Processi Emotivi e Cognitivi PDF
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Questo documento presenta un'introduzione alla psicologia, esplorando i concetti di mente e comportamento. Vengono descritti gli approcci storici e le principali teorie psicologiche, da Platone ad Aristotele, fino a Freud e ai cognitivisti. Il testo analizza le diverse prospettive sulla relazione tra mente e cervello, descrivendo il dualismo e l'approccio scientifico alla psicologia.
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la psicologia può essere definita come lo studio scientifico della mente e del compotamento. mente - è la nostra personale esperienza interiore comportamento - sono le azioni osservabili degli esseri umani la psicologia è il tentativo di usare il metodo scientifico x rispondere agli interrogativi...
la psicologia può essere definita come lo studio scientifico della mente e del compotamento. mente - è la nostra personale esperienza interiore comportamento - sono le azioni osservabili degli esseri umani la psicologia è il tentativo di usare il metodo scientifico x rispondere agli interrogativi che riguardano mente e comportamento. platone era sostenitore innatismo - alcuni tipi di conoscenza sono innati o connaturati (es espressioni fondamentali dei bambini in tutto il mondo ) aristotele sostenitore emprismo filosofico - tutta la conoscenza di acquisisce con l’esperienza. il bambino è un tabula rasa (anche apprendere una lingua dipende dall’esperienza del bimbo) i due approcci non avevano una base empirica, ovvero osservabile che è alla base della psicologia moderna. dal cervello alla mente. cervello e corpo - oggetti fisici mente (percezioni, pensieri emozioni) non sono osservabili filosco descartes ritiene che corpo e mente sono cose diverse, il corpo e il cervello sono sostanze materiali mentre la mente è fatta da una cosa incorporea : questo è il problema del DUALISMO, cioè come l’attività mentale possa trovare accordo e coordinazione con il comportamento fisico. descartes ritiene che la mente influenza il corpo tramite la ghiandola pineale hobbes ritiene invece che corpo e mente non sono cose diverse ma la mente è ciò che il cervello fa. il medico Gall osserva il cervello delle persone morte e concluse che l’abilità mentale spesso aumenta con l’aumentare delle dimensioni cerebrali mentre le abilità diminuivano se il cervello era danneggiato. teoria frenologica secondo cui specifiche abilità e caratteristiche mentali sono localizzate in specifiche aree del cervello , la teoria però si spinse fino a conseguenze irragionevoli , gall sosteneva che la dimensione e le rientranze del cranio riflettono la dimensione delle aree cerebrali sottostanti e che toccandole si poteva stabilire se una persona era amichevole, prudente etc. Broca - esamina un paziente che aveva avuto una lesione in una piccola parte dell’emisfero sinistro ed era incapace totalmente di parlare anche se capiva perfettamente quello che gli veniva detto, arrivò quindi alla conclusione che il danno di quell’area intaccava una funzione mentale specifica: il linguaggio espressivo. Herman von Helmholtz - adatta agli studi degli esseri umani un metodo x misurare la velocità degli impulsi nervosi nella zampa delle rane, trovò che uno stimolo somministrato all’alluce è più lento rispetto allo stimolo somministrato alla coscia. con questo test helmotz dimostra che i processi neurologici sottostanti agli eventi mentali non doveano essere istantanei per rendere il comportamento sincronizzato,come invece si credeva al tempo. 1879 - WUNDT assistente di helmholtz apre il primo laboratorio di psicologia all'università di lipsia. questa è considerata la nascita della psicologia come campo di studi indipendente. wundt ritiene che che la psicologia doveva occuparsi dell'analisi della coscienza intesa come esperienza soggettiva che una persona ha del mondo. utilizza quindi: strutturalismo - prevede l’analisi degli elementi di base che costituiscono la mente, l’approccio di wundt quindi prevedeva che la coscienza venisse scomposta in sensazioni ed emozioni base. metodo utilizzato INTROSPEZIONE, ovvero l’osservazione soggettiva della propria esperienza personale. ci volle poco per capire che l’introspezione non poteva andare bene. la psicologia aveva bisogno di osservazioni replicabili. WILLIAM JAMES - riteneva che la coscienza non potesse essere scomposta in elementi separati , riteneva che analizzare ed isolare un momento particolare della coscienza distorcesse la natura essenziale della coscienza stessa, perchè era più simile ad un flusso incessante. nasce quindi il funzionalismo - esso si ispirava alla teoria della selezione naturale di Darwin, james riteneva che le capacità mentali si erano evolute in quanto adattive e quindi aiutavano gli esseri umani a risolvere problemi e aumentavano le loro probabilità di sopravvivenza psicologia delle gestalt (teoria opposta allo strutturalismo, che analizza i pezzi separati) gli esseri umani sono molto sensibili alle illusioni (ovvero errori di percezione - memoria - giudizio) in cui l’esperienza soggettiva differisce dalla realtà oggettiva. max werheimer condusse un esperimento in cui mostrava 2 luci ad intermittenza, l’uomo non percepiva l’interCHARCOT e JANET mittenza ma percepiva il tutt’uno come somma delle parti. questa intuizione portò allo sviluppo della psicologia della gestalt - un approccio psicologico che evidenza come l’intero sia più della semplice somma delle parti e come gli umani percepiscono di più l’intero rispetto la somma delle parti. gli psicologi della gestalt ritengono che la mente imponga una organizzazione a ciò che percepisce. disturbi mentali e di personalità multipla fra il XIX e XX secolo gli psicologi furono attratti dai pazienti con disturbo dissociativo dell’identità, patologia che implica la presenza di due o più identità all’interno dello stesso individuo, uno dei primi casi fu descritto nel 1876 e si trattava di Felida X, normalmente timida e tranquilla che talvolta diventava molto spavalda ed estroversa, elemento peculiare era che la felida timida non ricordava quello che faceva la felida esuberante. riportarono osservazioni analoghe su pazienti affetti da isteria la quale implicava una temporanea perdita delle funzioni cognitive e motorie, i pazienti diventavano ciechi, paralizzati etc ma senza avere problemi fisici apparenti, i sintomi sparivano quando venivano messi sotto ipnosi e successivamente tornavano. i pazienti isterici dimostrarono che il cervello può creare molti “sè” consci ognuno incosapevole degli altri. i sintomi mostrati dai pazienti affetti da disturbo dissociativo della personalità colpirono un medico viennese, FREUD, secondo freud l’inconscio è la parte della mente che opera al di fuori della consapevolezza conscia ma influenza azioni, pensieri sentimenti consci. teoria psicoanalitica - teoria che sottolinea l’impo dei processi mentali inconsci nel plasmare sentimenti pensieri e comportamenti psicoanalisi - si proponeva di far emergere il materiale inconscio alla consapevolezza cosciente, freud aveva una visione pessimistica della natura umana, che ne poneva in risalto i limiti e problemi rispetto alle possibilità e potenzialità, le persone erano considerate come ostaggi di esperienze infantili e impulsi sessuali. MASLOW e ROGERS - sviluppano la psico umanistica, che pone in risalto il potenziale positivo degli esseri umani , il principale obiettivo dei terapeuti umanistici era quello di aiutare le persone a realizzare il loro pieno potenziale. comportamentismo - le scuole di pensiero psicologico nate tra la fine del XIX e XX secolo avevano l’obiettivo di studiare in funzionamento della mente, esaminandone i contenuti consci o cercando di far affiorare i contenuti inconsci, COMPORTAMENTISMO - afferma che gli psicologi dovevano limitarsi allo studio scientifico del comportamento osservabile WATSON - riteneva che la scienza richiedesse misurazioni replicabili e che l’introspezione essendo un metodo soggettivo non fornisse garanzie in tal senso, quindi riteneva che gli psicologi dovevano studiare il comportamento perchè può essere osservato e misurato, secondo watson, lo scopo della psicologia era quello di prevedere e controllare il comportamento umano in modo tale che la società ne traesse beneficio il comportamentismo viene definito la psicologia dello stimolo risposta, perchè da un imput sensoriale proveniente dall’ambiente esterno c’è una risposta (Es la gabbia di skinner con i topolini che aprivano la gabbia per prendere il mangiare che chiamava il principio di rinforzo ) teoria di skinner che poi divenne utopistica perchè c’era la visione di una società in cui il comportamento umano era rigidamente controllato dalla scrupolosa applicazione del principio di rinforzo. COGNITIVISMO - è lo studio scientifico dei processi mentali come percezione memoria e ragionamento. BARTLETT è uno studioso brittannico che studia gli errori commessi dai soggetti nel tentativo di rievocare delle storie, si accorge che i soggetti ricordavano quello che sarebbe dovuto accadere o ciò che si aspettavano accadesse anzichè cosa era realmente accaduto. la memoria non è una rappresentazione fotografica dell’esperienza passata, i nostri tentativi di ricordare sono influenzati dalle nostre conoscenze, convinzioni, speranze. PIAGET - studia gli errori percettivi e cognitivi dei bambini l’impo della teoria cognitivista aumento molto durante la II GM quando i militari fecero ricorso alla psicologia per capire quale fosse il metodo migliore per far apprendere ai soldati l’uso di nuove tecnologie come radar etc BROADBENT fu il primo ad osservare che i piloti non riuscivano ad occuparsi di due cose nello stesso tempo NEWELL e SIMON invece notarono che la mente umana ed i computer hanno molte somiglianze (Es regitrano, memorizzano etc) NEUROSCIENZE COGNITIVE le attività mentali ci sembrano così naturali e spontanee che spesso non ci rendiamo conto che dipendono da operazioni complesse eseguite dal cervello, BROCA ed altri psicologi all’inizio del XX secolo erano intenti a trovare un legame tra mente e cervello. LASHLEY voleva scoprire il punto esatto del cervello dove si verifica apprendimento, i suoi sforzi diedero vita alla psicologia fisiologica (ora chiamata neuroscienza comportamentale) EMPIRISMO E DOGMATISMO i due termini nascono nell’antica Grecia: dogmatismo - (segue le credenze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere la malattia fosse sviluppare teorie sulle funzioni dell’organismo. con questo termine si riferisce a persone che aderiscono a delle convinzioni prestabilite anche quando sono in netto contrasto con l’evidenza empirica. empirismo - (segue le esperienze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere la malattia consistesse nell’osservare le persone malate. il termine empirismo viene utilizzato x descrivere la convinzione che una conoscenza accurata del mondo richieda un attenta osservazione. l’empirismo si rilevò un metodo più valido e efficace per curare le persone. l’empirismo per utilizzarlo ha bisogno di un metodo ovvero insieme di regole e tecniche per l’osservazione x evitare illusioni, errori e conclusioni sbagliate. 