Storia della pedagogia PDF
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This document is a historical review of educational theory and practices, highlighted by Montessori's contributions, PDF. It outlines the important aspects of educational development during a specific historical period. It discusses relevant figures, developments, and perspectives on education. PDF.
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MONTESSORI: "La Montessori è un medico, la sua forma mentis è di carattere scientifico e pratico. La Montessori studia l’antropologia ossia lo studio dell’essere umano da un punto di vista biologico e fisico e non ancora culturale. Studia l’età evolutiva attraverso l’osservazione del bambino e studi...
MONTESSORI: "La Montessori è un medico, la sua forma mentis è di carattere scientifico e pratico. La Montessori studia l’antropologia ossia lo studio dell’essere umano da un punto di vista biologico e fisico e non ancora culturale. Studia l’età evolutiva attraverso l’osservazione del bambino e studia e insegna anche l’igiene materia che indica le norme, le regole e i comportamenti che mirano a salvaguardare la salute pubblica e individuale. Lo studio scientifico di bambini con il ritardo mentale dei quali si occuperà, la porta ad affermare il diritto di istruzione anche per questi bambini. Formazione scientifica e impegno sociale in Montessori si intersecano. La questione sociale in Montessori si sviluppa attraverso impegno scientifico e social, per il supporto ai bambini con ritardo e anche per la difesa dei diritti femminili. La Montessori sviluppa un legame spirituale che coltiva in un viaggio in India dove sarà alla ricerca del senso di vita" Ci troviamo nell'Italia del 1870 con l'industrializzazione al Nord e cambiamenti sociali all’interno delle classi operaie. Insieme a questi, la questione femminile, la questione meridionale e la questione dell’alfabetizzazione sono aspetti che riguardano questo periodo. Nel 1871 la percentuale di analfabeti era all’80%. Quindi una donna nata nel 1800 non aveva molte opportunità di studiare. La Montessori ebbe però la fortuna di avere una famiglia che dava valore all’istruzione femminile anche come mezzo di elevazione sociale. Montessori è inoltre figlia unica e riceverà tutti gli strumenti necessari per istruirsi. Le scelte che riguardano la scuola, dopo quella elementare in quell’epoca sono: la scuola normale (per diventare insegnanti) e non mandava all’università, il ginnasio inferiore e superiore per poi passare al liceo classico che dava il permesso di andare poi all’università. il percorso tecnico scientifico costituito da saperi a carattere tecnico che non davano la possibilità di andare all’università ad eccezione però dell’istituto tecnico matematico. La Montessori sceglierà il percorso della scuola tecnica comune (3 anni) dopo la scuola elementare. Da qui nasce il suo interesse per la matematica e frequenterà successivamente l’istituto tecnico matematico l’unico che dava accesso all’università. Montessori si avvicina quindi al metodo sperimentale. Studia anche teatro ma ha una formazione prettamente scientifica e non umanistica. Si iscrive prima a scienze naturali (biennio) primo anno: botanica, zoologia e fisica sperimentale secondo anno: istologia, fisiologia generale, anatomia comparata, chimica generale e chimica organica. Dunque si sviluppa la conoscenza mondo animale, vegetale e dell’essere umano naturalista e l'osservazione animali nel loro habitat naturale per comprendere i suoi processi, metodi di sopravvivenza, relazione con ambiente, con il gruppo ecc-> Montessori sviluppa l’osservazione della specie che sta studiando nel suo ambiente naturale. Continua a sviluppare e sperimentare l’osservazione anche quando entra a medicina (sviluppo dell’occhio clinico per individuare rapidamente una malattia ecc.). In realtà si iscriverà anche a Filosofia nel 1902-1903 per poter studiare pedagogia perché non esisteva né il corso di pedagogia né di psicologia. Insegnerà alla scuola pedagogica introdotta nella facoltà di lettere ed era gestita da maestri. Una figura importante della Montessori presente nella sua formazione culturale è la figura dell’abate Antonio Stoppani. A lungo si è detto che l’abate Stoppani fosse lo zio della mamma della Montessori però non è certificato che questa parentela esistesse realmente. La Montessori cita nei suoi testi Stoppani, in lui ci sono entrambe le dimensioni della scienza e della spiritualità che anche in Montessori ritroviamo. Infatti, la Montessori spesso sarà vicina alla chiesa cattolica soprattutto perche prende posizione in quei movimenti più avanzati come il MODERNISMO, un movimento religioso, che dall'interno della chiesa chiede un rinnovamento della stessa. Cosa fa il naturalista? Si serve per i suoi studi, dell’osservazione e dell’individuazione di un contesto o ambiente dove il soggetto osservato vive in modo tale che il comportamento che osservo non sia alterato. Un medico alla fine dell’800 per poter porre delle deduzioni sui pazienti dovevano sviluppare il solo utilizzo dei sensi che possedevo (la vista, l’udito, il tatto) perché ovviamente non avevano tutti gli strumenti diagnostici di oggi, per Montessori l’esplorazione sensoriale infatti è fondamentale. Nel 1896 si laurea in medicina con una tesi sulla psichiatria con studio sulle allucinazioni. Per fare la tesi si recò nel manicomio di Santa Maria della pietà per fare delle osservazioni sul campo, osservando i malati affetti da allucinazioni uditive, soggetti ancora a pochi studi in quegli anni-> applica quindi il metodo dell’osservazione e registra i dati. Con il positivismo Montessori respira fiducia nelle scienze che si stanno sviluppando in quel tempo. Nella seconda metà dell'ottocento nasce la psicologia dove viene applicato il metodo scientifico alla figura umana. Si comincia a parlare anche di una pedagogia scientifica, la quale deve essere strutturata in un sapere autonomo, applicando anche in questo contesto il metodo scientifico. Con questo bagaglio inizia a lavorare come volontario presso la clinica psichiatrica all'università La Sapienza, occupandosi di bambini con ritardo mentale, precisamente prenasterici. Montessori li sottopone a una serie di test sensoriali e intellettivi,per verificare che tipologia di insufficienza mentale avessero, facendo una classificazione, al fine di elaborare una classificazione dei disturbi infantili e individuare metodi di educazione volti a recuperare quanto più possibile questi bambini in modo da poterli inserire nella vita sociale. Qui Montessori fa un passaggio, da una medicina psichiatrica alla dimensione educativa. Prima di tutto si tratta di fare chiarezza su queste insufficienze infantili. Montessori studia i libri di Pinel, Itard (itar) e di Seguin (seghen). “Il ragazzo