Sociologia Generale (Antonelli, M-Z) 2019-2020 PDF

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These are lecture notes on general sociology. The notes examine what sociology is and when it emerged, as well as the sociological perspective. The text also discusses the relationship between individual and social contexts, highlighting the role of sociological imagination.

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SOCIOLOGIA GENERALE (ANTONELLI, M-Z) 2019 – 2020 Hoynes – Croteau (appun + libro) PARTE I. LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA CAP. 1 LA SOCIOLOGIA NEL MONDO GLOBALE [pag. 3 ed. 2018] (1 SULLA VECCHIA EDIZIONE)...

SOCIOLOGIA GENERALE (ANTONELLI, M-Z) 2019 – 2020 Hoynes – Croteau (appun + libro) PARTE I. LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA CAP. 1 LA SOCIOLOGIA NEL MONDO GLOBALE [pag. 3 ed. 2018] (1 SULLA VECCHIA EDIZIONE) - Cosa e quando nasce la sociologia La sociologia come disciplina La loso a sociale La prospe va sociologica La sociologia è: lo studio scien co (sistema co) delle relazioni tra individui e colle vità. L’approccio sociologico può essere ritenuto una prospe va, un modo di osservare il mondo. Assumere una prospe va sociologica signi ca riconoscere e comprendere i collegamen fra gli individui e i più vas contes sociali nei quali essi vivono, C. Wright Mills la de niva come immaginazione sociologica, nel 1959, e la nostra condizione di individui dipende in parte da forze più ampie all’interno della società che in uenzano chi siamo. Non si può comprendere quella della società e viceversa: ci serve, quindi, una prospe va sociologica. In pra ca la prospe va ci consente di a errare biogra a e storia e il loro mutuo rapporto nell’ambito della società, la nostra condizione di individui (biogra a) dipende in parte da forze più ampie all’interno della società (storia). Con il mutare delle condizioni sociali cambia anche la nostra vita personale Mills non ri ene quindi che le persone siano sogge passivi: come già de nito la prospe va sociologica rivela che esiste un’interazione fra le condizioni sociali che plasmano la nostra vita e le azioni che compiamo in quanto individui, e non abbiamo la possibilità di scegliere i contes in cui viviamo. Mills era un accanito sostenitore dell’azione colle va per ra orzare la democrazia e aiutare a cambiare le condizioni di cili, e spesso inique, che le persone devono a rontare nella società. Poiché la prospe va sociologica può essere applicata a qualsiasi aspe o della vita delle persone e a qualsiasi problema sociale, la sociologia abbraccia una vas ssima serie di argomen. La sociologia fa parte delle scienze sociali: ciò signi ca che fa parte di un gruppo di discipline basate sulla ricerca empirica che raccolgono i da e li valutano al ne di studiare la società umana. È de nita quindi da un ogge o – le azioni e i comportamen degli esseri umani in quanto membri di un gruppo sociale - la sociologia infa si di erenzia dalla loso a (teorico – specula vo, che viene costruito con categorie in senso aristotelico e categorico) perché si basa sulle scienze naturali, problemi pra ci (aspe che compongono la vita sociale applicando il metodo scien co) ada andole al contesto, e si di erenziano poiché le seconde si basano sugli aspe sici della natura. In un periodo in cui le scoperte scien che ci forniscono numerose informazioni sul mondo, le rivoluzioni portano a cambiamen sociali, si comincia a parlare di un confronto sistema co con la realtà e sperimentale di cara ere empirico. 