modulo Scienze dell'Educazione 1 - Scuola e Società PDF
Document Details
Uploaded by Deleted User
Tags
Summary
This document discusses educational science, focusing on the relationship between schools and society. It examines various aspects of the learner's development throughout history. The importance of children's rights and differing educational approaches are explored.
Full Transcript
MODULO SCIENZE DELL'EDUCAZIONE 1 -- SCUOLA E SOCIETÀ - Capitolo 1 -- l'allievo - Un uomo (essere umano) e un/una minore in evoluzione. - Simbolico (Cassirer): usa simboli per comunicare pensieri, sentimenti e prodotti dell\'immaginario. - Razionale (Aristotele): è cosciente di sé...
MODULO SCIENZE DELL'EDUCAZIONE 1 -- SCUOLA E SOCIETÀ - Capitolo 1 -- l'allievo - Un uomo (essere umano) e un/una minore in evoluzione. - Simbolico (Cassirer): usa simboli per comunicare pensieri, sentimenti e prodotti dell\'immaginario. - Razionale (Aristotele): è cosciente di sé, intenzionale, capace di verità, può ragionare secondo logica,\... - Libero/a: dotato/a della possibilità di scelta. - Emotivo/a: percepisce sensazioni, emozioni,\... - Morale: compie distinzioni tra il bene e il male. - Dedideroso/a del bene (felicità) (Pascal), della verità (Aristotele). - Capace di cogliere valori estetici come la bellezza. - Educabile. - Sociale (Aristotele): diventa sé stesso nel rapporto con gli altri. - Titolare di diritti. - Il paternalismo - Principio secondo - Principio terzo - Principio settimo - Principio nono - Principio decimo Il paternalismo: la dichiarazione Universale dei diritti umani (ONU 1948) Stimolato dalla 2 gm: vengono riconosciuti i diritti ad ogni individuo per evitare totalitarismi [1948: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (ONU)] - Articolo 25 - Articolo 26 Multiculturalità e globalizzazione Hannah Arendt "La crisi dell'educazione" (1954): l'educazione ha una conclusione---\>è provvisoria, gli adulti non si educano Hannah Arendt "La responsabilità personale sotto la dittatura" (1964): i bambini ubbidiscono, gli adulti acconsentono - Il liberazionismo - Dichiarazione: impegno di massima - Convenzione: obbligo legale di adattare il diritto ai suoi principi - Riafferma: principio di non discriminazione (art 2), principio del best interest of the children (art 3), diritto alla vita e allo sviluppo (art 6) - Articolo 12 (una nuova svolta): Gli statu parti gli garantiscono la capacità di discernimento, esprimere liberamente l'opinione su tutto, le sue opinioni vengono prese in considerazione tenendo conto dell'età e il grado di maturità Perciò si dà la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria/amministrativa. - Gli sono garantiti diritti di protezione e libertà - Diritti di libertà non implicano l'intervento di terzi - È un soggetto attivo - Paternalismo e liberazionismo +-----------------------+-----------------------+-----------------------+ | | 1923-1989 | 1989-oggi | +=======================+=======================+=======================+ | Concezione del minore | Minore è un soggetto | Il minore è | | | passivo da proteggere | considerato anche | | | | come un soggetto | | | (Concezione | attivo | | | paternalista) | | | | | (Maggiore apertura al | | | | liberazionismo) | +-----------------------+-----------------------+-----------------------+ | Diritti riconosciuti | Al minore sono | Al minore sono | | | riconosciuti diritti | riconosciuti diritti | | | di protezione | di protezione e | | | | diritti di libertà | +-----------------------+-----------------------+-----------------------+ 1. Vanno equilibrati---\>la logica dell'uguaglianza fondata sula comune appartenenza alla specie umana tra minore-adulto, non può sotituire la logica della differenza e della tutela 2. Trattare un minore come un eguale, non vuol dire comunque che viene trattato come un adulto 3. Occorre una concezione complessa dello status morale del minore: status---\>in divenire del minore occorre riconoscergli dei diritti di protezione, appartenenza alla specie umana che condivide con gli adulti bisogna riconoscerli dei diritti di libertà 4. Si riconosce la condizione « in divenire » del minore - Libertà di conoscenza e di credenza - Diritto all'istruzione che tiene presente le sue caratteristiche individuali, in base anche all'età - Diritto d'informazione sulla situazione scolastica e sui regolamenti - Diritto a ricevere valutazioni motivate - Diritto di essere ascoltato nelle osservazioni o nelle istanze di riesame che esprime - Capitolo 2: l'allievo e la famiglia - Diritto di educazione dei genitori 1948: ONU---\>dichiarazione Universale dei Diritti Umani (articolo 26), i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da dare ai propri figli 1974: CEDU---\> ratificata dalla CH, art.2 protocollo addizionale 1952: diritto all'istruzione non può essere rifiutato a nessuno. Stato deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere all'educazione in base alle convinzioni religiose e filosofiche dei genitori Costituzione Canton Ticino, art.8: ognuno ha diritto di esprimere la propria personalità - Libertà personale, integrità fisica e morale - Libertá di coscienza e di religione - Libertà d'opinione, informazione e stampa - Libertà dei genitori di scegliere per i figli scuole diverse da quelle pubbliche se conformi ai requisiti fondamentali dello Stato nell'istruzione e di curare l'educazione religiosa e morale secondo le loro convinzioni I diritti individuali possono essere limitati per legge, nel rispetto del principio della proporzionalità solo se un interesse pubblico lo vuole Nell'espressione delle libertà ideali la censura preventiva è vietata L'opinione in Svizzera di permettere ai genitori di educare i propri figli a casa è molto combattuta. La cosa vale anche in tutto il mondo. Perché scolarizzare a domicilio? Willi Villigerd (associazione elvetica di homeschooling) propone distinzioni: All'inizio si trattava di minori di famiglie che faveno parte di minoranze religiose. Oggi invece ci sono 3 diverse categorie di motivazione: 1. Insoddisfazione per il livello della scuola 2. Ragioni di salute fisica/psichica 3. Non farsi dettare un'istruzione dall'esterno e basarsi sui propri ideali 4. Maggior coinvolgimento e dinamicità 1990: legge della scuola sui diritti dei genitori, art 55 - Essere informati sulla situa scolastica - Informati sull'ordinamento dell'istituto - Presentare osservazioni a chiunque dell'organo scolastico - Proporre istanza d'intervento - Partecipare alla vita dell'istituto - Sono tenuti a collaborare con la scuola nello svolgimento dei suoi compiti educativi, per quelli in in età di frequentazione obbligatoria devono garantire la frequenza Ricapitolando: - Genitori hanno diritto di educare i figli secondo le proprie convinzioni religiose e filosofiche - Questo diritto deve essere rispettato dalla scuola - I genitori hanno la libertà della scuola - In certi cantoni i genitori hanno la libertà dalla scuola (homeschooling): alcuni Cantoni chiedono che almeno un genitore ha la patente per insegnare (es ZH), alcuni non danno particolari restrizioni (es BE), in TI non è autorizzato salvo per casi particolari Capitolo 3: l'allievo, i genitori e l'insegnante\ [La scuola ha il diritto di educare i propri figli?] Condorcet (filosofo) dice che la scuola ha il diritto di istruire gli allievi ma non di educarli Istruire: termine prevalentemente tecnico, si riferisce alla trasmissione di competenze pratiche o di nozioni\ Educare: termine che ha implicazioni "assiologiche" e implica l'insegnamento di valori 1990, legge della scuola\ Art 2: ha l'obbligo di sviluppare persone in grado di assumere ruoli attivi e responsabili nella società e realizzare sempre più le istanze di giustizia e di libertà. Nel particolare opera nella prospettiva d'educazione permanente: - Sviluppa il senso di responsabilità ed educa alla pace, al rispetto dell'ambiente e agli ideali democratici - Educa alla scelta consapevole di un proprio ruolo attraverso la trasmissione degli elementi fondamentali della cultura del Paese - Favorisce l'inserimento dei cittadini nella società grazie ad una buona formazione di base e ricorrente - Promuove il principio di parità tra uomo e donna, correggere gli scompensi socioculturali e ridurre ostacoli che pregiudicano la formazione degli allievi La scuola come la famiglia è un\'istituzione educativa legittima---\>educa a dei valori/giudizi\ Rob Reich---\>bisogna distinguere l'autorità parentale e quella educativa\ Philippe Forey---\>Esiste una pluralità di fonti educative legittime, ciò è la condizione normale di una società democratica e pluralista L'illuminismo introduce l'ideale dell'uomo quale "cittadino del mondo", tuttavia John Dewey dice "... formare il cittadino, non l'uomo divenne lo scopo dell'educazione" La missione educativa della