selvaggio” di Francois Truffaut 1969: In particolare Montessori è interessata al metodo di lavoro di itard, quale si occupa di un bambino definito "il ragazzo selvaggio", ritrovato in una foresta e privo di ogni cosa. Non solo lei, ma anche il resto della società era interessata a questo caso, in quanto riprende il metodo educativo di Rousseau, quale afferma che la crescita del fanciullo, deve essere sottoposta a un livello di carattere del tutto naturale e lontano dalla società che lo incattivisce. Nell'ospedale di Salpetriere, Pinel e Itard discutono dell'origine dello Stato mentale del bambino selvaggio. La posizione di Pinel è che per lui è un bambino idiota dalla nasicta, che non potrà guarire dal suo stato mentale in quanto è congenito e pensa che dovrà vivere nella sua clinica psichiatrica data l’impossibilità di integrarsi nel sociale. La posizione di Itard: il bambino è anormale ma recuperabile perché il suo comportamento è dovuto solo al fatto di aver vissuto tutto quel tempo in solitudine (non è nato idiota ma ci è diventato per la deprivazione socioculturale). Itard mise in atto un approccio diretto nel risvegliare i sensi. Questo era il primo passo verso il raffinamento di facoltà quali l'attenzione, la memoria, il giudizio e verso le idee. Madame Garen, invece è colei che fa pedagogia dell'accoglienza, lo attende e gli va incontro, invitandolo ad entrare in casa, parlando ed ascoltando. Cosa vuole fare Itard con la collaborazione di Madam Guerin: vuole prendere in affidamento il bambino nella campagna di Madame Guérin e istruirlo. La posizione della Montessori è dalla parte di Itard e vuole mettere in atto una pedagogia del recupero. Itard e’ fondatore della pedagogia scientifica perché pratica l’osservazione del bambino, in un contesto accogliente, quale quello della casa, cercando di avvicinare il ragazzo selvaggio alle abitudini e modi del suo tempo. Itard documenta quanto mette in atto con il ragazzo e calibra la sua azione in base ai feedback che lui dà. Itard e Garen trascorrono 5 anni della loro vita con il ragazzo selvaggio, con esito negativo, in quanto il suo isolamento durato tutto quel tempo ha danneggiato in modo irreversibile le funzioni intellettuali e questo è stato causato dalle derivazioni socio culturali. il ragazzo assume comunque una posizione eretta, conosce alcune parole, per le richieste dei bisogni principali, quali come latte e costruisce infine legami affettivi con le persone che si prendono cura di lui. Dopo 5 anni itard non riceve più le sovvenzioni per prendersi cura del ragazzo, per questo torna in un istituto, con altri che hanno un altrettanto ritardo mentale. Che cosa apprende Maria Montessori da itard? Continuità tra sensi e mente partendo da ciò che sono i sensi. Itard per far conoscere l'alfabeto al ragazzo selvaggio, ritaglia delle lettere sul cartone e gliele fa conoscere attraverso i sensi. l'importanza di un'adeguato materiale didattico, per favorire l'educazione, così da stimolare i sensi, con uno dei principali che è il tatto. Impara l'importanza dell'accoglienza, ascolto e osservazione SEGUEIN allievo di itard: Per lui l’educazione deve includere l’attività, l’intelligenza e la volontà. Nel processo educativo e nel progetto di recupero secondo lui si deve partire dall’agire, dai sensi, dalla manipolazione e dal movimento. Quindi l’educazione sensomotoria è alla base dello sviluppo dell’intelligenza, e sulla base dell’educazione intellettuale la capacità di scegliere ciò che è bene e ciò che è male. Quest'ultima corrisponde all’educazione morale. Tavola delle forme geometriche di Séguin: fare prima un’esperienza sensoriale attraverso la manipolazione come il toccare e conoscere le figure. Richiede l'estrarre gli oggetti dal loro posto e reinserire nel posto giusto. Si può fare un'attività di nomenclatura, ovvero associare i nomi alle figure. Un'altra, può essere il combinare le figure tra di loro , utilizzando le semplici figure separate, dunque costruendo. Oppure l'invito a toccare i margini delle figure, dove il dito percorre il confine della figura facendo esperienza di ciò che è curvilineo e ciò che è spigoloso. Questa distinzione passa attraverso l'esperienza diretta, dai sensi all'intelletto, dal concreto all'astratto. Posso invitare il bambino a disegnare una figura. Posso anche farle distinguerle in due gruppi, quelle spigolose da quelle rettilinee, dunque le classifico. Questi sono i modi in cui opera la nostra mente, ma come arrivo all'operato della classificazione degli oggetti? Attraverso un'attività senso motoria. Seguen e il metodo fisiologico: Esso consiste nel presentare ai bambini gli opportuni materiali didattici che provocano: -L'attivazione del sistema muscolare e del sistema nervoso che procede con; -L'educazione dei sensi -L'educazione intellettuale -L'educazione morale Montessori -> trae da Itard e da Séguin un modello educativo che si fonda: sulla fiducia dell’allievo utilizzo di strumenti: osservazione e documentazione utilizzo di specifici materiali didattici che conducono i bambini verso conquiste sensoriali e intellettuali sul procedere dal concreto all’astratto importanza di formare nei maestri una dimensione morale, quindi il rispetto per coloro che stanno educando, non solo dunque una formazione didattica; aggiungerà più avanti anche una dimensione spirituale: si parla dello spirito scientifico. La Montessori si occupa di due condizioni fondamentali: La questione delle donne 1908 e la questione con bambini con ritardo mentale 1896-1902 QUESTIONE FEMMINILE: Per Montessori tutelare la salute delle donne porta a tutelare anche la salute del bambino come (affermare il diritto delle donne a non lavorare negli ultimi mesi della gravidanza, avere un salario uguale a quello degli uomini ecc). La questione con i bambini con ritardo mentale e quella femminile è per questo che si legano. I fattori ambientali (alimentazione, condizioni igienico sanitarie ecc) incidono sulla madre e quindi sul feto successivamente. La Montessori partecipa a vari convegni femministi come quello a Londra e anche al congresso nazionale delle donne italiane a Roma. Montessori interviene al congresso di Roma con una conferenza dal titolo “la morale sessuale e l’educazione” dove ritiene fondamentale per le donne un’educazione sessuale che deve essere introdotta anche nelle scuole per poter scegliere la maternità in maniera consapevole. Montessori docente: Insegna all'università dal 1899, nell'istituto superiore femminile di magistero di Roma nella cattedra di igiene e antropologia. Femminile perché frequentato solo da donne, in quanto inizialmente l'accesso alle ragazze agli studi non era ben visto. Quindi formare un istituto solo per donne portava a maggiori iscrizioni. Come scritto insegnava igene, di tipo personale ed ambientale così per prevenire la