Metodi e Tecniche del Servizio Sociale 1 PDF

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This document provides guidelines and procedures for social services, focusing on economic interventions for individuals with income and housing difficulties. It describes various types of contributions, including continuous and extraordinary ones, for different family situations. It also outlines the evaluation process, eligibility criteria, and methods for obtaining benefits.

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Linee guida e procedure del servizio sociale GLI INTERVENTI PER PERSONE CON DIFFICOLTà DI REDDITO E/O ALLOGGIO Gli interventi economici per il reddito riguardano interventi assistenziali erogati da enti locali (comuni o enti gestori) e misure nazionali...

Linee guida e procedure del servizio sociale GLI INTERVENTI PER PERSONE CON DIFFICOLTà DI REDDITO E/O ALLOGGIO Gli interventi economici per il reddito riguardano interventi assistenziali erogati da enti locali (comuni o enti gestori) e misure nazionali di contrasto alla povertà. Essi sono variabili in base ai comuni o le regioni e anche in base agli anni. Sono spesso erogati attraverso bandi e viene impiegato un certo budget de nito anno per anno. Lo scopo di questi interventi e supportare il progetto di aiuto e integrarsi con esso a questo punto entra in gioco l'assistente sociale. Dal 2016 sono state introdotte le misure nazionali di contrasto alla povertà che si basavano su un bene cio economico e progetti per il superamento delle di coltà. Dal 2019 il reddito di cittadinanza ha sostituito le misure precedenti SIA E REI. L'assistente sociale è chiamato a valutare la situazione in ottica multidimensionale tenendo in considerazione di coltà e risorse del nucleo familiare e de nendo con i membri coinvolti il progetto d'aiuto Gli interventi economici erogati dai comuni L'intervento del l'assistenza economica è costituito dall'erogazione del servizio sociale del Comune o altro ente a cui sono a date le funzioni socioassistenziali contributi in denaro erogate in forma continuativa o straordinaria per contrastare povertà esclusione sociale. La legge 328 del 2000 tra i livelli essenziali di assistenza individuare misure di contrasto alla povertà e sostegno del reddito creazione del dei contributi economici e la più antica forma di assistenza che tutt'oggi fa dibattere molto operatori politici la domanda è meglio investire ffi ffi ffi fi fi fi nei servizi o erogare il denaro per una gestione autonoma della persona nonostante tutto l'assistenza economica rimane molto valida al ne di legare una persona o un nucleo familiare a un progetto di aiuto e stimolare al cambiamento integrare l'aiuto economico con informazioni capillari nalizzati alla ricerca di opportunità lavorative aiutare la persona a de nire i bisogni prioritari con la somma di denaro posseduta e gestire al meglio le spese Tipologie di contributi 1 Contributi continuativi al minimo vitale :i destinatari sono i cittadini in costante di coltà economica e non è previsto miglioramento su ciente: queste persone sono persone con pensioni di invalidità civile o assegno sociale (prestazione assistenziale erogata dall'Inps per le persone che hanno l'età superiore ai 65 anni in condizioni di povertà è una prestazione transitoria e non dipende dal versamento di contributi). Persone che hanno un reddito inferiore alla soglia del minimo vitale. In buona parte queste misure sono con uite nel reddito di cittadinanza. 2 contributi per nuclei familiari in condizioni economiche disagiate: in questo tipo di famiglie sono presenti dei soggetti che con gurano come delle priorità di intervento dalle politiche sociali: minori con famiglie mono genitoriali, famiglie numerose, famiglie con persone gravemente disabili, anziani in stato di povertà. 3 contributi straordinari per superare il problema circoscritto: sono degli interventi che fanno parte del progetto costruito attorno alla persona in cui l'intervento rappresenta un sganciarsi dalla persona dalla dipendenza di servizi per esempio pagare la caparra per l'a tto della persona che sta uscendo da una comunità di accoglienza per senza dimora e appena trovato il lavoro. Il progetto di aiuto tra assistente sociale persona si con gura come una specie di patto in cui vengono sottoscritte le condizioni di aiuto. Nel caso dei contributi straordinari la persona si impegna a veri care con l'assistente sociale come procede la situazione e dimostrare i risultati degli aiuti economici con quanto stabilito. Nel caso dei contributi integrativi del minimo vitale e in genere la persona a decidere in autonomia come gestire la somma di denaro che riceve. Tuttavia nei casi in cui ci siano di coltà nella gestione del denaro l'assistente sociale può stabilire in accordo con la persona che contributo sia lasciato direttamente ad esempio all'azienda delle case popolari per pagare l'a tto o pagare altri servizi. In alcune situazioni il contributo economico risulta necessario ma il destinatario potrebbe utilizzare il contributo per l'acquisto di sostanze stupefacenti o alcol in caso di dipendenza. In questi casi l'assistente sociale si deve accordare con l'interessato perché deleghi alla riscossione gestione del contributo un familiare volontario o un operatore coerentemente agli obiettivi stabiliti nel progetto. Procedimento per l’erogazione l’erogazione è disciplinata dal regolamento del Comune o di un altro ente in cui viene indicato le categorie dei bene ciari e la soglia di reddito minima per l'erogazione. Tale soglia ffi fi ffi fi fi fi ffi fi fi fi fl ffi ffi coincide solitamente con l'importo di pensione minima dell'Inps la somma del contributo viene de nita dalla di erenza tra il minimo vitale il reddito dichiarato e spese per il canone d'a tto. Ogni comune stabilisce la consistenza complessiva dei contributi in base ai fondi stanziati. le fasi per l'erogazione sono: 1colloquio con l'assistente sociale e la persona richiedente 2raccolta delle informazioni per individuare il problema anche attraverso strumenti come ad esempio la visita domiciliare 3raccolta della documentazione riguardante il reddito busta paga Isee 4 de nizione delle nalità del contributo 5de nizione del tipo di contributo quindi se continuativo o straordinario 6 de nizione delle tappe di veri ca per avere un quadro della situazione complessiva della persona 7 stesura da parte dell'assistente sociale della proposta di erogazione indicando la somma e il tipo di erogazione quindi a cosa è nalizzata viene inviata al dirigente competente. Il contributo viene versato alla persona o al delegato dalla tesoriera del lento però la banca che si occupa delle nanze dell'ente stessoil reddito di cittadinanza oggi assegno di inclusione è una misura nazionale di politica attiva del lavoro contrasto alla povertà disuguaglianza ed esclusione sociale Il RDC Fornisce un sostegno economico associato ad altri percorsi introdotto con il decreto legge quattro del 2019. La somma dell'importo del reddito può arrivare no a 780 € per un anno e mezzo delle famiglie unipersonali. È una misura che può essere rinnovata. L'importo dipende da il numero di componenti e dei familiari trattamenti e redditi percepiti. Ne hanno diritto solo se non si ricevono altri redditi rilevati dal lise. i requisiti di cittadinanza e soggiorno il richiedente deve essere maggiorenne con la cittadinanza italiana o europea oppure deve avere un permesso di soggiorno permanente oppure deve essere titolare di protezione internazionale per quanto riguarda la residenza deve essere residente in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due continuativi. Requisiti economici valore Is e ordinario o minori inferiore a 9360 € valore di patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione inferiore a 30.000 € valore patrimoniale mobiliare inferiore a 6000 € per un solo componente 8000 × 2 componenti 10.000 × 3 o più componenti e si aggiungono 1000 € per ogni glio a partire dal terzo sono incrementati di 5000 € per ogni membro della famiglia disabile e 7500 € per ogni membro della famiglia disabile grave o non autosu ciente.valore di patrimonio nanziario inferiore a 6000 € l'anno viene aumentato a 7650 € ai ni di accesso alla pensione di cittadinanza e se il nucleo è un a tto al 9360 €. ffi ffi fi fi fi fi fi fi ff ffi fi fi fi fi fi fi Altri requisiti nessuno deve possedere auto immatricolata nei sei mesi prima della richiesta auto di cilindrata superiore a 1600 cavalli o moto superiore a 250 cavalli immatricolati nei due anni precedenti esclusi i mezzi su cui ci sono delle agevolazioni scali per disabili. Navi o imbarcazioni da diporto.il reddito di cittadinanza è compatibile con la naspi e altri sostegni per disoccupazione involontaria anche con attività lavorativa. L'importo dell'assegno è misurato con una scala di equivalenza in base al numero dei componenti del nucleo escludendo i disoccupati per dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti fatta eccezione delle giuste dimissioni, stato detentivo ricoverati al lungodegenza in strutture a carico di un ente pubblico misure cautelari e reati speci ci. Come ottenere e utilizzare il bene cio la domanda viene presentata online presso Caf u ci postali le informazioni contenute nella domanda vengono comunicate all'Inps entro 10 giorni dalla richiesta all'Inps nei successivi cinque giorni veri ca i requisiti e se hanno resi esito positivo il bene cio sarà erogato attraverso l'apposita carta di pagamento elettronica carta di reddito di cittadinanza emessa da poste italiane il bene cio verrà versato mensilmente nella carta a partire dal mese seguente alla domanda la carta può essere utilizzata per beni di consumo utenze e servizi per prelevare contanti non superiore a 100 € di cui la cifra viene incrementata in base al nucleo familiare ai suoi componenti e per e ettuare un boni co mensile per il pagamento di a tto mutuo. L'importo versato sulla carta deve essere