Domande seminari specializzandi 2023-2024 PDF

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These are questions about medical genetics for the 2023-2024 academic year. This document is an exam paper.

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Domande seminari specializzandi Scuola di Specializzazione in Genetica Medica 2023-2024 I anno (1A) Sindrome di Joubert e Ciliopatie (Federica L’Erario) 1. Le ciliopatie: A. Sono causate da alterazioni solo delle cilia motili B. Sono causate da alterazio...

Domande seminari specializzandi Scuola di Specializzazione in Genetica Medica 2023-2024 I anno (1A) Sindrome di Joubert e Ciliopatie (Federica L’Erario) 1. Le ciliopatie: A. Sono causate da alterazioni solo delle cilia motili B. Sono causate da alterazioni solo del cilio primario C. Sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche causate da un'alterazione strutturale o funzionale delle cilia D. Non sono causate da varianti patogenetiche in geni codificati per proteine strutturali del cilio primario E. Sono causate da varianti patogenetiche in meno di 10 geni →i geni associati sono più di 40! 2. Il cilio primario: A. è un unico organello simile a un capello, di lunghezza variabile (1-9 μm) B. è presente solo nei linfociti, granulociti, epatociti e cellule acinose→sono le uniche cellule in cui non è presente C. una sua disfunzione non si associa mai a retinopatia→la sindrome di Barted-Biedls è una cliopatia e una forma di retinite pigmentosa sindromica D. il trasposporto intraflagellare (IFT) è unicamente anterogrado→il trasporto è sa anterogrado e retrogrado E. si trova nel tratto respiratorio, nei polmoni e nell'orecchio medio ed ha un movimento ondeggiante e ritmico. Funziona, ad esempio, per mantenere le vie aeree libere dal muco e da agenti infettivi, permettendoci di respirare facilmente e senza irritazioni. →è la descrizione del cilio mobile 3. La sindrome di Joubert (JS): A. ha una prevalenza di 1:8000–1:10000→ è 1:80.000-1:100.000 B. è stata descritta per la prima volta nel 1986→nel 1968 C. il segno del dente molare (MTS) è sempre presente D. la forma classica presenta una triade clinica caratteristica (MTS, ipotonia neonatale e ritardo dello sviluppo/disabilità intellettiva (da grave ad assente)) E. sono vere la (c) e la (d) 4. Segnalare la risposta corretta: A. JS è caratterizzata da un'estrema eterogeneità genetica con più di 40 geni causativi. B. La JS è più spesso autosomica-dominante. →principalmente è AR, è descritta una forma AD C. Per la JS, non è mai stata descritta ereditarietà X-linked, digenica o oligogenica. → descritta una forma XL, riportate sia digenica che oligogenica D. Sono note correlazioni genotipo-fenotipo. E. sono vere la (a) e la (d) 5. Segnalare la risposta corretta: A. La forma classica di JS ha una facies caratteristica →no B. Sindrome di Meckel Gruber è tipicamente associata ad una prognosi favorevole →è spesso letale C. La sindrome di Bardet Biedl non è mai associata a polidattilia → non è vero! D. L’incisura del labbro superiore e lingua bifida o lobulata si possono riscontrare nella JS orofaciodigitale E. Sono vere la (b) e la (d) 1 6. I sottotipi di JS: A. La forma classica non è sempre associata al MTS. →falso B. Nel corso della storia clinica, il fenotipo di un paziente JS può evolvere da una forma ad un'altra. C. La forma con distrofia asfissiante di Jeune è caratterizzata unicamente da displasia scheletrica. D. La forma acrocallosa è raramente associata a varianti patogenetiche nel gene KIF7→ OMIM riporta solo il gne KIF7 #200990 E. Nei diversi sottotipi di JS non è stata evidenziata una correlazione genotipo-fenotipo. →non è vero, è presente 7. Segnalare la risposta errata sulle seguenti varianti: A. p.Arg73Leu in TMEM216 è ricorrente nella popolazione ashkenazita B. p.Arg2904Ter in CPLANE1 è ricorrente nella popolazione olandese C. p.Arg18Ter in TMEM237 e c.363_364delTA in CSPP1 sono varianti ricorrenti negli Hutteriti