trasmissione di malattie, insegnando l'insieme delle giuste norme da eseguire. L'igiene per le donne era il mezzo per il quale le portava alla cura di sé, in un momento di passaggio dalla pubertà al momento del parto. Rompendo un taboo Montessori tratta l'igiene anche nei rapporti sessuali. L'igiene porta le donne consapevoli della cura che il proprio corpo richiede. Si deve con questo liberale la donna dalla tradizione, portata ad essere eterna bambina fino a quel momento, ovvero non in grado di reggersi sulle proprie gambe, e sempre dipendente da altri. Montessori denuncia l’immagine di donna eterna bambina, rivendicando un ruolo attivo nella società attraverso l'istruzione e la formazione. Temi dell'impegno femminista di Maria Montessori: Leggi a tutela del lavoro femminile Parità salariale donna uomo Istruzione femminile Diritto al voto Montessori lotta quindi nel 1908 contro l’infantilismo femminile e rivendica in lei il valore del lavoro e della maternità come scelta consapevole. Per questo i diritti che lei ritiene fondamentale per le donne sono es: diritto all’istruzione, al lavoro, alla parità salariale, lotta contro lo sfruttamento del lavoro femminile, il diritto al voto. Nel 1906: le donne hanno iniziato a lavorare anche fuori dalle mura di casa, ma, nonostante ciò, non possono votare o essere votate. Nel 1912 ci sarà il suffragio universale maschile e Giolitti non permetterà il riconoscimento del diritto al voto delle donne. Soltanto nel 2 giugno del 46 la donna potrà votare (40 anni dopo). Femminismo sociale: Il femminismo nel quale Montessori è esponente è il femminismo sociale che vede impegnate donne nella società, per occuparsi di soggetti fragili come bambini con problemi o nel recupero di donne in condizioni a rischio. Lei vuole far emancipare una donna nuova consapevole, in modo tale da scegliere un compagno e una maternità. Per questo gli è indispensabile un'istruzione, una formazione (come educazione sessuale) e il diritto di voto. bambini con ritardo mentale 1896-1902 Montessori nel 1898 partecipa al Congresso Nazionale di Torino affermando che: la questione dei deficienti è prevalentemente pedagogica anziché medica. Il medico nel bambino con il ritardo mentale vede il paziente malato cercando la causa della malattia e i suoi punti di debolezza (ciò che non funziona). Mentre il pedagogista riconosce coglie il bambino nel suo insieme e non solo nella sua malattia, cercando di individuare i punti di forza per poter poi costruire su di questi un progetto educativo di recupero. Montessori pensa che sia importante anche guardare il contesto sociale perché il quadro clinico del bambino con ritardo può essere compromesso da questo aspetto ulteriormente. 1900: nasce scuola magistrale Ortofrenica a Roma: uno dei primi luoghi dove venivano formati insegnanti di sostegno. Montessori propone che i bambini con ritardo mentale lieve siano ammessi nella scuola pubblica in classi specifiche per loro. La proposta è che i bambini con ritardo mentale lieve hanno diritto all’istruzione e sarà importante formare gli insegnanti ecco perché viene creata la scuola magistrale ortofrenica. -> per i bambini con ritardo mentale più grave, propone istituiti medico pedagogici accompagnati nel loro percorso da medici, psichiatri ed educatori. Montessori è interessata a una scienza che vada a valorizzare le potenzialità dei bambini con ritardo che diviene un mezzo per l’emancipazione dell’uomo dalle condizioni che ne impediscono la piena valorizzazione. 1902: Montessori inizia a studiare i bambini “normo dotati” 1896-1902: questione dei bambini con ritardo mentale Nel 1902 pubblica un saggio dove presenta la classificazione delle forme di deficienza mentale e i metodi secondo lei più idonei per lo sviluppo di questi bambini. 1896-1908: Questione femminile, Montessori la lega a quella dei bambini con ritardo mentale. 1904-1910: Studi di antropologia pedagogica: L’antropologia pedagogica la insegna all’università di Roma. L’antropologia della quale si occupa è di carattere fisico, ovvero studia l'aspetto esteriore dell'essere umano e riguarda lo studio fisico e sistematico dell’essere umano, per cui vengono prese un serie di misurazioni dell’essere umano per caratterizzare quelli che sono gli aspetti tipici delle razze umane. L'antropologia in funzione dei bambini con ritardo mentale, era importante per riuscire a capire meglio forme di insufficienza di ritardo mentale. Qui inoltre vi è un passaggio dallo studio di bambini con ritardo mentale a "bambini normali". Lo scopo era quello di monitorare lo sviluppo del bambino al livello fisico, attraverso delle misurazioni, così che qualora si presentassero alterazioni, si poteva intervenire velocemente, come per esempio una malnutrizione. Queste si chiamano misurazioni antropometriche. Per questo Montessori inizia ad apporre attenzione nella vita sociale del bambino, ma non solo al livello familiare, anche al livello scolastico, intervistando gli insegnanti. Attraverso ciò scopre che la scuola seleziona sulla base dell'appartenenza sociale, ed anticipa per questo la denuncia fatta successivamente da Don Milani. Quali studi interessi e impegni caratterizzano Montessori sino al 1906? La questione dei bambini frenastenici questione femminile ed impegno sociale scienze naturali medicina e psichiatria studio della filosofia, antropologia studio dell'igiene. San Lorenzo Montessori agli inizi del 900 arriva a San Lorenzo, un quartiere periferico della città. Venne costruito negli anni 80 dell'800 nel momento in cui, Roma, divenuta capitale si espande. In quegli anni roma si sta strutturando, e vive in un boom edilizio dove i costruttori investono nella costruzione di nuovi edifici, come San Lorenzo. Si creerà però con il tempo una crisi edilizia, in quanto i costruttori che avevano investito si trovano nelle condizioni di non essere in grado di portare a termine i lavori, in quanto nessuno vi andava ad abitare. Alla fine quegli edifici vennero lasciati a una e più famiglie, definite "gli ultimi della città". Non avendo terminato i lavori quel quartiere si presentava non completo, edifici realizzati per metà, senza asfalto ecc.. L'economia del quartiere si riprende un po' con la costruzione dello scalo ferroviario, e di conseguenza vennero costruiti edifici per i ferroviari. Per porre rimedio a questa situazione, nel 1904 l'istituto di beni stabili, comincia a riqualificare questi edifici. Le strutture cominciano ad avere sembianze più dignitose. Siamo in un'architettura pulita e lineare, negli interni scompaiono le ringhiere ed i bagni vengono riportati verso l'interno e condiviso dalle famiglie che abitavano sul piano. Questo istituto, divide ogni appartamento per famiglia, ed il giardino era di proprietà condominiale. L'istituto romano di beni stabili, era proprietà di Eduardo