Lez. 4.1 Emergenze Ambientali Italiane PDF
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Bocconi University
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This document provides information about environmental emergencies related to temperature, specifically for healthcare professionals. It covers objectives, temperature regulation procedures, and various emergency scenarios. This presentation focuses on heatstroke, heat exhaustion, and hypothermia, offering specific treatment advice for each condition.
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MODULO SSE CAPITOLO 4 LE EMERGENZE AMBIENTALI LEGATE ALLA TEMPERATURA Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU S S E OBIETTIVI Identificare...
MODULO SSE CAPITOLO 4 LE EMERGENZE AMBIENTALI LEGATE ALLA TEMPERATURA Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU S S E OBIETTIVI Identificare le situazioni a rischio a causa dell’esposizione ad alte e basse temperature Identificare e valutare le principali lesioni legate alle condizioni ambientali Conoscere le modalità di assistenza 2 S S E LA TEMPERATURA CORPOREA In condizioni ottimali, l’organismo umano genera calore al fine di mantenere costante al suo interno una temperatura di 37°C La temperatura corporea è determinata dall’energia che si sviluppa dal metabolismo di ossigeno e glucosio ricavati dalla respirazione e dal cibo 3 S S E LA TEMPERATURA CORPOREA È UN DELICATO EQUILIBRIO TRA Termodispersio Termogenes ne i S S E LA TEMPERATURA CORPOREA Termodispersione Termogenesi Modalità di Modalità di dispersione produzione Irradiazione Metabolismo basale Conduzione Esercizio fisico Convezione Brivido Evaporazione Fattori determinanti Ritenzione di calore Temperatura esterna Isolamento (caldo, freddo, vento) Grasso corporeo Condizioni della Rapporto vittima (bagnato, sudato superficie/volume ecc.) 5 S S E COLLASSO DA CALORE Disturbo dovuto ad un carico di calore con mantenimento della termoregolazione Si verifica in seguito ad un'eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione 6 S S E COLLASSO DA CALORE SEGNI E SINTOMI Ipotensione ortostatica Tachipnea e tachicardia Astenia (debolezza generalizzata) Cute arrossata e sudata Sete intensa Crampi muscolari Temperatura corporea normale o leggermente7 aumentata S S E COLLASSO DA CALORE ASSISTENZA 1.Trasportare la vittima in ambiente fresco 2.Evitare che compia ogni tipo di sforzo fisico per favorire il recupero di liquidi e sali 3.Monitorizzare costantemente i parametri vitali 4.Far assumere liquidi alla vittima secondo le indicazioni della SOREU 8 S S E COLPO DI CALORE / COLPO DI SOLE COLPO DI CALORE Aumento della temperatura corporea a causa del clima eccessivamente caldo e umido. COLPO DI SOLE aumento della temperatura corporea a causa di una prolungata esposizione ai raggi del sole. Disturbo dovuto ad un carico di calore con alterazione della termoregolazione S S E COLPO DI CALORE / COLPO DI SOLE SEGNI E SINTOMI Astenia Alterazioni Temperatura del SNC: corporea > cefalea, 40°C vertigini, Volto alterazioni arrossato della Mucose coscienza, asciutte allucinazioni, Sete intensa Irritabilità, Nausea e confusione vomito mentale, convulsioni Crampi muscolari S S E COLPO DI CALORE / COLPO DI SOLE ASSISTENZA Posizionare la vittima all’ombra e al fresco Slacciare o togliere gli abiti stretti Abbassare la temperatura corporea il più rapidamente possibile attraverso l’utilizzo di biancheria fredda e inumidita (teli, lenzuola) Evitare sforzi fisici alla vittima per favorire il recupero di liquidi e Sali Monitorizzare costantemente i parametri vitali Far assumere liquidi alla vittima secondo le indicazioni della SOREU S S E LESIONI DA FREDDO TI Esposizione alle basse temperature E N e/o vento freddo ON Scarso isolamento e cute esposta ISP E D Vestiti e calzature strette P R RI Contatto con metallo e/o liquidi TO freddi T FA Corporatura esile e magra Stato di vasodilatazione o vasocostrizione eccessive Congelamenti pregressi Patologie: diabete, Morbo di Raynaud Scarso allenamento fisico Basso apporto calorico e/o disidratazione Assunzione alcool, caffeina, nicotina. S S E CONGELAMENTO Lesione di un’area periferica del corpo (mani, piedi, naso, orecchie) in seguito all’esposizione prolungata a basse temperature SI DETERMINANO LESIONI PIÙ O MENO ESTESE E GRAVI DOVUTE ALLA VASOCOSTRIZIONE E ALLA FORMAZIONE DI CRISTALLI DI GHIACCIO ALL’INTERNO DELLE CELLULE S S E CONGELAMENTO ESISTONO DIVERSI GRADI DI CONGELAMENTO A SECONDA CHE QUESTO INTERESSI I TESSUTI SUPERFICIALI O QUELLI PIÙ PROFONDI, FINO ALLE STRUTTURE OSSEE La classificazione NON è importante in questa fase, in quanto il trattamento iniziale, in emergenza, è lo stesso. S S E CONGELAMENTO PRIMA FASE SECONDA FASE LA ZONA COLPITA È PERDITA DELLA DOLENTE, LA CUTE È SENSIBILITÀ E CEREA O ARROSSATA, SCOMPARSA DEL EDEMATOSA E MORBIDA DOLORE; LA CUTE DIVENTA LIVIDA, DURA E NON È COMPRIMIBILE S S E CONGELAMENTO ASSISTENZA Trasferire la vittima in un ambiente protetto Riscaldare le parti congelate con gradualità Rimuovere gli indumenti bagnati o stretti Protezione termica (telini e coperte termiche) Se possibile rimuovere anelli e altri accessori metallici immergere la parte colpita in acqua tiepida a 30-40° con aggiunta di un blando antisettico (Amuchina®), se disponibile Solo SU INDICAZIO NE DELLA SOREU S S E CONGELAMENTO COSA NON FARE Massaggiare e frizionare (rischio di lesione tissutale) Somministrare bevande alcooliche Bucare eventuali bolle cutanee (Flitteni) NON intraprendere nessuna manovra di riscaldamento se non si è sicuri di poterla mantenere costante fino all’arrivo in pronto soccorso SEGUI LE INDICAZIONI della SOREU 17 S S E IPOTERMIA (Classificazione REGA Guardia di Volo di Soccorso Svizzera 2005) Abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei valori normali I classificazione: STADIO: vittima cosciente con brivido (TC 35- 32°C) II STADIO: vittima soporosa, assenza brivido (TC 32-28°C) III STADIO: vittima incosciente (TC 28-24°C) IV STADIO: vittima in ACC con indicazione a RCP (TC