilla e sulla base di questi dei modelli in creta delle stesse dimensioni della statua definitiva Poi si ricavavano dei calchi in gesso su cui venivano inseriti tanti chiodini metallici molto vicini fra loro, infine tramite un sistema di telai con appesi fili a piombo, grazie ai quali si potevano prendere le esatte misure e riportale sul marmo Questo lavoro era solitamente fatto da aiutanti e allievi, mentre Canova di solito interveniva nuovamente solo alla fine, rifinendo e perfezionando i marmi Autore anche molto ambito dalla politica Napoleone come Marte pacificatore 1803-1809 Figura di Napoleone che viene manipolata e mistificata, posta al livello di una divinità Nudo come nudo era l’eroismo degli antichi eroi greci e romani Corpo che seguiva il canone della bellezza antica, eroica Ritratto idealizzato Paolina Borghese Bonaparte Ritratta nei panni di Venere vincitrice, riferimento alla disputa del pomo d’oro vinta da Venere Ha in mano il pomo come attribuito di bellezza Canoni antichi di bellezza, desunti direttamente dallo studio della statuaria antica, anche lei nuda Divano letto, drappeggio, materasso che ricorda l’odalisca di Ingres, acconciatura e abbigliamento all’antica > tutto deve concorre a rendere idea di antichità Contesto > villa borghese dove si trovavano tantissime antichità, collezionate sempre per legittimare la famiglia Stesso meccanismo che poi ci sarà con l’avvento del fascismo > legittimazione di Mussolini come capo del governo attraverso ridisegnamento di Roma come città eterna e capitale dell’impero, vuole ricostruire una continuità e una discendenza con l’antica Roma imperiale Venere e Marte 1816-1822 Grande fortuna internazionale dell’artista A ridosso della morte Canova non è l’unico scultore attivo a Roma, Roma è ancora nella prima meta dell’Ottocento la capitale delle arti, vengono artisti da tutto il mondo per studiare e lavorare, anche importante piazza di mercato artistico e di collezionismo Thorsvaldsen Scultore danese, autore per molti aspetti vicino a Canova, ma se Canova rappresenta la frangia più ostinatamente classicista, lui invece anche per via della sua cultura più continentale pronta a cogliere più velocemente i mutamenti nel clima del romanticismo tedesco Era il diretto antagonista di Canova a Roma, intercettava una clientela meno alta, non le grandi famiglie del patriziato romano, non i capi di stato, ma una committenza più moderna, più alto borghese Più introspezione psicologica Giasone con il vello d’oro 1803-1828 Elementi di tradizione classicità inequivocabili, canone di Policleto, equilibrio perfetto, chiasmo, perfezione e bellezza maschile anche ostentata Eroe che però rispetto allo sguardo fiero e quasi di sfida è più di sbieco, più ripiegato su se stesso Ebe 1806 Thorvaldsen stava a Canova come Batoni stava a David Rispetto a quella eleganza algida e accademica di Canova c’è già qua un sentimento più moderna, sono più evidenti stati d’animo e condizioni psichiche, elementi tipici della poetica romantica Confine sempre molto labile fra neoclassicismo e romanticismo Le tre grazie 1820 Motivo che anche Canova realizza Qui c’è una dimensione più umana e reale, più vicina alle istanze del pubblico alto borghese a cui lui si rivolgeva Romanticismo in Inghilterra Blake > pittore, incisore e scrittore Nebuchadnezzar 1795 Noto per queste sue visioni fantasmagoriche, figure mostruose, diaboliche, demoni biblici Blake era profondamente devoto e religioso, religiosità però vissuta in modo inquieto e tormentato, influenzata dalla forte moralità inglese che però era dalla duplice faccia “vizi privati e pubbliche virtù” Stagione pre romantica, proto romanticismo, animata da una serie di istanze problematiche “I pittori dell’immaginario” Letteratura oscura, “gothic novel”, horror, ripresa anche di Shakespeare Songs of innocence > raccolta poetica di William Blake, poesie da lui scritte ma anche da lui illustrate, su modello dei codici miniati medievali Fra 700 e 800 in Inghilterra c’è un ritorno alla cultura insita architettonica e figurativa del medioevo, che sara una costante della cultura ottocentesca britannica Ritorno al medioevo come momento fondativo delle moderne concezioni di Stato nazione Miniature di Blake > raffinatezze grafiche e calligrafiche, linee curve e sinuose Testo e immagine sono l’uno lo specchio dell’altro e si fondono in continuità Great red dragon > immaginario sinistro, figure mostruose, linea grafica accentuata Altra fonte > manierismo, eccentricità delle soluzioni formali, figure allungate Tecnica dell’acquarello > delicatezza propria di questa tecnica, con le sue trasparenze e la sua leggerezza, anche nel tratto della materia cromatica, tutto questo fa da contraltare alle immagini spaventose, questo le rende più inquietanti Füssli Altro grande protagonista di questa stagione, artista di origine svizzera, naturalizzato inglese, compie un importante viaggio di formazione a Roma Confronto con l’antichità classica ma con un approccio del tutto originale L’artista commosso dalla grandezza dell’antichità 1778-1779 Disegno realizzato a china Uomo seduto accanto ai resti dell colossale statua di Costantino, sta piangendo appoggiato alla statua, come se la stesse accarezzando Non è colpito dalla solennità dell’antico in senso positivo, l’antico non diventa modello da emulare, qui si tratta di una antichità che schiaccia e che spaventa da cui ci si sente sopraffatti Sentimento di grandezza che caratterizza anche la sua produzione pittorica L’incubo 1781 Figura stesa sopraffatta da questa figura mostruosa che è la personificazione e rappresentazione degli incubi che sta vivendo, mostro accovacciato sul suo ventre come una sorta di macigno, guarda verso di noi con aria di sfida Altra figura sinistra > cavallo nero simbolo del carattere selvaggio del dominio incontrastato dell’inconscio, del desiderio della para e degli istinti più viscerali, che contrastano con l’idea neoclassica della capacità dell’uomo di controllare le proprie passioni e dominare il proprio destino vivendolo con fiducia Umanità che soccombe di fronte ai propri istinti Da un lato il candore degli abiti e la bellezza femminile, dall’altro la spaventosa apparizione animalesca Lady Macbeth 1784 Figura come invasata, presa dai fumi dell’odio della rabbia e della vendetta Si muove la notte nel castello per uccidere, seminando terrore Il silenzio 1799-1801 Opera più matura, grande modernista definibile perfino di stampo simbolista Autori sul momento incompresi e poi riscoperti e citati da preraffaelliti e simbolisti Altra anima del Romanticismo inglese > pittori di paesaggio Paesaggio > considerato un genere minore, soprattutto nelle tradizioni accademiche e in Italia e Francia Nei paesi nord europei meno, lì c’è una tradizione storica di maggiore familiarità con il paesaggio Pittura fiamminga > fra 500 e 600 il paesaggio e la rappresentazione della natura hanno sempre avuto un ruolo importante e predominante Nel corso dell’Ottocento la Gran Bretagna attraversa più rivoluzioni industriali, meccanizzazione della produzione Aristocrazia inglese > particolarmente radicata su tutto il territorio nazionale a differenza di quella francese e italiana, radicata quindi nelle campagne > maggiore rapporto con la natura e con il paesaggio Aristocrazia all’avanguardia e imprenditoriale Constable Uno dei pittori di paesaggi più celebrati in Gran Bretagna Grande presa sull’aristocrazia e sul collezionismo britannico, sono loro a spingere la moda della pittura di paesaggio