utilizzato entro il mese successivo a quello dell'erogazione in quanto l'importo speso non prelevato comporta la decurtazione del 20% del bene cio dal mese dopo. RDCittadinanza e il diritto a riceverlo può decadere o ridurre la sua portata in particolare quando uno dei componenti del nucleo familiare: 1 non e ettua la dichiarazione immediata di disponibilità al lavoro online o presso il Caf 2 non sottoscrive il patto per il lavoro o per l'inclusione sociale 3 non partecipa all'iniziative di carattere formativo di politica attiva e di riquali cazione 4non aderisce a progetti utili della collettività attivati 5 non accetto almeno 1 su3 o erte di lavoro o in caso di rinnovo non accetta l'o erta di lavoro 6 Non comunica l'eventuale variazione di una condizione occupazionale oppure e ettua delle dichiarazioni non veritiere 7non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare 8nel caso in cui venga trovato a svolgere attività di lavoro dipendente o lavoro autonoma o di impresa senza averlo comunicato Patto per il lavoro e patto per inclusione sociale ffi ff fi fi fi ff fi ff ffi fi fi fi fi fi ff ff L'erogazione del bene cio del reddito di cittadinanza è subordinata alla presentazione della Did quindi immediata disponibilità al lavoro e all'adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento di inserimento lavorativo o di inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità riquali cazione professionale è il continuo degli studi tutti impegni nalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro e inclusione sociale. Tutti i componenti maggiorenni non occupati e che non studiano di un nucleo familiare devono aderire ai percorsi.sono esclusi pensionati persone con un'età superiore ai 65 anni e in alcuni casi le persone con disabilità. Possono essere esonerati dopo un colloquio con il centro per l'impiego o con l'assistente sociale anche altre persone con determinati requisiti. Entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito di cittadinanza la persona viene convocata a seconda dei requisiti o dai centri per l'impiego per stipulare il patto del lavoro qualora nella famiglia almeno 13 componenti maggiorenni possieda uno di questi requisiti disoccupato da meno di due anni bene ciario di naspi o di altre misure per la disoccupazione involontaria o ne abbia terminato la fruizione da non più di un anno abbia sottoscritto negli ultimi due anni un patto di servizio in cui vengono de nite le azioni da intraprendere per la ricerca attiva del lavoro. dai servizi sociali dei comuni per stipulare il patto di inclusione sociale in tutti gli altri casi. Una volta convocato presso il centro dell'impiego bene ciario e operatore collaborano a redarre il bilancio delle competenze e a rispettare gli impegni previsti dal patto del lavoro nel quale rientra quello di accettare almeno una di tre o erte di lavoro congrua una solo in caso di rinnovo. La congruità di un'o erta di lavoro si vede in base alla coerenza dell'o erta di lavoro e competenza esperienze maturate la distanza tra luogo di lavoro e il domicilio e i tempi di trasferimento con i mezzi pubblici durata dello stato di disoccupazione La de nizione dei patti per l'inclusione sociale spetta ai servizi sociali del territorio e prevede una valutazione del nucleo familiare per avviare un percorso di aiuto sociale lavorativo coinvolgendo anche centri per l'impiego servizi specialistici altri enti territoriali. È frutto di una collaborazione tra servizi e bene ciari che ne concorrono alla realizzazione pertanto prevede degli impegni da parte della famiglia e l'attivazione di sostegni da parte dei servizi. L'obiettivo è costruire degli interventi su misura in base alle esigenze della famiglia rimuovere le cause di disagio e accompagnarle verso l'autonomia il Ministero del Lavoro ha delineato quelli che sono i percorsi strumenti disponibili nel patto per l'inclusione sociale. Il percorso inizia con un colloquio tra l'assistente sociale del Comune e il nucleo bene ciario del reddito de nito analisi preliminare che serve a raccogliere informazioni utili per una valutazione generale non solo dei bisogni ma anche delle risorse e aspirazioni del nucleo sulla base delle quali sembrano identi care e delineare le aree di intervento per la de nizione del patto e la presa in carico. In caso di situazione complessa si attiva un'équipe multidisciplinare per una valutazione globale quadro di analisi. Al termine dell'analisi preliminare si possono delineare quattro percorsi che si possono attivare con l'aiuto dell'assistente sociale 1 indirizzamento al centro dell'impiego per il patto per il lavoro nei casi in cui il bisogno preminente di tipo lavorativo fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi ff fi ff 2 sottoscrizione patto per l'inclusione sociale sempli cato se non emergono bisogni complessi 3 sottoscrizione del patto per l'inclusione sociale quando emergono bisogni complessi e c'è bisogno di un'équipe multidisciplinare 4 attivazione dei servizi specialistici se emergono bisogni complessi esclusivamente connessi all'area della salute e della cura. Entro 20 giorni dall'analisi preliminare deve essere sottoscritto il patto d'e risulta essere una condizione necessaria per il mantenimento del bene cio economico. Le linee guida indicano che nelle progettazioni avviate in seguito ai fatti inclusione venga individuato un case manager come riferimento per le famiglie e per i componenti dell'équipe. Spesso questa funzione è riservata all'assistente sociale che accompagna le famiglie tutte le fasi di progettazione di analisi realizzazione e veri ca. L'accompagnamento delle famiglie viene fatto tramite una piattaforma digitale detta piattaforma GePI che traduce in formato elettronico gli strumenti per la valutazione la progettazione personalizzata. La piattaforma consente anche la veri ca dei requisiti di residenza e soggiorno e favorisce lo scambio di informazioni tra i servizi coinvolti inoltre alimenta il sistema informativo unitario dei servizi sociali ed è nalizzato a monitorare e programmare interventi dei servizi sociali. La valutazione economica ISEE l’ISEE è il principale strumento che viene utilizzato per valutare la situazione economica di un nucleo familiare.è necessario per richiedere tutte le prestazioni sociali agevolate ovvero tutte le prestazioni o servizi sociali assistenziali. È stato introdotto il 98 per avere dei criteri che fossero uguali per tutti gli enti del territorio nazionale da usare per valutare la situazione economica di coloro che richiedono le prestazioni socioassistenziali. Il calcolo ISEE si basa su: il reddito della famiglia il valore dell'abitazione di proprietà o il canone annuale d'a tto l'eventuale presenza di soggetti con disabilita grave l'eventuale mutuo residuo. I criteri per il calcolo del lise fanno riferimento al reddito al patrimonio ma anche alle variabili legate ai componenti della famiglia e alle sue caratteristiche fu.per ottenere lise e necessario compilare la dichiarazione sostitutiva unica di S.V. che contiene informazioni di carattere anagra co reddituale e patrimoniale per descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Può essere presentata all'interrogatorio del servizio o prestazione ai comuni e all'Inps in via telematica solo dopo aver compilato la the SU è possibile avere il calcolo del lise l'utente per essere assistito durante la procedura può recarsi al Caf oppure richiedere il calcolo all'Inps. Per ottenere le prestazioni socioassistenziali si utilizzano diverse tipologie di ISEE :standard o ordinario, sociosanitario, sociosanitario residenziale,minorenne ,corrente. Stante lise sia calcolato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale le fasce di estensione e livelli di compartecipazione alla spesa collegati all’Isa non sono gli stessi dappertutto, infatti dipendono da provvedimenti regionali e regolamenti dei comuni o degli enti gestori che disciplinano in autonomia l'accesso e la fruizione delle prestazioni. fi ffi fi fi fi fi fi I buoni sociali i buoni sociali sono contributi in denaro sostitutivi di servizi speci ci alcuni comuni erogano contributi economici sostitutivi dell'assistenza domiciliare ad anziani e persone disabili o buoni per l'acquisto di generi alimentari a farmi in condizioni di disagio. Contributo regionale a tti Ogni regione disciplina con proprie norme l'erogazione di contributi al ne di sostenere le spese per i canoni d'a tto dei cittadini economicamente disagiati. Questa misura è nalizzata a ridurre la di erenza di condizioni di chi accede all'edilizia popolare e chi prende in a tto la propria abitazione a libero mercato. Il fondo messo a disposizione può essere integrato con ulteriori risorse di ogni singolo comune.l'accesso a questa misura avviene per dei criteri stabiliti annualmente da ogni comune istituendo un bando che delinea i requisiti fondamentali:1 la residenza nel Comune di riferimento 2 la presenza di un contratto d'a tto regolare 3l'appartenenza a una fascia di reddito stabilita dalla normativa. Bisogna presentare una domanda di accesso al contributo con documentazione che dà prova al regolare contratto d'a tto e i redditi dell'anno precedente.l'non è possibile sovrapporre il contributo regionale a tti con il fondo sociale regionale per chi sta in alloggi di edilizia popolare e ha bisogno di ulteriori aiuti economici. Servizi per contrastare la grave emarginazione di persone adulte Questo tipo di servizi risponde a bisogni di tipo primario di cui sono portatori soprattutto i senza dimora ma anche coloro che hanno un'abitazione ma si trovano in condizioni di estrema povertà.a questi servizi si integrano aiuti economici pubblici beni materiali e servizi del volontariato che costituisce una collaborazione tra enti locali associazioni con speci che azioni previste dal piano di zona. Le fasi di accompagnamento a questi servizi sono: 1 l'assistente sociale il colloquio di accoglienza alla persona richiedente se risulta disponibile si indaga la situazione complessiva e si stanzia la possibilità di rivedersi per stanziare un progetto d’aiuto. 