D. c.6012-12T>A in CEP290 è ricorrente nella popolazione giapponese E. c.71121A>G nel gene CC2D2A è ricorrente nella popolazione foggiana 8. Nel sospetto di ciliopatia quale test è più appropriato effettuare in prima istanza? A. Esame cromosomico →non ha senso B. Array-CGH→ non ha senso in prima istanza, secondariamente per evidenziare delezioni di NPHP1 C. Analisi MLPA del gene NPHP1→ha senso dopo pannello NGS D. Pannello NGS per ciliopatie E. Sono vere la (c) e la (d) 9. Si presenta in consulenza genetica un bambino di 6 anni con le seguenti caratteristiche cliniche: ritardo del neurosviluppo, ipotonia, polidattilia, obesità e distrofia retinica. A. È corretto fare ipotesi di sindrome di Bardet Biedl B. L’obesità è tipica della sindrome di Senior-Loken→no, è tipica della Bardet-Biedl C. È utile consigliare ecografia della loggia renale per valutare anomalie strutturali renali →nella Bardet-Biedl si può avere deficit cognitivo, retinite pigmentosa, obesità, ipogonadismo, ipogenitalismo, polidattilia e problemi renali, l’ipotonia è riportata nello schema della diagnosi differenziale di messo nel ppt D. Sono vere la (a) e la (c) E. Sono vere La (a), (b) e la (c) 10. Segnalare la risposta corretta: A. Le ciliopatie sono tipicamente diagnosticate in età adulta. →no, direi spesso nei bambini B. Non è possibile ipotizzare una ciliopatia dall’ecografia morfologica prenatale. →per problemi scheletrici? C. Disfunzioni delle cilia motili sono spesso associate ad infertilità, infezioni respiratorie croniche e idrocefalo. D. L’anosmia non è mai associata a disfunzione del cilio primario. →credo che l’anosmia sia associata solo a disfunzioni del cilio primario E. Il cilio primario non interferisce nella morfogenesi embrionale. →ovviamente sì 2 (1B) Retinite pigmentosa (Elena Sonnini) 11. Quale malattia è principalmente associata a varianti patogenetiche nel gene ABCA4? A. Retinite pigmentosa. B. Degenerazione maculare legata all’età. C. Malattia di Stargardt. D. Glaucoma congenito. E. Cataratta giovanile. 12. Qual è il gene più comunemente associato alla retinite pigmentosa autosomica dominante? A. RHO (Rod Opsin)→20-30% delle forme non sindromiche AD B. RPGR→70-90% delle forme non sindromiche XL C. USH2A→10-15% delle forme non sindromiche AR D. PRPH2→5-10% delle forme non sindromiche autosomiche dominanti E. RP1→3-4% delle forme non sindromiche autosomiche dominanti 13. Qual è la modalità di trasmissione genetica più comune della retinite pigmentosa? A. Autosomica recessiva →5-20% B. Autosomica dominante →15-25% C. Legata al cromosoma X →5-15% D. Mitocondriale →non riportata frequenza, es MELAS, MERRF, Atrofia ottica di Leber E. Sporadica https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK1417/ 14. Qual è il principio attivo di Luxturna e come agisce? A. Voretigene neparvovec - un vettore virale che introduce copie normali del gene RPE65 nelle cellule della retina. B. Bevacizumab - un anticorpo monoclonale che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. C. Ranibizumab - un frammento di anticorpo monoclonale che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. D. Aflibercept - una proteina di fusione che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. E. Pegaptanib - un aptamero che inibisce il fattore di crescita endoteliale vascolare. 3 15. Per quale condizione è indicato Luxturna? A. Distrofia ereditaria della retina causata da mutazioni bialleliche nel gene RPE65. B. Degenerazione maculare legata all’età. C. Retinopatia diabetica. D. Glaucoma. E. Cataratta. 16. Qual è la funzione principale della proteina codificata dal gene ABCA4? A. Trasporto di ioni calcio nella retina. B. Trasporto di all-trans-retinaldeide fuori dai fotorecettori. C. Sintesi di rodopsina. D. Degradazione del pigmento retinico. E. Produzione di melanina nell’epitelio pigmentato retinico. 