nel panorama artistico ottocentesco Produzione o di diretta committenza o di fortunato collezionismo Paesaggio italiano > iscritto e deturpato da abusivismo e noncuranza Gran Bretagna > cultura del territorio della provincia che ha permesso un maggiore mantenimento del paesaggio Cultura di paesaggio romantica, idilliaca Lorrain e Poussin > paesaggi classici eroici con affondi prospettici molto lunghi, quinte laterali, in genere fronde vegetali o rocce, linea di orizzonte basso per rendere effetti atmosferici virtuosistici, vegetazione generosa in cui uomo e ambiente vivono pacificamente Il mulino di Flatford Mill 1817 Ogni cosa è a suo posto, giovane a cavallo, pescatore sul fiume Tutto sembra sospeso in una condizione di tempo idilliaco > natura che appare serena e conciliante, abitata da presenze silenziose impegnate nelle loro faccende quotidiane Pittura dal tocco veloce e spontaneo, percorsa da accensioni luminose Anni d’oro in Gran Bretagna per il consolidamento dell’estetica, questi studi trovavano una sponda molto fertile anche nella coeva filosofia romantica tedesca proprio in riferimento all’idea del bello e del sublime, distinzione delle due tipologie di bellezza (attenzione nei confronti del bello naturale) Anni in cui l’estetica si sta definendo come filosofia dell’arte, cos’è l’opera d’arte, cos’è il bello Bello > si riferisce alla produzione artistica Sublime > caratteristica estetica propria della natura, il sublime romantico è quella categoria che domina la poetica di questi anni Dialogo degli artisti con la natura Paradossalmente più va avanti il processo dell’industrializzazione più si fia il rapporto con la natura Constable > rapporto quieto e idilliaco con la natura, dimensione di pieno controllo da parte dell’uomo, cambia tutto Turner Molto diverso da Constable, pittore romantico Maggiore esponente del Romanticismo inglese Paesaggi spettacolari e trasfigurati in cui la natura si esprime al massimo della sua potenza Scene notturne, crepuscolari, scene di naufragi, tempeste, eruzioni, dimensioni malinconiche, con stati d’animo negativi Dimensione problematica, nervosa Fishermen at sea 1796 Pescatori, motivo ricorrente, genere di intrattenimento in Italia Qui invece diventa pretesto per rappresentare il sublime naturale Quando la natura dà il meglio di sé in maniera spettacolare in termini tragici, di fronte a cui l’uomo non può fare altro che ritirarsi indietro Nell’orizzonte di questa estetica romantica è questo il momento in cui la natura esplode in tutta la sua maestosità Bellezza metafisica Dutch boats in a gale 1801 Scene di naufragio, tormento Nubi dense, avanzare del temporale dall’ultimo fino al primo piano Turner si adegua alla pittura di paesaggio Quinta laterale > addensamento della nube sulla sinistra Shipwreck 1805 Visione sempre piu tormentata Aspetto cromatico che prende sempre di più il sopravvento rispetto al disegno L’iimpasto cromatico, la materia viva del colore, si fa sempre più pastosa, corposa, in alcuni casi anche aggettante, stratificata sulla superficie della tela Assetto molto più drammatico e convulso Tempesta di neve, Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi 1812 Iconografia ibrida che unisce più generi > dipinto storico e paesaggistico Anche un evento storico diventa un pretesto per mettere in scena questa fantasmagoria naturale, tempesta di nubi che creano spazio vorticoso Condizione anche dell’essere propria del clima romantico Tempesta che sovrasta, annichilisce, annienta Fondale temibile, non è altro che l’amplificazione di ciò che accade in primo piano > uccisioni cruente, saccheggi, stupri Alba a San Giorgio Maggiore 1819 Viaggio di formazione in Italia Già rispetto a Canaletto in cui prevaleva una visione lenticolare e aderente ala realtà, qui a distanza di pochi decenni, qui Turner privilegia ambientazioni crepuscolari e aurorali, per conferire a Venezia questo fascino di città romantica Il Canal Grande 1835 Anche quando la visione è diurna, la materia pittorica da compatta e cristallina si fa più opaca, pulviscolare, atmosferica, più legata anche all’esperienza diretta e alla scoperta della luce Si fa strada una nuova concezione di pittura dal vero soprattutto nei paesaggi Veduta vs paesaggio Veduta > rappresentazione di uno scorcio di città, vedutismo riguarda la rappresentazione dello spazio urbano Paesaggio > riguarda la rappresentazione della natura Burial at sea 1842 Temi che ritornano Qui siamo oltre al romanticismo in senso stretto Pittura sempre più stratta, impalpabile, “informale” Turner sarà modello di riferimento per gli astrattisti nel XX secolo Dimensione emotiva del colore, colore pulsante, visione che traduce stati d’’animo Approccio di spiritualità, introspezione e slancio esistenzialista Distruzione dell’imbarcazione restituita da una macchia nera impalpabile, evanescente, sembra una concentrazione di fumo pronta a evaporare Pittura sempre più rarefatta e leggera, sembra quasi evaporare per farsi spirito Snow storm steam-boat off a harbour’s mouth 1842 Tempesta di neve che si mescola ad una imbarcazione a vapore in prossimità all’ingresso di un porto Scena fa riferimento ad una osservazione vera della realtà che cede il passo a una dimensione simbolica Capacità di trascendere il real e trasformare la relata in una dimensione interiore, rappresentare uno stato d’animo Approccio pessimista, cupo, nero Uomo che soccombe e cede il passo davanti alle manifestazioni più violente della natura Train steam speed 1844 Rappresentazione di un treno nella campagna inglese, a stento si riconosce la locomotiva che avanza in primo piano Sia lo sbuffo del treno si la definizione atmosferica dello spazio circostanze si confonde in un’unica pittura di impasti, sfatta, informale, decisamente poco accademica Pittura di emozioni, si pone in termini dialettici direttamente con la natura, la vita, la realtà è l’esperienza del reale Pittura vissuta, agita e praticata sul campo Turner pittore molto amato anche dagli impressionisti e dai simbolisti Turner > “meteora senza seguaci, chiunque avesse cercato di imitarlo ne sarebbe rimasto annientato Romanticismo in Germania Protagonista indiscusso > Friedrich Anche lui un pittore notturno, incline alla malinconia, ricorre molto ai grandi maestri della letteratura romantica tedesca del periodo (Schiller, Novalis, Goethe…) Letteratura con ambientazioni demoniache e sinistre che ritroviamo anche nella sensibilità di un pittore come Friedrich Arte come forma di rivelazione, una volta immerso nella propria interiorità è l’artista che deve far venire a galla le verità più profonde e spirituali Quasi esclusivamente dipinti con soggetto naturalistico e paesaggistico Paesaggio molto diverso da quelli classicisti > ambienti nordici resi in termini essenziali, in cui l’invisibile sembra prevalere sul visibile, paesaggi del sublime Pittura cristallina e quasi smaltata, costruzione tramite bande orizzontali che evidenziano il contrasto fra ciò che è vicino e ciò che è lontano e lontanissimo Figure umane > solitamente in primo piano, sempre minuscole e indifese, intimorite dalla grandiosità che hanno dinanzi Wreck in The sea of ice 1798 Anche lui pittore di naufragi, in particolare si confronta con le superfici ghiacciate del Mar Baltico e del Mare del Nord, dove spesso le navi rimanevano intrappolate Processo analogo di affrancamento da una pittura con riferimento topografico come in questo ad una pittura che negli anni si fa sempre più astratta e informale Croce nella montagna 1808 