Questionario Prova Scritta Suppletiva PDF

Summary

This document is a questionario (questionnaire) for a competitive exam for a preschool educator position in Padova, Italy. It contains multiple-choice questions about child development, educational theories and practices in preschool settings. This questionario likely seeks information on candidates' understanding of child psychology, pedagogic principles, and relevant educational frameworks.

Full Transcript

# COMUNE DI PADOVA - EDUCATORE ASILO NIDO ## Concorso Pubblico per l'Assunzione a Tempo Indeterminato di 3 Unità nel Profilo di Educatore Asilo Nido - Cat. C ## QUESTIONARIO ### 001. Nel concetto di "base sicura" descritto da Mary Ainsworth, è importante che ci sia: A) Un adulto che sappia spinge...

# COMUNE DI PADOVA - EDUCATORE ASILO NIDO ## Concorso Pubblico per l'Assunzione a Tempo Indeterminato di 3 Unità nel Profilo di Educatore Asilo Nido - Cat. C ## QUESTIONARIO ### 001. Nel concetto di "base sicura" descritto da Mary Ainsworth, è importante che ci sia: A) Un adulto che sappia spingere il bambino ad allontanarsi per sperimentare l'ansia da separazione. B) Una relazione rassicurante tra adulto e bambino perché questi impari a interpretare il comportamento altrui. C) Una relazione rassicurante tra adulto e bambino affinché questi possa sviluppare la curiosità di esplorare. ### 002. Secondo la teoria montessoriana perché il bambino è felice? A) Perché al nido è libero di fare ciò che NON gli è permesso di fare a casa e perché in esso vive la logica biologistica e permissivistica del "culto del bisogno". B) Perché la "casa dei bambini" è angolo del gioco e divertimento come un luna-park ludico dove si consumano e appagano le motivazioni represse o negate nell'ambito famigliare. C) Perché è messo nelle condizioni di convertire le proprie energie "vitali" in laboriosità, in attività di esplorazione e costruzione personale dei propri confini di esperienza. ### 003. La riuscita del progetto educativo chiama in causa: A) La corresponsabilità degli operatori nel nido. B) La responsabilità delle famiglie. C) Solo la responsabilità del singolo educatore. ### 004. Secondo la teoria di separazione-individuazione della Mahler alla nascita il bambino si separa: A) Emotivamente dalla madre. B) Fisicamente ma non psicologicamente dalla madre. C) Fisicamente e psicologicamente dalla madre. ### 005. La capacità di accudimento di una madre per Winnicott deve essere: A) "perfettamente buona", vale a dire la madre non può sbagliare nel sentire ciò di cui ha bisogno il bambino. 'B) "sufficientemente buona", vale a dire la madre può sbagliare ma è importante che si accorga di aver sbagliato e che non perseveri nell'errore. C) "discretamente buona", vale a dire la madre può anche perseverare in qualche errore se si rende conto di sbagliare. ### 006. Quale meccanismo di difesa agisce sui pensieri inaccettabili relegandoli all'inconscio? A) Rimozione. B) Repressione. C) Spostamento. ### 007. Al nido progettare un'attività di narrazione significa: A) Indurre il bambino ad immedesimarsi col protagonista della storia o della favola. B) Strutturare le attività facendo riferimento ai personaggi della storia o della favola. C) Strutturare le attività, i tempi, gli spazi e le modalità in riferimento al mondo reale e/o irreale che la storia o la favola evoca. ### 008. La relazione educatore-bambino: A) Definisce esclusivamente la relazione a due. B) Può sviluppare o inibire i rapporti nel gruppo dei pari. C) Sostituisce la relazione madre-bambino. ### 009. La quotidianità al nido viene scandita secondo: A) Tempi e spazi precisi e preferibilmente costanti. B) Tempi e spazi variabili, NON stabili e costanti. C) Attività di gioco libero e gioco strutturato. ### 010. La routine dell'accoglienza al nido è per il bambino il momento: A) Di ascolto dei bisogni e delle esigenze dei genitori. B) In cui si trova insieme agli altri bambini. C) Del passaggio dall'ambiente familiare alla vita del nido. ### 011. Con il "patto educativo" tra educatori e genitori: A) La famiglia delega agli educatori la realizzazione del progetto educativo per i propri figli. B) Si condivide ed accetta il progetto educativo del nido attraverso una corresponsabilità nell'attuazione del progetto stesso. C) Gli educatori accettano il progetto educativo della famiglia e si impegnano a continuarlo. ### 012. Cosa si intende per "learning by doing"? A) Imparare per trovare soluzioni ai problemi. B) Apprendere per ottenere la padronanza del sapere. C) Imparare facendo. ### 013. Per Bronfenbrenner lo sviluppo è composto: A) Dalle interazioni del bambino in crescita con un contesto ecologico fisso. B) Dalle risposte