2si evidenzia alla persona la necessità di accedere ai servizi e si ascolta tre se la persona è d'accordo 3 l'assistente sociale segnala il suo caso all'ente di riferimento 4 per l'assistente sociale spiega come raggiungere la sede del servizio e prendo accordi per un successivo contatto. 5 può essere opportuno sentire il parere di altri operatori volontari sulla situazione e vedere la loro disponibilità a collaborar e con un progetto aiuta a lungo termine. Tipologie di servizi per i senza dimora Servizi di supporto risposta a bisogni primari fi ffi ffi ffi ffi ff ffi ffi fi fi fi Sono servizi che prevedono distribuzioni di viveri indumenti e farmaci e ettuati da un'unità stradale nei luoghi in cui queste persone abitualmente vivono oppure verso strutture. Che servizio o rono la possibilità di accedere a mense convenzionate o erogazione dei buoni pasto che sono delineate come forma di aiuto alternativa ai contributi di assistenza economica. Questa misura è importante per le persone senza dimora o chi ha di coltà a gestire la quotidianità anziani condizioni di povertà persone che non dispongono di condizioni di autonomia per la preparazione dei pasti. Alcune mousse gestita e l'organizzazione volontariato sono gratuite in questo caso l'assistente sociale può fare una segnalazione e l'invio dell'interessato tramite segnalazione scritta o telefonicamente. Nel caso in cui lei e l'utente venga inviata una vita convenzionata ad esempio gestita da un'organizzazione di terzo settore può essere prevista una quota di fare il pagamento del sesto e quindi l'operatore sociale deve provvedere a veri care che la persona abbia requisiti per l'accesso certi care la disponibilità del Comune dell'ente a sostenere i costi de nire data di avvio e conclusione dell'intervento. Ci sono inoltre strutture che prevedono la possibilità di accedere a docce o servizi per l'igiene. La procedura di invio parte dall'assistente sociale ed è la stessa di servizi mensa. Servizi di accoglienza notturna Sono alloggi collettivi temporanei dormitori che possono essere disponibili solo per alcuni periodi dell'anno come l'inverno oppure durante tutto l'anno. I dormitori possono essere o totalmente gratuiti ,in genere gestite da organizzazioni religiose o di volontariato, o prevedere una quota di partecipazione economica. Nel primo caso l'accompagnamento può avvenire, oltre o rendo informazione sulle risorse presenti nel territorio ,anche con contatto telefonico e veri ca della disponibilità dell'accoglienza da parte della struttura. Nel secondo caso l'assistente sociale oltre a valutare il bisogno e controllare la disponibilità del posto deve veri care se l'ente gestore o il Comune copre i costi per un periodo de nito la procedura prevede la raccolta di una domanda formale di aiuto ,autocerti cazione della propria condizione economica e l'indicazione della residenza. Per i cittadini stranieri che non sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno vengono inviati alle organizzazioni di volontariato e non possono accedere alle strutture di competenza degli enti pubblici Servizi di accoglienza diurna Si tratta di centri diurne o strutture di accoglienza di residenziali o semi residenziali che o rono la possibilità di ricevere prestazioni di vario genere con la presenza di un personale volontario o professionista. Oltre all'attività di mensa docce eccetera possono essere proposte delle attività ricreative non solo dedicate alle persone senza dimora ma anche la restante popolazione oppure interventi nalizzati alla socializzazione e all'inserimento lavorativo. Per questi servizi l'assistente sociale deve veri care l'adesione della persona la proposta intervento contattare la struttura e accordarsi con gli operatori per l'invio e per l'eventuale pagamento della partecipazione. Alcune strutture prevedono un accesso diretto da parte degli utenti senza passare per il servizio sociale. Servizi di segretariato sociale ff fi ff fi ff fi fi fi fi ff fi fi ffi fi questi servizi rispondono al bisogno di informazione orientamento tra la rete dei servizi e o rono supporto per eventuali pratiche amministrative un servizio molto importante riguarda la residenza anagra ca ttizia e quindi la possibilità per le persone senza dimora di avere un posto in cui ricevere posta. I servizi di segretariato sociale si rivolgono solitamente a tutta la popolazione ma possono prevedere soprattutto nelle grandi città spazi appositi dedicati alle persone senza dimora. Solitamente il primo accesso e ettuato allo sportello di un addetto amministrativo che accoglie la domanda e fornisce le prime informazioni. Se richiesto o in caso di evidenti di coltà viene dato l'appuntamento con l'assistente sociale e viene o erto un percorso di orientamento di accompagnamento all'accesso ai servizi. In alcuni contesti la concessione della residenza anagra ca ttizia e subordinata al colloquio con l'assistente sociale al ne di individuare e supportare situazioni di fragilità. Le linee guida nazionali però evidenziano che ssare la residenza è un diritto del cittadino e quindi non può essere subordinata alla presenza di speci ci requisiti. Servizio di presa in carico accompagnamento In alcuni contesti locali sono presenti servizi che forniscono consulenze psicologiche educative alle persone senza dimora con percorsi di accompagnamento assicurati da operatori. Prevedono progetti di formazione lavoro di inserimento lavorativo supporto economico consulenza legale e interventi sanitari. Il tutto per favorire l'inclusione sociale della persona senza dimora con interventi speci ci e favorendo l'accesso ai servizi per tutti i cittadini. Nel territorio italiano si stanno sviluppando i programmi di Housing rst un approccio statunitense di uso in Europa che vede la casa come un diritto che costituisce il mondo per costruire percorsi volti all'integrazione sociale di tutte le persone. Un'abitazione il primo passo per un percorso di presa in carico complessivo per a rontare le di coltà di ogni tipo sociale psicologico educativo. Queste programmi vengono solitamente sviluppati attraverso una collaborazione di enti pubblici associazioni di volontariato e cooperative sociali. Edilizia residenziale pubblica Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica una volta chiamati case popolari sono delle abitazioni di proprietà pubblica messo in a tto a un canone ridotto rispetto al mercato per i cittadini che si trovano in una situazione di disagio economico. L'accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica dipende dalle normative regionali e regolamenti dei comuni quindi i percorsi possono essere molto di erenziati a seconda dei territori. In generale l'assegnazione degli alloggi avviene attraverso i bandi interessato presenta una domanda all'Istituto per l'edilizia residenziale pubblica ovvero l'ente gestore delle risorse abitative pubbliche in ogni regione. Tutto questo dopo aver letto il bando contenente requisiti necessari per poter ottenere l'alloggio che riguardano reddito composizione del nucleo caratteristiche dell'alloggio di residenza eccetera il bando può essere annuale o con periodicità più lunghe a seconda delle zone. Il bando può dare la possibilità di e ettuare assegnazioni straordinarie di emergenza abitativa in questo caso il servizio sociale può segnalare una condizione di emergenza al comune di residenza che può rispondere al bisogno urgente dei cittadini che sono stati sfrattati e che si ritrovano senza casa o per altre ragioni grazie a una quota di alloggi ff fi fi ffi fi fi ff fi ff fi fi ff ffi fi ff ff fi ffi ff assegnati unicamente per questo ne. Nel caso delle assegnazioni ordinarie il servizio sociale deve informare gli utenti dei contenuti del bando e a ancarli nella preparazione della domanda e. Nel caso invece di emergenza abitativa sociale la segnala tramite una relazione documentando i motivi della richiesta dell’alloggio. Emergenza abitativa consiste generalmente in una delle seguenti situazioni sfratto per morosità incolpevole: impossibilità di sostenere le spese del canone d'a tto a causa di un'improvvisa perdita di lavoro grave malattia o di un'altra situazione critica che modi cato ampiamente la condizione economica dell'interessato. sfratto per nita locazione impossibilità per la persona interessata di reperire una nuova abitazione Ex pazienti psichiatrici ex-tossicodipendenti o altre persone nuclei che escono da una comunità di accoglienza terapeutica per i quali un'abitazione sarebbe il raggiungimento di condizioni di piena autonomia. Una commissione di tecnici tra cui a volte anche rappresentanti il servizio sociale esamina tutte le situazioni segnalate e stila una graduatoria che viene trasmessa all'Istituto per l'edilizia residenziale pubblica per la gestione dell’assegnazione. Strutture residenziali comunitarie sono delle strutture comunitarie che rappresentano importanti risorse per adulti soli o anziani che non hanno una rete familiare di riferimento e che versano in condizioni di pesante disagio. Sul territorio nazionale assumono diverse forme ci sono comunità di alloggio forme di coabitazione guidata alloggi protetti alloggi a progetto in genere sono abitazioni dell'ente locale delle associazioni di volontariato o cooperative sociali all'interno dei quali vengono accolte persone singole coppie o piccoli gruppi di persone accomunate dei bisogni analoghi. A di erenza degli alloggi collettivi temporanei o dormitori la cui funzione è l'intervento a bassa soglia con una risposta immediata limitata ai bisogni primari quindi dormire in un posto sicuro e riscaldato l'igiene il cibo il vestiario prevenire la violenza, queste forme di accoglienza o rono anche un progetto educativo di medio periodo. Sono aperte per tutte le 24 ore ed è sempre presente personale educativo e assistenziale e la comunicazione con il servizio sociale inviante e sempre molto presente e importante per progettualità e veri ca degli interventi. Alla de nizione del progetto partecipa pure l'utente si prende le responsabilità di accettare il regolamento della struttura è una serie di compiti per il raggiungimento dell'autonomia.a queste strutture possono essere inviate anche donne in condizioni di emergenza o persone parzialmente auto su cienti che hanno subito uno sfratto. Alcune comunità sono solo dedicate a determinate categorie come comunità per donne vittime di violenza intra extra familiare Ex prostitute vittime di tratta oppure persone senza dimora. L’accesso è sempre mediato dal Servizio sociale fi ffi fi fi fi ff ffi ff fi ffi 1 l'assistente sociale segnala a responsabile della struttura la situazione della persona che necessita una collocazione 2 Dopo un contatto telefonico per la veri ca della disponibilità del posto segue un incontro in cui la persona e assistente sociale si incontrano con le equipe della struttura per costruire insieme una prima ipotesi del progetto di aiuto basandosi su quanto deciso congiuntamente. 