Parte generale infanzia 1.2 - Guide per la cura dei bambini PDFs

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Meriam Hassine

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educazione infantile sviluppo infantile asili nido psicologia dello sviluppo

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Questo documento presenta riflessioni e considerazioni sulla cura e sull'educazione dei bambini in età infantile, con un'analisi dei diversi approcci e delle sfide attuali degli asili nido. Vengono analizzati elementi come le relazioni genitore-bambino, le problematiche legate al bullismo e all'educazione emotiva, offrendo spunti di approfondimento sull'argomento.

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Parte generale infanzia 1.2 Gli asili nido dell'ONMI svolgevano un ruolo importante nel fornire assistenza ai bambini fino ai tre anni di età, specialmente per le madri che lavoravano fuori casa. La restrizione dell'accesso alle persone estranee al personale addetto al nido indicava un'attenzione al...

Parte generale infanzia 1.2 Gli asili nido dell'ONMI svolgevano un ruolo importante nel fornire assistenza ai bambini fino ai tre anni di età, specialmente per le madri che lavoravano fuori casa. La restrizione dell'accesso alle persone estranee al personale addetto al nido indicava un'attenzione alla sicurezza e alla privacy dei bambini. Tuttavia, questo approccio potrebbe aver limitato l'opportunità di coinvolgimento dei genitori nell'esperienza educativa dei loro figli. Oggi, gli asili nido sono considerati un servizio sociale di interesse pubblico accessibile a tutte le famiglie, senza restrizioni rigide sull'accesso. L'incoraggiamento del coinvolgimento dei genitori riflette un cambiamento nei valori educativi, riconoscendo il ruolo fondamentale della famiglia nell'educazione dei bambini. Questa apertura all'interazione genitore-bambino può favorire lo sviluppo emotivo e relazionale del bambino. Inoltre, si è compreso sempre più che l'educazione nei primi anni di vita va oltre la vera cura igienica e deve tener conto della complessità della personalità infantile. Questo comprende l'attenzione non solo all'igiene, ma anche all'affettività, all'intelligenza e al linguaggio. Gli asili nido moderni si concentrano quindi su un approccio olistico che mira a soddisfare le esigenze emotive, cognitive e sociali dei bambini. Una critica che emerge riguarda la struttura fisica degli asili nido, sia quelli dell'ONMI che quelli attuali. La disposizione uniforme degli spazi in dormitorio, refettorio e salone potrebbe riflettere un'idea di omogeneità e rigidità, non necessariamente adatta alle esigenze di sviluppo dei bambini. Inoltre, il passare gran parte della giornata in un grande salone potrebbe limitare le opportunità di gioco e di interazione sociale, aspetti fondamentali per lo sviluppo dei bambini. La gerarchia del personale negli asili nido dell'ONMI presentava una distinzione chiara tra diverse figure professionali, ciascuna con ruoli e responsabilità specifici. Questa organizzazione gerarchica contribuiva a garantire un funzionamento efficiente e organizzato della struttura, con attenzione sia alle esigenze pratiche che educative dei bambini. La dirigente svolgeva un ruolo chiave nella gestione e nella supervisione dell'asilo nido. Aveva il compito di dirigere e sorvegliare il personale addetto all'istituzione, assegnare i turni, mantenere il contatto con le famiglie e gestire la logistica, come la consegna e il controllo del materiale necessario al funzionamento della struttura. Questo ruolo richiede competenze manageriali e relazionali, nonché una conoscenza approfondita delle normative e delle procedure dell'asilo nido. mentre la vigilatrice d'infanzia era responsabile di garantire il benessere fisico e mentale dei bambini all'interno dell'asilo nido. In caso di assenza, sostituiva l'assistente sanitaria visitatrice e collabora per assicurare il rispetto delle norme igieniche. Inoltre, partecipava alle visite mediche e forniva supporto alla dirigente in varie attività, contribuendo così al buon funzionamento generale della struttura. Infine, la puericultrice si occupava direttamente dell'assistenza e del benessere dei bambini nel suo gruppo. Questo includeva la cura, l'igiene e il cambio degli indumenti, nonché la segnalazione di eventuali problemi di salute o comportamentali. La puericultrice era quindi fondamentale nel garantire un ambiente sicuro e accogliente per i bambini, fornendo loro l'attenzione e le cure necessarie per il loro sviluppo ottimale. Anche se oggi potrebbero esserci cambiamenti nelle pratiche e nell'organizzazione del personale negli asili nido, questa struttura gerarchica evidenzia l'importanza di una gestione competente e specializzata nell'ambito dell'infanzia. Modulo di approfondimento 7.2 Nella favola, Bip è una creatura piccola, un esserino dolce e tenero, a cui hanno spezzato il suo cuore. si sente così tanto ferito da arrivare alla conclusione che non vale la pena amare gli altri, perché è troppo doloroso. Però nel bosco incontra alcuni grossi e duri starnazzoni, loro gli insegnano come indurire il suo cuore, in modo da non dover mai più soffrire. così Bip diventa un bullo, all'inizio si sente molto potente ma a un certo punto si accorge che il suo mondo è diventato tutto grigio. Bip incontra alcune creature che gli insegnano il modo di proteggersi senza indurre il proprio cuore. quando sceglie di rischiare e di non rinunciare più ad amare malgrado questo gli provoca una sofferenza, il calore e i colori tornano a inondare il suo mondo quindi non è più solo. i muri che circondano il cuore possono diventare una prigione, invece che una protezione, quindi rischiano di escludere il calore, l’amore e la gentilezza. quando si sceglie di indurire il proprio cuore, si può arrivare a non soffrire più ma anche di non assaporare più gran parte della vita inoltre possono tenere lontano le persone. infatti una persona che non prova emozioni è una persona che gli altri non cercano più. Questa favola è rivolta ai bambini che hanno fatto i bulli, che hanno sofferto molto per amore, ai quelli che hanno assunto un atteggiamento troppo difensivo perché è successo a loro qualcosa di molto doloroso, ai quelli che hanno indurito il proprio cuore perché a casa o a scuola si sono scontrati con una situazione troppo dura, ai bambini che hanno indurito il proprio cuore perché sono stati testimoni di violenza tra genitori, che sono stati ripetutamente picchiati, che sono stati fatti vergognare o umiliati, a quei bambini che hanno indurito il proprio cuore perché troppe volte non hanno ricevuto risposta ai loro bisogni, ai bambini che pensano di aver perso l'amore dei genitori a favore di qualcun altro e ai bambini che si vendicano sugli altri per un dolore che hanno provato loro stessi. Quando una persona assume un atteggiamento di difesa estrema per respingere un dolore, tiene lontano da sé anche tutto quello che potrebbe costituire nutrimento emotivo per la sua vita. quando un bambino come Bip si difende comportandosi in modo duro, sta precludendo anche la possibilità di ricevere aiuto. Ecco perché alla fine i muri intorno al suo cuore divengono una prigione più che un sistema di protezione. Quando si chiude il proprio cuore e si preferisce il potere all'amore, la vita diventa dura e infelice. un mondo regolato sulle dinamiche del potere è un mondo senza sole, un mondo in cui gli alberi sono senza le foglie, è come se fosse sempre inverno. Quando un bambino vive in un mondo basato sul potere è probabile che si perda tutto ciò che potrebbe arricchirsi a livello emotivo ed espandere la sua vita. Non conosce il reciproco scambio di gesti teneri, gentili e affettuosi, la calma, il calore e il sentirsi a proprio agio, non vivrà mai una relazione tanto amorevole. i bambini che hanno indurito il proprio cuore spesso manifestano comportamenti energetici, iperattivi e aggressivi. Le loro difese li rendono non solo refrattari alle proprie emozioni, ma anche a quelle degli altri, il che rende difficile stabilire relazioni sincere e empatiche con loro. Questo è esattamente ciò che accade a Bip nella favola: una volta indurito il suo cuore, perde gli amici e rimane circondato solo da creature simili a lui, i starnazzoni. Tuttavia, dietro questo comportamento duro e respingente, si cela spesso un bambino ferito e spaventato. È importante riconoscere che chiudono la porta agli altri non perché siano cattivi, ma perché sono disperatamente feriti o spaventati. Questi bambini hanno bisogno di comprensione e di qualcuno che li aiuti a superare le loro difese per raggiungere il nucleo vulnerabile che si nasconde sotto. Anche gli adolescenti che hanno costruito solide difese intorno al cuore possono diventare irraggiungibili se non ricevono aiuto. È fondamentale per le persone intorno a loro cercare di raggiungerli e stabilire un contatto empatico, anche se può essere difficile penetrare nella corazza che hanno eretto intorno a sé. È interessante notare che i bambini che mostrano una durezza e un atteggiamento respingente possono suscitare tenerezza solo quando le loro difese mostrano delle crepe e permettono di intravedere le loro emozioni più fragili. In questo modo, possono trovare comprensione e supporto da parte degli altri, incoraggiandoli a iniziare a abbattere quelle mura protettive e a connettersi con le loro ve Meriam hassine Modulo di approfondimento 7.9 Il bullismo è un fenomeno complesso e diffuso, che può avere conseguenze profonde e durature sulle vite dei ragazzi coinvolti e sulla cultura delle comunità in cui si manifesta, specialmente nelle scuole. Secondo le riflessioni di Crepet, il bullismo può essere interpretato come un segnale di impotenza da parte del bullo, che non riesce a comunicare in modo efficace se non attraverso la violenza. Questa incapacità può derivare da vari fattori, tra cui un ambiente familiare violento, carenze nell'educazione emotiva e sociale, o il mancato sviluppo di abilità di gestione dei conflitti e di empatia. Un elemento chiave evidenziato da Crepet è che i genitori spesso difendono i loro figli bulli, proteggendo la loro impotenza e giustificando i loro comportamenti violenti che nel tempo potrà riperterli poiché il ragazzo non viene chiamato a riflettere sulle conseguenze dei suoi atti e a sviluppare una consapevolezza delle proprie responsabilità. Inoltre, i genitori possono talvolta trasmettere modelli di comportamento aggressivo o non assertivo ai loro figli, contribuendo così alla crescita di un clima di violenza. Per affrontare il problema del bullismo in modo efficace, Crepet suggerisce che la scuola dovrebbe concentrarsi su tre elementi fondamentali: autonomia, autostima e creatività. Questi aspetti sono cruciali per migliorare la qualità della vita dei ragazzi e incoraggiarli a prendere iniziative positive e costruttive. Promuovere un ambiente scolastico in cui i ragazzi si sentano valorizzati, rispettati e incoraggiati a esprimere se stessi in modo autentico può contribuire a ridurre i comportamenti di bullismo e a promuovere una cultura di rispetto reciproco e solidarietà. Inoltre, Crepet sottolinea l'importanza del ruolo dei genitori nel contrastare il bullismo. Essi devono stabilire chiaramente delle regole da seguire e far rispettare, e devono agire con autorità, piuttosto che adottare un approccio permissivo o troppo rigido. La reciprocità tra genitori e figli è un principio chiave: se i genitori fanno qualcosa per il bene del figlio, ci si aspetta che anche il figlio faccia qualcosa per sé stesso, dimostrando un impegno personale verso il miglioramento del proprio comportamento. Infine, Crepet sottolinea l'importanza dell'autorevolezza nella relazione genitore- figlio. Essere autorevoli significa stabilire confini chiari e coerenti, senza indulgere in eccessive punizioni o eccessiva tolleranza. Questo tipo di approccio genitoriale può aiutare a promuovere un ambiente familiare sano e rispettoso, fondamentale per prevenire comportamenti violenti e promuovere lo sviluppo positivo dei ragazzi. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.8 È fondamentale riconoscere che i comportamenti da bullo spesso nascono da profonde ferite emotive e da una sensazione di impotenza e indifesa. Il bullo cerca di comunicare il proprio dolore trasferendolo sugli altri o cercando di sbarazzarsene. In molti casi, il cuore del bambino si indurisce per proteggersi dal dolore emotivo, ma senza il supporto adeguato questo può causare ulteriori danni emotivi sia al bambino che alla società nel suo complesso. È vero che l'istruzione morale e l'educazione possono aiutare a promuovere comportamenti positivi, ma la vera risoluzione dei problemi dei bulli richiede un ascolto profondo e empatico del loro dolore e delle loro ferite emotive. Gli insegnanti spesso non hanno il tempo o le risorse per offrire questo tipo di supporto individuale, mentre i terapeuti possono dedicare il tempo necessario per comprendere e affrontare le esigenze emotive del bambino. Senza una terapia o un counseling efficace, i bambini che hanno indurito il proprio cuore rischiano di perpetuare cicli di dolore e sofferenza nelle loro vite future, replicando le relazioni disfunzionali che hanno sperimentato in famiglia. È importante offrire loro l'opportunità di elaborare e affrontare i loro conflitti interiori e il loro dolore in un ambiente sicuro e accogliente. La terapia può aiutare i bambini a sviluppare nuove modalità di relazione basate sulla gentilezza, sull'empatia e sulla collaborazione. Attraverso un sostegno terapeutico mirato, i bambini possono imparare a esprimere e a elaborare i loro sentimenti in modi più costruttivi, riducendo così il rischio di comportamenti aggressivi e dannosi. È importante comprendere che la terapia può richiedere tempo e pazienza, ma offre un percorso verso la guarigione emotiva e la crescita personale. Anche se alcuni bambini possono resistere inizialmente alla terapia per paura di affrontare il proprio dolore, è importante continuare a offrire loro sostegno e incoraggiamento per superare questa resistenza e intraprendere un percorso di guarigione. la presenza di un sostegno psicologico costante e la guida di un terapeuta competente sono fondamentali per aiutare i bambini a superare il dolore nascosto sotto il loro cuore indurito. Senza questa sicurezza, molte volte il bambino non si avventurerebbe mai da solo nel processo di guarigione, poiché il meccanismo di difesa della mente non lo permetterebbe. La terapia offre un ambiente sicuro in cui il bambino può esplorare e affrontare le sue emozioni senza giudizio. Durante le sedute, i bambini possono finalmente scaricare il peso della loro rabbia, dolore, odio o paura, trovando sollievo nel poter esprimere liberamente ciò che provano. Molte volte, questa è la prima volta che riescono ad entrare in contatto con emozioni tenere, calde e gentili. Tuttavia, è importante notare che il processo di guarigione richiede tempo e pazienza. È solo attraverso la costanza delle sedute e l'applicazione pratica di nuovi strumenti di protezione che il bambino può imparare a trasformare il nuovo modo di essere sperimentato e praticato nell'ambito terapeutico in comportamenti adattativi anche in altre situazioni della vita quotidiana. Quando il bambino inizia a sciogliersi durante la terapia, ha bisogno di essere accolto con calore ed empatia da parte del terapeuta. Questo momento di trasformazione segna spesso una svolta nella relazione terapeutica, poiché il bambino abbandona gradualmente i giochi di dominio e sottomissione per abbracciare un'interazione più collaborativa e basata sul potere con. In questo nuovo contesto, la leggerezza e la facilità nella relazione terapeutica diventano evidenti, e il bambino si apre a nuove esperienze e opportunità di crescita emotiva. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.7 Altre attività che offrono al bambino un modo creativo e riflessivo per esplorare i propri sentimenti e le proprie esperienze, aiutandolo a comprendere meglio se stesso e il suo rapporto con il mondo che lo circonda troviamo l'attività della credibilità. il bambino è incoraggiato a immaginare cosa potrebbe accadere se condividesse i suoi veri sentimenti con gli altri, anziché mascherarli con un atteggiamento da "duro". Questo gli offre l'opportunità di riflettere sul valore dell'apertura e della vulnerabilità nelle relazioni interpersonali. Nell'attività della fortezza, il bambino è guidato a esplorare le relazioni significative nella sua vita e a riflettere su quali persone lo fanno sentire al sicuro e protetto, e quali invece non gli offrono lo stesso livello di comfort. Questo gli aiuta a comprendere meglio le dinamiche delle sue relazioni e a stabilire confini sani. Con l'attività di dove tutto si risolve, il bambino è incoraggiato a immaginare un luogo sicuro e protetto dove possa esprimere se stesso liberamente senza timore di giudizio o ferite emotive. Questo gli offre un'opportunità per esplorare il concetto di sicurezza e di autenticità nelle relazioni. L'attività dei ponti al posto dei muri invita il bambino a riflettere su quali persone nella sua vita siano degne di fiducia e su come possa costruire ponti per connettersi con loro. Questo gli offre l'opportunità di esplorare il concetto di fiducia e di apertura nelle relazioni interpersonali. Con l'attività di qualcosa di orribile, il bambino è guidato a esplorare eventuali traumi o esperienze negative che possa aver vissuto, offrendogli un modo per elaborare tali esperienze attraverso l'arte e l'espressione creativa. Infine, con l'attività di un mondo colorato, il bambino è incoraggiato a riflettere sui momenti in cui si sentiva più felice e pieno di vita, e su come possa cercare di riportare quei colori nella sua vita anche durante i momenti difficili. Questo gli offre l'opportunità di concentrarsi sui suoi ricordi positivi e di trovare gioia anche nelle situazioni più difficili. È essenziale offrire un ambiente sicuro e di supporto per i bambini che hanno indurito il loro cuore e manifestano comportamenti da bulli, in modo che possano esplorare e comprendere le proprie emozioni senza giudizio. La sensibilità e l'empatia sono cruciali nel guidare questi bambini attraverso un processo di auto-riflessione e crescita emotiva. Spiegare al bambino che esistono alternative alla difesa rigida e alla chiusura emotiva è un passo importante per aiutarlo a sviluppare una maggiore consapevolezza delle sue emozioni e delle sue interazioni con gli altri. L'enciclopedia emotiva può essere un'importante risorsa per insegnare ai bambini un vocabolario più ampio per esprimere i propri sentimenti, aiutandoli a riconoscere e a comunicare il loro dolore in modo più costruttivo. Offrire al bambino esperienze di relazioni amorevoli e autentiche è fondamentale per aiutarlo a comprendere il valore e il potenziale delle connessioni umane. Questo può comportare l'organizzazione di attività divertenti, creative e piene di calore, che favoriscano l'espressione spontanea delle emozioni e incoraggino la partecipazione attiva e il coinvolgimento positivo. Tuttavia, è importante riconoscere che per alcuni bambini, abituati a un ambiente ostile e dominato dalle relazioni di potere, il processo di adattamento a nuovi modi di interagire può essere difficile e persino minaccioso. In questi casi, è necessario un approccio paziente e compassionevole, che rispetti il ritmo individuale di ogni bambino e offra sostegno e incoraggiamento durante il processo di cambiamento. Inoltre, è importante coinvolgere attivamente i genitori e altri caregiver nel processo di supporto emotivo del bambino, fornendo loro risorse e strumenti per comprendere e affrontare le esigenze emotive del bambino in modo efficace e compassionevole. Lavorare insieme come una squadra può contribuire a creare un ambiente di sostegno e accettazione in cui il bambino possa crescere e prosperare emotivamente. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.6 La vergogna può essere un'emozione devastante per un bambino, anche quando non viene espressa esplicitamente dagli adulti. Gestire la vergogna può portare il bambino a indurire il proprio cuore in diverse direzioni. Può ritirarsi in se stesso, sviluppando una sorta di guscio protettivo per difendersi dal dolore. Oppure può passare alla "contro vergogna", negando o minimizzando il suo vissuto di vergogna in modo maniacale. Infine, può reagire provando vergogna agli altri, manifestando comportamenti di rabbia da vergogna, umiliando o ridicolizzando gli altri per alleviare il proprio dolore. La vergogna può portare alla costruzione di un sentimento di rabbia, soprattutto quando è causata da un'aggressione così violenta come l'umiliazione. Questa rabbia da vergogna è una reazione naturale di fronte a una tale aggressione. I bambini che sono vittime di violenza spesso incorporano la morte simbolica dei loro genitori nelle loro narrazioni. Se un bambino viene picchiato continuamente dalla madre o dal padre, può percepire che non ha una figura genitoriale amorevole e protettiva, ma qualcuno da cui difendersi. Questa esperienza può portare alla chiusura del cuore del bambino verso quel genitore, poiché ogni atto di violenza mina il legame emotivo tra loro. La violenza domestica può essere particolarmente dannosa per i bambini, poiché li lascia soli a fronteggiare le loro emozioni senza alcun supporto. L'esperienza di vedere i propri genitori coinvolti in atti violenti può generare una sensazione di impotenza e disperazione nel bambino. La consapevolezza di non poter fermare la violenza e la mancanza di aiuto possono contribuire alla chiusura del cuore del bambino e alla formazione di uno strato di protezione emotiva. Inoltre, ci sono degli esercizi molto utili per aiutare i bambini a esplorare e a elaborare le proprie emozioni in modo sicuro e creativo. L'approccio ludico e visivo è particolarmente adatto per i bambini, poiché permette loro di esprimere ciò che provano in modi non verbali, riducendo la pressione di dover trovare le parole giuste. L'attività delle emozioni congelate è utile perché aiuta il bambino a identificare le emozioni che potrebbero aver represso o soppresso. Consentendo loro di tracciare un segno accanto alle emozioni congelate, si offre loro l'opportunità di riconoscere e affrontare tali sentimenti. Nell'attività delle persone che li hanno feriti, i bambini possono esplorare i loro sentimenti nei confronti di coloro che li hanno feriti, permettendo loro di esprimere rabbia, tristezza o delusione attraverso il disegno o la scrittura. Questo può aiutare i bambini a elaborare e a rilasciare le emozioni negative legate alle esperienze passate. L'attività del troppo orribile da guardare offre ai bambini l'opportunità di esplorare esperienze traumatiche attraverso il gioco o il disegno. Questo può aiutarli a dare forma e significato alle loro esperienze dolorose, consentendo loro di elaborare e superare i sentimenti associati. l'attività del scappare dalle emozioni offre ai bambini uno spazio sicuro per esplorare come affrontano le emozioni negative. Chiedendo loro se si sono mai sentiti così male da voler scappare, si apre la porta a una discussione su strategie di coping e su come possono affrontare meglio le proprie emozioni in futuro. Nell'attività della larga invece, il bambino può esplorare momenti in cui ha cercato di difendersi da chi gli ha fatto del male o lo ha ferito. Chiedendo al bambino di immaginarsi come una creatura con una corazza dura, come una tartaruga o un cavaliere, si offre una metafora visiva che può aiutarlo a comprendere e a esprimere i propri sentimenti di protezione e di difesa. Nell'attività del pro e contro dell'essere dei duri, il bambino è incoraggiato a esplorare i vantaggi e gli svantaggi di essere duro. Chiedendo al bambino di immaginare di essere un eroe del film, si offre un'opportunità per il bambino di riflettere su quali qualità vorrebbe avere e come vorrebbe trascorrere il suo tempo. Con l'attività dei muri nelle favole, il bambino può esplorare il concetto di muri emotivi attraverso personaggi di favole famose. Questo può aiutarlo a comprendere meglio i propri sentimenti di isolamento e di protezione, nonché a riflettere su come superare i propri muri emotivi. L'attività del cuore a pezzi consente al bambino di esplorare il dolore della perdita e del cuore spezzato. Chiedendo al bambino di disegnare il suo cuore prima e dopo che si è rotto, si offre un'opportunità per esprimere e condividere i propri sentimenti di tristezza e di dolore. Con l'attività del potere buono e del potere cattivo, il bambino può riflettere su come usa il suo potere e su come gli altri lo influenzano. Questo può aiutarlo a comprendere meglio l'importanza di usare il proprio potere in modo positivo e rispettoso degli altri. Infine, con l'attività dei muri alti, muri bassi e nessun muro, il bambino può esplorare i suoi bisogni di sicurezza e protezione nelle relazioni. Questo gli consente di riflettere su quali persone gli danno sicurezza e su come può stabilire confini sani nelle sue relazioni. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.5 I bambini che affrontano la perdita di persone amate o la rottura di relazioni significative possono sviluppare un cuore indurito, percependo la perdita come un attacco al loro sé autentico. Questo può portare a intense emozioni di dolore, solitudine e disintegrazione delle speranze nel mondo. Senza adeguato sostegno emotivo, i bambini potrebbero reprimere i loro sentimenti o manifestarli attraverso comportamenti antisociali come il bullismo. Un esempio di ciò è Sam, un bambino che ha reagito alla partenza del padre con tristezza iniziale, ma ha successivamente indurito il suo cuore per difendersi dal dolore, mantenendo comunque un senso di rabbia e ira. Alcuni bambini, come Sam, possono esternare questa rabbia attraverso comportamenti aggressivi, poiché non hanno più la figura del genitore da aggredire direttamente. La rottura di una relazione primaria può causare danni cerebrali, con un aumento dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, che può innescare la risposta di combatti o scappa nei bambini. Nel corso degli anni '50 e '60, gli psicologi Roberson hanno realizzato filmati sui bambini separati dalle loro madri, mostrando un chiaro deterioramento dello stato psicologico di tali bambini attraverso le fasi di protesta, disperazione e infine distacco. Quest'ultimo avveniva quando il dolore diventava insostenibile, sostituito da un cuore indurito e un senso di indipendenza fragile, ma rimaneva intatto il senso di aggressione. Un caso studiato riguardava un bambino di nome John, separato dalla madre per nove giorni durante il parto di un altro bambino. Anche anni dopo, mostrava ancora ansia e scatti di aggressività, anche se la madre era amorevole. La separazione breve aveva comunque lasciato un segno nel suo comportamento. Neil, Sally e Sara sono esempi di bambini che hanno affrontato traumi emotivi e perdite significative, sviluppando reazioni di rabbia, durezza e comportamenti aggressivi come meccanismo di difesa. Queste reazioni possono derivare dal desiderio di sostituire emozioni minacciose, come il dolore emotivo, con sentimenti più semplici e potenti come la rabbia. Molti bambini trovano più facile esprimere la rabbia piuttosto che affrontare il dolore emotivo e il rifiuto associati alla mancanza di amore e attenzione. La rabbia può farli sentire potenti e forti, mentre affrontare il proprio dolore li può far sentire vulnerabili e impotenti. Tuttavia, questo atteggiamento aggressivo può ulteriormente isolare i bambini, diminuendo le possibilità di ricevere compassione dagli altri. La mancanza di risposta compassionevole può rafforzare il ciclo della rabbia e dell'aggressività, portando i bambini ad affrontare problemi comportamentali e a essere esclusi dalla vita sociale, come evidenziato dai bambini che si mettono spesso nei guai a scuola. Inoltre, quando i bambini si rendono conto che non possono ottenere amore o soddisfare i propri bisogni, possono provare un senso di impotenza che li porta ad aggredire e distruggere. La teoria di Fromm viene citata per spiegare come la persona che agisce in modo sadico potrebbe farlo a causa della propria impotenza nel creare legami affettivi e nel suscitare amore negli altri. Compensano questa impotenza con il potere e il controllo sugli altri. Il bullismo infantile spesso è il risultato di esperienze passate dei bulli stessi, che hanno subito qualche forma di aggressione o negligenza che li ha resi vulnerabili e insicuri nei loro bisogni fondamentali. Questi individui possono aver sperimentato un senso di impotenza o umiliazione quando i loro bisogni emotivi non sono stati soddisfatti, e questo può generare un profondo dolore interiore. Quando i bambini hanno esperienze di bisogni emotivi non soddisfatti o si sentono traditi o abbandonati nell'amore, possono manifestare comportamenti aggressivi come il bullismo e la violenza verso gli altri. Questi comportamenti possono derivare da un senso di rabbia, frustrazione e dolore interiore che i bambini cercano di esprimere attraverso l'aggressione verso i loro pari. Il bullismo può essere visto come un atto di comunicazione, un modo per i bulli di esprimere il loro dolore e la loro frustrazione attraverso l'aggressione verso gli altri. Schoenewolf suggerisce che l'odio che un bullo prova verso la sua vittima è in realtà una forma distorta di bisogno non soddisfatto, derivante dalla mancanza di una risposta adeguata ai propri bisogni emotivi da parte di figure di autorità o genitori. I bambini che si sentono traditi o abbandonati nell'amore possono sviluppare comportamenti aggressivi come meccanismo di difesa. Questo può essere scatenato da situazioni come l'arrivo di un nuovo fratellino o sorellina che sembra rubare l'attenzione e l'affetto dei genitori. Questi bambini tendono a percepire i loro rivali come minacce al loro affetto e alla loro sicurezza emotiva, e quindi cercano di eliminare tali minacce attraverso l'aggressione. Le storie raccontate dai bambini, come quella di Tony che parla di un re che ruba un tesoro solo per vederlo trasformarsi in sabbia o di un rospo che uccide una rana per un diamante, riflettono il senso di tradimento e perdita che essi percepiscono. Queste storie indicano un desiderio di appropriarsi di qualcosa di prezioso, simboleggia l'affetto dei genitori, che alla fine si rivela vuoto o fonte di rimorso. Questo senso di abbandono o tradimento può influenzare il comportamento aggressivo dei bambini, come nel caso di Tracy che si sente trascurata dal padre a favore del fratellino o di Joe che si sente tradito dall'affetto della madre verso la sorellina. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.4 È straziante vedere come la perdita o la rottura di una relazione significativa possa scatenare una tempesta emotiva così devastante nei bambini, portandoli a esperire una serie di sensazioni intense come lo shock, il tormento e il dolore intenso. Queste esperienze possono essere percepite come un'aggressione violenta alla loro stessa essenza, scatenando sentimenti di solitudine, abbandono, desiderio e struggimento. Per molti bambini, la mancanza di supporto nell'affrontare queste emozioni difficili può portarli a reprimere i loro sentimenti o a cercare modi per evitarli, spesso manifestandosi attraverso comportamenti antisociali come il bullismo. La rottura di una relazione primaria può avere ripercussioni anche a livello neurobiologico, con un aumento dei livelli di cortisolo nel sangue che può scatenare la reazione di "combatti o scappa" nei bambini. Studi condotti dai psicologi I Robinson su cuccioli di scimmia privati della madre hanno evidenziato sintomi di trauma e depressione, associati a livelli elevati di cortisolo nel sangue, ma l'interazione con una figura adulta in grado di offrire coccole e conforto ha contribuito a ridurre significativamente questi livelli di stress. Allo stesso modo, la separazione dalla figura di attaccamento primaria può portare a un peggioramento progressivo della condizione psicologica dei bambini, attraverso fasi di protesta, disperazione e infine distacco. Questo distacco e l'indurimento del cuore possono diventare meccanismi di difesa contro il dolore insopportabile e il desiderio disperato, offrendo al bambino una fragile sensazione di indipendenza. Quando l'amore o il bisogno diventano fonti di trauma e minaccia, molti bambini reagiscono con rabbia o odio, sostituendo le emozioni complesse e dolorose con sentimenti più semplici e potenti. Tuttavia, questa rabbia può diminuire ulteriormente la possibilità di ricevere una risposta compassionevole dagli altri, alimentando il ciclo di isolamento emotivo e rinforzando il sistema di difesa del bambino. Alcuni bambini, in risposta alla frustrazione del loro bisogno emotivo non soddisfatto, sviluppano sentimenti di odio o disprezzo verso chi avrebbe desiderato ricevere amore e sostegno. Questo odio spesso si manifesta attraverso comportamenti di bullismo, poiché il bambino proietta sulle sue vittime la rabbia e l'impotenza che prova nei confronti della figura parentale che non ha saputo rispondere ai suoi bisogni. Il bullismo diventa quindi un meccanismo di scarico per le emozioni negative e il dolore interiore del bambino, trasformando la sua vittima in un surrogato per il genitore che percepisce come responsabile della sua sofferenza. In questo modo, il bullismo diventa un tentativo disperato di comunicare il proprio dolore e la propria frustrazione, anche se in modo distorto e dannoso. I bambini che si sentono traditi nel loro amore possono reagire con comportamenti aggressivi verso i propri rivali o verso coloro che percepiscono come ricevendo l'affetto che desideravano. Questi comportamenti possono riflettere il senso di abbandono e il bisogno di rivalsa del bambino, che cerca in qualche modo di riappropriarsi del controllo e di alleviare il proprio dolore attraverso l'aggressione verso gli altri. È importante comprendere che dietro il bullismo e i comportamenti aggressivi dei bambini si nasconde spesso un profondo senso di vulnerabilità e una ferita emotiva non guarita. Offrire sostegno emotivo e terapeutico a questi bambini è essenziale per aiutarli a elaborare il loro dolore e a imparare modi più sani per affrontare i loro sentimenti. Solo così potranno rompere il ciclo del bullismo e riconnettersi con il loro vero sé, riaprendo il cuore all'amore e alla compassione. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.3 La scelta di isolarsi e di difendersi dall'amore e dalla connessione con gli altri è una reazione comprensibile da parte dei bambini che hanno subito ferite emotive profonde. Per loro, il mondo condiviso è diventato fonte di dolore e sofferenza, quindi preferiscono starsene per conto proprio per evitare ulteriori ferite. Tuttavia, questa scelta li priva di molte esperienze e opportunità di crescita. Vivono una versione ridotta della loro vita, poiché gran parte delle loro energie sono impegnate nel mantenere attive le loro difese. Questo li porta a vivere in uno stato di costante guardia e paranoia, convinti che la ferita si ripeterà e che nessuno possa essere veramente degno di fiducia. Inoltre, questa difesa impedisce loro di godersi appieno la vita e di sfruttare le loro potenzialità in modo creativo. L'energia che potrebbe essere spesa per vivere appieno viene invece deviata nell'atto di difendersi dalle possibili ferite emotive. La desensibilizzazione e la rimozione diventano quindi meccanismi di difesa per proteggere il bambino da un dolore emotivo insostenibile. Tuttavia, questo porta anche alla perdita della capacità di provare emozioni positive e di connettersi con gli altri in modo significativo. In definitiva, la scelta di indurire il proprio cuore può offrire un breve sollievo dal dolore, ma a lungo termine limita la capacità del bambino di vivere una vita piena e soddisfacente. È straziante vedere come i bambini possano indurire i loro cuori a causa delle esperienze dolorose vissute con i genitori. Laddove avrebbero dovuto trovare amore e affetto, hanno invece incontrato incoerenza, rabbia repressa o una mancanza di espressione affettuosa. Questi bambini si sentono traditi e feriti, e nel tempo decidono di difendersi dall'amore per evitare ulteriori sofferenze. Questa decisione presa durante l'infanzia di non amare più o di non amare più profondamente è una tragedia, perché condiziona le loro relazioni future. Quando da adulti verranno amati, potrebbero non essere in grado di accogliere l'amore o di essere emotivamente disponibili, poiché lo associano al dolore del rifiuto o della perdita. La ferita provocata dalla relazione dolorosa con il genitore viene generalizzata ad ogni altra relazione, impedendo al bambino di aprirsi agli altri e di provare il bisogno di connessione e affetto. Alcuni bambini diventano duri e freddi, convinti di non essere i preferiti o gli esclusi di una coppia