Talamo. Compaiono le targhe educative affisse nei cortili degli edifici. L’esigenza genica viene espressa molto da queste targhe educative, ma esprimono anche il bene comune e quindi di stimolare la cura di sé, dell'altro e dell’ambiente. Questa cura di sé, dell’altro e dell’ambiente la Montessori la riporterà nel progetto pedagogico con i bambini. I bambini che avevano 6-7 anni di età accedono alla scuola elementare, a differenza di chi era più piccolo. Talamo dunque ha un'idea, creare un luogo dove accogliere questa fascia di bambini. Venne di conseguenza costruito, all'interno di ogni edificio, questa struttura, al servizio della famiglia e della donna che lavora, denominata "casa dei bambini", introdotto da Olga Lodi. Le famiglie godevano di questo servizio, tramite degli impieghi, ovvero tenere pulito l'edificio, avere dei colloqui settimanali con l'insegnante e mandare ordinati e puliti i propri figli. Montessori questo tipo di servizio gli portò subito dell'interesse ed entrò in campo quando alla fine del lavoro di Talamo, gli chiese di occuparsi del progetto educativo. Perché Talamo decise di chiedere proprio a Montessori? In quanto proprio Montessori aveva trattato di igiene e pulizia, o anche perché si era occupata del movimento femminile e di conseguenza vedesse, questo elemento e progetto, un movimento a sostegno, che potesse incontrare tematiche già in mano a lei. Perché Montessori accetta? Perché essendosi sempre occupata di bambini frenastenici, con questa opportunità ha la possibilità di occuparsi di bambini normali. Altra questione è che i bambini di cui si è sempre occupata frequentavano su per giù le elementari, ora invece la sfida è occuparsi di bambini più piccoli. Dunque accetta e sperimenta, tramite l'educazione scientifica dei sensi, che aveva utilizzato con i cosiddetti non normali, con materiali che stimolano all'azione. Il metodo Montessori nasce di conseguenza a San Lorenzo. Montessori arriva a San Lorenzo consapevole delle cose apprese dai bambini deficienti: ovvero che nei primi stadi di sviluppo il bambino apprende più con l’azione che con il pensiero. Dalla verifica di queste ipotesi nasce la pedagogia sperimentale di Montessori, dunque sperimentare l'educazione dei sensi scientifici per eventuali differenze di reazioni tra i bambini normali e i bambini con ritardo mentale. Quindi compie uno studio sperimentale, attraverso il metodo dell'osservazione che ha per base, la libertà del bambino in un ambiente preparato per favorire il suo fare, in un ambiente su misura. Questo ambiente viene sperimentato e verificato dal bambino stesso. Le caratteristiche dell’ambiente montessoriano: - proporzionato: alle forze fisiche e psichiche del bambino. - ordinato: ogni oggetto ha il suo posto e il bambino sa dove poterlo trovare e dove riporlo al suo posto. L’ambiente ordinato fa si che il bambino possa mettere ordine dentro se stesso, sviluppa l’indipendenza e anche la relazione con gli altri, attendere i tempi degli altri (se un bambino sta giocando con qualcosa il bambino non troverà quel gioco al suo posto e dovrà aspettare quindi il suo turno). -presenta le attività: mette in relazione il bambino con l’ambiente (trait d’union) -osserva quando il bambino è concentrato. Sarà il bambino a scegliere l’attività di cui occuparsi e verrà osservato dall’insegnante ben attenta a non interrompere o sostituire il bambino. L’educazione è indiretta e non autoritaria perché il bambino apprende attraverso l’utilizzo di oggetti e nel fare attività consentendogli di auto educarsi. L’apprendimento avviene attraverso l’ambiente e non l’insegnante. Esperimento nella Casa dei Bambini Il metodo dell'esperimento assume il significato di: liberare il bambino dall'immobilità e repressione; di metterlo nella condizione di scegliere le attività che corrispondono a un interesse personale; di favorire un apprendimento attraverso la scoperta. Pedagogia come scienza sperimentale E' quella che: “riesce a scorgere i poteri naturali del bambino, a liberare le sue energie, a liberarlo da un ambiente fisico e psichico che ne ha negato e disconosciuto la ricchezza mentale, una scienza che sa farsi strumento di liberazione del bambino dalla repressione di cui è stato oggetto". Libertà intesa come necessità biologica che consente al bambino di disporre di tutte le sue forze, fisiche e psichiche, e tendenze per orientarsi e adattarsi attivamente nel mondo circostante. intesa come l'unica possibilità per l'individuo che deve poter sperimentare le proprie energie portarle a compimento. La libertà in Montessori è legata ad un fare, in vista di uno scopo che il bambino è in grado di perseguire, e se non lo è si autocorregge. Il bambino nuovo di Montessori Attivo, laborioso alla ricerca della propria indipendenza. Curioso di sé e gli altri Cosa fa l'insegnante? Prepara l'ambiente, e attività, dunque mettere in relazione il bambino con l'ambiente Fatto tutto questo, la libera scelta del bambino. Osserva quando il bambino è concentrato ed avviene nel momento in cui il bambino sta andando verso la sua strada, dunque costruzione di sé. la maestra interviene quando un oggetto non è utilizzato con cura, e quando non viene utilizzato secondo le sue finalità non si sostituisce al posto del bambino nel fare le cose, perché se noi facciamo al posto del bambino, non va verso la strada dell'indipendenza, quindi bisogna di dargli il tempo di andare verso la sua strada sapere aspettare adulto non direttivo e non invasivo, quello che Montessori propone è un'educazione indiretta e non autoritaria essere un osservatore discreto. PER IL RINNOVAMENTO DEL SAPERE PEDAGOGICO: Dalla seconda metà dell'800 si assiste alla nascita della pedagogia scientifica che tende a separarsi dalla filosofia per ricostruire il sapere pedagogico e viene assunto un modello scientifico induttivo e sperimentale. La pedagogia scientifica per essere tale deve secondo Montessori, definire un proprio metodo di esperimento che deve essere messo in pratica attraverso l'esperienza. Alla base della sua pedagogia c'è uno studio sperimentale della natura del bambino considerato nella sua relazione con l'ambiente. Lo studio sperimentale della natura del bambino consiste nell'osservazione di bambini liberi. Il bambino deve farsi costruttore della propria conoscenza attraverso attività adeguate alla sua mente e che consentono allo stesso di autocorreggersi e auto valutarsi. Il fine dell'educazione è soddisfare i bisogni e produrre un sapere avvalendosi di altri saperi. SCIENZA E SPIRITO SCIENTIFICO: Far proprio lo spirito scientifico significa osservare, avere pazienza, rispetto, umiltà per educare. Sulla radice scientifica si innesta la ricerca spirituale. Punto di connessione tra ricerca scientifica e ricerca spirituale lo troviamo nell'amore che il bambino prova verso l'ambiente