Caratteri e idee politiche (PDF)
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Liceo Scientifico Leonardo da Vinci
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Summary
This text analyzes the evolution of Verga's writing style and ideological motivations, tracing a shift from romantic ideals to a realistic portrayal of contemporary Italian society. The analysis examines the influence of French and Italian authors and Verga's immersion in the Italian industrial context. It identifies Verga's conversion to Verismo and explains the concept of impersonal narration within this context.
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## L'Italia Unita: realtà, miti, illusioni ### 2. Carattere, idee, poetica #### L'esordio e i romanzi giovanili - Verga esordisce nel panorama letterario italiano influenzato dai grandi romanzi francesi, come *Alexandre Dumas* dei *Tre Moschettieri* e il *Dumas figlio* della *Signora delle camel...
## L'Italia Unita: realtà, miti, illusioni ### 2. Carattere, idee, poetica #### L'esordio e i romanzi giovanili - Verga esordisce nel panorama letterario italiano influenzato dai grandi romanzi francesi, come *Alexandre Dumas* dei *Tre Moschettieri* e il *Dumas figlio* della *Signora delle camelie*; - Tra gli italiani, *Manzoni*, *Francesco Domenico Guerrazzi* e altri romanzieri storici; - Verga scrive anche racconti di *autori siciliani* di fama locale. #### I romanzi di impegno patriottico - Verga si ispira ai romanzi storici d'impegno patriottico, con un *rispetto patriottico* verso l'indipendenza americana, *carbonari della montagne* (1860-61), sulle lotte in Calabria al tempo di *Gioacchino Murat*; - questi primi romanzi rispecchiano un *spirito patriottico* ormai privo d'interesse dopo l'Unità nazionale *(1861)*. #### I romanzi con cui Verga raggiunge il successo, nei primi anni Settanta - Verga arriva a Milano dopo il suo soggiorno a Firenze; - i suoi primi romanzi ruotano intorno al **tema romantico dell'amore-passione**: - *Una peccatrice* (1866): amore e morte tra un giovane studente che diventa drammaturgo di successo e una nobildonna che, di fronte alla caduta delle sue illusioni sentimentali, si toglie la vita. - *Storia di una capinera* (1871): storia d'una fanciulla costretta a farsi monaca che muore pazza per amore nella solitudine del chiostro. - *Eva* (1873): amore tra un artista povero e una ballerina celebre. - *Tigre reale* (1875): amore tra un giovane diplomatico e una contessa russa misteriosa. - *Eros* (1875): amore tra un giovane marchese e la sua moglie tradita, con il suicidio del marito infedele. - Verga registra il **tracollo delle idealità romantiche e risorgimentali**. - **Le passioni travolgenti vengono sostituite da sentimenti più miti, sereni e quotidiani**: - legami familiari - affetti domestici - *prospettiva riformista* dei costumi contemporanei #### La vera novità: la motivazione ideologica - La vera novità della scrittura di *Verga* nasce da una differente prospettiva di giudizio di fronte ai costumi contemporanei. - Questa diversa prospettiva di giudizio ha una **motivazione anzitutto ideologica**, che dipende dal contatto con la nuova realtà industriale milanese. - Verga, arrivato *a Milano* alla fine del *1872*, ha avuto uno shock culturale: - un nobile del Sud educato ai valori ideali e spirituali dell'etica risorgimentale (patria, famiglia, onore, dignità, lealtà, senso del dovere) - si ritrova immerso in un mondo affaristico, economicistico, bancario, industriale, finanziario - Verga condanna la degradazione morale prodotta da "quest'atmosfera di Banche e di Imprese industriali, da questa rincorsa affannosa verso il benessere, tra gente insoddisfatta, accecata dal desiderio d'arricchire e dalla «febbre dei piaceri», assetata esclusivamente di godimento materiale e persuasa che solo i soldi possano essere risolutivi". #### Un nuovo ruolo dello scrittore - Verga non può proporre soluzioni alternative a questa degradazione morale. - Verga non può creare un'ipotesi di *mondo migliore*, come ha fatto *Manzoni*. - Lo scrittore non può proporre soluzioni alternative a questa degradazione morale. - Per Verga, lo scrittore deve limitarsi a prendere atto della realtà attuale: - una *rappresentazione critica e spietata* della realtà attuale. #### Da qui nasce la cosiddetta *conversione al Verismo*: - Non è tanto adesione a una scuola, quanto scelta di *un nuovo modo di raccontare*. - Questa scelta include l'adozione della *tecnica dell'impersonalità*: - Un metodo tipico e