1  tt fi fi fi ti tti ff tti ti tti ti ti ti fi tt tt fi ff ti tti fi ti ffi ti fi tti fl fi ti ff tti ti fi tti tti tti ti ti fi fi fi ff tt ti fi fi tti ff tti fi tti ti ti ti ti tti ti ti fi Inizia dalla ne del ‘700, quando cominciano a delinearsi i cara eri della società nella quale si vive, de nita modernità (antropocentrismo) – quindi che si colloca nel periodo della storia contemporanea (riv. Industriale, francese e americana) con correlazione tra ascesa della modernità e scienze sociali che si di erenziano dal discorso loso co, già avvenuto con le scienze naturali (IV sec. a.C. loso a aristotelica su come funziona il mondo). Il ‘700 è cara erizzato dalla crescita della democrazia e della libertà personale, e una dipendenza sempre maggiore della ragione, partendo da uno spostamento verso un’economia industriale urbana. Nel corso del Medioevo, e si parla del ‘400 circa, la vita intelle uale era dominata da spiegazioni religiose del mondo naturale. Dal ‘500 (illuminismo XVIII sec., posi vismo e storicismo XIX sec.) si sviluppa la rivoluzione copernicana e kepleriana con la nascita dello studio de agliato delle scienze naturali, che si emancipano dal discorso loso co ponendo le idee scien che al centro per veri care e validare le ipotesi. Il metodo è centrale, e si fondano le basi della scienza moderna. Karl Popper “tu a la vita è per risolvere problemi” Scienza moderna: si avvale della logica e della raccolta sistema ca di prove empiriche per supportare le proprie a ermazioni (si sviluppa tra il ‘400 e il ‘500). Modernità (in senso sociologico): Fase storica cara erizzata dallo sviluppo della democrazia e delle libertà personali, dal crescente ricorso alla ragione e alla scienza per spiegare la natura e il mondo sociale, e dall’a ermazione di un’economia industriale urbana. La modernità si contraddis nse per alcuni cambiamen rivoluzionari in ambito culturale, poli co, economico e sociale. Si passa dall’economia rurale e agricola all’economia industriale urbana che trasformò l’ordine sociale europeo. Le basi culturali sono le stesse di quelle naturali. Nascita delle scienze sociali solo quando si producono le condizioni poli che ed economiche tali a sviluppare una teoria sociologica: se non ci fossero sta dei cambiamen rivoluzionari non ci sarebbero state le scienze sociali. Si passa dalle società dell’ancien régime all’ascesa della modernità -> democrazia. Modernità: tardo medievale sviluppatosi nel la no volgare nel VI sec. d.C. dopo l’anno 1000 (in occidente avviene una trasformazione importante, nascono le ci à e i commerci). Di erenza rispe o al passato. Si parla di una rinascita dei commerci e l’a ermarsi di una consapevolezza che l’epoca è diversa dalla precedente. Ro ura rispe o al passato, si prende anche una distanza dalla cultura greco-romana. Elemento di discon nuità rispe o ai tempi an chi della civiltà precedente. Questo passaggio ha una velocità molto grande: i cambiamen che si succedono sono molto più veloci rispe o ai classici che l’essere umano abbia mai vissuto. Joseph Schumpeter “La modernità è distruzione creatrice” Rivoluzione culturale Rivoluzione poli ca Rivoluzione economica e sociale 2  fi tt fi ti fi tt fi tt ti ff ff ff fi fi ti tt ti ti ti tt fi tt tt ti fi tt ti fi ff tt ti tt ti tt ti tt ti ti ti fi ff Ascesa del pensiero Rivoluzione americana e Industrializzazione scien co Rivoluzione francese Declino dell’in uenza della Mo del 1848 Società dei consumi religione Età dell’illuminismo Ascesa della democrazia e Capitalismo, Urbanizzazione dei diri individuali Le società tradizionali hanno enfa zzato l’ordine, la stabilità, per tu e le società preceden era il mantenimento di un ordine che si vedeva is tuito dalle divinità o sorre o dalle stesse, un ordine che non andava violato. Aveva due conseguenze: le cose cambiavano molto lentamente e i cambiamen erano s gma zza e ostacola , e la missione del sovrano fosse quello di governare con gius zia, preservando l’ordine e rispe ando le tradizioni del regno. Nel ‘700, invece, si ha l’impera vo del cambiamento, connesso alla crescita (sviluppo economico, crescita ed e cienza). Stagione delle rivoluzioni: rivoluzione americana (1776) e francese (1789). Nuovo modo di concepire la poli ca. Nascono idee con le quali ad oggi facciamo i con , uguaglianza del ci adino, parlamento e parlamentarismo, elezioni, sovranità nazionale, sovranità popolare, e l’idea