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Storia Europa Impero Carolingio Storia medievale

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This document discusses the concept of Europe and the history of the Carolingian Empire. It analyses the creation of the Empire, the fragmentation of the empire and the transition towards nation-states during the Middle Ages. It explores the cultural and political context of the time.

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**Un\'idea di Europa?** La cultura dello Stato carolingio potrebbe essere definita internazionale ma non previde mai un\'idea di Europa. Lo stesso Carlo Magno non si definì mai in un modo diverso da \"re dei franchi e dei longobardi\". Tuttavia le sue conquiste territoriali inserirono tribù e regni...

**Un\'idea di Europa?** La cultura dello Stato carolingio potrebbe essere definita internazionale ma non previde mai un\'idea di Europa. Lo stesso Carlo Magno non si definì mai in un modo diverso da \"re dei franchi e dei longobardi\". Tuttavia le sue conquiste territoriali inserirono tribù e regni che erano rimasti fino ad allora estranei all\'Occidente in un nel quadro dell\'Impero, in un unico organismo politico, sociale e accomunato dalla stessa fede cristiana che comprendeva gran parte dell\'odierna Europa. l\'Impero Carolingio costituì per secoli l\'unico sprazzo di unità politica in un\'Europa che infatti per la maggior parte del Medioevo non fu altro che un complesso di popoli che abitavano il suo spazio geografico e condividevano alcune tradizioni e modelli di vita. **Verso la frammentazione dell\'Impero** Se a Carlo Magno non fosse sopravvissuto come unico figlio Ludovico il Pio, l\'Impero si sarebbe probabilmente disgregato in seguito alle guerre scoppiate all\'indomani della sua morte avvenuta nell\'814. Nel diritto franco vigeva ancora infatti una concezione patrimoniale del regno che prevedeva che esso potesse essere spartito tra gli eredi come un qualunque patrimonio privato alla morte del re. Tuttavia Ludovico comprese l\'importanza dell\'unità del regno ed essendo solo ebbe l\'opportunità di metterla in pratica. **Ordinatio imperii** Uno dei suoi primi atti fu la Ordinatio imperii nell\'817 nella quale affermava che in quanto voluto da Dio e consacrato dal papa l\'Impero era res sacra. E non era pertanto divisibile se non a rischio di commettere sacrilegio. **Un\'evoluzione del concetto di Stato** Ludovico aveva dunque cominciato a concepire lo Stato come qualcosa che potesse sopravvivere alla morte del suo re. Consapevole che avrebbe potuto costruire una nuova idea di Stato solo a partire da un un nuovo diritto. Tentò di attuare una riforma legislativa per unificare i vari diritti dei popoli sottomessi. Non ci riuscì ma il suo tentativo anche se fallito costituì un passo avanti verso una concezione di Stato più avanzata. **La Constitutio dell 824** Ludovico volle rafforzare l\'idea di un Impero unico e indivisibile anche nell\'ambito del legame con la Chiesa di Roma. Con la Constitutio dell 824 infatti sancì la centralità dello Stato rispetto al pontefice: nel documento si dichiarava l\'impossibilità di essere incoronato papa per chi non avesse prima giurato fedeltà all\'imperatore. I due poteri l\'Impero romano cristiano da un lato e la Chiesa dall\'altro che erano cresciuti e avevano trovato la propria legittimazione ognuno grazie all\'appoggio dell\'altro dovettero iniziare ad equilibrare e spartirsi il potere politico in Occidente. **Dopo Ludovico?** Con queste azioni Ludovico suscitò alla fine maggiore diffidenza e ostilità rispetto a Carlo Magno proprio per il senso dello Stato molto più sviluppato del suo. In virtù di questo Ludovico voleva che l\'Impero rimanesse unitario ma sapeva bene che i primi nemici del suo progetto sarebbero stati i suoi stessi eredi, privati della propria parte di regno in nome dell\'unità dello Stato. Così cercò di organizzare la successione ereditaria in una maniera coerente con il suo progetto politico-istituzionale. Ludovico pensò di dividere il territorio dell\'Impero tra i suoi tre figli ma ognuno di essi sarebbe stato sottoposto al maggiore, Lotario, che avrebbe assunto una funzione primaria diventando re dei re. In particolare come distinse i poteri? Stabilendo semplicemente che cosa NON avrebbero potuto fare: non avrebbero potuto seguire politiche estere autonome né avrebbero potuto siglare paci o dichiarare guerre senza il parere dell\'imperatore. **Tutti contro uno** Il progetto fallì prima ancora della morte di Ludovico che fu costretto a rimettervi mano in seguito alla nascita di un altro figlio, al quale decise di lasciare parte dei territori che in origine sarebbero spettati a Lotario. Questi naturalmente si ribellò con il sostegno degli altri fratelli dando vita a una fase di guerre con il padre, che proseguì alla morte di quest\'ultimo fino alla vittoria delle forze congiunte dei due fratelli minori (Ludovico e Carlo), contro il maggiore Lotario, che si giurarono fedeltà nell\'842 con il giuramento di Strasburgo. **Il giuramento di Strasburgo** Il giuramento, perché potesse essere compreso dai rispettivi eserciti, fu pronunciato da ciascun fratello nella lingua delle truppe dell\'altro: Ludovico giurò in lingua franca mentre Carlo in lingua germanica. Il giuramento di Strasburgo è infatti considerato l\'atto di nascita del volgare francese e di quello tedesco. **La spartizione dell\'Impero** Un accordo finale tra tutti e tre i figli si raggiunse l\'anno successivo, nell\'843 a Verdun e non fu altro che una vera e propria spartizione