17. Quali sono i principali sintomi della sindrome di Bardet-Biedl? A. Obesità, retinite pigmentosa, polidattilia, ipogonadismo, insufficienza renale B. Degenerazione maculare, glaucoma, cataratta, retinopatia diabetica C. Neovascolarizzazione retinica, emorragie retiniche, distacco di retina, cheratocono D. Retinopatia diabetica, degenerazione maculare, glaucoma, cataratta E. Cheratocono, distacco di retina, emorragie retiniche, neovascolarizzazione retinica 18. Quale gene è comunemente associato alla sindrome di Bardet-Biedl? A. RHO B. USH2A C. BBS1 D. PRPH2 E. RPGR Gli altri geni sono tutti associati a forme non sindromiche 19. Qual è la funzione principale del database RetNet? A. Catalogare i geni associati alle malattie ereditarie della retina. B. Fornire trattamenti per la retinite pigmentosa. C. Offrire consulenza genetica ai pazienti. D. Monitorare l’efficacia dei farmaci per la retinite pigmentosa. E. Pubblicare articoli scientifici sulla retinite pigmentosa. 20. Quali sono le principali caratteristiche cliniche della sindrome di Senior-Loken? A. Nefronoftisi e distrofia retinica B. Glaucoma e cataratta C. Degenerazione maculare e retinopatia diabetica D. Cheratocono e distacco di retina E. Emorragie retiniche e neovascolarizzazione 4 (2A) Atrofia Muscolare Spinale (Filomena Lo Vecchio) 21. L’atrofia muscolare spinale è: A. Una patologia a trasmissione autosomica dominante B. Una patologia X- linked recessiva C. Una patologia multifattoriale D. Una patologia a trasmissione autosomica recessiva E. Una patologia X-linked dominante 22. Quale è la causa più comune della SMA: A. Variante intragenica in SMN1 B. Delezione in un allele di SMN1 e variante intragenica sull’altro allele C. Delezione in omozigosi di SMN2 D. Variante intragenica in SMN2 E. Delezione in omozigosi di SMN1 23. A cosa è dovuta la differenza fra SMN1 e SMN2? A. Una sostituzione c.860T>C nell’esone 7 del gene SMN1 B. Una sostituzione c.860T>C nell’esone 7 del gene SMN2 C. Una sostituzione c.840C>T nell’esone 7 del gene SMN2 D. Una variante di stop nell’esone7 del gene SMN1 E. Una sostituzione c.840C>T nell’esone 6 nel gene SMN2 24. Con quale incidenza si verifica la SMA? A. 1:50.000 B. 1:100.000 C. 1:25.000 D. 1:10.000 E. 1:80.000 25. Qual è il gene coinvolto nella SMA? A. TARDBP B. SMN C. FXN D. PINK1 E. VCP 26. In quale regione mappa il locus SMN? A. 5q11.2-q13.3 B. 5p15.32 C. 7q11.22 D. 7p12.3 E. 5q13.2 27. Per un paziente con sospetta SMA, quale è il test diagnostico di primo livello? A. qPCR o MLPA B. Pannello 5 C. Cariotipo D. Analisi STR E. FISH 28. Quale è l’unico farmaco di terapia genica approvato per il trattamento della SMA? A. Risdiplam B. Onasemnogene abeparvovec C. Nusinersen D. Tofersen E. Etranacogene dezaparvovec 29. Quale è la frequenza dei portatori SMA nella popolazione generale? A. 1:20 B. 1:100 C. 1:50 D. 1:70 E. 1:150 30. Quale delle seguenti manifestazioni NON è una conseguenza della SMA? A. Debolezza progressiva dei muscoli prossimali B. Ipotonia C. Paralisi D. Difficoltà di deambulazione autonoma E. Respirazione normale 6 (2B) Acondroplasia/Ipocondroplasia (Francesco Martello) 31. Quale è il gene causativo dell’ acondroplasia? A. IL-19 B. MMP9 C. KIF5 D. FGFR3 E. COL01 32. Da genitori affetti da acondroplasia possono nascere figli sani A. nel 10% dei casi B. NO C. nel 50% dei casi D. nel 25% dei casi E. nel 5% dei casi 33. L’acondroplasia è causata da: A. varianti Frameshift B. varianti Missenso C. Duplicazioni D. Delezioni E. Traslocazioni 34. Quale tecnica può essere utilizzata per diagnosticare l’acondroplasia/ipocondroplasia A. Cariotipo B. Real-time PCR C. Sequenziamento SANGER D. Analisi STR E. MLPA 35. Quale delle seguenti caratteristiche NON appartiene al paziente con acondroplasia A. Prognatismo B. Bassa statura C. Rizomelia D. Stenosi del foramen magnum E. Polidattilia 36. L’ipocondroplasia NON è A. Una patologia autosomica dominante B. Una patologia a penetranza completa C. Una patologia invalidante D. Una patologia a penetranza incompleta E. Una patologia che può essere letale