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This document discusses the concept of the business as a system in a contemporary context. It examines the importance of communication and adaptation for business success. It details the various aspects of a system-based approach to business organization.

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Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto...

Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Indice 1. LA CONCEZIONE SISTEMICA D’AZIENDA............................................................................................. 3 2. L’IMPRESA È UN SISTEMA SOCIO-TECNICO, APERTO E CONTESTUALIZZATO..................................... 6 3. L’IMPRESA È UN SISTEMA ECONOMICO A FINALITÀ PLURIME.......................................................... 11 BIBLIOGRAFIA.............................................................................................................................................. 14 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema 1. La concezione sistemica d’azienda Nell’odierna era post-industriale, della complessità e dell’interdipendenza, le organizzazioni imprenditoriali che ambiscono a mantenere un elevato posizionamento competitivo devono continuamente trovare adeguate risposte di ordine strategico ed organizzativo alle sollecitazioni che scaturiscono dal divenire dello scenario. L’impresa deve maturare una capacità di adattamento all’evoluzione dell’ambiente, ma deve anche cercare di svolgere un’azione pro-attiva nei suoi confronti, creando nuove interazioni, sviluppando piattaforme originali, realizzando nuove corrispondenze. In un contesto di sistemi aperti, qual è la nuova economia, l’impresa è alla continua ricerca di consenso e legittimazione competitiva, sociale e istituzionale nel suo ambiente di riferimento. La sua attività è fondata su un incessante interscambio con gli altri attori sociali realizzato nell’ambito di relazioni avviate e gestite attraverso la comunicazione. La comunicazione assume pertanto un ruolo di carattere strategico, quale linfa vitale dei nessi relazionali tra l’impresa e ambiente, verso i sovra sistemi esterni e i sub-sistemi interni, capace di influenzare la dimensione economica e socio-politica dell’azione imprenditoriale nei confronti dei suoi molteplici pubblici di riferimento. Una chiave interpretativa di straordinaria efficacia per comprendere appieno le dinamiche dell’economia dell’impresa e il ruolo strategico della comunicazione è costituita dall’approccio sistemico. Esso privilegia una visione d’insieme dei fenomeni, all’interno della quale le proprietà individuali delle singole componenti sono poco rilevanti e l’attenzione viene posta soprattutto sulle relazioni tra le parti e sulle attività e sugli eventi che esse generano, assegnando conseguentemente alla comunicazione un ruolo chiave, quale vettore fondamentale su cui costruire e amministrare le relazioni con i propri referenti esterni e interni. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Può essere utile, pertanto, richiamare i concetti fondamentali che qualificano l’impresa come sistema, immerso in un contesto e interagente con altri sistemi, allo scopo di porre le premesse per una più efficace argomentazione del ruolo strategico della comunicazione nel governo delle imprese. La qualificazione dell’impresa come sistema è ampiamente condivisa nella letteratura tecnico-economica. Come ogni ordine di sistemi infatti l’impresa è costituita da più elementi, ciascuno deputato a svolgere una determinata funzione tra loro interrelati, i quali interagiscono dinamicamente e in modo sinergico relazionandosi con l’ambiente esterno, nel perseguimento di una finalità comune. È altrettanto assodato che l’impresa rappresenta una categoria a sé stante, caratterizzata da attributi specifici che la distinguono dalle altre tipologie di sistemi; l’impresa difatti è un sistema:  socio-tecnico, costituito da un’organizzazione di persone e di beni rivolta a uno scopo produttivo che prevede l’operare coordinato di gruppi interni ed esterni;  aperto, che interagisce dinamicamente e in modo controllato con l’ambiente, con il quale scambia energia (pressioni), informazioni e risorse (materiali e immateriali);  economico a finalità plurime, finalizzato a generare profitto e, in senso più lato, valore per la collettività, attraverso la soddisfazione dei suoi bisogni. Altre qualificazioni dell’impresa in ottica sistemica ne evidenziano ulteriori caratteristiche peculiari; l’impresa, infatti, è anche un sistema:  organico, caratterizzato da un ciclo di vita, che assorbe risorse dall’ambiente e tende a modificare le proprie caratteristiche per adattarsi al contesto nel quale opera;  autopoietico, capace di rigenerare continuamente la propria organizzazione (i propri componenti e le relazioni tra gli stessi) senza compromettere la sua identità;  relazionale, che vive in simbiosi con altri sistemi esterni;  cognitivo, risultante di un insieme di conoscenze e capace di produrre e diffondere nuova conoscenza. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Nell’ottica dell’approccio sistemico al governo dell’impresa di Golinelli (2008), l’impresa è infine un “sistema vitale”, guidato da un organo di governo, composto da sub-sistemi e immerso in un ambiente formato da sovra-sistemi, i quali apportano risorse all’impresa ed esercitano attese e pressioni nei suoi confronti; l’organo di governo, indirizzando la dinamica evolutiva dell’impresa, ricerca, selettivamente, condizioni di consonanza (compatibilità strutturale) e risonanza (fiducia, condivisione di valori, obiettivi e strategie) con i sub-sistemi e i sovra-sistemi rilevanti, nel perseguimento del meta-obiettivo della sopravvivenza. I paragrafi che seguono evidenziano le principali caratteristiche del sistema impresa. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema 2. L’impresa è un sistema socio-tecnico, aperto e contestualizzato In quanto sistema socio-tecnico, l’impresa è composta da un complesso ordinato di risorse, umane finanziarie e tecniche, organizzato in modo sinergico ed orientato a uno scopo economico-produttivo. Il concetto di sistema socio-tecnico si fonda sulla considerazione che l’attività organizzativa, volta ad ordinare parti correlate e interdipendenti in un sistema, si rivolge sia alle risorse umane che ai mezzi tecnici, materiali e immateriali (impianti, attrezzature, tecnologie, materiali, immobili, conoscenze, capitali ecc.). Altrettanto significativo è l’aspetto sociale del concetto (Pastore e Vernuccio, 2008): «Nel perseguimento delle proprie finalità l’impresa deve coordinare l’operare di gruppi interni ed esterni all’organizzazione stessa, i quali possono interagire secondo rapporti collaborativi o conflittuali». L’impresa è inoltre configurabile come sistema aperto e contestualizzato; questa opera in un ambiente generale (è quello dove si collocano i sovra-sistemi che vincolano l’attività dell’impresa), all’interno del quale si collocano soggetti, istituzioni, sovra-sistemi che pongono vincoli, condizionamenti, opportunità e che influenzano la vita dell’impresa in modo più o meno diretto (sovra-sistemi politico-istituzionale, tecnologico, culturale ecc.). All’interno dell’ambiente generale l’impresa individua il proprio ambiente competitivo (quello in cui l’impresa si trova a competere) che deriva dalle scelte di business in ordine ai prodotti-mercati in cui competere e definisce il proprio ambiente transazionale, che comprende tutti i soggetti con i quali vengono intrattenuti dei rapporti di scambio (all’interno del mercato di vendita, del mercato dei fattori della produzione, del mercato finanziario, del mercato del lavoro ecc.); i soggetti che popolano l’ambiente competitivo e l’ambiente transazionale hanno la capacità di incidere in modo immediato sulla vita dell’impresa e altrettanto in via diretta possono essere da essa influenzati. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Per quanto riguarda l’ambiente competitivo, questo dipenderà dalla scelta delle porzioni di mercato (segmenti e nicchie) da soddisfare. Sarà l’impresa, con le sue decisioni, a definire l’ambiente competitivo. In conclusione l’impresa entrerà in contatto con quattro differenti mercati:  mercato del lavoro: costituito dall’offerta di forza lavoro;  mercato della produzione: composto dai produttori di materie prime, semilavorati e servizi indispensabili per l’attività aziendale;  mercato finanziario: rappresentato dalle Borse Valori, dagli intermediari finanziari e da altri prestatori di capitale;  mercato di vendita: costituito dagli acquirenti di beni e di servizi prodotti. Per quanto riguarda l’ambiente transazionale bisogna tener conto che ogni impresa deve risolvere il problema dei confini della sua organizzazione e del ricorso al mercato per l’approvvigionamento delle risorse di cui necessita. Il tipo di risorse per le quali l’impresa ricorrerà al mercato, attuando delle transazioni, dipenderà da comparazioni di convenienza tra il produrre all’interno i materiali da utilizzare nella produzione ed acquistarli all’esterno. Ovviamente quanto più l’impresa tenderà alla costruzione interna, tanto più aumenterà la sua indipendenza dal mercato delle forniture. Viceversa, quanto più si farà ricorso al mercato più si amplierà l’ambiente transazionale con il quale l’impresa entrerà in relazione. In sostanza quindi l’impresa si presenta al centro di un microambiente che viene diviso in ambiente transazionale e ambiente competitivo che a loro volta sono inserite nel macroambiente condizionato da fattori politici, tecnologici, culturali ecc. Tuttavia non è raro che la stessa impresa possa, con le sue scelte influenzare il macroambiente. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema È intuibile infatti che i maggiori centri di potere economico (gruppi e imprese giganti) detengono, di fatto, un rilevante potere politico e possono assumere un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intera economia, un potere che quindi finisce per incidere su tutte le variabili ambientali. L’apertura del sistema impresa è così il requisito che le consente di interfacciarsi con l’ambiente esterno e quindi di migliorare la sua coerenza con l’ambiente, di “vivere meglio e più a lungo”. L’interazione tra l’impresa e l’ambiente esterno comporta l’esistenza di una serie di flussi di diversa natura. Questi flussi possono essere orientati dall’esterno verso l’impresa, oppure dall’impresa verso l’esterno. Generalmente l’interazione si concretizza in una serie di atti di scambio dell’impresa con altri sistemi, per cui per ciascuna parte l’interazione comporta per definizione sia un flusso in entrata sia un flusso in uscita, i quali possono o meno essere contemporanei. Nella teoria generale dei sistemi tali scambi concernono energia, materia ed informazioni; nell’ambito dello studio dell’impresa secondo un approccio sistemico è opportuna una specificazione, che ci porta ad individuare, semplificando, le seguenti tipologie:  flussi inerenti il ciclo operativo e finanziario:  input di fattori produttivi materiali ed immateriali (materie/componenti, servizi, prestazioni di lavoro, competenze, informazioni, risorse finanziarie ecc.);  output di prodotti/servizi realizzati, investimenti, informazioni.  flussi inerenti il governo delle relazioni con i componenti dell’ambiente generale, competitivo e transazionale:  relazioni amministrate: vincoli e regole;  relazioni conflittuali/competitive: esercizio del potere, pressioni, condizionamenti ecc.;  relazioni collaborative: informazioni, competenze, prestazioni reciproche. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Per consentire un’opportuna interazione con l’ambiente esterno l’impresa deve pertanto essere dotata di una capacità di apertura: le sue componenti devono essere strutturate in modo tale da consentire, favorire e gestire adeguatamente lo svolgimento di rapporti di interscambio. La capacità di apertura viene progettata in funzione delle necessità imposte dalla natura del business, tuttavia la sua entità e le modalità di espressione sono influenzate significativamente dalla cultura aziendale. L’apertura verso l’esterno non può essere totale: essa deve essere adeguatamente governata, in quanto flussi smodati, incontrollati o incondizionati possono generare un eccessivo livello di disordine organizzativo, che potrebbe minare la competitività dell’impresa. L’organo di governo pertanto è deputato a misurare e regolare il grado di entropia (grado di disordine di un sistema) utilizzando in modo più o meno spinto la capacità di apertura e andando così a definire, in relazione alla propria strategia e a specifiche contingenze ed opportunità, il grado di apertura, pro tempore, del sistema impresa. La natura delle relazioni che vigono tra l’impresa e i soggetti formalmente a essa esterni risponde a gradi di integrazione strategica ed operativa assai differenziati, raffigurabili lungo un continuum che spazia da uno stato di integrazione nulla (per esempio, un rapporto di scambio occasionale) a uno di integrazione massima (per esempio, un rapporto franchisor/franchisee). La sempre maggiore complessità dell’ambiente richiede alle organizzazioni imprenditoriali che ambiscono a mantenere elevati livelli di competitività di fare ampio ricorso alla leva relazionale, sviluppando partnership, alleanze, collaborazioni che consentano tra loro di disporre di risorse specializzate di rilevanza strategica mantenendo al tempo stesso un’elevata flessibilità. Il livello di osmosi tra ciò che è formalmente dentro l’impresa e ciò che è formalmente fuori ha raggiunto livelli talmente significativi da mettere in discussione la nozione stessa di confine d’impresa. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 9 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Sempre maggiore è il numero di relazioni tra l’impresa e soggetti terzi caratterizzate da una forte interazione e interdipendenza (per esempio rapporti di fornitura/distribuzione esclusivi), tale da configurare una piena integrazione tra di essi e il dissolvimento, in un’ottica di processo, dei confini dell’impresa. Verso tali soggetti, il grado di apertura è massimo, al punto che essi confluiscono a pieno titolo nella cosiddetta struttura ampliata (prescindendo dai confini giuridici dell’impresa, comprende tutti i soggetti che, sviluppando effetti sinergici, partecipano al processo di creazione del valore nell’ambito di un sistema coordinato e finalizzato di capacità). Nel perseguimento delle proprie finalità l’impresa è costantemente impegnata a gestire i rapporti con i propri interlocutori e in questo processo i due fronti, quello esterno e quello interno, tendono sempre più ad intrecciarsi, sovrapporsi, confondersi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 10 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema 3. L’impresa è un sistema