Ipertrofia, Iperplasia, Atrofia e Metaplasia - PDF
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Questo documento descrive i processi biologici di ipertrofia, iperplasia, atrofia e metaplasia, e le loro implicazioni sul funzionamento dei tessuti e degli organi. Vengono descritti gli stimoli che possono determinare questi processi e le possibili conseguenze a livello cellulare e tissutale.
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Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia Questi quattro sono quasi sempre processi reversibili, ciò significa che le cellule e i tessuti ritornato alle con- dizioni di partenza attraverso una rimodulazione conosciuta con il nome di restitutio ad integrum. Ipertrofia e iperpl...
Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia Questi quattro sono quasi sempre processi reversibili, ciò significa che le cellule e i tessuti ritornato alle con- dizioni di partenza attraverso una rimodulazione conosciuta con il nome di restitutio ad integrum. Ipertrofia e iperplasia Con ipertrofia si intende l’aumento delle dimensioni delle cellule. In genere le dimensioni aumentano in ri- sposta ad una serie di fattori: Stimoli meccanici11 fisiologici e patologici Stimoli di tipo trofico12, generalmente a seguito dell’attivazione dei recettori α-adrenergici con pos- sibili switch genetici Con iperplasia si intende l’aumento del numero delle cellule. L’iperplasia va inoltre distinta in: Iperplasia ormonale, in riferimento alla ghiandola mammaria (vedi nota 12) Iperplasia consensuale, legate a stimoli di programmazione genetica13 Iperplasia compensatoria14 Iperplasia e ipertrofia cardiaca concentrica, dovuta ad un aumento delle resistenze periferiche. Si ha una riduzione del volume delle camere. In generale iperplasia e ipertrofia sono fenomeni associati. Si potrebbe avere prevalenza di uno sull’altro a seconda dei tessuti, ma è raro che si verifichi una completa ipertrofia senza iperplasia e viceversa. Entrambe sono processi potenzialmente reversibili. Il risultato di ipertrofia e iperplasia ha anche delle controparti morfologiche, di fatto il tessuto sarà suscetti- bile ad ischemia di vario genere e grado. Questo determinerà sofferenza minima ed infarto. 11 Un esempio di iperplasia associata ad ipertrofia o atrofia è l’aumento della massa muscolare in un atleta. 12 Una forma di stimolo α-adrenergico si verifica nella ghiandola mammaria. Quest’ultima non è una ghiandola statica, ma si modifica nelle varie fasi di vita del paziente: prepuberale, fertile, lattazione e menopausa. Soprattutto nel periodo fertile, la ghiandola mammaria è sottoposta ciclicamente a degli stimoli α-adrenergici sostenuti dai livelli ormonali di estrogeni (ipertrofia, iperplasia) e progesterone (maturazione). 13 Un esempio tipico è rappresentato dalla mucosa endometriale, in particolare durante il ciclo ovarico. Tutto il sistema è regolato da un andamento ciclico dei livelli ormonali: Regressione del corpo luteo alla fine del ciclo (soprattutto nei casi in cui non avviene la gestazione) con ca- duta dei livelli di estrogeni e progesterone à sfaldamento della mucosa La caduta degli ormoni determina un meccanismo a feedback positivo sull’ipotalamo e poi sull’ipofisi. L’ipofisi a questo punto produce LH e FSH, ormoni che stimolano la formazione delle cellule della teca e della granulosa (cellule dello stroma che circondano il follicolo) Durante il successivo stimolo, il follicolo matura e inizia a crescere e induce la secrezione da parte delle cellule specializzate di estrogeni. Questi raggiungono attraverso il circolo sanguigno l’endometrio e determinano la crescita della mucosa a partire dal terzo basale (questo rimane inalterato e residua a seguito dello sfaldamento) Le arteriole crescono assieme ai livelli ormonali e la mucosa diventando spiraliformi Arrivato il momento dell’ovulazione l’ipofisi aumenta la secrezione di LH che comincia verso la metà del ciclo. Il picco massimo viene raggiunto verso il 24° giorno con la produzione di progesterone, necessario a far matu- rare e decidualizzare lo stroma ovarico (per permettere l’eventuale impianto dell’ovocellula) Se l’ovocellula viene impiantata, immediatamente produce gonadotropina coriale che mantiene in vita il corpo luteo. In questo modo non si verifica la mestruazione. 