3 fattori che rendono il comportamento delle persone difficile da studiare: complessità (cervello è probabilmente l’oggetto più complesso dell’universo) variabilità (differenze individuali - difficilmente due persone dicono o fanno la stessa cosa nella medesima circostanza) reattività (le persone tendono a comportarsi in modo diverso quando sanno di essere oggetto di studio. i metodi usati dagli psicologi devono essere in grado di affrontare problemi dovuti al fatto che gli esseri umani sono estremamente complessi, variabili e reattivi la misurazione per secoli gli esseri umani non hanno avuto a disposizione strumenti che consentissero loro di tenere tracia del tempo, peso , volume o densità, la misurazione è alla base della vita moderna e fondamneto della scienza, le misurazioni in generale hanno due cose in comune: 1 - definire la proprietà che si vuole misurare 2- trovare un modo per rilevare tale proprietà quando diciamo che un oggetto è lungo 1 metro stiamo misurando il tempo impiegato da una particella di fotone x percorrere l’intero oggetto , quindi le definizioni operative specificano gli eventi concreti che costituiscono la proprietà che si vuole misurare i dispositivi di misurazione rilevano gli eventi concreti, concetti come forma colore devono essere intesi come idee astratte che non possono essere mai misurate direttamente. es la felicità la possiamo intendere come una serie di contrazioni muscolari che fanno assumere al volto la tipica espressione che sorride ed utilizzare uno strumento apposito per la contrazione muscolare x misurarle. validità affidabilità e sensibilità validità - è la caratteristica di un osservazione che consnte di tratte da essa inferenze accurate, una misura può mancare di validità x due elementi : - DEFINIZIONE OPERATIVA non definisce la proprietà in maniera adeguata - STRUMENTO DI MISURA non rileva in maniera accurata gli eventi specifici della definizione operativa la definizione operativa deve avere validità di costrutto, ovvero la tendenza di una definizione operativa e di una proprietà concreta a condividere il significato. la definizione operativa deve avere validità predittiva, cioè la tendenza d i una definizione operativa ad essere collegata ad altre definizioni operative della stessa proprietà una misura può mancare di validità quando lo strumento di misura non rileva in maniera accurata gli eventi specificati dalla definizione operativa. quindi con il termine affidabilità o attendibilità ci si riferisce alla tendenza di 1 strumento di misura a produrre lo stesso risultato ogniqualvolta venga utilizzato x misurare la stessa cosa seconda caratteristica importante x la misura : è la sensibilità, la tendenza dello strumento a produrre risultati diversi quando viene utilizzato x misurare cose diverse. popolazioni , campioni, legge dei grandi numeri x millenni i filosofi si sono avvalsi delle proprie osservazioni relative ai comportamenti delle singole persone x tratte conclusioni generali sulla natura della mente umana, in generale gli psicologi osservano persone comuni e cercano di spiegare perchè agiscono in 1 certo modo. gli psicologi in questo caso osservano molte persone e cercano di spiegare la media delle osservazioni , questa operazione consiste nel fare la media di molte osservazioni ed è uno dei metodi più potenti degli psicologi. popolazione - insieme degli oggetti o eventi che potrebbero essere teoricamente misurati campione - è insieme parziale o sottoinsieme di oggetti che effettivamente vengono misurati distribuzioni di frequenza un problema inerente all’uso della media campionaria consiste nel fatto che essa spesso non rispecchia il comportamento del singolo. distribuzione di frequenza - ovvero , distribuzioni in cui viene rappresentato il numero di volte che ciascuna misura è stata osservata nel campione: le distribuzioni di frequenza raffigurano tutte le misure ottenute in un campione quindi forniscono un quadro esauriente e completo del campione stesso, però è un metodo scomodo per comunicare gli esiti dei test per questo gli psicologi si avvalgono di INDICI SINTETICI che sono di più facile comprensione che si chiamano STATISTICHE DESCRITTIVE - sono misure riassuntive che colgono le info essenziali di una distribuzione di frequenza. Statistiche descrittive sono di 2 tipi (le misure di tendenza) - moda (valore della misura con più alta frequenza - media (valore medio di tutte le misure) - mediana (divide la distribuzione in due parti uguali ) MISURE DI VARIABILITÀ (riguardano il grado in cui le misure di una distribuzione di frequenza differiscono le une dalle altre, una misura molto semplice è il campo o intervallo di variazione rappresentato dall’intervallo tra il valore più alto ed il valore più basso della distribuzione. bisogna ricordare che ciò che è vero in media riguardao alle persone non è sempre vero nel singolo caso, i metodi utilizzati dagli psicologi consentono di tenere in considerazione la variabilità individuale ed eventualmente andare oltre x scoprire eventuali pattern di similarità. distorsioni sistematiche gli esseri umani sono reattivi (tendono a comportarsi in modo diverso se sanno di essere osservati) lo psicologo tenta di capire come davvero le persone si comportano mentre spesso si comportano come pensano di doversi comportare: problema noto come caratteristica della domanda o effetti dell’aspettativa. con questo termine sono indicati gli aspetti di un setting sperimentale che inducono le persone a comportarsi come pensano che l’osservatore desideri per evitare questi problemi ci sono diversi metodi: - osservazione naturalistica (utilizzata dai biologi con gli animali) - effetti dell’aspettativa diminuiscono quando le persone non possono essere identificate come autrici delle loro azioni, gli psicologi hanno sfruttato questo fato consentendo ai partecipanti di fornire risposta in forma anonima o privata - misurare comportamenti o reazioni involontarie es se una persona è eccitata c’è una dilatazione misurabile delle pupille che non può essere controllato sotto aspetto volontario o cosciente il modo migliore x evitare il problema legato alla domanda è evitare di comunicare ai partecipanti il vero scopo dell’osservazione, se i soggetti non conoscono le aspettative del ricercatore non possono darsi da fare x esaudirle, il problema vero è che le persone sono di indole curiosa e che quindi anche se non gli viene detto il motivo dell’esperimento cercano di scoprirlo da sole, per questo gli psicologi usano STORIE DI COPERTURA ovvero spiegazioni fuorvianti che hanno l’obbiettivo di impedire ai partecipanti di scoprire il vero obbiettivo di studio. il problema comunque potrebbe essere anche di chi conduce l’esperimento in quanto sono umani e tendono a vedere ciò che si aspettano di vedere. 2 modi in cui le aspettative possono influenzare le osservazioni 1 appunto le aspettative possono influenzare le osservazioni 2 le aspettative possono influenzare la realtà x evitare questo tipo di problema gli psicologi utilizzano una tecnica chiamata osservazione in doppio cieco, si tratta di 1 osservazione in cui il vero scopo resta celato sia all’osservatore che partecipante correlazione la ricerca scientifica parte sempre dall osservazione o misurazione di proprietà ma il fine ultimo è la scoperta di relazioni causali tra due o più proprietà VARIABILE - è una proprietà di cui valore può variare da un individuo all’altro nel corso del tempo per conoscere la relazione tra oggetti ed eventi il ricercatore deve mettere a confronto i pattern di variazione in una serie di misure: un pattern di covariazione o correlazione indica che le variazioni nel valore di una variabile sono sincronizzate alle variazioni nel valore di 1 altra variabile es altezza correlata all’età. le correlazioni inoltre consentono di fare previsioni es prevedo che un bambino di 7 anni sarà più alto di un bambino di 5 la correlazione può essere in due modi positiva - se la misura può essere descritta in ++ o -- negativa se la misura può essere descritta in +- o -+ nella vita reale le correlazioni perfette / positive sono rare correlazione e causalità correlazione - tra due variabile esiste una relazione ma non è specificato il tipo di relazione che le variabili hanno, (es due persone che chiacchierano in un bar non si può sapere osservandoli se sono coniugi o solo persone che si sono appena conosciute) quindi tutte le variabili che sono legate da una relazione causale sono correlate tra loro ma non tutte le variabili che sono correlate sono legate da una relazione causale, in altre parole la causale è una dei tanti tipi di relazione che le variabili correlate possono avere. relazione XY Relazione Z- è la terza variabile, definita CORRELAZIONE SPURIA in quanto due variabili sono correlate fra di loro solo perché ciascuna di essere è causata da una terza variabile comune , alcune correlazioni spurie possono essere ragionevolmente scartate sulla base di considerazioni teoriche ma il problema della terza variabile non può mai essere definitivamente risolto in quanto in teoria potrebbero esserci un numero infinito di variabili Z , il ricercatore deve sempre tenerlo a mente in quanto tra due variabili ci potrebbe essere una terza relazione causale manipolazione il problema della terza variabile impedisce di usare le correlazioni x stabilire rapporti di causa effetto, i ricercatori ricorrono agli esperimenti come tecniche che consentono di stabilire relazioni causali tra le variabili. le due caratteristiche chiave che consentono agli esperimenti di affrontare la questione della casualità sono: 1 manipolazione variabile indipendente 2 randomatizazzione la manipolazione è la creazione di un pattern di variazione artificiale in una variabile indipendente al fine di verificarne il potere causale, (Es il ricercatore potrebbe selezionare due gruppi di bimbi e sottoporli ad un esperimento inerente la televisione e la violenza e analizza all’inizio i due gruppi distinti, sia quello soggetto a guardare la tv con canali violenti 2 ore a settimana sia quello che non guarda canali violenti , nella seconda analisi darà un risultato e creerà una sua ipotesi) condurre esperimento comporta 3 fasi cruciali: 1 ricercatore crea un pattern di variazione artificiale, detta appunto variabile indipentente in quanto essendo controllata dallo studioso non dipende in alcun modo da quello che i partecipanti dicono o fanno 2 creazione di un gruppo sperimentale ed un gruppo di controllo 3 analisi della variabile dipendente che viene misurata dallo sperimentatore ma è direttamente dipendente dai partecipanti 4 inoltre in ricercatore deve controllare se i pattern di variazione delle due variabili sono sincronizzati o meno randomizzazione è una procedura che sfrutta eventi casuali in modo tale che l’assegnazione d un partecipante al gruppo sperimentale o gruppo di controllo non sia determinato da terze variabili. non vi è modo per il ricercatore stabilire quando la randomiazzione ha fallito, l’unica cosa che può fare è calcolare la probabilità che essa sia fallita , seguendo la logica gli psicologi accettano i risultati di 1 esperimento quando si può essere certi che la radomatizazzione sia andata a buon fine nel 95% dei casi in tal caso si dice che il risultato dell’esperimento è statisticamente significativo. neuroni tutti i pensieri sentimenti e comportamenti degli esseri umani hanno origine da miliardi di cellule chiamate neuroni che costituiscono il cervello, i neuroni hanno 1 corpo cellulare che coordina l’elaborazione delle info e mantiene viva la cellula, ciò che differenzia i neuroni dalle altre cellule è che esse hanno delle estensioni che permettono loro di comunicare : DENDRITI - ricevono info dagli altri neuroni e trasmettono al corpo cellulare ASSONI - trasmette info ad altri neuroni muscolo o ghiandole, assoni rivestiti da una guaina chiamata MIELINA - strato isolante grasso che migliora efficenza della trasmissione delle info (nelle malattie come la sclerosi multipla la guaina di mielina si deteriora e provoca un rallentamento della trasmissione nervosa) i dendriti e assoni non arrivano mai a toccarsi quello che sta fra loro due si chiama sinapsi. 