Disegno Dentale: Dalla Morfologia alla Modellazione PDF

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This document is a detailed guide on dental design, from morphology to modeling. It includes diagrams, descriptions or dental classifications. It's geared towards professional study.

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DISEGNO DENTALE DALLA MORFOLOGIA ALLA MODELLAZIONE DENTIZIONE DECIDUA E DENTIZIONE PERMANENTE LA DENTIZIONE DECIDUA (TEMPORANEA O DA LATTE) è composta da 20 denti: due incisivi, un canino e due premolari (o molaretti') in ogni arcata; essa permane fino a sei anni. Dopo questa età viene sostituita...

DISEGNO DENTALE DALLA MORFOLOGIA ALLA MODELLAZIONE DENTIZIONE DECIDUA E DENTIZIONE PERMANENTE LA DENTIZIONE DECIDUA (TEMPORANEA O DA LATTE) è composta da 20 denti: due incisivi, un canino e due premolari (o molaretti') in ogni arcata; essa permane fino a sei anni. Dopo questa età viene sostituita dalla dentizione permanente. La dentizione permanente (DENTI PERMANENTI) è composta da 32 denti: due incisivi, un canino, due premolari e tre molari in ogni arcata. In alcune etnie, questo numero può variare in più o in meno. Dentizione mista Nel periodo in cui la prima dentizione viene sostituita dalla seconda, nella bocca si possono osservare sia i denti permanenti sia i denti decidui; questo periodo è chiamato periodo della dentizione mista. Quando si tratta di modelli dentali, è importante posizionarli correttamente nello spazio tridimensionale. Questo posizionamento ci aiuta ad analizzarli accuratamente. Piano Occlusale: Immaginate questo come una superficie piatta ed uniforme che attraversa le cime dei denti quando si morde. Ci aiuta a capire come i denti superiori e inferiori del paziente si incontrano durante la masticazione. Un corretto posizionamento in relazione al piano occlusale è essenziale per un'analisi accurata. Piano dei Tuberi: Il piano dei tuberi è un altro punto di riferimento critico. È come una linea orizzontale immaginaria che attraversa le protuberanze ossee chiamate tubercoli mascellari nella parte posteriore della mascella. Serve come riferimento orizzontale per posizionare correttamente i modelli dentali, garantendo una rappresentazione accurata della struttura mascellare del paziente e contribuendo a una diagnosi e pianificazione del trattamento precise. Piano Mediano del Rafe: Il piano mediano della rafe è un po' come una linea centrale immaginaria che attraversa il centro del palato o del tetto della bocca. Ci aiuta a creare un punto di riferimento centrale per i modelli, assicurandoci che siano nel posto giusto. È un po' come assicurarsi che il modello sia perfettamente centrato nella bocca. CLASSI DENTALI Esistono tre classi principali utilizzate per categorizzare e classificare l'occlusione dentale. Queste sono conosciute come la Classificazione di Angle, così denominata dal Dr. Edward Angle. I Classe (Neutroclusion): Nell'occlusione di Classe I, il primo molare superiore (primo molare mascellare) è allineato con il primo molare inferiore (primo molare mandibolare). Questo allineamento produce una morso normale o quello che viene spesso definito occlusione "ideale". Gli altri denti possono avere piccoli problemi come affollamento, spaziatura o disallineamento, ma i molari sono nella posizione corretta. L'occlusione di Classe I è considerata la più desiderabile ed è spesso vista come lo standard per relazioni dentali sane. II Classe (Distoclusione): L'occlusione di II Classe II è caratterizzata dal primo molare superiore che è posizionato più anteriormente (avanti) rispetto al primo molare inferiore. Ciò crea un sovrapposizione eccessiva, in cui i denti superiori si sovrappongono significativamente ai denti inferiori. Esistono due suddivisioni all'interno della Classe II: II Classe Divisione 1, in cui gli incisivi superiori sono più sporgenti, e II Classe Divisione 2, in cui gli incisivi superiori sono retrusi. L'occlusione di Classe II è spesso definita come "sovrapposizione eccessiva" o "denti sporgenti". Gli incisivi superiori sono sporgenti in Gli incisivi centrali superiori mostrano avanti una inclinazione linguale e possono Sovrapposizione (overjet) eccessiva, e sovrapporsi agli incisivi laterali morso profondo (overbite) superiori Labbro superiore più corto - Morso profondo fallimento nella chiusura anteriore Arco superiore largo (generalmente) del labbro Labbro superiore e sigillo labiale La mandibola potrebbe essere normali, solco mentale profondo carente e il mento sottosviluppato La mandibola è di dimensioni adeguate III Classe (Mesiocclusione): L'occlusione di III Classe è l'opposto di Classe II. In questo caso, il primo molare inferiore è posizionato anteriormente (in avanti) rispetto al primo molare superiore. Ciò si traduce con i denti inferiori sporgono davanti ai denti superiori. L'occlusione di Classe III è comunemente associata a fattori genetici e potrebbe essere più difficile da correggere. Le superfici prossimali sono i lati di un dente che entrano in contatto con un altro dente nella stessa arcata. Le superfici mesiali e distali sono considerate superfici prossimali. I punti in cui queste superfici si toccano sono noti come punti di