dell\'Impero: - - - **Verso uno stato nazionale francese** La spartizione dell\'Impero ebbe due conseguenze ben visibili: - - In particolare da questo atto nacque il primo embrione della Francia, mentre i territori della Germania rimasero ancora divisi tra più regni. **La comparsa di una nuova religione** Agli inizi del VII secolo, nella penisola arabica, un'area rimasta fino a quel momento ai margini della storia, si verificò la comparsa di una nuova religione destinata a giocare un ruolo determinante nei rapporti con l'Occidente per tutto il Medioevo e anche successivamente: l'Islam. **Il profeta Maometto** Ad annunciare la nuova religione fu Maometto (570 circa-632 d.C.) un commerciante della città di La Mecca che si dichiarò profeta di una rivelazione divina Maometto propose agli arabi che fino a quel momento erano divisi in tribù e adoravano differenti divinità, probabilmente con lo scopo di dare loro un'unità politica e religiosa la fede in un unico Dio: Allah. Nome che corrisponde all'italiano "Il Dio" o "Iddio", che nel Corano è Dio stesso a darsi ed è, per questo, il nome con cui i musulmani si rivolgono a lui. **In continuità con gli altri monoteismi** Secondo il suo stesso racconto, nel 610, nel mese di Ramadan, sul monte Hira, nei pressi de La Mecca apparve a Maometto l'arcangelo Gabriele dal quale ricevette la rivelazione di Allah come unico vero Dio. Tuttora si celebra il mese di Ramadan attraverso la pratica del digiuno proprio in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. La sua profezia si poneva quindi in continuità con quelle ebraica e cristiana, tramandate dalla Bibbia, a cui però si aggiungevano le ultime e conclusive rivelazioni ricevute da un angelo inviato da Dio. **L'ègira** Maometto ottenne il sostegno della componente più povera della popolazione mentre i ricchi mercanti e i sacerdoti degli dèi della Ka'ba lo contrastarono temendo di perdere il potere. Nel 622 Maometto fu così costretto a migrare in un'altra città, Medina dove si costituì la prima comunità musulmana (detta umma e il cui capo politico prese il nome di imam) dando così inizio alla vera e propria storia dell'Islam. L'anno 622 è ancora oggi ricordato come l'anno dell'ègira (letteralmente fuga/migrazione). **Unificazione della penisola araba** Da Medina Maometto avviò una vera e propria campagna di conquista con la quale a poco a poco attraverso scontri e vere e proprie battaglie oltre a un capo religioso divenne anche un capo politico e militare. Infine nel 630 conquistò anche La Mecca dove distrusse i vecchi idoli della Ka'ba. Nel corso di pochi anni Maometto e l'Islam furono in grado di unificare la penisola araba. **Il Corano** Fu solo dopo la morte di Maometto che le sue rivelazioni vennero messe in forma scritta: le parole della rivelazione, riferite da Maometto e ricordate a memoria dai suoi seguaci, furono messe per iscritto pochi anni dopo la sua morte nel Corano (dall'arabo al-Qur'an, "lettura", "recitazione") che costituisce ancora oggi il libro sacro dei musulmani contenente i principi fondamentali dell'Islam e i doveri e i divieti sulla vita quotidiana. **I 5 pilastri fondamentali** 5 sono i pilastri fondamentali basati sul Corano su cui si fonda la fede islamica: - - - - - **La divisione tra sciiti e sunniti** Alla morte del profeta, avvenuta nel 632, le tribù arabe che lo seguivano si divisero sulla questione di chi avrebbe dovuto ereditare quella che a tutti gli effetti era una carica sia politica che religiosa: - - **La successione** I sostenitori di Abu Bakr ebbero alla fine la meglio, anche se Ali governò per un breve periodo. Nel corso della storia i governanti sunniti hanno continuato a monopolizzare il potere politico mentre gli sciiti hanno vissuto all'ombra dello stato, fino a raggiungere quella che ancora oggi è una frattura irrecuperabile. **La grande espansione araba** La nuova religione araba manifestò in breve tempo una straordinaria capacità di coesione e diede alle tribù arabe una fede e una guida politica unitarie orientando verso l'esterno della penisola arabica la loro forza guerriera ed espansiva. Dieci anni dopo la morte di Maometto i suoi successori (in arabo khalifa, da cui il termine "califfi") sottrassero all'Impero bizantino i territori della Siria, della Palestina (con la città di Gerusalemme) e dell'Egitto. Verso la metà del VII secolo conquistarono quasi interamente anche il grande impero persiano a Oriente. **La frontiera tra cristianità e Islam** L'espansione proseguì verso l'area mediterranea dell'Africa fino alla penisola iberica dove sopravvissero soltanto alcuni regni cristiani, come quello delle Asturie, arroccati a nord nella regione dei Pirenei. In questo modo venne definita una netta linea di confine tra il mondo musulmano e il mondo cristiano che dovette fare i conti per molti altri secoli ancora con la presenza dell'Islam alle sue frontiere. **Il successo dell'Islam** La velocissima espansione dell'Islam non può essere legata soltanto alle capacità militari delle truppe arabe, ma influirono anche altri fattori: la debolezza degli eserciti sconfitti (in particolare di quelli bizantini e persiani,logorati da decenni di conflitti fra loro) l'accoglienza che le popolazioni conquistate riservarono agli arabi che si dimostrarono piuttosto tolleranti nei loro confronti, in particolare con quelle di religione ebraica e cristiana: queste, infatti, a differenza dei politeisti, non erano obbligate a convertirsi ma potevano conservare la loro fede pagando una tassa che ne garantiva la protezione.

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