3 tipi di neuroni : - NEURONI SENSORIALI : Ricevono info dal mondo esterno e lo trasmettono al cervello (segnali luminosi, gustativi olfattivi etc) - NEURONI MOTORI : trasmettono segnali neurali dal cervello fino ai muscoli x generare movimento - INTERNEURONI: costituiscono la maggior parte del sistema nervoso, connettono tra loro neuroni sensoriali motori e altri interneuroni Forma dei neuroni varia molto a seconda di dove sono CELLULE PURKINJE - lega info dal cervelletto al resto del cervello esse hanno dei dentriti molto fitti ed assomigliano a dei cespugli. PIRAMIDALI- si trovano nella corteccia, corpo centrale dalla forma triangolare e un singolo lungo dentrite da cui partono dei dentriti più piccoli CELLULE BIPOLARI - soprattuto presenti negli occhi, un unico assone e un unico dendrite segnali elettrici: potenziale d’azione la membrana dei neuroni è porposa e ciò consente agli ioni e piccole molecole cariche elettricamente di fluire all’interno della cellula e viceversa, tutti i neuroni del corpo sono dotati di una carica elettrica chiamata potenziale di riposo 1939 biologi studiarono la reazione della corrente elettrica su un calamaro gigante e scoprirono il potenziale d’azione. quando il potenziale d’azione viene generato in una parte iniziale dell’assone esso si propaga a breve distanza crendo un potenziale d’azione in una posizione adiacente che era precedentemente inattiva e cosi via nella guaina mielinica che ricopre l’assone vi sono piccoli punti di interruzione chiamati nodi di ranvier trasmissione sinaptica Quando il potenziale d’azione raggiunge la fine dell’assone la carica elettrica genera una serie di reazioni chimiche che consento all0info di attraversare la fessura sinaptica. la parte finale dell’assone contiene le terminazioni assoniche , ciascuna terminazione assonica contiene i neurotrasmettitori, sostanze chimiche che trasmettono attraverso la sinapsi info ai dentriti di un neurone ricevente. i dentriti di un neurone ricevente contengono i recettori che produno a loro volta un nuovo segnale elettrico dopo la trasmissione del messaggio chimico entrano in azione 3 diversi processi che impediscono ai neurotrasmettitori di rimanere attivi: 1 RIASSORBIMENTO O RICAPTAZIONE 2 DISATTIVAZIONE ENZIMATICA 3 NEUROTRASMETTITORI POSSONO LEGARSI A DEI RICETTORI PRESENTI SUI NEURONI PRESINAPTICII DETTI AUTO RECETTORI. oggi sappiamo che esistono circa 60 reazioni chimiche x trasmettere le info all’interno del sistema nervoso e producono effetti diversi: ACETILCOLINA - controllo motorio volontario, sono molto presenti in muscoli e organi del corpo e del cuore, contribuisce inoltre alla regolazione dell’attenzione apprendimento sonno e memoria (alzhaimer - è associata al deterioramento dei neuroni che producono aceticolina) DOPAMINA - regola comportamento motorio, motivazione, piacere. alti livelli di dopamina associati al piacere, bassi livelli di dopamina associati a perdita di neuroni dopaminici. sembra essere un fattore determinante x il morbo di parkinson GABA - principale neurotrasmettitore inibitorio presente nel cervello sua funzione è bloccare la trasmissione del segnale tra neuroni impedendo l’eccitazione delle sinapsi in maniera incontrollata, è ampliamente usato come anticonvulsionante NORADRENALINA - influenza l’umore e attivazione fisiologica - usato negli stati di vigilanza SEROTONINA - regolazione sonno, bassi livelli d i serotonina sono stati riscontrati in pazienti che soffrivano di disturbi dell’umore ENDORFINE - trasmissione del dolore , il loro lavoro è attuare l’esperienza del dolore ed elevare il tono dell’umore suddivisione del sistema nervoso il sistema nervoso può essere definito come una rete di neuroni interagenti che trasmettono info elettrochimiche in tutto il corpo, si divide in : 1 SISTEMA CENTRALE (SNC) Riceve info sensoriali dal mondo esterno e invia comandi al sistema muscolare allo scopo di compiere azioni e comprende il CERVELLO ( si suddivide in tre grandi parti “ dal basso verso l’alto” : Romboencefalo*, mesencefalo*, prosencefalo. le funzioni più semplici sono eseguite dal romboencefalo mentre le più complesse a livelli più alti dal prosencefalo che contiene la corteccia cerebrale ) ed IL MIDOLLO OSSEO (il midollo spinale è una struttura relativamente semplice che è essenziale x la sopravvivenza tra cui respirare, reagire al dolore, muovere muscoli e camminare. senza di esso il cervello non potrebbe inviare ordini ai muscoli. per alcuni comportamenti molto basilari il midollo non ha bisogno dell’intervento del cervello e sono mediati dai altri invece c’è bisogno riflessi spinali (es togliere la mano da un forno che scotta) x che midollo e cervello collaborino, attraverso il midollo spinale il cervello riceve le info sensoriali provenienti dal sistema nervoso periferico e invia i comandi x movimenti volontari, per i danni al midollo spinale c’è la rottura di queste connessioni causando gravi danni, i pazienti con danno al midollo spinale possono A: perdere sensazione del tatto e del dolore. B: perdita controllo motorio e dei muscoli. *il romboencefalo (chiamato anceh tronco encefalico) forma un continuo con il midollo spinale e controllano le più basilari funzioni vitali es respirazione, capacità motoria, ed è formato da tre strutture anatomiche: MIDOLLO ALLUNGATO - BULBO è un'estensione del midollo all’interno del cranio, coordina battito cardiaco, circolazione e respirazione e contiene la formazione reticolare, neuroni che regolano il sonno CERVELLETTO - è dedicata alla capacità motoria fine es equilibrio e coordinazione, le lesioni al cervelletto compromettono queste capacità ma non causano la paralisi PONTE - struttura che trasmette info dal cervelletto al resto del cervello *mesencefalo esso contiene il: TETTO - riceve stimoli dagli occhi, orecchie e pelle e muove l’organismo in modo organizzato verso uno stimolo TEGMENTO - attivazione fisiologica verso uno stimolo sensoriale ma partecipa anche alla ricerca del piacere , motivazione e regolazione dell’umore *prosencefalo - è il livello più elevato del cervello e controlla tutte le funzioni cognitive, emozionali, sensoriali, motorie, è suddiviso in corteccia cerebrale (strato più esterno del cervello ed è visibile ad occhio nudo. suddivide in due emisferi) e strutture subcorticali (localizzate sotto corteccia cerebrale, svolgono un ruolo essenziale nel trasmettere le info in tutto il cervello e comprendono: TALAMO - è una struttura che riceve info provenienti dai sistemi sensoriali e trasmette tali info alla corteccia, riceve input da tutti gli organi di senso , durante il sonno il talamo chiude le vie sensoriali x evitare di svegliarci IPOTALAMO - direttamente sotto il talamo e regola temperatura corporea, fame, stete e comportamento sessuale IPOFISI - è una struttura chiave che rilascia ormoni che dirigono le funzioni di altre molte ghiandole del corpo , tra le altre funzioni ipofisi è coinvolta in risposta a situazioni di stress 2 SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Collega sistema nervoso centrale agli organi e muscoli del corpo e si divide a sua volta in SISTEMA NERVOSO SOMATICO (è l’insieme dei nervi che trasmettono info in entrata e uscito dal sistema nervoso centrale ed è volontario e consapevole) e SISTEMA NERVOSO AUTONOMO ( è l’insieme dei nervi che trasmettono comandi involontari e automatici e controllano vasi sanguigni, organi interni ) e comprende: SSTEMA NERVOSO SIMPATICO - prepara il corpo all’azione nelle situazioni minacciose SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO - aiuta il corpo a tornare normale stato di riposo sistema limbico i neuroscienziati si riferiscono ad un insieme di strutture prosencefaliche coinvolte nella motivazione, emozione e memoria e sono IPPOCAMPO - forma di ciambella, presiede alla creazione di nuovi ricordi AMIGDALA - struttura fondamentale in molti processi emozionali, il suo ruolo è quello di fornire significato ed importanza a eventi neutri che sono stati precedentemente associati a paura o minaccia o cose belle es chi ha vissuto in modo tragico 11 settembre si ricorderà dove era, come era vestito e cosa stava facendo in quel giorno GANGLI - dirigono movimenti intenzionali e dirigono i segnali ai centri motori STRIATO - sembra essere coinvolto nel controllo postura e movimento (es pazienti morbo parkinson hanno striato danneggiato) organizazzione corteccia cerebrale la corteccia cerebrale è il livello più alto del cervello umano ed è responsabile degli aspetti come percezione, emozione movimento e pensiero, è la superficie rugosa che vediamo ad occhio nudo, superficie liscia chiamata circonvoluzioni o giri mentre gli avvallamenti o fessure chiamate solchi. la corteccia è divisa in emisfero destro ed emisfero sinistro e ciascun emisfero controlla le funzioni del lato opposto del corpo. ciascun emisfero è suddiviso in 4 grandi aree : lobo occipitale,- specializzato info visive lobo parientale- è situato davanti al lobo occipitale e tra le altre funzioni ha quella dell’elaborazione delle info tattili, la corteccia somatosensoriale rappresenta le aree dell'epidermide, e faccia viso e mani rappresentano l’area più vasta della corteccia somatosensoriale lobo temporale è collocato nella parte laterale di ciascun emisfero ed è responsabile dell’udito e linguaggio , inoltre contiene aree visifice dedicate al riconoscimento dei volti e lobo frontale è situata la corteccia motoria la quale avvia movimenti volontari, anche lei è organizzata che diverse arre della corteccia corrispondono a diverse aree del corpo. inoltre il lobo frontale che è collocato dietro la fronte contiene aree specializzate x pensiero astratto, progettazione memoria , ogni lobo centrale riceve info esterne ed interne e le usa per creare un piano d’azione cervello lesionato i neuroscienziati hanno potuto scoprire, studiando i cervelli lesionati le AREE DI BROCA E AREE DI WERNIKE che corrispondono alla produzione e comprensione del linguaggio che sono in aree distinte del cervello e che l’emisfero sinistro è specializzato nella creazione del linguaggio , mentre il lobo frontale è coinvolto nella regolazione delle emozioni e progettazione 1 pazienti split - brain: Pazienti affetti da gravi forme di epilessia a quali veniva reciso il corpo calloso x impedire la propagazione delle crisi convulsive fra i due emisferi 2 secondo metodo x studiare reazione tra cervello e comportamento consiste nel registrare attività elettrica del cervello utilizzando elettrocenfalogramma ECG, grazie al ECG i ricercatori possono determinare la quantità di attività cerebrale che luogo durante i diversi stati di coscienza, esso ha consentito di fare enormi scoperte riguardo alla natura del sonno e della veglia 3 Tecniche di neurovisualizzazione cerebrale detta BREIN IMAGING, insieme di metodi che si avvalgono di tecnologie avanzate per creare immagini del cervello vivo , l'obiettivo è quello di osservare l’attività del cervello durante lo svolgimento di compiti o comportamenti: la prima fu la TAC (scanner ruota intorno alla testa e ottiene una serie di immagini a raggi x da diverse angolazioni, successivamente vengono rielaborate dal computer, la tac è utile x trovare lesioni e tumori ( seconda fu RISONANZA MAGNETICA (MRI) Brevi impulsi ma potenti alla testa, questi impulsi liberano energia che vengono percepiti da dei sensori, il risultato è che segnali con energia differente rilevano strutture cerebrali con composizioni differenti, vantaggio : risoluzione migliore della TAC entrambe sono utili x trovare lesioni ma non dicono nulla sulla funzione del cervello 4 tecniche di neurovisualizzazione sensoriale - si basano sul fatto che aree attive del cervello richiedono più energia e quindi un maggiore afflusso di sangue, e le neuro visualizzazioni rilevano questo : PET - sostanza radioattiva che viene iniettata nel flusso sanguigno del soggetto durante comporti come leggere o parlare x trovare le aree più attive RISONANZA MAGNETICA - (ha sostituito la PET) rileva le molecole di emoglobina esposte ad impulsi magnetici ,emoglobina è la molecola che trasporta l’ossigeno a tessuti organi, rispetto alla pet questa è molto più veloce e rileva modificazioni dell’attività cerebrale quasi in simultanea, es leggere una parola. sensazione e percezione Sensazione - si riferisce ai processi si base con cui gli organi sensoriali e sistema nervoso rispondono agli stimoli esterni e le esperienze psicologiche che risultano da tali processi percezione - complicati processi cerebrali di elaborazione dell’info sensoriale e l’interpretazione che vengono estratte il processo della SENSAZIONE è rappresentato da : - stimolo fisico - risposta fisiologica (quadro attività chimiche ed elettriche si si sviluppano negli organi di senso) - esperienza sensoriale (ovvero sensazione psicologica soggettiva) nel ruolo della PERCEZIONE bisogna sempre ricordare che l’esperienza sensoriale fornisce info utili sulla qualità dello stimolo ma si tratta di info che non rispecchiano necessariamente lo stimolo fisico in sé (es bere il caffe, si genera la sensazione di sapore