Alto Medioevo PDF
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Summary
Questo documento descrive il periodo storico dell'Alto Medioevo, con particolare attenzione alle trasformazioni politiche, sociali ed economiche in Europa tra il 476 e il 1000. L'ascesa del cristianesimo e la nascita del feudalesimo sono aspetti chiave analizzati nel testo.
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Alto Medioevo Quadro cronologico: Alto Medioevo (476-1000) e Basso Medioevo (1000-1492) Medioevo ○ Periodizzazione alternativa: Alto Medioevo (476-1000), Basso o Pieno Medioevo (1000-1300), Tardo Medioevo (1300-1492) Quadro sociopoliti...
Alto Medioevo Quadro cronologico: Alto Medioevo (476-1000) e Basso Medioevo (1000-1492) Medioevo ○ Periodizzazione alternativa: Alto Medioevo (476-1000), Basso o Pieno Medioevo (1000-1300), Tardo Medioevo (1300-1492) Quadro sociopolitico generale ○ Crollo dell’Impero romano, delle sue istituzioni. Decadimento delle infrastrutture e delle città, deurbanizzazione. ○ La Chiesa di Roma diventa la custode della legittimità romana in occidente. Rimane l’unica istituzione solida, simbolo di continuità. Dunque potente e fonte di legittimità per i nuovi stati dell’europa occidentale. Importanza della religione nel sistema politico e nella vita delle persone ○ Feudalesimo, aristocrazia marziale e terriera Il cavaliere è soldato d’elite, che necessita di terreni o di un nobile mecenate per mantenersi. I contadini si legano ai signori, padroni delle terre. O come “affittuari” o come servi della gleba. Nel rituale dell’omaggio, il signore concede il feudo al vassallo, che a sua volta giura fedeltà al signore, promettendo il suo servizio militare. ○ Debolezza dei re, stato “leggero” ○ Importanza del sangue e dell’eredità Matrimoni Legge salica e tradizioni franche: territorio diviso fra gli eredi. Poi in Francia si passerà alla primogenitura, nel Sacro Romano Impero all’elezione da parte dei nobili. ○ Rapporto tra i nuovi regni dell’Europa occidentale, il Papato ed il cristianesimo: legittimità, romanità, ordine sociale, protezione. Perché i popoli germanici si convertono al cristianesimo? Come nasce l’alleanza tra monarchi e papi? ○ Per legarsi alla fede dei popoli (italici o gallo-romani) sui quali si trovavano a governare, ed in particolare del clero e della nobiltà locali. Spesso i popoli germanici erano minoranza, anche se dominante. ○ Anziché scontrarsi con una fede molto radicata e con le sue istituzioni, si alleano ad esse, beneficiando del loro ruolo di controllo sociale come avevano fatto gli imperatori romani. La fede e la Chiesa sono infatti garanti dell’intero sistema sociale. Giustificano il potere monarchico e di conseguenza l'intera piramide feudale. ○ La Chiesa è importantissima fonte di legittimità: In quanto portatrice del lascito dell’Impero Romano d’Occidente, del quale i monarchi altomedievali vogliono fregiarsi. In quanto rappresentante divina, può confermare il diritto divino dei monarchi. ○ I monarchi suggellano questa alleanza donando territori al Papa. ○ Il Papato e la Chiesa necessitano di protezione e di uno stato (e dunque di un esercito) che imponga la fede. Regno ostrogoto d’Italia (493-553), fondato da re Teodorico. Formalmente risponde all’Impero d’Oriente, dal quale deriva la sua legittimità, ma nei fatti il rapporto con Costantinopoli è spesso teso. Italia tra Longobardi e Bizantini ○ I Bizantini riconquistano il Regno d’Italia ostrogoto Battaglia di Tagina 552, esercito bizantino composto in parte da Longobardi. ○ I Longobardi, popolo germanico di probabili origini scandinave, migrano verso sud e si stanziano inizialmente nell’Italia settentrionale nel 568, guidati dal re Alboino. ○ Nei successivi due secoli Longobardi e Bizantini si spartiscono la penisola, con i primi che gradualmente espandono i propri territori. ○ Editto di Rotari del 643 Scritto il latino ma con molti termini longobardi Primo compendio scritto della legge longobarda, influenzata dal diritto romano. ○ Donazione di Sutri del 728, fatta da re Liutprando a Papa Gregorio II, pone le basi per lo Stato della Chiesa ed il potere temporale del Papa. In quanto le terre (alcune città del Lazio) furono consegnate appunto al pontefice, non all’Impero bizantino. Nei fatti, data l’assenza del potere