3 l’assistente sociale scrive una relazione contenente i dati anagra ci le problematiche prevalenti e gli obiettivi la durata dell'intervento di accoglienza.Tale relazione costituisce la documentazione su cui si basa l'impegno economico che il servizio sociale dovrà attivare per sostenere i costi della retai azione viene trasmessa alla struttura e al dirigente. A questo punto se c'è la disponibilità dei fondi necessari si avvia il progetto. L'utente potrà partecipare alle spese della retta se durante il corso un impegno lavorativo. Ogni struttura comunitaria riserva uno più posti per le condizioni di emergenza tipo gravi con itti familiari forme di violenza maltrattamento… In questo caso vengono coinvolte anche le forze dell'ordine o perché ricevono la denuncia da parte la vittima oppure perché intervengono sul campo richiesta è interessato dei testimoni. E la situazione di emergenza può manifestarsi di notte o nei giorni festivi in cui servizi sociali non sono attivi in questo caso le forze dell'ordine accompagno la persona soccorsa direttamente alla struttura comunitaria per poi informare il servizio sociale competente il giorno successivo. L’assistente sociale deve veri care la situazione di persona attraverso l'incontro con interessato gli operatori presso la struttura residenziale. Percorso amministrativo per l'assunzione della spesa avviene successivamente e va corredato al verbale delle forze dell'ordine in cui vengono descritti i fatti che hanno motivato l'intervento di emergenza. Non appena la persona avrà confermato la fatica materiale ed emotiva delle reggenza l'assistente sociale può proporre un incontro per parlare del futuro immediato e a medio termine. Se la persona lo desidera incontro possono partecipare anche l’equipe ho un operatore della struttura. La de nizione della residenza anagra ca delle persone senza ssa dimora Per residenza si intende la dimora abituale di una persona la si distingue dal domicilio che il luogo di riferimento in cui vengono curati interessi di studio o di lavoro articolo 43 del codice civile. La dichiarazione di residenza è un obbligo. tutte le persone che dimorano in maniera stabile ed e ettiva del territorio nazionale devono essere iscritte in anagrafe. La dichiarazione di residenza va resa dalla persona interessata all'u cio anagrafe del Comune in cui intende prendere la residenza e viene veri cata e controllata dalla polizia municipale. Essere residenti in comune è un prerequisito per l'accesso ai servizi sociali e sanitari eccetera. La residenza permette di ottenere la carta d’identità, l'iscrizione al servizio sanitario nazionale e la scelta del medico dell'Asl in cui si è residenti così come l'iscrizione al centro di impiego le prestazioni socioassistenziali vengono erogate dal Comune ai propri residenti. La persona senza dimora è chi non dispone di un'abitazione ovvero un luogo certo dove poter dichiarare al Comune competente la sua residenza. La persona priva di residenza può rivolgersi al Comune di nascita e o nell'ultimo Comune in cui è stato residente e cancellato fl fi ff fi fi fi fi ffi fi fi come irreperibile oppure in un comune diverso ma presso il quale soggiorna stabilmente e chiedere la residenza come senza dimora a questa persona vera rilasciato una carta identità con l'indirizzo via della casa comunale e un numero convenzionale. Prima della legge 94 del 2009 disposizioni materia di sicurezza pubblica i comuni adottavano una codi cazione diversa a seconda se si tratta di persone reperibili presso i servizi sociali o senza alcun riferimento.Con la legge 94 del 2009 non è più stato possibile la persona che richiede di essere iscritto all'anagrafe del Comune presso cui a ssato il proprio domicilio deve fornire elementi certi e volti a mostrare la sussistenza e ettivo del domicilio stesso in mancanza di tali requisiti si considera residente nel comune di nascita. E’ quindi necessario che la persona senza dimora si rechi all'anagrafe con una dichiarazione del servizio sociale,della Caritas di un'associazione di volontariato o di un privato che si impegna a fornirgli un recapito certo. In caso contrario il Comune nega il diritto della residenza che va richiesta al comune di nascita se la persona è nato all'estero ci si riferisce il comune di nascita del padre della madre o l'iscrizione avviene in un apposito registro istitutivo presso il ministero dell'interno. La questione della residenza ttizia sicuramente per le persone che vivono in strutture di accoglienza dove spesso non è consentito ssare la residenza per questo occorrono degli accordi tra u ci comunali e strutture al ne di consentire le persone accolte di ottenere comunque la residenza. La legge 94 prevede un albo nazionale dei nominativi dei senza dimora questo provvedimento è stato contestato l'associazione di tutela delle persone senza dimora per carattere discriminatorio. Il codice scale può essere richiesto per i cittadini italiani presso l'agenzia delle entrate decentrate su tutto il territorio nazionale indipendentemente dal comune di residenza. Persone senza ssa dimora immigrate La legge 94 del 2009 dice che i cittadini stranieri senza dimora possono ottenere la residenza solo se muniti di una dichiarazione di recapito da parte di un ente o di un privato cittadino. Inoltre se sono cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea devono esibire il permesso di soggiorno il passaporto in corso di validità. Se non è possibile individuare un recapito di iscrizione avviene tramite un apposito registro istituito presso il ministero dell'interno come previsto per i cittadini italiani. Tutti i cittadini stranieri possono essere iscritti temporaneamente al servizio sanitario nazionale anche senza residenza e ottenere una tessera STP che permette l'accesso a tutte le prestazioni servizio sanitario nazionale la tessera viene rilasciata dagli sportelli presso le Asl ed è temporanea. Per i cittadini stranieri il codice scale da richiedere come per gli italiani all'agenzia delle entrate è subordinato al possesso del permesso di soggiorno. Accompagnamento degli adulti in di coltà all'accesso a servizi specialistici Una funzione del servizio sociale comunale o degli enti gestori in favore di adulti con di coltà abitative e di reddito consiste nell'accompagnarli a rivolgersi ad altri servizi specialistici sociali sociosanitari. Spesso le problematiche economiche sono accompagnate da altri aspetti di fragilità. A seconda dell'organizzazione locale possono esserci delle procedure codi cate ovvero i protocolli di intesa per una presa in carico congiunta. L'accompagnamento all accesso ai servizi in generale avviene dopo una prima valutazione ffi fi fi fi ffi ffi fi ff fi fi fi fi fi dei bisogni della persona o della famiglia espressi codi cati dal servizio sociale comunale. Le fasi del percorso: 1 de nizione condivisa del proprio con la persona o con le persone che chiedono aiuto 2 l'assistente sociale informa delle funzioni del servizio specialistico e della possibilità di supporto mirato che poi o rire. 3 La persona può decidere se è d’accordo 4 si procede all'invio vero e proprio. Accompagnamento al servizio di salute mentale Il servizio sociale territoriale nell'occuparsi di pazienti psichiatrici deve necessariamente intraprendere delle azioni condivise con i servizi sanitari come le Asl centri psico-sociali servizi di salute mentale CSM eccetera. Il servizio di salute mentale è un complesso di servizi sociosanitari dell'azienda sanitaria locale nalizzato alla prevenzione cura e riabilitazione dei pazienti psichiatrici.è un servizio specialistico in cui all'interno operano psichiatri psicologi educatori infermieri assistenti sociali. Le fasi operative di segnalazione accompagnamento: 1l'assistente sociale rileva un ipotetico disagio psichico attraverso colloqui con il diretto interessato o un familiare 2 se ha dei dubbi rispetto alla presenza o meno di un disagio psichico e soprattutto non c'è una diagnosi precedente prima di procedere potrebbe avere bisogno di confrontarsi con uno specialista esempio uno psichiatra. In questo caso nel rispetto della privacy si può parlare del caso senza fare il nome diretto dell’utente. 3 se si pensa sia opportuno procedere, l’assistente sociale propone l'invio della persona spiegando il tipo di aiuti che potrà trovare, gli operatori che ci saranno dove si trova il servizio eccetera..è importante istituire uno spazio di ascolto per raccogliere dubbi timori della persona. In linea di massima in questa fase sarebbe opportuno coinvolgere anche i familiari. 