amaro tuttavia questo sapore non è una proprietà chimica della caffeina ma un fenomeno dettato dalla nostra percezione sensoriale) sistema sensoriale - ogni senso ha il proprio sistema di recettori sensoriali, si tratta di strutture che rispondono a stimoli fisici producendo variazioni elettriche che danno origine a impulsi nervosi sensoriali. neuroni sensoriali - neuroni specializzati che veicolano l’info dai ricettori al sistema nervoso centrale , in alcuni casi sono semplici terminazioni nervose come il dolore, altre i recettori sono cellule specializzate che formano sinapsi sui neuroni sensoriali e si raggruppano all’interno degli organi di senso come naso, occhio etc, i neuroni sensoriali formani vie neurali che inviano impulsi alle aree sensoriali della corteccia cerebrale trasduzione - è il processo attraverso cui i ricettori generano una variazione di potenziale elettrico in risposta ad uno stimolo fisico appropriato , ogni volta che l’energia di uno stimolo agisce sulla cellula recettrice la sua membrana diventa più permeabile, il flusso di queste particelle modifica la carica elettrica sulle due facce della membrana, questa variazione prende il nome di potenziale di recettore, che a sua volta innesca altri eventi che culminano in un potenziale d’azione. per essere utili i sensi devono conservare, questo processo di conservazione dell’info qualitativa e quantitativa prende il nome di codifica. (variazione quantitativa si riferisce alla quantità di energia convogliata dallo stimolo ) (variazione qualitativa si riferisce al tipo specifico di energia che costituisce lo stimolo) la codifica della qualità dipende dal fatto che stimolo qualitativamente diversi attivano gruppi di neuroni diversi ed i ns sensi sono costruiti in modo tale da 1 farci rilevare i cambiamenti nell’ambiente sensoriale 2 farci trascurare gli stati stabili. psicofisica Originariamente sviluppata da Gustav Fechner, metodo che misura la forza di 1 stimolo e la sensibilità del soggetto a quello stimolo. gli psicofisici iniziano il processo di misurazione con una serie di prove x suscitare una determinata sensazione di un osservatore, questa misura quantitativa minima è detta soglia assoluta, ovvero l’intensità di uno stimolo necessaria alla semplice rilevazione sensoriale. la soglia assoluta è necessaria x stabilire la sensibilità del soggetto a stimoli lievi, ma è molto utile anche x rilevare le piccole differenze tra stimoli ben al di sopra o ben al di sotto della soglia assoluta , (soglia differenziale è il più piccolo cambiamento nell’intensità di uno stimolo) legge di weber - la differenza appena individuabile di uno stimolo rappresenta una proporzione nonostante le variazioni di intensità i sistemi sensoriali devono fronterggiare la competizione prodotta dal rumore, ovvero tutti gli stimoli provenienti dal mondo esterno ed interno , questo rumore è in competizione con la ns capacità di indiviudare uno stimolo con perfetta attenzione, la conseguenza è che le persone possono percepire stimoli non presenti o non percepire stimoli presenti. 4 risposte possibili nel soggetto ogni qualvolta vede lo stimolo: SUCCESSO - risponde corretto ogni volta che c’è lo stimolo INSUCCESSO - errore nella risposta FALSO ALLARME- soggetto risponde sbagliato RIFIUTO CORRETTO - risposta negativa corretta OLFATTO gli stimoli odorosi sono molecole chimiche che penetrano nella cavità nasali insieme all’aria e si sciolgono nel muco che ricopre l’epitelio olfattivo, epitelio olfattivo è tessuto sensoriale che riveste la cavità nasale e contiene le terminazioni sensoriali ed ognuna contiene numerosi recettori - detti anche ciglia. nervo olfattivo composto da assoni di circa 350 tipi diversi di neuroni olfattivi, un recettore è in grado di legarsi a più odoranti, quindi ogni singolo neurone olfattivo differisce dagli altri nel suo grado di sensibilità per particolari odoranti, gli assoni dei neuroni olfattivi raggiungono il bulbo olfattivo nel cervello e formano i glomeruli, esiste un diverso glomerulo ricevente x 350 neuroni olfattivi. l’olfatto ha la capacità di codificare e mantenere l’info quantitativa e qualitativa contenuta negli stimoli odorosi. i glomeruli del bulbo olfattivo inviano proiezioni nervose a diverse aree del cervello, prima corteccia olfattiva primaria detta corteccia piriforme posi l’info fa alla corteccia orbitofrontale detta area olfattiva secondaria, sono entrambe indispensabili x l’esperienza conscia degli odori, il bulbo olfattivo inoltre presenta connessioni forte con le strutture del sistema limbico e dell’ipotalamo ed è importante per le pulsioni e controllo degli stati motivazionali ed emozionali. olfatto e psicologia I le molecole odorose raggiungono l’epitelio olfattivo attraverso le narici e attraverso la bocca nel canale nasofaringe- questo secondo canale ci permette si “sentire” i sapori introdotti in bocca , ciò che noi chiamiamo gusto non dipende solo dall’attività dei recettori gustativi ma da una notevole parte anche dall’attività dei neuroni olfattivi. le donne sono mediamente + sensibili degli uomini agli odori la sensibilità olfattiva è determinata anche dalla genetica, infatti molte persone sono predisposte a sentire odori che altre invece non sentono nemmeno la sensibilità agli odori dipende molto dall’esperienza, le persone possono apprendere a individuare particolari tipi di odori anche in una concentrazione minima. olfatto e psicologia II L’odore nell’uomo, come nell’animale ha un ruolo importante nello stabilire legami di attaccamento tra madre e bimbo , inoltre alcune ricerche suggeriscono che l’odore potrebbe influenzare la scelta del partner i mammiferi producono diversi tipi di feromoni - ovvero sostanze chimiche che agiscono sugli altri membri della stessa specie in modo da provare specifici comportamenti organo vomeronasale, contiene recettori specializzati nel riconoscimento dei feromoni, gli esseri umani hanno ghiandole che secernono diverse sostanze odorose compresi alcuni steroidi soprattutto nella regione ascellare e genitale il gusto - i recettori del gusto non sono localizzati sui neuroni sensoriali ma su cellule specializzate chiamate cellule gustative. - si formano i calici gustativi contenenti tra 50 e 100 cellule gustative - gli esseri umani possiedono in media da 2000 a 10000 calici gustativi situati su lingua palato e gola - le cellule gustative si credeva potessero riconoscere 4 gusti fondamentali: dolce salato acido e amaro, recentemente sono state scoperti altri ricettori e aree cerebrali che rispondono al glutammato monosodico, usato per esaltare la sapidità - i gusti fondamentali proiettano all’area gustativa primaria, in quest area le connessioni sono organizzate in modo ordinato, gruppi diversi di neuroni rispondono in maniera selettiva a ciascuno dei 5 gruppi primari. - la stimolazione dell’area gustativa primaria produce sensazioni gustative anche in assenza di stimoli reali sulla lingua - l’area gustativa primaria proietta alla corteccia orbitofrontale ed il gusto e odorato si mescolano producendo la sensazione mista che noi chiamiamo sapore. - dal punto di vista evolutivo il gusto è motivare l’individuo a mangiare dei cibi e non altri - es mangiare cibi in decomposizione può causare malesseri , il fatto di aver sviluppato un sistema gustativo in cui riconosce le sostanze acide come spiacevoli aumenta la sopravvivenza dell’individuo - le donne più sensibili al gusto amaro, come i bambini (spiega in parte perchè è difficile abituarli a mangiare le verdure come gli spiniaci) udito - suono consiste nella vibrazione dell’aria prodotta da qualsiasi oggetto e viene rappresentato come onda di pressione - l’altezza dell’onda è chiamata ampiezza e corrisponde a ciò che noi percepiamo come volume del suono - l’ampiezza è il DECIBEL - velocità con cui le molecole di aria si spostano rappresenta la frequenza del suono e corrisponde a ciò che noi definiamo tonalità e la sua misura è L’HERTZ - l’organo di senso x la ricezione del suono è l’orecchio che si suddivide in orecchio esterno, medio , interno orecchio esterno : costituito da padiglione auricolare , quello visibile e dal condotto uditivo , l’orecchio esterno può essere considerato un imbuto che raccoglie le onde sonore e le incanala verso la testa orecchio medio : costituito da 3 ossicini, incudine martello e staffa che formano un ponte tra membrana timpanica e finestra ovale , la pressione esercitata sugli ossicini è di 30 volte superiore alla pressione esercitata sul timpano , la funzione dell’orecchio medio è quella di amplificare la pressione meccanica esercitata dalle onde sonore orecchio interno: costituito da chiocciola o coclea che termina su una membrana detta finestra rotonda, all’interno del dotto interno c’è il dotto esterno in cui c’è la membrana basilare sulla quale si trovano i recettori uditivi udito. parte 2 - scoperta principale di bekesy - la posizione in cui l’onda raggiungere il picco di ampiezza dipende dalla frequenza del suono: suoni con frequenza elevata producono onde che viaggiano sulla membrana x distanze brevi, suoni a bassa frequenza invece producono onde che viaggiano a distanza più lunghe - scoperta principale di bekesy: suono tonalità alta: rapida scossa di neuroni connessi alla porzione prossimale della membrana basilare. suono tonalità bassa: rapida scarica di neuroni connessi alla porzione distale della membrana basilare - mascheramento acustico - ci si riferisce al fatto che i suoni a bassa frequenza mascherano quelli ad alta frequenza molto meglio dell’opposto - corteccia uditiva struttura tonotopica: ogni neurone produce la massima risposta x suoni di una specifica frequenza e i neuroni che rispondono a toni ad alta e bassa frequenza sono collocati in diversi posti della corteccia - l’elaborazione delle info uditive non è limitata alla corteccia uditiva, ma anche nel solco intraparietale che è coinvolto nella percezione della musica e dello spazio - l’utilità dell’udito è localizzare la posizione di una sorgente sonora, tale differenza si ha quando un'onda sonora raggiunge l’orecchio - sistema uditivo, produce la percezione di suoni che in realtà non esistono come stimoli fisici, una molto nota è la interpolazione dei fonemi, ovvero il soggetto sente tutta la frase senza rendersi conto del disturbatore perchè i suoni che ascoltiamo tutti i giorni sono mascherati da rumori , ma il discorso sta nel quanto il ns cervello si aspetta di leggere o vedere, che lo vedrà/Sentirà dolore esperienza del dolore dipende da molti fattori, - teoria del cancello : propone che l’esperienza soggettiva del dolore dipende dal grado con cui le info provenienti da neuroni sensoriali riescono a passare tramite questo cancello neurale, x poi arrivare al sistema nervoso centrale che controlla la sensazione del dolore, vari fattori sia interni che esterni possono facilitare l’apertura del cancello, - aumentando la sensazione del dolore o chiuderlo - neuroni intensificano o indeboliscono la sensazione del dolore, assoni scendono dalle strutture cerebrali superiori verso quelle inferiori - alcuni meccanismi di intensificazione del dolore agiscono a livello locale, es la sensibilità di una parte del corpo può aumentare se la parte ha la cicatrice - altri meccanismi di difesa, dipendono da intervento delle strutture superiori del sistema nervoso, la sostanza grigia periacqueduttale ha l’effetto analgesico simile alla morfina e rilascia endorfine - gli esseri umani sono forniti di un meccanismo che consente di non percepire dolore nei momenti in cui la cosa migliore è la sopravvivenza, a volte nell’uomo si assiste ad una drastica riduzione del dolore per fede o credenze (es dire che si ha dato l’antidolorifico ed invece non è vero, sono le morfine che lo fanno stare meglio) tatto posizione ed equilibrio la percezione tattile si ha dall’esperienza attiva dell’ambiente toccando e afferrando oggetti con le mani , quattro tipi di recettori collocati sotto la pelle ci consentono di percepire pressione tessitura pattern e vibrazione di un oggetto contro la pelle ed i termorecettori sono fibre nervose che rispondono ai cambiamenti della temperatura corporea