scuola non deve essere compromessa dai nazionalismi o da interessi economici 1990: legge della scuola del Canton Ticino "libertà d'insegnamento e autonomia didattica"\ Art. 46: il docente ha libertà d'insegnamento e autonomie didattiche, nel rispetto delle leggi e delle disposizioni esecutive e dei programmi. Il docente deve svolgere la sua attività nel rispetto dei diritti degli allievi, tenendo conto della loro età/la particolarità del rapporto educativo/carattere pluralistico della scuola - Non è una libertà incondizionata - Il docente deve rifiutare tutte le subordinazioni di qualsiasi genere di lobby---\>gode dell'indipendenza intellettuale, la cultura è un bene intellettuale - Il docente è libero di scegliere il percorso didattico che ritiene più adatto per seguire il fine dell'apprendimento [Possibili tensioni tra gli attori dell'educazione (famiglia-scuola)] Principio---\>in caso di conflitto tra i diritti del docente e quelli dell'allievo, prevalgono i secondi 1991: Legge della scuola del Canton Ticino\ Art 2. La scuola promuove in collaborazione con la famiglia e le altre istituzioni educative lo sviluppo armonico degli alunni e realizzare sempre più istanze di giustizia e di libertà *In quali termini va intesa la collaborazione tra scuola e famiglia?\ *Art. 23 il principio della neutralità dell'insegnamento deve esser garantito *Altre basi legali del principio della neutralità\ *Costituzione federale svizzera: art. 15, nessuno può essere costretto ad aderire a una comunità religiosa o farne parte o compiere un atto religioso o seguire un insegnamento religioso *Neutralità della scuola pubblica\ *Il principio della neutralità dell'insegnamento deve essere garantito **[A cosa si applica la neutralità?]** Haha Kelsen: lo stato (scuola e docente) deve restare neutrale rispetto a qualsiasi opinione che sia stata liberamente accettata dai cittadini Fra di esse possono anche esserci idee contrarie al stato di diritto come l'eguale rispetto verso tutti L'ipotesi di John Rawls: - Lo stato (scuola, docente) deve mantenersi neutrale rispetto alle Deve essere neutrale nel rispetto a visioni/credenze/dottrine particolari su cui non c'è un consenso unanime, di natura religiosa/filosofica/politica - Stato (scuola, docente) non deve mantenersi neutrale rispetto ai valori fondamentali della democrazia ma deve insegnarli come valori Es. pace, rispetto, tolleranza, libertà di opinione - Non È un fine ma un mezzo al servizio di fini superiori come libertà/uguaglianza/coesione sociale - Tolleranza---\>chiede allo stato di non interferire nelle credenze religiose/filosofiche dei cittadini\ Neutralità---\>chiede di non favorire nessuna di esse - Neutralità È un vincolo più stretto della tolleranza - Stato non deve favorire nessuna dottrina - Docente può parlare di dottrine in classe ma senza schierarsi a favore o contro **[Come si applica il principio della neutralità?]** - Docente che parla di **dottrine comprensive della vita buona** non deve schierarsi ma informare - Criteri che definiscono quest'attitudine 1991: legge sulla scuola del Canton Ticino, art 2, la scuola educa la persona alla scelta consapevole di un proprio ruolo attraverso la trasmissione e rielaborazione critica e scientificamente corretta degli elementi fondamentali della cultura in una visione pluralistica e storicamente radicata nella realtà del paese - Atteggiamento critico: distinguere i fatti delle interpretazioni - Correttezza scientifica: adeguanti fondamenti teorici e disciplinari - ![](media/image3.jpeg)Atteggiamento pluralistico: fornire più punti di vista **In Svizzera:** 1999: Costituzione federale svizzera, art 36\ Restrizione dei diritti fondamentali devono avere una base legale, se gravi devono esser previste dalla legge, le restrizioni sono accentuate in caso di pericolo grave, immediato e non\ Le restrizioni dei diritti fondamentali devono essere giustificate dall'interesse pubblico/protezione di diritti fondamentali altrui\ Devono essere proporzionate allo scopo\ Diritti fondamentali sono intangibili nella loro assenza - Libertà di coscienza e credenza non è assoluta - Integrazione sociale e salute pubblica rappresentano un interesse pubblico - Criteri della base legale e proporzionalità sono rispettati **Neutralità e laicità** - Dovere di neutralità è al servizio della laicità dello Stato - Cristianesimo ha sempre diviso Stato e Chiesa - 380 Cristianesimo