4 si assume il consenso dell'utente 5 vengono avviati i contatti con l'assistente sociale del servizio di salute mentale da parte dell'assistente sociale del servizio di base in forma scritta o incontro. La segnalazione deve contenere informazioni utili sulla condizione abitativa lavorativa familiare dell'interessato nonché delle criticità nello svolgimento dei propri compiti di vita. 6 si svolge il primo colloquio dell'utente con l'operatore indicato il servizio di salute mentale in alcuni casi se non sono presenti dei familiari può anche essere utile che l'assistente sociale accompagni sicamente la persona all'appuntamento o che lo contatti nel giro di qualche giorno per sapere com'è andata, dipende dal tipo di rapporto che si sta aurato. Alternativa l'assistente sociale può attivare un volontario che si occupi dell'a ancamento. 7 Monitoraggi periodici con l'assistente sociale del servizio di salute mentale per concordare aiuti integrativi con altri servizi. fi fi ff fi fi ffi Ci sono casi in cui l'assistente sociale può segnalare la situazione anche senza il consenso dell'interessato come ti esempio chi dichiara di volersi suicidare e non accetta di contattare il medico di recarsi all’ospedale. Accompagnamento consultorio familiare L'invio al consultorio familiare può essere e ettuato per aiutare le donne con necessità di: a rontare una gravidanza non desiderata anche se non si è già deciso cosa fare, monitorare una gravidanza che si vuole portare al termine, avere informazioni prestazioni sanitarie relative alla contraccezione alla salute fornire e alla sessualità. È anche possibile accedere a consultazioni psicoterapeutica per trattare crisi familiari personali mediazione dei con itti casi di separazione divorzio e a damento di minori consulenza sociale in ordine di questioni legali inerenti a separazioni e diritto di famiglia. Il servizio sociale di base deve orientare e informare la persona interessata a rivolgersi al consultorio e favorire l'accesso oltre quell'informazione anche contattando direttamente il collega del consultorio ssando un appuntamento per l'utente e accordandosi per una veri ca successiva. Invio al servizio di tutela minorile L'invio da parte di un servizio sociale di base per adulti al servizio di tutela minorile può venire seguendo diversi percorsi: 1 l'utente può essere un genitore o un familiare che esprima una richiesta di aiuto e di sostegno per il glio minore o un familiare minore l'assistente sociale può indicare a quale servizio rivolgersi eventualmente rendersi disponibile con l'utente con il collega a collaborare trasmettondo informazioni e coordinandosi per eventuali percorsi di aiuto elaborati congiuntamente. 2 l'assistente sociale occupandosi di problemi di reddito alloggio del genitore o di un altro familiare viene a conoscenza della situazione di disagio di un minore per la quale ritiene idoneo un intervento di aiuto. L'assistente sociale ha anche il compito di motivare gli adulti a rivolgersi al servizio che si occupa di minori in quel caso potrà essere necessario aiutarli ad a rontare i timori legati allo stereotipo è l'assistente sociale che portava i bambini spiegando che in presenza di gravi di coltà l'atteggiamento collaborativo e la disponibilità chiedere aiuto vengono sempre considerati un elemento positivo per i genitori. 3 se nonostante i tentativi di accompagnamento gli adulti non vogliono rivolgersi al servizio minorile e se la situazione del minore va a con gurarsi sempre di più come uno stato di signi cativo rischio o pregiudizio allora l'assistente sociale e ettua una segnalazione scritta al servizio in modo che gli operatori del servizio minori abbiano la possibilità di invitare direttamente la famiglia. Qualora la situazione risulti molto grave e i genitori si ri utino di collaborare l'assistente sociale in quanto incaricato di pubblico servizio obbligato alla segnalazione alla procura presso il tribunale dei minorenni. Prima di procedere alla segnalazione è opportuno un confronto con i colleghi di tutela minore chiedendo un parere sulla situazione senza fare nomi degli interessati. ff ff fi fi fi fi ffi fl ff fi ff ffi fi Interventi per alloggio lavoro e l'istruzione rivolti a Rom sinti e caminanti Le varie regioni italiane hanno delle apposite leggi rivolte alla tutela dell'etnia e della cultura rom sita i cui contenuti sono abbastanza simili. Tali leggi presuppongono che i comuni agiscono anche in forma associata per la realizzazione delle seguenti misure: 1 realizzazione di campi di sosta attrezzati considerati come domicilio o residenza a richiesta degli interessati per la gestione del campo i comuni possono adottare un regolamento che veda una registrazione delle presenze un contributo per le spese di gestione e a volte è una durata massima del soggiorno al campo. In alcuni contesti sono presenti anche eventuali sanzioni in caso di mancata frequenza scolastica d dei minori in obbligo d istruzione 2 agevolazioni per il reperimento di alloggi per rom e senti che preferiscono una vita sedentaria per esempio l'utilizzo di alloggi sociali interventi di recupero abitativo di edi ci pubblici e privati… 3 iniziative per favorire l'inserimento lavorativo formazione professionale e aiuto dell’occupazione 4 iniziative per favorire l'inserimento scolastico dei minori e per agevolare l'istruzione permanente degli adulti in alcuni casi per promuovere l'assolvimento dell'obbligo scolastico vengono coinvolti i servizi sociali competenti del territorio che veri cano l'obbligo scolastico nei confronti dei minori in collaborazione con i servizi sanitari del distretto sociosanitario l'istituzione scolastica per rimuovere gli ostacoli che impediscono la frequenza dei minori a scuola tramite anche associazioni di volontariato. Aspetti fondamentali per l'aiuto di rom e sinti dovrebbero essere: la presenza duratura di operatori che siano mediatori e facilitatore dei rapporti nell'inserimento abitativo e lavorativo supporto e consulenza nella gestione del bilancio domestico e del rapporto con il credito la garanzia dell'accesso al servizio sanitario pubblico Compito degli operatori sociali e dei servizi alla persona in generale e quello di informare la persona rom o sita sull'ubicazione dell'u cio competente e aiutarla nella comprensione compilazione di moduli e formulari se richiesto. Le richieste più frequenti da parte di queste persone servizi sociali comunali riguardano soprattutto domande di sussidi economici per il nucleo oppure per i gli ma non sempre queste persone sono in grado di esibire dei documenti che attestino la loro condizione di reddito quindi è necessario l'intervento di qualcuno che conosca le loro condizioni ma è di cile. fi ffi ffi fi fi INTERVENTI RIVOLTI A PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI O CON DISABILITà Si tratta di forme di supporto previste per persone che a causa di una disfunzione sica e psichica legate a patologie e minorazioni connesse o meno all'età non sono completamente autosu cienti ovvero non sono in grado di provvedere a se stesse nel modo in cui nella media riesco a fare le altre persone. Lo svantaggio legato ad una menomazione non dipende soltanto dalla presenza e dalla gravità della patologia del de cit stesso ma anche dal contesto di vita della persona, infatti è proprio l'ambiente in cui la persona immersa è capace di migliorare o peggiorare le sue condizioni di vita. Le di coltà non dipendono solo da fattori sici o ambienti circoscritti ma anche e da fattori sociali: pregiudizi o Stigma nei confronti di chi è in qualche modo diverso dagli altri e atteggiamenti di imbarazzo fastidio timore… il compito di eliminare o ridurre gli e etti individuali della menomazione è prevalentemente in mano alle professioni sanitarie e alla pedagogia speciale. Alle professioni sociali di aiuto spetta il sostenere le persone disabili nel ridurre lo svantaggio a livello sociale. La normativa di settore a previsto degli interventi mirati per questa nalità. La titolarità della presa in carico La responsabilità degli interventi sociali di assistenza e di tutela nei confronti di persone non autosu cienti o con disabilità è attribuita al Comune di residenza. Comune può esercitare questa funzione direttamente o, totalmente o parzialmente, tramite un altro ente. Le aree d'utenza che prendono in carico i bisogni di queste persone collaborano con le Asl competente per il loro territorio e possono avvalersi di prestazioni servizi erogati da enti del terzo settore. Risulta essere di vitale importanza l'integrazione sociosanitaria degli interventi. Le forme di presa in carico e di collaborazione sono diverse a seconda delle disposizioni regionali e ogni ente ha proprie funzioni connesse agli interventi di aiuto. Segnalazioni L’assistente sociale può venire a conoscenza di una situazione di di coltà di una persona non autosu ciente disabile in vari modi: 1 Richiesta del diretto interessato e si rivolge al servizio sociale per chiedere O nella gestione della propria quotidianità o per un inserimento lavorativo. 