contatto. L'area tra le superfici prossimali è chiamata spazio interprossimale. La radice: ancorata nell'osso alveolare e coperta dal cemento. La radice: ancorata nell'osso alveolare e coperta dal cemento. Prof. Chiara Ariana Brugiati Superficie masticatoria, che corrisponde a: La superficie occlusale ed il margine incisale negli incisivi. Una superficie esterna chiamata vestibolare o più precisamente: Labiale per le facce frontali dei denti. Buccale per le facce posteriori dei denti. Una superficie interna chiamata: Linguale per i denti dell'arcata inferiore. Palatale per i denti dell'arcata superiore. Una superficie mesiale rivolta verso l'immaginaria linea mediana. Una superficie distale, che si trova lontano dalla linea mediana. Prof. Chiara Ariana Brugiati DIVISIONE IN TERZI Questo termine deriva dalla divisione del dente in tre parti, un modo pratico per descrivere una piccola sezione di un dente. Viene utilizzato per specificare la posizione di qualcosa su un dente o su un impianto. La radice è divisa in un terzo cervicale (il più vicino alla linea delle gengive), un terzo medio e un terzo apicale. La corona è divisa in un terzo cervicale, medio e occlusale o incisale. Ciascuno di questi terzi può essere ulteriormente diviso in un terzo mesiale, un terzo distale e un terzo medio. Prof. Chiara Ariana Brugiati Prof. Chiara Ariana Brugiati INCISIVO CENTRALE MASCELLARE L’incisivo centrale è il primo dente dell'arcata mascellare ed è ubicato a sinistra e a destra della linea mediana. Data la sua posizione nell' arcata, è il dente che si nota maggiormente Sul grafico fino ad ora costruito, dovranno essere aggiunti i punti caratteristici che contraddistinguono la corona e la radice. Vista vestibolare PUNTI CARATTERISTICI DELLA CORONA 1 Il punto di contatto mesiale è situato a meta circa del terzo incisivo 2 Il punto di contatto distale è situato tra terzo medio e terzo incisivo Prof. Chiara Ariana Brugiati I punti di contatto sono importantissimi perchè spostati dalla loro giusta ubicazione, alterano spazio interprossimale, di conseguenza, anche la forma del dente. (Per spazio interprossimale si intende quello spazio delimitato dal punto di contatto della gengiva e dalle superfici prossimali dei denti.) I CONTORNI DELLA CORONA La linea cervicale si presenta semiellittica: inizia nel punto determinato dall'altezza della linea cervicale distale; passa per il punto determinato dall’incontro dell'asse del dente con la linea B e termina nel punto indicante l'altezza della cervicale mesiale. Sulle viste vestibolare e linguale, i punti indicanti e le altezze delle linee cervicali mesiale e distale notranno essere denominati: punto mesiale e punto distale del colletto. Allo stesso modo. sule viste mesiale e distale, i punti determinati dalla profondita vestibolo-linguale del colletto, potranno essere chiamati punto vestibolare e punto linguale del colletto Prof. Chiara Ariana Brugiati Il contorno mesiale è leggermente convesso dal colletto al punto di contatto; da qui al margine incisivo è semicircolare. L’angolo mesio-incisivo, che comprende questo contorno, è quasi retto. Il contorno distale inizia leggermente concavo al colletto, diviene convesso nel terzo medio raggiunge la massima convessità nel punto di contatto e prosegue, semicircolare, fino al margine incisivo che risulta formato dalla linea c L’angolo disto-incisivo è acuto. Prof. Chiara Ariana Brugiati Sulla vista vestibolare della corona, è possibile osservare due avvallamenti di smalto che evidenziano tre lobi; un lobo disto-vestibolare, uno centrale ed uno messo-vestibolare. Gli avvallamenti di smalto sono denominati docce: doccia mediale e doccia distale. Vista mesiale La vista mesiale è simile a quella del canino mascellare; si differenzia, però, per alcune caratteristiche importanti. PUNTI CARATTERISTICI DELLA CORONA 1 I punti di massima convessità, cono situati a metà circa del terzo cervicale. 2 La sommità della cuspide è spostata lingualmente (mm1). PUNTI CARATTERISTICI DELLA RADICE Lapice della radice è situato sull'asse del dente CONTORNI DELLA CORONA E DELLA RADICE Sono simili a quelli del canino mascellare, si differenzia il contorno linguale della corona il qualesi presenta quasi rettilineo Prof. Chiara Ariana Brugiati Vista distale E l'immagine speculare della vIsta mesiale: presenta, pero, una minore altezza della linea cervicale. Vista occlusale Da questa vista è meglio visibile la posizione della cima della cuspide e dei punti di contatto mesiale e distale, i quali risultano spostati lingualmente, in quanto allineati con la sommità della cuspide. Prof. Chiara Ariana Brugiati COME DISTINGUERE IL CANINO MANDIBOLARE DESTRO DAL SUO OMONIMO SINISTRO Il canino mandibolare destro può essere distinto dal sinistro in base alle seguenti caratteristiche: Osservando la vista vestibolare dell'interno, sul contorno distale del canino si riscontrano due lievi concavità: osservando la vista vestibolare del canino mandibolare in posizione analoga a quella in bocca, se le concavità risultano a sinistra di chi guarda il dente, è destro; viceversa, se risultano a destra, è sinistro. Prof. Chiara Ariana Brugiati

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