stessa di rivoluzione, come cambiamento e ro ura dell’ordine poli co e sociale precedente (giacobini 1793 – 1794, comitato di salute pubblica con periodo del terrore, poli ca rivoluzionaria che cambia l’ordine sociale). Quella americana è an coloniale contro il Regno Unito ponendo al centro dei valori che sono prepara dall’illuminismo del ‘700. L’idea che ne esce è che la poli ca è qualcosa che deve occuparsi del governare la società e i cambiamen e che la società si basa sui diri e la centralità dell’individuo, e i valori cardine diventano uguaglianza e libertà. Divisione tra destra (la libertà è il valore centrale rispe o all’uguaglianza) e sinistra (uguaglianza centrale e poi, successivamente, si parla di libertà) odierna. - Rivoluzione culturale: Inizialmente nel Medioevo la Chiesa e il clero dominavano il sapere intelle uale, e la do rina religiosa cos tuiva la base di un pensiero sociale acce abile, tanto che gli ere ci venivano uccisi, tanto che questo clima non andava a favore della scienza. A poco a poco il dominio della Chiesa durante il Medioevo declinò, mentre la ricerca scien ca rivelava i limi delle spiegazioni del mondo naturale fornite dalla religione. Scri ori e loso promossero l’Illuminismo, movimento intelle uale del XVIII secolo che univa la logica delle scienze naturali alla fede nella libertà individuale e al rispe o per i diri dei singoli. I loso illuminis a ermavano che non si dovevano acce are per fede né il mondo sico né il mondo sociale, entrambi andavano esamina alla luce della ragione. (Immanuel Kant: “Sapere aude”, abbi il coraggio di conoscere). - Rivoluzione poli ca: Le idee illuministe furono il supporto per la nascita della Rivoluzione Americana (1775 1883) e Rivoluzione Francese (1789 1799) e di una serie di sollevazioni che s davano i governi tradizionali e promuovevano ideali democra ci, le controversie sulla natura dell’ordine sociale e sui cambiamen sociali. - Rivoluzione economica e sociale: La Rivoluzione industriale (Gran Bretagna XIX secolo e poi Europa e Sta Uni ) si riferisce a una serie di sviluppi che trasformarono le società rurali e 3  fi ti ti tt fi tti ti ti ti ff ti ffi ti ti fl ti ti ti tt ti ti ti ti tt ti ti ti ti tt ti ti tt ti ti tt tt ti ti tt ti ti tt ti tt tti fi tt tt ti fi fi ti fi tt ti tti fi fi agricole in urbane ed industriali. Segnò l’inizio dell’industrializzazione (u lizzo di grandi macchinari per la produzione in massa di beni di consumo) che andò di pari passo con l’ascesa del capitalismo (sistema economico in cui macchinari e produzione sono di proprietà privata, i lavoratori ricevono un salario e i commercian mediano lo scambio di beni e servizi) che de nì un nuovo rapporto fra lavoratori e proprietari: i lavoratori vendevano la propria manodopera in cambio di un salario. Ne derivò la nascita del lavoro salariato e del consumismo (sistema di vita che dipende dall’acquisto e u lizzo di beni e servizi messi in commercio). I movimen migratori dalle campagne alle ci à determinarono l’urbanizzazione, ovvero la crescita delle ci à, questo perché nell’economia agraria i contadini vivevano e lavoravano nelle zone rurali, mentre con l’economia industriale i lavoratori si concentrarono nelle zone urbane. Il capitalismo era estremamente produ vo agli albori, ma creò anche grandi disuguaglianze. Pochi imprenditori, infa , accumularono enormi pro , in gran parte derivan dallo sfru amento di mol operai so opaga. Di qui cominciarono quindi a propagarsi una serie di disagi e alcuni intelle uali in ammarono nuovi movimen rivoluzionari. Ci si accorse piano piano che l’uomo poteva trasformare il mondo con nuove idee, riforme poli che ed innovazioni tecniche; perciò i loso sociali cominciarono ad applicare la ragione e la scienza allo studio sociale, delineando la nascita della sociologia. La sociologia nacque oltre un secolo e mezzo fa nel periodo di transizione che portò alla nascita della modernità tra il XVIII e il XIX sec. I primi sociologici, a