2 Segnalazione da parte di familiari che possono essere coloro che svolgono la funzione di cargiver della persona oppure altri parenti. ffi ffi fi ffi ff ffi ffi fi fi fi 3 Segnalazione da parte dei servizi sanitari: medico di base che può suggerire di rivolgersi all’assistente sociale o facilitare il contatto presentando la situazione al servizio. Più frequenti sono le segnalazioni da parte di operatori dei servizi sanitari che richiedono un supporto necessario alle dimissioni 4 Segnalazione da parte di conoscenti o vicini di casa 5 Segnalazione delle forze dell'ordine parroco volontari amministratori locali o cittadini che fanno presente la situazione di rischio Dopo la segnalazione si fa una prima raccolta di informazioni sulla situazione per individuare il problema e e le nalità su cui investire le risorse in gioco A seconda che si tratti di una richiesta di aiuto presentato al diretto interessato presentato da terzi ci si muove in maniera diversa: Se la richiesta viene posta dal diretto interessato o da un familiare di riferimento, spesso il primo si presenta servizio sociale sotto consiglio di qualcuno (medico, operatore sanitario, conoscente, volontario…). Al servizio però può anche rivolgersi il CarGiver colui che si prende cura abitualmente della persona non autosu ciente. In questo caso bisogna chiedere prima di tutto se la persona per cui viene chiesto l'intervento del servizio sociale sia informata o meno e suo punto di vista. E necessario spiegare quanto sia indispensabile il coinvolgimento ed eventualmente ragionare con il CarGiver su come fare per superare o attenuare le eventuali perplessità: Per esempio il caregiver potrebbe temere che il coinvolgimento di un assistente sociale o il doversi presentare un colloquio crei confusione o ansia nella persona oppure che la persona non capisca o non voglia chiedere nulla anche se avrebbe bisogno di assistenza. È più opportuno che qualunque tipo di prestazione venga preceduta da un'analisi per comprendere il quadro complessivo della situazione del richiedente d’aiuto. Se la segnalazione proviene da terzi l'assistente sociale può concordare diverse modalità per avvicinare il diretto interessato o la sua famiglia. Ad esempio può proporre al segnalante di far presente alla persona che sarebbe opportuno un contatto con il servizio sociale in modo tale che l'interessato possa muoversi autonomamente verso il servizio. L'assistente sociale può richiedere al segnalante di facilitare l'accesso al servizio fornendo orari e recapiti direttamente alla persona in alternativa può chiedere al segnalante di fare da tramite per ssare un appuntamento con la persona ed eventualmente accompagnarla al primo incontro con l'assistente sociale o essere presente alla prima visita domiciliare. Se il segnalante è un medico generale ci si può concordare ad esempio con il consenso della persona per e ettuare un primo contatto all'interno dell’ambulatorio e se tutto va bene programmarne uno in u cio dei servizi. Se la segnalazione parte da conoscenti o vicini di casa può avvenire attraverso una comunicazione scritta o un colloquio in cui vengono riferiti fatti o preoccupazioni circa la situazione del diretto interessato o dei disagi che causa il suo comportamento (ad esempio una casa maleodorante). Bisogna assumere un atteggiamento di ascolto attivo. È importante spiegare al segnalante che la sua collaborazione è indispensabile per avvicinare la famiglia o il diretto interessato al servizio sociale qualora non fosse conosciuta fi ff ffi fi ffi già la sua situazione al servizio o che non siano gli estremi per un intervento di autorità (es TSO) attuati nei casi limite particolarmente preoccupanti. Valutazione preliminare Dopo la segnalazione all'assistente sociale incontra la persona non autosu ciente o con disabilità. Se l'interessato e d'accordo in genere è più opportuno che si incontri anche la famiglia o comunque chi gli è vicino nella quotidianità. Il colloquio può essere e ettuato tutti insieme o separatamente. Il colloquio a avvenire nella sede del servizio O esclusivamente in visita domiciliare. La visita domiciliare è praticamente sempre prevista per conoscere l'ambiente in cui vive la persona e la sua famiglia se è presente. In base alle informazioni raccolte attraverso la segnalazione si procede alla valutazione preliminare che può avere diversi esiti: 1 se il diretto interessato dal suo consenso sì da inizio ad un’azione di aiuto eventualmente necessaria, e ettuando una più approfondita valutazione della situazione per cui l'assistente sociale il diritto interessato il medico di base uno specialista sanitario richiedono l'attivazione di un'unità valutativa. 2 se il diretto interessato non ritiene di aver bisogno d'aiuto ma l'assistente sociale ritiene che sia una situazione rischio che potrebbe peggiorare nel breve medio tempo, l'assistente sociale può lasciare i propri recapiti e indicazioni utili in caso di emergenza ed eventualmente proporre una visita o una telefonata di aggiornamento successivamente. 3 Se il diretto interessato non ritiene di aver bisogno di aiuto nell'assistente sociale ritiene che ci sia una situazione di grave rischio e pregiudizio per la persona o per chi sta intorno deve e ettuare una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario a nché vengono attivati interventi di tutela come ad esempio l'amministrazione di sostegno. Se il rischio appare molto grave e immediato occorre attivare le forze dell’ordine. 4 Se vi sono dei punti di vista diversi o con ittuali tra cargiver e la persona non autosu ciente si può dare la propria disponibilità per approfondire la questione e ssare un incontro successivo. 5Se in quel momento non ci sono i presupposti per disporre un intervento d'aiuto in risposta a dei bisogni ovviamente non si procede. Indicazioni di base per l’assessment: la valutazione multidimensionale Le situazioni problematiche che riguardano le persone non autosu cienti o disabili, presentano un intreccio di necessità legate all'ambito sanitario e sociale. Conseguenza la valutazione necessaria per l'elaborazione di un processo di aiuto è necessariamente una valutazione integrata e multidimensionale tra operatori sanitari e operatori sociali.il termine valutazione multidimensionale compare per la prima volta nella classi cazione delle menomazioni svantaggi proposta dall'OMS nel 1980 per favorire un approccio integrato e migliore intervento di assistenza. La valutazione multidimensionale e utile a de nire in maniera complessiva lo stato di salute di natura sica psichica e funzionale di una persona non autosu ciente con le sue risorse, ffi ff ffi fi ff fl fi ffi ffi fi ffi ff fi potenzialità e bisogni. Con gli elementi raccolti da questo tipo di valutazione si facilita la costruzione di un piano complessivo di prevenzione trattamento riabilitazione o riattivazione con le varie prestazioni sanitarie o assistenziali che si andranno a erogare. Nel concreto la valutazione si e ettua compilando su moduli cartacei o informatizzati delle liste di quesiti che compongono delle scale ciascuna delle quali approfondisce una singolare o speci ca articolazione di essa. Vi sono diverse strumentazioni utilizzati per la valutazione multidimensionale utilizzati a livello regionale locale.comunque le scale utilizzate consentono un'indagine approfondita su quattro dimensioni: 1 dimensione clinica si valutano presenza di patologie soprattutto croniche da cui si ricava un indice di comorbilità ovvero la coesistenza di due o più patologie diverse. Vengono esaminati anche i bisogni sanitari che prevedono una competenza di tipo infermieristico (piaghe cateteri presidi per l'alimentazione paretale/ enterale).Si valuta l'assunzione di farmaci nel loro potenziale rischio anche associati all’alterazione con altri farmaci. In ne si considera lo stile di vita la qualità degli organi di senso capacità comunicative della persona e quanto in grado di rapportarsi con medici e infermieri. Questo tipo di valutazione e ettuata dal personale sanitario solitamente dal medico di medicina generale in concomitanza con uno specialista a seconda della patologia prevalente. 2 dimensione funzionale ci si riferisce al grado in cui la persona riesce a svolgere le funzioni concretamente necessarie per la sua vita è un elemento importante per la de nizione di autosu cienza in genere vengono utilizzate due scale: La prima scala valuta le attività di base della vita quotidiana in rapporto alle condizioni psico siche del soggetto: si de niscono la capacità di autonomia dell'igiene giornaliera ,la capacità di vestirsi, la capacità di spostarsi nel proprio ambito domestico con o senza ausilii, la capacità di alimentarsi ,la capacità di recarsi ai servizi igienici che implica la capacità di continenza e di sentire gli stimoli urinari e fecali. È una scala utile per valutare il grado di dipendenza della persona dagli altri e stabilire priorità e tipo di intervento necessario. L’altra scala prende in considerazione le attività strumentali e complesse della vita quotidiana per de nire la possibile conduzione di una vita indipendente si vanno a valutare la capacità di usare il telefono nel rispondere e fare chiamate capacità di andare a fare acquisti capacità di prepararsi i pasti capacità di eseguire lavori domestici capacità di fare il bucato capacità di utilizzare i mezzi di trasporto privati o pubblici la responsabilità nell'uso di medicinali la capacità di maneggiare il denaro. Queste informazioni sono molto importanti per valutare il grado di autonomia sica o strumentale e i livelli di competenza di di coltà della persona in ambito domiciliare soprattutto. Informazioni vengono raccolte direttamente dall diretto interessato o da chi vive con lui o da chi si occupa di aiutarlo nella vita di tutti giorni. Dimensione mentale in questa dimensione vengono esplorati l'eventuale presenza di de cit cognitivi,disturbi dell'umore e disturbi comportamentali (deliri allucinazioni ansia euforia esaltazione apatia indi erenza disinibizione irritabilità labilità emotiva Wandering). fi fi fi ff fi ffi ff fi fi ffi fi ff fi Per la valutazione vengono utilizzati semplici test che possono essere somministrati dal personale medico o da altri operatori in qualsiasi tipo di setting. Ad esempio lo Short Portable Mental Status Questionnaire è un test ideato per rilevare la presenza di perturbazioni cognitive di tipo organico nelle persone anziane. Dimensione sociale in genere è a data l'assistente sociale si riferisce al supporto sociale a cui la persona può fare riferimento nella quotidianità si prendono in considerazione questi elementi: 1 CONDIZIONI ABITATIVE tra cui l'accessibilità d'alloggio rampe o scale di accesso non sbarre rate parcheggio nelle immediate vicinanze eccetera.dotazione di servizi quindi riscaldamento telefono servizi igienici. Presenza di barriere architettoniche all'interno in particolare rispetto all'accesso ai servizi igienici alla camera da letto e alla cucina. Eventuali elementi di rischio impianto elettrico o del gas non sicuri mobili o tappeti che possono causare cadute locali con poco spazio per muoversi.condizioni di manutenzione complessiva ed igiene dell'ambiente 2 presenza e accessibilità di servizi nella zona di abitazione tra cui trasporti pubblici negozi di alimentari sportello bancario e postale farmacia ambulatorio medico 3 relazioni familiari amicali lavorative di vicinato: la valutazione comprende l'individuare i conviventi con la persona i CarGiver principali, la qualità dei rapporti familiari , parenti o persone non conviventi che hanno un ruolo signi cativo per la persona o per la famiglia ,se vi sono altre persone che hanno bisogno di assistenza o supervisione, come sono ripartiti i compiti per lo svolgimento della vita quotidiana ,se la persona è solita a trovarsi a casa o a lavoro da sola per molto tempo, la persona ha occasione di incontrare amici colleghi vicini e in quali occasioni, se la persona svolge un lavoro retribuito o un impegno consistente fuori casa se hai bisogno di supporto su luoghi di lavoro eventualmente chi se ne occupa e come sono i rapporti con i colleghi. 