embrionale 37. La variante causativa di acondroplasia è di tipo A. Loss of function B. Gain of function C. Dinamico 7 D. Frameshift E. Sinonima 38. Quale aspetto va maggiormente attenzionato durante la gravidanza di una paziente acondroplasica A. Sesso del nascituro B. Età della madre C. Ipertricosi D. Problemi respiratori E. Possibilità di compressioni midollari 39. Il tipo cellulare coinvolto nella patologia è A. Fibroblasto B. Mieloblasto C. Eritrocita D. Osteoblasto E. Condrocita 40. Quale è la frequenza dell’acondroplasia nella popolazione A. 1:10.000 B. 1:100.000 C. 1:35.000 D. 1.60.000 E. 1.1.000.000 8 (3A) QT lungo (Domizia Pasquetti) 41. La sindrome del QT lungo: A. Decorre sempre asintomatica B. è un disordine del neurosviluppo C. è causa di cardiomiopatia dilatativa D. aumenta il rischio di aritmie cardiache, anche letali E. nessuna delle precedenti 42. L’intervallo QT: A. è sempre allungato negli anziani B. non va mai calcolato in corso di ECG C. va valutato sulla base del QT corretto D. va misurato solo su una singola derivazione cardiaca E. tutte le precedenti 43. Quali fra queste possono rientrano fra le cause di allungamento QT “acquisito”? A. assunzione di droghe B. farmaci C. alterazioni dei metaboli ematici D. miocarditi E. tutte le precedenti 44. La diagnosi di sindrome del QT lungo: A. è stabilita sulla base delle linee guida ESC → la diagnosi di QT lungo si stabilisce in presenza di uno score diagnostico maggiore di 3 (che tiene conto di alterazioni all’ECG, della storia clinica e familiare del paziente, nonché della rilevazione di varianti patogenetiche). I due riscontri che da soli permettono di fare diagnosi (score diagnostico di 3,5) solo il QT allungato all’ECG (sopra una soglia specifica in base ad età e sesso) e la rilevazione di varianti patogenetiche. B. si basa sulla sintomatologia C. prevede sempre l’esecuzione di un test genetico D. si basa sulla storia familiare E. nessuna delle precedenti 45. Le forme “sindromiche” di sindrome del QT lungo: A. si tramettono solo in modalità autosomica recessiva →no, sia AD che AR B. indicano la presenza di manifestazioni extra-cardiache, insieme ad un allungamento dell’intervallo QT C. indicano la presenza di malformazioni cardiache D. si basa sulla storia familiare E. nessuna delle precedenti 46. I geni associati alla sindrome del “QT lungo”: A. sono stati recentemente revisionati da un gruppo di lavoro ClinGen B. non esistono C. sono più di 100 →no, sono 17 D. nessuna delle precedenti E. tutte le precedenti 9 47. La revisione dei geni associati alla sindrome del QT lungo eseguita dal gruppo di lavoro ClinGen ha preso in considerazione: A. la frequenza allelica nella popolazione generale delle varianti riportate nei lavori già pubblicati B. la validità degli studi funzionali per la classificazioni delle varianti C. l’analisi di segregazione di varianti in famiglie sufficientemente ampie D. nessuna delle precedenti E. tutte le precedenti 48. I geni CALM1, CALM2, CALM3: A. codificano per le calmoduline, proteine coinvolte nei processi calcio-mediati a livello cardiaco B. presentano varianti più frequentemente presenti de novo nei pazienti C. sono associati a forme atipiche della sindrome del QT lungo D. nessuna delle precedenti E. tutte le precedenti 49. I geni KCNQ1 e KCNH2 della sindrome del QT lungo: A. codificano per canali del potassio voltaggio dipendenti presenti a livello cardiaco B. rientrano fra i geni con associazione definitiva con la sindrome del QT lungo C. presentano varianti con perdita di funzione D. nessuna delle precedenti E. tutte le precedenti 50. Il test genetico per la sindrome del QT lungo: A. è indicato in tutti i pazienti con diagnosi clinica di sindrome del QT lungo B. è indicato in tutti i familiari di I grado di soggetti con diagnosi molecolare di sindrome del QT lungo C. può indirizzare la gestione clinica e farmacologica dei pazienti D. nessuna delle precedenti E. tutte le precedenti 10 (3B) Atassie spinocerebellari (Marina Carapelle) 51. Le SCA autosomiche dominanti (ADCA) sono causate principalmente da…? A. Varianti missenso B. Delezioni C. Espansioni di triplette CAG su regioni codificanti D. Duplicazioni E. Varianti LoF 52. Qual è la principale alterazione cellulare che avviene nelle cellule del Purkinje nei soggetti affetti da SCA da poliQ? A. Degenerazione dei microtubuli B. Alterazione del proteosoma C. Accumulo di fibre proteiche mal ripiegate D. Aumento dei ROS E. Degenerazione lisosomiale 53. Quali eredo atassie sono associate al fenomeno dell’anticipazione ? A. Le atassie X-linked B. Tutte le ARCA C. Le ARCA causate da espansioni di triplette D. Tutte le ADCA E. Le ADCA causate da espansioni di triplette CAG su regioni codificanti 54. Qual è il principale sintomo nei soggetti affetti da SCA? A. Difficoltà nella respirazione B. Atassia C. Epilessia D. Disartria E. Disfagia 55. Nei modelli murini per SCA2 che presentavano 100 espansioni CAG è stato possibile evidenziare quale alterazione nel cervelletto ? A) Alterazioni vascolari B) Alterazioni strutturali delle cellule del Purkinje C) Alterazioni dei motoneuroni D) Alterazioni degli astrociti E) Aumento dello stress ossidativo 56. L’atassia spinocerebellare di tipo 10 (SCA10) è associata fortemente a un effetto del fondatore, descrivendo tale patologia principalmente all’interno di quali paesi? A. Grecia B. Italia C. Messico e alcuni paesi dell’America Latina D. Spagna e Portogallo E. India 11 57. L’atassia spinocerebellare di tipo 13 (SCA 13) è associata alla perdita di funzione di …? A. Un fattore trascrizionale B. Una RBN C. Un canale del potassio voltaggio dipendente D. Un recettore per il glutammato E. DNMT1 58. Nella AVED (atassia con deficit isolato da vitamina E) i soggetti affetti hanno un deficit da vitamina E causato da cosa ? A. Assenza dell’alfa tocoferolo protein trasferasi B. Mancato assorbimento della vitamina E a livello intestinale C. Assenza del trasportatore ABCA1/G4 D. Dieta povera di vitamina E E. Alterazioni nella struttura proteica dell’alfa tocoferolo protein trasferasi con conseguente perdita di funzione 59. Per diagnosticare le SCA causate da espansioni di triplette in regioni codificanti o espansioni di sequenze ripetute in regioni introniche viene adoperata quale tecnica ? A. MLPA B. Sequenziamento Sanger C. NGS D. MSI E. Repeat Primed PCR 60. Nell’atassia di Friederich, oltre a una notevole diminuzione della funzionalità della fratassina vi è anche la perdita di un fattore trascrizionale ad attività antiossidante. Quale ? A. CIC B. NRF2 C. SP1 D. TBP E. TAF 12 (4A) Charcot-Marie-Tooth (Annalisa Gazzellone) 61. Varianti patogenetiche responsabili di CMT interessano geni che codificano per proteine localizzate: A. A livello delle cellule di Schwann B. A livello assonale C. A livello della guaina mielinica D. La a) e la b) E. Tutte le precedenti 62. Le terapie sperimentali in modelli murini per la CMT ad oggi includono: A. Uso di CRISPR/Cas9 con delezione del TATA-box del gene PMP22 B. Somministrazione intraperitoneale ed endovenosa di siRNA e vettori AAV2/9 che trasportano piccoli RNA a forcina (shRNA) mirati a PMP22 C. Somministrazione intratecale di vettori AAV8 che trasportano proteine SARM1 non funzionanti che intervengono nel traffico mitocondriale disfunzionale lungo gli assoni o che trasportano il gene GJB1 o il gene MPZ D. la a) e la b) E. tutte le precedenti 63. La Charcot Marie Tooth è una neuropatia periferica: A. Sensitivo/motoria, prossimale, progressiva, asimmetrica B. Solo sensitiva, distale, progressiva, simmetrica C. Solo motoria, distale, progressiva, asimmetrica D. Sensitivo/motoria, distale, non progressiva, simmetrica E. Sensitivo/motoria, distale, progressiva, simmetrica 64. Nelle forme più gravi di CMT si osserva un meccanismo di trasmissione: A. Autosomico dominante B. Autosomico recessivo con possibili forme digeniche C. X-linked dominante D. Tutte le precedenti