bizantino nei suoi territori italiani (vedi anche dibattito sull’iconoclastia), il papato era già diventato istituzione politica. Ciò, insieme alla sua influenza morale e religiosa, lo rendeva un interlocutore inevitabile per i longobardi. Quindi la donazione si può inserire nel quadro della ricerca della stabilità e dell’equilibrio politico nella penisola. ○ 773: fine del Regno Longobardo con la conquista Franca. Società e cultura longobarde ○ Gerarchia sociale: la minoranza longobarda si impone sui popoli romanici già presenti. L’aristocrazia guerriera longobarda sostituisce i nobili locali, si appropria dei latifondi. I longobardi si mantengono separati dalle masse autoctone a livello etnico, culturale e religioso. Si tratta di una dinamica comune nei regni altomedievali. ○ A partire dal VII secolo, però, aumentano l’integrazione etnico-culturale e la mobilità sociale. ○ I Longobardi, inizialmente fedeli all’Arianesimo, si convertono gradualmente al Cristianesimo niceno. Significativi i ruoli del culto di San Michele Arcangelo (guerriero di Dio e dunque appetibile al carattere marziale dei longobardi) e della regina Teodolinda. ○ Influenza romana e latina in ambito linguistico e legale. L’Editto di Rotari ed altri atti legali sono scritti in latino, Paolo Diacono scrive in latino. ○ Infine i longobardi si assimilano alla società che avevano soggiogato, adottando molti dei suoi usi e costumi. Influenza della lingua longobarda sul lessico dell’italiano: ○ panca, anca, arraffare, attaccare, balcone, birra, graffiare, guerra, spranga, sgozzare, spaccare Passaggio letterario e filosofico ○ Severino Boezio (480-525): primo grande autore medievale, visse durante il periodo ostrogoto in Italia. Fu accusato di tramare contro re Teodorico e per questo giustiziato. Studioso dei pensatori classici, in particolare Platone ed Aristotele, stava traducendo le loro opere in latino al tempo della sua morte. Importante nello sviluppo di due dinamiche intellettuali: Problema degli universali: posto già da Platone ed Aristotele, manterrà la sua rilevanza nel Medioevo. I concetti generali esistono ante res o separatamente dalle cose mutevoli (realismo estremo, mondo delle idee di Platone, Agostino), esistono in res o insiti nelle cose (realismo moderato, Aristotele)? O non esistono proprio al di fuori delle nostre menti: in questo caso non hanno alcun legame con la realtà oggettiva (nominalismo estremo), oppure sono effettivamente categorie mentali utili a suddividere gli oggetti secondo le loro caratteristiche (nominalismo moderato, Guglielmo da Occam)? Origini della scolastica: si tratta del sistema di pensiero e del relativo programma educativo che diventerà dominante nel Medioevo. Il suo obiettivo è illustrare e difendere la verità di fede cristiana con l’uso della ragione, sull’esempio dei pensatori greci. La sua opera principale è La consolazione della filosofia, scritta durante la prigionia e nella quale filosofia e divinità insieme rappresentano la salvezza dall’ingiustizia terrena. ○ Paolo Diacono (720-799): monaco, scrittore e storico longobardo di lingua latina. Principale fonte sulla storia del popolo e del regno longobardo attraverso la sua opera più importante, la Historia Langobardorum. Dopo la conquista Franca, entra a far parte anche della corte di Carlo Magno, dove è incaricato di compilare una raccolta di omelie per le feste cristiane. L’arte longobarda ○ La loro arte unisce elementi della tradizione barbarica come le forme astratte e la decorazione geometrica, con elementi romani occidentali. ○ Rilevante è l’oreficeria longobarda: piccoli oggetti d’oro o altri metalli, a volte arricchiti da pietre preziose e colorate. Legati anche alla tradizione nomade di questi popoli, che in quanto tali non producevano opere monumentali. ○ L’altare del duca Rachis (740 circa) con le quattro facce laterali scolpite a bassorilievo. In questi pannelli le figure umane, derivate dalla tradizione antica, sono piatte, stilizzate, geometrizzate e deformate, mentre lo spazio restante è riempito di elementi decorativi (horror vacui). Le proporzioni dei personaggi indicano il livello di importanza e non corrispondono tra loro (gerarchia dimensionale) Nascita ed espansione dell’Islam ○ Maometto, mercante arabo, dal 610 comincia a