4 situazione economica della persona o della sua famiglia individuando livello del reddito totale fonti del reddito eventuale spesa ssa per a tto o mutuo eventuale disponibilità economica mensile dichiarata dai familiari per l’assistenza, la gestione del reddito nella quotidianità. 5 prestazioni sociali e sanitarie di cui già usufruisce la persona o la famiglia. Il contributo dell'assistente sociale Le capacità professionali dell'assistente sociale risultano essere molto importanti al ne della valutazione assistenziale delle situazioni di non autosu cienza e disabilità per identi care le nalità del progetto d'aiuto inoltre rileva i bisogni della persona come singolo individuo e individua le risorse a cui può accedere legate all'ambiente sico e sociale in cui è immersa. L'assistente sociale contribuisce alla costruzione della valutazione multidimensionale con informazioni relative soprattutto alla dimensione sociale funzionale e mentale.dobbiamo ricordarci che le condizioni sociali negative possono creare condizioni di malattia fare aggravare le patologie già esistenti e favorire l'istituzionalizzazione. È inoltre utile far presente di come nella valutazione multidimensionale bisogna tenere conto anche fi fi ffi fi fi ffi ffi fi fi dei punti di vista dei diretti interessati non solo delle persone non autosu cienti ma anche delle persone che stanno intorno al loro. Le schede per la valutazione multidimensionale la legislazione locale delle varie regioni italiane ha disposto l'adozione di schede apposite per la valutazione multidimensionale non solo al ne della la elaborazione di un piano di aiuto alla persona ma anche per ulteriori scopi come per la valutazione di accesso alle prestazioni soprattutto per quanto riguarda l'assistenza domiciliare o l'inserimento in strutture residenziali, per de nire in maniera standardizzata il livello di impegno assistenziale necessario per una determinata persona su cui basare la quanti cazione del relativo costo ed è utile anche a ni statistici che forniscono dati utili per la programmazione delle politiche sanitarie e sociali. Tra le varie schede di valutazione utilizzate dalle regioni italiane una tra le più frequenti risulta essere la SVaMA (scheda di valutazione multidimensionale dell'anziano) utilizzata come unica completo strumento di lavoro per l'accesso alla rete dei servizi Quanto riguarda le persone con disabilità a minorenni giovani e adulte lo strumento di assessment adottato negli ultimi anni in diverse regioni e il sistema SVaMDi (scheda di valutazione multidimensionale delle persone con disabilità) in cui le abilità e le disabilità della persona vengono valutate sulla interazione dinamica tra le condizioni di salute I fattori ambientali vista in termini di processo o di risultato. La classi cazione ICF nel maggio del 2001 l’OMS ha pubblicato la classi cazione internazionale del funzionamento della salute e disabilità ICF che ha rappresentato una rivoluzione nella de nizione di disabilità per la prima volta si tiene conto dei fattori ambientali classi candoli in maniera sistematica. Questa nuova classi cazione prende in considerazione il contesto di vita della persona e l'importanza dell'interazione tra condizioni di salute e ambiente arrivando così alla de nizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole sico e sociale. Indicazione di base per l'assessment fonti di informazione modalità per raccoglierle Le principali fonti da cui reperire informazioni necessarie per la valutazione della situazione della persona non del tutto autosu ciente sono: la cartella sociale nel caso in cui la persona sia già conosciuta dal servizio per interventi o segnalazioni precedenti, la stessa persona non autosu ciente o disabile con cui svolgere colloqui in u cio o tramite visita domiciliare l'osservazione della persona e del suo ambiente di vita attraverso le visite domiciliari, i familiari o conviventi soprattutto i caregiver principal, se la persona vive da sola i parenti qualora siano disponibili a colloqui anche in maniera telefonica il medico di medicina generale che andrà coinvolto per la dimensione sanitario della valutazione, eventuali altre persone come amici o vicini a cui la persona è legata. Al ne di coinvolgere parenti i medici e terze persone bisogna informare la persona e avere il suo consenso a meno che non ci siano ragioni che lo impediscano come assenza di lucidità è una necessità urgente di unintervento di tutela. Visite domiciliari e colloqui fi fi ffi fi fi fi fi ffi fi fi fi fi ffi fi ffi fi Spesso quando parliamo di persone non autosu cienti sopratutto anziane è più frequente e ettuare i colloqui direttamente nell'ambiente abitativo delle persone in quanto potrebbero presentarsi dei disagi nello spostamento. In ogni caso,oltre al colloquio la visita domiciliare è sempre indicata per permettere all'assistente sociale di rendersi conto del contesto di vita quotidiana della persona. La procedura del colloquio è pressoché sempre la stessa all'inizio si fanno domande più aperte che diano la possibilità di esprimersi e di comunicare il proprio punto di vista riguardo la situazione al diretto interessato e/o caregiver,familiari… Avendo a che fare con persone anziane , anche il setting e l'atteggiamento del professionista devono essere consoni a mantenere un ambiente rassicurante (modulare il tono della voce, mettersi seduti in maniera da poter mantenere il contatto visivo senza di coltà, aiutare la persona a leggere eventuali documenti) scheda di valutazione va sempre compilata al termine del colloquio in cui la persona e/ o il Caregiver avuto modo di esprimere le proprie mozioni punti di vista e sentita ascoltata. A tra le cose che e meglio evitare e l'utilizzo della scheda di valutazione come un elenco di domande da sottoporre una dopo l'altra e anche compilare la scheda nel mentre si parla con la persona ,a meno che non si prenda del tempo per spiegargli con calma e chiarezza di cosa si tratta e che cosa stiamo annotando. Un'abilità importante dell'assistente sociale è sicuramente quella dell'ascolto ma anche gli altri sensi come vista e ho il fatto delle visite domiciliari non sono da sottovalutare perché danno delle informazioni in più sulle condizioni di vita della persona e su eventuali campanelli d’allarme. Il colloquio in una struttura residenziale o in ospedale Il colloquio con la persona ospite di una struttura residenziale può anche non essere frutto di una sua richiesta ma del personale sanitario o della famiglia. È quindi importante precisare all'inizio del colloquio come sia ricevuto la segnalazione è il motivo per cui si è lì nonché presentarsi attraverso la propria quali ca e l'ente d'appartenenza. E opportuno utilizzare un lessico accessibile ma non super ciale. È utile la creazione di un setting il più possibile rispettoso della privacy, l'ideale sarebbe accedere ad una stanza a cui non possono accedere altre persone o per il momento vuota.Se non è possibile lo spostamento, bisogna chiudere la porta della camera cercando di difendere lo spazio da eventuali intrusioni. È importante sedersi in modo tale da favorire l'incontro degli sguardi e la comunicazione il tutto mantenendo sempre un atteggiamento ed un eloquio formale garantendo una giusta distanza relazionale. Il colloquio può essere svolto anche in presenza di operatori sanitari o familiari che diano un contributo all'analisi della situazione o in sede separata per mantenere uno spazio riservato alla persona e all'assistente sociale al ne di comprendere i vissuti o raccogliere informazioni che magari non potrebbero venir fuori in presenza di altri. Unità valutativa multidimensionale e progetto personalizzato Al ne di predisporre un progetto individualizzato e accedere alle prestazioni è necessario che venga elaborata una valutazione multidimensionale da parte di un'équipe multi professionale. Tale equipe viene solitamente individuata con l'acronimo UVM (unità valutativa multidimensionale) ma in altre realtà può avere denominazioni diverse. È composta dal medico generale della persona da un medico specialista o altre gure professionali speci che rispetto alle patologie prevalenti l’infermiere, l'assistente sociale del Comune o dell'ente gestore. Essere attivata dall'assistente sociale dal medico di base da un ff fi fi fi fi ffi ffi fi fi altro operatore sanitario dal diretto interessato o dalla famiglia. Le procedure di accesso variano a seconda dei contesti locali spesso però è necessario rivolgersi al punto di accesso a cui fanno capo i servizi sociosanitari. Obiettivo dell'équipe è quello di analizzare i bisogni e risorse e fornire risposte adeguate alle problematiche rilevate. Per far ciò si avvale di schede di valutazione e scale di equivalenza per valutare il grado di non autosu cienza della persona. Dopo aver e ettuato la valutazione l’equipe elabora in forma scritta un progetto personalizzato in cui va ad indicare le nalità generali obiettivi e risultati attesi tenendo conto delle aspettative