E. Non sembra esserci correlazione tra gravità clinica e meccanismo di trasmissione 65. Le forme più frequenti di CMT sono: A. CMT1A, CMT1B, CMT1C B. CMT1A, CMT1C e CMT2A C. CMT1A, CMT1B, CMTX1, CMT2A D. CMT1C, CMT1D, CMTE E. CMTX1 E CMT2E/1F CMT1A (60%; dup PMP22); CMT1B (10%; point mutation MPZ); CMTX1 (17%; GJB1); CMT2A (4%; point mutation MFN2) 66. Qual è la più frequente neuropatia periferica su base genetica? A. La Charcot Marie Tooth (CMT) in particolare la CMT1A → 60% dei casi 13 B. La neuropatia ereditaria con predisposizione alle paralisi da pressione (HNPP) C. La miopatia distale da varianti nel gene FLNC D. La neuropatia periferica associata ad atassia di Friedreich (FXN) E. La b) e la c) 67. Le CMT demielinizzante sono in circa la metà dei casi associate a: A. Delezioni del gene PMP22 →causano la Neuropatia ereditaria con suscettibilità alle compressioni (HNPP) B. Duplicazioni del gene PMP22 C. Varianti di sequenza del tipo loss-of-function nel gene PMP22 D. Varianti di sequenza del tipo gain-of-function nel gene PMP22 E. Duplicazioni del gene MPZ 68. Le CMT assonali sono più frequentemente associate a: A. Duplicazioni del gene PMP22 →associate a CMT1A che è demielinizzante B. Varianti di sequenza nel gene PMP22 →associate a CMT1A e HNPP C. Duplicazioni dei geni MPZ e MNF2 D. Varianti di sequenza dei geni MPZ e MNF2 E. Duplicazioni dei geni PMP22 e dei geni MPZ e MNF2 69. Clinicamente la CMT di tipo 1 è caratterizzata da: A. Penetranza quasi completa ed espressività variabile sia intra che inter-familiare B. Bassa penetranza C. Varianti di sequenza ricorrenti sono associate ad un fenotipo specifico D. Alta penetranza e scarsa variabilità clinica E. Penetranza variabile in base al meccanismo molecolare (varianti puntiformi o duplicazioni) 70. Le CMT possono presentarsi con un meccanismo di trasmissione del tipo: A. Esclusivamente autosomico dominante B. Autosomico dominante e autosomico recessivo C. Autosomico dominante, recessivo ed X-linked D. Più frequentemente X-linked Manca la E 14 (4B) Sindrome Adrenogenitale (Ilaria Cassano) 71. Qual è la modalità di trasmissione della sindrome adrenogenitale? A. Autosomica recessiva B. Autosomica dominante C. X-linked recessiva D. X-linked dominante E. La sindrome adrenogenitale non è una condizione mendeliana 72. Il deficit di quale enzima è più frequentemente coinvolto nella sindrome adrenogenitale? A. 21-idrossilasi B. 17-idrossilasi C. 11-beta idrossilasi D. 3-beta idrossisteroide deidrogenasi E. Desmolasi 73. Qual è la conseguenza principale della carenza enzimatica nella sindrome adrenogenitale? A. Aumento dei livelli di cortisolo B. Aumento dei livelli di aldosterone C. Accumulo di androgeni D. Aumento dei livelli di estrogeni E. Riduzione della secrezione di ormoni surrenalici 74. Indicare quale delle seguenti affermazioni è VERA: A. La classificazione di Prader fornisce i range di concentrazione di 17-idrossiprogesterone utili per la diagnosi biochimica della sindrome adrenogenitale → la classificazione di Prader distingue in 5 stadi le anomalie dei genitali esterni in caso di pseudoermafroditimsmo femminile B. Due genitori eterozigoti per varianti associate alla forma classica della sindrome adrenogenitale hanno il 50% di probabilità di avere figli sani→hanno il 75% di probabilità di avere gigli sani C. Il gene coinvolto nella sindrome adrenogenitale si localizza nel cluster dei geni del complesso maggiore di istocompatibilità di classe III D. I dati biochimici sono sufficienti per formulare la diagnosi di sindrome adrenogenitale→nella forma non classica il test di stimolazione con ACTH sintetico potrebbe dare un risultato indeterminato; inoltre credo che comunque il test biochimico vada confermato E. Nessuna delle precedenti 75. Quale tipo di mutazione è più comunemente associato alla sindrome adrenogenitale? A. Delezione →nel 20% dei casi B. Inversione C. Duplicazione D. Eventi di conversione genica→nel 75% dei casi