e consentono di sentire caldo e freddo. la rappresentazione del tatto nel cervello segue uno schema topografico, diverse aree del corpo inviano segnali diversi alla corteccia somatosensoriale seguendo 2 principi fondamentali: 1 controllo sensazioni tattili è controlaterale - lato dx percepisce dolore zona sx 2 regioni più estese della corteccia somatosensoriale corrispondono a porzioni più amplie della superficie cutanea aspetto fondamentale della sensazione e percezione è che il corpo ha bisogno di percepire il proprio spazio, infatti muscoli tendini e articolazioni danno le info necessarie x percepire la posizione e movimento degli arti , testa e corpo mantenere equilibrio - dipende dal sistema vestibolare il quale è costituito da 3 canali semicircolari pieni di liquido e organi situati vicino alla coclea e orecchio interno, i 3 canali semicircolari contengono una miriade di cellule ciliate che rilevano il movimento del fluido quando la testa si muove. oltre alle info provenienti dal sistema vestibolare anche le info visive permettono di mantenere l’equilibrio l’occhio l’occhio è costituito da : bulbo oculare pieno di sostanza gelatinosa che viene attraversata da luce fotorecettori collocati nella retina e ricopre il bulbo oculare cornea - tessuto trasparente che contribuisce a far convergere la luce sul fondo del bulbo oculare dietro la cornea c’è l’iride, sottile tessuto pigmentato a forma di ciambella che non è attraversato dalla luce ma che determina il colore degli occhi le parti anteriori dell’occhio hanno la funzione di raccogliere e mettere a fuoco la luce riflessa dagli oggetti e formare immagini sulla retina la luce entra nell’occhio attraverso la pupilla, le cui fibre muscolari sono in grado di aumentare e diminuire la grandezza della pupilla ristallino c he partecipa al processo di focalizzazione e può variare di dietro l’iride c’è il c diametro - più sferico nella messa a fuoco di un oggetto vicino e più appiattito nella messa a fuoco di un oggetto lontano (i meccanismi di messa a fuoco della cornea e cristallino fanno convergere i raggi luminosi in un punto particolare della retina formando un'immagine dell’oggetto esterno ) l’immagine che si forma sulla retina è sempre capovolta la luce viene analizzata da 2 tipi diversi di fotorecettori: CONI - che consentono la visione nitida e colori degli oggetti con luce vivida. i coni si concentrano nella Fovea un'area che rappresenta la linea + diretta della focalizzazione ed è specializzata per l’acuità visiva ovvero la capacità di distinguere i dettagli fini degli oggetti BASTONCELLI - contengono la visione quando la luce è debole. essi sono distribuiti su tutta la retina tranne che sulla fovea , essi contiene un pigmento fotosensibile che reagisce alla luce. quando la luce è così debole i coni non riescono ad attivarsi e ci si affida solo ai bastoncelli che permette di percepire in forma generale gli oggetti ma non il colore o i loro particolari. i bastoncelli contengono rodopsina, e sono molto + sensibili alla luce , infatti in condizione di luce piena la rodopsina si scinde in due componenti inattivi e quindi i bastoncelli cessano di funzionare , infatti quando si entra in una stanza buia in un primo momento non si riesce a vedere nulla perchè la rodopsina non è ancora entrata in circolo la differenza tra coni e bastoncelli sono dovuti anche al modo in cui recettori sono connessi ai neuroni cerebrali : - i bastoncelli convergono su una stessa cellula bipolare e molte cellule bipolari formano sinapsi sulla stessa cellula gangliare - i coni mostrano una bassa convergenza ovvero che ogni recettore forma sinapsi su 1 singola cellula bipolare il quale a sua volta si connette su una singola cellula gangliare punto cieco- zona con totale assenza di fotorecettori adattamento al buio - si ha quando si ha un aumento della sensibilità che si verifica dopo l’ingresso di una stanza buia adattamento alla luce - il contrario questi adattamenti sono dovuti in parte all’iride che dilata la pupilla in condizioni di oscurità o la restringe in condizioni di piena luce visione dei colori la luce è una forma di energia elettromagnetica che può essere descritta in termini di onde o particelle particelle chiamate anche fotoni e si propagano nel vuoto a forma di onda (lunghezza d’onda è la distanza che i fotoni percorrono tra inizio di una pulsazione e l’inizio di quella successiva) le onde + corte comprendono i raggi X e i raggi ultravioletti le onde + lunghe comprendono raggi infrarossi e onde radio luce bianca è il sole ed è una combinazione di tutte le lunghezze d’onda dello spettro visibile, l’effetto che si ottiene è quello di un arcobaleno , e ciò è dovuto al fatto che gli esseri umani percepiscono le differenti lunghezze d’onda come diversi colori dalla lunghezza d’onda più corta a quella più lunga i colori sono : violetto blu verdeazzurro verde gialloverde giallo arancio e rosso combinazione adattiva dei colori : - i tre colori principali sulle 3 lunghezze d’onda : lunga, rosso intermedia, giallo/verde e corta, blu/violetto mescolate possono combinarsi in modo da riprodurre qualsiasi colore visibile ad occhio umano - legge della complementarietà stabilisce che le luci combinate insieme producono la percezione visiva del bianco importante: i colori corrispondono ad eventi psicologici e non fisici, i fenomeni dei colori per cui noi percepiamo come identici stimoli nella realtà fisica sono diversi e dipendono da processi che avvengono nell’occhio e nel cervello umano piuttosto che nella realtà esterna teorie classiche della visione dei colori le due teorie classiche dei colori si sono sviluppate entrambe nel XIX secolo e sono: teoria tricromatica:propone che la visione dei colori sia mediata dalla combinazione di attività neurali di 3 ricettori diversi ognuno dei quali sarebbe sensibile ad una diversa banda di lunghezza d’onda. secondo young e helmholtz sarebbe possibile riprodurre qualsiasi colore visibile variando l’intensità delle 3 luci primarie ognuna delle quali esercita il suo massimo effetto su un tipo diverso di recettore, i colori che incidono sulla banda di lunghezza d’onda sono il rosso verde e blu alcune persone affette da dicromia possiedono soltanto 2 tipi di pigmenti ne coni, (circa il 5% dei maschi e 0,25% delle donne manca il pigmento nei coni del rosso o del verde ) - una sorta di daltonismo che rende molto difficile per loro distinguere i colori , la teoria tricromatica spiega bene la legge delle 3 primarie ma non è in grado di rendere regione del fenomeno della complementarietà, ovvero mescolando 2 luci complementari es blu e giallo o rosso e verde i coloro sembrano annullarsi a vicenda dando luogo ad una luce bianca. teoria processi antagonisti : secondo la quale la percezione dei colori sarebbe mediata da unità fisiologiche (identificate nei neuroni) che possono essere eccitate o inibite a seconda della lunghezza d’onda della luce incidente. entrambe le teorie negli anni 50 e 60 del 900 ebbero la conferma e la sostanziale correttezza visione delle forme e dei pattern il fine ultimo della visione non è individuare la presenza di una luce o distinguere le diverse lunghezze d’onda ma identificare oggetti e azioni rilevanti per noi. gli oggetti sono definiti grazie ai loro contorni, ed infatti grazie ai contorni gli oggetti si differenziano dallo sfondo. contorni - repentini cambi di luminosità o colore che consentono di distinguere un oggetto dallo sfondo, l’esaltazione dei contrasti che si verifica nel sistema visivo è dovuta a meccanismi di inibizione laterale, infatti neuroni della retina e delle aree visive del cervello hanno connessioni inibitorie con neuroni ad essi adiacenti ogni oggetto, oltre ai contorni è costituito da 1 insieme di caratteristiche elementari: linee del suo contorno movimento dell’oggetto rispetto allo sfondo colore della luce che esso riflette hubel e wiesel hanno dimostrato che neuroni diversi rispondono in maniera preferenziale a pattern diversi, gli scienziati hanno individuato neuroni visivi che funzionavano come rilevatori di margini e altri come rilevatori di barre teoria dell’integrazione delle caratteristiche ANNE TREISMAN - la sua teoria dell’integrazione delle caratteristiche nasce x spiegare la percezione visiva. questa teoria sostiene che qualunque stimolo è un numero di caratteristiche sensoriali primitive, per percepire lo stimolo nella sua entità generale il sistema visivo deve prima rilevare le singole caratteristiche ed integralre poi in un sistema unico. secondo la treisman questi processi avvengono in due fasi: FASE 1 : individuazione delel caratteristiche fisiche FASE 2: integrazione delle caratteristiche fisiche la quale sarebbe basata su processi di elaborazione seriale che richiedono più tempo e si applicano in modo sequenziale per confermare la sua teoria fece numerosi esperimenti e : stimolo bersaglio - balza subito all’occhio indipendentemente dal numero di distrattori presenti - effetto chiamato pop out Se invece lo stimolo bersaglio non balza subito all’occhio x identificarlo è necessario che il soggetto esamini gli stimoli uno a uno, se così fosse il bersaglio si basa su processi di elaborazione seriali che vengono studiati nel secondo modello, se lo stimolo bersaglio differenzia dai distrattori x la combinazione di 2 o più caratteristiche elementari allora il tempo di detenzione aumenta in modo proporzionale congiunzioni illusorie _ quando su uno schermo vennero proiettati semplici stimoli visivi i partecipanti erano in grado di identificarne le caratteristiche elementari ma commettevano errori negli abbinamenti Psicologia delle gestalt agli inizi del XX secolo gli psicologi della gestalt sostenevano che gli esseri umani percepiscono automaticamente pattern e oggetti come entità integrate ed organizzate: il tutto è diverso dalle sue singole parti molte ricerche dei gestaltisti erano dedicate alla percezione visiva, riuscirono a dimostrare che la percezione di oggetti e scene intere precede quella delle parti il sistema nervoso umano è predisposto a rispondere a pattern visivi sulla base di alcune regole: 1) vicinanza - vedere elementi di uno stimolo tra loro vicini come parte dello stesso oggetto 2) somiglianza - elementi simili fra di loro visti come lo stesso oggetto 3) chiusura - noi tendiamo a vedere forme come delimitate da confini 4) buona continuazione - cerchiamo di vedere linee più possibili continue con il minimo cambiamento di direzione 5) movimento comune - quando uno stimolo si muove a stessa velocità e vs la stessa direzione tendiamo a vederlo in un unico oggetto 6) buona forma- il sistema percettivo cerca di produrre percezioni più possibili eleganti, semplici, ordinate regolari e prevedibili le teorie della gestalt hanno evidenziato la tendenza automatica a distinguere qualsiasi figura dal suo sfondo, anche se questo non è sempre possibile, infatti quando gli indizi presenti nella scena sono scarsi o ambigui la nostra mente può trovare difficoltà a decidere quale forma attribuire al ruolo di figura e quale a quella di sfondo, es figure reversibili del vaso di rubin psicologia delle gestalt- inferenza inconscia gli stimoli influenzano la ns percezione dell’intero ma anche la percezione delle singole cose può influenzare l’intero : inferenza inconscia gli effetti della inferenza inconscia sono evidenziati da fenomeni quali contorni illusori e differenze illusorie di luminosità i contorni illusori emergono nel tentativo del cervello di dare un significato coerente agli input sensoriali, il cervello assume in pochi secondi che immagine o figura deve essere presente perché questa è la spiegazione più ragionevole. i fenomeni illusori sono il risultato dell’attività delle aree cerebrali superiori (parietali e frontali) che non solo ricevono gli input dalla corteccia visiva primaria ma inviano efferenze di ritorno a quell’area influenzandone l’attività neurale. forme controllo provenienti da centri cerebrali superiori si chiamano controllo top down forme controllo guidate dall’input sensoriale sono indicate con termine controllo bottom-up riconoscimento degli oggetti riconoscere 1 oggetto significa