del bambino rispetto agli stimoli ambientali. C) Dalle interazioni del bambino in crescita con un contesto ecologico in mutamento. ### 014. Al nido il diario giornaliero è una tecnica di documentazione che: A) Raccoglie le osservazioni relative ad un periodo breve e determinato. B) Raccoglie la successione delle osservazioni che si verificano giorno per giorno in un lungo periodo. C) Raccoglie le osservazioni relativamente a ciò che si intende comunicare solo alle famiglie. ### 015. Cosa è per Piaget il processo di assimilazione? A) L'acquisizione di nuove esperienze o conoscenze. B) Il rifiuto all'acquisizione di nuove conoscenze. C) L'incapacità di assimilare nuove esperienze. ### 016. L'organizzazione spaziale degli interni del nido deve essere caratterizzata da spazi: A) De-strutturati. B) A misura di adulto. C) Funzionalmente definiti. ### 017. Per "aprire" la scuola e promuovere i diversi tipi di intelligenza, Gardner propone: A) Una offerta formativa meno plurale ma più chiara, nella logica poco ma buona. B) La valorizzazione del sistema di apprendimento del mondo occidentale. C) L'idea dell'apprendistato e quella del museo del bambino. ### 018. Per Bowlby, cosa caratterizza il legame del bambino con la madre? A) Una serie di risposte secondarie interindipendenti tra loro. B) Una serie di risposte istintuali primarie e indipendenti l'una dall'altra. C) Una serie di risposte acquisite tramite un processo di apprendimento. ### 019. L'educatore del nido nei momenti di cura ed igiene del corpo dovrebbe: A) Intensificare la relazione individuale con ciascun bambino. B) Intensificare la relazione con il gruppo di bambini della sezione. C) Favorire l'intensificarsi delle relazioni tra il bambino e i coetanei. ### 020. Una buona relazione educativa con la famiglia migliora: A) La sicurezza nel bambino nel nido. B) La sicurezza nell'educatore del nido. C) I risultati dell'intervento educativo di tutta la struttura. ### 021. La programmazione educativa all'asilo nido: A) Deve considerare con particolare riguardo le attività di piccolo gruppo. B) Deve considerare soltanto le attività strutturate che svolgono i bambini. C) Deve guardare al complesso delle esperienze che il bambino vive al nido, compresi il gioco e le routines. ### 022. In questi ultimi anni si sono moltiplicati e differenziati i modi di fare ed essere famiglia, con un aumento di nuclei diversamente configurati. Come il servizio educativo risponde? A) L'insieme di servizi educativi, con la loro cultura del riconoscimento e del valore della differenza, propone possibilità di dialogo, incontro, conoscenza per i genitori e i bambini. B) All'atto dell'iscrizione le famiglie dichiarano i bisogni specifici che vengono gestiti dagli organi superiori. C) I servizi educativi costituiscono un punto di incontro per i genitori esclusivamente per confronti sull'educazione dei bambini. ### 023. La sequenza cronologica degli stadi di sviluppo secondo la teoria di Jean Piaget è la seguente: A) Sensomotorio, preoperatorio, operatorio concreto, operatorio formale. B) Preoperatorio, operatorio formale, operatorio concreto, sensomotorio. C) Sensomotorio, preoperatorio, operatorio formale, operatorio concreto. ### 024. Verso i 3 mesi il bambino, quando è sdraiato: A) È in grado di mantenere la testa sollevata. B) È in grado di alzare la testa ma non di mantenerla sollevata. C) È in grado di alzare e ruotare la testa. ### 025. Per Winnicott, l'oggetto transizionale costituisce: A) L'holding della madre. B) La fase di dipendenza relativa. C) Un ponte che garantisce un avvicinamento alla realtà non troppo traumatico, cui il bambino può ricorrere per non soccombere all'angoscia quando, ad esempio, la madre si allontana. ### 026. Secondo Bowlby, i modelli operativi interni sono: A) Rappresentazioni mentali di una situazione della vita quotidiana, che comprende l'ordine atteso in cui dovrebbero evolvere gli eventi e come ci si dovrebbe comportare di conseguenza. B) Rappresentazioni mentali del proprio sé da bambino, dei propri genitori e degli stili di interazione con essi, nella forma delle effettive esperienze infantili con i propri genitori. C) Rappresentazioni mentali del proprio sé da bambino, dei propri genitori e degli stili di interazione con essi, nella forma in cui una persona ricostruisce ed interpreta le prime esperienze infantili. ### 027. Nei nidi l'osservazione sistematica: A) È un particolare tipo di osservazione che viene praticata simultaneamente da almeno due educatori. B) È uno strumento per valorizzare all'esterno il servizio offerto. C) Prevede un'osservazione ripetuta dei bambini. ### 028. Perché è fondamentale che l'educatore del nido