La sua è una pittura profondamente religiosa e devota, definibile persino sacra Formato che recupera e attualizza la struttura di tradizione gotico- medievale per lo fa non più con una evidente rappresentazione di un soggetto sacro, ma un paesaggio di alta montagna in cui è presente una croce Pittura ancora ad alta definizione, tutto perfettamente leggibile e riconoscibile Prevale però sempre l’atmosfera crepuscolare, sole che sta tramontando e illumina dal basso proiettando questi raggi verso l’alto > effetto molto scenografico che concorre a dare alla scena un’immagine di solennità e spiritualità Sotto > occhio, spiga di grano, tralcio di vite > simboli cristologici Monaco sulla riva del mare 1809 Se non fosse per questo piccolo dettaglio del monaco, che sembra sparire, ci troveremmo di fronte ad un paesaggio puro nella sua maestosità Idea di una natura che prende il sopravvento, che fagocita l’esperienza umana, sembra voler schiacciare la figura umana Linea di orizzonte molto bassa che fa salire il cielo in primo piano che occupa la maggior parte del quadro Striscia della spiaggia e del mare > sottilissima, composizione costruita sulla sovrapposizione di fasce orizzontale di colore, fasce chiare della spiaggia e del mare poi al centro fascia scura e cupa di mare nero, cupo, pesante, increspato Addensamento di nubi che sale dall’orizzonte verso il primo piano > pittura immersiva che sollecita tutto, gioca su un coinvolgimento emotivo totale dello spettatore Spettatore ne finisce per sovrapporsi all’unica esperienza umana nel dipinto Iconografia dell’uomo solo di spalle ricorrente nelle sue opere, non vediamo mai i volti > espediente molto studiato che serve a coinvolgere maggiormente lo spettatore > grazie all’assenza di una fisionomia precisa è più facile immedesimarsi Abbazia nel querceto 1809-810 Componente cimiteriale che appartiene moltissimo alla cultura di Friedrich, uno dei temi principali della lirica romantica, cimitero luogo che diventa una sorta di memento mori e di occasione di riflessione sul carattere effimero e fragile della vita Tema delle rovine > Friedrich si confronta anche con il tema delle rovine greco romane, storia che prende il sopravvento sull’uomo Qui rovine di una cattedrale gotica su un ha preso il sopravvento questa foresta Coltre di neve in primo panico che copre tutto Lapidi > ambientazione spettrale da gothic novel Viandante sul mare di nebbia 1817-1818 Uomo di spalle vestito elegantemente Dipinto potentemente allusivo che diventa un’mmagine emblematica del romanticismo > pellegrino solitario, condizione umana di errante, di intellettuale curioso che si spinge fino all’impossibilità per vedere questo sublime e scenografico, riflessione sulla finitezza della propria condizione umana e terrena e quella invece infinita e metafisica della natura stessa Figura h riassume in sé qualcosa di solenne e di tragico allo stesso momento Luce che lascia in ombra la figura, sorta di controluce che definisce perfettamente la figura, mentre si attiva verso lo sfondo, luminosissimo Nebbie e vapori avvolgono le montagne rendendole un tutt’uno con il cielo Visione come una progressiva messa a fuoco Visione che è contemplazione e riflessione Romanticismo in Italia Hayez Pittore di origine veneta ma largamente attivo a Milano Muove i primi passi nella cultura tardo barocca, la sua è una formazione neoclassica e accademica Diventa il protagonista del Romanticismo italiano, riuscendo ad incarnare nelle sue opere gli ideali di un Paese alla ricerca di una propria unità e identità Rinaldo e Armida 1813 All’inizio produzione neoclassica Amori della mitologia antica rivisitati in chiave galante, come se si trattasse di una scena di genere in una ambientazione antichista, classicheggiante e arcaica Poi diventa pittore di storia, trovando terreno fertile nell’aristocrazia e nell’alta borghesia milanese borghesia di forte tradizione illuminista Baluardo al dominio dell’impero austroungarico Manzoni, Promessi sposi > sorta di schermo per sostenere la causa risorgimentale Milano dell’800 > città satellite dell’impero austroungarico Tentativo di liberarsi dai soprusi e dal giogo del dominio straniero in nome dell’Unità d’Italia > questo è l’ideale che ispira e caratterizza tutta la pittura di Hayez Il bacio 1859 – 1861 – 1867 Tre versioni Dipinto celeberrimo, riferimento all’Unità d’Italia Interpretato anche come riferimento a Shakespeare Tricolore nella seconda versione Hayez sposa la causa della costruzione di una cultura anche visiva nazionale Coppia abbandonata ad un abbraccio sensuale e pieno di tenerezza Abiti e ambientazione che rimandano al Medioevo celando però un preciso riferimento al presente L’intenzione di Hayez era soprattutto realizzare un quadro politico Colori del tricolore nell’uomo che bacia la fanciulla vestita d’azzurro che era il colore della Francia > quadro che univa i due tricolore, perchè la Francia era stat accanto all’Italia nella causa risorgimentale e quindi quest’unione fra le due nazioni aveva dato corso all’unificazione italiana Celebrazione dell’alleanza fra Italia e Francia volta alla riunificazione dello Stato italiano, percepita dai contemporanei come una conquista imminente Sentimento di speranza però minacciato dalla minaccia della figura che si cela nell’oscurità, interpretata come un rifermento al tradimento di Villafranca Tutto questo anche molto evidente nei quadri di storia Vespri siciliani 1846 Più versioni nel tempo Episodio di storia medievale che diventa un pretesto per attualizzare le istanze politiche dell’Italia contemporanea, ovvero la ribellione contro l’invasore Donna palermitana oltraggiata e denudata da un soldato francese, questo scatena la rivolta contro gli Angioini Invito all’Italia dell’Ottocento ad abbracciare le armi e liberarsi dal giogo del dominio straniero Profughi di Parga 1831 Soggetto dei popoli esuli ricorrente nelle sue opere, si raccontano queste grandi epopee e esodi di popoli costretti a lasciare la propria terra natia Viene esaltato e celebrato l’ideale di patria e di nazione, anche fuori dalla propria patria Tema della prevaricazione straniera sul popolo di Parga che rappresenta anche l’assoggettamento del popolo italiano Evento > la Gran Bretagna aveva ceduto all’impero ottomano l’isola greca Carattere fiero e pietosa filiale dei pargarioti che decidono di lasciare la propria terra portando con loro i resti degli antenati e sotterrandone le ossa in luoghi sicuri Pittore romantico, pittore di storia, attento alle ambientazioni com correlativo oggettivo, paesaggio stato d’animo Sentimento di mestizia che si riverbera nella luce tenue e nel paesaggio desolato In lontananza si vedono i turchi con i loro vessilli Però si mantiene in un registro classicista e accademico Pittura accademica ma nutrita a ideali politici ben schierati Ritratto di Manzoni 1841 Ritratto che consacra l’immagine di Manzoni come intellettuale risorgimentale per eccellenza Sfondo luministico, caldo, ambrato Cromia soffusa e avvolgente della tradizione romantica Però c’è una fierezza nel volto che restituisce la consapevolezza dello status di intellettuale impegnato e devoto alla causa risorgimentale, come buona parte della borghesia e aristocrazia colta lombarda e specialmente milanese Milano > città molto all’avanguardia, dibattito intellettuale molto vivace, c’erano tanti giornali pubblicati, c’era una tradizione illuminista, città di Beccaria, qui si discute anche di diritto, filosofia, arte, politica, letteratura, Milano è un