Storia delle Relazioni Internazionali PDF

Summary

Questo documento fornisce un'introduzione alla storia delle relazioni internazionali, focalizzandosi sul periodo precedente alla Prima Guerra Mondiale e sull'ascesa delle potenze mondiali. Vengono analizzati gli attori principali come Russia e Stati Uniti, e le loro interazioni politiche ed economiche. Il documento ha uno scopo didattico.

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Scheda 1 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI INTRODUZIONE In Europa all’inizio del XIX secolo, gli Stati iniziano a rivendicare i confini e le frontiere, inizia così la storia delle relazioni internazionali, basata sullo studio di trattati e di fonti di archivio. Lo Stato...

Scheda 1 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI INTRODUZIONE In Europa all’inizio del XIX secolo, gli Stati iniziano a rivendicare i confini e le frontiere, inizia così la storia delle relazioni internazionali, basata sullo studio di trattati e di fonti di archivio. Lo Stato viene quindi posto al centro delle relazioni internazionali. 1919, data identificata a livello storico delle relazioni internazionali, ma solo nel ‘60, con la scuola di Parigi, divennero effettivamente importanti. Perché studiare storia delle relazioni internazionali? A seguito della 1GM storici/diplomatici/accademici iniziano a interrogarsi sul perchè fosse scoppiata una guerra, si voleva capire se a livello accademico i Trattati che erano stati stilati, rispecchiare se le responsabilità dei vari stati. Lo studio divenne velocemente campo per qualsiasi stato, il primo venne condotto in Galles nell’università di ? dallo storico Wilson, al quale in seguito venne dedicata una cattedra. A seguito della 2GM diventa fondamentale per capire come evitare una nuova guerra. Teoria delle relazioni internazionali e storia delle relazioni internazionali La teoria delle relazioni internazionali è utile per capire quali saranno gli scenari della realtà. La storia delle relazioni internazionali si occupa di discutere le relazioni tra stati, e analizzando gli stati, la geografia, le capacità territoriali, la forza demografica, interessi e peso economico di un determinato Paese, opinioni pubbliche, posizionamento politico, importanta sull’individuo Individuo diventa fondamentale e centrale. Periodizzazione del corso 1840-1914:seconda globalizzazione, Europa al centro del mondo 1919-1945:transizione da Europa a bipolarismo USA-URSS 1945-1962:guerra fredda e fine imperi 1963-1981:la distensione e il rapporto Nord-Sud 1982-2001:la fine della Guerra fredda 2001-....:potenze emergenti e nuovo ordine internazionale (leggere “Il secolo breve) STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI LA PRIMA GUERRA MONDIALE La Germania circondata Tra il 1870 e il 1890 esisteva in Germania il sistema Bismarckiano, il quale garantiva la consolidazione della Germania attraverso un sistema diplomatico. Bismarck, primo cancelliere tedesco (capo governo), ambiva a mantenere il Reich nel modo in cui era nato. Decise di isolare la Francia e cercò di evitare una guerra con la Gran Bretagna. Fece un’alleanza tra Berlino e Vienna, a scapito della Francia e cercò di creare un sistema di alleanze, per evitare problemi con Stati esteri. Germania+Impero Austro-Ungarico+Russia: alleanza, MA tutti e tre gli Stati avevano interessi espansionistici in Jugoslavia Quindi la Germania+Impero Austro-Ungarico+Italia:creano un rapporto di triplice alleanza. Francia+Russia:alleanza L’Italia inizia ad avere atteggiamenti “ambigui” nei confronti di Gran Bretagna e Francia, di conseguenza la Triplice Alleanza inizia a sgretolarsi. 1902:La Germania rifiuta un possibile avvicinamento con la Gran Bretagna, perché voleva consolidarsi come potenza mondiale e garantirsi un posto nella spartizione dei territori del globo, al tempo controllati da Francia, Gran Bretagna, Portogallo e Giappone. La Germania possedeva solo Africa e Asia La crisi di giugno 1914/luglio 1914 28 giugno 1914: assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando 5-6 luglio: appoggio tedesco all’Austria Ungheria 23 luglio: ultimatum austriaco alla Serbia per ispezioni 25 luglio: risposta negativa serba 28 luglio: dichiarazione di guerra Austria-Ungheria e Serbia 30 luglio: mobilizzazione Russia vs Austria-Ungheria 31 luglio: reazione tedesca vs Russia (non prevista dalla Duplice Alleanza) 3 agosto: blitzkrieg tedesco vs Francia 4 agosto: guerra Gran Bretagna e Germania 6 agosto: guerra Austria-Ungheria vs Russia STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI 1917 come anno di svolta Il 1917 doveva essere un anno di svolta per i Paesi di Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia e Italia) grazie all’aiuto economico e militare che era stato dato a Italia (alla quale vengono proposte compensazioni territoriali) e Russia. In quest’anno irrompono due attori: USA e Rivoluzione Russa [presa come Paese perché altera completamente il proprio colore politico] , saranno protagonisti per tutto il XX secolo. Russia come potenza socialista rivoluzionaria, e USA come potenza liberal capitalista. Russia e Stati Uniti all’inizio del XX secolo RUSSIA:PAESE CHE HA AMBIZIONI MA CHE È FRAGILE Inizia a manifestarsi la forza del pericolo rivoluzionario. Nel 1905, la Russia è un Paese, che nonostante le riforme, non è totalmente demonizzato dal punto di vista sociale, economico e finanziario, nel quale pure la figura dello Zar perde. Viene definito come “un attore in declino” perché la Russia era stato lo stato più forte in seguito alle guerre napoleoniche (ex: guerra di Crimea), vi era stato un ridimensionamento russo a livello europeo. Si può anche considerarla come un “simbolo di sconfitta” per quanto riguarda il confronto con USA e Giappone. Il Giappone, nel 1905, a causa di errori strategici scalfisce e sconfigge la Russia, portando così a un ripensamento del ruolo mondiale russo. tra il 1902 al 1903, la Serbia che si sposterà da una “sottomissione” Austriaca a una Russa. Nel 1905 vi è la rivoluzione la quale indebolisce politicamente la Russia, portando alla luce debolezze militari e politiche che sempre più si avvicinano a Occidente. NB: La Russia ha due interessi 1. l'area occidentale (confine con Afghanistan) 2. l'area orientale (Cina, accesso a Oceano Pacifico) USA: CRESCITA DEMOGRAFICA E ECONOMICA Nel 1776, gli Stati Uniti diventano dipendenti, in seguito furono il primo esempio di stato liberale, e di liberazione dal punto di vista coloniale. Stato in espansione, che nel 1823 dichiara quella che è la propria dottrina di politica estera, ovvero una strategia diplomatica che dice che l’America è degli americani, Poco a poco espandendosi, inizia a formarsi l'idea che il commercio e l’economia americana dovesse essere solo interna e non avere collegamenti con gli Stati europei [interessi europei=Estero interessi americano=Interno, no interferenza europea, post liberazione USA] Guerra di secessione: guerra interna americana, che vede lo scontro tra il Nord, che basa la propria mano d’opera sulle nuove norme del mercato, e Sud, dove vi è ancora lo schiavismo STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Riassunto:da una parte abbiamo una Russia indebolita, dall’altra USA che rappresentano il nuovo hype. [ex: 1913 USA=32% produzione, Germania e UK=28% produzione] Russia: la rivoluzione di febbraio 1917 e l’impatto sulla guerra Nel 1917 la Russia era considerata l’attore che avrebbe dovuto drenare le forze centrali (=Austria e Germania) grazie a quelle che erano le forze di investimento di Gran Bretagna e Francia, che avevano fornito truppe e armi. A causa del malcontento interno Russo, con la rivoluzione di febbraio (marzo) 1917 ci fu la caduta dello Zar e l'instaurazione del governo provvisorio, vi fu un contrattacco. Soviet, non volevano la guerra, erano esterni al governo, ma volevano acquisire potere, richiedono la rottura delle truppe, e si rivoltano contro gli ufficiali i quali dovevano combattere contro gli Imperi Centrali. Il governo guidato da Kerensky (governo provvisorio), lancia un’offensiva contro Golizia (gestita da Astroungheria), ma la Germania si impegna in modo attivo sul fronte orientale e riesce a contrattaccare e demoralizzare i Russi. Qual è la reazione a questo attacco tedesco in Russia? Tentativo di reazione da parte delle forze nazionaliste, Le colonie russe vedono la possibilità di affermare la loro autonomia e indipendenza. Durante la seconda parte del 1917 questi due fattori portano a una disgregazione dei Paesi Occidentali che facevano parte dell’Impero russo, soprattutto della Finlandia e dei Paesi Baltici. Questo porta a maggior richiesta di autonomia delle regioni russe (Georgia, Armenia, popolazione ottomane). Tutto ciò indebolisce l’impero. La rivoluzione d’ottobre e l’impatto sulla guerra L’8 novembre a causa della debolezza dell'istituzione, i bolscevichi con a capo Lenin (leader) riescono a riprendere il potere. Lenin scrive un decreto di pace tra tutti i partecipanti del conflitto Solidarietà di classe, obiettivo la pace in tutt’Europa (CERCARE) Principio di autodeterminazione dei popoli,ossia ciascun popolo è libero di scegliere la propria forma di governo (rientrano tutti, poi URSS si riapproprierà tutto) Condanna della diplomazia segreta, messaggio importante dato alle regole del gioco fino a quel momento Offerta di pace sulla base di assenza di annessioni o indennità, elimina condizioni economiche e clausole economiche che risultavano umilianti (enunciato per garantire che il suo messaggio era a livello globale) Novembre 1917, Russia sospende tutte le ostilità su tutti i fronti coinvolti: si apre la possibilità per Austria, Germania e Impero Ottomano di concentrarsi su altro. Armistizio: Brest-Litovsk 3 marzo 1918, fronte orientale e caucasico La Russia rinuncia ai Paesi Baltici, a Finlandia, Polonia, Kars, Ardahan, Crimea. La Russia esce dal conflitto, garantisce l’indipendenza Ucraina. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Fatto fondamentale perché all'uscita della Russia gli equilibri sono totalmente sconvolti. Quali conseguenze? Brevi esperienze rivoluzionarie post 1° guerra mondiale, si cerca di creare una repubblica in Baviera, Bulgaria e Ungheria e si cercherà di reprimere la possibilità di mantenimento riv. Russa Consolidamento dello stato Russo rivoluzionario, inizio di quella che sarà la guerra civile in Russia che andrà fino al 1922. Guerra che non vedrà il riconoscimento di molte clausole del trattato Brest Litovsk. Russia nel 1919 sarà paese contestatore dell’ordine che si crea quest’anno. Gli USA nel sistema internazionale: tra isolamento e intervento Consolidamento territoriale e mire espansionistiche Si prova a inserire un governo e un sistema occidentale in Stati arretrati, e questo permette agli Stati Uniti di giustificare degli interventi dove vi era bisogno. ex: in America centrale venivano controllate le piantagioni, i sistemi. Là dove vi sono dei tentativi di riforme agrarie, intervengono i marines e le forze statunitensi. Gli USA iniziano ad avere un ruolo genomico in America del Sud e Centrale e cercano di entrare in Cina con Gran Bretagna e Francia. L’interesse nel Pacifico giustifica il fatto che gli USA nel 1853 diedero un ultimatum al Giappone (che era chiuso a economia interna) Diventano una potenza coloniale in costante sviluppo economico. A inizio secolo USA si avvicina alla Gran Bretagna per interessi comuni, ma mantenendo una rivalità, perché Gran Bretagna principale potenza coloniale, economica, che controlla direttamente gli altri. USA vedono Giappone con ostilità. Post vittoria Giapponese, 1905, si crea un conflitto. Giappone, dal 1908, impone potere sulla Corea, imponendo anche influenza sulla Cina. Dal punto di vista diplomatico non è un caso che il trattato di pace tra Giappone e Russia, post guerra Russo-Giapponese 1904-1905 vede come testimoniare USA (Roosevelt), USA Paese coinvolto anche quando si parla di altri stati. Gli USA hanno un ruolo determinante nella risoluzione del conflitto in Europa, giocando un ruolo di credito/debito con gli altri stati. All’indomani dello scoppio della guerra gli USA diventano creditori degli Stati occidentali, portando vantaggi economici enormi allo Stato. Gli USA e l’America del Sud, dichiarano neutralità di fronte al conflitto, fino al 1917, traendo forti vantaggi dal conflitto, infatti la guerra non è esclusivamente combattuta in trincea, ma si combatte anche sotto forma di debiti [guerra=affare per USA] che non verranno mai pagati, nonostante alleanze e impegni comuni. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Entrata in guerra USA 1917 Aprile 1917, gli Usa entrano in guerra, a seguito della ripresa sottomarina da parte della Germania, portando alla rottura della libera circolazione e dei commerci tra USA e Europa Occidentale. La Germania non dava problemi politici, aveva sperimentato delle repubbliche, ma non ancora la dittatura di Hitler. Il problema era il sistema economico che si era creato tra le due potenze transatlantiche e i metodi bellici che venivano criticati (guerra lampo, disciplina che veniva imposta alla società). Inizia antagonismo tra USA e Russia perché i principi di Lenin vanno in contrario a quelli di Roosevelt, il quale prevede principi liberali e capitalitarista. La conferenza di Parigi e la definizione del sistema internazionale bellico L’azione rivoluzionaria degli USA coincide con l’entrata in guerra dell’aprile 1917, con la modifica dei 14 punti che aveva stipulato Wilson. Il presidente avvia un processo internazionale nel quale viene creato un sistema universale garante della pace. Wilson, l’8 gennaio 1918, espone nelle sezioni riunite nel congresso americano quelli che erano gli obiettivi di guerra degli USA “obbiettivi di pace”, presentando-li in maniera pubblica e condivisa a tutte le parti, ponendosi quindi come risolutore del conflitto, al quale non diedero ascolto solo i Paesi Occidentali, che ricevevano già aiuti bellici, ma anche le potenze rivali (Austria-Ungheria+Germania). Uno dei principi era l’autodeterminazione dei popoli, che includeva anche i popoli soggetti all’Impero Ottomano e i popoli sotto l’effetto coloniale Africano (1884-85 quando era stata divisa). Il nuovo corso alla pace prevedeva: Stato di uguaglianza tra nazioni Pace senza vincitori Autodeterminazione dei popoli Libertà dei mari Disarmo Nuovi metodi diplomatici Da cosa è determinata la fine della guerra? Dal collasso della Austro-Ungheria, tramite l’armistizio La Germania che non è più un impero affida le proprie sorti a un governo politico americano, richiedono che la pace possa essere concordata sui 14 punti di Wilson. In questo contesto la Germania è un Paese che non ha truppe che non hanno invaso il proprio territorio, decide quindi di prendere il cammino della pace, con il garante Wilson. La pace sarà congiunta tra tutte le potenze vincitrici e a partire dal dicembre 1918, inizierà a prendere atto. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Conferenza di Parigi Questa conferenza di Pace è una conferenza diversa, di solito al tavolo si siedono sia vincitori, che vinti (ex:Congresso di Vienna), qui vi è la partecipazione di 32 Paesi vincitori, è quindi un tavolo di negoziazione in cui la pace non sarà discussa, MA imposta. Gli sconfitti assistono come meri ospiti. Questa pace viene definita con assenza. Non si avrà una pace congiunta, ma separata ovvero cercherà di indebolire una coalizione in conflitto (ex.Trattato Brest-litovsk). Chi ha potere effettivo di negoziazione saranno le principali 4 potenze vincitrici: USA, Gran Bretagna, Francia e Italia. Diversi interessi dei Le differenze dei 4 Paesi vincitori vengono rispecchiate a Parigi. Interessi politici, militari, economisti, di opinione pubblica: vengono esposte come differenti tra i vari Stati. Chi direziona i lavori è Wilson, che basava la propria posizione sui 14 Punti, cercando di mantenere il rispetto di quello che era il principio nazionale. Non vi era però concordia tra i 4 Paesi: Gran Bretagna, rappresentata dal liberale George, appoggiava le tesi di Wilson, confermando interessi imperiali, flessibilità di rispetto e/o pace dura con Germania, senza imporre posizione troppo dure. La Gran Bretagna vuole mantenere lo “status quos”, ovvero un impero coloniale, controllare le risorse, avere la capacità di controllare i commerci, garantire capacità industriale, e soprattutto conferma quella che è la non volontà di essere parte dei Paesi Europei e dei commerci, temendo la germania. Francia guidata da Clemenceau, presenta un forte nazionalismo, e pretende che la Germania paghi il costo della guerra, per quanto era stata causa di guerra. Per limitare la capacità tedesca di ricrearsi in futuro è necessario uccidere dal punto di vista economico e politico il parlamento di Berlino. Italia, con a capo Vittorio Emanuele Orlando, aveva l’obiettivo di rivendicare territori che non seguivano le linee di nazionalità. Rivendica, oltre ai territori del Trentino e Friuli Venezia Giulia, territori in cui non vi era lingua madre italiana. NB:Wilson voleva abolire rispettata la polizia segreta La base degli accordi è sempre l’Armistizio di Rethondes (11..11.1918) con due punti di base: 1. Società delle nazioni:società a livello internazionale che Wilson aveva già proposto 2. Definire clausole e trattati di pace per Paesi Sconfitti [Accettando il patto si accetta la società delle nazioni e viceversa.] STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI SOCIETÀ DELLE NAZIONI Società delle nazioni La società delle nazioni ha un potere fortissimo, dà il principio della sicurezza collettiva, cercando di evitare l’uso della guerra. L’idea che si crea nel 1918 è che la guerra possa mettere di lato, idea che già vi era nel 1910. Le varie opinioni dell’Aia, proposte all’inizio del ‘900, avevano come base già l’idea di eliminare la guerra e che si potesse già passare da un organo europeo, a un organo mondiale, rinunciando al principio di sovranità. È solo tramite essa che si può creare la pace, nel 1920 entrano in vigore i trattati, ed è qui che viene costituita la società (clausola interna ai Trattati). Funzioni della nuova organizzazione: Mantenimento sicurezza collettiva, senza mantenere una forza militare propria Rinuncia alle guerre da parte dei Paesi membri Gestione nuovi territori, che facevano parte degli Imperi che si sono disfatti post guerra, non garantendo loro un'indipendenza automatica, ma condotta da altri Paesi (Africa, Oriente e Medio Oriente) Tutela minoranze, per evitare violazioni dei diritti umani nei vari Paesi Rafforzamento frontiere Sede a Ginevra: che guidava altri temi molto importanti Società delle nazioni doveva essere la ripartenza per un mondo migliore. Per partecipare alla società bisognava sopportarla anche a livello economico. TRATTATI Trattato di Versailles, il più duro imposto alla Germania. (inserisci mappa) Clausole territoriali: ○ Perdita di 80000 km cubi (territori in giallo) ○ Rinuncia di Alsazia e Lorena (restituendole alla Francia)ù ○ Perdita i distretti di (Belgio) ○ Cessione di Danzica (internazionalizzato) e Memel (internazionalizzato e poi Lituania) ○ Futuro di Schleswig-Holstein, parte Prussia Orientale, Alta Slesia e Sarre da decidere via plebisciti ○ Occupazione della città di Colonia, Magonza, Coblenza per 15 anni ○ Proibizione dell’Anschluss austro-tedesco Clausole militari: vedi slides Clausole economiche: ○ Pagamento delle ripartizioni di guerra (cifra di 132 miliardi di marchi oro definita posteriormente): comporta incapacita di riforma industriale ○ Divisione tra le delegazioni su imposizione di clausole dure a Germania STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI ○ Forti critiche di J.M. Keynes al regime delle ripartizioni per problemi ripresa economico-industriale europeo (Le conseguenze economiche della pace=saggio) Si crea un circolo vizio di debiti Il Paese più duro per la Germania sarà la Francia. Tutte queste clausole vengono definite dalla Germania come “diktat umiliante” per la Repubblica di Weimar, si crea un’enorme tensione e queste clausole pongono un nuovo inizio per quello che sarà il futuro della Germania. Trattato di Saint-Germain-en-Laye, posto all’Austria Proibizione ritorno dinastia Asburgo al potere in Austrie e Ungheria Separazione governo di Vienna da tutti i domini di epoca imperiale Fine controllo Sud Tirolo e regioni tedesca della Cecoslovacchia (nonostante magg. tedesca) Proibizione Anschluss con Germania Trattato di Trianon, con l’Ungheria Presenza governo conservatore e non più comunista a Budapest Perdita Slovacchia Perdita Rutenia Sub corpotico (Cecoslovacchia), Banato (Romania, Jugoslavia, Ungheria), Backa (Jugoslavia, Ungheria), Burgenland (Austria), questo porta a 3 milioni di ungheresi fuori dalle frontiere nazionali Trattato di Neuilly-sur-Seine, con Bulgaria Rinuncia territori persi durante la seconda guerra balcanica Perdita territori macedoni Perdita accesso a Mar Egeo STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Trattato di Sèvres, con Impero Ottomano Enorme riduzione dell’Impero Ottomano Soddisfazione dei desideri arabi, greci e armani Limitazione dell’Impero a porzioni dell'Anatolia Costantinopoli e stretti sotto il controllo internazionale Nuova mappa Europea: Fine degli antichi imperi Nuovi stati: Finlandia, Romania, Stati Baltici, Polonia, Cecoslovacchia Austria, Jugoslavia, Romania, Ungheria Tutti i paesi sconfitti vogliono rivisitare le clausole dei Trattati Ridefinizione territoriale nel resto del mondo Impossibile mero spartizione dei territori sconfitti Creazione sistema dei mandati sotto controllo della società delle Nazioni per amministrazioni domini coloniali Copia slide Quali potenze vengono maggiormente rafforzate Gran Bretagna Giappone Controllo di ⅓ territori pianeta Espande la propria presenza in Asia minore MA e sostituisce la Germania in Cina per dei fort i movimenti anticoloniali brevi periodi Oceano Pacifico Divisione territori e creazione dei mandati Giappone: controllo antichi territori tedeschi Impero ottomano in Cina (temporaneamente), Isole Marshall, Francia: Siria e Libano Marianne, Caroline e Palau; Gran Bretagna: Palestina, in maniera Australia: Nuova Guinea tedesca e isole indiretta Iran e Transgiordania tedesche a sud dell’Equatore Arabia Saudita= indipendente Nuova Zelanda e Gran Bretagna: controllo congiunto di Samoa e Nauru LE TENSIONI DELL’EUROPA POST BELLICA Le tensioni dell’Europa post-bellica La tensione era legata a interventi internazionali. La tensione dal punto di vista politico e diplomatico internazionale. Una pace duratura? La pace non poteva essere duratura, perché essa nasce da divisioni e assenze. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Divisioni tra gli alleati stessi e assenze date dalla mancanza sostanziale degli USA dal punto di vista diplomatico e bellico, e dall’assenza dei vinti (al tavolo). I 20 anni tra le due guerre saranno un periodo di tensione tra i Paesi e le forze politiche convinte che per avere la pace bisognava seguire completamente i trattati e le forze politiche che erano convinte che i trattati dovessero essere revisionati (Revisionismo). Paesi vinti vs paesi vincitori: punti e opinioni differenti. Tensione forte tra ordine e giustizia. L’assenza dell’URSS è un’assenza importante per quello che sarà il futuro di questo Paese, e la politica estera di esso. L’obiettivo era quello di creare una zona di sicurezza che potesse preservare il proprio impero. Fino al 1922 URSS coinvolta in vari conflitti: guerra civile (Lenin, comunismo) risolvere conflitto occidentale Obiettivo:sedersi al tavolo per risolvere i problemi, che si erano creati anche internamente ai vincitori. Problemi interni USA Bocciatura ratifica del trattato di Versailles da parte del Senato statunitense e sconfitta politica di Wilson (nb:vicepresidente non può prendere veci di presidente, problema per USA perchè Wilson malato non può prendere parte al congresso, Wilson muore nel ‘24) Impedimento presenza truppe statunitensi sul fronte occidentale come previsto dai trattati (truppe statunitensi erano state essenziali per la risoluzione del conflitto=questo porta a un problema di debolezza, chi può garantire sicurezza sul fronte occidentale?) Insoddisfazione tra i vincitori: Italia e Giappone Italia voleva portare fede ai trattati segreti con Francia e GB, ma si trova bloccata a causa dei 14 punti Wilson Giappone vede la propria posizione nel Pacifico criticata da parte di USA. Insoddisfazione anche da parte di Paesi che avevano espanso le proprie zone di interesse Tensione molto forte tra USA e Giappone per Pacifico (nb:Cina non esisteva) Inizio l'isolamento statunitense (isolazionismo=USA decide di non impegnarsi militarmente per/all’ estero e/o per avere alleanze). La politica estera statunitense sarà quella di dichiarare la propria neutralità. Aree di tensione post bellica: La Turchia e il Trattato di Losanna L’Impero che viene smembrato, ma NON dissolto. Vi era una forte tensione tra forze greche e forze di quello che era l’impero ottomano. La forza militare ottomana, e soprattutto quella che era stata la forza interna del movimento nazionalista turco (sorto nel primo decenno del 1900), ha una forza molto grande che si STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI raggruppa attorno alla figura di Mustafa Kemal Ataturk che riesce a espellere i greci (guerra post conflitto) creando quella che è la Turchia che conosciamo oggi (tranne per quanto riguarda due stretti). Questo porta quindi a una prima revisione dei Trattati perché la Turchia cerca di distaccarsi, modernizzarsi e slegarsi da quello che era l’impero Ottomano e il mondo islamico (forte azione di laicizzazione). Questo comporta l’espulsione dei greci dal territorio turco e inizia il problema dei flussi migratori, sia per l’uscita dei turchi da penisola ellenica, che dei greci dalla Turchia: SISTEMAZIONE TERRITORIALE, Turchia si impone grazie alle armi. Lo Stato Turco insorge perché si impone come revisionista, ha una propria identità e riesce a garantire la sovranità su altri stati. I Distretti di Kars e Ardahan vengono ceduti dalla Russia alla Turchia: rompendo l’isolamento e l’isolazione dei due Paesi. NB:si creano coalizioni tra Paesi nemici, ma con stessi obiettivi, modo per scalfire l’ordine imposto. Inserisci mappa Confini riconosciuti attraverso il Trattato di Losanna, del 1923, tra tutte le parti in causa (Paesi occidentali e Turchia). Attraverso il trattato, le aree di influenza scompaiono: Francia: Siria e Libano erano aree poste sotto protettorato Italia: avrebbe dovuto controllare le isole a ovest La Gran Bretagna, la Francia e l’Italia sono paesi indeboliti che non riescono ad appoggiare la Grecia, quindi a seguito della guerra non c’è più capacità di resistere all’ esercito turco, molto capace, inoltre l’assenza degli USA pesa molto in Europa e quindi la Turchia insorge. Lo stato turco sarà fondamentale per collegamenti commerciali/economici tra l’est e l’ovest europeo. Aree di tensione post bellica: Polonia, URSS e Ucraina Dopo la prima guerra mondiale la Polonia si costituisce una propria identità a partire da quelle che sono le decisioni del Trattato di Versailles, ponendosi come Paese alleato all’Occidente. NB:Prima di Versailles pace tra governo russo socialista e germania:Pace di Brest-Litovsk Quali sono le frontiere che quindi si devono costituire e determinare? Confine a Est ○ indefinito, ○ andava risolto diplomaticamente, l’Urss non fa però parte del sistema internazionale, quindi inizialmente il confine era stato definito dagli USA, questo porta ovviamente a uno scontro tra Polonia e Armata Rossa (nuovo esercito popolare russo che deve far avanzare quelli che sono i confini della Russia, inglobando la Biellorussa e l’Ucraina, nb:riesce ad arrivare a Varsavia ma viene espulsa). STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Tra il 1919 e il 1921 si combatte una guerra tra due stati Polonia e Russia Sovietica (entrerà a fare parte del sistema internazionale). Soluzione tramite il Trattato di Riga (1921), grazie al quale URSS si vede garantiti i propri confini: Attribuzione a Polonia di ampi territori prima zaristi in Bielorussia e Ucraina Indipendenza tra Paesi Baltici (Lituania, Estonia e Lettonia) Fine indipendenza Ucraina e nascita della RS Ucraina Possibilità di Ucraina indipendente viene a mancare Questo chiude in parte un aspetto dei Trattati di Pace. Confini a Est: ○ vittorie territoriali garantite dal Trattato di Versailles (parte acquisita da Germania, e da Astro-Ungheria). Aree di tensione post bellica: Italia, Jugoslavia e Fiume In Italia, inizia a porsi la questione orientale. Nel ‘15 l’obiettivo dei vincitori era quello di espandersi a discapito dell’impero austro-ungarico che avrebbe però continuato a esistere (non era un obiettivo di guerra distruggerlo). Nel momento in cui però al tavolo dei vincitori si siede il Regno di Serbia, Regno nuovo formato dalle regioni slave che facevano parte di Austria e Ungheria, potere che era stato garantito al nuovo regno dagli USA, c’è una tensione tra quelle che sono le rivendicazioni italiane che voleve espandersi nella regione mediterranea e le decisioni di Wilson, il quale si era posto e intestardito sulla linea del confine tra Italia e il nuovo stato che si stava costituendo in Slovenia e Croazia, (linea legata alle nazionalità presenti sul territorio). Obiettivo Italia: controllare parte marittima Obiettivo Regno di Serbi (serbi, croati e sloveni=Jugoslavia): controllare territori con forte potenza slava ex: Trieste e Gorizia L’Italia vive un forte stato di tensione (diplomatico, politico e economico) legato a quella che sarà l’impresa di Fiume (d’Annunzio) che serviva per garantire all’Italia un’altra città. L’Italia annette nel 1919 il Trentino-Alto Adige grazie agli accordi di Saint Germain, ma non soddisfatta cerca di prendersi di più. Trattato di Rapallo:Nel 1920, la disputa tra Italia e Jugoslavia verrà risolta dal punto di vista diplomatico solo grazie a un negoziato che dura da maggio a novembre 1920 nella città di Rapallo, questo pone fine al tentativo di d’Annunzio di controllare Fiume, garantendo all’Italia controllo Alpi e territori oltre ove vi era presenza Italia. Italia: pone l’Albania sotto la propria sfera di influenza (=Adriatico:area di controllo Italiano), grande presenza slava in Italia ora (si crea un’area di egemonia italiana). Jugoslavia: Paesi fronte comune verso qualsiasi possibile minaccia asburgica Si crea uno stato italo-slavo: stato libero di Fiume, che in realtà rimane ancora in tensione perchè Italia voleva incorporare Fiume (epoca fascista) lo stato di Fiume sarà diviso tra Italia (magg.parte) e Jugoslavia STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI nb: nei 14 punti di Wilson, la Serbia doveva avere accesso al mare, la Dalmazia divenne territorio del Regno di Serbia, Italia si limita alla città di Zara (diventa provincia italiana) La società delle nazioni 1920-1946 sede a Ginevra (Svizzera, stato neutrale che non era stato toccato dalla guerra) 48 STATI: Maggioranza europea e americana Eccezioni: Liberia (Africa), Iraq (controllo informale Gb), Giappone, Cina e Siam Organizzazione: consiglio (organo esecutivo): 5 membri permanenti (5 Paesi che avrebbero dovuto garantire la sicurezza (Gb, Francia, Italia e Giappone + Usa inizialmente assente)+ 4 non permanenti Assemblea: organo di riunione tra tutti i membri Segreteria La società delle nazioni vede una massima partecipazione di 55 membri (1935). L’efficacia della Società delle Nazioni dopo Versailles e atti posteriori all’organizzazione: esiste un mito dell’inefficacia della società delle Nazioni, ovvero che sia stata un organismo totalmente inefficace, ma in realtà ha avuto un ruolo fondamentale per quanto riguarda: Il problema dei rifugiati post war e guerra turco-greco La definizione territori, e amministrazione di essi La sistemazione e evitazione di conflitti La società delle nazioni e il sistema dei mandati Perchè nasce il sistema dei mandati e a causa di chi? Wilson aveva proposto l’autodeterminazione dei popoli che sarebbe dovuta essere per tutti, per questa ragione si presentano a Parigi esponenti di stati che dovevano ancora insorgere e che cercavano attraverso la conferenza di ricevere la loro indipendenza. Grandi promesse erano state fatte agli arabi sulla creazione di uno stato, ma i giochi diplomatici e la diplomazia segreta rallentano e limitano questa cosa. I britannici e i francesi già nel 1916 iniziarono a spartirsi i territori ottomani di lingua araba. Quindi, invece di avere stati indipendenti, abbiamo un sistema di territori che vengono ceduti sotto l’amministrazione di grandi potenze. Mandati: un Paese ha il potere di controllare un altro, Wilson viene convinto dalla Gran Bretagna che questa cosa potesse avere senso. Wilson, articolo 22 patto delle nazioni, controllo degli stati che vengono a liberarsi dopo Gran Bretagna (Wilson=fa qualcosa attraverso trattati segreti), attribuisce agli Stati un mandato per controllare i territori in base alla maturità dei territori (quindi in base alla civilizzazione dei popoli, più o meno civilizzati). Vengono stipulati tre tipi diversi di trattati: Mandati A: Paesi con magg grado di capacità di autogoverno (Paesi Medio Orientali) divisi in Siria, Libano, più controllo britannico (Iraq, Iran, Palestina) STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Mandati B: grado di maturità intermedio, territori ex Germani in Africa divisi tra Francia, Gran Bretagna Mandati C: Pacifico, considerate ancora a un grado di civilizzazione minima Inizia ad esistere quello che viene definito colonialismo mascherato, la base di giustificazione non è diversa rispetto a quella che aveva giustificato il colonialismo. La Germania era ed è la potenza economica più grande d’Europa. Senza una Germania economicamente coinvolta non c’è la possibilità di risolvere il problema di debiti e crediti. Gli USA erano usciti sotto i punti di vista militari, ma dal punto di vista economico erano ancora molto presenti in Europa, e devono riuscire a creare un mercato, ma se la parte più forte europea (=Germania) non paga i debiti il problema economico diventa centrale. Problemi di natura economica e sociale: riparazioni e ricostruzioni sono a nome tedesco. Cosa si doveva ripagare? Costi sociali: vite umane, forze lavoro, problemi psicologici e fisici (sistema di previdenza sociale) Armi Edifici Il Trattato di Versailles considera quindi una serie di costi che la Germania deve risanare, si sarebbero calcolati dei costi per ogni anno di guerra. Vi sono quindi creditori e debitori. Una questione irrisolta: i debiti interalleati e le ripartizioni tedesche Stima di debiti interalleati 4000 milioni di sterline: la metà erano legati al credito di 1890 milioni di sterline che degli USA verso Italia, Francia e Gran Bretagna accumulati durante la guerra. Il grande problema che si pone è come ripagare gli USA? Prima guerra mondiale=affare per gli USA. Il giovane economista Keynes, propone di rinunciare ai crediti da parte di tutti i creditori (cancellare debito e credito) per garantire la ripresa economica, MA questa proposta viene scartata nei trattati di Pace, gli USA sono intransigenti. L’idea era quella che la Germania pagando i propri debiti, avrebbe fornito soldi agli Stati Europei per pagare gli USA, ma gli USA non accettano questa cosa. NB:Nel 2024 si è creato il maggior credito globale nei paesi del Sud del mondo. All’interno della Germania, vi è un mal contento enorme ed è per questo che iniziano a insorgere colpi di stato di filo nazionalista, comunista. Il calcolo delle riparazioni e il problema dei pagamenti Nel momento in cui si calcola quanto deve pagare la Germania si decide che più un Paese è stato coinvolto all’interno del conflitto più esso dovrà essere ripagato. 