attraverso la scoperta, l'esplorazione e la conoscenza delle cose. L'aiuto dell'insegnante è quello di conservare nell'ambiente questo istinto d'amore. La ricerca spirituale a livello personale la conduce ad avvicinarsi al movimento modernista. Nella casa dei bambini aperta dalle suore francescane vi era l'insegnamento della religione cattolica secondo i metodi tradizionali. L'insegnamento della religione non era stato invece presente nelle case dei bambini a San Lorenzo. Sulla matrice scientifica si innesta la ricerca spirituale ma anche il progetto di una società nuova aperta ai bambini affetti da insufficienza mentale alle donne e che guarda sempre all'educazione quale mezzo di recupero. La pedagogia va assumendo una valenza oltre che scientifica, sociale e politica: la missione di creare l'uomo nuovo. CAPITOLO 1 ATTIVITÀ DI VITA PRATICA AL LAVORO DELL'ADOLESCENTE: Negli edifici del quartiere di San Lorenzo era presente una notevole attenzione alla cura dell'ambiente come le scritte educative poste nei cortili degli edifici, ispirata a principi di Igiene e conservazione del bene comune. "chi cura la casa cura se stesso". La cura di sé degli altri e dell'ambiente la ritroviamo anche all'interno delle case dei bambini negli esercizi "di vita pratica": lavare le mani, pulirsi i denti, pettinarsi eccetera. Nella prima edizione del 1909, Montessori scrive che inizialmente la casa propose un orario con il susseguirsi delle attività. L'orario, precisa l'autrice, non venne mai seguito nel suo insieme in quanto non era adatto al regime della Libertà. La giornata prevedeva prima degli esercizi di vita pratica, la visita di pulizia personale e poi si passava al vestiario. Utilizzando una bacinella, insegnava ai bambini a lavarsi ed effettuata la pulizia personale, i bambini si mettevano il grembiule e iniziava la visita della sala da lavoro per verificare l'ordine e la pulizia degli oggetti. La maestra insegnava ad utilizzare gli strumenti adeguati per pulire. Venivano poi eseguiti gli esercizi di grazia come: andare e venire, salutare ecc. Da tale punto di partenza si procede all'insegnamento libero. All'inizio a tavola non facevano usare il coltello riguardo l'utilizzo delle posate. Nel 1921 nel manuale di pedagogia scientifica, precisa che nelle credenze basse della sala da pranzo i bambini possono mettere a posto e trarre fuori stoviglie, cucchiai, coltelli e forchette e salviette. I piatti sono sempre di porcellana, i bicchieri e le bottiglie di vetro. I coltelli iniziano a far parte delle posate. I bambini progressivamente conquistano la coordinazione dei movimenti, e una maggiore padronanza, assume importanza sul piano formativo che riguarda il controllo dei movimenti e lo sviluppo dell’indipendenza. Presenti nella seconda edizione del 1913, sono le fotografie dei bambini nella vita pratica. Sarà l'edizione del 1926 che avrà una trattazione più strutturata della vita pratica e aumento anche delle fotografie. L'utilizzo di strumenti, consente di assorbire l’ambiente, elaborarlo secondo l'esperienza e autocorreggersi. Inoltre, dall'esperienza di riuscire a fare da solo il bambino tra l'autostima. La vita pratica è anche costruzione di relazioni sociali ed è dunque comunicazione e condivisione. DALLA CASA DEI BAMBINI ALL'ERDKINDER: Anche l'adolescente secondo Montessori ha bisogno di fare esperienze di vita sociale, e lo afferma nel 1939 in "the ErdKinder" (Fanciulli della terra). Ci troviamo di fronte alla proposta montessoriana di scuola media secondaria che la studiosa colloca in campagna. Questa scuola si caratterizza come centro di studio e di ricerca, lontano dalla famiglia dove la vita quotidiana è gestita dagli studenti stessi. Montessori richiama i college inglesi come riferimento del suo progetto. È proprio in una lettera ad Augusto Osimo, che la studiosa pone la questione di proseguire il suo lavoro educativo nella scuola dell'adolescente, con due capisaldi: Quello di procedere come per la casa dei bambini per via sperimentale, preparando l'ambiente e osservando. Inoltre, Montessori delinea una scuola secondaria Popolare senza distinzione, aperta a tutti. La scuola doveva aver cura che l'adolescente sviluppi un carattere forte, l'ingegno e le capacità pratiche. Inaugurato il liceo Montessori ad Amsterdam nel 1930, Montessori fece pratica. Nel 36 voleva inoltre aprire una di queste scuole per gli adolescenti in Olanda nella sua casa, ma tutto viene bloccato dagli eventi della guerra. Farà altre conferenze, fino alla pubblicazione del "erdkinder" nel 39. La finalità della scuola media secondaria è per la studiosa, quella di far conoscere ai giovani la realtà della vita vissuta. La casa in campagna è un luogo dove ci sono dei ruoli precisi. Sono acquisite competenze legate a un sistema di vita socialmente organizzato, in cui sono messi in campo valori, stile di vita e modi di essere. I FANCIULLI DELLA TERRA: Nella prima casa dei bambini a San Lorenzo vi era anche la cura dell'ambiente esterno, con un cortile, un giardino e un terreno con zolle di terra divise in porzioni quanti erano i bambini. Chi possedeva la terra coltivava e raccoglieva il cibo per l'alimentazione, si propone quindi un ciclo completo di attività dalla coltivazione all'alimentazione, dalla Terra alla tavola. Nelle case di San Lorenzo non vi erano animali da accudire perché fanno la loro comparsa a Milano, nelle case dei bambini della società Umanitaria. La Montessori chiama gli adolescenti fanciulli della terra, ma non vuole far diventare questi degli agricoltori, piuttosto si tratta di prepararli allo studio della civiltà cominciando dalle origini. La terra apre il campo a studi scientifici e storici, il raccolto e poi la vendita avviano alla conoscenza del meccanismo sociale della produzione e dello scambio. Sviluppa responsabilità nei ragazzi che svolgono un tirocinio sulla vita adulta e l'indipendenza. IL LAVORO ARTISTICO: nelle case dei bambini a San Lorenzo Montessori introdusse il lavoro manuale produttivo, ad esempio la creazione di oggetti che servivano a decorare l'ambiente: esempio vasi, anfore. Si educava al senso del bello, all'arte, alla cura degli oggetti e dell'ambiente. Queste attività Montessori le riprende dal pittore e ceramista Francesco Randone. Oggetti artistici possono essere creati dagli adolescenti e venduti nella bottega, altro contesto sociale di lavoro, proposto nel 39 da Montessori gestita anch'essa dai ragazzi, era un centro di socialità. L'indipendenza che l’adolescente però ora conquista è quella economica. Le attività di vita pratica favoriscono all'adolescente l'appartenenza alla comunità, il senso di utilità e l'essere riconosciuti. CAPITOLO SECONDO: LE DIMENSIONI DI MONTESSORI NELLE RIVISTE ITALIANE I RUOLI DELLE RIVISTE MONTESSORIANE: Ci sono quattro riviste montessoriane pubblicate dal 1927 al 