14 In questo caso parliamo del fegato, che è soggetto ad iperplasia nodulare focale: una lesione che simula l’epatocar- cinoma, ma in realtà è solo la spiccata capacità del fegato a rigenerarsi. La rigenerazione non avviene in maniera lobulo- laminare, ma nodulare. 7 I tessuti si dividono in: Labili Stabili15 Perenni Atrofia L’atrofia è per definizione la riduzione del volume e del numero di cellule, dovuto a: Diminuita richiesta funzionale Diminuita sintesi proteica Attivazione del sistema ubiquitina-proteasi16 L’atrofia è un processo potenzialmente reversibile. Esempi: massa muscolare e riduzione del parenchima cerebrale nell’anziano. Metaplasia La metaplasia è per definizione la trasformazione di un tessuto ben differenziato in un altro tessuto ben dif- ferenziato. Essa è tipica degli epiteli ed è causata da diversi agenti eziologici, attraverso la riprogrammazione genetica delle cellule staminali. Ciò succede principalmente nei tessuti labili, come proprio gli epiteli, per l’elevato turnover cellulare accele- rato e un’emivita molto breve. Metaplasia sostenuta da un agente fisico o chimico Il tratto respiratorio, rivestito dalla trachea ai bronchi segmentari di epitelio pseudostratificato ci- liato, in un soggetto fumatore è sottoposto a grave stress. In questo caso l’epitelio va incontro a metaplasia squamosa per aumentare la resistenza all’insulto. Essendo un processo reversibile, l’epi- telio in poco tempo ritorna al suo stato originale cessando l’inalazione di tabacco. Nel caso in cui la noxa patogena continua ad agire si può avere uno switch genetico con attivazione di protoncogeni e inattivazione di oncosoppressori. Questo comporta all’insorgenza di displasia17. Metaplasia sostenuta da uno stimolo α-adrenergico o ormonale improprio È il caso della mastopatia fibrocistica, patologia sostenuta da un incremento assoluto e relativo dei livelli ormonali del paziente. Essa è una metaplasia apocrina18: o Epitelio con aspetto seghettato o Eosinofilia del citoplasma19 Questa metaplasia avviene perché la ghiandola mammaria è una ghiandola sudoripara modificata. Quindi dalla riprogrammazione, le cellule si riprogrammano verso la ghiandola sudoripara, quindi apocrina. Sia metaplasia sia displasia sono potenzialmente reversibili se si elimina la noxa patogena. 15 Hanno attitudine alla proliferazione limitata. Un esempio è il tessuto muscolare scheletrico, la cui crescita comporta a delle modificazioni scheletriche e contestualmente a modificazioni morfologiche il cui risultato finale sarà un’aniso- nucleosi (nuclei più grandi ed evidenti, spesso 2-3 volte più grandi dei normali nuclei). 16 I sistemi digestivi enzimatici si distinguono in specifici ed aspecifici. L’ubiquitina-proteasi è aspecifica e comporta la digestione delle proteine deputate al nutrimento, ma anche l’autofagia. 17 La displasia è una complicanza della metaplasia ed è intesa come condizione di base che predispone all’istaurarsi di un carcinoma epidermoide. 18 Richiamo di istologia sulle ghiandole: Ghiandole merocrine à mantengono la propria integrità e liberano i loro prodotti di secrezione nel lume (ghiandole della mucosa GI e dell’apparato respiratorio) Ghiandole apocrine à perdono un pezzo di citoplasma e lo liberano nel lume (ghiandole sudoripare) Ghiandole olocrine à tutto il prodotto cellulare diventa secreto (ghiandole sebacee) [NB: le ghiandole sudoripare si dividono in apocrine ed eccrine] 19 Il citoplasma delle cellule apocrine è acidofilo e richiama l’eosina, colorandosi di rosa. 8