specifico di Verga. - Verga, con questa tecnica, vuole fare tacere la propria voce e lasciar parlare i fatti e i personaggi: - *il cambiamento del punto di vista della narrazione*. - La propria voce, come quella di un narratore onnisciente manzoniano, dovrà sparire dalla scena del racconto. - Bisogna fare sparire dal primo piano della scena l'io dell'autore: - la sua soggettività, - la sua sensibilità, - la sua cultura, - i suoi affetti. - Dare invece espressione alla sensibilità, alla cultura, agli affetti di un narratore diverso, *direttamente coinvolto nella scena rappresentata*: - questo è il metodo per *dare voce al quadro* e lasciare che *emergano spontaneamente* le caratteristiche dell'ambiente e dei personaggi. - Verga vuole creare un "quadro desolante" della nuova Italia "ruvido e spietato": - in quanto la corsa verso l'utile e verso la «roba» conduce a un'esistenza alienata. - perché l'aspirazione esclusiva al benessere materiale porta a una vita priva di valori etici. - in cui la vita è *disumanizzata*. #### Una rappresentazione più efficace - L'autore è convinto che la tecnica impersonale sia la soluzione giusta: - per consentire al lettore di *raggiungere un giudizio di condanna da parte del lettore*. - per dare *risalto alla violenza* dei personaggi presi nel vortice dell'utile e alienati nella "roba". - per raccontare personaggi che non sono più *illuminati dalla luce degli affetti*. - La tecnica impersonale non cancella dal quadro rappresentato le idee e le reazioni emotive dell'autore: - *Verga limita queste idee e reazioni emotive*. - Le fa emergere per via indiretta. - La scomparsa dell'autore dalla scena del racconto, o meglio il suo vigile occultamento, comporta l'abolizione di ogni sentimentale o morale intrusione esterna. - Verga recupera *il pessimismo leopardiano* e si avvale delle idee del naturalista inglese *Charles Darwin* sulla lotta per la vita. - Verga mette in luce l'implicazione del *contatto con la "roba"*: - Il motore di una *disumanizzazione* che rende perdente anche chi, per un momento, sembra vittorioso. - Una lotta quotidiana senza vincitori, perché alla fine tutti risultano vinti, in quanto hanno smarrito la dignità e le qualità ideali che rendono la vita degna d'essere vissuta. #### La progettazione del ciclo dei vinti - La prefazione a *Eva* risale al *1873*. - Verga, in una lettera a un amico catanese, *l'avvocato Paolo*, del *21 aprile 1878*, chiarisce il suo progetto di cinque romanzi (*ciclo della Marea, poi dei vinti*) sul tema della degradazione sociale. - Verga progetta un *lavoro grande*, una specie di *fantasmagoria della vita*, che si estende dal *cenciaiuolo al ministro e all'artista*, e assume tutte le forme, dall'ambizione all'avidità di guadagno. - In questo progetto, è presente il *gran grottesco* della vita che si fonda sulla *volontà di denuncia* della società contemporanea. - Il *1878* è l'anno della novella *Rosso Malpelo*: - il *primo testo in cui è applicata* la nuova tecnica dell'impersonalità. - un *nesso stretto* si percepisce tra la *volontà di denuncia* della società contemporanea *e il nuovo metodo di scrittura*. #### L'eccezione di Nedda - *Nedda*, pubblicata nel *1874*, è considerata da molti un'opera di svolta nella carriera di *Verga*, ma non è così. - La novella è *innovativa* rispetto ai romanzi precedenti di Verga: - per quanto riguarda il tema: - la *pentalogia del cuore* si svolge in *ambinti borghesi* o *aristocratici*; - *Nedda* racconta la storia di una *ragazza povera* e *onesta* sfruttata come lavorante a giornata nelle campagne siciliane. - Il tema è *nuovo* per Verga, ma non nel quadro della nostra letteratura: - rientra nel filone della narrativa contadina, *di successo a metà Ottocento*, e punta a *presentare episodi* di vita rurale dove i protagonisti, poveri e maltrattati dai signori, risultano però ricchi di valori umani. - il genere campagnolo si rivolge ai lettori delle classi benestanti con intenti filantropici, per suscitare commozione su esempi di virtù che risaltano nelle classi più umili. - Nedda è una *novella tradizionale* per *impianto* e *linguaggio*. -- Verga volge lo sguardo agli *umili contadini* della sua terra e illustra *una situazione di oggettiva miseria* e *arretratezza*. - La novità della scrittura di Verga non è legata al tema, ma *al metodo*: - il *punto di vista del racconto*. - *La tecnica dell'impersonalità*. - *Nedda* ha un *punto di vista del racconto tradizionale*. #### La prima opera innovativa - La prima opera innovativa è la