ngendo ai conce di cultura, stru ura e potere, cercarono di spiegare tale transizione e i rivolgimen sociali che spesso la accompagnarono. Ad oggi si con nua a parlare di un periodo di transizione, che in par colare va dalla modernità alla postmodernità. Modernità Postmodernità Periodo cara erizzato dalla crescita di Periodo storico che ha avuto inizio intorno alla industrializzazione, democrazia e scienza metà del XX sec. cara erizzato dall’ascesa di economie basate sull’informazione e dalla frammentazione delle ideologie poli che e dei metodi di conoscenza In cosa si sono specializza i teorici nei vari periodi storici? Premoderna Moderna Postmoderna Economia Agricola Industriale Basata sull’informazione e orientata ai servizi Vita Sociale Rurale Urbana Suburbana, Megalopoli 4  tt ti tt tt ti tt tt tti ti fi tt tt ti ti ti ti tti fi ti fi fi tti ti tti ti ti tti ti ti ti fi tt Poli ca Leader legi ma su Democrazia Disimpegno e cinismo base dinas ca e religiosa Cultura dominante Religione Razionalità e scienza Frammentata e mul culturale L’era moderna è stata contraddis nta da una grande ducia nei governi democra ci; in epoca postmoderna le di denze verso i governi e la perdita di ducia nelle economie poli che hanno spesso portato a un punto morto nei con i. Qui di seguito un elenco di cambiamen che in uenzano la vita quo diana: 1) Espansione dei media e della cultura del consumo: nella società postmoderna le tecnologie dei media hanno avuto un’enorme espansione in tu gli aspe della vita sociale. La crescita senza preceden della pubblicità e della promozione dei consumi è stre amente legata a questa espansione. 2) Economia globale: l’economia globale sta trasformando le società di tu o il mondo e il diba to sulla natura di questo cambiamento è stato un argomento importante della sociologia dei tempi recen. 3) Invecchiamento della popolazione: grazie ai progressi della medicina e delle tecnologie mediche viviamo una vita più lunga e più sana 4) Famiglia che cambia: famiglie allargate 5) Is tuzioni sociali in di coltà: le democrazie già instauratesi da tempo sembrano spesso avere problemi 6) Crescente diversità e mul culturalismo: la frammentazione e la giustapposizione di esperienze culturali indicano la strada verso una nuova integrazione culturale o la presenza di questa diversità culturale minaccia di frammentare le società? 7) Violenza e guerra cambiano natura: i paesi ricchi e poten possiedono armi avanzate in grado di distruggere l’umanità senza fa ca. Ne deriva un mondo che pullula di armi, minacciato dalla violenza e bloccato in situazioni di stallo poli co e militare. 8) Ruolo mutevole della religione: le nazioni ricche e industrializzate del mondo sono divenute sempre più secolari ovvero nella vita pubblica e nel quo diano la religione ha un ruolo sempre meno signi ca vo del passato. Come fece rilevare Mills, la sociologia può aiutarci a comprendere i collegamen fra noi stessi e il mondo sociale. Essa promuove la comprensione del mondo sociale e del posto che occupiamo in esso e ci suggerisce come migliorare la nostra vita etc. La sociologia o re speranza, consiste nel rendersi conto che le società sono in gran parte create dagli esseri umani, e le persone quando collaborano hanno anche la capacità di cambiare e migliorare tanto quelle società quanto la loro vita. 5  ti fl tt ti ti tti ti tti ff ti ffi ffi ti fi ti ti ti ti ti ti fl tti fi fi ti ti tti ti tt tti ti ti ti ti CAP. 2 LE PROSPETTIVE TEORICHE [pag. 17 ed. 2018] (1/2 SULLA VECCHIA EDIZIONE) La sociologia moderna a onda le radici nelle idee sviluppate dai primi sociologi oltre un secolo fa. Sostrato materiale: capitalismo industriale, non nasce col ‘700 ma inteso in senso moderno nasce già con lo sviluppo dei commerci, e oggi è di po industriale, basato sull’industria e la nascita della fabbrica (applicazione dell’energia inanimata al movimento di macchine che consentono di migliorare le capacità produ ve degli esseri umani: concentrazione che consente l’espansione delle merci rispe o al passato. Energia inanimata necessaria grazie all’applicazione del vapore che muove le macchine, con l’importanza delle materie prime in par colare dopo la Prima guerra mondiale. Le macchine migliorano le capacità produ ve degli esseri umani. Corollario importante è la divisione del lavoro in due sensi, 1) all’interno della fabbrica Adam Smith descrive nella “Ricchezza delle Nazioni” nel 1776 “Come organizzare una fabbrica di spiri ”, con 30 pi diversi di passaggi per produrli, ma anche 2) all’interno della società, economia della sussistenza, avanzando anche un surplus. Gradualmente tu o ciò, comunque, nirà, 3) con i sociali come il 1848 con la nascita del con i o tra capitale e lavoro “chi controlla la produzione e come si redistribuisce il prodo o?”, nell’area geogra ca del Nord Europa. Anche il “Das Kapital” di Karl Marx è molto importante), e urbanizzazione (crescita delle ci à e delle migrazioni, come Londra e Parigi, Vienna, Tokyo – dopo la Restaurazione Meiji con l’apertura dei commerci con l’estero diventa un polo importante in Asia). Il mondo ha necessità di un potere nuovo poiché non è più is tuito e stabile ma è costruito interamente dagli esseri umani che diventano coscien della propria storia. Nascita di esigenze di strumen di conoscenze e intervento nella realtà, cercando di far fronte con spirito scien co dei cambiamen che si producono del mondo moderno e intervenendo su di essi in maniera nuova, cercando di me ere insieme ordine sociale e stabilità con il progresso (e ordine) e cambiamento, cara eris che del movimento del posi vismo. Le scienze sociali cercano di elaborare questo po di visione, facendo nascere la società (la no societas, gruppo di persone) e la sociologia (‘800 complesso di gruppi che si trovano in dei con ni nazione – stato nazione. Il termine 1) si a erma alla ne del processo giusnaturalista e del contra ualismo della poli ca, si nasceva all’interno di un’unità organica: Aristotele “uomo come animale poli co” 6  tt tt fi fl tti ti ti ti tt tt fi ff tti ti ti ti ti tt ti fi ti tt tti fl ti tt ti ti fi ti tt ti ff fi ti E la società si basa sulle relazioni sul territorio creando un pa o sociale, costruendo relazioni che si uniscono (che necessita di altri termini fondamentali da associare) e la 2) società intesa come società civile e lo stato, inteso come sfera pubblica e sociale (stato e persone). Per Hegel lo stato supera la società ed è qualcosa di sovraordinato. Idea di questo con i o e diale ca, tra stato e società civile (tanto nel liberalismo e hegeliano idealista). Auguste Comte e Herbert Spencer contribuirono a di ondere l’idea che il mondo sociale potesse essere ogge o di indagini sistema che e scien che, de nendo la sociologia. AUGUSTE COMTE Introduce il termine sociologia nel XIX sec. De nisce questa come rigorosa scienza della società, modellata sulle scienze naturali e volta a individuare le leggi che governano il comportamento umano. Le sue domande principali sono: - Come e perché le società cambiano? (dinamica sociale) - Su cosa si fonda la stabilità sociale in un determinato momento storico? (sta ca sociale) Nel corso della storia le società avevano progredito in linea re a, passando a raverso diversi stadi: quello teleologico, re o dalla religione, quello meta sico, re o dalla loso a, e quello posi vista, re o dalla scienza. Per Comte il posi vismo, la convinzione che una conoscenza esa a debba basarsi sul metodo scien co, perme eva di comprendere in modo più profondo la vita umana ed era la chiave per risolvere i persisten problemi sociali. Discorso razionale sulla società, dove la società è l’ogge o di questa disciplina, che deve individuare le leggi che governano le sue trasformazioni e costruire un sapere che me e in grado i nuovi governan di poter governare la società moderna, ereditato dall’utopia di Saint Simon. Gli esper devono governare la società che richiede dei saperi esper. HERBERT