1934. Le riviste rappresentano la voce del movimento montessoriano che a livello nazionale non riesce a riscuotere il consenso, che invece ottiene a livello internazionale. Nelle riviste c'è la nascita in Montessori di nuovi interessi, tra le tematiche comuni abbiamo la pedagogia e il metodo Montessori. Lo scopo è quello di chiarire i principi guida fondamentali del metodo. Altra tematica è la vita educativa nelle case dei bambini e nelle scuole elementari presentata attraverso resoconti scritti da insegnanti. Le riviste sono anche rivelatrici di un interesse che permane; quello per l'educazione dei bambini con ritardo mentale, quello dell'educazione religiosa. Riguardo al tema dell'educazione religiosa Montessori ricorda che nella casa dei bambini era stata allestita una cappella con preparato materiale liturgico a misura di bambino. L'esperimento aveva dato modo di approfondire il rapporto tra pedagogia scientifica ed educazione religiosa ed aveva favorito la diffusione del metodo anche in ambito cattolico. Le riviste sono inoltre testimoni della relazione di Montessori con il fascismo. A partire dal 1924 si assiste ad un dialogo tra Montessori e Mussolini motivato da parte della scienziata dal desiderio di vedere ampiamente diffuso in Italia il suo metodo, e c'è un atteggiamento disponibile di Mussolini perché il metodo è un valido alleato nella lotta all'analfabetismo. “l’idea Montessori" inizia le pubblicazioni nel 1927, la rivista sostiene moralmente le insegnanti che denunciano la mancanza di fondi ma la rivista stessa ha difficoltà economiche, attestate dalla riduzione di pagine dedicate agli articoli. In "Montessori" la successiva rivista del 1931, compare la finalità di allargare l'orizzonte dell'intervento montessoriano, questa rivista però ha vita breve. La terza rivista è sempre dal titolo "Montessori" dopodiché la rivista chiude. Nel 1932 Montessori pacifista percorre una strada opposta alla politica del regime. Prima che Montessori lasci l'Italia è pubblicata nel 1933 l'ultima rivista "opera Montessori". "L'IDEA MONTESSORI" E LA SPERIMENTAZIONE DEL METODO IN ITALIA: La rivista "l'idea Montessori" non vuole solo essere un organo di propaganda del metodo, ma anche un centro per tutti coloro che sono favorevoli. L'articolo si conclude con un appello alla fondazione di un istituto centrale diretto da Montessori in cui il metodo sia applicato come trattamento che aiuti l'individuo in evoluzione. La rivista prosegue con il timori degli insegnanti giunti all'ultimo anno con i bambini che dovranno sostenere l'esame che si svolgerà seguendo il metodo tradizionale. Gli esiti degli esami sono positivi. MONTESSORI 1931: Nel 1931 l'opera Montessori inizia la pubblicazione di una nuova rivista dal titolo "Montessori". Questa è stampata in occasione dello svolgimento a Roma del concorso internazionale Montessori. L'inaugurazione del corso internazionale si tiene in Campidoglio e le prime cinque conferenze di Maria Montessori hanno carattere Scientifico, sviluppando il concetto del bambino dal punto di vista biologico. Una volta chiarito il concetto biologico Montessori passa da affrontare quello psicologico riguardanti i bisogni del bambino. Le principali linee guida possono essere così riassunte: preparare l'ambiente e rispettare l'attività spontanea. Gli argomenti affrontati dalla Montessori durante le prime conferenze al corso sono rintracciabili in quattro dei sei contributi che la scienziata pubblica in Montessori. È l’adultissimo che la scienziata denuncia ed è la questione sociale del bambino che ella pone. Il bambino è una figura ancora sconosciuta. Caratteristica della rivista è che ad essere chiamati in causa sono non più solo gli insegnanti ma anche i genitori è che bisogna ricostruire un ambiente adatto anche a casa. "MONTESSORI" 1932: DAL BAMBINO NUOVO ALL'UOMO NUOVO PER LA SCIENZA DELLA PACE: L'annata 1932 di “Montessori" prosegue con l'indirizzo di quella precedente dunque dal "bambino nuovo" al "uomo nuovo". Sì necessita di una educazione nuova, una educazione di pace scrive Montessori nel contributo educazione sociale. I contributi relativi al metodo Montessori devono tenere conto di 6 ambiti. Il primo riguardante la scuola e la famiglia. Il secondo riguarda delucidazioni sul materiale della scuola ed anche le nozioni sull'ambiente. Il terzo punto si riferisce ai resoconti di scuole, descrizioni di risultati educativi. Il punto quarto riguarda semplici notiziari su scuole, società, statistiche, cambiamenti di legge in rapporto al movimento Montessori. Il Quinto punto presenta critiche sul vecchio regime delle scuole. Il sesto ed ultimo punto riguarda la critica ai metodi moderni di educazione che vogliono alleviare i modi della vecchia scuola ma non ricostruirli. Montessori ritiene che non debbano mancare notizie riguardanti lo sviluppo scientifico in relazione allo sviluppo della società contemporanea. Non può mancare infine una bibliografia. È un programma quindi che declina la pedagogia scienza naturale dell'uomo. Si tratta di studiare la vita nelle sue forme per rendersi autonoma. Un posto fondamentale lo assume la scienza della pace che ha come oggetto di studio l'uomo nella sua organizzazione sociale e morale. L'uomo dipende dall’uomo, Dunque, una nuova organizzazione sociale e morale è necessaria. In Italia la situazione per Montessori si fa sempre più precaria e viene sorvegliata dalla polizia politica. Nel 1933 Bodrero dà le dimissioni dall'opera. si sta avvicinando la rottura con il fascismo che arriverà nel 34. OPERA MONTESSORI 1934 LE IDEE MONT. ALTROVE: nel 1934 nella capitale ha luogo il quarto congresso internazionale Montessori sul tema problema spirituale scientifico e sociale dell'educazione. Nelle conferenze Montessori ha un'urgenza: chiarire il significato del termine normalizzazione, spiegando il fondamentale processo di trasformazione che vivono i bambini nella scuola Montessori. Il ripetersi di questo processo, i bambini di razze, culture e paesi diversi ha fatto ritenere quei caratteri psicologici come caratteri naturali dei bambini. La terza conferenza di Montessori si conclude con una dichiarazione sul fascismo. La situazione italiana infatti non è più sostenibile se non di una assimilazione al regime. Montessori lascia l'Italia. Il movimento Montessori sarà ricostituito al suo ritorno in Italia nel 1946 e nel 47. MONTESSORI E PIAJET UN RAPPORTO COMPLESSO Dopo la morte di Montessori Piaget scriveva Maria Antonietta Paolini allieva della studiosa italiana confrontandola. C'è un rapporto complesso tra Piaget e Montessori: Da un lato la stima e l'affetto e dall'altro una sorta di eccitazione preoccupazione nei confronti del movimento montessoriano. GLI ANNI DELLA FORMAZIONE UNIVERSITARIA A CONFRONTO: La formazione universitaria presenta un tratto comune: gli studi