idilliaca, e preferiscono indurire il proprio cuore per proteggersi dal dolore. Questa sensazione di non valere abbastanza o di essere inferiori può portare i bambini a chiudersi emotivamente e a respingere il genitore che percepiscono li ha traditi. L'amore che ora viene diretto a qualcun altro può essere percepito come un tradimento personale, causando un dolore immenso e la convinzione di non essere degni di amore. Il loro amore per i genitori è caratterizzato da profonda lealtà, quindi anche il loro senso di tradimento sarà altrettanto forte. Questi bambini non possono rivolgersi altrove per cercare una nuova mamma o un nuovo papà e quindi per molti bambini questo risulta intollerabile. Ecco perché preferiscono indurire il proprio cuore. Meriam Hassine Modulo di approfondimento 7.1 La storia di Bip è un viaggio emotivo che affronta temi profondi come il dolore, la protezione emotiva e la ricerca della felicità. Bip è un esserino gentile e sensibile che, dopo essere stato ferito da qualcuno, decide di proteggere il suo cuore diventando come gli Starnazzoni, creature che indossano un muro per proteggersi dalle ferite emotive. Tuttavia, questa scelta lo porta a diventare aggressivo e solitario, allontanando gli esserini che vorrebbero essere suoi amici. È solo grazie all'incontro con Brilli, il fiore che vede il mondo a colori perché è felice, che Bip inizia a comprendere l'importanza di aprire il suo cuore e lasciar entrare la gioia e la gentilezza. Con l'aiuto di Doris la tartaruga e Pog il porcospino, che gli mostrano come proteggersi senza chiudersi completamente al mondo, Bip riesce finalmente a liberarsi del muro che lo separa dagli altri. Piangendo tutte le lacrime che aveva trattenuto dietro al muro, Bip si apre alla vulnerabilità e all'amore degli altri esserini. Questa storia trasmette un messaggio potente sull'importanza di accettare e esprimere le proprie emozioni, sulla necessità di aprirsi agli altri e di trovare un equilibrio tra protezione e vulnerabilità. Bip impara a portare con sé un "muro tascabile", da usare solo quando necessario per proteggersi, ma senza isolarsi completamente dagli altri. Infine, Bip trova la felicità giocando con i suoi amici e accettando se stesso per quello che è, con tutti i suoi sentimenti e le sue imperfezioni. È una storia di crescita personale e di accettazione di sé che può ispirare chiunque abbia mai sentito il bisogno di proteggere il proprio cuore. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.18 La perdita di una persona amata è una delle esperienze più dolorose e angoscianti che un individuo possa affrontare, sia adulto che bambino. Contrariamente alla credenza comune, i bambini provano lo stesso strazio e dolore degli adulti di fronte alla perdita di una persona cara. La neurobiologia del dolore dimostra che i bambini sono pienamente in grado di percepire e elaborare il dolore emotivo in modo simile agli adulti. Gli studi hanno dimostrato che l'amore dei bambini per i loro genitori e per le persone a loro care si manifesta fin dai primi mesi di vita. Anche se possono sembrare in grado di continuare le loro attività quotidiane apparentemente indisturbati dopo la perdita, i bambini spesso nascondono il loro dolore dietro a comportamenti normali come giocare, correre o saltare. Tuttavia, questo non significa che non stiano soffrendo. La loro incapacità di esprimere il dolore in modo verbale può far sì che i loro sentimenti dolorosi emergano in altri modi, come disturbi del sonno, dell'alimentazione, o improvvisi cambiamenti comportamentali. È importante che gli adulti riconoscano e rispettino i tempi e i modi in cui i bambini esprimono il loro dolore. Possono avere difficoltà a trovare le parole per descrivere i loro sentimenti, quindi gli adulti devono essere empatici e comprensivi, offrendo loro sostegno emotivo e ascolto attento. Dare al bambino la possibilità di esprimere le proprie emozioni senza giudizio può aiutarlo a elaborare il dolore in modo sano e a superare la perdita. La perdita di una persona amata può scatenare una gamma di sentimenti contrastanti nei bambini, come disperazione, impotenza, rabbia e paura. Questi sentimenti possono far loro sentire un profondo senso di vuoto e disorientamento. È importante che gli adulti riconoscano l'intensità del dolore che i bambini possono provare e che offrano loro sostegno emotivo e comprensione durante questo periodo difficile. Freud ha fornito una prospettiva illuminante sul dolore del lutto, evidenziando come la perdita di una persona amata possa trasformare radicalmente il significato del mondo per chi è in lutto. La profonda tristezza e disinteresse per il mondo esterno, la difficoltà nel trovare nuovi oggetti d'amore e l'avversione per le attività che richiamano la memoria del defunto sono tutti sintomi comuni del lutto profondo, sia negli adulti che nei bambini. La perdita di una persona amata può far sentire un bambino estremamente solo e isolato, rendendo il suo mondo non solo desolato ma anche ostile. Talvolta, i bambini in lutto possono manifestare comportamenti ostili o aggressivi a causa del dolore che provano e dei cambiamenti nella chimica cerebrale. Si isolano completamente, cercando rifugio in un mondo interiore privato e solitario. Questo isolamento può rendere difficile stabilire un contatto significativo con loro, poiché non cercano aiuto né conforto e preferiscono rifugiarsi in un luogo spoglio che riflette le loro emozioni. Studi condotti su altre specie animali, come gli scimpanzé, hanno evidenziato come i cuccioli che perdono la madre possano sperimentare una depressione così profonda da compromettere la loro sopravvivenza. Questo stato corrisponde a una situazione neurobiologica in cui il livello di cortisolo, l'ormone dello stress, supera i valori della norma, causando un blocco delle fonti chimiche del piacere e portando ogni percezione a assumere i toni della crudeltà e della desolazione. Nei bambini, questa depressione può essere spesso non riconosciuta, ma ha un impatto significativo sulla loro capacità di sperare, desiderare e provare gioia. Un bambino clinicamente depresso a causa della perdita di una persona amata può essere consumato da emozioni e pensieri negativi, incapace di immaginare un futuro diverso dall'infelicità costante. È importante riconoscere e affrontare adeguatamente il dolore del bambino, offrendo sostegno emotivo e professionale per aiutarlo a elaborare il lutto e a ritrovare una prospettiva positiva sulla vita. È doloroso e spaventoso per i bambini affrontare situazioni traumatiche e la perdita di persone care. La sensazione di desolazione interna che ne deriva può essere travolgente e può portare i bambini a negare o a evitare il proprio dolore. Questa negazione della sofferenza può avere conseguenze negative significative sulla loro salute mentale e emotiva. Alcune conseguenze della negazione della sofferenza possono includere la depressione, la fobia della scuola, le difficoltà di apprendimento, l'ansia da separazione dalle figure di riferimento, i disturbi dell'alimentazione, l'apatia, l'ira, la violenza e l'isolamento volontario. Alcuni bambini possono persino cadere in uno stato di torpore simile a una morte come forma di difesa contro il dolore e le emozioni troppo intense. Il torpore può rappresentare il primo stadio dell'elaborazione del lutto, quando il bambino non è pienamente consapevole della portata del suo dolore o dello shock della perdita. Tuttavia, se il dolore è troppo intollerabile o spaventoso, il bambino potrebbe cercare di evitare le fasi successive dell'elaborazione del lutto, come la disperazione, la rabbia e la nostalgia, passando direttamente a uno stato di distacco prematuro. Questo può impedire al bambino di affrontare adeguatamente il proprio dolore e di elaborare la perdita in modo sano e completo. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.17 L'esperto intervistato ha sollevato argomenti molto interessanti riguardanti lo sviluppo dell'identità di genere e la formazione delle prime relazioni emotive dei bambini nei primi anni di vita. Uno degli aspetti principali sottolineati è che l'identità di genere si forma già nei primi tre anni di vita e che i genitori hanno un ruolo fondamentale nel sostegno di questo processo. È importante che i genitori dedichino tempo ai loro figli e che apprezzino ciò che i bambini fanno o dimostrano loro. Tuttavia, l'esperto ha notato che oggi i bambini trascorrono sempre più tempo con babysitter, guardando cartoni animati o utilizzando dispositivi tecnologici come i telefoni. Questo fenomeno può influenzare negativamente il rapporto genitore-figlio e compromettere lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini. Inoltre, è stato sottolineato l'importanza della comunicazione nel rapporto genitore- figlio, poiché rappresenta un punto di riferimento sicuro per il bambino. Se manca la comunicazione, il bambino potrebbe chiudersi e avere difficoltà nell'esprimere i propri sentimenti e bisogni. L'esperto ha anche menzionato la formazione della mappa cognitiva nei primi sei anni di vita, durante la quale il bambino sviluppa la modalità di percepire gli eventi del mondo. Questo processo è influenzato dalle esperienze e dalle interazioni con l'ambiente circostante. L'umanità avanza grazie al principio di contraddizione, che aiuta a ridurre l'angoscia. I bambini, sebbene non abbiano paura di molte cose, possono sperimentare angoscia quando si trovano di fronte a situazioni che non comprendono o che minacciano il loro senso di sicurezza. L'angoscia può essere definita come il senso di vuoto o di perdita di punti di riferimento, e i bambini hanno bisogno di supporto e conforto per affrontarla. Infine, è stato sottolineato che i bambini imparano a conoscere e gestire i propri sentimenti attraverso l'interazione con l'ambiente circostante. Pertanto, è importante fornire loro un ambiente sicuro e stimolante in cui possano esplorare e sviluppare le proprie emozioni in modo sano e positivo. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.16 I bambini come Joe temono di perdere il controllo se si lasciassero completamente trasportare dalle loro emozioni. Ritengono che un coinvolgimento appassionato nella vita sia qualcosa di incontrollabile e quindi hanno paura di diventare eccessivi, consumati dalle emozioni e completamente immersi nei sentimenti. Di conseguenza, tendono a evitare emozioni intense come la rabbia, l'eccitazione, l'amore o situazioni di forte bisogno o desiderio. Tuttavia, non è possibile selezionare e scegliere quali emozioni provare e quali evitare. Se si escludono le emozioni intense, diventa difficile sperimentare anche stati emotivi positivi come il piacere, l'allegria, l'eccitazione e l'amore. Pertanto, ogni volta che un bambino come Joe si sente minacciato da emozioni troppo forti, cerca di ricorrere all'ordine, al pensiero razionale o al puro ragionamento per ridurle al minimo. Questa paura delle emozioni intense ha conseguenze significative sulla vita di Joe. Le emozioni forti sono fondamentali per vivere appieno, per stabilire relazioni sincere e appaganti con gli altri e per realizzare i propri bisogni e sogni. Rifiutare di affrontare appieno le emozioni può portare a una vita priva di significato e a una sensazione di apatia e inutilità. Di conseguenza, Joe può apparire noioso, ottuso o persino robotico. Spesso, questi bambini manifestano comportamenti ossessivi compulsivi, come controllare o ripetere gesti, nel tentativo di sottrarsi alle proprie emozioni. Questi rituali compulsivi possono dar loro una falsa sensazione di controllo e protezione da un pericolo esterno, quando in realtà il pericolo è interno, nell'intensità delle loro emozioni. I rituali compulsivi possono essere un modo disperato di cercare di rendere il mondo un luogo sicuro, anche se in realtà mantengono legata l'ansia e impediscono a Joe di affrontare pienamente le sue emozioni. Alcuni bambini come Joe possono apparire eccessivamente buoni, composti e comportarsi come piccoli adulti. Questi bambini spesso sono presi per bambini soddisfatti, educati e disciplinati, ma dietro questa facciata c'è spesso una profonda insicurezza e una paura del fallimento e del rifiuto. Per loro, commettere un errore è un'esperienza disastrosa, associata al fallimento, all'umiliazione e alla mancanza di approvazione e amore