diventa religione di Stato nell'impero romano - Medioevo---\>si sovrappone il potere temporale e religioso (imperatore, papa) - Illuminismo pone le basi per una separazione più chiara e il diritto della libertà di coscienza - Concilio vaticano 2, 1965 la Chiesa cattolica afferma che la società deve prevedere la libertà di culto - Laicità non va confusa con laicismo: riconoscimento di diritti che tutelano anche l'adesione libera a una fede religiosa **Diritto del minore a un "futuro aperto"** - Titolare di questo diritto è l'adulto - Diritto amministrato da terzi e non dal minore - Se l'educazione ricevuta in famiglia è bloccata su una sola visione la scuola informa l'allievo anche su altre prospettive allargando il suo orizzonte di scelta - Difesa di questo diritto é un argomento critico verso il homeschooling - Scuola---\>assicura agli allievi una educazione globale attenta ai valori fondamentali della democrazia - Neutralità non significa approccio generico/superficiale - Mettere prospettiva e mettere importanza di mostrare interesse delle diverse posizioni, ciò educa alla stima della diversità **Scuole private parificate e non parificate** 1991: legge sella scuola del Canton Ticino, art 82, le scuole private devono perseguire le finalità della scuola pubblica e conferire agli allievi una formazione che equivale a quella publica - Essendo scelte dalle famiglie non sono vincolate al principio di neutralità - Sono vincolate dalle finalità dalla legge della scuola: formazione culturale scientificamente corretta, critica e pluralistica - Possono proporre una dottrina dovendo comunque offrire agli allievi una visione pluralistica della realtà, applicando il principio della tolleranza e sono vigilate dallo Stato **Politiche d'integrazione, un caso svizzero** Un\'associazione islamica voleva creare una scuola islamica in cui viene insegnato l'arabo e il coreano. L'ufficio della pubblica istruzione di Zurigo nega l'autorizzazione, dopo aver fatto ricorso anche il Consiglio di Stato decide di negare la cosa secondo queste motivazioni: nonostante le scuole private hanno il diritto di definire le priorità di carattere religioso devono comunque garantire che non sono sottoposti a influenze pedagogiche/filosofiche fondamentali contrarie ai fini della scuola pubblica, la scuola non garantisce la propria adesione ai valori umanistici e democratici della scuola pubblica. !!! Caso di studio 3!!! **[Un caso più recente]** 2011: chiede esonero da educazione sessuale ad un SE a Basilea dicendo che rappresentava una violazione dei diritti fondamentali iscritti nella Costituzione svizzera, la direzione risponde in modo negativa, nel 2018 arriva alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo che conferma la decisione *[Un insegnante può esprimere in classe la propria opinione in merito a dottrine comprensive ragionevoli della vita buona?]* Linee guida prudenziali: - Mostrare chiaramente la priorità - Determinazione della cronologia - Essere espliciti - Libertà del docente vs tutela del docente **Gli attori della scuola** sono i genitori che collaborano con i docenti e insieme educano i figli *Come intendere la collaborazione tra famiglia e scuola?* - Distinzione dei compiti legittimi (neutralità) - Favorire "patto educativo" (M. Polito) fondato su un obiettivo pedagogico comune ---\>sviluppo dei talenti del minore per il bene della società - Favorire separazione: mondo scolastico ha una sua autonomia benefica verso il bambino---\>evitare l'effetto tenaglia (Meirieu) nelle punizioni - La separazione non esclude la comunicazione che è necessaria *Come avviene normalmente questa collaborazione?* - SI---\>intensa - Si riduce nelle SE se la relazione risulta troppo offuscata dal tema del profitto scolastico e da giudizi che i genitori collegano alle proprie capacità (M. Polito) - È favorita dalla professionalità dell'insegnante - È favorita dai suggerimenti dell'insegnante: metodi di studio e intelligenza dell'allievo *Elementi per la professionalità dell'insegnante* - Distingue contenuti che richiedono neutralità e si comporta di conseguenza - Prende posizione dove necessario - Sa esser critico, conosce la materia e adotta prospettive pluralistiche - Conosce e dove necessario rende ragione del ruolo educativo della scuola - Si assume la responsabilità insiste alla libertà d'insegnamento di cui gode - Crea una buona collaborazione coi genitori