po’ la capitale intellettuale, quella piu colta e aggiornata sulla coeva cultura europea > questo un po’ per ragioni di continuità geografica con l’Europa, il dominio austriaco aveva facilitato gli scambi con le grandi capitali della cultura europea dell’Ottocento come Vienna, Parigi, Berlino Betsabea al bagno 1834 Soggetto biblico Vi ritroviamo la lezione della tradizione dell’accademia di Brera Hayez è una sorta di baluardo di questa tradizione accademica, classicista, anche di tradizione francese e anche con riferimento a pittori come David e Ingres, per quanto anche romantica e mossa da ideali politici Nazareni > fenomeno curioso, gruppo di pittori tedeschi attivi in Italia dal secondo decennio dell’Ottocento Molti di loro si sono formati all’accademia di Vienna che però scendono in Italia e a Roma, ma rappresentano una controtendenza rispetto alla dominante sensibilità neoclassica Diversamente dai francesi questi non guardano all’antico romano ma alla pittura rinascimentale e del Quattrocento, ai pittori preraffaelleschi Si chiamavano anche “Confraternita dei preraffaelliti” > il Medioevo è visto anche come modello produttivo oltre che modello sociale e valoriale, rappresentava per questi artisti (pittura di Trecento e Quattrocento) un modello di riferimento da riattualizzare La loro è prevalentemente una pittura di carattere sacro (pittura religiosa di grandi pe d’altare che cerca di emulare quella della tradizione medievale e rinascimentale) o di carattere letterario, in cui si rivisitano i classici della letteratura medievale italiana “Nazareni” anche perchè si vestivano con tonache, capelli e barbe lunghe Largo consenso soprattuto negli ambienti conservatori e legati alla Chiesa Overbeck > guida di questa confraternita Italia e Germania 1811-1828 Idea di fratellanza fra le due nazioni Definizione dettagliata delle due figure, ma si tratta comunque non di ritratti ma di due figure ideali Italia > carnagione piu scura, capelli neri Germania > pelle chiara, capelli biondi, tratti nordici La loro identità è ribadita anche dal paesaggio retrostante, dietro all’Italia c’è una valle con una pieve romanica, dietro alla Germania un villaggio montano con un’abbazia gotica Incontro di culture e di sorellanza, incontro di due nazioni che viaggiano sulla stessa onda, grazie a questo quadro capiamo anche l’intensità degli scambi fra queste due culture agli inizi del XIX secolo Trionfo della religione sulle arti 1840 Ritorno della pala d’altare rinascimentale Due registri linguistici e compositiva, uno terreno e uno divino Pala centinata con arco a tutto sesto che rievoca modelli perugineschi e raffaelleschi Colori pastellati, chiari, che danno alle composizioni una atmosfera fiabesca > pittura sacra come pittura pedagogia, di illustrazione Ritratto del pittore Franz Pforr 1810 Modello > ritratto rinascimentale di area padovana di tradizione squarcionesca (Schiavone…) Mezzo busto, tre quarti, idea del davanzale, presenza di animali, motivi vegetali decorativi Resurrezione della sorella di Jairu 1815 Modello > Beato Angelico, spazialità e colori Interno più domestico, intimi e colloquiale Improntato a una delicatezza e leggiadria di una pittura che vuole essere di piena intelligibilità, senza clamori perchè improntata a una semplicità ed equilibrio della tradizione di Beato Angelico In Spagna: Goya Francesco Goya > pittore spagnolo dalla vita lunga e movimentata, uno spirito libero La sua è una pittura che è impossibile classificare secondo gli schemi utilizzati con gli altri artisti della sua epoca Si forma prima a Saragozza e poi all’Accademia di Madrid Compie un viaggio in Italia, più raro per gli artisti spagnoli, il paese di riferimento per la loro formazione era solitamente la Francia Visita Venezia, Bologna, Genova, Ancona, Macerata e poi Roma, dove studia attentamente la statuaria antica Il parasole 1777 Da un lato si allinea alla tradizione tardo barocca della cultura galante e di genere, scena mondana Anche se il trattamento dei volti è improntato a una nuova sensibilità > non c’è più nulla di quella malizia, grazia e leggiadria di intrattenimento cortese proprio del gusto tardo barocco e rococò Sembra invece insinuarsi in queste immagini (e soprattutto nei volti) una sorta di contro canto di angoscia e preoccupazione, un po’ sinistro >cifra che caratterizzerà tutta la produzione i Goya, soprattutto nei suoi ritratti Goya grande ritrattista, non solo di corte ma di tutta l’aristocrazia spagnola Il fantoccio 1791 Giovani che si divertono all’aria aperta Manichino maschile, getta una luce su una idea di malizia femminile che sopraffà con la capacità di seduzione e lo degrada allo stato di fantoccio inerme Doppio aspetto sempre presente in Goya > da un lato gioco, divertimento, ironia e presa in giro dall’altro la denuncia sociale, la cattiveria umana Universo onirico mostruoso dell’inconscio e dell’incubo Da un lato c’è la scherzosità di retaggio tardo barocco, dall’altro questa inquietudine sotterranea, soprattutto nei volti Volti che sembrano spesso trasformarsi in una specie di ghigno malefico, questo soprattutto nella serie dei ritratti aristocratici Ritratto della duchessa de Alba 1797 Titolo prestigiosissimo Femme fatale della sua epoca Ritratti per cui Goya era un autore ricercatissimo Personaggio di alto lignaggio ma sempre sospeso un po’ fra la malinconia e l’ironia, sentimento del negativo e del contrario che si insinua, sensazione che mina lo status sociale dei personaggi Sempre espressioni un po’ beote e sonnolente Goya da un lato è un autore in linea con le prerogative del potere, dall’altro non manca occasione per insinuare in queste rappresentazioni anche ufficiali del potere dello stato una sorta di sentimento contrario e di critica radicale al sistema Ritratto della contessa di Chinchon 1800 Da un lato tutti gli attributi tipici del ritratto ufficiale > abito elegante, stile impero come la moda dell’epoca, posa ordinata e aristocratica Caratterizzazione del volto però sempre non molto intelligente, sguardo perso e un po’ instupidito, non fiero e altezzoso come prima Ritratto della famiglia reale di Carlo IV di Spagna Questo qui è ancora più evidente Tutti con medaglie, abiti eleganti e ufficiali Però nn sembrano grandi testimoni di questa regalità cosí ambita, ricercata e seducente Goya da buon illuminista opera una critica radicale al sistema istituzionale politico e culturale della sua epoca Critica il naufragio del logos e della ragione alla base della filosofia illuminista, nelle tragedie di questi anni (in Spagna > guerra di successione spagnola e invasione delle truppe napoleoniche) Realizza una serie di grafiche, tavole e incisioni, ne pubblica un album nel 1799 sotto il titolo di Caprichos Capriccio > termine che deriva dal termine artistico del rococò, dipinto di fantasia, o proprio inesistente o edifici e monumenti reali, che nella realtà sono distanti fra loro e nell’opera vengono condensati in uno spazio comune In riferimento a questo genere si parla di spaesamento, ci si trova disorientati, questo stesso spaesamento si prova in maniera più inquietante anche di fronte a queste incisioni Scopre ambiti finora rimasti ai margini della storia dell’arte > violenza, oppressione, follia, disperazione, superstizione Mondo di ruffiane, banditi, ciarlatani, amanti disperati > atti sgraziati, volti orripilanti, sembianze disgustose Il sonno della ragione genera mostri 1797-1798 La grafica più famosa Tema del sonno che è anche quello della dimensione del sogno (gioca sull’ambivalenza del termine sueño in spagnolo) > dominio dell’irrazionale, dell’oscuro, del tenebroso che si spalanca e si rivela alla coscienza addormentata del sognatore In questa crisi dell’illuminismo e della razionalità, Goya immagina questa sorta di fantasmagoria spettrale, uccelli notturni, rapaci, pipistrelli… Animali, gufi, gatti selvatici > tradizione gotica e tradizione anche dei bestiari medievali Romanticismo più nordeuropeo, inglese e tedesco Fantasmagoria che incombe sul sonno di questo uomo Attributi dell’intellettuale di fine Settecento che si confronta con la supremazia dell’irrazionale e dell’inconscio, con la dimensione della paura, del desiderio, del dionisiaco che rappresenta il lato oscuro della nostra condizione umana e esistenziale Di che male morirà? Si prende in giro la figura del medico, ritratto con le sembianze di un asino di fianco a un morto, questo perchè è stato curato da un medico asino Elegante medico con cappotto e colletto, tiene il polso del morto con lo zoccolo Attacco radicale alla medicina come scienza esatta A metà fra il divertito e l’amareggiato Ombre lunghe sullo sfondo, presenze inquietanti, un po’ fantasmatiche e incongruenti che spesso popolano queste incisioni di Goya e costituiscono una specie di contestazione radicale I disastri della guerra Due serie di incisioni una della fine del 700 e una del 1812-1815 Raccontano la tragedia delle violenze dell’occupazione francese della spagna Storie di menomazioni fisiche, di oltraggio ai corpi delle vittime spesso anche civili Figure impalate, squarciate, stupri, omicidi Capacità di denuncia degli orrori e dello scandalo della guerra In parte sono testimonianze in presa diretta, dall’altro anche rappresentazioni di fantasia che calcano la mano su questa violenza inaudita, mai prima dora raffigurata con tanto realismo e tanta lucidità Opere che diventano vere e proprie icone politiche La fucilazione del 3 di maggio del 1808 (1814) Omaggio alla fucilazione da parte delle truppe francesi dei civili spagnoli che avevano provato ad organizzare una resistenza contro l’invasore Celebrazione dell’eroismo della società civile spagnola Dipinto che ha fatto su col per la sua forza, atto di celebrazione, civile inerme che si espone Uomo al centro che invoca pietà > bianco della camicia strumentale alla resa del suo candore e della sua pulizia morale, camicia che è di per se anche una fonte luminosa > la luce che lo investe è il simbolo dell’idea di umanità che risplende solo in lui Scena notturna > fonte luminosa solo lanterna in basso al centro e anche in realtà la camicia, che costituisce sorta di focus visivo, centro di climax della composizione, fa da contraltare alle tenebre e alla violenza Fiotto di sangue > attenzione ad una dimensione di realismo truculento Dipinto che sara ripreso dagli impressionisti che saranno molto attenti alle sue novità Pennellata libera diversa dalla tradizione accademica Pittura materica, colori pieni, più caldi, emotivamente impegnati, servono anche a restituire una dimensione spirituale e etica Riporta alla tradizione del siglo de oro del seicento spagnolo (Velazquez) amata anche dagli impressionisti e in particolare da Manet Siglo de oro, aveva come riferimento principale la scuola veneta del Cinquecento e in particolare Tiziano, Goya torna a guardare a loro come modello di riferimento ma in chiave più moderna Quadro come un atto di cronaca, nessuna volontà di mistificazione, solo santificare l’eroismo dei resistenti spagnoli Las pituras negras > la maturità di Goya, dal 1819 Scene in cui prevalgono nettamente colori scuri, ma nero è anche il contenuto, lo sguardo beffardo dei Capricci diventa una visione pessimistica e drammatica dell’esistenza umana Quadri destinati alle pareti della casa del pittore Soggetti disparati accomunati dall’atmosfera notturna, visioni spaventose e oscene, incubi, figure grottesche, clima cupo Saturno divora i figli 1821-1823 Racconto mitologico che si fa opulento, vertice di questo periodo, nessun richiamo alla tradizione figurativa classica Gigante dalla carnagione livida e con gli occhi fuori dalle orbite in una sorta di delirio disumano che sta letteralmente divorando uno dei suoi figli Sangue, cadaveri, incarnato in netto contrasto con lo sfondo nero (in tutte Las pituras negras) che caratterizza tutta la parte dello sfondo in maniera compatta e uniforme > nessuna speranza, c’è spazio solo per la crudeltà e la violenza Questo è un tratto della cultura pittorica tipica spagnola, ad esempio nelle nature morte seicentesche (di derivazione fiamminga) c’è questo sfondo nero Goya ci racconta di un’età della crisi e del fallimento dell’illuminismo, si rende conto come l’età della speranza sia definitamente terminato, con il congresso di Vienna finisce il periodo rivoluzionario e con la restaurazione si riportano in auge i regni assolutistici (Spagna in particolare) Goya spalanca la porta sul mondo della magia nera, della stregoneria Sabbath delle streghe Mette in scena riti di magia nera Spesso nei suoi dipinti fa capolino repertorio del bestiario medievale che è l’altra faccia della medaglia della religiosità spagnola Aspetto drammatico e tragico di una religiosità vissuta in maniera estrema e radicale, in cui è costante la paura del demoniaco che passa anche attraverso punizioni fisiche Misticismo e sensibilità religiosa praticata e vissuta in questi termini, Goya ne racconta l’altra faccia della medaglia, aspetto inquietante della società contemporanea È morta la verità Incisione della raccolta i disastri della guerra Rassegnazione dei personaggi di fronte alla sconfitta della verità Fonte luminosa data solo dalla verità morente, che genera effetto scenografico di sottinsù, volti illuminati dal basso, vediamo volti e espressioni macabre e minacciose di questo corteo di uomini e anche religiosi, c’è un vescovo che dovrebbe rappresentare un baluardo di speranza, di fede e di carità e però qua prende atto e forse è anche complice di questa sconfitta La pittura di paesaggio in Italia Soprattutto all’inizio si rifà alla tradizione di vedutismo veneziano settecentesco (Canaletto, Bellotto, Vanvitelli) Giacinto Gigante > lavora soprattutto a Napoli, caposcuola della Scuola di Posillipo (gruppo di artisti che nelle loro vedute privilegiavano il paesaggio napoletano) Riviera di Chiaia Vesuvio sullo sfondo, Castel dell’ovo > precisione topografica che è diretta affiliazione del vedutismo Novità > si spinge a sud, qui Napoli poi anche in Sicilia, il mezzogiorno sarà il nuovo protagonista delle pitture di paesaggio, soprattutto per la qualità ancora molto spesso selvaggia e incontaminata di un paesaggio che per gli italiani rappresentava una sorta di esotismo a portata di mano, esperienza molto diversa dalle altre aree italiane, nell’Ottocento il Sud veniva visto come una sorta di altrove esotico e tropicale Altra novità nell’impianto tradizionale veneto > luce calda, assolata Natura qui caratterizzata soprattuto da mare e vulcani, natura più selvaggia, natura meridionale che colpiva per la sua maestà composta e addomesticata Agli antipodi delle visioni di Turner Visone di Napoli come golfo con Vesuvio sullo sfondo che persiste ancora, cosí come per Palermo, golfo con monte pellegrino, cliché che persistono ancora oggi Massimo D’Azegli > eroe delle guerre di indipendenza ma anche abile pittore Pittura di storia con precise ambientazioni di paesaggio Arabi a cavallo 1840 Soggetto > oriente non ben identificato, in realtà il paesaggio