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Summary

This presentation details the work and theories of Le Corbusier, a prominent modern architect. The document explains architectural principles, such as the free plan and pilotis. It also includes examples of specific Le Corbusier works, along with discussions on architectural design.

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1 LE CORBUSIER L20- I grandi architetti moderni, 1900 Docente: Federica Rosso, PhD, Eng. 2 Charles-Édouard Jeanneret-Gris Svizzera 1887, Fran...

1 LE CORBUSIER L20- I grandi architetti moderni, 1900 Docente: Federica Rosso, PhD, Eng. 2 Charles-Édouard Jeanneret-Gris Svizzera 1887, Francia 1965 Madre musicista, padre orologiaio, appassionato escursionista; con LC al seguito, da qui il rapporto con il paesaggio abile disegnatore e decoratore e incisore di orologi si avvicina all’art nouveau, pittore; ma il suo maestro, L’Eplattenier, lo convince a fare l’architetto «Uno dei miei maestri [un maestro straordinario] mi strappò con dolcezza a un destino mediocre. Volle che fossi architetto. L'architettura e gli architetti mi facevano orrore... Avevo sedici anni, accettai il verdetto e obbedii: mi detti all'architettura Federica Rosso, PhD 3 La prima opera: Villa Fallet Villa di forma scatolare Decorazioni in stile art nouveau, con ispirazone silvestre Federica Rosso, PhD 4 Charles-Édouard Jeanneret-Gris …intraprende un grand tour dell’Italia e dell’Europa Si ferma a Parigi, dove lavora con Perret, pioniere del cemento armato «beton arme» Folgorato dal Partenone ad Atene Federica Rosso, PhD 5 Charles-Édouard Jeanneret-Gris Definisce il Partenone una architettura limpida, pulita, rigorosa sviluppata sull'orizzontalità «gloriosa» dell'architrave e inventata su armoniche proporzioni e su una spazialità che si arricchisce potentemente del contesto geografico circostante, «pura creazione dello spirito», Federica Rosso, PhD 6 Charles-Édouard Jeanneret-Gris Tornato in Svizzera, costruisce poi la villa per i genitori Villa Jeanneret-Perret, e villa Schwob. Scoppia la I Guerra Mondiale; per la ricostruzione, LC idea la Maison Domino Nel 1917 si trasferisce a Parigi Federica Rosso, PhD 7 Le Corbusier La casa come macchina per abitare La bellezza è generata dalla soluzione di problemi funzionali e meccanici Criteri funzionalisti Architettura come fatto plastico e formale (istanza estetica),a anche disciplina tecnica (istanza tecnica): una casa che non funziona non può essere bella Federica Rosso, PhD 8 Le Corbusier L’importanza della proporzione: il bello è espressione della razionalità e del numero proporzione aurea LC propone il sistema Modulor (1948), sistema di proporzioni basato sulla figura umana  l’architettura deve essere costruita a misura d’uomo Il modulor è una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all’architettura e alle cose meccaniche (si richiama la lezione sulle proporzioni) Federica Rosso, PhD 9 Le Corbusier LC sviluppa i 5 punti dell’architettura Federica Rosso, PhD 10 La pianta libera Non vi sono murature portanti, grazie allo scheletro portante in cemento armato: gli spazi possono essere composti quindi liberamente, inserendo tramezzi ove si vuole Federica Rosso, PhD 11 I pilotis Sostituiscono la struttura muraria tradizionale; sono supporti esili, su plinti di fondazione, che separano spesso l’edificio dal terreno, rendendo fruibile il piano terra Sono arretrati rispetto al filo della facciata, per rendere libera la facciata stessa e consentire aperture dove desiderato. Federica Rosso, PhD 12 La facciata libera Le facciate non sono più in muratura portante, non hanno funzioni strutturali Possono essere tamponate, rese vetrate o vuote a piacimento Federica Rosso, PhD 13 La finestra a nastro Sempre grazie allo scheletro in cemento armato, la facciata è libera e quindi la finestra si può estendere per tutta la sua lunghezza, illuminando l’interno e mettendo in contatto con l’esterno. Federica Rosso, PhD 14 Il tetto giardino