Scienze Naturali. Dalla biologia Montessori trae un modello utile a spiegare lo sviluppo psichico simile a quello biologico e considera come periodo quello embrionale. Le funzioni psichiche, dunque, dipendono dal patrimonio genetico. Piaget conseguì la laurea in Scienze Naturali discutendo una tesi sui molluschi. Sul modo in cui gli organismi viventi si adattano al mondo, riteneva che questi principi si applicassero anche al pensiero umano. Piaget e Montessori condividono l'attitudine ad osservare ma con una differenza: Per Montessori si tratta di studiare la formazione dell'essere umano allo scopo di realizzare le possibilità psicofisiche attraverso un'educazione fondata su un ambiente e attività. Per piaget si tratta di studiare la conoscenza e la psicologia dello sviluppo. Da una formazione naturalistica ritengono che lo sviluppo biologico e lo sviluppo mentale siamo governati dalle stesse leggi e principi. Condividono una visione del bambino come organismo attivo. Per Montessori lo studio dell'infanzia vuole migliorare le condizioni di vita del bambino per Piaget lo studio della psicologia e dello sviluppo è il mezzo per rispondere alle domande sull'origine e lo sviluppo della conoscenza. Infine, se lo studio di Piaget si sofferma essenzialmente sull'intelligenza logico-formale, lo scrivere di Montessori organizza zone dedicate a specifici apprendimenti dando la possibilità di esprimere il proprio talento. L'INFANZIA: La formazione post-universitaria li vede entrambi frequentare gli stessi ambienti di ricerca. Dallo studio dei testi di Itard e Seguin, Montessori afferma qui l'importanza dell'educazione muscolare, dei movimenti e sensoriali per lo sviluppo intellettuale. Non tralasciò l'educazione morale che ha la sua radice, nel bisogno di relazione con gli altri. Riguardo all'attività di Montessori con i bambini ritardati, Piaget scrive l'unico giudizio totalmente favorevole. Piaget iniziò a lavorare sui test di intelligenza facendo un'analisi delle risposte date dai bambini. Montessori e Piaget e giunsero entrambi in una scuola per bambini dai 3 ai 7 anni. DA ROMA A GINEVRA: l'esperimento scientifico delle case dei bambini fu presentato da Montessori nel libro Il metodo della pedagogia scientifica 1909. La Casa dei bambini è per Montessori l'ambiente naturale per lo sviluppo del bambino che lo spinge ad ordinare, classificare, distinguere le qualità della realtà e degli oggetti. Secondo Bovet Le case dei bambini costituiscono dei limiti. Il primo quello di dare solo un esperienza educativa, il secondo limite quello di sperimentare con i bambini normali, approcci educativi nati con i bambini anormali. Prese avvio poi nel 1913 presso l'istituto Roussesu un corso di formazione Montessori. Piaget andò nell'istituto per organizzare le sue ricerche. Ferrier invece recensisce i libri di Montessori, e dalle sue parole traspare un entusiasmo e una viva partecipazione nei confronti dell'Opera pedagogica di Montessori. SUL TEMA DELLA PACE: Nel 1932 Montessori tenne a Ginevra una conferenza sul tema La paix et l’education affermando la necessità di una scienza della Pace. Piaget tratta l'argomento della Pace in alcune conferenze. Sulla Società delle Nazioni espresse perplessità sull'efficacia dell'educazione di fronte al diffondersi delle dittature in Europa per favorire la pacifica convivenza tra gli uomini, per cui se comune all'interesse le posizioni assunte appaiono diverse. Montessori riporta l'esperimento descritto da Piaget, che consisteva nel mostrare ad un bambino di 2 anni un oggetto nascosto sotto un cuscino, nell’allontanare il bambino, spostare l'oggetto altrove e invitare il bambino a cercarlo, nella convinzione che non trovandolo nel posto originario il bambino lo avrebbe cercato altrove, invece il bambino si limitava a spostare il cuscino constatando l'assenza dell'oggetto. La stessa cosa accade anche quando Piaget mostra al bambino lo spostamento dell'oggetto da un luogo ad un altro punto. L'interpretazione di Montessori è che al bambino non interessava tenere l'oggetto. in Piaget "nel L'uomo e le sue idee" possiamo identificare tre principali critiche che sono state rivolte a Montessori nel corso della sua opera. la critica più comune era sul materiale che richiedeva uno specifico utilizzo, si era tralasciato però che esso è vivo solo tra le mani dei bambini e che esso parla alla mente del bambino. CAPITOLO TERZO LAREN "SCUOLA APERTA": l'ambizioso programma "la buona scuola" 2015 comprende vari propositi interessanti. Nella buona scuola ci sono aspetti positivi come l'educazione musicale, lo studio del disegno e della storia dell'arte e le competenze tecnologiche digitali. Poi buona la direzione di affiancare a sapere e saper fare partendo dai laboratori con esperienze concrete di lavoro. Meno convincente il proposito di eliminare gli aumenti economici di carriera del personale scolastico per anzianità sostituendolo del tutto con quelli per merito sempre difficile da valutare. La scuola aperta è una scuola di scambi culturali creativi, che riesce a sviluppare aperture verso il territorio e la comunità. La scuola è aperta anche oltre l'orario curriculare e vuole essere un rinnovamento ai tempi e gli spazi. SCUOLA INTEGRATA A TEMPO PIENO: Il progetto dell'iniziativa della scuola a tempo pieno è sostenuto dal Movimento Democratico che faceva tesoro del modello della scuola progressiva sostenendo l'integrazione degli handicappati nella scuola comune. Quel movimento puntava alla generalizzazione. La generalizzazione si ebbe per le ore aggiuntive nelle elementari. MONTESSORI: Montessori ha promosso un primo avvio, nella Borgata di Laren in campagna a Amsterdam ma il progetto verrà bloccato per la guerra. Il piano di riforma scolastica viene determinato nel testo the erdKinder. La scelta dell'ambiente campestre aveva l'intento di sviluppare negli adolescenti comprensione umana e solidarietà. La Montessori parte dalla società, alla scuola dell'adolescente. La scuola è rimasta ferma e impone di studiare per dovere non per interesse usando il ricatto del brutto voto umiliando invece che valorizzando la personalità. Invece bisogna promuovere fiducia e valorizzare le qualità dell'individuo. La scuola doveva essere strutturata come un campus inglese costituito da: una fattoria, un albergo, una bottega, musei, laboratori, biblioteche, realizzando un vero centro sociale. PROGRAMMA DI STUDIO: La scuola di Laren aveva delle somiglianze con le scuole proposte di Dewey ma Montessori si distacca per il rifiuto di una visione senza stimolo ambientale. il programma della scuola di Laren promuove: Cure morali, Cure fisiche, occasioni di auto espressione con libera scelta (musica,lingua, Arte), educazione morale (come fonte di armonia psichica). Lo strumento decisivo da coltivare è la matematica necessaria perché oggi