e delle priorità della persona di familiari e cercando di mantenere la persona al proprio domicilio. Azioni previste e tempi di realizzazione parliamo di prestazioni sanitari sociali di assistenza realizzati dai servizi attraverso gli operatori e/o azioni dei CareGiver di altri familiari o parenti volontari o persone signi cative. De nizione dei compiti dei soggetti coinvolti. criteri e tempi di veri ca incontri di monitoraggio e veri ca devono avere una periodicità de nita.. L'unità valutativa multidimensionale e responsabile del contenuti del progetto e indica un referente del caso ovvero una gura professionale sociale o sanitaria che funge da punto di riferimento per la persona non autosu ciente e la sua famiglia agevolando monitorando e coordinando il percorso assistenziale. Il piano assistenziale individuale Nei casi in cui, il progetto personalizzato prevede attivazione un servizio di assistenza domiciliare, inserimento in strutture diurne o residenziali si elabora un piano assistenziale individuale (PAI) che non è altro che una trasposizione operativa del progetto personalizzato della unità valutativa multidimensionale. Il piano di assistenza individuale viene elaborato dall'équipe del servizio della struttura che prende in carico la persona composta di gure professionali sanitarie e socio assistenziali. E’ di centrale importanza il coinvolgimento della persona disabile o non autosu ciente e di un familiare o di un Car Giver sia per una migliore conoscenza del soggetto sia per decidere assieme come organizzare l'assistenza. Nel piano assistenza individuale vengono indicati: il referente che segue la persona dalla presa in carico per tutto il percorso assistenziale ed è un operatore del settore sociale sanitario individuato all'interno dell'équipe del setting di cura svolge parte degli interventi e si interfaccia con i diversi operatori e famiglia. Le azioni speci che il tipo di prestazione gure professionali coinvolte, la frequenza e la durata degli interventi i necessari per raggiungere gli obiettivi ,strumenti individuati per la de nizione la gestione del piano, la valutazione periodica dei risultati con indicatori di risultato e tempi. Contributo ai bisogni dei CareGiver familiari Il termine Car Giver entrato nella terminologia del lavoro sociale inglese all'inizio degli anni 80 in Italia successivamente. Give Hair sono identi cati come persone accomunate dal dover prestare assistenza alla persona a cui sono legate.talvolta viene usata la dizione Car Giver informale per distinguere coloro che vengono retribuiti per il lavoro di assistenza da chi lo fa volontariamente o perché è legato da vincoli familiari o di amicizia. Un elemento signi cativo per la de nizione dei Car Giver e quello che fornisce o ha intenzione di fornire assistenza maniera continuativa e rilevante. All'interno della legge 205 del 2017 viene fornita la prima de nizione di Car Giver e si dispone lo stanziamento di fondi per il sostegno a questa gura. Per la de nizione di chi è un Care Giver questa legge utilizzato parametri in grado di parentela o vicinanza tra chi assiste che assistito è la condizione di malattia o disabilità di quest'ultimo. E secondo l'articolo uno di questa legge il Car Giver è de nita una persona che assiste e si prende cura del coniuge dell'altra parte dell'unione civile tra fi fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi ffi ffi ffi fi fi fi persone dello stesso sesso convivente di fatto un familiare o una ne entro il secondo grado o in alcuni casi speci ci anche un parente di terzo grado. Rispetto alle condizioni dell'assistito è considerato un CareGiver che si prende cura di una persona che a causa di una malattia infermità o disabilità croniche o degenerative non è in grado di essere autosu ciente e di prendersi cura di sé e si è riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua oppure sia titolare di un'indennità di accompagnamento è sempre questa legge dispone che venga istituito presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo da utilizzare per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura del CareGiver criteri e modalità di utilizzo del fondo sono stati de niti decreto ministeriale emanato nell'ottobre 2020.solo l’Emilia-Romagna e la Campania hanno legiferato in maniera speci ca riguardo il riconoscimento della funzione del caregiver. In genere i coniugi rappresentano la categoria più estesa dei Care Giver e si dividono tra coloro che accudiscono persone anziane e disabili o a ette da problemi di salute mentale.i caregiver genitori sono in meno numero ma l'aspettativa che i genitori assistono i gli che hanno esigenze particolari e di lunga superiore e deriva dal principio generale secondo cui i genitori devono prendersi cura dei gli. Man mano che il tempo passa e i gli non autosu cienti o disabili crescono diventa più gravosa la necessità di dare e ricevere assistenza. Un altro gruppo importante careGiver sono i gli adulti che si prendono cura dei genitori anziani. In genere sono soprattutto le donne ad essere coinvolti nella sfera di accudimento di una persona non autosu ciente quella relativa all'assistenza personale mentre i coinvolgimenti degli uomini a che fare con un sostegno di tipo pratico. Anche l'età rappresenta un altro fattore importante pietà del gruppo principale dei Car Giver oscilla tra i 43 e 64 anni ma va prestata particolare attenzione sia Care Giver molto giovani che a quegli anziani operai due gruppi che di solito sono in maggiore necessità di sostegno. Caregiver Principale, caregiver unico , assistenza condivisa Il caregiver principale o primario è la persona alla quale in genere fanno riferimento gli operatori. In alcuni casi il careGiver principale fa da portavoce per gli altri caregiver della famiglia, in altri è un caregiver unico che a ronta l'impegno dell’assistenza. Il CareGiver unico ha un ruolo fondamentale ed è necessario prestare molta attenzione a questa gura in quanto il problema cruciale sta nel fatto che nel momento in cui non sia più in grado di svolgere i suoi compiti anche solo temporaneamente la persona non autosu ciente o disabile avrà bisogno di molte prestazioni spesso urgenti. Il grado di aiuto o erto ai Care Giver principali degli altri componenti della famiglia varia a seconda delle relazioni familiari.L’ipotesi di un'assistenza condivisa tra vari componenti della famiglia è molto meno di usa. Cosa fanno i Car Giver le mansioni di un caregiver possono essere estremamente varie le principali sono: assistenza sica alla persona aiutare a lavarsi andare ai servizi igienici lavare i denti prendersi cura dei capelli… Queste mansioni possono espletate in varia misura a seconda dell'autonomia della persona. ffi ffi ffi fi fi ff fi ff fi fi ffi ff ff fi fi fi fi fi assistenza sanitaria i parenti spesso forniscono cure mediche sotto la supervisione di un operatore sanitario modi cato si occupano della gestione dei farmaci cambiare bende applicare unguenti… sostegno nella mobilità alcune persone hanno di coltà nel deambulare all'interno della casa che abbiamo bisogno di un sostegno per spostarsi da una stanza all'altra per sedersi o alzarsi… Potrebbero anche aver bisogno di cambiare posizione a letto per evitare piaghe da decubito e. Più pesante l'impegno sico per il caregiver più può andare incontro a problematiche di salute. Mansioni domestiche possono essere impegnati in tutte le attività domestiche cucinare pulire riparazioni giardinaggio… Anche fare la spesa o ritirare la pensione.se la persona di cui si prendono cura so re di disturbi mentali il CareGiver potrebbe essere l'unico responsabile per le decisioni nanziarie e altre importanti faccende sul futuro della famiglia. Quando il CareGiver anche altri impegni tra lavoro gli e altre persone a cui prestare assistenza le responsabilità aumentano in maniera rilevante. Monitoraggio e supervisione molti caregiver dedicano una grande quantità di tempo per controllare la persona di cui si occupano. Alcune persone devono essere controllate ad intervalli per sapere se hanno bisogno di qualcosa o assicurarsi che non siano cadute. Altri richiedono supervisione costante come nel caso di persone a ette da una grave demenza. In altri casi il la supervisione può essere regolare ma non quotidiana. Trascorrere del tempo assieme i CareGiver trascorrono lunghi periodi insieme alla persona di cui si occupano durante i quali ascoltano organizzano attività sociali e di svago queste attività rientrano nei compiti del CareGiver in quanto rientrano nelle mansioni di assistenza. Riabilitazione i CareGiver possono svolgere attività nalizzate alla guarigione o a recupero di una parziale autonomia della persona. In questo caso vengono seguiti da uno specialista a seconda della patologia rilevante. In questo ambito della cura è uno tra più grati canti per il CareGiver se ci sono segni di miglioramento nella persona assistita. Ancora meglio se i CareGiver instaurare un buon rapporto con gli operatori e sono coinvolti in modo tale da farli sentire utili e parte dell’équipe L'impatto del lavoro di cura Impatto del lavoro di cura mette in evidenza bisogni speci ci di supporto dei cargiver. Questi bisogni costituiscono un punto di partenza per una progettazione atta a soddisfarli. L'assistenza informale può implicare un reale pericolo di eccesso di lavoro in quanto può essere la causa di un esaurimento sico. Inoltre i caregiver svolgono anche un ruolo di continua supervisione e monitoraggio causando un logorio mentale derivante dal perenne stato d'allerta che devono mantenere nei confronti della persona di cui si occupano. Un altro elemento di stress è l'e etto del lavoro di cura sulle relazioni familiari: la mancanza di privacy la scarsa comprensione di per la natura della malattia e disaccordi a proposito del modo in cui il carghi ver fornisce assistenza in merito alle rispettive responsabilità… ff ff fi fi fi fi ffi fi

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