classificarlo e attribuirlo ad una determinata categoria 1987 irving biedermann sviluppò la teoria del riconoscimento degli oggetti in base alle loro componenti e la specifica cosa che il cervello deve fare per riconoscere un oggetto. uno dei fattori più difficili da spiegare sulla percezione visiva consiste nel fatto che il cervello è in grado di percepire che un oggetto è sempre lo stesso oggetto nonostante il fatto che l’immagine proiettata sulla retina varia a seconda della posizione dell’oggetto (es un aereo noi lo sappiamo riconoscere sempre in qualsiasi prospettiva sia) lo studioso propose che per riconoscere un oggetto il sistema deve prima scomporlo in un insieme di componenti tridimensionali chiamati GEONI, biderman identificò 36 geoni e qualunque oggetto sarebbe composto da 1 sottoinsieme di geoni organizzati in modo peculiare secondo biedermann il riconoscimento di un oggetto è un processo che implica una sequenza di almeno 3 passaggi: 1 rilevazione caratteristiche sensoriali dell’oggetto 2 individuazione dei singoli geoni 3 integrazione dei geoni e riconoscimento dell’oggetto e confronto con le rappresentazioni depositate in memoria se un soggetto è affetto da agnosia visiva non è in grado di : - nel primo caso delle FORME sono in grado di identificare le caratteristiche elementari come colore ma non riescono a percepire la forma degli oggetti - nel secondo caso degli OGGETTI sono in grado di descriverli e disegnare le forme ma non riescono a identificarli in maniera cosciente cap 17 : le due vie per l’elaborazione delle info visive la corteccia visiva primaria situata nel lobo occipitale invia i suoi segnali e riceve feedbeck di ritorno da aree visive superiori collocate nel lobo parietale e temporale. le aree visive situate al di fuori della corteccia visiva primaria formano 2 canali che svolgono funzioni diverse e decorrono verso il basso nel LOBO TEMPORALE o verso l’alto nel LOPO PARIETALE. via ventrale (verso lobo temporale) è chiamata anche via del What in quanto è specializzata nel riconoscimento degli oggetti , lesioni a questa area producono agnosia visiva, un disturbo caratterizzato dal fatto che le persone sono incapaci di estrarre consciamente il significato di ciò che vedono. via dorsale ( verso il lobo parietale) è chiamata via del where and how in quanto è specializzata nel tenere una mappa dello spazio tridimensionale e nel localizzare gli oggetti nello spazio e nell’utilizzare le info visive come guida x movimenti verso bersagli esterni. le persone con queste lesioni sono in grado di riconoscere gli oggetti ma hanno difficoltà a farsi guidare dalla vista nelle proprie azioni, riescono ad afferrare gli oggetti solo andando a tentoni visone tridimensionale : indizi binoculari gli esseri umani vedono senza sforzi in tre dimensioni : dimensione verticale (alto basso) dimensione orizzontale (destra sinistra) e profondità ovvero la distanza degli oggetti dai nostri occhi. le immagini che si formano sulla retina sono bidimensionali ma il sistema visivo x valutare la profondità si serve di due indizi che derivano dalla visione binoculare : 1 Convergenza oculare - il fatto che gli assi oculari devono necessariamente convergere vs il centro del campo visivo x guardare un oggetto vicino (quindi teoricamente il sistema percettivo potrebbe valutare la distanza degli oggetti dal grado di convergenza degli occhi 2 disparità binoculare - è il termine con cui si indica la differenza tra le immagini retiniche dello stesso oggetto che si forma nei 2 occhi , infatti gli occhi essendo distanziati di qualche centimetro l’uno dall'altro vendono lo stesso oggetto ma da due angolazioni leggermente diverse, quindi quanto è più lontano l’oggetto tanto minore sarà la disparità binoculare. visione tridimensionale: indizi monoculari la percezione è ottima nella visione binoculare ma è presente anche nella visione monoculare l’indizio monoculare di profondità più importante è la parallasse di movimento ovvero un fenomeno x cui la percezione visiva di 1 stesso oggetto cambia con lo spostamento laterale della testa in quanto l’oggetto viene osservato da angolazioni diverse. la variazione nella visione monoculare fornisce info sulla distanza in quanto + lieve è la modifica dell'immagine prodotta maggiore è la distanza dell’oggetto. altri indizi utili sia per la visione monoculare che bidimensionale e tridimensionale: 1 occlusione - oggetti vicini all’osservatore impediscono la vista di oggetti + lontani 2 grandezza relativa di oggetti familiari : oggetti vicini sembrano + grandi rispetto a quelli lontani anche se nella realtà le proporzioni sono opposte 3 prospettiva lineare 4 il gradiente di tessitura:gli elementi che compongono la tessitura o grana visiva diventano + piccoli e + raggruppati man mano che aumenta la distanza dagli occhi 5 posizione rispetto all'orizzonte: nelle scene di esterni gli oggetti + vicini all'orizzonte sono quelli di solito + lontani rispetto a quelli che sono + distaccati dall’orizzonte la capacità di valutare la grandezza di un oggetto è legata alla capacità di valutare la distanza. la grandezza dell’immagine retinica di un oggetto è inversamente proporzionale alla sua distanza dalla retina. cap 18: apprendimento e riflessi apprendimento - processo attraverso il quale l’esperienza vissuta da 1 individuo è in grado di modificare il comportamento in un qualsiasi momento. esperienza - qualsiasi effetto prodotto dall’ambiente esterno e mediato da sistemi sensoriali comportamento in un momento successivo - qualsiasi comportamento messo in atto dopo l’esperienza originaria e che non rientra nella risposta immediata allo stimolo che ha provocato l’apprendimento. apprendimento può essere consapevole e inconsapevole, alcune forme di apprendimento cominciano in maniera consapevole e poi diventano inconsapevoli (Es guidare) condizionamento classico - processo di apprendimento che produce nuovi riflessi. riflesso - sequenza stimolo/Risposta semplice ed automatica (in ogni riflesso c’è uno stimolo dall’ambiente esterno che innesca un comportamento ben definito) ° per essere considerato un riflesso, la risposta allo stimolo deve essere modificata dal sistema nervoso, ciò significa che i segnali provenienti dagli organi di senso entrano nel midollo spinale e nel cervello, dove agiscono in modo da produrre comandi motori che vengono inviati poi ai muscoli e ghiandole del corpo- i riflessi possono essere modificati dall’esperienza. un effetto prodotto dall’esperienza sui riflessi è l'ASSUEFAZIONE - progressiva diminuzione della risposta riflessa che si verifica quando uno stimolo si ripete molte volte. (Es suono molto forte, inizialmente ci fa trasalire poi ci abituiamo) a differenza del condizionamento classico l’assuefazione non produce una nuova sequenza stimolo-risposta, cioè non produce un nuovo riflesso ma inibisce uno già esistente condizionamento classico PAVLOV - scoperta meccanismi alla base del condizionamento classico studiò i cani , e si accorse che gli animali che avevano ricevuto cibo negli esperimenti precedenti iniziavano a salivare ancora prima di ricevere il cibo, in uno dei suoi esperimenti egli suonava il campanello prima di introdurre il cibo nella bocca del cane ed il cane iniziava a salivare già quando sentiva il campanello. pavlov definì questa forma di risposta come “riflesso condizionato” in quanto dipende dalle specifiche condizioni definì lo stimolo che evoca il riflesso condizionato (ll campanello) : stimolo condizionato definì la risposta appresa da tale stimolo (la salivazione) : risposta condizionata anche nella vita quotidiana c’è il condizionamento classico, es vista del water può provocare un bisogno di urinare non avvertito fino a quel momento, in quanto quella vista è stata in passato associata all’urgenza fisiologica. Estinzione, generalizzazione e condizionamento discriminativo pavlov indagò per lungo tempo l’esperimento di salivazione con i cani, voleva dimostrare che i cani avevano appreso a salivare in risposta ad un campanello e e continuavano a produrre la risposta condizionata anche quando la fase del campanello non era più seguita dal cibo. i risultati dimostrarono che se non abbinato al cibo il suono del campanello evocava una risposta di salivazione progressivamente meno intesta: questo fenomeno fu chiamato Estinzione, tuttavia ad una certa distanza di tempo dall’estinzione la risposta condizionata poteva occasionalmente ripresentarsi allo stimolo, egli chiamò questo fenomeno : recupero spontaneo inoltre basta un'unica prova in cui lo stimolo condizionato e lo stimolo incondizionato (es campanello seguito dal cibo) c omparivano di nuovo insieme era sufficiente a ripristinare il riflesso condizionato, noto come “riacquisizione” sulla base di questi dati Pavlov arrivò alla conclusione che : 1 estinzione non elimina il riflesso condizionato ma lo inibisce temporaneamente 2 tale riflesso può andare a diminuire con il tempo o una sola rievocazione può riportare in essere lo stimolo incondizionato. inoltre l’equipe di Pavlov si accorse che la risposta poteva venire evocata anche da uno stimolo simile a quello condizionato: fenomeno chiamato generalizzazione e la risposta condizionata dipenda dal grado di somiglianza con lo stimolo originale. procedura condizionamento discriminativo - la generalizzazione di 2 stimoli poteva essere eliminata solo quando si rinforzava la risposta ad uno stimolo e si estingue la risposta all’altro. che cosa viene appreso nel condizionamento classico? studiosi del comportamentismo si interessano anche a capire cosa veniva realmente appreso durante il condizionamento, WATSON - riteneva che nel condizionamento classico l'animale apprende una nuova connessione stimolo-risposta, TEORIA S/R (connessione motoria fra suono campanello e la salivazione) PAVLOV e SKINNER - riteneva che l’animale apprende x una nuova connessione tra stimolo condizionato e quello incondizionato, TEORIA S/S ( il suono del campanello evoca il ricordo del cibo, ovvero attiva le stesse aree sensoriali del cervello e stimola la salivazione) condizionare paura,fame, eccitazione sessuale il condizionamento classico è un processo attraverso il quale gli individui si preparano al prossimo verificarsi di eventi che hanno x loro un elevato valore biologico: come uno stimolo condizionato che precede un evento doloroso può evocare reazioni corporee che aiutano a prepararsi alla sofferenza (es rilascio di endorfine etc) anche uno stimolo condizionato che precedere un rapporto sessuale può provocare forte eccitazione e risposte fisiologiche adeguate. watson fu il primo psicologo a dimostrare la possibilità di condizionare una risposta emotiva come la paura, con l’esperimento del piccolo albert (rumore associato ai topi, tolti il rumore alla vista dei topi il bimbo piangeva, paura che si è allargata anche ad animali come conigli o cani) oltre alla paura è possibile anche condizionare la sensazione della fame: un segnale che precede l’arrivo del cibo può diventare uno stimolo x una serie di risposte riflesse x preparare il corpo all’assunzione del cibo, questo fenomeno è chiamato effetto stuzzichino, (es un orologio che indica che è ora di cena può causare una sensazione di fame molto più intensa rispetto a quella avvertita subito prima della presentazione del segnale) Esperimenti hanno dimostrato che è possibile condizionare l’eccitazione sessuale anche in soggetti umani , lo scopo di questi esperimenti è funzionale in quanto preparano il corpo all’accoppiamento e aumentano la probabilità di avere figli. reazioni condizionate alle sostanze farmacologiche l’ equipe di Pavlov dimostrò che è possibile condizionare le reazioni fisiche a sostanze farmacologiche. molte sostanze farmacologiche producono 2 effetti: primo effetto diretto secondo effetto di compensazione che tende a ripristinare lo stato corporeo normale lo stimolo neutro che precede l’assunzione di una sostanza farmacologica produce una risposta condizionata che si contrappone all'effetto diretto della sostanza. negli esseri umani il fenomeno tolleranza alle droghe dipende dal condizionamento delle risposte di compensazione. “tolleranza ad