SPENCER Fu tra i primi ad ado are il termine sociologia proposto da Comte. Seguendo l’esempio delle scienze biologiche, a ermò che la società è un organismo sociale, simile all’organismo umano e teorizzò che, analogamente al suo equivalente biologico, la società è cos tuita da par separate, ognuna avente una propria funzione unica, che operano insieme per mantenere in vita l’organismo nel suo complesso. Questa teoria me e in risalto la stru ura globale della società. Teorizzò, inoltre, che con l’evolversi della società cambiano anche le par che la compongono. Quindi Spencer riteneva che l’evoluzione spontanea della società realizzasse sempre un più alto grado di progresso, e per questo pensava che il governo dovesse limitare il più possibile i propri interven , specie in campo economico. A fronte della crescente disuguaglianza, creata da un capitalismo industriale privo di regolamentazione, Spencer credeva nella sopravvivenza del più forte piu osto che nell’intervento dire o tramite riforme: darwinismo sociale. La sociologia si ar cola nei seguen “momen ” conosci vi, tra loro stre amente interdipenden (circolarità): 7  ti ti ti tt tt tt ti ti tt ff tt ti fi ti ti tt tt ti fi ti ti ti fi tt ff tt ti fi fi tt tt tt ti fl tt tt tt ti ti fi ti tt tti fi ti tt tt ti Teoria: opera razionale di sistema zzazione e sintesi che orienta, sul piano “sostanziale”, la ricerca empirica (momento 1 della teoria) Ricerca empirica: tecnica e metodologia Sapere sociologico: risulta della ricerca rielabora alla luce della teoria (momento 2 della teoria) Sull’origine della sociologia, disciplina rela vamente giovane che nasce con lo statuto di una scienza empirica che si occupa di come scoprire la realtà sociale solo alla metà del XIX sec. Tu o ciò è collocato all’interno della società industriale. Nasce con la spinta della modernità e in un’organizzazione canonica della storia delle teorie sociologiche, vengono individua alcuni sociologi, che de niamo classici, che pongono le basi. Weber e Durkheim, come classici, ma anche Marx, anche se dichiaratamente non è mai stato un sociologo. Karl Marx, Emile Durkheim e Max Weber sono considera i fondatori della sociologia, ssando il programma della teoria sociologica per il secolo successivo. KARL MARX Nasce nel 1818 e appar ene alla generazione precedente delle Guerre Mondiali. La sua produzione è cos tuita da: - Una parte loso ca - Una parte poli co-ideologica - Una parte economico-sociologica (quella che rimane, tu ’ora, viva) - Studi storici L’ambizione di Marx fu quella di fondare su basi scien che il socialismo. Prima di Marx era ado ato dagli Utopis , come Saint-Simon, Fourier, Blanqui, etc. I toni erano moraleggian , e lo troviamo rappresentato negli scri di Dickens, ispira al socialismo umanitarista, anche con la denuncia, l’indicazione di possibili alterna ve costruite per via poli ca ed è un ordine del discorso di generazione di intelle uali, alla costruzione di un mondo migliore. Marx, quando comincia a sviluppare le sue posizioni superando in complessità ciò, vuole superare la sua aspirazione costruendo la sua analisi su basi scien che, basata su da scien ci, spiegando come funzionava la società borghese e dimostrando che il socialismo non è una necessità morale mossa dall’indignazione ma un procedere dell’umanità che avrebbe portato all’avverarsi del socialismo, e quindi il socialismo scien co è un’analisi teorica che si sviluppa su da scien ci e questa analisi dimostra che la società capitalis ca è des nata a terminare per una forma più avanzata di socialismo. Con questa operazione Marx per impostare la lo a poli ca non bisogna fare appello ai sen men delle persone, nonostante i limi , con una logica lantropica, ma per risolvere i problemi e impostare le situazioni bisogna migliorare il punto di vista. Bisogna essere più e cien e più e caci, proponendo pun di vista superiori rispe o all’avversario, con base scien ca. Marx propone una visione della scienza diversa da