raccolta di novelle *Vita dei campi* (1880): - in cui viene applicato il *metodo dell'impersonalità*. - questo metodo venne adottato per la prima volta in *Rosso Malpelo (1878)*, racconto confluito in *Vita dei campi*. #### Una musica dolente e umanissima - L'arte di Verga *trova la sua prima motivazione in un giudizio di protesta e di denuncia* contro i costumi della nuova Italia. - La sua scrittura *cerca di continuo un fondamentale distacco prospettico* rispetto all'oggetto rappresentato. - Il *metodo dell'impersonalità* è il modo per raggiungere questo distacco prospettico. - Da tale distacco discende un effetto fondamentale: - la *polemica risentita, la protesta, la denuncia restano taciute* e *silenziosamente implicite*; - in primo piano risuona la *musica intensa, dolente e straziante, suggestiva e struggente*. - questa musica è *intrisa di profonda compartecipazione umana*, ed esprime *la muta sofferenza* di chi soccombe sopraffatto dalla violenza, ovvero dei personaggi onesti che cadono sconfitti. #### La collaborazione del lettore - La *tecnica impersonale* richiede lettori non distratti, attenti e collaborativi. - Il *narrato tradizionale* accompagna il lettore per mano, lo guida, lo mette sull'avviso e lo istruisce su come interpretare il senso e le motivazioni di quanto sta leggendo. - Verga tiene il lettore sotto il suo controllo. - In Verga, *il lettore è lasciato solo* e *senza guida, dinanzi a fatti e personaggi* che un narratore interno dipinge con tinte che potrebbero essere distorte e tendenziose. - Il lettore *non può porsi come spettatore imparziale*, ma è chiamato a *un intervento costruttivo di interpretazione*: - conta quello che *viene fatto, non quello che si dice*, - sono importanti i fatti, non le parole. - Nel racconto ottocentesco, è *il narratore onnisciente* che aiuta il lettore e chiarisce le cose. - In Verga, *è il lettore che deve essere in grado, per proprio conto, di capire come stanno le cose*. #### Non solo gli "umili" - L'attenzione di Verga *non si orienta verso le sorti delle classi umili*, bensì *s'indirizza verso la condizione dell'intera società*. - Tutti, dagli strati più bassi alle sfere più elevate, si trovano coinvolti nei *meccanismi della mercificazione*. - Verga *non batte i suoi conflitti sociali*, ma **su un modo di essere e di pensare**. - Lo scrittore *ha aperto gli occhi a Milano*, ma *il via al vasto campionario* della sua inchiesta *lo ha dato partendo dai ceti umili del Sud*. - Verga ha tentato *la faticose, incompiuta risalita al continente e alle sfere più alte*. #### Nel nome della "roba" - In *Vita dei campi* e nei *Malavoglia*, *sono ancora raffigurati personaggi* che si distinguono dal loro ambiente per un *attaccamento anacronistico* a valori autentici. - Questi personaggi sono *destinati alla sconfitta* nelle *Novelle rusticane*, in *Per le vie* e nelle successive raccolte di racconti. - *Mastro-don Gesualdo* è l'esempio di come *l'imperativo economico* del *profitto*, della "roba", domina ormai *completamente i rapporti sociali* e *personali*. - Ne risulta una *convivenza feroce*, *fondata sulla* **sopraffazione**. - Un nuovo tipo di gerarchie, fondate sul potere del denaro, in cui *l'amore e i sentimenti familiari* sono sottomessi. #### La riforma teatrale - Con l'adattamento teatrale nel 1884 della novella *Cavalleria rusticana* (compresa in *Vita dei campi*), Verga si propone di estendere al teatro la *riforma in senso realistico* introdotta nella narrativa. - *Il teatro dev'essere specchio della realtà*: - libero quanto più possibile dalle convenzioni sceniche e linguistiche tradizionali. - Le scene e i costumi devono essere *rigorosamente rispondenti* all'ambiente rappresentato. - Le unità di tempo e di luogo devono essere rispettate: - *tutto quello che ti fa passare sotto gli occhi possa realmente passare e avvenire in quel tempo e fra quelle quattro quinte*, scrive l'autore a Capuana il *7 luglio 1885*. - Per Verga, *gli attori devono recitare male*: - *senza enfasi retorica* e *senza effetti teatrali*. - abbandonando *l'intonazione e la gestualità convenzionali* per muoversi e parlare con naturalezza. #### Dopo Cavalleria rusticana, di ambiente rurale siciliano, le stesse direttive vengono applicate al dramma *In portineria* (1885), di ambiente proletario milanese, che costituisce un tentativo più radicale di opposizione alle convenzioni sceniche dominanti, a favore di un teatro volutamente "piatto", fatto di sfumature, senza caratteri evidenziati e senza colpi a effetto.