l'intelligenza non è più istintiva ma matematica. PREPARARE ALLA VITA: obiettivo è anche preparare alla vita attraverso lo studio della terra, Le Scienze Naturali, la biologia, l'astronomia, anatomia, fisica e chimica, infine lo studio della storia dell'umanità. Si partirà dall'attenzione per le scoperte scientifiche e le esplorazioni geografiche a quella per il cammino dei popoli nel loro rapporto con la natura e tra loro. CAPITOLO 4 SCIENZA SPIRITUALITÀ E LAICITÀ MONTESSORI PERSONALITÀ COMPLESSA: Importanti sono gli archivi storici Romani delle suore francescane missionarie, aperte al modernismo come Madre Maria della redenzione vicina alla Montessori. La Montessori con alcune sue allieve svilupperà incontri di approfondimento religioso. Il materiale dell'archivio aiuta a mettere in evidenzia l'importanza degli elementi religiosi nell'educazione. La consultazione è importante per il riconoscimento dell'impegno della Montessori verso la religione. Bazin ha approfondito il rapporto tra la dottoressa e le francescane di via Giusti. Nell'ambito dell'esperienza legata alle suore di via Giusti la Montessori aveva con le sue collaboratrici una specie di regola di vita erano le maestre montessoriane legate da un progetto di unione nel 1910. EDUCAZIONE RELIGIOSA A BARCELLONA: Si apre nel 1915 le case dei bambini istituite a Barcellona dai padri di San Vincenzo de' Paoli e i suoi principi pedagogici sembrano ispirati al cattolicesimo. Così scriveva nel 1922 la Montessori in "i bambini viventi nella chiesa " il suo testo forse più vicino alla religione cattolica. L'educazione religiosa realizzata a Barcellona si ispirava all'impegno di Pio decimo, su quello di rendere l'ambiente adeguato ai bisogni spirituali e alla diretta esperienza del bambino. Venivano fatti dei riti, per esempio, quello del silenzio e quello del pane, il primo come esperienza spirituale mentre il rito del pane metteva in relazione i piccoli con l'umanità. Il periodo spagnolo si conclude, col temporaneo trasferimento in Inghilterra poi in Olanda. È un periodo molto fervido in cui oltre ai libri, sviluppa le sue idee sulla matematica in psicoaritmetica e psicogeometria. L'esperienza di Barcellona è interrotta dalle autorità catalane. Quindi il rapporto con la chiesa è di nuovo in difficoltà. VERSO LA ROTTURA COI CATTOLICI E COL FASCISMO: la Montessori nella terza edizione del "il metodo della pedagogia scientifica", riconosce i bisogni religiosi dei bambini e l'esigenza di riservare alla religione nell'educazione un posto importante. Il distacco avverrà con il fascismo che si fa pratico dell'invadenza del regime per dimetterla dalle sue istituzioni e questo fa sì che la Montessori lascia l'Italia. LA CONDANNA DELLA DIM E LA PARTENZA PER L'INDIA: fondamentale è però l'enciclica di Papa Pio XI, dove condanna il naturalismo pedagogico della Montessori. La Montessori mostra di conoscere l'enciclica del papà ma di avere conservato le sue posizioni: denuncia l'egoismo mascherato dall'amore dei genitori, vuole dare Libertà al bambino di rivelarsi. Alla Montessori con le chiusure del regime di quel periodo veniva così la diffusione delle scuole in Italia per questo accetta l'invito, per fare attività educative. IL MODERNISMO HA INCISO SU MONTESSORI: Rispetto allo studio della Montessori, De Giorgi ha messo in luce l'importanza di una sensibilità modernista. La componente modernista è rimasta viva per tutta la vita e la storia della Montessori anche se particolarmente presente nel periodo delle suore francescane di via Giusti. GLI SCRITTI INEDITI A BARCELLONA: l'impegno della dottoressa è di rendere il libro adatto e accessibile alla comprensione del bambino. Una mancata comprensione del bambino può portare drammi. La Montessori ricorda come sia più importante l'attività del bambino che i suoi sensi, è inutile introdurre illustrazioni e figure nei libri ma questi devono essere rivolti all'attività. FEDELTÀ AI PRINCIPI: Montessori ha un obiettivo, quello di trovare una sponda nella chiesa cattolica per resistere al fascismo, molti scritti già infatti rimasero inediti. UN LAICISMO E UN CRISTIANESIMO A MODO SUO: La Montessori si mantenne laica per tutta la vita, quanto al cristianesimo anche se vi sono poche pagine di esplicita adesione Cattolica, mai si troveranno prese di condanna verso il cattolicesimo. Nello stesso tempo però Montessori mantenne uno strettissimo legame con l'ambiente radicalsocialista massonico sia attraverso una collaborazione con la società Umanitaria di Milano sia soprattutto per i rapporti con la famiglia Nathan a Roma. Montessori, quindi, era Cattolica e non credeva nel peccato originale ma che il bambino fosse educabile. BUONI RAPPORTI CON L'UMANITARIA E L'AMMIRAZIONE DI CREDARO: De Giorgi afferma che in realtà Montessori fu sempre montessoriana, che non poteva mai ridurre il metodo a "tecnicismo didattico", le sue indicazioni pratiche e lo stesso materiale di sviluppo dovevano rimanere legati alla Liberazione del bambino. A più riprese Credaro da appoggio alla Montessori INTERRUZIONE IN INDIA: La questione dell'educazione religiosa, per la Montessori è nella quinta edizione del metodo "la scoperta del bambino" che si riferiva all'educazione religiosa, in cui è possibile fare la preparazione per mezzo dei movimenti del corpo e degli oggetti. Porta però la chiusura dell'educazione religiosa in India ma la motivazione non è parsa sufficiente. FOSCHI LA TEOSOFIA COME DENOMINATORE COMUNE: Foschi in questi ultimi anni si è dedicato allo studio della Montessori e crede che la teosofia è un tentativo della Montessori di mettere insieme positivismo, emancipazione femminile, modernizzazione e liberismo. L'esperienza indiana deve essere stato un periodo felice per la Montessori. Era considerata una maestra venuta a rilevare le potenzialità mentali e spirituali dell'infanzia. Della società teosofica Montessori accetta il suo operare, non accetta però altri aspetti, per esempio, la fede nella reincarnazione e il concetto di peccato originale. IL SUO VERO ANCORAGGIO: É nella sua pedagogia e nel suo metodo il vero approdo del suo pensiero. Qui si saldano l'originale elaborazione scientifica e la personale ricerca spirituale. Una scienza che muovendosi tra cattolicesimo e teosofia vuole dare fiducia alle potenzialità umane. Lei affermava di essere montessoriana e rivendicava la sua indipendenza e originalità. Il suo scopo era creare un’educazione a misura del bambino. L'EDUCAZIONE DILATATRICE: dopo la Seconda Guerra Mondiale è sorto in Italia il movimento catechesi della parabola del Buon Pastore. Con l'educazione dilatatrice si tratta di ingrandire il mondo del fanciullo, di liberarlo da catene e di moltiplicare alla sua portata i motivi di interesse. Qui si punta alla costruzione di un "bambino nuovo" di un "uomo nuovo" e di un mondo nuovo.