quella del posi vismo, ossia che la scienza è un’opera conosci va orientata da un momento metodologico e analizzarlo scien camente. La sua proposta, fa venire meno questa per le scienze sociali perché un sapere scien co ha ragion 8  ti tt ti fi ti fi fi ti ti ffi ti ti tt ti fi ti ti ti fi ti tti ffi ti ti fi ti ti ti ti ti ti ti fi tt ti ti ti tt fi ti ti fi ti ti ti ti ti fi fi ti fi tt ti fi ti tt d’essere se può cambiare il mondo (11° tesi su Feuerbach) dicendo ai loso di non interpretarlo più ma di fare qualcosa, e quindi usare il materialismo storico. Una teoria è pienamente scien ca se crea una teoria totale, dicendo come funziona la società. Per fare questo sono necessari dei presuppos loso ci for , che trova nell’idealismo di Hegel. L’idea che ha quindi della scienza è che non vi sia una separazione ma integrazione poiché altrimen non si riuscirebbe ad o enere degli insegnamen per migliorare la teoria stessa. In Gran Bretagna entra in conta o con l’Hegelismo e con la sinistra Hegeliana. Lavorò a stre o conta o con Engels, che venne da un background totalmente opposto dal suo, e l’amicizia che ebbe e le conoscenze in Francia lo me ono in conta o con il socialismo francese. Cambia indirizzo nei suoi studi, negli anni della maturità più loso a, mentre in Inghilterra si concentra con gli studi Economici, scrivendo il Capitale, nel 1861. I volumi successivi al Capitale sono pubblica postumi da Engels. Scri ore e a vista poli co, venne espulso dalla Francia e dal Belgio a causa dei suoi scri. In Germania venne arrestato, processato, assolto ed espulso. Alla ne del 1849 si trasferì a Londra, dove vi rimase in esilio no alla ne della sua vita. Visse in povertà e scrisse il Capitale, un’opera sulle dinamiche del capitalismo e fondò la Prima Internazionale Comunista. Marx riconobbe l’estrema produ vità del capitalismo industriale, e lo ritenne in grado di eliminare per sempre fame e povertà, ma realmente veniva u lizzato per ammassare enormi fortune nelle mani di pochi, lasciando gli operai a lavorare in condizioni pericolose. Per questo Marx cercò di spiegare come e perché tanto benessere e produ vità potessero coesistere con una povertà e una miseria tanto di use. Per lui, quindi, la risposta andava cercata nel rapporto fra i capitalis , ovvero i proprietari dei mezzi di produzione, e gli operai o proletariato, che lavoravano per guadagnare il salario. Le dinamiche del capitalismo incoraggiavano gli imprenditori a pagare salari i più bassi possibile, poiché minori cos del lavoro portavano a pro maggiori. Questo determinava la mo vazione per la quale si avevano simultaneamente enormi fortune e molta povertà. I capitalis accumulavano denaro perché erano in grado di sfru are gli operai, dando un potere maggiore ai proprietari di grande potere per controllare governi e is tuzioni culturali. Per Marx questo con i o tra imprenditori e lavoratori era una cara eris ca inevitabile del capitalismo, quindi portava in sé i semi della propria distruzione. Marx teorizzò che lo sfru amento dei lavoratori sarebbe giunto a estremi tali da portare i salaria a insorgere, rovesciando il sistema capitalista. Avrebbero ado ato in sua vece il socialismo, un sistema economico nel quale la proprietà dei più importan mezzi di produzione è pubblica e il governo dirige le forze produ ve industriali per il bene comune. Lo scopo del socialismo sarebbe stata una società priva di disuguaglianze estreme. La ricerca di lavoro a basso costo avrebbe portato all’espansione del capitalismo e previde che l’espansione del Movimento Operaio che richiedeva la ne di un capitalismo privo di regole. Tu avia, Marx non colse né la capacità del capitalismo di adeguarsi alle diverse richieste di riforma sociale né l’importanza del ruolo dei merca come s molo per l’innovazione e l’e cienza. I movimen rivoluzionari nirono per contribuire alla riforma del capitalismo senza rovesciarlo. Marx, poi, a ermava altresì che il potere economico poteva essere