è un tipico paesaggio (aloe…) Sicilia usata come pretesto e modello per rappresentare un oriente che si immaginava simile Resa cromatica, illuministica e atmosferica opposte rispetto ai paesaggi inglesi Ancora all’interno della categoria del paesaggio classico Visione centrale, lunghe prospettive che affondano la visione, quinte laterali Però luminosità più calda, tersa, avvolgente > tradizione di pittura di paesaggio meridionale Molto spesso i pittori vedutisti viaggiavano al seguito dei viaggiatori del Gran Tour, più ricchi, si facevano accompagnare da pittori che potessero fomentare in presa diretta le tappe di questo viaggio Gigante, Tempesta sulla costa di Amalfi Incontro con la tradizione nordeuropea Opera sintomatica di una sensibilità che vuole mettere in discussione la tradizione da cartolina assimilando mode e consuetudini proprie della pittura nordica > atmosfera nordeuropea > mare in tempesta, temporale sullo sfondo Definizione topografica che rimane invece costante > è riconoscibile la costiera amalfitana Visione dal forte impatto scenografico Ippolito Caffi Festività a Venezia Tentativo di confronto con scene notturne, con il buio Mettere alla prova la nuova pittura, tante accademie privilegiavano la pittura di storia Questi pittori considerati ai margini del panorama pittorico, lavoravano o per collezionisti stranieri o per collezionisti più moderni e all’avanguardia (solitamente borghesi) Pittura di paesaggio in Italia > battaglia lunga, solo a partire dagli anni 60 dell’800 l’insegnamento verrà integrato nei percorsi formativi delle accademie di belle arti, e anche lì i paesaggisti verrano visti come pittori di seconda scelta Per questo molti di loro lasceranno l’Italia Giuseppe De Nittis > pittore pugliese, viene dall’estrema provincia della pittura ufficiale italia, ha un primo passaggio di formazione a Napoli, dove verrà espulso dall’accademia per cattiva condotta, un secondo passaggio a Firenze, città che funzionava abbastanza bene soprattutto per i pittori di paesaggio, Firenze sarà la capitale della pittura macchiaiola, pittura che cercherà di rinnovare la pittura di paesaggio Poi si trasferisce definitivamente in Francia, dove sara l’unico pittore italiano a esporre opere nella prima mostra di impressionisti dell’atelier di Nadar a Parigi nel 1874 Giovanni Carnovali detto il Piccio > pittore romantico Autodidatta dalla personalità stravagante I grandi alberi 1844 Paesaggio puro, pura natura, nessun riferimento topografico Prevale la natura, con la sua vegetazione rigogliosa, la luce, il colore, l’atmosfera Linea di orizzonte bassa (al massimo a metà della composizione) Principio che sarà radicalmente rivisto e reinterpretato dagli impressionisti con linee di orizzonte o molto basse o molto alte Qui in pieno clima romanico trionfa la natura, celebrata in tutta la sua potenza e bellezza Tecnica con pittura più filamentosa e frammentaria, riferimento importante per scuola lombarda e scapigliata Pittura veloce, aperta, moderna, in parte strumentale alla resa degli effetti atmosferici > impressioni di un cielo atmosferico, fronde agitate dal vento Pennellata morbida e sfilacciata che più che delineare il paesaggio lo suggerisce La scultura in Italia Si allinea alle premesse di Thorwaldsen Manifesto purista > sulla scia dei Nazareni cerca di raccogliere l’eredità della pittura neoquattrocentesca e di tradurla anche in scultura Pietro Tenerani > scultore attivo in Italia centrale Cerca di temperare l’agenzia classicista di Canova rendendo la scultura più colloquiale e accessibile, meno distante rispetto al gelo accademico del virtuosismo di Canova Questo si vede sia nella scultura di soggetto mitologico, sia nella scultura di destinazione sacra Psiche alata Ripiegata su se stessa Restituisce l’idea di una femminilità più addomesticata Monumento funebre a Pio VII 1830 Basilica di san Pietro Tradizione di monumenti funebri che viene ulteriormente sintetizzata e semplificata, resa più asciutta, parca, sobria Religiosità e spiritualità meno esibita e ostentata, più intimista, pudica e contenuta Impianto simmetrico, gerarchico e piramidale di tipo quattrocentesco si allontana a dimensione teatrale e monumentale di Bernini e Canova Idea della porta che rimane però qui resta un corpo a sé sul quale sono impiantate le figure statuarie Lorenzo Bartolini La fiducia in Dio 1833 Tema di religiosità Nudo femminile che non dà alito a nessuna idea di peccato e di seduzione Vertice del Purismo nelle arti plastiche Gradi doti plastiche Esercizio costante di osservazione del “vero” Repertorio classicista ma in cui rispetto alla tradizione neoclassica Canova a è più evidente un aspetto più intimo, colloquiale e domestico Opere di questo tipo sembravano una mera esercitazione di scuola, c’era un disprezzo verso la pittura e scultura accademica italiana, nessuna particolare inventiva o innovazione Oggi rivalutato Vincenzo Vela > scultore che porta alcune novità, avvia una sorta di rivoluzione nella scultura accademica italiana Sia per la scelta dei soggetti ma anche per la ragione per cui li sceglie Spartaco 1850 Schiavo che guida la rivolta degli schiavi a Roma Diventa sorta di eroe della rivoluzione e del socialismo (spartachisti) Significato apertamente politico > incitazione a non arrendersi nella lotta all’Unità di Italia Scultura piu realista e movimentata, pose più articolate, meno solenni e artificiali, sembra quasi bloccare un momento di azione Traduce e tradisce allo stesso tempo la componente politica e militante che caratterizzava tutta la sua produzione Ricerca esatta e minuziosa del vero ma declinata con una nuova intensità espressiva, forzata da una brusca alterazione nella definizione del corpo Risalti di cavi di armonici, asimmetrie violente > caratteristiche che vanno contro l’estetica del classicismo Giovanni Duprè > realismo Beatrice e Dante Quattrocentismo Il Caino 1843 Realismo che inizia a fare capolino Dimensione tragica del soggetto affidata a una gestualità eloquente che però non andava a compromettere la resa accademica del nudo La scuola di Barbizon Scuola di Barbizon > gruppo di pittori e corrente paesaggista del realismo, collegata alla località francese di Barbizon, vicino la foresta di Fontainebleau I pittori da Parigi si spostano verso la campagna, in località in cui è possibile sperimentare un rapporto diretto e incontaminato con la natura Novità > confronto diretto con la natura, ci si mette con il cavalletto in dialogo con la natura > pittura en plein air Sono i pionieri di questa modalità, che verrà poi ripresa dagli impressionisti Artisti simpatizzanti socialisti, inclini ad appoggiare le ragioni delle classi subalterne > per questo motivo spesso troviamo rappresentazioni di figure del “popolo minuto” (quarto stato) Sulla scorta di una sensibilità romantica che vede il paesaggio come una sorta di estensione dei propri stati d’animo, si inaugura la pittura en plein air, ovvero all’aria aperta, che dalla carica emotiva suggerita dal paesaggio in periodo romantico lascia spazio ad una rappresentazione più naturalista La natura da “sublime” diventa un oggetto di studio e di controllo da parte dell’artista, riprendendo dalla cultura romantica un presidio di libertà che si svincola dalle strategie di potere che nel corso dell’Ottocento vanno consolidandosi (capitalismo) Corot Molto segnato dalla conoscenza di Constable, ammaliato dalla sua freschezza di composizione e brillantezza Ponte di Narni 1826 Scenario che ritrae numerose volte Corot avvia una