E. Traslocazione 76. Quale condizione è più spesso associata alla forma non classica della sindrome adrenogenitale? A. Sindrome da perdita di Sali →associata alla forma classica B. Pubertà precoce C. Virilizzazione dei genitali esterni →associata alla forma classica D. Sindrome di Ehlers-Danlos →associata alla forma classica per misallineamento che comporta la LOF di TNX2A/TNX2B oltre che che di CYP21A2 15 E. Sindrome da insensibilità parziale agli androgeni 77. Quale test diagnostico è comunemente utilizzato per la sindrome adrenogenitale? A. Test di stimolazione corticosurrenalica B. Test di soppressione con desametasone C. Test di stimolazione con ACTH sintetico D. Test di secrezione di renina E. Test di stimolazione con ormone luteinizzante (LH) 78. Qual è il gene il cui deficit causa la forma più frequente della sindrome adrenogenitale? A. SOX9 B. NR5A1 C. CYP21A2 D. TNXB E. CYP11A1 79. Su quale test si basa la diagnosi molecolare della sindrome adrenogenitale? A. Real-Time PCR B. MLPA C. Sequenziamento Sanger preceduto da PCR long-range D. Analisi di frammenti E. Sono vere la B) e la C) 80. Qual è l'effetto della carenza di 21-idrossilasi sulla produzione di aldosterone? A. Aumento B. Diminuzione → la 21-idrossilasi agisce nella via biosintetica di cortisolo e aldosterone, l’assenza dell’enzima comporta la mancata produzione di entrambi C. Nessun effetto D. Aumento transitorio seguito da diminuzione E. Variazione casuale 16 (5A) Sindrome di Williams (Clarissa Modafferi) 81. Qual è la causa principale della sindrome di Williams? A. Mutazione nel cromosoma 21 B. Delezione di una regione del cromosoma 7 C. Duplicazione del cromosoma X D. Mutazione nel gene FMR1 E. Delezione del cromosoma 22 82. La sindrome di Williams è generalmente associata a quale tipo di comportamento sociale? A. Isolamento sociale B. Aggressività C. Socievolezza estrema D. Timidezza E. Indifferenza emotiva 83. Quale problema cardiaco è comune nei pazienti con sindrome di Williams? A. Difetto del setto atriale B. Stenosi sopravalvolare dell’aorta C. Cardiomiopatia ipertrofica D. Difetto del setto ventricolare E. Prolasso della valvola mitrale 84. Quale area dello sviluppo è spesso ritardata nei bambini con sindrome di Williams? A. Sviluppo motorio grossolano B. Sviluppo del linguaggio C. Sviluppo visuo-spaziale D. Sviluppo della memoria E. Sviluppo della lettura 85. Quale gene è comunemente coinvolto nella sindrome di Williams? A. Gene SRY B. Gene CFTR C. Gene ELN D. Gene DMD E. Gene BRCA1 86. Qual è la prevalenza stimata della sindrome di Williams nella popolazione? A. 1 su 500 B. 1 su 1.000 C. 1 su 10.000 D. 1 su 20.000 E. 1 su 50.000 N.B su internet riportata incidenza di 1 su 10.000 87. Quale dei seguenti problemi è comune nei pazienti con sindrome di Williams? A. Diabete di tipo 2 B. Ipertensione C. Problemi renali 17 D. Problemi alla tiroide E. Allergie alimentari 88. Quale test diagnostico è utilizzato per confermare la sindrome di Williams? A. Analisi del sangue B. Array CGH C. Risonanza magnetica D. Elettroencefalogramma E. Ecocardiogramma 89. Quale capacità cognitiva è spesso meno compromessa nei pazienti con sindrome di Williams? A. Capacità di calcolo B. Capacità verbale C. Capacità di memoria a breve termine D. Capacità visuo-spaziale E. Capacità di problem solving 90. Quale delle seguenti caratteristiche è spesso presente nei bambini con sindrome di Williams? A. Ipercalcemia B. Ipocalcemia C. Iperglicemia D. Ipoglicemia E. Ipotiroidismo 18 (5B) Sindrome di Von Hippel-Lindau (Maria Beatrice Corteggiani) 91. La sindrome di Von Hippel-Lindau è una A. malattia da mutazioni dinamiche B. cromatinopatia C. sindrome tumorale ereditaria D. sindrome da difetto dei recettori per i fattori di crescita dei fibroblasti E. RASopatia 92. L’ereditarietà della sindrome di Von Hippel-Lindau è di tipo A. autosomico dominante B. autosomico recessivo C. X-linked dominante D. X-linked recessiva E. mitocondriale 93. Nelle