economico a finalità plurime Nell’evoluzione della teoria d’impresa le organizzazioni imprenditoriali vengono qualificate come istituzioni sociali a finalità plurime. Secondo tale accezione l’impresa è (Sciarelli, 2002): «Un’organizzazione economica, costituita da un complesso di interlocutori interni ed esterni, che – mediante la combinazione di risorse differenziate – svolge processi di acquisizione e di produzione di beni e di servizi allo scopo di distribuire valore tra tutti i suoi partecipanti». Essa, dunque, non opera solamente nel perseguimento di finalità economiche, ma tende contestualmente al raggiungimento di obiettivi sociali, attraverso il soddisfacimento delle esigenze delle diverse categorie di portatori di interessi. La sfida per l’organo di governo è di gestire il dinamico equilibrio tra le condizioni economiche di esistenza e di sopravvivenza da un lato e la funzione sociale dall’altro. La dinamica evolutiva dell’impresa è continuamente contrassegnata dalla definizione di accordi di cooperazione con i diversi soggetti che manifestano, in modo diretto o indiretto, le loro attese e le loro pressioni sull’impresa stessa, così come dalla composizione di potenziali conflitti nei loro confronti. L’impresa è un’organizzazione contestualizzata, un sistema immerso in altri sovra-sistemi, il quale, senza snaturare la sua natura economica, deve assumere un ruolo di responsabilità sociale, che in definitiva si sostanzia nella ricerca della risonanza tra le sue finalità e quelle dei propri interlocutori sociali. I gruppi sociali con i quali l’impresa intrattiene delle relazioni e che sono portatori di interessi nei suoi confronti rappresentano dunque delle “forze” capaci di influenzare, secondo diversi gradienti di intensità, la dinamica evolutiva dell’impresa, attraverso l’esercizio di pressioni o attese, l’imposizione di vincoli e regole, l’offerta di risorse, la proposizione di stimoli ed opportunità. Al tempo stesso tali gruppi sono soggetti ad essere a loro volta influenzati dall’attività dell’impresa, ricevendo da essa pressioni competitive, aspettative, risorse ecc. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 11 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema La gamma dei portatori di interesse dell’impresa (stakeholders nell’accezione anglosassone) è molto ampia e può essere analizzata distinguendo gli stakeholders primari, che hanno un’influenza diretta sulla vita dell’impresa e senza i quali essa non può esistere come complesso funzionante, da quelli secondari, che non hanno un rapporto diretto e non sono essenziali per la sua sopravvivenza. Tra gli stakeholders primari annoveriamo:  la proprietà: soci, azionisti (di maggioranza, di minoranza, piccoli risparmiatori, investitori istituzionali);  i finanziatori: obbligazionisti, istituti di credito, creditori;  i dirigenti;  i dipendenti;  i clienti: clienti finali, clienti intermedi;  i fornitori: fornitori di materie/componenti, fornitori di servizi;  i business partner: fornitori, distributori, partner orizzontali, caratterizzati da una elevata integrazione con l’impresa;  i concorrenti. Tra gli stakeholders secondari troviamo:  le istituzioni: politiche, economiche, finanziarie, nazionali e locali;  la comunità locale;  il pubblico: pubblica opinione, media;  i gruppi di rappresentanza e di pressione: sindacati, associazioni ambientaliste, associazioni consumeriste, associazioni di categoria, lobby ecc. Lo sviluppo della strategia relazionale nei confronti dei vari portatori di interessi è uno degli aspetti fondamentali dell’attività di direzione dell’impresa. Tale funzione viene realizzata attraverso un continuativo processo di selezione e di valutazione delle relazioni e delle entità rilevanti, dalle quali scaturiscono pressioni e attese che devono essere soddisfatte in via prioritaria. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 12 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema L’impresa deve entrare in sintonia con una pluralità di interessi strutturalmente difformi e potenzialmente divergenti che evolvono continuamente. Le decisioni di natura economica sono sempre più complesse e interagiscono con una serie di fattori di carattere sociale, amministrativo, politico; cresce l’interdipendenza tra l’attività dell’impresa e l’attività dei suoi interlocutori sociali. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 13 di 14 Andrea Quintiliani - La qualificazione dell’impresa come sistema Bibliografia  Golinelli G. M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa. Verso la scientificazione dell’azione di governo, Volume II, 2a Edizione, Cedam, Padova, 2008.  Pastore A., Vernuccio M., Impresa e comunicazione. Principi e strumenti per il management, 2a Edizione, Apogeo, Milano, 2008.  Sciarelli S., Estratto da economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2002. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 14 di 14

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