dagli altri. Alcuni di questi bambini credono di essere amati solo se raggiungono obiettivi e risultati, non per ciò che sono realmente. Questa percezione può portarli a preferire lo studio al divertimento, poiché credono di meritare amore solo attraverso il successo. Vivono in ambienti domestici estremamente ordinati e regolati, dove il gioco, il divertimento e la sensualità sono scoraggiati o tenuti sotto stretto controllo. Crescono con rigidi codici di comportamento e una visione rigida del mondo, dove l'infanzia, la passione e l'auto- indulgenza sono viste come negative. Questi bambini potrebbero essere privati delle esperienze sensoriali e del contatto fisico durante l'infanzia, poiché i loro genitori non sono capaci di mostrare affetto fisico o di essere spontanei e giocosi. Spesso, questi bambini diventano così perché i loro insegnanti o genitori non accettano niente di meno che la perfetta obbedienza e il conformismo. Sono stati separati dalle loro emozioni più forti e libere e possono aver dimenticato di aver mai provato emozioni intense. Così, presentano al mondo un'immagine educata e compiacente, credendo che questo sia ciò che realmente sono, senza rendersi conto di altre parti di sé stessi. Alcuni bambini finiscono per sopprimere le proprie passioni e vitalità per mantenere l'amore e l'approvazione dei genitori. Crescono in ambienti in cui le espressioni spontanee ed intense di emozioni come l'eccitazione, la rabbia o la gioia vengono represse o etichettate come sbagliate. Questi bambini possono essere costretti a trattenere i propri impulsi per paura di critiche o punizioni. Spesso, genitori o insegnanti considerano le manifestazioni naturali di emozioni e passioni dei bambini come indisciplina o mancanza di rispetto verso gli altri. Di conseguenza, i bambini imparano a vergognarsi delle proprie emozioni e ad inibire i loro comportamenti esuberanti per essere accettati dagli adulti intorno a loro. Questo ambiente oppressivo può rendere i bambini apatici o distanti, poiché non hanno avuto l'opportunità di sperimentare appieno la vitalità della vita. Se i bambini si lamentano di annoiarsi a casa o a scuola, potrebbero segnalare un atmosfera emotivamente morta o pesante. Alcuni bambini sono fortunati ad avere figure adulte che offrono calore, affetto e un contatto umano autentico. Questi adulti possono essere zii, vicini di casa o altri parenti con cui il bambino ha un rapporto regolare. Tuttavia, interazioni occasionali o discontinue non sono sufficienti per influenzare profondamente la vita dei bambini. In alcuni casi, i genitori cercano di controllare rigidamente le emozioni e i comportamenti dei loro figli per paura di perdere il controllo delle proprie emozioni. Questo può creare un ambiente in cui i bambini si sentono costantemente limitati e soffocati, temendo di esprimere liberamente le proprie emozioni. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.15 Alcuni bambini ansiosi sviluppano rituali ossessivo-compulsivi per cercare di dare ordine alle emozioni caotiche dei loro genitori non elaborate. Questi rituali sono spesso un modo per gestire l'ansia derivante dalla fervida immaginazione che caratterizza l'età compresa tra i 3 e i 5 anni. Tuttavia, se il genitore non è in grado di tranquillizzare il bambino e trasformare il suo mondo interiore in un luogo sicuro, il bambino potrebbe percepire il mondo come minaccioso. Intorno ai 4-5 anni, l'immaginazione dei bambini è molto vivace ma può essere accompagnata da paure. Se il bambino riceve una risposta empatica e rassicurante alle sue paure, è meno probabile che mantenga una percezione negativa del mondo. Alcuni bambini, però, possono mantenere una visione irrazionale del mondo anche da adulti, sviluppando nevrosi fobiche o paranoiche. In famiglie dove le emozioni negative sono presenti ma non vengono espresse apertamente, i bambini possono crescere in un ambiente caotico e destabilizzante. La mancanza di una figura genitoriale rassicurante può portare i bambini a sentirsi agitati e instabili anche quando sono con altre persone. Alcuni bambini, di fronte a questo senso di non senso, possono preferire la solitudine per evitare di sentirsi ancora più destabilizzati. Vivere in un ambiente senza senso può portare i bambini a cercare di dare un senso a ciò che non lo ha, attribuendo logica a situazioni bizzarre e percependo come normale ciò che è strano. Tuttavia, questa ricerca di significato può essere isolante e portare il bambino a sentirsi senza senso, attribuendo la colpa a se stesso e arrivando a credere di essere il folle della situazione. I bambini esprimono l'instabilità causata da gravi traumi in vari modi, e se non riescono ad elaborare le emozioni associate al trauma, queste possono rimanere attive nella loro vita, causando una profonda ansia. Tra gli eventi traumatici che possono avere questo effetto ci sono la morte di un familiare, l'abbandono o il divorzio dei genitori, la violenza domestica, la bancarotta familiare, il deterioramento mentale di un genitore o un'esperienza di abuso fisico o sessuale. I sintomi comuni dello stress post-traumatico nei bambini includono agitazione costante, ricordi dolorosi e ricorrenti dell'evento, sogni disturbanti, l'impressione che l'evento si ripeta, disagio in situazioni che ricordano l'evento, tentativi di evitare pensieri o situazioni correlate al trauma, regressione, restrizione delle emozioni, disturbi del sonno, senso di distacco dagli altri, difficoltà di concentrazione, perdita di interesse per attività che prima erano piacevoli, sensazione di tensione o ipervigilanza, e accessi d'ira o irritabilità. L'entità del trauma e dell'ansia persistente dipende in gran parte dalla presenza di due fattori chiave. In primo luogo, se c'era qualcuno emotivamente disponibile per aiutare il bambino ad affrontare le proprie emozioni, questo ha un impatto significativo sulla sua capacità di elaborare il trauma. È importante che questa persona non si spaventi di fronte all'intensità delle emozioni del bambino, altrimenti potrebbe bloccare il processo di elaborazione. In secondo luogo, se al bambino è stato spiegato l'evento traumatico o se è stato lasciato nell'oscurità. Spesso i genitori trovano difficile affrontare le proprie emozioni e possono quindi trasmettere questa difficoltà al bambino, negandogli un'opportunità cruciale di elaborare il trauma. Abbiamo visto come la vita secondo Joe si presenta come troppo rigida, ordinata e prevedibile. Anche se desidera rompere questa monotonia e lasciarsi andare, prova difficoltà nel farlo. Joe può anelare un po' di caos e disordine nella sua vita, sperando che possa portare un equilibrio interno. L'ordine e la regolarità che lo circondano possono farlo sentire soffocato e privato della sua spontaneità, rendendo le esperienze straordinarie meno intense ed eccitanti. I bambini come Joe solitamente contengono le loro emozioni e tendono a mantenere il controllo su di esse. Non riescono a esprimere gioia in modo spontaneo e hanno difficoltà a lasciarsi andare completamente alle passioni. Preferiscono attività tranquille come i giochi da tavola o i puzzle, spesso impegnandosi rigidamente in ciò che fanno. Tuttavia, Joe può desiderare un po' della spontaneità degli altri e può sentire di perdere una parte importante della vita a causa della sua rigidità emotiva. Molti bambini come Joe possono anche rifugiarsi nel loro pensiero, cercando di mantenere un controllo totale sulla loro vita. Potrebbero percepire il proprio corpo come una fonte di ansia anziché di piacere, vedendolo come separato da sé stessi. Questo può portare a una disconnessione con il proprio corpo e a una difficoltà nel godere appieno delle esperienze corporee. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.14 Il contesto familiare e le interazioni con i genitori possono avere un impatto significativo sulla percezione che i bambini hanno del mondo. I bambini che crescono in un ambiente in cui uno o entrambi i genitori sono molto ansiosi possono assorbire e internalizzare queste ansie, influenzando la loro visione del mondo e delle situazioni circostanti. I genitori ansiosi tendono a trasmettere messaggi di pericolo e insicurezza ai loro figli, spingendoli a essere ipervigili e a vivere con un costante senso di apprensione. Questi messaggi possono essere sia verbali che non verbali e contribuiscono a creare un'immagine del mondo come un luogo minaccioso e rischioso. I bambini possono percepire il mondo come instabile e pericoloso, temendo di fare errori o di affrontare situazioni rischiose. Questo può portare a comportamenti ipervigili e alla ricerca costante di sicurezza e stabilità. La ricerca ha dimostrato che i bambini spesso condividono le stesse ansie e fobie dei loro genitori, a volte in forme più accentuate. Questo suggerisce che le paure e le ansie dei genitori possono influenzare direttamente quelle dei loro figli. Quando i genitori non riescono a essere una base sicura e stabile per i loro figli a causa delle proprie ansie e instabilità emotiva, tutto ciò che appartiene al mondo può sembrare altrettanto instabile e minaccioso. È importante che i genitori cerchino di gestire le proprie ansie in modo sano e cercare aiuto se necessario, al fine di fornire un ambiente sicuro e confortevole per i propri figli. Inoltre, i comportamenti dei genitori possono portare i bambini a sentirsi interiormente instabili. Questi includono genitori ansiosi, bisognosi, premurosi in modo eccessivo, agitati, vergognosi, imprevedibili, emotivamente fragili, assenti, depressi, arrabbiati, dipendenti e paurosi. i bambini ansiosi possono avere interazioni difficili con genitori carichi di emozioni non elaborate, come ansia, rabbia e depressione. Queste interazioni dolorose possono influenzare lo sviluppo cerebrale del bambino e avere effetti psico-biochimici significativi sulla sua regolazione emotiva. D'altra parte, i genitori capaci di far sentire al proprio bambino sicurezza e protezione forniscono una base sicura, riflettono in modo coerente i propri stati emotivi, permettono al bambino di esplorare il mondo con coraggio e forniscono conforto, aiuto e comprensione. Queste interazioni positive influenzano profondamente la visione del mondo del bambino e, se si trovano in situazioni di pericolo, la presenza amorevole del genitore può farli sentire più sicuri. Per i bambini che non hanno avuto una base sicura dai genitori, la terapia o il counseling offrono una seconda opportunità per affrontare e superare le loro difficoltà emotive e instabilità. Il bambino che cresce in un ambiente sicuro percepisce il mondo come un luogo pieno di speranza e bontà, dove può contare sul supporto degli altri per superare le difficoltà. Questo senso di sicurezza radicato profondamente fin dalla prima infanzia, come sostiene Bolbie, gli conferisce fiducia nel fatto che ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarlo quando ne ha bisogno. Grazie a questa fiducia, affronta il mondo con disinvoltura e efficacia, chiedendo aiuto quando necessario. I bambini piccoli, essendo molto aperti e influenzabili, assorbono le energie emotive e gli umori dei genitori. Se i genitori vivono con paure o ansie non affrontate, il bambino può percepire il mondo come spaventoso e ansioso. Anche se non espresse verbalmente, le preoccupazioni dei genitori influenzano il bambino a livello subliminale. Questa comunicazione sotterranea può trasmettere ansie e paure al bambino, anche se non esplicitamente dichiarate. Un bambino può finire per interiorizzare le paure e le ansie dei genitori, sviluppando sintomi nevrotici o persino sognando di risolverle. Solo quando i genitori affrontano le proprie paure, il bambino può liberarsi dal peso emotivo e concentrarsi sul proprio sviluppo. Tuttavia, se i conflitti dei genitori rimangono irrisolti, il bambino può percepire un'atmosfera oppressiva di inquietudine che mina la sua sicurezza interiore. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.13 Questa favola offre una preziosa lezione sulla percezione del mondo e sul modo in cui le nostre emozioni influenzano la nostra esperienza di esso. Willy rappresenta i bambini ansiosi e insicuri, che vedono il mondo come un luogo pericoloso e instabile. La sua ansia lo porta a vivere costantemente nel timore di qualcosa di brutto che possa accadere. Dall'altro lato, Joe è il bambino rigido e eccessivamente ordinato, che cerca di controllare ogni aspetto della sua vita per evitare l'imprevisto e l'incertezza. Entrambi i personaggi credono che il loro modo di percepire il mondo sia l'unico possibile, ma l'incontro con la signorina Flop li spinge a considerare una prospettiva diversa. Lei li incoraggia a esplorare nuove esperienze e a rompere i loro schemi mentali fissi. Questo li porta a scoprire il popolo della pozzanghera, che li aiuta a superare le loro paure e a vivere in modo più aperto e sereno. I messaggi psicologici della favola sono molteplici e profondi. Essi includono l'importanza di riconoscere e affrontare le proprie emozioni, l'influenza della percezione soggettiva della realtà, e il potere del supporto sociale nel superare le difficoltà. La storia sottolinea anche il rischio di rimanere intrappolati in schemi mentali limitanti e l'importanza di essere aperti al cambiamento e alla crescita personale. Inoltre, la favola si rivolge ai bambini che possono identificarsi con Willy o Joe, offrendo loro un messaggio di speranza e incoraggiamento. Incoraggia i bambini ansiosi a cercare aiuto e a esplorare nuove prospettive, mentre invita i bambini rigidi a imparare a lasciarsi andare e a godersi la vita in modo più spontaneo. È un quadro complesso quello che descrivi, in cui i bambini possono vivere un profondo senso di instabilità interiore, manifestato attraverso una varietà di sintomi ansiosi e comportamenti disfunzionali. Questa instabilità può influenzare diversi aspetti della loro vita e del loro sviluppo emotivo e cognitivo. Alcuni bambini, come hai sottolineato, possono mostrare sintomi ansiosi come fobie o manifestazioni psicosomatiche. La loro instabilità interiore può renderli incapaci di concentrarsi e sembrare sempre sovraeccitati, poiché devono affrontare un flusso incessante di emozioni tumultuose. Queste emozioni possono distogliere l'attenzione del bambino dal mondo esterno, rendendoli restii ad esplorare o ad essere avventurosi. Inoltre, l'instabilità interiore può derivare da una mancanza di conoscenza di sé. I bambini che non hanno una solida consapevolezza di sé possono lottare per comprendere le proprie emozioni e diventare vulnerabili alle influenze emotive degli altri. Questa mancanza di chiarezza emotiva può portare a comportamenti disordinati o a un caotico rumore mentale, ostacolando ulteriormente la concentrazione e il benessere emotivo. I bambini instabili possono percepire il mondo come un luogo pieno di preoccupazioni costanti, che contribuiscono a un'atmosfera ansiosa e stressante. Questa preoccupazione pervasiva può influenzare ogni aspetto della loro vita, causando una mancanza di pace e serenità. È importante riconoscere che i bambini possono sentirsi instabili per una varietà di motivi, tra cui un ambiente familiare poco sicuro o un mancato sostegno emotivo da parte degli adulti intorno a loro. I neonati, in particolare, dipendono dalla sicurezza e dal comfort forniti dai loro genitori per sviluppare un senso di stabilità emotiva e di sicurezza nel mondo. Il legame tra il bambino e la madre durante i primi stadi dello sviluppo è cruciale e può influenzare profondamente il benessere emotivo del bambino. Come hai descritto, i neonati sono estremamente sensibili alle energie emotive della madre e reagiscono agli stati emotivi e all'atmosfera circostante. Questo può avere un impatto significativo sullo stato energetico del bambino, che Stern definisce affetto vitale. La trasmissione delle emozioni e delle energie emotive della madre al bambino può essere sia positiva che negativa. Se la madre è calma, amorevole e stabile emotivamente, questo può fornire al neonato un ambiente sicuro e confortevole in cui crescere. Al contrario, se la madre è ansiosa, stressata o emotivamente instabile, questo può trasmettersi al bambino, contribuendo a un senso di instabilità e ansia. I bambini possono assorbire le emozioni dure e stridenti della madre, il che può renderli ansiosi e instabili. Questa instabilità può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi ansiosi e comportamenti disfunzionali. È fondamentale che i bambini ricevano calma, conforto e stabilità emotiva dagli adulti intorno a loro per sviluppare un senso di sicurezza e benessere emotivo. Per evitare che un bambino cresca diventando ansioso e instabile, è importante creare un ambiente armonioso e sicuro in cui possano crescere e svilupparsi. Gli adulti che sono in grado di offrire comfort e sostegno emotivo possono aiutare il bambino a sviluppare una solida base emotiva e a gestire meglio le proprie emozioni. inoltre, è essenziale che i bambini ricevano affetto e conforto da adulti stabili e calmi che sono in grado di fornire un ambiente sicuro e amorevole. Questo contatto frequente con adulti empatici e rassicuranti può lasciare una profonda impressione sul bambino, fornendo loro un senso di sicurezza e stabilità duraturi. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.12 Il film "Inside Out" è un'opera che esplora il mondo delle emozioni umane attraverso il viaggio interiore di una bambina di nome Riley. La sua realizzazione si basa su studi di psicologia, psichiatria e pedagogia. Si sottolinea una distinzione fondamentale tra emozione e sentimento: mentre i sentimenti possono essere infiniti e complessi, le emozioni sono limitate a cinque categorie principali: gioia, paura, rabbia, disgusto e tristezza. Riley, come ogni individuo, ha le sue emozioni, ma la protagonista sembra concentrarsi principalmente sulla gioia, aspirando sempre a essere felice. Il film personifica le sue emozioni come personaggi, con Gioia che detiene il comando principale. Le emozioni sono istintive e istantanee, permettendoci di agire quando non possiamo ragionare. Inoltre, le emozioni giocano un ruolo importante nella formazione della memoria: è più facile ricordare momenti di forte emozione rispetto a eventi noiosi. Ogni ricordo è associato a un'emozione, e i ricordi più intensi tendono a resistere nel tempo, mentre altri diventano meno vividi e possono essere dimenticati. Il film quindi narra la storia di Riley, una bambina felice che affronta difficoltà quando si trasferisce in una nuova città e si rende conto che la sua nuova vita non è come aveva immaginato. Riley lotta per adattarsi e per ritrovare la felicità che aveva nella sua vecchia vita. Il film rappresenta in modo metaforico ciò che accade nella mente di Riley, con le sue emozioni personificate come personaggi che influenzano le sue azioni e le sue decisioni. Le cinque emozioni - gioia, tristezza, paura, rabbia e disgusto - sono rappresentate come personaggi simbolici, ognuno con il proprio ruolo nel guidare il comportamento di Riley. Il personaggio della tristezza gioca un ruolo significativo, poiché mette in discussione l'idea che la felicità debba essere la norma, e invece sottolinea l'importanza di affrontare le emozioni negative come parte integrante della vita umana. La tristezza non è ritratta come un'emozione da evitare, ma piuttosto come una componente necessaria per il benessere emotivo e la crescita personale. Il compito della tristezza nella povertà consiste nel rendere tristi i vecchi ricordi che un tempo portavano gioia. Riley, il protagonista, prima associava il passato alla felicità, ma ora i ricordi sono diventati dolorosi e tristi. La tristezza trasforma i bei ricordi in nostalgici, mentre quelli brutti rimangono tali. Tuttavia, Riley cerca di soffocare la tristezza per evitare il dolore, ma ciò porta solo a un'esplosione emotiva. Quando arriva un ricordo base blu, associato alla tristezza, si forma un'isola della personalità basata su quel ricordo. Gioia, un'altra emozione, non vuole che Riley sia triste e cerca di bloccare i ricordi, ma questo comporta la scomparsa sia della gioia che della tristezza dal quartiere emotivo di Riley. Le emozioni, in realtà, sono più complesse e possono mescolarsi: la gioia può essere triste, la rabbia felice e così via. Nella mente degli adulti, le emozioni collaborano e non sono in contrasto, il che porta a una maggiore stabilità emotiva e razionalità. Il trascorso di ogni persona e il carattere influenzano quale emozione sia predominante. Le isole emotive di Riley controllano la sua mente in base a ricordi che ora non hanno più rilevanza, ma che lei cerca di evitare perché legati a emozioni non più provate. La maturità di Gioia emerge quando comprende che la tristezza è parte integrante della vita e che anche i momenti più felici possono derivare da essa. Essere tristi può essere difficile, ma è un'emozione che, come tutte le altre, serve a raggiungere qualcosa di importante. Durante un intervallo, Riley riflette sulle sue emozioni, cercando di comprendere da dove provengano e razionalizzarle. Tuttavia, semplificare le emozioni può essere rischioso, poiché si può perdere l'essenza emotiva. Ogni elemento nella mente di Riley rappresenta qualcosa, come il castello delle principesse che simboleggia l'immaginazione. Tuttavia, questo castello viene abbattuto poiché Riley sta crescendo e cambiando, e il cambiamento porta disagio. La sua mente è guidata dal disgusto per la nuova vita, dalla paura del futuro e soprattutto dalla rabbia per la mancanza di scelta e per i genitori. Riley ha difficoltà a piangere perché associa il pianto al sentirsi male, anche se in realtà è infelice e ha bisogno di sfogarsi. La depressione non è solo tristezza, ma anche apatia, perdita di piacere e assenza di gioia. Riley perde la gioia e la tristezza quando rifiuta di confrontarsi con i ricordi nostalgici che un tempo erano belli ma ora provocano dolore. Nelle emozioni di Riley, tenta di eliminare la paura, ma capisce che non può farlo, poiché la paura è parte di lei. La gioia e la tristezza possono sembrare meno essenziali per la sopravvivenza, ma sono fondamentali per la salute mentale. Le idee possono essere influenzate sia da un ragionamento che coinvolge tutte e cinque le emozioni, sia da un impulso emotivo. L'impulso è quel momento in cui le azioni di un'emozione impongono una scelta, ma è possibile cambiare idea quando la tristezza entra in gioco. La tristezza rilascia ormoni che ammorbidiscono altre emozioni e è l'unica emozione che può placare la rabbia e la paura, mentre disgusto e rabbia si amplificano a vicenda. "Inside Out" quindi è un film straordinario che va oltre il semplice intrattenimento per bambini. Attraverso un'analisi profonda delle emozioni umane, il film offre una potente riflessione sulla complessità dell'esperienza umana e sulla necessità di accettare e comprendere pienamente i nostri sentimenti. Una delle lezioni principali del film è che tutte le emozioni, anche quelle considerate negative come la tristezza, hanno un ruolo importante da svolgere nella nostra vita. Non solo aiutano a definire chi siamo, ma ci permettono anche di connetterci con gli altri in modo più autentico e profondo. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.11 In questo video abbiamo il cartone animato di nome groovy il Marziano che tratta le diverse emozioni e sentimenti che bambini possano provare. questo cartone educa I bambini in vari contesti che possono aiutarli nella loro crescita. questo episodio comincia Phoebe che piange quindi sta provando un sentimento di tristezza, groovy ha provato in tutti i modi a capire il motivo della sua tristezza per renderla felice ed è giunto che Phoebe è triste perché non trovava il suo animale domestico. Quindi groovy si è trasformato in elicottero per cercarlo insieme a lei in tutto il giardino e quando l'hanno trovato Phoebe è passata dall'essere triste all'essere felice quindi ha iniziato a provare un sentimento di gioia. Inoltre questo cartone aiuta i bambini a riconoscere le varie verdure e le loro utilità e spiega anche l'importanza dell'acqua che serve sia agli esseri umani che alla nostra terra punto si cerca così di far capire ai bambini l'utilità dell'acqua e quindi si deve cercare di non sprecarla ma utilizzarla con la quantità giusta e condividerla insieme. in queste cartone abbiamo visto come groovy si trasformava più volte in varie forme in base al momento e al contesto del bisogno per aiutare phoebe a risolvere la situazione dunque groovy in questo cartone è un amico fedele per Phoebe e ciò può trasmettere ai bambini che l'amicizia è una cosa molto importante e aiutarci a vicenda può far sì che quelle situazioni di difficoltà si risolvono con molta facilità. Inoltre in questo episodio viene trattato anche il tema delle quattro stagioni prendendo come esempio l'albero della pesca che groovy ha piantato insieme a Phoebe e viene dimostrato come l'albero cambia in base alla stagione infatti in autunno le foglie cadono ma dopo con l'arrivo della Primavera crescono di nuovo. Dopodiché viene spiegato ai bambini dove abitano o vivono gli animali, come noi abbiamo la nostra casa anche gli animali hanno la loro come Ad esempio la lumaca vive dentro il proprio guscio. Inoltre possiamo capire che da questo cartone si può offrire un'esperienza divertente e educativa che aiuta i bambini a sviluppare importanti competenze sociali educative. Questo cartone trasmette ai bambini importanti messaggi su accettare le differenze, fare amicizia, essere curiosi, rispettare gli altri e proteggere l'ambiente. Insegna l'importanza di lavorare insieme e di essere aperti mentalmente. Il fatto che Groovy si trasformi per aiutare Phoebe e risolvere i problemi mostra ai bambini l'importanza di essere amici solidali e di aiutarsi a vicenda nelle situazioni difficili. Questo messaggio di amicizia e collaborazione è prezioso e può aiutare i bambini a sviluppare relazioni positive con i loro coetanei. Meriam hassine Elementi di sociologia infanzia 6.10 Le nostre previsioni e aspettative sul futuro possono influenzare significativamente il nostro comportamento e le nostre esperienze. Questo è particolarmente vero quando si tratta di eventi futuri a breve o medio termine. Se un individuo prevede che non riuscirà mai a superare un esame, potrebbe sviluppare un senso di sfiducia che potrebbe influenzare negativamente il suo approccio allo studi. È importante essere consapevoli del tipo di previsioni che facciamo, specialmente quando siamo in presenza di bambini. Fornendo loro affermazioni più positive e ottimistiche, possiamo contribuire a sviluppare atteggiamenti più positivi nei confronti del futuro. Ad esempio, anziché dire "È impossibile", possiamo incoraggiare il bambino a fare sempre del suo meglio e ad essere orgoglioso del suo sforzo. Invece di focalizzarsi sul fallimento, possiamo insegnare al bambino che gli errori sono opportunità di apprendimento e che il successo può essere raggiunto attraverso la pratica e la perseveranza. fornire esempi di affermazioni razionali può non essere sufficiente se il bambino ha radicato modalità negative di pensiero. In questi casi, è importante aiutare il bambino a diventare consapevole dei suoi pensieri negativi e delle loro conseguenze. Per iniziare, possiamo porre delle riflessioni che mettono in luce gli aspetti negativi dei pensieri del bambino. Una volta che il bambino accetta l'idea che certi pensieri influenzano negativamente il suo modo di sentire o comportarsi, possiamo procedere correggendo e trasformando questi pensieri. Aiutare il bambino a correggere il suo dialogo interiore significa aiutarlo a mettere in discussione il modo in cui interpreta ed valuta gli eventi. Possiamo farlo incoraggiando il bambino a formulare nuovi pensieri più logici e realistici in sostituzione dei pensieri negativi. È importante che l'adulto funga da modello positivo, fornendo esempi personali di come affrontare i pensieri negativi. Ad esempio, se il bambino si sente scoraggiato nel dover imparare qualcosa di nuovo, possiamo condividere esperienze simili e mostrare come superare il pensiero negativo. Il processo di correzione del dialogo interiore si conclude con l'elaborazione di nuovi pensieri costruttivi. Questi pensieri, come "Posso farcela" o "Sarà spiacevole ma ce la farò comunque", vengono poi trasformati in messaggi biochimici che influenzano il sistema nervoso preparandolo all'azione. È importante che queste affermazioni interiori siano formulate con un linguaggio comprensibile per il bambino e che siano positive, evitando le negazioni. Il ruolo del genitore o dell'operatore è quello di facilitare questo processo, quindi è utile praticare ripetutamente questi nuovi pensieri positivi durante la giornata. Inoltre, trascrivere su un cartoncino o un foglio di carta il pensiero da interiorizzare e leggerlo prima di affrontare situazioni spiacevoli può essere particolarmente efficace. Concentrarsi su pensieri positivi prima di addormentarsi è utile perché la mente è più rilassata e ricettiva. Quando l'adulto si familiarizza con il modello ABC (evento, pensiero, comportamento), può essere un modello efficace per il bambino. L'obiettivo non è eliminare tutti i pensieri negativi del bambino, ma rendere più frequente e naturale il processo di correzione e trasformazione dei pensieri nocivi. L'educazione razionale-emotiva offre un importante strumento per lo sviluppo delle abilità emotive e relazionali dei bambini. I suoi obiettivi principali, come citare sé stessi e gli altri, aumentare la tolleranza alla frustrazione, esprimere in modo costruttivo i propri stati d'animo e riconoscere i propri schemi di pensiero abituali, sono fondamentali per promuovere un benessere emotivo e comportamentale. Per implementare questo tipo di educazione in classe, è possibile adottare diverse modalità. L'approccio informale consente di trasmettere concetti legati al benessere emotivo durante le normali attività scolastiche, come discussioni di gruppo durante situazioni difficili, come interrogazioni o momenti di tensione. Le lezioni strutturate prevedono un programma articolato di insegnamento, con obiettivi ben definiti e una sequenza di attività esperienziali, come giochi di simulazione e discussioni di gruppo. Questo tipo di lezioni possono coinvolgere l'intera classe o gruppi specifici di studenti. Infine, l'integrazione delle materie curriculari permette di inserire i concetti dell'educazione razionale-emotiva all'interno delle materie già presenti nel curriculum scolastico. Ciò offre agli insegnanti l'opportunità di integrare questi concetti in modo naturale durante le lezioni di materie come la lingua italiana, la storia o la scienze sociali. Indipendentemente dalla modalità scelta, insegnare l'educazione razionale-emotiva offre agli insegnanti e agli studenti gli strumenti necessari per affrontare le sfide emotive e relazionali in modo equilibrato, promuovendo un ambiente scolastico positivo e favorendo lo sviluppo integrale dei bambini. Le attività proposte sono davvero interessanti e possono essere molto utili per aiutare i bambini a comprendere e gestire le proprie emozioni. Lavorare con cartoncini che rappresentano diverse emozioni è un ottimo modo per incoraggiare i bambini a identificare e esplorare i loro sentimenti. Inoltre, coinvolgere i bambini nell'identificare espressioni emotive su giornali o fumetti li aiuta a sviluppare la consapevolezza emotiva e il vocabolario legato alle emozioni. In particolare, attività come quella di disegnare le espressioni emotive vuote e poi completarle, o quella di collegare emozioni opposte, offrono ai bambini l'opportunità di esprimere la loro creatività e di riflettere sulle varie sfumature delle emozioni. Inoltre, chiedere loro di descrivere episodi in cui hanno provato determinate emozioni li aiuta a connettere le esperienze personali con le emozioni che stanno imparando a riconoscere. L'attività che coinvolge situazioni specifiche è particolarmente utile per i bambini che possono avere difficoltà a identificare e esprimere le proprie emozioni in determinati contesti. Chiedere loro come si sentono in situazioni specifiche offre loro l'opportunità di riflettere sulle loro emozioni e di sviluppare strategie per gestirle in modo più efficace. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.9 Insegnare a utilizzare in modo costruttivo il dialogo interiore richiede un certo lavoro, uno sforzo e impegno. fare apprendere il bambino tale abilità garantisce non solo una crescita armonica sul piano psico-affettivo ma rende anche più probabile una vita relazionale soddisfacente una volta diventato adulto. Si può trovare 5 fasi attraverso cui insegnare al bambino il dialogo interiore positivo cioè: individuare lo stile di pensiero abituale del genitore, individuare i più abituali modi di pensare del bambino, presentare al bambino il concetto di dialogo interiore, dimostrare come pensare in modo positivo, aiutare il bambino a correggere i pensieri negativi. la maggior parte delle persone non si rende conto di come le proprie reazioni emotive siano influenzate dal dialogo interiore eppure la comprensione di questo meccanismo è in grado di spiegare molte differenze riscontrabili tra gli individui. Come ad esempio ci possiamo abbattere sul carattere cioè la personalità dell’individuo, abbia un certo peso nel determinare reazioni diverse tra gli individui. alcuni sono più ottimisti, altri più pessimisti, alcuni sono molto audaci, altri sono invece piuttosto timorosi. Cominciando ad ascoltare il nostro dialogo interiore potremmo percepire i pensieri che attraversano la nostra mente e che determinano il modo in cui reagite in varie circostanze e situazioni particolari. si riesce a scoprire molte cose sui meccanismi della mente focalizzando l'attenzione su come si parla a noi stessi quando: capita di fare un errore, venire trattati male da qualcuno, arrivare in ritardo a un appuntamento, Comprare qualcosa che risulta essere difettosa, scoprire di avere una gomma a terra, ascoltare le lamentele di un insegnante sul nostro figlio, ricevere una critica ecc. cercare di ascoltare il proprio dialogo interiore rende più probabile riuscire a ricevere se ci si sintonizza nei momenti in cui succede qualcosa di particolarmente animato. può essere inoltre molto utile per capire meglio gli altri e aiutarli quando manifestano emozioni controproducenti. questo sarà possibile solo dopo essersi allenati per un po' di tempo ad ascoltare la propria mente, lavorando sulla trasformazione dei propri pensieri irrazionali. Raccogliere e analizzare i commenti abituali del bambino può fornire preziose informazioni sul suo dialogo interiore e sulle modalità di pensiero prevalenti in diverse situazioni. È importante annotare le osservazioni in modo sistematico e, se possibile, per iscritto per avere un quadro chiaro delle abitudini di pensiero del bambino. Identificare le situazioni in cui il bambino tende a catastrofizzare, fare valutazioni globali, considerare certe cose indispensabili o usare espressioni assolute come "sempre", "mai", "nessuno" può aiutare a comprendere meglio i suoi modelli di pensiero. È essenziale anche porre domande aperte al bambino per comprendere meglio il suo punto di vista e i suoi pensieri in determinate situazioni. Le domande del tipo "come pensavi quando...", "cosa ti è venuto in mente quando...", "perché ti sei arrabbiato...", "cosa temevi quando..." possono fornire preziose informazioni sul suo dialogo interiore. Prima di iniziare il lavoro di trasformazione dei pensieri, è importante spiegare al bambino il concetto di dialogo interiore in modo semplice e comprensibile. Si può farlo utilizzando esempi tratti dalla propria esperienza personale o raccontando episodi dell'infanzia degli adulti. Utilizzare poi storie positive e ispiratrici può aiutare il bambino a sviluppare una prospettiva più ottimistica e costruttiva. Raccontare episodi in cui si è superata una sfida o si è affrontata una difficoltà con determinazione può incoraggiare il bambino a adottare un approccio positivo di fronte alle difficoltà. Inoltre, incoraggiare il bambino a esprimere pensieri positivi e ottimisti può contribuire a rafforzare il suo dialogo interiore e a sviluppare una mentalità resiliente e orientata al successo. Fornire al bambino esempi di pensieri razionali può aiutarlo a mantenere uno stato d'animo sereno. Ci sono tre situazioni principali in cui possiamo farlo. In primo luogo, ci sono le situazioni legate alla disciplina. Ad esempio, ci sono due tipi di affermazioni: quelle che mettono l'accento sul comportamento del bambino, come "Adesso ti castigo per le feste" o "Come hai potuto fare una cosa simile", e quelle che enfatizzano le conseguenze del comportamento, come "Se non metti in ordine la tua stanza, non puoi andare in giardino" o "Se continui a picchiare i tuoi amici, loro non vorranno più giocare con te". Questi ultimi tipi di affermazioni aiutano il bambino a sviluppare un dialogo interiore che lo mette in grado di esercitare un controllo sul proprio comportamento, senza biasimo o condanna. In secondo luogo, ci sono le situazioni legate agli eventi spiacevoli o stressanti. Quando un adulto commenta gli eventi in modo positivo e razionale, ad esempio dicendo "È difficile, ma posso farcela" o "È meglio se mi controllo", il bambino può imparare a sviluppare un repertorio di affermazioni positive per affrontare le difficoltà. Gli adulti devono essere consapevoli del modello che forniscono al bambino nel gestire situazioni difficili, poiché le loro reazioni possono influenzare i pensieri e i sentimenti del bambino. infine, è importante ricordare che non sono gli eventi in sé a determinare le tensioni emotive, ma il modo in cui reagiamo mentalmente a tali eventi. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.8 La comprensione della vita emotiva del bambino si è arricchita negli ultimi decenni grazie alla fusione di nuove conoscenze sul funzionamento della mente e dei meccanismi sottostanti. Si è scoperto che il bambino non è un mero recipiente passivo di pulsioni nascoste, ma assume un ruolo attivo nella costruzione della propria realtà emotiva. I pensieri irrazionali, che spesso si manifestano senza che ne siamo consapevoli, possono influenzare notevolmente le nostre reazioni emotive. Questi pensieri distorcono gli eventi in modo non realistico, sono spesso esagerati e assolutistici, e portano a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate. Al contrario, i pensieri razionali offrono una visione più realistica della realtà e spesso favoriscono reazioni emotive più equilibrate. Ridimensionano l'impatto emotivo di certi eventi e facilitano il raggiungimento dei nostri obiettivi. Le pretese irrazionali sono uno dei principali contenuti associati a reazioni emotive dannose. Queste pretese possono assumere la forma di doveri assoluti, come "devo assolutamente ottenere ciò che desidero", o bisogni assoluti, come "ho bisogno di essere stimato dai miei amici". Questi pensieri trasformano certi eventi, persone o oggetti in qualcosa di essenziale per la nostra esistenza, portando a un aumento delle reazioni emotive negative quando queste aspettative non vengono soddisfatte. Il pensiero catastrofico, l'intolleranza e la svalutazione globale di sé o degli altri sono forme comuni di pensiero irrazionale che possono portare a reazioni emotive eccessive. Questi pensieri sono spesso caratterizzati da un'esagerazione degli aspetti negativi di certi eventi, una bassa tolleranza alle frustrazioni e una visione distorta di sé stessi o degli altri. Riconoscere queste componenti irrazionali nel proprio modo di pensare è il primo passo per superare gli stati d'animo spiacevoli. Tuttavia, non è sufficiente: è importante anche attaccare questi pensieri negativi e sostituirli con altri più costruttivi. Ci sono diverse strategie che possono essere utilizzate per attaccare i pensieri irrazionali. Ad esempio, è possibile interrogarsi sulla veridicità dei pensieri, cercare di individuare eventuali fatti ignorati o distorsioni nella percezione della realtà. Si può anche esaminare se si ha un atteggiamento assolutistico, del tipo "devo", "devi", "bisogna", e valutare se questo modo di pensare realmente aiuta a sentirsi meglio. Inoltre, è utile chiedersi se questi pensieri negativi sono davvero utili per ottenere ciò che si desidera e qual è la peggiore conseguenza possibile di una determinata situazione. Indebolire la forza dei pensieri irrazionali introduce un dubbio sulla loro veridicità e rende più facile sostituirli con pensieri più costruttivi e positivi. La sostituzione dei pensieri irrazionali con pensieri più costruttivi può essere un processo efficace per migliorare il benessere emotivo e gestire le sfide quotidiane. Le pretese assolute possono essere trasformate in desideri, opportunità o preferenze, mentre il pensiero catastrofico può essere ridimensionato con una visione più realistica degli eventi. L'intolleranza e l'insopportabilità possono essere affrontate riconoscendo che certi eventi o persone possono essere sgradevoli ma comunque sopportabili. Inoltre, è importante limitarsi a esprimere giudizi sui comportamenti anziché sulle persone per superare la tendenza alla svalutazione di sé o degli altri. Questo processo richiede pratica e allenamento costante fino a quando i vecchi schemi di pensiero non lasciano spazio a quelli più costruttivi e positivi. Il dialogo interiore è un'importante risorsa che può essere utilizzata per potenziare la capacità di affrontare situazioni problematiche, migliorare l'autostima e favorire relazioni interpersonali soddisfacenti. È particolarmente utile anche per aiutare i bambini con ansie, fobie o bassa autostima, oltre a migliorare le prestazioni nello studio, nello sport o nell'arte. L'educazione emotiva, inclusa la pratica del dialogo interiore, può essere introdotta nelle scuole per aiutare gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e a gestire meglio le proprie emozioni. L'apprendimento precoce di queste abilità può favorire lo sviluppo di una mente più equilibrata e resiliente fin dalla giovane età. Infine, considerando le diverse funzioni degli emisferi cerebrali, è possibile potenziare il dialogo interiore attraverso l'uso dell'immaginazione e della visualizzazione, che sono funzioni dell'emisfero destro. L'infanzia è un periodo particolarmente propizio per apprendere e consolidare queste abilità, poiché entrambi gli emisferi cerebrali sono attivi e in fase di sviluppo. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.7 Il gioco di fantasia è un'importante risorsa per i bambini, poiché non solo li aiuta ad affrontare ansie e paure, ma contribuisce anche allo sviluppo delle loro capacità linguistiche, cognitive e sociali. All'interno della cultura dei pari, il gioco non è solo un modo per acquisire competenze da adulti, ma è un'attività quotidiana che favorisce l'autonomia e la coesione di gruppo. Anche se i bambini possono opporsi al controllo degli adulti, i conflitti risultanti spesso aumentano il senso di appartenenza al gruppo e rafforzano le relazioni interpersonali. I litigi e le discussioni sono comuni nelle culture dei bambini e servono a discutere temi importanti come l'amicizia e le attività ludiche. Queste conversazioni possono coinvolgere non solo i partecipanti originali, ma anche altri bambini che si uniscono alla discussione. Tuttavia, l'infanzia può essere oggetto di percezioni negative e stereotipi, con i bambini spesso visti come "adulti in divenire" anziché come individui con esperienze uniche. La sindrome del baubau, come descritta da Louv, riflette questa tendenza alla vittimizzazione continua dei bambini nelle società industrializzate, dove possono essere esclusi da certe attività o oggetto di eccessiva ansia per la sicurezza. È importante considerare i bambini non solo come soggetti di problematiche sociali, ma anche come individui influenzati da queste problematiche. Investire in servizi di qualità per l'infanzia e sostenere le famiglie attraverso programmi educativi e sostegno finanziario è fondamentale per il benessere dei bambini nelle società globalizzate. La sensibilità materna e la qualità delle relazioni con le figure di riferimento, come le madri e gli operatori dei servizi per l'infanzia, influenzano significativamente il senso di fiducia dei bambini. Offrire buoni servizi per l'infanzia e programmi educativi innovativi, insieme al supporto finanziario per le madri lavoratrici, può contribuire a garantire un ambiente favorevole allo sviluppo e al benessere dei bambini. L'assistenza alla maternità e all'infanzia varia notevolmente da paese a paese, con alcuni governi che offrono una vasta gamma di servizi per sostenere i genitori nei primi anni di vita dei bambini. Questi includono congedi parentali retribuiti nel primo anno di vita del bambino, asili nido per bambini da 1 a 3 anni e servizi pre-scolastici per bambini dai 3 ai 6 anni. In molti paesi europei, questi servizi sono finanziati dalla spesa pubblica, trasformandoli nel tempo da servizi di accudimento a veri e propri servizi educativi. Il fenomeno sempre più diffuso del divorzio ha un impatto significativo sulla struttura familiare e sul benessere emotivo dei bambini coinvolti. Studi hanno evidenziato che i bambini possono reagire in modi diversi al divorzio dei genitori, con i maschi che mostrano tendenze ad avere condotte aggressive e antisociali, mentre le femmine possono sviluppare problemi di tipo internalizzante come depressione e ansia. Per mitigare gli effetti negativi del divorzio sui bambini, è importante che i genitori mantengano un livello basso di conflittualità e forniscano un ambiente stabile e prevedibile durante e dopo la separazione. La presenza di routine quotidiane ben organizzate può aiutare i bambini a sentirsi più sicuri e meno colpevoli riguardo alla situazione dei genitori. Un altro tema critico che riguarda i bambini è l'abuso e il maltrattamento infantile. Questo può assumere diverse forme, tra cui l'incuria, il maltrattamento fisico, gli abusi sessuali e quelli psicologici. Gli effetti dell'abuso possono essere devastanti e duraturi, con i bambini che hanno subito abusi che presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbi mentali e dipendenze da sostanze in età adulta. È essenziale adottare misure di prevenzione efficaci e applicare leggi rigorose per proteggere i bambini dall'abuso e dal maltrattamento. Questo include non solo la punizione dei perpetratori, ma anche programmi educativi per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere un ambiente sicuro e protetto per tutti i bambini. Meriam Hassine Elementi di sociologia infanzia 6.6 I metodi non tradizionali per lo studio dell'infanzia includono l'uso del disegno come mezzo attraverso il quale i bambini possono esprimere idee e concetti difficilmente trattabili con gli adulti. Inoltre, i bambini possono essere coinvolti come informatori e assistenti di ricerca, aiutando i ricercatori nelle interviste, nella comprensione della cultura locale dei pari e nell'analisi dei dati, diventando così co-produttori dei risultati di ricerca. Tuttavia, questo approccio solleva implicazioni etiche, come il consenso attivo dei genitori e la protezione dell'interesse dei bambini. Il concetto di "pari" nella sociologia dei pari si riferisce a quel gruppo di bambini che trascorre il tempo insieme quotidianamente, producendo culture dei pari locali che contribuiscono alle culture più ampie. Corsaro definisce la cultura dei pari come un insieme stabile di attività, routine, artefatti, valori e preoccupazioni condivisi tra i bambini durante le interazioni. Le decisioni riguardanti le interazioni iniziali con i pari, compresa la natura di queste interazioni, sono spesso influenzate dalle famiglie. Quando i bambini entrano a contatto con la scuola dell'infanzia, devono adattarsi alle nuove dinamiche sociali, come la condivisione di giocattoli e materiali didattici. In questo contesto, i bambini negoziano sul possesso temporaneo di oggetti e tentano di stabilire una proprietà comune degli stessi, proteggendo la condivisione contro l'intrusione degli altri. Inoltre, il concetto di amicizia nelle scuole dell'infanzia non si limita semplicemente a un'etichetta applicata a un singolo bambino, ma si riferisce piuttosto a attività condivise osservabili, come giocare insieme e proteggere il gioco dei compagni. Il coinvolgimento dei bambini nelle routine con gli adulti può portare a disturbi e incertezze, in quanto sono esposti a molte informazioni che possono superare la loro capacità di elaborazione e comprensione. In questo contesto, le attività e le routine della cultura dei pari possono fungere da rifugio terapeutico, e il gioco di fantasia con i coetanei diventa particolarmente importante. La cultura simbolica infantile si riferisce alle rappresentazioni e ai simboli espressivi delle credenze, delle premure e dei valori dei bambini. Le fonti primarie di questa cultura includono i media, la letteratura per l'infanzia e le figure mitiche e leggendarie. I bambini si appropriano e trasformano rapidamente la cultura simbolica mentre partecipano alla cultura dei pari. La cultura materiale dell'infanzia, invece, comprende oggetti come vest

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