una sostanza” - si riferisce al declino degli effetti fisiologici e comportamentali quando la sostanza viene assunta in maniera ripetuta, le persone con il passare del tempo possono aver bisogno di dosi sempre + forti. la tolleranza può essere dovuta a processi di condizionamento in quanto gli stimoli ambientali normalmente associati all’assunzione producono reazioni di compensazione che iniziano ben prima dell’assunzione vera e contrastano gli effetti diretti della sostanza. (siegel e collaboratori trovano che molti casi di overdose erano in realtà casi in cui la dose abituale di eroina era stata assunta in ambienti diversi dal solito) - quando la dose è assunta nell’ambiente abituale gli indizi esterni innescano una serie di compensazione che permettono al corpo di tollerare dosi elevate. l’es è per i tossicomani che in clinica riescono a non assumere droghe e poi rientrati a casa e circondati dagli indizi che hanno imparato ad associare con la droga iniziano a farsi. thorndike e la legge dell’effetto: gli animali e gli esseri umani non si limitano a reagire agli stimoli esterni ma si impegnato attivamente ad ottenere determinati stimolo o cambiamenti ambientali (es cane gratta alla porta x uscire) queste operazioni sono definite: risposte operanti, in quanto operano sul mondo in modo da produrre particolari effetti. risposte strumentali , poiché fungono da strumenti x ottenere un particolare cambiamento. condizionamento operante o condizionamento strumentale , è il processo attraverso il quale uomini e animali apprendono a produrre le risposte strumentali, esso può essere considerato il processo di apprendimento mediante il quale gli effetti di una risposta influenzano la probabilità che essa sia di nuovo prodotta in futuro. i primi studi sul condizionamento operante furono pubblicati da Thorndike, si serviva di una particolare apparecchiatura chiamata “gabbia-problema” o puzzle box - era una piccola gabbia che l’animale poteva aprire dall’interno sollevando 1 gancio. thorndike introduce gli animali affamati, e studia i comportamenti degli animali x uscire a mangiare dalla gabbia, ripetendo la procedura molte volte lo studioso notò che in media il tempo necessario x compiere l’azione di uscire diminuiva in maniera costante, in questo modo poté formulare la cosiddetta legge dell’effetto: ovvero le risposte che in una particolare situazione producono un effetto soddisfacente acquistano maggiori probabilità di essere prodotte in futuro nella stessa situazione e situazioni insoddisfacenti hanno minore probabilità di essere prodotte nuovamente nella stessa situazione. gabbia di skinner - consisteva in una gabbia contenente una leva su cui l’animale poteva agire in modo da ricevere 1 pezzetto di cibo, rispetto alla gabbia problema i vantaggi erano maggiori: 1 l’animale rimaneva chiuso in gabbia dopo aver ricevuto il pezzetto di cibo 2 la quantità di cibo dispendiosa era inferiore alla gabbia problema, dando la possibilità di avere è risposte prima di saziarsi 3 le risposte potevano essere registrate attraverso dispositivi automatici skinner oltre a creare la sua gabbia coniò anche una nuova terminologia. 1 TERMINE RISPOSTA OPERANTE indica qualsiasi comportamento che produce 1 effetto sull’ambiente 2 TERMINE CONDIZIONAMENTO OPERANTE indica processo attraverso il quale l’effetto di una risposta modifica la probabilità che essa possa essere riposta in futuro 3 TERMINE RINFORZO si riferisce al cambiamento dello stimolo che è prodotto dalla risposta e che fa aumentare la frequenza della risposta stessa. secondo skinner il cibo x un animale rappresentano rinforzi naturali x gli esseri umani determinati stimoli possono acquisire il valore di rinforzo anche in seguito ad 1 precedente apprendimento : RINFORZI CONDIZIONATI - x riferirsi a questo secondo tipo di rinforzi ( es il denaro, una volta compreso cosa è possibile comprare con il denaro la maggior parte degli esseri umani apprendono a comportarsi in modo tale da guadagnarne sempre di più) principi di rinforzo nella gabbia di skinner il rinforzo viene emesso soltanto dopo una risposta corretta, a volte però il ratto messo in gabbia non preme mai la leva e di conseguenza la risposta corretta non può essere condizionata, x evitare il problema skinner ideò la Tecnica del modellamento (o shaping) - consiste nel rinforzare ogni risposta che si avvicina sempre di + a quella desiderata (es gioco del fuoco, fuochino, acqua) skinner scopri che se il condizionamento non porta a ottenere 1 rinforzo una risposta operante diminuisce di frequenza fino a scomparire del tutto (i ratti non premono più la leva se non ricevono cibo) : processo chiamato estinzione , anche se non è mai totale all’inizio della procedura di condizionamento è meglio adottare 1 schema di rinforzo continuo, ma è anche utile a volte utilizzare uno schema di rinforzo parziale in cui la risposta viene rinforzata solo alcune volte: 4 schemi di rinforzo parziale: 1 - SCHEMI RAPPORTO FISSO (rinforzo si verifica sempre dopo x risposte) 2- SCHEMA RAPPORTO VARIABILE( numero di risposte necessarie ad ottenere rinforzo varia ) 3 - SCHEMA A INTERVALLO FISSO (tra due risposte rinforzate successive deve passare 1 intervallo di tempo fisso) 4 - SCHEMA AD INTERVALLO VARIABILE (tempo che trascorre tra 2 risposte rinforzate successive varia ) uno dei vantaggi connesso all’uso di schemi di rinforzo parziale è che essi rendono la risposta condizionata molto resistente all’estinzione. ( secondo skinner infatti questo fenomeno aiuta a spiegare i giocatori d’azzardo - essi continuano a giocare perché hanno appreso che la prossima scommessa potrebbe essere quella vincente) rinforzo - è qualsiasi processo che aumenta la probabilità che una certa risposta venga emessa e può essere positivo o negativo punizione - può essere considerata come un processo opposto al rinforzo in cui le conseguenze di una risposta fanno diminuire le probabilità che si ripresentino in futuro. e anche lei può essere positiva o negativa uno stesso rinforzo può agire da rinforzo e punizione. Apprendimento discriminativo nel condizionamento operante cosa apprende un ratto con il condizionamento operante? un ratto condizionato in una gabbia di skinner apprende a premere la leva. l’associazione tra stimoli all’interno della gabbia e risposta è evidenziata dal fatto che il ratto non preme la leva quando si trova in una gabbia diversa da quella utilizzata x il condizionamento. procedura condizionamento discriminativo consente di condizionare l’animale a produrre una specifica azione in risposta a stimoli + specifici rispetto all’ambiente interno della gabbia. uno stimolo discriminativo nel condizionamento operante è x certi versi analogo allo stimolo condizionato nel condizionamento classico perché evoca una specifica risposta come risultato di un precedente apprendimento. condizionamento classico ha la risposta che non è di natura riflessa ma lo stimolo crea una situazione ottimale perché la risposta venga spontaneamente prodotta dall’animale. condizionamento operante discriminativo è uno strumento utile x studiare le capacità sensoriali di animali e bimbi molto piccoli che non possono esprimere le proprie sensazioni a parole. generalizzazione e comprensione dei conceti: condizionamento operante dopo un condizionamento discriminativo: gli animali rispondono anche a nuovi stimoli che percepiscono simili allo stimolo discriminativo. negli esperimenti di herrnstein condizionò i piccioni a beccare un testo per ottenere i semi utilizzato come stimoli diapositive di immagini naturalistiche, da una parte c’erano immagini di alberi, dall’altra immagini che non contenevano alberi , i risultati dimostrarono che dopo 5 gg di addestramento tutti i piccioni erano in grado di discriminare perfettamente le 2 categorie di immagini. i piccioni imparavano a riconoscere ogni immagine o apprendevano 1 regola base nella quale distinguevano le immagini in 2 categorie? i dati suggeriscono che i piccioni basavano le loro risposte su un concetto di “albero” condizionamento operante come apprendimento di aspettative: nel condizionamento operante si stabilisce un legame tra la risposta condizionata e gli stimoli presenti subito prima di emettere la risposta. x tolman l’animale sottoposto ad una procedura di condizionamento operante apprende una aspettativa mezzo-fine (il ratto apprende che una particolare risposta prodotta al momento appropriato porterà ad una certa conseguenza, la leva quindi è vista come mezzo x ottenere un certo fine, l’animale poi può decidere se premere o meno la leva a seconda di quanto sia affamato etc) durante l’esperimento: i ratti del gruppo 1 apprendono che premendo la leva ricevono una ricompensa di grande valore ratti del gruppo 2 premendo leva ricevono ricompensa con minor valore per poi fare il cambio. per la teoria S-R i ratti del grupo 1 dovrebbero continuare a rispondere con maggiore frequenza, x la forte connessione che si è stabilita nella prima fase, ed invece si mostra un drastico declino (effetto divario negativo). al contrario i ratti del gruppo 2 passano a mangiare il cibo + buono molto + velocemente e si parla di effetto di divario positivo dal punto di vista cognitivo gli effetti si spiegano: 1 l’animale ha appreso ad aspettarsi 1 certa ricompensa 2 è in grado di confrontare la ricompensa che riceve con quella che si aspetta il gioco nel condizionamento classico e operante il ricercatore induce cambiamenti prevedibili nel comportamento animale che ha un ruolo passivo. in natura gli animali sono soggetti attivi nell’apprendimento per: - esplorazione : x cambiamenti signifiativi avvenuti nell’ambiente - gioco gli animali apprendono a controllare i propri comportamentiù - osservazione e imitazione dei loro simili animali apprendono nuove abilità sono tutte tendenze comportamentali innate, istintive e si sono stabilite attraverso l’evoluzione e facilitano l’apprendimento. x il tedesco groos il gioco consente di fornire agli animali giovani un mezzo per apprendere ad usare le loro abilità istintive, gli animali vengono al mondo con delle pulsioni che però devono essere affinate - gli animali giovani giovani + degli adulti - gli animali della specie che deve imparare di + gioca di + - i giovani mammiferi giocano + rispetto ad animali di altre specie - carnivori giocano di + rispetto ad erbivori - carnivori giocano + a rincorrersi, tendersi aguati. carnivori + a correre - giovani di tutte le speci giocano di + a fare la lotta - il gioco è una sfida, gli aninali tendono a mettersi apposta in situazioni che rappresentano una sfida x loro gioco implica + ripetizioni utile x affinare l’abilità e ogni ripetizione rappresenta leggere differenze rispetto a quella precedente esplorazione (esperimento dei topi nell’arena) l’apprendimento è suddiviso in : apprendimento di abilità che è favorito dal gioco apprendimento di informazioni c he è favorito dall’esplorazione, l’esplorazione è una categoria del comportamento + primitivo, qualsiasi tipo di animale deve esplorare l'ambiente x trovare cibo o riparo. l’esplorazione si mescola alla paura per stimoli e ambienti nuovi. lo scopo dell’esplorazione è quello di determinare se un oggetto o un luogo è sicuro o no, si hanno 2 sensazioni in merito alla esplorazione: 1 curiosità che lo spinge verso l’oggetto 2 paura che lo tiene lontano dall’oggetto si ha l’apprendimento latente quando un apprendimento non si manifesta in modo immediato nel comportamento animale osservazione e imitazione guardando gli altri esseri umani possiamo apprendere una grande quantità di info. apprendimento osservativo - osservare in azione una persona che già padroneggia una specifica qualità i mammiferi apprendono di + per imitazione, ma solo nei mammiferi, al di fuori dei mammiferi non primati l’apprendimento ha processi + semplici come rafforzamento dello stimolo: aumento rilevanza dell’oggetto su cui l’individuo sta agendo rafforzamento dello scopo : aumento della pulsione a ricevere la stessa ricompensa nel cervello degli esseri umani e di alcuni primati sono presenti dei neuroni dedicati all’imitazione : sono chiamati neuroni specchio nell’apprendimento è