52% alla Francia 22% alla Gran Bretagna 10% all’Italia STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI 8% al Belgio Nel 1920 quindi vi sono negoziati complicatissimi per definire queste percentuali. Nel 1921 si calcola che i pagamenti, che potevano essere fatti sia in oro che in merci, ammontano a 132 miliardi di marchi-oro (marco sistema aureo in quel periodo)[31,35 miliardi di dollari oro]. Dopo che si stabilisce il prezzo si deve creare un calendario dei pagamenti. Si cerca di creare un calendario che prevedeva che le prime due tranches dovessero essere di 40 miliardi l’una, ma vi fu una difficoltà nello stabilire l’inizio dei pagamenti. La Germania chiede una moratoria (richiesta di sospensione dei pagamenti) per un anno così da riuscire a risorgere economicamente e pagare, stato in pieno fermento, ove dal punto di vista culturale si producono le cose più interessanti, luogo in cui la socialdemocrazia era stata la corrente politica più forte. Paese con grandi dubbi che ha come obiettivo la ripresa economica dello Stato. Le tensioni interne portano il governo tedesco a essere molto debole. NB:in questo momento vi è anche la paura di un possibile mondo comunista La conferenza di Genova Si decide di convocare una Conferenza per trovare una soluzione globale, decidendo di invitare al tavolo anche la Russia Bolscevica. A Genova, tra aprile e maggio 1922, una commissione economica cercò di trovare una soluzione per quanto riguardava il problema delle ripartizioni e ai debiti. Vincitori e vinti si siedono attorno a un tavolo senza però riuscire a trovare una soluzione. Accordi di Rapallo Germania e Russia decidono di spostarsi a Rapallo, 1926 Rathenau (ministro agli esteri tedesco) e Cicerin (ministro degli esteri della russia bolscevica). Decidono di cercare una LORO soluzione, andando contro alle decisioni di Parigi. La decisione che prendono è che tra i due Paesi non vi fossero contenziosi di carattere economico e vi è un riconoscimento mutuo. La Germania riconosce la Russia socialista e viceversa. La Russia era un Paese escluso La Germania era un Paese a cui erano state “tagliate le ali”, escluso anch'esso. Due Paesi distinti e diversi si uniscono per testare tecnologie tedesche in territorio sovietico. (=clausola segreta) Germania forte militarmente, Russia molti territori STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI L’ILLUSIONE POST BELLICA La crisi tedesca e i suoi riflessi internazionali La Germania stava vivendo una forte crisi economica interna, a causa dei debiti esterni e dei costi interni, inoltre doveva affrontare il governo democratico di Weimar. Il controllo della grande tensione interna era essenziale, essa avrebbe potuto portare a un decremento dello sviluppo economico interno e soprattutto a una svalutazione unica, in uno dei principali Paesi industrializzati quale era la Germania. Questa crisi interna porterà a far sbocciare crisi politiche: sia da parte della destra che da parte della sinistra,causando a vari colpi di Stato. Ad esempio Walter Rathenau, capo ebreo, viene accusato come “capo” della vendita degli interessi tedeschi all’estero, portando cosi tedeschi ad ucciderlo, causando un ulteriore crisi, e un vicolo cieco su quale soluzione trovare. L’esecuzione francese e l’occupazione della Ruhr La Francia decide di eseguire quelle che erano le clausole del trattato “se la Germania non può pagare noi ci prenderemo le sue risorse”. Tre potenze vincitrici (Italia, Francia e Belgio) decidono di occupare la zona della Renania e della Ruhr iniziando quella una produzione di carbonio e ferro in aziende tedesco, che sarebbe stata mandata direttamente alle tre potenze. Il governo tedesco, ovviamente, non appoggia la decisione delle potenze di occupare militarmente ed economicamente una delle sue regioni, in modo sia diretto che indiretto. Minatori e lavoratori tedeschi boicottano questa decisione: scioperando. Le tre potenze reagiscono cercando di sostituire i lavoratori tedeschi con lavoratori belgi e francesi, ma questo non riuscirà a completare l’obiettivo imposto, portando invece a costi troppo elevati, instaurando ancora di più quello che era “l’odio” tra Francia e Germania, inoltre la Gran Bretagna resta non d’accordo sul fatto che l'unica potenza che deve pagare sia la Germania. Quindi sia la Francia sia la Germania si ritrovano con costi altissimi da pagare. Questo porterà a una profonda crisi di fiducia tra le varie parti in campo ed ad un successivo problema per la giovane e poco solida democrazia tedesca. Tale politica fu quindi totalmente economica sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto aveva aumentato la tensione tra le varie potenze. NB:La Germania è la più grande macchina produttiva Europea. Soluzione? La soluzione passerà nuovamente da Washington che voleva che i propri debiti venissero ripagati, ma soprattutto voleva esporre e far circolare i prodotti e di conseguenza l’economia. NB:tensioni interne, date dal movimento anarchico, in USA. Piano Dawes (1924) Si garantisce un forte credito alla Germania così da far ripartire l’economia, la crescita dello Stato sarà così immediata e il sistema economico tedesco sarà uguale a quello statunitense. Molti capitali e molte azioni delle imprese tedesche saranno controllate dal sistema finanziario statunitense. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Di nuovo, il problema del debito inizialmente viene risolto dagli Stati Uniti. La Germania riesce a stabilizzarsi e accrescere in maniera definita, MA sarà legata agli USA. Si torna a quella che era l’illusione di un sistema globalizzato precedente alla prima guerra mondiale in cui si garantisce il ritorno di tutte le monete a un sistema unico e si pone al centro il sistema economico americano. Gli USA agiscono inglobando sotto di loro gli altri popoli e Paesi. NB: gli USA sono isolazionisti dal punto di vista militare e politico Primo vincolo tra quello che è l’intervento degli stati uniti e quella che era la ripresa europea Questo intervento porta anche ai primi dibattiti tra Francia Gran Bretagna e Paesi Europei di possibile forma di “Stati Uniti d'Europa". Piano Young (1929) Viene resa la soluzione multilaterale, si pongono delle scadenze che dovrebbero portare la Germania a pagare con delle parcelle in parti uguali fino al 1967-68 quello che era il debito, si crea un calendario controllato da un organo che possa essere un organo multilaterale che garantisca i pagamenti tedeschi evitando nuove crisi economiche globali. La soluzione ai problemi politici territoriali L’Unione sovietica fino all’ascesa nel 1924 di Stalin, avrà una politica che da una parvenza di un’apertura all’economia Europea. Come potrebbe avvenire l'inserimento sovietico nel sistema internazionale? Quello che era stato il tentativo di creare un cordone sanitario si cristallizza, attraverso quelli che sono i limiti tra Russia e nuovi Paesi europei. Si crea una fascia di Paesi conservatori contro un espansionismo e una rivoluzione Russa. L’argine si pone da quelle che sono due soluzioni, una data dalle potenze occidentali (Polonia: Pace di Riga) e una dalla potenza sovietica. Quale soluzione si cerca di dare? Le Armate bianche sono state sconfitte sia a Est che a Ovest. L’Urss viene invitata alla Conferenza di Genova, si cerca di arrivare a una normalizzazione delle relazioni diplomatiche con i paesi vincitori nel 1924. Si cerca di sostituire quelle che erano le avversità cercando di arrivare a dei compromessi. Qual era l’obiettivo dell’Unione sovietica? Diffondere la rivoluzione finanziando i Paesi che volevano attuare una rivoluzione comunista attraverso i partiti e attraverso il comma interno comunista. Vi era una duplice politica estera 1.Normalizzazione e ripresa dei territori (in tutte le guerre l’Urss sarà capace di rinunciare a vaste porzioni del proprio territorio) 2.Preservazione e principio di autodifesa (paese, che dovrebbe basarsi sulle diversità interne) Da una parte abbiamo il collegamento tra le varie democrazie mondiali, dall’altra dei collegamenti tra movimenti comunisti che si vengono a creare tra 19/20/21. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Comunisti: forte propaganda, ad esempio il Caso britannico dove vengono scoperte delle infiltrazioni sovietiche che vengono interrotte. Le relazioni saranno nuovamente interrotte e vi saranno politiche ostili all'URSS. L’URSS si inserisce parzialmente con relazioni ostili rispetto a quella che era la democrazia. Si crea una divisione interna tra quelli che sono i partiti socialdemocratici, e le fragili possibilità di dialogo per sinistra e centro sinistra. Il trattato di locarno e la normalizzazione tedesca Si crea un nuovo rapporto tra Francia e Germania attraverso l’azione del cancelliere tedesco Stresemann e del ministro degli esteri francese Aristide Briand. L’obiettivo era quello di garantire ai due Paesi di essere due delle principali potenze del mondo, ma le politiche portano ad accettare quelle che erano le clausole del trattato. In questo senso si arriva a un Trattato firmato nella città di Locarno nel quale i Paesi vincitori e la Germania arrivano a stabilire le frontiere proposte nel trattato di Versailles, così come si riconosce che una volta stabilizzata la frontiera del Reno qualsiasi prova di riarmo o non stabilità verrà data in mano a Gran Bretagna e Italia. ex:se la Germania prova ad attaccare un qualsiasi Paese la Gran Bretagna e l’Italia sarebbero intervenute militarmente Si crea un addendum al Trattato di Pace con la piena partecipazione tedesca che attraverso questo rapporto speciale che si viene a creare porta a una normalizzazione del sistema occidentale e crea degli automatismi nel caso di attacco. metti mappa:fronte occidentale Fronte orientale: frontiera particolarmente delicata, al posto di trattati di garanzia con possibilità di intervento diretto, si creano Trattati di arbitrato (si delega una terza potenza per “arbitrare” in caso in cui una delle due potenze coinvolte nel trattato non rispetta le clausole decidendo sulle basi presentate da A e B). La Germania stipula Trattato di arbitrato con Polonia e Cecoslovacchia. NB: Nell’Europa centro-orientale si creano rapporti tra Francia e Paesi appena diventati indipendenti Quindi dalla locarno-orientale si deve tenere in considerazione la Francia che interviene nel trattato Accettare questi trattati significava accettare temporaneamente delle clausole che sarebbero poi state revisionate. La Società delle Nazioni integra la Germania per fare in modo che venga rispettata la pace, la stessa Germania è uno dei principali Paesi e quindi si fa garante di ciò. Uno degli stati sconfitti diventa parte della società e questo porta alla risoluzione del problema dato dalla non partecipazione degli USA. Verso il disarmo totale Possibile riduzione degli armamenti e ripudio globale della guerra. Si iniziano a porre dei limiti, le grandi potenze inizieranno a porsi dei limiti rispetto a quelle che sono le armi. Negli anni ‘20 la principale forza era la marina militare. Non ci sarà più una corsa agli armamenti. conferenza di Washington (1921) accordo su tonnellaggio armamenti navali STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI conferenza di Washington (1922) definizione equilibri nell’Oceano Pacifico e in Cina Il Giappone aveva una capacità massima limitata Il tentativo di garantire e evitare nuove tensioni verrà raggiunto anni dopo grazie al Patto Briand-Kellog Francia-Usa nel quale vi sarà una rinuncia alla guerra e l’adesione di 57 Paesi. Garantendo così che alla fine degli anni ‘20 la guerra possa essere evitata. LA CRISI DEL 1929 E LE CONSEGUENZE PER IL SISTEMA INTERNAZIONALE La crisi del 1929, quali cause? Nel periodo che va dal 1927 a ottobre del 1929 possiamo assistere a: Super-valorizzazione dei prezzi delle azioni nell’imprese Spirale speculativa e ottimismo nel mercato Facoltà crediti da parte delle banche Quali segnali precedenti la crisi? In un paese come gli Stati Uniti vi era una chiara debolezza