Lo spazio che l’edificio occupa, la sua impronta a terra, è restituita allo spazio esterno tramite un tetto giardino, cioè un tetto abitabile, sul quale si può prevedere verde, piscine, solarium ed altri spazi per varie attività. Federica Rosso, PhD 15 Quiz Click the Quiz button to edit this object Federica Rosso, PhD 16 Ville Savoye, Poissy, 1929 La planimetria della casa è organizzata ai piani superiori in due zone disposte ad L intorno alla rampa centrale di distribuzione verticale. La precisa griglia a maglia quadrata è marcata da 25 colonne, la maglia orizzontale è di 4,75 metri. Federica Rosso, PhD 17 Ville Savoye, Poissy, 1929 Uso di elementi regolari (rettangolo, quadrato), ma anche di forme ellittiche e circolari Federica Rosso, PhD 18 Ville Savoye, Poissy, 1929 La circolazione verticale è risolta da un rampa che collega il piano terra ed il primo piano ed una scala di collegamento comune a tutti i piani. Federica Rosso, PhD 19 Ville Savoye, Poissy, 1929 La finestra a nastro e il rapporto con l’esterno Federica Rosso, PhD 20 Ville Savoye, Poissy, 1929 rapporto con l’esterno anche dal tetto giardino Federica Rosso, PhD 21 Centrosoyus (progetto), Mosca, 1929 in questo edificio, ed anche nel progetto del “Palazzo della Società delle Nazioni”(non realizzato), L.C. tenta di conciliare il bisogno di praticità e funzionalità con l’esigenza di rappresentazione. Inaugura la cosiddetta “monumentalità del moderno” Federica Rosso, PhD 22 Le Corbusier e la concezione di spazio urbano «L’attuale sistema urbano comporta costi enormi perché basato su tanti edifici dispersi nel territorio, tante strade e linee di metropolitane che devono condurre i lavoratori nei luoghi di lavoro che in genere sono lontani dalle abitazioni (si pensi agli USA in cui ogni sera la gente torna nelle proprie villette al di fuori della città). Il sistema attuale produce traffico, malessere, stress, diseconomie; almeno la metà delle ore di lavoro di tutti i cittadini serve a mantenere in vita questo sistema irrazionale.» Federica Rosso, PhD 23 Le Corbusier e la concezione di spazio urbano L.C. propone un diverso tipo di insediamento basato su “unità funzionali”(le “unità di grandezza conforme”): Unità di abitazione: la casa ed i suoi prolungamenti; l’Unità di Marsiglia, di Nantes, di Berlino; autonomia di ciascuna unità di grandezza conforme; unità di grandezza conforme in alternativa al modello della casa isolata tradizionale, dispersiva; la funzione tempo-distanza: il suo rispetto consente una vita più equilibrata (vicinanza di funzioni quali il lavoro, la scuola ecc.); Federica Rosso, PhD 24 Le Corbusier e la concezione di spazio urbano Unità di lavoro: il lavoro non come castigo ma come attività lieta, se ben organizzato e svolto in ambiente confortevole; Unità rurale; Unità di ricreazione: per il benessere del corpo e dello spirito; Unità di circolazione: circolazione orizzontale eliminazione della promiscuità tra traffico veicolare e traffico pedonale (l’esempio di Venezia); Vie di transito e vie di distribuzione Federica Rosso, PhD 25 unitè d’habitation, Marsiglia, 1952 Pianta e sezione di una cella abitativa Federica Rosso, PhD 26 unitè d’habitation, Marsiglia, 1952 Spaccato assonometrico di una cella abitativa Federica Rosso, PhD 27 unitè d’habitation, Marsiglia, 1952 Federica Rosso, PhD 28 unitè d’habitation, Marsiglia, 1952 Anche qui, il tetto giardino Federica Rosso, PhD 29 Notre Dame du haut, Ronchamp, 1954 Sempre in calcestruzzo armato Federica Rosso, PhD 30 Notre Dame du Haut, Ronchamp, 1954 Federica Rosso, PhD 31 Notre Dame du Haut, Ronchamp, 1954 Federica Rosso, PhD 32 Notre Dame du Haut, Ronchamp, 1954 Nonostante le apparenze i muri perimetrali non hanno funzione strutturale per l’edificio, infatti la vela non poggia su di essi, ma su pilastri e setti nascosti al loro interno e leggermente più alti, così da lasciare una intercapedine fra la sommità del muro e la vela. Federica Rosso, PhD

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