fondamentale la cultura (così ogni volta non dobbiamo reinventare la ruota) la specie seconda a noi x importanza di cultura sono gli scimpanzè quando una persona parla i nostri occhi si spostano automaticamente nella stessa direzione in cui va il suo sguardo , questo comportamento aiuta a capire cosa l'altra persona sta guardando. la sua impo è rilevata fin dai bambini piccoli dalla seconda metà del primo anno di vita, perché sembra facilitare l’apprendimento del linguaggio , quando la madre pronuncia una nuova parola il bimbo può capire il suo significato semplicemente guardando lo stesso oggetto che la madre sta guardando modello modale della mente psicologi cognitivi considerano la mente ed il cervello come un elaboratore di info simile al computer. l’info giunge al cervello attraverso sistemi sensoriali e può essere elaborata e immagazzinata in 1 deposito a lungo termine e poi recuperata x risolvere 1 problema. memoria: insieme di tutte le info contenute nella mente di una persona, ed è anche la capacità che ha la mente di immagazzinare e recuperare tali informazioni nella teoria cognitiva le teorie coincidono spesso con i modelli che sono rappresentati tramite diagrammi di flusso: i riquadri simboleggiano le diverse componenti della mente frecce indicano il movimento delle info da una componente all’altra ogni componente viene considerata come la sede di 1 particolare insieme di operazioni o processi che servono a manipolare le info in entrata. modello modale della mente + famoso di tutti, proposto negli anni 60 del 900 da Atkistono e shriffin: modello prevede 3 diversi magazzini di memoria memoria sensoriale memoria breve termine memoria lungo termine ognuno caratterizzato da 1 propria capacità ( quantità di info che possono simultaneamente elaborate) propria durata ( tempo x cui può essere trattenuta un info ) processo di controllo ( attenzione reiterazione codifica e recupero) che governano l’elaborazione delle info all'interno di ciascun magazzino ed il passaggio da 1 deposito all’altro. memoria sensoriale - sono visione, udito, olfatto, gusto e tatto. ogni memoria sensoriale trattiene tutti gli input in entrata in quello specifico sistema sensoriale indipendentemente dal grado di attenzione prestata loro (es quando vediamo un lampo noi lo possiamo continuare a vedere x una frazione di secondo oltre la sua vera durata) questa funzione serve x trattenere l’info abbastanza a lungo x permettere agli altri processi mentali di analizzare e decidere se trasferirla nella memoria a breve termine o meno. la maggior parte delle info contenute nella memoria sensoriale non viene trasferita alla MBT. diventiamo consapevoli degli stimoli trasferiti al magazzino a breve termine attraverso processo selettivo dell’attenzione. memoria breve termine o memoria di lavoro - è la sede del pensiero conscio in cui avvengono tutte le percezioni sentimenti elaborazioni e ragionamenti di cui siamo coscienti. le info arrivano tramite MAGAZZINO SENSORIALE e tramite MEMORIA LUNGO TERMINE (che contiene le conoscenze acquisite in passato) tutti i contenuti contenuti della MBT se non vengono rielaborati e reiterati svaniscono. essa ha una capacità molto limitata, solo pochi elementi possono essere contemporaneamente elaborat memoria lungo termine: dopo che l’info ha raggiunto la memoria di lavoro può essere codificata nella memoria a lungo termine: essa è la memoria e contiene tutto ciò che una persona conosce. di norma noi non siamo consapevoli dei contenuti presenti nella memoria a lungo termine fino a quando non sono stati trasferiti nella memoria lavoro. infatti nel modello modale i contenuti della memoria a lungo termine rimangono quiescenti finchè non vengono richiamati nella memoria di lavoro e utilizzati. differenze MBT e MLT: - MLT è passiva (deposito info) MBT è attiva (info attivamente elaborate) - MLT è duratura MBT natura fugace - MLT ha una capacità illimitata MBT capacità molto limitata secondo modello modale processi di controllo regolano flusso info da un comparto di memoria all’altro, tre processi particolarmente info: - attenzione - processo che seleziona le info che devono essere trasferite dai magazzini sensoriali alla memoria a breve termine - codifica - processo che controlla il trasferimento da MBT a MLT e può essere incidentale o accidentale - Recupero - controlla il trasferimento delle info da MLT a MBT è il “ richiamare alla mente” ed intenzionale o automatico memoria sensoriale, ascolto selettivo e visione selettiva selezione naturale ci ha dotato di meccanismi in grado di soddisfare 2 esigenze fra loro opposte. 1 esigenza di concentrare l’attenzione sul compito da svolgere senza farsi distrarre 2 necessità di monitorare gli stimoli irrilevanti e spostare l’attenzione in maniera veloce su eventuali segnali di pericolo. info entra dai sensi nel -> magazzino sensoriale dove viene elaborata al fine della sopravvivenza = viene fatta quasi sempre a livello inconscio ed è definita elaborazione preattentiva = numero limitato di item potranno passare nella memoria di lavoro, comparto conscio e a capacità limitata. gli esseri umani prestano attenzione in modo selettivo agli stimoli rilevanti ignorando gli stimoli irrilevanti. fenomeno cocktail party- capacità di udire e comprendere la voce di una particolare persona ignorando tutte le altre voci di uguale intensità o + forti. anche la visione può essere selettiva gli esseri umani sono capaci di spostare l'attenzione su stimoli improvvisi che segnalano pericoli o eventi significativi, questa capacità dipende dal riascoltare o rivedere tornando indietro di qualche secondo, stimoli uditivi o sensoriali registrati nella memoria sensoriale. ( trattenere stimoli a cui non si presta attenzione x un tempo sufficientemente lungo x consentirci quando poi ci concentriamo di portarli alla coscienza in caso siano significativi ) memoria sensoriale uditiva è detta memoria ecoica in quanto la traccia è simile all’eco memoria sensoriale visiva è detta memoria iconica un limite del modello modale è dato dal fatto che una data info può influenzare il comportamento solo se viene selezionata dal processo di attenzione e trasferita dalla memoria sensoriale alla memoria lavoro. un input può modificare il comportamento anche se non raggiunge il livello della coscienza, - > termine PRIMING - è quando uno stimolo non percepito a livello conscio attiva info già immagazzinate nella memoria a lungo termine la mente svolge ruoli di routine in automatico, ciò permette alla memoria a breve termine di impegnarsi in attività cognitive + complesse (es lettura) modello memoria di lavoro/ memoria a breve termine è il centro della percezione e pensiero cosciente. - parte della mente che pensa, prende decisioni e controlla processi coem attenzione e recupero delle info dalal memoria a lungo termine. la memoria di lavoro è dove sono tenute le info x più di qualche secondo ma meno di 1 minuto. modello di memoria del lavoro è stato proposto da baddley e hitch (il modello assume che la memoria è composta da varie componenti separate ma integranti) 1 circuito fonologico 2 taccuino visuo-spaziale 3 esecutivo centrale 4 (aggiunto da poco) buffer episodico (controlla info dal circuito fonologico e taccuino visuospaziale e lo somma con info della mlt) circuito fonologico gli elementi che una persona può tenere a mente e riferire con precisione in un breve intervallo di tempo prende il nome di memoria a breve termine. ( circa 7- 2 unità di info) capacità di comprendere e riferire delle cifre subito dopo averle udite prende il nome di DIGIT SPAN . (test con coppie di nimeri di diversa lungehzza - compito del partecipare è nel ripetere la sequenza nello stesso ordine in cui è stata presentata) Grazie al digit span le ricerche hanno dimostrato che la capacità della memoria a breve termine dipende dalla rapidità con cui si riesce a pronunciare gli elementi da tenere a mente. le persone possono trattenere nella memoria un numero di item verbali pari a quelli che riescono a pronunciare ad alta voce in 2 secondi. (memoria parole corte è migliore rispetto a memoria per parole lunghe) qualsiasi compito che interferisce con la capacità del soggetto di articolare parole da ricordare diminuisce la capacità della MBT. taccuino visuospaziale trattiene info visive e spaziali sotto forma di immagini mentali, spesso noi usiamo le immagini mentali quando dobbiamo valutare l'organizzazione spaziale degli oggetti. (le immagini mentali non corrispondono a fotografie della mente, anche se molti esami e test confermerebbero che il soggetto esamineranno un'immagine mentale come in una fotografia) - kosslyn dimostra che le immagini mentali sono dotate di organizazzione spaziale proprio come le foto, infatti quando le persone si formano un immagine mentale di una figura vista precedentemente esse muovono gli occhi in maniera molto simile a quando guardano l’immagine originale. limiti della memoria, prestazione nel doppio compito tecnica del doppio compito, utilizzata per indagare la memoria a breve termine. la tecnica consiste nel eseguire due compiti mentali simultanei, uno dei quali implica un test di memoria - il risultato è che la prestazione nella condizione di attenzione divisa è molto inferiore rispetto a quella che si ottiene con una condizione attenzione unitaria. questa interferenza è dovuta al fatto che i 2 compiti competono le stesse risorse attenzionali e cognitive. mentre se l’interferenza è prodotta sulla divisione dell’attenzione e sul circuito fonologico e l’altro visuospaziale è molto ridotta in quanto viene svolta su due “canali” diversi. (esperimento nel tenere a mente una serie di cifre e tenere a mente dei quadrati disegnati , in questo caso l’interferenza è minima. nel momento che venne inserito un disturbatore verbale e un laser i risultati evidenziano un netto peggioramento) nella vita normale pochi compiti sono puramente visivi o verbali, es guidare è entrambi // parlare al cellulare è un compito verbale ma qualsiasi conversazione può richiedere l’uso di immagini mentali esecutivo centrale e modello del SAS esecutivo centrale è il sistema meno studiato nella memoria di lavoro. modello SAS studiato da NORMAN e SHALLICE cerca di spiegare: 1 modo in cui vengono controllate le attività del soggetto 2 perchè a volte il controllo si interrompe portando errori di comportamento molti dati del modello SAS provengono dall’osservazione di lapsus mentali nella vita di tutti i giorni o da esami di disturbi del comportamento in pazienti con disturbi neuropsicologici. (es del modello: due attività automatiche possono entrare in conflitto ed è necessario dare la priorità ad 1 di esse es quando si guida e parla, è preferibilmente smetere di parlare per evitare di investire un ciclista che sbuca all’improvviso. nel modello del SAS questa decisione è eseguita da un processo automatico chiamato “ contention scheduling “ il quale consente al sistema di implementare alcune semplici regole riferite all’importanza relativa delle varie azioni, ovvero inibisce alcune azioni a favore di altre che hanno la precedenza in un determinato momento) seconda componente del modello Sistema Attenzionale Supervisore è quella paragonabile alle operazioni della volontà. la funzione è quella di interrompere il comportamento in atto x consentire al soggetto di prendere una decisione critica oppure mogettare in modo volontario la sequenza delle azioni da compiere. esso è coinvolto soprattutto quando la situazione è nuova, difficile o pericolosa. Memoria di lavoro nel cervello Il mantenere le info nel circuito fonologico implica l’azione di processi simili a quelli coinvolti nell’articolare le parole e nell’ascoltare le parole pronunciate da altri. (quando viene chiesto ad 1 persona di ricordare una lista di parole si verifica 1 attivita nelle regioni dell’emisfero sinistro coinvolte nella produzione e ascolto di parole -> area di broca e area di Wernicke) lesioni cerebrali che interferiscono con la capacità di articolare o capire le parole sentite riducono anche la capacità di trattenere le parole nel circuito fonologico. mentre mantere info visive nel taccuino visuo spaziale im