nel settore agricolo nonostante i grandi investimenti Vi era una contrazione della domanda interna per eccesso di produzione aziende Sterlina: sistema di valuta principale, i Britannici volevano garantire un sistema economico libero che partisse da loro. Al contrario,gli USA cercano invece di mantenere un mercato interno, può sembrare contraddittorio, ma all’epoca cercavano di sostenere il monopolio interno. La visione statunitense e quindi quella di proteggere il proprio mercato interno. Le grandi imprese americane avevano alte tariffe di importazione e esportazione, le conseguenze quindi di questo commercio potevano costare a tutti gli Stati del mondo. Molte colonie esportavano materie prime, basando le proprie economie sull’esportazione alle metropoli. Era quindi un mercato fortemente interconnesso. Ottobre 1929: Collasso del mercato di New-York Il 29 ottobre vi fu il crollo della Borsa di Wall Street, questo ricade su altre banche americane, ma anche su alcuni mercati europei direttamente collegati agli USA. Quali furono le conseguenze? Fallimento di buona parte del sistema bancario Fallimento enorme del numero di aziende Aumento repentino della disoccupazione Ci furono anche delle conseguenze definite di lungo periodo: Perdita 45% di produzione industriale e perdita 25% occupazione Assenza di interventi immediati del governo STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI L’economia si sarebbe dovuta aggiustare autonomamente, e da questo momento in poi il mercato americano verrà regolato. Di fronte a questo scenario vi sarà una recessione mondiale con conseguenze globali. Conseguenze globali della recessione La Germania aveva basato la propria crescita e l’uscita dalla guerra legandosi agli USA, la caduta della Borsa di New York porterà al crollo del Paese e al collasso del sistema di credito, portand:o una crisi sociale immediata e di conseguenza una crisi politica. Questo avrà un: Impatto su Gran Bretagna, Francia, Italia, Paesi Europa Centro-Orientale Impatto globale: collasso prezzo materie prime e conseguenze per sistemi economici Imperi coloniali e economie latine-americane Il protezionismo come relazione immediata La minaccia che preoccupava il mercato azionario statunitense era l’imposizione di alte tariffe imposte dal Congresso americano. Nel 1930 vengono imposte tariffe fino al 60% sulle importazioni:Smoot-Hawley Tariff Act, quindi c’è una tendenza di chiusura da parte del commercio americano, limitandosi alle colonie. I principali imperi Gran Bretagna e Francia creano il sistema delle preferenze coloniali. Le colonie dovevano essere uno spazio autonomo che garantiva solamente il commercio e l’esportazione tra le colonie e le metropoli. Si crea così il blocco del commercio. Come reagiscono i Paesi Europei al crollo di Wall Street? La reazione sarà propria di vari Paesi come quello italiano, tedesco e giapponese. Questo blocco del commercio porta a un problema globale e a una fine dell'interdipendenza economica e un forte aumento della recessione, quindi bisogna tener ben presente che il protezionismo non comporta un aumento della ricchezza da parte degli stati. Unione sovietica: esce indegna dalla crisi perché non faceva parte del sistema internazionale, quindi vi è una grande crescita sovietica, si pensa anche che il sistema sovietico fosse un sistema ben studiato, che potesse accrescere i vari stati. Conseguenze per il sistema di Versailles La fragilità dei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi, come Germania e Austria, porta al collasso di essi. L’Austria doveva anche essa pagare dei debiti di guerra e delle riparazioni, era uno dei centri importanti nel sistema di interconnessione tra debiti e costi di guerra. Soluzione? Vista l’incapacità dei Paesi viene proposta un'unione doganale tra i due Paesi, che avrebbe dovuto garantire il libero commercio tra Austria e Germania, portando una forte connessione tra i due Paesi. Quindi non un mercato di protezionismo, al contrario tra due Paesi di lingua tedesca particolarmente fragili, questa parità tra Germania e Austria viene vista con preoccupazione. I Paesi europei erano preoccupati dal possibile insorgere di questa unione doganale. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI La Germania e la fine delle riparazioni 1931 moratoria (Sospensione della scadenza delle obbligazioni, disposta con provvedimento legislativo, in casi eccezionali e con riferimento a eventi straordinari tali da turbare il normale svolgimento dei rapporti economici e sociali.) a pagamenti tedeschi approvata dagli USA (Congresso+Hoover). Se è stata concessa la moratoria ai Paesi tedeschi, perché non viene data anche agli alleati? La Proposta francese è quella di cancellare i debiti interalleati e eliminare le ripartizioni tedesche. Quest’idea provoca una reazione negativa da parte degli USA, che convoca una conferenza: Conferenza di Losanna 1932 su quelle che erano le questione dei debiti e delle riparazioni. Vi è una proposta: pagamento 3 miliardi di marchi come tranche finale tedesca, tuttavia la Germania non pagherà a causa della mancanza di fondi, quindi alla grandissima crisi economica si aggiunge una crisi di fiducia, questo comporta irrigidimento da parte degli USA di coinvolgere finanziariamente l’Europa, portando a un isolamento ancora più acuto da parte degli USA. Si può così vedere come viene sferrato il primo colpo su base economica a quello che venne deciso a Versailles. NB: Dal 1924 al 1930 la Germania era riuscita a pagare i debiti Gli Alleati non avranno la capacità di pagare i propri debiti, portando a una chiusura economica. La debolezza di Versailles e della società delle nazioni Problemi Europei Problemi in Asia Orientale La crisi in Asia orientale e la questione del Manciukuò Uno dei Paesi che soffrirà di più sarà il Giappone, nonostante fosse stato tra i Paesi vincitori e che era inoltre riuscito a espandersi sostituendo la Russia in Oriente. In Giappone vi era un’alternanza tra partiti liberali e nazionalisti-conservatori. Il maggior territorio di esportazione giapponese erano gli Stati Uniti e il Sud America. Con il momento di chiusura degli USA il Giappone rivede le proprie politiche e quello che poteva essere il futuro. Possiamo così vedere come la Grande Depressione colpì anche questo stato. In Giappone si crea una sorta di movimento “fascista” definito Tennocentrismo forma di ideologia nazionalista che esalta la nazione del Giappone e pone al centro l’Imperatore. L’aria espansionistica del Giappone si sposta nell’aria del Manciukuò: nel 1931 le truppe Giapponesi che controllavano le arie della Manciuria si ritrovano a scontrarsi con truppe cinesi, che in quel momento avevano un controllo dato dalla Repubblica cinese, organizzata STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI attorno al partito nazionale cinese, governata dal leader Surian Sean (1911 dà il via alla repubblica). E da questo incidente nel 1931 si arriva a uno scontro che porta al controllo della Manciuria e a un’invasione e alla creazione dello Stato del Manciukuò controllato dall’imperatore della Cina. Giappone e Cina sono membri della Società delle nazioni, la guerra sarebbe quindi dovuta crollare a causa della società e il consiglio avrebbe dovuto garantire la sicurezza. La crisi in Europa e il problema del disarmo Uno degli obiettivi della società delle nazioni era quello di arrivare al disarmo. Negli anni ‘20 questo fu il main topic di molte Conferenze, che portò a varie contraddizioni tra i vari Stati. È proprio tra il 1928 e il 1930 che si anima una certa opposizione tra Italia e Francia: vi erano discordanze tra quello che doveva essere il peso che la flotta doveva avere, sul possedimento di armamenti, su quella che era la possibilità di raggiungere un possibile gemellaggio. La Germania deve subire quelli che sono i limiti del trattato di Versailles, è il paese che per primo ha dovuto rinunciare alle armi, al potere e a quelle che dovrebbero essere le capacità tecnologiche. Viene convocata una Conferenza a Ginevra, e in questo contesto vi è uno scontro tra Francia e Germania rispetto a quella che dovrebbe essere la parità tra quelli che sono i diritti francesi di avere delle forze armate di dimensioni specifiche e quello che dovrebbe essere il diritto tedesco di avere le stesse forze armate (stessa dimensione), si parla di forza aerea e navale. Si pensa ai limiti pensando all’obiettivo finale=disarmo completo L’idea per molti è quella di arrivare all’abolizione delle forze armate e delle armi. Patto Briand-Kellog Si cerca di evitare i conflitti, soprattutto perché la Germania sta riuscendo a ri-insorgere. La Germania nel 1932 aveva abbandonato a causa di quella che era l’opposizione francese, i lavori della conferenza. Tra il 32 e il 33 inizia a crearsi un nuovo partito nazionalsocialista che rivendicava quelli che erano i diritti tedeschi: la Germania percepisce l’ingiustizia che era stata commessa STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Ginevra, questo comporta uno dei primi elementi di ambiguità e astuzia di quella che sarà la politica estera di Adolf Hitler. Nel 1933, la Germania abbandonò la società delle nazioni. La conferenza che si concluderà nel 1934 sarà un fallimento, la Germania darà il primo colpo al sistema di disarmo completo. Campanello d’allarme che sorge in questo momento. Il periodo che va dal 1933 al 1936 in Germania è cruciale per comprendere l'ascesa al potere di Adolf Hitler e le reazioni al suo regime. Ecco un'analisi di questo periodo storico, incentrata su diversi aspetti chiave: LA GERMANIA NAZISTA E LE REAZIONI ALL’HITLERISMO (1933-1936) La Trasformazione della Germania nel 1933 Nel 1933, la Germania viveva una profonda crisi sociale ed economica, aggravata dalla Grande Depressione. La Repubblica di Weimar, istituita dopo la Prima Guerra Mondiale, aveva tentato di stabilire un sistema democratico, ma si trovava in difficoltà a causa di instabilità politica e divisioni sociali. La crisi portò a un crescente sostegno per partiti estremisti, tra cui il Partito Nazionalsocialista di Hitler. L'Ascesa di Hitler Hitler, proveniente da un contesto di forte nazionalismo e pregiudizi, rappresentava una figura carismatica in grado di capitalizzare sulle frustrazioni della popolazione tedesca. Dopo il fallito Colpo di Stato del 1923, trascorse un periodo in prigione, durante il quale scrisse "Mein Kampf," esponendo le sue ideologie di espansione territoriale e di superiorità razziale. Dopo la sua nomina a Cancelliere nel gennaio 1933, Hitler iniziò rapidamente a smantellare la democrazia e a consolidare il suo potere. La Reichstag bruciò nel febbraio 1933, un evento che Hitler sfruttò per giustificare la sospensione delle libertà civili e l'arresto dei suoi oppositori, in particolare comunisti e socialisti. La legge dei pieni poteri (Ermächtigungsgesetz) del marzo 1933 permise a Hitler di governare senza il consenso del Parlamento, segnando l'inizio di un regime totalitario. La propaganda e il controllo dei media divennero strumenti fondamentali per consolidare il consenso popolare e promuovere l'ideologia nazista. Le Reazioni all'Hitlerismo Le reazioni al regime di Hitler furono variegate e complesse. Molti conservatori e nazionalisti lo vedevano come una figura in grado di riportare la Germania alla grandezza, mentre le forze di sinistra e i gruppi liberali si opponevano strenuamente al suo regime. Il regime di Hitler dimostrò un forte pragmatismo nella politica estera, cercando accordi strategici, come il Patto di non aggressione con l'URSS nel 1939. Nonostante l'intenzione di espandere il territorio tedesco e creare una nuova egemonia in Europa, Hitler riuscì a mantenere una certa flessibilità nelle alleanze per raggiungere i suoi obiettivi. Il periodo 1933-1936 segna una transizione decisiva per la Germania e l'Europa intera. La combinazione di crisi economica, vulnerabilità politica e l'abilità di Hitler di manipolare le circostanze portarono alla creazione di un regime oppressivo, le cui conseguenze sarebbero STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI state devastanti per il continente. Le esperienze di questo periodo evidenziano l'importanza della vigilanza democratica e dei diritti civili di fronte a regimi autoritari. Le fasi principali dell’ascesa politica in guerra Per quanto riguarda l’ascesa Hitleriana fu un’ascesa rapidissima. Hitler ottiene nel 1932 un risultato straordinario e gode dell’appoggio delle forze armate e dei ceti e dei settori politici conservatori, tutta una serie di figure che erano state pregiudicate da uno stato democratico e della repubblica di Weimar. 