LEZIONE 9 IL RITO DEL POTLACH E IL RITO DEL KULA PDF
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This document, titled LEZIONE 9 IL RITO DEL POTLACH E IL RITO DEL KULA, details anthropological concepts, particularly concerning rituals and practices. It introduces the work of Boas and discusses social interactions within cultural contexts. This lesson likely originates from a university course on psychology.
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Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZIONE 9 IL RITO DEL POTLACH E IL RITO DEL KULA L’ANALISI DEL POTLACH 1 ...
Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZIONE 9 IL RITO DEL POTLACH E IL RITO DEL KULA L’ANALISI DEL POTLACH 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Boas tra il 1894 e il 1895 effettuò una ricerca tra i gruppi nativi della costa americana del Pacifico Settentrionale e in particolare tra i KWAKIUTL avvalendosi dell’ausilio di un informatore indiano (George Hunt) da lui preparato per collaborare e per compiere le tecniche di rilevazione dei dati etnografici. In seguito alle ricerche sopra citate Boas scrisse il testo : “L’organizzazione sociale e le società segrete degli Indiani Kwakiutl” (1897) dove prese in esame alcuni aspetti della vita delle popolazioni locali e in particolare l’istituzione del potlach. Il termine “Potlach” fa riferimento a un insieme di pratiche rituali diffuse tra i nativi della costa della Columbia britannica e sull’isola di Vancouver in Canada. Si trattava di rituali di ostentazione i quali contemplavano la distruzione di grandi quantità di beni ritenuti “di prestigio” in quanto privi di un valore di uso corrente. Così, tramite il potlach individui dello stesso status sociale si sfidavano in una gara di distruzione per: - affermare pubblicamente il proprio rango; - sminuire pubblicamente il rango di qualche rivale o di riacquistarlo in caso di perdita precedente dovuta a qualche motivazione. Oggi il potlach per quanto concerne l’aspetto distruttivo può essere descritto come un meccanismo che consentiva di sottrarre al processo riproduttivo della società quei beni che, se vi fossero stati immessi, avrebbero alterato e danneggiato il sistema introducendo un elemento di perturbazione nella struttura dei rapporti di potere, tenendo poi presente che nella società stratificata di Kwakiutl erano presenti uomini liberi di vario rango e schiavi. Il potlach costituiva una pratica rituale tramite la quale veniva mantenuto l’equilibrio del sistema. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Boas, per spiegare il concetto di Potlach, usa i termini investimento, vendita, interesse, capitale e ciò può far credere erroneamente ai lettori che Boas si trovasse di fronte ad astuti trafficanti in quanto egli faceva ricorso al linguaggio dell’economia di mercato in riferimento a un contesto che non presentava una simile connotazione. Del resto poi Boas riteneva la Società Occidentale come la sola detentrice di una vera economia. Pertanto si può affermare che l’ideologia economica etnocentrica di Boas si evidenziava da un lato nel ricorso a termini dell’economia di mercato mentre dall’altro lato il potlach era spiegato in una terminologia di sole attitudini “psicologiche” comunque si deve considerare importante nell’analisi antropologica della cultura l’operato di Boas per quanto concerne l’attenzione nei confronti delle attitudini degli individui per i valori espressi dalla loro cultura quale onore, rango, prestigio, pertanto nei confronti del modo in cui veniva rappresentata dai soggetti la loro esistenza sociale. Psicologia e cultura Secondo Boas uno dei compiti fondamentali dell’etnologia era quello di “determinare i processi psicologici che operavano nello sviluppo dei fenomeni culturali” e questo si evidenziò nei suoi lavori. Nel testo “Alcuni problemi di metodo nelle scienze sociali” (1930) egli afferma che: “le dinamiche della vita sociale possono essere colte sulla base delle reazioni dell’individuo nei confronti della cultura nella quale vive e della sua influenza nella società” (Boas 1966: 268). Lo studio dei processi psicologici doveva emergere, secondo Boas, come linea di ricerca alternativa nei confronti sia della tradizione evoluzionistica sia di ogni progetto che mirava a una spiegazione dei fenomeni culturali sulla base di ciò 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: che, a suo parere, costituiva una serie di esplicazioni di tipo deterministico (geografia, razza, economia, psicoanalisi). Secondo Boas, i processi psicologici, cioè le rappresentazioni che gli agenti di una cultura si facevano della propria esistenza sociale diventavano la realtà oggettiva ultima della vita sociale stessa. Ne consegue che il criterio che consentiva di ritenere valida una qualsiasi ricerca etnografica consisteva nel grado maggiore o minore di fedeltà con cui l’etnologo coglieva la realtà sociale nella rappresentazione che di essa si facevano i membri della popolazione oggetto di studio. L’antropologia di Boas e gli effetti da essa prodotti esercitano un’influenza determinante e duratura sulla tradizione antropologica statunitense. IL RITO DEL KULA Il rito del Kula, presente nelle Isole Trobriand, ha caratteristiche simili al Potlatch. Nelle isole, che per convenzione pensiamo come in un cerchio chiamato Kula Ring. Nella ritualità del Kula si scambiano due tipi di beni: i soulava (collane di conchiglie rosse) e i mwali (bracciali di conchiglie bianche). Le prime circolavano nelle canoe sulle isole solo in senso orario, i mwali in senso antiorario. Questo perché gli oggetti potevano essere scambiati solo con un oggetto dell'altro tipo, soulava per mwali, mwali contro soulava. I bracciali e le collane venivano tenute solo il tempo necessario per poi essere scambiate di nuovo e, in ogni modo, aumentavano il prestigio di chi le possedeva. Lo scambio avveniva attraverso dei cerimoniali, riti, nei quali si raccontavano storie sacre e principalmente il mito di fondazione dell'eroe culturale che attraverso una canoa aveva portato la capacità di viaggiare e di costruire le canoe ai popoli delle isole. L'eroe culturale è colui il quale porta la “cultura” ad un gruppo. Questo tipo di rituale permetteva, però, un altro tipo di 4 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: scambio, tra i partecipanti, con oggetti di uso comune (gimwali). Il Kula, quindi, aumentava e rinsaldava le relazioni amicali e parentali dei gruppi, influenzava la possibilità di accedere a posizioni di potere, serviva come mezzo per la produzione rituale delle prue dipinte delle piroghe e delle canoe utilizzate nelle traversate e diversi tipi di scambio: bracciali e collane solo tra di loro, gli altri beni solo dopo la ritualità del Kula. Marcell Mauss (1872-1950) rileggerà il Kula utilizzando questo tipo di scambio per elaborare la sua teoria sul dono e sulla reciprocità, considerando il dono come un "fatto sociale totale" ovvero un evento che compenetra la totalità della vita delle persone nelle sue varie sfaccettature e che il dono va sempre restituito perché rappresenta una modalità operativa di condivisione e di ripetizione nel tempo della condivisione. 5