predicare una nuova religione monoteista, l’Islam, proclamandosi profeta di Allah. Fa i primi proseliti alla Mecca ma è costretto a fuggire a Medina. In seguito fa ritorno alla Mecca, conquistandola. Lui ed i suoi seguaci conquistano l’intera penisola arabica. ○ Dopo la morte di Maometto nel 632, gli succedono alla guida dei musulmani i califfi. Nel giro di circa un secolo l’Islam si espande esponenzialmente. In buona parte ai danni dell’Impero bizantino. I musulmani conquistano anche buona parte della penisola iberica. Hanno un esercito ben organizzato e combattono spinti dal desiderio di diffondere l’Islam. Le loro conquiste portano dunque con sé la religione musulmana e la lingua araba. Si tratta di un’entità politica che è anche La flotta musulmana domina il mediterraneo e conquista Corsica, Sardegna e Sicilia nel IX secolo. ○ Il califfato islamico sarà culla di importanti sviluppi culturali e scientifici che influenzeranno profondamente l’Europa. I letterati musulmani avranno anche un ruolo importante nel preservare e diffondere alcune opere classiche. L’Islam è religione iconoclasta In questo senso ricorda il cristianesimo bizantino. L’arte musulmana riflette questa dottrina, oltre a quella dell’irrappresentabilità di figure sacre e del creato in generale. ○ Non è permesso ritrarre il volto del profeta. ○ Sono preferite raffigurazioni geometriche, oppure simboliche e bidimensionali a rappresentazioni realistiche della natura. ○ Questo perché “copiare” il divino e il creato è un affronto a Dio, un superamento dei limiti imposti sugli uomini. Ed in ogni caso l’artista non sarebbe in grado di rendere giustizia alla loro grandezza. ○ Si vuole anche evitare l’idolatria (venerazione delle raffigurazioni antropomorfe delle divinità invece delle divinità stesse). I Franchi si impongono come forza dominante in europa ○ Erano stati il primo popolo germanico a convertirsi al Cristianesimo di Nicea, invece che all’Arianesimo (con Clodoveo I nel 508) Fonte principale di questo periodo di storia franca è Gregorio di Tours. ○ Carlo Martello vincitore a Tours/Poitiers (732), fonda la dinastia carolingia ○ Pipino il Breve e la donazione del 756, molto più ampia di Sutri. Già in questa occasione i Franchi sconfiggono i Longobardi in soccorso del Papa, forzando la concessione. ○ Carlo Magno succede al padre Pipino nel 768, Invade l’Italia e conquista il Regno d’Italia longobardo (773) Con diverse altre campagne militari porta l’Impero dei Franchi, o carolingio, alla massima estensione. Conquista della Sassonia e conversione dei Sassoni al Cristianesimo (772-804) Conquista della Baviera (campagne contro gli Avari) e della Spagna settentrionale. Carlo Magno viene incoronato imperatore nell’800 da Papa Leone III. La cerimonia è simbolo dell’ambiguità nella suddivisione dei ruoli e nella supremazia di papa ed imperatore all’interno del nuovo impero. Dunque religione e politica con compiti sovrapposti, in una prima fase complementari ma in futuro fonte di conflitto. ○ Carlo amministra l’impero attraverso conti, marchesi, missi dominici e capitolari. La corte di Carlo Magno ad Aquisgrana diventa centro della “rinascita carolingia” in campo artistico e culturale, attraverso la quale l’imperatore punta a recuperare il lascito romano e a potenziare l’amministrazione del suo impero. ○ Qui viene eretta la Cappella Palatina, a pianta ottagonale ed ispirata al modello bizantino della basilica di San Vitale a Ravenna. Pianta ottagonale, ricorda anche i battisteri paleocristiani ricavati da templi romani. Cupola mosaicata. ○ Altro esempio di sofisticata produzione artistica del periodo carolingio, in questo caso in Italia, è l’Altare di Sant’Ambrogio (realizzato tra l’824 e l’859) ○ Sempre ad Aquisgrana nasce la Schola Palatina, guidata da Alcuino da York (735-804) e successivamente da Giovanni Scoto Eriugena e popolata da intellettuali quali il suddetto Paolo Diacono. Vengono studiati latino e greco e copiati testi classici e cristiani. Il principale obiettivo di Carlo era standardizzare l’amministrazione e la pratica religiosa nell’impero. Gli studiosi di Aquisgrana dunque stilarono programmi scolastici per le scuole religiose che si andavano fondando nell’impero, assicurando dunque un certo livello di istruzione nel clero. La standardizzazione