offra, con il proprio comportamento, un modello per il bambino diversamente abile? A) Perché osservandolo il bambino capisce dove sta sbagliando. B) Perché spesso il modeling è il processo di apprendimento più efficace. C) Perché l'osservazione di un adulto in situazione ludica é divertente. ### 029. Nel fare documentazione all'asilo nido è importante: A) Dare visibilità ai processi e non solo ai prodotti. B) Dare visibilità ai prodotti esteticamente più gradevoli. C) Dare visibilità ai prodotti, ma non ai processi. ### 030. "Il materiale", al nido, deve essere: A) Integro e accessibile. B) Preventivato e tecnico. C) Strutturato e acquistato. ### 031. La teoria dello sviluppo di Vygotskij si basa: A) Sulla tripartizione della personalità in Es, Io e Super-io. B) Sull'influenza che il mondo sociale e culturale esercita sullo sviluppo cognitivo. C) Sul concetto cardine di elaborazione dell'informazione. ### 032. Compito dell'educatore del nido, in relazione al bambino diversamente abile, è: A) Scoprire, individuare, incoraggiare e motivare le forme di espressione del modo di essere del bambino. B) Agire al fine di eliminare la distanza tra il livello di sviluppo del bambino e quelli ritenuti nella norma. C) Ridurre e contenere le differenze individuali al fine di normalizzare il bambino. ### 033. Nell'ambito del contesto osservativo, è importante che l'osservatore acquisisca la capacità di: A) Farsi un'idea a priori di ciò che andrà ad osservare. B) Distinguere i fatti accaduti dalla propria interpretazione. C) Dare un'interpretazione dei fatti osservati il più soggettiva possibile. ### 034. Il contesto della valutazione al nido è relativo: A) A singole situazioni specifiche. B) All'universo delle esperienze quotidiane. C) Ai soli momenti ludici. ### 035. La socializzazione è ritenuta uno dei meccanismi centrali: A) Nell'autoapprendimento. B) Nell'apprendimento informale. C) Nell'eteroeducazione. ### 036. Nella prospettiva ecologica di Bronfenbrenner è il sistema composto dagli ambienti che hanno impatto sullo sviluppo del bambino, ma con cui in gran parte non esiste un contatto diretto: A) Microsistema. B) Esosistema. C) Mesosistema. ### 037. Il bambino al nido, nel momento del riposo, ha bisogno di sapere che al suo risveglio: A) Ritroverà i coetanei ma NON l'educatore di riferimento. B) Ritroverà quello che ha lasciato temporaneamente. C) NON ritroverà quello che ha lasciato, ma cose nuove e più interessanti. ### 038. I Nidi come costruiscono una rete efficace con le famiglie? A) Organizzano incontri specifici rivolti alle famiglie con l'intento di formare i genitori. B) Programmano incontri trimestrali per condividere e informare le famiglie sull'andamento della crescita delle bambine e dei bambini. C) Accompagnano ed integrano l'opera delle famiglie in un rapporto costante con esse promuovendo esperienze di partecipazione dei genitori al progetto educativo di aggregazione sociale e scambio culturale attorno ai temi dell'educazione. ### 039. Le relazioni dirette e indirette nel rapporto tra pari, nei bambini prima dei sei mesi, sono promosse: A) Dal ruolo dell'adulto. B) Dai ricercatori che il bambino incontra durante esperimenti e osservazioni. C) Dagli stessi pari. ### 040. La strutturazione architettonica degli spazi di un asilo nido deve: A) Presentare una serie di limiti che il bambino deve imparare a superare con la crescita. B) Permettere ai bambini di muoversi in modo autonomo sperimentando le proprie competenze. C) Offrire luoghi in cui il bambino possa isolarsi quando NON vuole partecipare alle attività. ### 041. Predisponendo lo svolgimento di attività in "grande gruppo", l'educatore deve: A) Verificare la generalizzazione degli apprendimenti. B) Prendere in considerazione le attività svolte in precedenza. C) Creare un momento di socializzazione spontanea e favorire le interazioni tra pari. ### 042. Vygotskij afferma che lo sviluppo cognitivo del bambino subisce un cambiamento importante nel passaggio tra: A) Funzioni mnestiche minime e quelle massime. B) Funzioni mentali elementari e quelle superiori. C) Rappresentazioni mentali egocentriche e quelle decentrate. ### 043. Cosa si intende per empatia? A) Realizzazione di sè. B) Autoconsapevolezza. C) Saper leggere le emozioni altrui. ### 044. Nella relazione tra pari, attraverso ruoli, intrecci e alleanze, i bambini rafforzano: A) La conoscenza di sé e la capacità di misurarsi con altri. B) L'aggressività o la passività. C) La conoscenza delle diverse personalità. ### 045. Per "acatisia" in un bambino s'intende: A) Una condizione estemporanea d'irrequietezza motoria. B) Una condizione costante d'irrequietezza motoria. C) Una difficoltà di