manifestazioni cliniche della Von Hippel-Lindau si osserva il fenomeno A. dell’anticipazione B. della penetranza completa intorno ai 60 anni ed espressività variabile C. del difetto di penetranza D. dell’eterogeneità genetica E. complementazione genica 94. Le manifestazioni cliniche della Von Hippel-Lindau sono perlopiù: A. un aspetto peculiare del capo e del volto, ipotonia, padiglioni auricolari piccoli e deficit cognitivo di grado variabile B. ritardo di crescita, macchie cutanee, anomalie genitali e ritardo psicomotorio C. indebolimento simmetrico dei muscoli con graduale perdita della deambulazione D. epilessia con crisi febbrili E. emangioblastoma retinico e del SNC, cisti e carcinoma renale, feocromocitomi e paragangliomi 95. Nella Von Hippel-Lindau, la completa perdita di pVHL in cellule sensibili, causa l’alterazione di più meccanismi molecolari che conducono all’autonomia cellulare e graduale tumorigenesi. La funzione canonica della pVHL è: A. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore di trascrizione glur-1, coinvolto nel metabolismo del glucosio B. legare elementi strutturali della matrice extracellulare coinvolti nei processi metastatici. C. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore inducibile dall’ipossia (HIF) quando presente l’ossigeno D. legare proteine di membrana coinvolte nella giunzione cellulare E. far parte del complesso E3 ubiquitina ligasi e permettere l’ubiquitinazione del fattore pH acido dipendente 96. Nella sindrome tumorale ereditaria di Von Hippel-Lindau: A. esiste una correlazione genotipo-fenotipo età dipendente B. non esiste una correlazione genotipo-fenotipo C. non è stata ancora studiata una correlazione genotipo-fenotipo D. è difficile stabilire una correlazione genotipo-fenotipo 19 E. esiste una correlazione genotipo-fenotipo 97. Nella sindrome di Von Hippel-Lindau, la terapia d’elezione per il trattamento dei tumori è la chirurgia. Recentemente (2021), però, è stato approvato dalla FDA un farmaco, il belzutifan, che è un inibitore A. della proteina VHL B. del fattore di ipossia inducibile C. di una ciclina D. del fattore di crescita piastrinico E. di un fattore di crescita dei fibroblasti 98. Variazioni patogenetiche del gene VHL sono responsabili: A. solo della Von Hippel-Lindau B. della Von Hippel-Lindau e della eritrocitosi di Chuvash C. della sindrome da inappropriata secrezione di vasopressina D. della sindrome da inappropriata secrezione di vasopressina e del rene policistico E. dell’acondroplasia 99. Il meccanismo patogenetico alla base della sindrome di Von Hippel-Lindau è: A. l’accumulo citoplasmatico della proteina VHL tronca tossica B. l’accumulo nucleare dell’mRNA VHL C. la perdita di eterozigosi del gene VHL →che determina la perdita di funzione di VHL nell’idrossilare HIF1α e mediarne la degradazione in presenza di ossigeno. D. l’up-regolazione dell’espressione di VHL E. la down-regolazione dell’espressione di VHL 100. Per la diagnosi di Von Hippel-Lindau quali sono le analisi molecolari appropriate? A. Whole exome sequencing B. Pannelli (diagnosi differenziale con numerose sindromi). C. Whole genome sequencing D. il sequenziamento diretto di VHL (gene di piccole dimensioni), MLPA, pannelli E. SNP-array 20 (6A) Neoplasie Endocrine Multiple (Marta Palucci) 101. Gene associato alla MEN2 A. MEN1 →MEN1 B. CDKN1B →MEN 4 C. RET D. MAX →MEN 5 E. CDKN2A 102. Dove possiamo trovare l’iperparatiroidismo primitivo A. Nella MEN1 B. Nella MEN2A C. Nella MEN5 D. Nella MEN4 E. Tutte le risposte sono corrette N.B. non si presenta nella MEN3 (o MEN2B) 103. L’habitus marfanoide è tipico della A. MEN1 B. MEN2A C. MEN2B D. MEN4 E. MEN5 104. Gene associato alla MEN4 A. MEN1 B. CDKN1B C. RET D. MAX E. CDKN2A 105. Quando proporre il test genetico per MEN1 A. 2 o più tumori MEN1-correlati B. Iperplasia delle ghiandole paratiroidee e/o iperparatiroidismo ricorrente in giovane età (

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