coinvolge anche la grafia, con la nascita della minuscola carolina. Monaci e monasteri, fondamentali istituzioni religiose altomedeviali. ○ Fondati come luoghi in cui vivere in nome della fede, lontano da tentazioni terrene e secondo regole precise. ○ Intorno al 529 Benedetto da Norcia fonda l’abbazia di Montecassino, dando vita alla regola e all’ordine benedettino. ○ Nel X secolo, invece, il punto di riferimento sarà l’abbazia di Cluny in Francia. ○ I monasteri diventano importanti centri culturali, dove si studiavano, conservavano e copiavano i testi classici e dei Padri della Chiesa. I monaci hanno anche il potere di omettere o filtrare. ○ Nasce anche la miniatura, forse la principale e più rappresentativa forma d’arte altomedievale. L’impero dopo Carlo Magno ○ I tre nipoti di Carlo Magno si contendono l’impero. L’usanza franca impone la suddivisione del territorio tra i figli. Nei fatti gli eredi competono per la supremazia, e la forza militare ha più valore del diritto teorico. ○ Partizione con il Trattato di Verdun (843). Accordo firmato in seguito all’alleanza stipulata da Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico contro il figlio maggiore di Ludovico il Pio, Lotario. ○ Alleanza sancita dal giuramento di Strasburgo dell’841, testo scritto nelle forme medievali del francese e del tedesco. É tra le prime testimonianze scritte di queste lingue. ○ Creazione del Regno dei Franchi Occidentali (Carlo il Calvo) ed il Regno dei Franchi Orientali (Ludovico il Germanico). Origini di Francia e Germania rispettivamente, separazione linguistica tra lingue latine e germaniche. I due regni si spartiscono la Lotaringia con il Trattato di Ribemont (880). Resta separato il Regno d’Italia. Nei due regni i nobili sono molto potenti: ○ A Occidente i duchi sono essenzialmente indipendenti, anche se i duchi di Parigi sono tecnicamente i Re di Francia Carlo il Calvo emana il Capitolare di Quierzy (877) ufficializza e regola l’ereditarietà dei feudi maggiori. Esempio del percorso di crescita del potere aristocratico che proseguirà nei secoli successivi. Nel 987 muore l’ultimo sovrano carolingio, Luigi V l’Ignavo (o l’Indolente). Gli succede Ugo Capeto, che dà origine alle dinastia dei capetingi, che regneranno in Francia fino al XIX secolo. ○ A Oriente i duchi iniziano ad eleggere il loro re scegliendo tra uno di loro, non più un carolingio. Enrico I (l’Uccellatore) impone la dinastia Sassone sul trono del Regno di Germania. In questa fase il titolo imperiale è conteso da sovrani minori, o addirittura resta vacante. ○ Discorso simile per la corona d’Italia. Ottone I (detto il Grande) Figlio di Enrico I Conquista il regno d’Italia (951), viene anch’egli incoronato dal Papa Giovanni XII nel 962, fondando il Sacro Romano Impero Germanico. Si tratta di uno stato che perdurerà per quasi 1000 anni (fino al 1806), mantenendo a lungo una forma di monarchia elettiva. Si impone anche come guida della chiesa all’interno dell’impero, scegliendo i vescovi per usarli come amministratori a lui fedeli. Il secondo matrimonio di Ottone, con Adelaide di Borgogna (figlia di un precedente Re d’italia), ha rilevanza strategica nel fortificare le sue pretese sul Regno d’Italia. Rinsalda il controllo imperiale sullo stesso Regno di Borgogna. Ruolo dei vichinghi (o normanni) Popoli scandinavi che, grazie alle loro navi, a partire dal IX secolo, razziano le coste di tutta Europa, risalendo anche i fiumi di Francia e Germania. Alcuni normanni si stabiliscono in Francia settentrionale (Normandia) nel 911, assimilandosi completamente a livello culturale. Da questo territorio lanceranno poi ulteriori conquiste. Nel 1066 i Normanni, guidati da Guglielmo il Conquistatore invadono e conquistano l’Inghilterra, sottomettendo i popoli anglosassoni già presenti. I re normanni d’Inghilterra mantengono territori ed interessi in Francia. Anzi li espandono attraverso matrimoni strategici fino a controllarne in qualche forma buona parte durante il regno di Enrico II (1154-1189). Questo complesso risultato del sistema feudale porterà a lunghi e sanguinosi conflitti. Successivamente, i Normanni si spingeranno fin nel Mediterraneo, prendendo gradualmente il controllo della Sicilia musulmana tra i secoli XI e XII e fondando il Regno di Sicilia nel 1130.