serie di riflessioni sul paesaggio che non è più idealizzato ma è esibito nelle sue qualità naturali Attenzione nella resa della luce, non è più studiata ad hoc, prima concorreva a rendere più scenografici i paesaggi, ora ci sono visioni più razionali La finalità è quella di esibire le qualità atmosferiche del soggetto rappresentato Qui resa molto sintetica > pennellate dense e sommarie Rousseau > attenzione soprattutto alla resa atmosferica e luministica View on the Outskirts of Granville 1833 I formati cambiano > rispetto all’impianto compositivo dei paesaggi classici, la visione va assottigliandosi, nel corso degli anni vedremo formati sempre più allungati e schiacciati Linee di orizzonte più alte > conseguenza anche delle prime ricerche fotografiche Vita della campagna rappresentata con un gusto aneddotico, presenze umane e animali più marginali rispetto alla centralità della natura selvaggia Dimensione di un linguaggio pittorico che cerca di dotarsi di strumenti che restituiscano una rappresentazione quanto più verosimile della realtà, lo vediamo per esempio nella resa di ogni singolo dettaglio o della qualità atmosferica Le variazioni fisiologiche delle condizioni atmosferiche e dello scorrere del tempo diventano protagonisti dei quadri, soprattutto tra gli Impressionisti (es: serie della cattedrale di Rouen di Monet) Questo perché dalla visione naturalistica, quasi scientifica, della rappresentazione pittorica del reale gli artisti di questa generazione cercano di dotarsi di strumenti di linguaggio tali da assecondare finalità condivise all’interno di questa accademia culturale Oak Grove 1855 Animali e uomini rappresentati in maniera marginale Vera protagonista del dipinto > la grande quercia Pittura libera dai precetti dell’Accademia Scelta di una contro illuminazione > la superficie in primo piano è scura rispetto ai colori che si illuminano grazie alla luce, quest’ultima viene da dietro (opposto di quanto avveniva nella pratica accademica) Si definiscono nuove possibilità della pittura, novità dettate da una curiosità pseudo scientifica del reale e della possibilità di controllarlo e, quindi, restituirlo pittoricamente Daubigny La mietitura 1851 Quadro di grandi dimensioni (venne terminato in atelier) Linea più bassa > non è più fissa a metà del quadro come voleva la tradizione accademica, è più ballerina Il cielo occupa tre quarti del dipinto Virtuosismo nella resa atmosferica Millet Pittore che condivide con Courbet un’attenzione realista nei confronti della pittura Pittura detta “silenziosa” Le spigolatrici 1857 Non c’è nessun patetismo Il lavoro delle donne è volutamente sottolineato > spigolatrici appesantite dai sacchi che portano in collo, raffigurate nell’atto di raccogliere dal campo le spighe residue dalla mietitura, dopo che i contadini avevano già provveduto al raccolto, come si vede dai carri stracolmi sullo sfondo Contrasto fra l’abbondanza della mietitura e la miseria della spigolatura > condizione infima di queste donne anche all’interno dello stesso ceto contadino, già ultimo della gerarchia sociale Mani deformate dal lavoro, pelle bruciata dal sole, donna a destra che fatica a rialzarsi Sono rappresentate nella loro piena dignità Resa pastosa e cromatica sempre estremamente raffinata > esito delle elaborazioni che andavano assottigliandosi sulla pittura di paesaggio L’Angelus 1859-1860 Coppia di contadini in un momento di preghiera e umiltà (da qui prenderanno le mosse la pittura degli esordi di Van Gogh nella rappresentazione delle classi più povere) Attinge da uno spunto ispiratore autobiografico > all’origine del dipinto, infatti, non vi è un lavoro en plein air, bensì un ricordo di Millet della sua infanzia in Normandia Lo scopo dell’artista, dunque, non era quello di esaltare un qualsivoglia impulso religioso (non era neanche un praticante), bensì di illustrare le fasi che segnano periodicamente lo scorrere della vita agreste, scegliendo di raffigurare il momento del riposo Rispetto a Courbet non aveva atteggiamento di critica e sfida verso l’autorità, i suoi contadini trasmettono più un sentimento di profonda accettazione delle fatiche del lavoro e un legame quasi religioso con la propria terra Qua non emerge alcuna denuncia Courbet Pittore socialista, rivoluzionario, vicino a pensatori dell’epoca Funerale a Ornans 1849-1850 Manifesto della pittura realista Dimensioni monumentali, pittura di figura che dimostra la formazione accademica di Courbet che aveva maturato accanto alla pratica della pittura en plein air Dalla Storia e dalla cronaca di fatti epici si passa ad un banale episodio di provincia Scena di quotidianità, epopea che Courbet intende celebrare per motivi politici, vuole attestare il ruolo di rilievo di una classe di “invisibili”, intesi così dai più facoltosi Inizio di un’età di tutele da parte della Secondo impero napoleonico che si basano sul principio di benessere di tutti i suoi cittadini e che diventano oggetto di battaglie e tensioni politiche Nel 1855, Courbet si vede rifiutati i quadri che aveva proposto all’esposizione di belle arti che sarebbe stata inserita all’interno dell’esposizione universale di Parigi (la prima era stata a Londra nel 1851), allora decide di allestire a proprie spese il Padiglione del Realismo a ridosso dei padiglioni dell’esposizione Questa iniziativa costituisce un clamoroso strappo, insieme a quella del 1863 in cui viene istituito un Salon dei rifiutati, in cui verranno esposti gli artisti non accettati dalla giuria che presiedeva nella decisione dei dipinti esposti nel Salon, e quella del 1874 che inaugura il movimento impressionista Le belle arti servivano da contorno colto ad un’esposizione che aveva come oggetto la produzione industriale (Gran Bretagna e Francia due più ricche democrazie occidentali) e che serviva per presentare il meglio di quest’ultima dei vari paesi che vi partecipavano L’arte serviva a legittimare la presenza di padiglioni con oggetti più industriali per far sì che anche questi prodotti avessero un’apparenza di artisticità volta alla vendita Fa pagare un biglietto, si fa fare un catalogo, si fa scrivere dei testi dagli intellettuali vicini alla sua poetica (letterati, come Baudelaire, attestati al mondo della critica che difendono la bontà delle proposte di questi artisti, denigrati dai critici dell’accademia) Lo studio dell’artista 1854-1855 Opera esposta nel Padiglione del Realismo Quadro dalle dimensioni monumentali che ritrae una scena d’interno, l’atelier dell’artista Artista ritratto mentre è intento a lavorare, sta finendo di dipingere un paesaggio ripreso en plein air La pittura di paesaggio, per praticità, aveva dimensioni ridotte Quadro nel quadro, pittore che respinge volutamente il grande quadro di Storia ma che ne utilizza il formato per ritrarre se stesso mentre dipinge Respinge il modello nudo, nascosto dietro la tela, che era di tradizione accademica Invece alle sue spalle c’è un nudo femminile che però non ha funzione sacra o mitologica ma allegorica Sottotitolo > “Allegoria del reale che determina una fase di sette anni della mia vita artistica e morale” Donna rappresentava la nuda veritas a cui si ispirava la pittura dell’artista, che proponeva una rappresentazione vera della realtà Da qui parte l’idea di battezzare questo padiglione come “del realismo”, pittura in presa diretta con la realtà, senza finzioni Le stesse ragioni giustificano la presenza del bambino in primo piano, in quanto simbolo di genuina innocenza Il tutto è costellato da una serie