1933 Hitler ottiene la maggioranza, e manca il contrappeso. Hitler immediatamente pone in essere la propria macchina per eliminare le contradizzioni e in poco meno di un anno la Germania viene resa totalmente nazista. Hitler nel 1934 accentra i propri poteri e diventa capo dello stato e capo del governo. Hitler ridurrà repentinamente la disoccupazione tedesca e riuscirà a controllare l’azione delle aziende private sopprimendo tutte quelle che erano le possibilità di controllo democratico della società privata. Una politica estera aggressiva Non ci saranno azioni aggressive immediate perché la Germania al momento non era militarmente forte. Mussolini vedeva Hitler come una figura che lo voleva emulare, ma inizialmente non nutriva grande stima per lui. Hitler si presenta come una figura che vuole smantellare i Trattati di Versailles. Era necessario garantire che non ci fossero problemi dall’esterno, bisognava rafforzare lo Stato tedesco per poi pensare all’ambito esterno, quindi eliminare le spine nel fianco. La chiesa cattolica era la prima spina nel fianco, per evitare rapporti difficili con la chiesa nel 1933 Hitler nominò dei conservatori di origine nobile. Il viceministro degli esteri sarà colui che stabilisce i patti con la Chiesa, Hitler riesce a farsi riconoscere il controllo di alcune funzioni ecclesiastiche. Concordato con Santa Sede Dividere i nemici il nemico principale è il corridoio di Danzica, bisognava quindi coinvolgere i polacchi che avevano un nemico comune con la Germania. Hitler convince il governo polacco di quella che è la benevolenza tedesca e di quello che è il nuovo regime, esiste un nemico comune: URSS che poteva ambire a un nuovo controllo della Polonia e che minacciava i Paesi con il comunismo. Il governo di Berlino e il governo di Varsavia nel 1934 stabiliscono un Patto di Non aggressione, dando un colpo a quello che era il sistema di sicurezza progettato dalla Francia, che aveva cercato di creare un Patto di sicurezza tra Francia e paesi slavi. La politica estera è moderata, la Germania dichiara di non avere interessi territoriali. Ambito di strategie per garantire il futuro riarmamento tedesco e il pieno possesso di quelli che erano i territori sotto controllo internazionale disarmati, e soprattutto per garantire una ripresa economica tedesca. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Hitler minaccia le clausole di Versailles in vari momenti. Quali reazioni all’ascesa Hitleriana? I primi due anni del governo di Hitler sono gli anni in cui si assiste a tutta una serie di reazioni al sistema tedesco cercando di salvaguardare l’ordine di Versailles. ITALIA: Una Potenza in Crescita ○ Contesto Post-Versailles: Dopo la Prima Guerra Mondiale, l’Italia si trovava in una posizione favorevole. Sebbene avesse ottenuto territori limitati dai trattati di pace, era percepita come una potenza vincitrice, con interessi espansionistici soprattutto nell’Adriatico e in Albania. A differenza di altre potenze revisioniste, l'Italia non mirava a rivedere i trattati, ma desiderava mantenere lo status quo. ○ Politica Estera di Mussolini: Sotto la guida di Mussolini, l'Italia sviluppò una politica estera caratterizzata da prudenza. Sebbene il regime fosse attratto dall'asse con la Germania, Mussolini temeva Hitler e le sue ambizioni di unire i popoli di lingua tedesca. La minaccia al confine settentrionale, rappresentata dall'Alto Adige, portò a una politica di contenimento verso la Germania, cercando alleanze strategiche con altre potenze. ○ Relazioni Internazionali: ○ Collegamenti con GB e USA: L’Italia aveva rapporti solidi con Gran Bretagna e Stati Uniti, due paesi che avevano accolto una significativa emigrazione italiana. Questi legami erano strategici e riflettono un desiderio di stabilità e cooperazione nel sistema internazionale. ○ Influenza nel Mediterraneo e nei Balcani: Mussolini cercò di espandere l’influenza italiana nell’area danubiana-balcanica, mirando a creare aree di interesse specifiche, in particolare nell'Adriatico e nel Mediterraneo, oltre a stabilire legami con paesi conservatori come Ungheria e Romania ○ Ostilità verso la Jugoslavia: L’Italia mostrava una forte ostilità verso la Jugoslavia, guidata dai serbi, che avevano ambizioni territoriali che mettevano a rischio gli interessi italiani nel mare Adriatico. Tuttavia, l'alleanza con la Società delle Nazioni (SDN) mantenne un equilibrio e prevenne conflitti aperti. ○ Posizione verso la Germania ○ Prudenza e Contenimento: L'Italia, pur essendo una potenza vincitrice e parte del sistema di Versailles, mantenne una politica di contenimento nei confronti della Germania. Quando la Germania si ritirò dalla Conferenza sul disarmo nel 1933, Mussolini propose un patto a quattro che includesse la Germania, cercando di stabilire un'uguaglianza tra le potenze. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI ○ Incontri tra Hitler e Mussolini: Il primo incontro tra i due leader nel 1934 a Stra non portò a un accordo significativo, e Mussolini si mostrò cauto nei confronti delle manovre di Hitler. Il tentativo di Hitler di annettere l'Austria, culminato con l’assassinio del cancelliere austriaco Dollfuss, intensificò la diffidenza italiana. Mussolini, in risposta, schierò truppe al confine austriaco per garantire la stabilità del governo austriaco. ○ Convergenza Italo-Francese: L'azione italiana a sostegno dell'Austria rifletteva una convergenza con la Francia, che cercava di limitare l'espansionismo tedesco. Negli accordi del 1935 tra Mussolini e il ministro degli esteri francese Laval, si cercò di risolvere le contenzioni e promuovere la stabilità in Europa, sottolineando la volontà italiana di mantenere un equilibrio. FRANCIA: cerca di includere URSS in quello che è il sistema di contenimento della Germania nazista, assistiamo nel 1934 all’idea di crerare una nuova Locarno, che potesse garantire un sistema di garanzie attraverso il coinvolgimento sovietico anche grazie a quelle che erano le aperture sovietiche all’Italia. URSS nel 1934 entra nella società delle nazioni La coscrizione obbligatoria e la reazione dei vincitori Nel marzo del 1935, in modo unilaterale, la Germania vara una nuova legge di leva obbligatoria. Questa legge è un’aperta violazione ai trattati di Pace, [l’art. 173 violava la leva obbligatoria.] Hitler diede così il primo colpo. Aprile 1935 comunicato congiunto tra Mussolini, Laval, Mcdonald a Stresa nel quale si dichiara che qualsiasi violazione del trattato verrà ripudiata, quindi ci sarebbe dovuta essere una reazione degli stati vincitori. Vediamo come immediatamente questa azione rimane morta, si crea quindi a Stresa un fallimento, i Paesi reagiranno in forma autonoma rispetto a quelle che sono le azioni della Germania. Si cerca unilateralmente di creare dei sistemi di contenimento della germania. Politica dell’appeasement L'atteggiamento della Gran Bretagna è detto "politica di appeasement" cioè di compromesso, e questo atteggiamento è dovuto alle numerose colonie britanniche: per valorizzare l'impero punta a difenderlo e a non interessarsi dei problemi degli altri paesi. Nel 35, quando questo tipo di politica inizia a vedersi sempre di più, la prima guerra mondiale era finita da 17 anni e molti dei sopravvissuti erano ancora vivi e avevano il diritto al voto.In Gran Bretagna ci sono un'opinione pubblica e un dibattito pubblico vivaci ed é molto chiaro l'atteggiamento medio della popolazione britannica: la guerra catastrofica era già finita e loro non ne volevano un'altra e dunque si sviluppa una sorta di "pacifismo". STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Nei primi sondaggi di opinione (che vengono fatti proprio nel 35 dei maggiori giornali) appare che più del 90% della popolazione britannica è pacifica e predilige l'intervento della Società delle Nazioni rispetto alla guerra: gli Inglesi non vogliono fare un'altra guerra e piuttosto sono disposti a rinunciare ad alcuni territori. La guerra d’Etiopia La guerra d'Etiopia è stata voluta dal regime fascista in parte per avere una rivincita e in parte per la necessità di ritrovare una popolarità appannata. La crisi, infatti, ha picchiato anche sull'italia e per evitare che le difficoltà economiche si trasformino in disillusione nei confronti del regime, Mussolini decide di fare questa guerra che diventa un'impresa di politica estera. L'Etiopia è membro delle Società delle Nazioni e quindi ne fa appello e scattano i meccanismi dell'organizzazione: c'è una discussione tra le grandi potenze (soprattutto tra Francia e Inghilterra) per trovare una soluzione come ad esempio le sanzioni economiche. Il governo inglese e quello francese cercano di risolvere la questione facendo delle proposte allettanti al governo italiano: presentano all'Italia un piano che le dà immediatamente i ⅜ del territorio Etiope e che lascia la terza parte nelle mani del governo etiope. Tuttavia il piano fallisce perché viene reso pubblico ed è considerato scandaloso e quindi Mussolini è costretto a combattere la sua guerra. Inoltre la Società delle Nazioni impone delle sanzioni che vengono decise nella forma più blanda possibile per non perdere anche l'Italia com'è già successo con Germania e Giappone. Questo sarà il momento di massima popolarità del regime fascista. All'inizio dell'estate gli italiani proclamano l'impero italiano d'Etiopia e ormai la frattura con l'Inghilterra e la Francia diventa inevitabile poiché l'unico che ha visto con benevolenza l'azione italiana è Hitler. Dunque, la posizione francese e quella inglese (appeasement) danno le basi all'amicizia italo-tedesca e causano l'uscita dell'Italia dalla Società delle Nazioni. Italia e Germania iniziano a fare degli accordi dove si vede sempre di più la loro affinità (ad esempio Mussolini inizia a vedere l'Austria come tedesca). Questi protocolli che vengono firmati nell'autunno del 36 prendono il nome di asse Roma-Berlino e da questo momento Hitler capisce che deve accelerare poiché il fronte dei vincitori è fortemente fratturato. Nella prima metà del 36 Hitler, approfittando del caos che c'era e senza dire niente a nessuno, manda truppe tedesche a riprendere possesso di quella fascia di territorio che era rimasta smilitarizzata grazie al trattato di Versailles. I francesi sono gli unici che si oppongono ma non hanno abbastanza forze per reagire e firmano solo un trattato dove testimoniano quanto accaduto: è l'ennesima volta che non viene rispettato il trattato di Versailles. L'influenza dell’Unione Sovietica e la guerra civile spagnola La Francia inizialmente esce bene dalla crisi ma poi inizia ad arrancare sia sul piano politico che economico: metà della sua popolazione guarda con simpatia alle soluzioni di Hitler e l'altra met guarda a soluzioni come quella dell'Unione Sovietica → tra il 34 e il 36 c'è una polarizzazione politica dove si guardano modelli i esterni. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Inoltre si sviluppa un dialogo sempre più stretto con l'Unione Sovietica (che ha preso il posto della Russia Bolscevica) e nel 1935 nasce un nuovo trattato di alleanza militare tra i due paesi: se uno viene attaccato, l'altro lo aiuta. Il trattato viene firmato ma la ratifica viene mandata per le lunghe perché per la prima volta in Francia e (come anche in Spagna) sale al potere una coalizione fatta da tutte le forze della sinistra (dai liberali ai comunisti): il fronte popolare → i partiti comunisti di solito stavano al di fuori dalle alleanze, mentre qui viene a crearsi una coalizione. Perché è accaduto in due paesi e nello stesso momento? Questa è la reazione dell'Unione Sovietica all'ascesa al potere di Hitler: dice a tutti i comunisti che bisogna allearsi con tutte le forze democratiche per difendersi dai fascisti e dai nazisti. Questo imput spinge i comunisti in Spagna e in Francia a coalizzarsi e così riescono a vincere. L'Unione Sovietica, a differenza dei paesi capitalisti, ha la caratteristica di avere dei gruppi in tutti i paesi: essa è l'organismo di collegamento tra tutti i paesi comunisti mondiali e questo strumento è un qualcosa di inedito che caratterizza la politica estera dell'Urss. In Francia l'unione popolare resta al potere un anno e fa una serie di riforme molto rivoluzionarie. come l'introduzione delle le ferie pagate, ma porta a degli scontri con le forze di destra e gli industriali. Anche in Spagna un nuovo governo dà una spinta rivoluzionaria, soprattutto in ambito agricolo con la ripartizione delle terre tra i contadini, ma non riesce a fare molto a causa della guerra civile che scoppiò poco dopo, in reazione alla vittoria e agli annunci di riforma del partito popolare → nel 1936 scoppia la guerra civile dell'esercito (con Francisco Franco) contro il governo della Repubblica Spagnola (fronte popolare). Quali sono i risvolti internazionali di questa guerra? Come reagiscono gli altri paesi? Germania e Italia supportano i nazionalisti con l'invio di armamenti e di personale volontario mentre la Francia e la Gran Bretagna (sempre per l’appeasement) non stanno dalla parte di nessuno: quello che gli inglesi decidono di fare e che, essendo una guerra civile, bisogna astenersi e quindi chiede a tutti i paesi europei di non intervenire. Tutti aderiscono a questa richiesta tranne Germania e Italia che decidono comunque di aiutare. L'unico paese che aiuta i repubblicani è l'Unione Sovietica che organizza le brigate internazionali. Tuttavia il loro aiuto è meno consistente rispetto a quello che riceve Franco che nel 1939 vince e instaura una dittatura parafascista. Le politiche dell’Unione sovietica L'idea di fondo nel gruppo dirigente bolscevico è che con l'occidente e con tutti i paesi capitalisti ci possano essere delle alleanze di carattere tattico ma che siano destinate ad essere effimere perché, prima o poi, l'Unione Sovietica una guerra con il mondo capitalista la farà. Ci sono delle minacce maggiori che spingono la dirigenza sovietica a ricercare intese di carattere tattico con le varie parti che possono fronteggiarsi nel campo capitalista. Fino agli anni 30 (prima di Hitler) la strategia di Stalin era quella di consolidare lo stato sovietico sul piano politico mentre ora prova a farlo anche sul piano economico attraverso STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI dei piani quinquennali che hanno lo scopo di accelerare determinati settori dell'economia sovietica (come l'industria pesante). Quello che Stalin si impegna a fare è quindi rendere l'URSS una grande potenza industriale e pur di farlo utilizza una politica impopolare con cui convoglia le risorse che potrebbero aumentare il benessere dei cittadini nell'industria pesante. Lo scopo politico degli anni 30 è dunque far diventare l'URSS una grande potenza militare perché deve essere pronta alla guerra che arriverà. In tutto questo periodo nella situazione internazionale ci sono dei cambiamenti ai quali Stalin reagisce aggiustando le proprie linee di politica estera. Nel 1933, quando Hitler sale al potere, si inizia ad utilizzare la nuova strategia dei fronti popolari → i comunisti prima rifiutavano tutte le altre forze mentre ora sono promotori di alleanze antifasciste. In parallelo a ciò, nel 35 Stalin firma un trattato di alleanza con la Francia nell'ottica della guerra che ci sarà contro la Germania. La guerra con il mondo capitalista e in particolare contro la Germania diventa inevitabile. Intanto l'URSS firma l'alleanza ma non le si affida completamente perché non si fida dei paesi capitalisti e quindi nemmeno della Francia: il timore di Stalin è che Francia ed Inghilterra si accordino con la Germania per la sua espansione verso est. L'Unione Sovietica non si trova completamente in Europa ma anche in Asia e confina con la parte di Cina dove pochi anni prima c'era la politica espansionistica del Giappone: la Manciuria. Per questo motivo c'è un contatto tra le forze del Giappone e quelle di Stalin e quello che egli cerca di fare è di firmare più trattati possibili per far capire che uno scontro con l'Unione Sovietica potrebbe essere importante (cerca di farsi amici ovunque). Stalin potenzia molto la presenza delle armate rosse a difesa dell'Urss in Manciuria, tanto che ci sono degli scontri armati di confine con il Giappone con cui trasmettono l'idea che una guerra contro di loro sarebbe disastrosa. Per questi motivi il Giappone firma un trattato di non aggressione e sposta i suoi piani di espansione verso il mare: non si scontra più con l'URSS ma con gli USA. Stalin cerca tutte le intese possibili e prova a trovare accordi anche con la Germania stessa, per allontanare il momento in cui entrerà in guerra con l'obiettivo di far proseguire i piani quinquennali e potenziare l'URSS militarmente. L'inaffidabilità di Stalin nei confronti degli occidentali cresce sempre di più, in particolare dopo gli eventi che accadono tra il 38 e il 39, che permettono ad Hitler di smantellare tutte le clausole territoriali del trattato di Versailles: i confini che aveva disegnato il trattato, che toglievano spazio alla Germania, non ci sono più. Hitler comincia ad espandersi Austria Hitler si rende conto che è il momento di agire e lo fa nel febbraio del 1938 contro l'Austria (che non potrebbe aggredire come da patto), con l'appoggio di Mussolini. Hitler preme sul governo austriaco che cede e rende il capo del partito nazista austriaco capo del governo. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Una volta raggiunto questo vengono emanate due leggi, una in Germania e una in Austria, che sancisce l'annessione dell'Austria al Reich → unione Austria-Germania in un unico Reich. La reazione di Francia e Inghilterra è assente e quindi Hitler può proseguire nel suo intento. Fino a qualche anno prima anche l’Italia era schierata alla difesa dell’Austria, perché aveva paura di perdere il Trentino-Alto Adige, MA a seguito della guerra d’Etiopia l’Italia non ha più paura di ciò. L’Austria risulta quindi la cosa più semplice da prendere. Cecoslovacchia L'obiettivo successivo è la regione dei Suddetti, una parte della Cecoslovacchia linguisticamente tedesca, verso la quale agisce: stimola i partiti nazisti del territorio ad agitarsi ed avvia una manifestazione diplomatica fatta di minacce (ad esempio dice che se la situazione non cambierà, farà la guerra) e offerte di dialogo che iniziano in primavera e che hanno il loro momento culminante alla conferenza di Monaco del 1938 (il momento apicale della politica dell'appeasement). La Cecoslovacchia ha un’alleanza con la Francia e quando la Francia e l’Unione Sovietica sancirono la loro alleanza l’Unione Sovietica si è incaricata di accorrere in “salvataggio” anche per la Cecoslovacchia. Hitler manifesta in piazza nelle città vicine al confine cecoslovacco, mostrandosi come uomo di pace, finché Hitler dà una specie di ultimatum “se la Regione dei Suddetti non si annetterà alla Germania sarò costretto a dichiarare guerra”. Come si risolve tutto ciò? Ultimi giorni del settembre 1938 si convoca la Conferenza di Monaco, questa conferenza passerà alla storia come la più grande sottomissione delle potenze europee alla Germania. Qui si incontrano i capi dei 4 maggiori paesi (Italia, Francia, Germania e Inghilterra) per cercare di evitare la guerra ed accettano il problema della questione dei Suddetti: entro 10 giorni quella regione verrà riconosciuta come parte della Germania e in questi 10 giorni chi non è d'accordo ha il tempo di andarsene da quella regione. Nonostante la questione riguardi la Cecoslovacchia, essa non viene invitata alla conferenza, come anche Stalin che viene escluso e perde ancora di più la fiducia (anche nei confronti della sua alleata Francia che concede alla Germania la terra senza battere ciglio) → l'idea di trattare con la Germania comincia a prendere forma. Nel marzo 1939, con la scusa di mantenere l'ordine, le truppe tedesche entrano in Cecoslovacchia e occupano quella zona, applicandole le politiche tedesche tra cui anche il razzismo nei confronti degli ebrei. Stalin di fronte a questo è preoccupato per la sua alleanza con la Francia, la quale ha praticamente “regalato” alla Germania un territorio della Cecoslovacchia sua alleata. Il Capo del governo britannico si fa accogliere come “l’uomo che ha difeso la pace”. Polonia STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI A questo punto il trattato di pace è a pezzi e l'unica cosa che rimane è la Polonia: Austria e Cecoslovacchia erano state accettate come tedesche perché la popolazione di questi paesi era di lingua prevalentemente tedesca (e quindi era giustificato) mentre per la Boemia non c'è giustificazione poiché era slava. Siccome si sapeva che il prossimo obiettivo sarebbe stata la Polonia, Francia e Inghilterra si impegnano a tutelare l'indipendenza della Polonia. A Praga inizia un lavoro diplomatico tra Germania e Francia-Inghilterra ma anche un interlocuzione con Stalin che darebbe il suo aiuto agli anglofrancesi se solo fossero affidabili. Tuttavia non si riesce ad arrivare ad un risultato soddisfacente perché la Polonia non accetta di far passare le forze sovietiche nel suo territorio. Stalin mentre negozia con gli Occidentali inizia a contrattare anche con i tedeschi. Stalin si apre quindi due fronti di alleanze. Il 23 agosto 1939 viene firmato il patto di non aggressione Ribbentrop-Molotov tra Germania e URSS, anche se l'assicurazione tedesca sulla non aggressione non vale molto. Hitler firma questo trattato per tener buona l'Unione Sovietica, sconfiggere prima la Francia e andare in Oriente. Inoltre, questo patto di non aggressione contiene un protocollo segreto che prevede di creare fra di loro una zona cuscinetto sul territorio della Polonia, spartendosi tra di loro i territori che si trovano tra i due Paesi. Hitler dà il via libera a Stalin di riprendersi Estonia, Lettonia e Lituania. Questo patto fa capire al mondo che Hitler era pronto a far scoppiare un’altra guerra. Lo scoppio della seconda guerra mondiale Il primo settembre Hitler attacca la Polonia e scoppia la Seconda Guerra Mondiale. La diplomazia sovietica è abile a far si che il confine della Polonia, tra Germania e URSS, corrisponda in modo identico alla linea di confine che era stata prodotta dagli inglesi (linea Kursus) e si accontentava della parte più piccola (ad est). Con il patto del 23 agosto tutto è pronto per far scoppiare la guerra e, appena attaccata la Polonia, Inghilterra e Francia dichiara guerra a Germania e l'Unione Sovietica si prende le parti della Polonia che le spettano. Che tipo di guerra si spera di condurre? Per Hitler lo scontro diretto era la via da scegliere, ma Inghilterra e Francia volevano evitare lo scontro diretto. Gli alleati europei volevano mettere in gioco gli Imperi coloniali, e volevano sfruttare risorse umane e economiche, ma per questo c’è bisogno di tempo. Tra il settembre 1939 e il maggio 1940 c’è la guerra, ma in realtà non c’è: drole de guerre. Hitler aspetta perché voleva utilizzare gli aerei e si aspetta maggio per un fattore meteorologico. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI In sintesi, da una parte vi è la necessità di aspettare, dall’altro la necessità di buttare giù le potenze il prima possibile senza che gli alleati riescono a mettere in gioco le loro risorse (questo succederà quando il tempo lo consentirà). La guerra tedesca è una guerra di razzia e rapina: risultato della necessità di garantire a Hitler il consenso all’interno della Germania. Il consenso passa per il benessere, e esso passa attraverso le risorse che ci sono per confermare la supremazia tedesca (confische dei beni degli ebrei, razzismo, antisemitismo=per portare ricchezza ai tedeschi). La guerra nazista è particolarmente brutale anche a causa della situazione interna tedesca. L’estate del 1940, avrà lo scopo di far uscire gli inglesi dalla guerra, ma Hitler non ci riuscirà. Nella strategia difensiva di Stalin c'è un'altra direttrice: una delle maggiori città dell'Unione Sovietica (Stalingrado) è vicina alla Finlandia e c'è bisogno di distanziare i confini per evitare un'invasione. L'invasione della Finlandia, avvenuta nel dicembre 1939, è una preparazione della seconda guerra mondiale. L'Urss era entrata a far parte della Società delle Nazioni a seguito del riavvicinamento francosovietico nel 1934 ma con l'aggressione alla Finlandia essa viene esclusa nuovamente: gli occidentali si convincono che l'Unione Sovietica sia "un gigante dai piedi d'argilla" e questo convince ancora di più Hitler ad attaccarla. LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1941 – la guerra diventa mondiale Inizia con l'attacco tedesco ad ovest, la caduta di Olanda, Belgio e Lussemburgo e poi anche la caduta della Francia con la presa di Parigi. La Francia cerca di rimanere indipendente con l'⅓ del territorio che gli è rimasto, con Vichy come capitale: l'idea è di lasciare una forma di autonomia locale con la quale rapportarsi una volta che la guerra sarà finita e vinta dalla Germania. Nelle colonie, in alcune, si formano movimenti di resistenza. No fiducia alla protezione collaborazionista L’Italia entra in guerra (Roosevelt: pugnalata alla schiena), quando la Francia cade nelle mani della Germania. - Mussolini = guerra parallela A completamento dell'azione sul continente europeo, l'entrata in guerra dall'Italia è accompagnata dalla guerra parallela condotta in Nord Africa e in Grecia. Entrambi i conflitti saranno delle sconfitte per l'Italia ma avranno esiti positivi solo grazie agli aiuti tedeschi. Nel giugno ‘40, in Gran Bretagna Churchill (capo del governo britannico) rassicura dicendo che la Gran Bretagna aiuterà l'URSS in cui vede un potenziale alleato (alleanza non firmata). Gli aiuti britannici partono subito passando dall'iran e questa presunta alleanza anglosovietica prende forma quando a fine anno l'avanzata tedesca è costretta a fermarsi a causa del tempo: Churchill firma un trattato di alleanza militare tra Uk e Urss (alleanza antitedesca). Nel 41, vedendo che la Germania sta conquistando tutto, anche l'Italia entra nel conflitto. L'elemento successivo sarà l'attacco all'URSS che renderà la guerra davvero mondiale: il 22 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI giugno ‘41 c'è l'operazione Barbarossa. Stalin ha fatto di tutto per ritardare questo scontro e per almeno 6 mesi l'avanzata tedesca riesce a penetrare ed è invadente. Gli altri paesi che combattono contro la Germania (come Gran Bretagna e USA) guardano con interesse questo scontro. Ingresso degli Stati Uniti in guerra ‘30: in USA c’è la crisi economica che non permette l’ingresso alla guerra. - Roosevelt: New Deal, per far ripartire l’economia INNALZAMENTO DEL TENORE DI VITA E DEL LAVORO: obbligo di accettare le rappresentanze sindacali CON SPESA DEFICIT: migliorare l’economia = punto di riferimento che aiuterà a migliorare la vita dei cittadini americani, ma non riuscirà a rilanciare l’economia americana (vs germania, prima). Politica estera americana si spiega con via prescelta (dare lavoro). Gli USA erano distanti da questa guerra. Mentre negli anni 20 la politica estera americana era caratterizzata da un atteggiamento di disimpegno sul piano politico ma forti allacci sul piano economico con l'Europa, negli anni 30 si può parlare di isolazionismo sul piano politico e anche economico. A casa bianca, vi è una conferenza che ha come obiettivo una collaborazione internazionale (ma si farà più avanti, perché ogni paese deve riprendersi autonomamente). Sul piano politico le decisioni che simboleggiano questo isolazionismo sono le leggi di neutralità (neutrality law) che sono state approvate dopo il ‘35 dal parlamento e che impongono determinati comportamenti ai cittadini degli USA nei confronti dei paesi coinvolti in situazioni di guerra. - Non vendite di armi ai paesi in guerra - Cittadini no viaggi con bandiera o nei paesi in guerra NO RICREARE LE SITUAZIONI DELL’ENTRATA ALLA WW1 legge del 1937 - Estende i principi citati sopra anche ai Paesi in cui ci sono guerre civili L’isolazionismo qui sarà più serio rispetto a quello già fatto in passato. ‘38, convoca una conferenza internazionale per ragionare sulla situazione della discriminazione degli ebrei - notte dei cristalli NON PORTERA’ DA NESSUNA PARTE Le relazioni tra USA e Germania sono buone, invece con il Giappone saranno pessime per tutti gli anni ‘30 - isolazionismo del giappone sarà verso l’Europa nel ‘37, parte con una campagna bellica, USA aiuta la Cina Tra fine anni ‘30, guerra in Europa + Pearl Harbour, la Cina è indipendente ed è questo che interessa all’USA. Tra ‘40 e ‘41, ci sono diversi negoziati tra … che sono caratterizzata da posizioni inaccettabili per il governo giapponese. Due prospettive diverse Dal ‘39 in poi succedono eventi che poi porteranno alla WW2. L'ultima legge è stata approvata nel dicembre del 39, quando la guerra era già scoppiata, e in essa Roosevelt inserisce una clausola che apre uno spiraglio: clausola cash and carry → se gli altri paesi STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI vogliono comprare dagli Usa devono andare a prendersi la merce. Nel ‘40 e inizio ‘41, Roosevelt fa un discorso dove dice che gli USA devono diventare l'arsenale delle democrazie usando dei toni non molto diversi da quelli di Wilson prima di entrare in guerra. Il momento in cui si vede chiaramente che gli USA sono in moto è la legge land and lease (affitti e prestiti) del marzo 1941, che dice che nel caso di necessità legate alla sicurezza nazionale, il presidente può affittare, comprare o prestare tutto quello che vuole ai paesi amici. A giugno, gli inglesi aiuteranno l’URSS. Le trattative con la Gran Bretagna verranno avviate poco dopo e l'accordo bilaterale del 42 prevede l'applicazione della legge aiuti-prestiti alla Gran Bretagna e un impegno dei due firmatari a ricostruire, una volta conclusa la guerra, un mondo che abbia al suo centro una spinta alla caduta delle barriere del commercio internazionale (per creare un commercio mondiale e uscire dal protezionismo). Chi è il dominante del potere economico:Germania Gli USA entrano in guerra e tra il 41 e il 45 la loro economia crescerà moltissimo proprio per il cambio di politica. I motivi per entrare in guerra Geopolitica Legge aiuti-prestiti, gli USA stanno per avviare nella guerra Nel 45 il PIL degli USA è superiore a tutto quello del resto del mondo messo assieme ed è l'unico paese dove tra il 40 e il 45 il benessere cresce (questa è una lezione immensa che dimostra il successo del keynesismo militare). Tutti i presidenti dopo Roosevelt seguiranno una politica di questo tipo e utilizzeranno le situazioni di guerra per potenziare la produzione industriale. la guerra moderna, la si vince a livello industriale Ci sono due manifestazioni Carattere interno: discorso di Roosevelt (gabinetto), delle 4 libertà: Per gli USA è vitale, 4 libertà, non rispettate dai nemici: D’espressione Religione (si può adorare il dio che si vuole) Paura, una libertà fisica New Deal, dal bisogno Carta atlantica Carta Atlantica (agosto 1941) Firmata da Roosevelt e Churchill, rappresenta il manifesto delle aspirazioni di un mondo post-bellico, con ideali simili ai "14 punti" di Wilson, ma includendo l'idea di cooperazione per il progresso economico e la sicurezza sociale. Questo documento si allinea con il New Deal di Roosevelt e promuove la collaborazione internazionale per evitare le barriere economiche tra paesi, un concetto che giova anche agli Stati Uniti. Svolte della Guerra (1941-1943) Con la vittoria sovietica a Stalingrado, la destituzione di Mussolini e la firma dell'armistizio italiano, gli alleati cominciano a vedere la luce alla fine del tunnel. Questi eventi portano all'urgenza di organizzare il dopoguerra, iniziando con conferenze internazionali tra le potenze alleate. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Conferenze Internazionali Le conferenze di Teheran (1943), Yalta (1945) e infine San Francisco (1945) sono cruciali per delineare il nuovo assetto mondiale. Le discussioni ruotano attorno a tre principali questioni: La riorganizzazione mondiale (con la creazione dell'ONU) La stabilità europea La gestione della Germania. A Yalta, si formalizza la divisione della Germania in zone di occupazione e si delinea la futura struttura dell'ONU, con l'ammissione di nuovi membri fondatori e l'introduzione del diritto di veto per i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Il Ruolo dell'URSS e il Precedente Italiano L'Unione Sovietica gioca un ruolo chiave sia nelle trattative che sul campo di battaglia. La svolta di Salerno (con il ritorno di Togliatti e il supporto al governo Badoglio) è un esempio di come l'URSS influenzi le politiche interne italiane, con un compromesso che mostra la capacità sovietica di orchestrare alleanze strategiche. ONU e Nuovo Ordine Mondiale La creazione delle Nazioni Unite rappresenta la risposta al fallimento della Società delle Nazioni. Il Consiglio di Sicurezza, con i suoi cinque membri permanenti dotati di diritto di veto (USA, URSS, UK, Francia e Cina), è il fulcro del nuovo sistema di sicurezza collettiva. Parallelamente, le conferenze economiche (come quella di Bretton Woods) stabiliscono le fondamenta per un sistema economico internazionale più stabile, con istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il passaggio verso la globalizzazione e la creazione di un mondo più interconnesso, con meno barriere commerciali, è uno dei risultati chiave di questi accordi, anche se con compromessi e resistenze, come dimostrato dal dibattito sull'Organizzazione Internazionale del Commercio e, successivamente, l'evoluzione verso il GATT e la WTO. LA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE E L’INIZIO DELLA TENSIONE BIPOLARE Un sistema eurocentrico →un sistema predominato da due potenze extraeuropee (URSS e USA) I valori vengono proposti da Washington, accettati da Mosca e condivisi da Gran Bretagna. Il sistema internazionale che viene deciso non si evolverà con una grande alleanza, ma progredirà verso un sistema diviso in due poli contrapposti. La conferenza di Yalta (4-11 febbraio 1945) Churchill, Stalin e Roosevelt decidono di incontrarsi in Crimea per decidere l’imminente sconfitta tedesca: viene confermato un punto che era già stato confermato precedentemente ovvero la creazione delle Nazioni Uniti. La nuova società viene approvata definitivamente dall’URSS, creando così un sistema dove socialismo (URSS+Repubbliche socialiste) e sistema liberale (US+mondo) possono convivere. STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Il punto in comune era l’essere contrari al sistema dell’Asse e al Giappone. A Yalta vengono: Definite le frontiere Polacche:Est linea Carson Ovest maggiori porzioni di territorio seguendo la linea dei fiumi. Rapporti tra URSS e Giappone: URSS due/tre mesi dopo la fine del conflitto in Europa, dichiara guerra al Giappone. Nell’Europa liberata devono vigere sistemi democratici, questa è la proposta che Roosevelt fa e che viene accettata da tutti perchè ognuno ha la propria idea di democrazia (democrazia dove si escludono i comunisti, o democrazia dove vige il potere del proletariato). A Yalta c’è collaborazione tra le parti perchè finchè la guerra continua il rapporto di al

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