u lizzato per in uenzare altri aspe della vita sociale, compresi i governi e le is tuzioni, e me e in luce l’interazione fra stru ura e azione “gli uomini fanno la propria storia non in modo arbitrario ma grazie a delle circostanze che trovano immediatamente davan a sé”. (cosa che riprenderà anche Weber sulla base dello Storicismo Tedesco). Opere: 9  tt tt tt tt tti tt ti ti ti ff tti fi ti fi ti ti tti fl tt ti fi ti fi tt fi tti ff tt ti fi ti ti fi tt ti ti tt ti fi ti tti fi ti tt tt ti fi tt ti fi tti fi ti ti ffi fl ti tti tt tt ti fi L’ideologia tedesca (1845) Manifesto del Par to Comunista (1848) Cri ca dell’economia poli ca (1859) elemen fondamentali della teoria economica che sviluppa col libro successivo Il Capitale (1867) Destra Hegeliana: l’opera di Hegel conclude il Cris anesimo, opera laica. E l’Hegelismo non annullava il cris anesimo ma lo completava, con una visione organica di stato e ordine sociale. Sinistra Hegeliana: la loso a sviluppata da Hegel, nella Fenomenologia dello Spirito, visione storica alterna va rispe o al cris anesimo perché la costruzione del mondo è opera dell’umanità. Idealismo: corrente losi ca che si trova in Hegel, come suo massimo esponente. Si fonda sull’idea di una realtà colta come movimento in nito del tu o” in cui questo tu o è iden cato con uno spirito razionale assoluto (sogge o). Le idee e gli uomini che le vivi cano hanno dunque il primato. Per Hegel tu o ciò che è reale è razionale e la diale ca è la legge di movimento dello spirito, quindi della storia e del reale. Essa si ar cola in tesi, an tesi e sintesi. Questo corrisponde alla tesi: mondo Medievale (feudalesimo, comunità), an tesi borghesia e capitalismo industriale (individualismo), sintesi socialismo (si me ono insieme le due cara eris che). La storia è orientata ed ha un senso loso co: essa si muove verso la progressiva a ermazione della razionalità e della libertà nel mondo; tu avia, gli a ori primari di questa storia sono gli sta (il momento più alto dello spirito ogge vo e della sua e cità, che riassume e supera gli altri due momen , la famiglia e la società civile). La storia e l’essere umano è un prodo o dell’essere umano. E la lo a delle idee orienta la storia. Il principale punto di riferimento è quello religioso e viene messo in discussione. Solo superando l’alienazione religiosa (secondo la sinistra) è possibile immaginare l’emancipazione degli esseri umani. La religione è una gabbia che non consente alle persone di me ere in pra ca il proprio percorso emancipa vo. Feuerbach elabora una teoria in cui la religione è l’elemento dell’alienazione umana perché gli esseri umani proie ano il superamento dei propri limi. Per Marx bisogna andare a vedere cosa c’è alla base della società, ossia l’economia. Per sopravvivere e riprodursi bisogna sviluppare un rapporto con la natura, che si basa su un dominio progressivo, con l’organizzazione che si ha con forme di lavoro, me endo la natura al servizio dell’umanità stessa. L’economia è il nome che diamo ai processi ai quali garan amo lo sviluppo della specie. Come funziona quindi la società? Grazie alla trasformazione dell’elemento di base – economia – che condiziona tu o quello che viene dopo, subordinato a questo elemento. Come si analizza il ruolo del processo economico nella storia? Con la diale ca sviluppata da Hegel, a costo che non venga ado ata al procedere. Questo è un punto di vista che è un match con la classe operaia. Rapporto servo-padrone lo vediamo nella Fenomenologia dello spirito di Hegel e in questo rapporto il padrone è sazio, ha nito la sua storia, e l’operaio è il suo servo, ma qualunque po di cambiamento può essere posi vo. Tra i due, l’unico che può essere l’a ore che trasforma la società è lo schiavo perché ha interesse a cambiarla. Rovesciando questo rapporto, il servo fa un favore al padrone, perché quando viene ro o il rapporto, il padrone diventa umano e il servo

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