di figure amiche dell’artista (tra cui Baudelaire) che affollano la composizione Gli spaccapietre 1849 Il grande formato di storia viene impiegato per rappresentare due operai al lavoro, uno dei più umili e degradanti lavori dell’epoca, lavoro di fatica che serviva ai grandi cantieri Nessuna enfasi paternalista, ma una naturale eroicizzazione, che celebra il lavoro duro e autentico > sguardo in presa diretta sulla realtà Punto di vista molto ravvicinato, saturazione dello spazio (dialogo con la fotografia), agli antipodi delle rappresentazioni accademiche La linea d’orizzonte si fa più alta, le figure in primo piano sono le protagoniste incontrastate della scena Abbigliamento usurato che concorre a dare all’opera effetti di realismo in linea con la poetica pittorica dell’artista Di lato c’è ancora traccia dei resti del pranzo dei lavoratori Figure di spalle > scelta poco convenzionale per la pittura tradizionale > soluzioni stilistiche e formali di questo tipo si ritrovano nel Seicento in alcuni pittori pionieri della rappresentazione della realtà, tra cui Caravaggio Assenza di fisionomie che sottrae qualsiasi identità > enfasi che cade solo sulla gravità dello sforzo fisico Courbet fu molto criticato per queste scelte, per la scorrettezza delle sue soluzioni formali, per una pittura veloce e materica che doveva restituire gli effetti atmosferici Fra il 1848 e il 1855 si dedica soprattutto a temi sociali, dalla fine del decennio invece inizia a privilegiare generi più commerciabili (nudi femminili paesaggi, scene di caccia…) che potessero garantirgli un maggiore sostentamento Inoltre la sua pittura si fece più densa e corsiva > colore più materico (uso della spatola) La Mer orageuse 1870 Retaggio romantico della prima metà del secolo > mare in tempesta carico di una materia pittorica grossa, direttamente impastata sulla tela (usa la spatola invece del pennello) Acqua e cielo occupano quasi tutta la tela Natura selvaggia, violenta, scelte di linguaggio strumentali ai contenuti di poetica che la sua pittura voleva interpretare Opera quasi aggettante sulla superficie della tela, sembrava quanto di più scorretto e rozzo un pittore di quella generazione potesse concepire, motivo anche per cui subito dopo la sua morte passò nel dimenticatoio Courbet > artista con una vita turbolenta, venne arrestato a seguito di una ribellione e, dopo la scarcerazione, venne costretto a pagare ingentissimi danni oltre che a subire la confisca di tutti i suoi beni Fugge in Svizzera, dove muore in povertà nel 1877 Bisognerà attendere il realismo del secondo dopo guerra perché la sua arte venga recuperata La pittura da Salon (o Pompier) Pittura accademica, di storia, di chi veniva celebrato e premiato dall’Accademia e dal Salon, tutto il contrario di ciò che abbiamo visto finora Genere predominante > pittura storico-mitologica Volevano fondere la scuola neoclassica di Ingresso (primato della linea) con quella romantica di Delacroix (primato del colore) per raggiungere il bello ideale Couture I romani della decadenza 1847 Salone di un importante edificio aristocratico della Roma antica, lusso sfrenato, lauto banchetto che si trasforma in una sorta di rito orgiastico, con figure riprese tra lo sfinimento fisico, il piacere, il desiderio, dopo una notte di eccessi Si insinuano istanze moraleggianti, di condanna del lusso e dell’aristocrazia (anni del secondo impero, prima della guerra franco-prussiana e della terza repubblica), decadimento del secondo impero napoleonico, critica tollerata per la rappresentazione accademica Gusto Pompier > origine incerta, legata o ad una pittura che andava censurata per la sua bruttezza e quindi considerata come se fosse un fuoco da spegnere dai pompieri, o perché spesso i modelli maschili di queste rappresentazioni erano i pompieri di Parigi, uomini fisicati e prestanti Il poeta e scrittore Théodore de Banville riporta una battuta di un vaudeville (canzone a contenuto moralistico- satirico) che associa a pompieri svestiti le tipiche immagini degli eroi classici, nudi con il solo elmo Chassériau Il tepidarium 1853 Pittore pompier classicista, che continua ad interpretare modelli di tradizione figurativa accademica Dimensioni monumentali Languore delle pose e degli sguardi, promiscuità dei corpi privi di forze > evocazione di una tipica atmosfera da harem Antichità di Chassériau > assume un profumo d’Oriente, di esotismo romantico e di vivace sensualità L’idea che le usanze voluttuose del mondo antico sopravvivano ancora nel XIX secolo nel mondo arabo è molto frequente nei viaggiatori francesi Cabanel La nascita di Venere 1863 1863 > data significativa in cui viene inaugurato il Salon dei Rifiutati in cui viene esposta la Colazione sull’erba di Manet Stessa data ma siamo di fronte a due quadri che fanno a pugni fra di loro Classicismo, pittura tradizionale e accademica Il nudo femminile, per quanto sensuale e legato alla tradizione pompier, era tollerato dalla severa cultura di metà Ottocento purché rappresentante un soggetto mitologico o storico Nudo che appare come artefatto, non vera carne come quello di Manet Pittura ortodossa, con sfondo ideale Questa pittura, un tempo osannata e celebrata, nel corso del Novecento viene “sconfessata”, demonizzata dalle Avanguardie storiche e recuperata nel corso degli anni ’70 e ’80 del ‘900 per essere affiancata alla pittura “più moderna” per cui è noto l’Ottocento I preraffaelliti La confraternita dei preraffaelliti era composta da pittori che si rifacevano alla tradizione precedente a Raffaello Sanzio, il principe della tradizione classicista che tutti i classicismi accademici post raffaelleschi (come l’Accademia di San Luca, Accademia degli Incamminati, ma anche David e le accademie francesi) hanno preso come modello e come prototipo di riferimento per eccellenza I preraffaelliti quindi fanno una scelta controcorrente > rifiutano Raffaello come modello di riferimento e guardano ai pittori precedenti a lui, oppure al Raffaello del tardo Quattrocento e dei primi del Cinquecento Questa scelta era stata adottata anche dai Nazareni, che volevano recuperare un’idea di cristianità delle origini, e di una chiesa degli ultimi attenta ai più bisognosi Pittori prevalentemente inglesi, di stanza a Londra, che presto diventerà centro di cultura internazionale Dante Gabriel Rossetti Di origini italiane, il padre era abruzzese e come esule antiborbonico aveva trovato riparo a Londra Il padre era un illustre italianista e un dantista (nella sua scrittura e nelle sue posizioni di poetica e politica, Dante diventa un partigiano della causa risorgimentale), chiama infatti il proprio figlio Dante Doppio talento, artista versato in più fronti creativi > era pittore e poeta, così come anche la sorella, Cristina La famiglia Rossetti a Londra si inserisce all’interno di una cultura avanzata, democratica, progressista Egli fonda nel 1848 la Confraternita dei preraffaelliti (PRB) > il termine rinvia a un mondo medievale, idea di una produzione culturale condivisa che cercava un radicamento nella società, un lavoro di gruppo Pittori di idee socialiste, che contestavano la rivoluzione industriale e le sue conseguenze (come l’abbandono delle campagne a favore delle città, che vede gli operai in condizioni di grande ristrettezza) e il capitalismo (minima spesa, massima resa) Linguaggio che rievoca la pittura tre-quattrocentesca L’infanzia di Maria 1848-1849 Aspetti più calligrafici, sospesi in un’atmosfera

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