verbalizzazione che si manifesta con il silenzio. ### 046. La continuità educativa nasce dall'esigenza di garantire: A) Il diritto dell'individuo ad un percorso non formale, organico e completo. B) Il diritto dell'individuo ad un percorso originale, organico e completo. C) Il diritto dell'individuo ad un percorso formativo, organico e completo. ### 047. Nel passaggio dall'asilo nido alla scuola dell'infanzia: A) Tutti i bambini attraverseranno sicuramente un momento iniziale di disorientamento. B) É importante che i bambini si integrino in fretta nel nuovo ambiente. C) É importante che i bambini trovino un ambiente che tenga conto dei loro bisogni e delle loro esperienze precedenti. ### 048. La ricerca educativa al nido stimola l'educatore a: A) Restare fedele ai propri modi di agire e quindi NON modificare e raffinare le sue conoscenze in campo educativo. B) Cercare di contenere la frustrazione che deriva dai propri eventuali errori educativi e quindi modificare le attività e l'organizzazione educativa. C) Scoprire e verificare effetti NON previsti e NON voluti nell'esercizio della sua attività e quindi a modificare e raffinare le sue conoscenze e le sue azioni. ### 049. La continuità tra nido e famiglia si basa: A) Sulla totale condivisione dello stile educativo. B) Sull'omologazione dei comportamenti. C) Sull'approccio relazionale tra i due agenti educativi. ### 050. L'educatore deve predisporre la sezione dei "medi" e quella dei "grandi" in modo da: A) Strutturare angoli diversificati per consentire la realizzazione di una pluralità di attività. B) Strutturare angoli morbidi con tappetoni. C) Strutturare angoli in base alle richieste dei bambini. ### 051. All'interno del rapporto tra coetanei negli asili nido il conflitto: A) Va evitato a tutti i costi dagli educatori per garantire l'incolumità dei bambini. B) Deve essere gestito coinvolgendo i genitori dei bambini. C) Può essere un momento di confronto e crescita. ### 052. Per favorire lo sviluppo della socializzazione tra i bimbi è utile per l'educatore del nido: A) Cercare di spiegare il concetto di socializzazione al gruppo di bambini. B) Farli giocare a lungo da soli. C) Creare situazioni in cui spontaneamente nasca una collaborazione tra loro. ### 053. Cosa si intende per routine al nido? A) Le attività di gioco svolte nella sezione con modalità ripetute nel tempo. B) Le attività svolte autonomamente dal bambino relative al soddisfacimento dei bisogni primari. C) Le attività ritualizzate con sequenze abituali scandite da una successione temporale. ### 054. Per i genitori stabilire buone relazioni con il nido in cui è inserito il proprio bambino significa riconoscere il servizio come: A) Spazio educativo al servizio della famiglia. B) Esperienza di democrazia attraverso la partecipazione a procedure che garantiscono il confronto e l'elaborazione collettiva delle decisioni. C) Luogo che assume le responsabilità nell'educazione dei propri figli. ### 055. Durante il periodo iniziale dell'inserimento risulta utile: A) Far sì che il bambino trovi sempre la stessa educatrice ad accoglierlo. B) Che il bambino si porti un piccolo gioco da casa, da tenere con sé. C) Far sì che il bambino trascorra più tempo possibile con una sola educatrice. ### 056. Al nido la griglia di osservazione è il materiale: A) Pensato e strutturato nella fase precedente al momento osservato. B) Che si costruisce durante l'osservazione. C) Strutturato successivamente alla fase di osservazione. ### 057. L'accoglienza dei genitori al nido è: A) Il primo momento in cui si stabilisce la relazione tra nido e famiglia. B) Il momento della "presa in carico" del bambino da parte del nido. C) Il momento dedicato agli adempimenti delle pratiche burocratiche. ### 058. Nell'ambito delle relazioni familiari, l'educatore del nido dovrà considerare... A) Le storie, i vissuti e i valori di cui è portatrice la famiglia. B) Le regole errate da correggere. C) La necessità di modificare i ruoli al suo interno. ### 059. In presenza di stereotipie presentate da bambini diversamente abili, l'educatore deve sapere che: A) Spesso sono vere e proprie forme di linguaggio e come tali vanno interpretate. B) Bisogna evitare che gli altri bambini le notino perché sono dannose anche per loro. C) Sono ripetizioni di movimenti senza alcun senso e bisogna evitarle. ### 060. La documentazione al nido è indispensabile poiché si pone l'obiettivo di valutare il grado di congruenza tra: A) Le aspettative del bambino e quelle dei genitori. B) Gli obiettivi della progettazione e ciò che realmente succede. C) Le aspettative dei genitori e ciò che realmente succede.

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