Elettrocardiogramma PDF
Document Details
Uploaded by ShinyUtopia5906
Università degli Studi di Milano Statale
Tags
Summary
Questo documento fornisce una panoramica sull'elettrocardiogramma (ECG), includendo le basi storiche, i meccanismi di funzionamento e le tecniche di registrazione. Il documento spiega i concetti chiave e fornisce informazioni utili sull'ECG.
Full Transcript
ELETTROCARDIOGRAMMA L'ECG: Registrazione dell'Attività Elettrica del Cuore L'elettrocardiogramma (ECG) è una tecnica che registra i potenziali elettrici generati dall'attività del cuore attraverso elettrodi posti sulla superficie del corpo. È fondamentale capire che l'ECG non misura direttamente la...
ELETTROCARDIOGRAMMA L'ECG: Registrazione dell'Attività Elettrica del Cuore L'elettrocardiogramma (ECG) è una tecnica che registra i potenziali elettrici generati dall'attività del cuore attraverso elettrodi posti sulla superficie del corpo. È fondamentale capire che l'ECG non misura direttamente la differenza di potenziale generata dal cuore, bensì la corrente che il cuore inietta nella rete di resistenze rappresentata dal corpo. Basi Storiche dell'ECG Waller e l'Elettrometro a Capillare: Funzionamento: Si basa sulla variazione della tensione superficiale di un liquido in base alla corrente che lo attraversa. Questa variazione modifica la curvatura del menisco di un liquido all'interno di un capillare. Sistema Bifasico: Utilizza mercurio (sensibile alle variazioni di corrente) e acido solforico (conduttore) per creare un voltmetro sensibile. Amplificazione Ottica: Una fonte luminosa proietta la curvatura su uno schermo, amplificando anche piccoli movimenti. Le variazioni vengono poi impresse su una lastra fotografica per ottenere l'andamento del potenziale nel tempo. Metodologia: Waller utilizzava un cane con le zampe immerse in soluzioni di acqua e sale per catturare la corrente. Limiti: Lento e "ruba" corrente al corpo, alterando la registrazione. Meccanocardiogramma: Registrazione meccanica dell'itto della punta del cuore. Einthoven e il Galvanometro a Filo: 1893: Introduce il termine "elettrocardiogramma". 1895: Disegna l'ECG basandosi sugli esperimenti di Waller, prima di registrarlo sperimentalmente. 1901: Invenzione del galvanometro a filo (più raffinato e meno "affamato" di corrente). 1905: Primo telecardiogramma. 1912: Definizione del triangolo di Einthoven. 1924: Nobel per la medicina. Funzionamento: Un filo conduttore posto tra due magneti viene percorso dalla corrente generata dal cuore. L'interazione tra i campi magnetici causa una deflessione del filo proporzionale alla variazione di potenziale. Anche in questo caso, si usava un'amplificazione ottica per imprimere le variazioni su una lastra fotografica. Lewis: Costruisce un elettrocardiografo basato sul galvanometro a filo di Einthoven, misurando l'ECG immergendo caviglia e polso in una soluzione salina. Dimostra che la differenza di potenziale tra spalla e polso è la stessa, dato che negli arti non scorre una corrente. Fattori che Determinano l'ECG 1. Modificazioni Elettriche Cellulari: L'attività elettrica di ogni singola cellula cardiaca è fondamentale. 2. Potenziali Extracellulari: L'ECG registra i potenziali extracellulari che si propagano nel torace (mezzo conduttore). Il cuore inietta corrente nel torace, e l'ECG registra la corrente, non la differenza di potenziale. 3. Sequenza di Eventi: L'interpretazione dell'ECG si basa sulla comprensione della sequenza di depolarizzazione e ripolarizzazione della massa cardiaca. 4. Il Terminale Centrale: Viene determinato un punto del corpo che non è influenzato dalla corrente cardiaca, detto terminale centrale. Propagazione dell'Onda di Potenziale nel Cuore e Onde dell'ECG 1. Onda P: La depolarizzazione inizia nel nodo senoatriale, si propaga attraverso gli atri, raggiunge il nodo atrioventricolare. Questo momento corrisponde all' onda P nell'ECG. 2. Ritardo nel Nodo Atrioventricolare: Il ritardo nel nodo atrioventricolare produce un momento di isoelettricità (linea piatta) nell'ECG. 3. Depolarizzazione Ventricolare: La depolarizzazione dei ventricoli inizia dalla parte centrale del ventricolo sinistro e dal setto, propagandosi poi verso l'apice e infine verso la base. 4. Polarità dell'Onda: Un elettrodo che vede un'onda di depolarizzazione allontanarsi registra un segno negativo, mentre un'onda che si avvicina un segno positivo. 5. Onda QRS: Rappresenta la depolarizzazione dei ventricoli, con una direzione complessa che si riflette nella forma caratteristica del complesso QRS nell'ECG. Ripolarizzazione del Cuore 1. Sequenza di Ripolarizzazione: La prima parte del cuore che si depolarizza è anche l'ultima che si ripolarizza, e viceversa. Questo avviene per evitare che si inneschino nuove depolarizzazioni prima che sia terminata la precedente. 2. Corrente di Ripolarizzazione: Ha segno e direzione opposti alla depolarizzazione, ma nell'ECG l'onda T ha lo stesso segno dell'onda QRS perché meno per meno fa più. 3. Ripolarizzazione Atriale: È mascherata dalla depolarizzazione e ripolarizzazione ventricolare. Tecniche di Registrazione: Linee di Corrente e Potenziale 1. Conduttore Lineare: Differenza di Potenziale: Tra due punti A e B di un conduttore lineare, con una serie di resistenze r, c'è una differenza di potenziale Va-Vb. Corrente: Calcolabile con la legge di Ohm (I=V/Rtotale). Gradiente di Potenziale: La differenza di potenziale tra due punti distanti r, in un conduttore con resistenza totale Rtotale, è data da V = (r/Rtotale) x (Va - Vb), creando un gradiente di potenziale. 2. Conduttore a Volume: Rete di Resistenze: Ogni elemento del volume ha la sua resistenza. Linee di Corrente: La corrente segue percorsi di minima resistenza, creando linee simili a quelle di campo magnetico. Gradiente di Potenziale: Anche in questo caso, dipende dal rapporto r/Rtotale e si trasla sulle linee di campo. Le linee più lunghe hanno maggiore resistenza e meno corrente. Punti Isopotenziali: Tutti i punti equidistanti tra A e B hanno lo stesso potenziale, così tutti i punti a metà tra A e B sono isopotenziali. 1. Registrazione Monopolare Area di Studio: Invece di concentrarsi su un singolo cardiomiocita, consideriamo un gruppo di cardiomiociti come un'area attiva. Propagazione del Potenziale d'Azione (PdA): Il PdA cardiaco è simile a quello nervoso, con una corrente ionica che entra nella cellula durante la depolarizzazione. Differenza Fondamentale: Nel cuore, la depolarizzazione si propaga sia a monte che a valle della zona di ingresso della corrente. A differenza del nervo, la corrente non si propaga a monte in quanto le cellule a monte sono già state depolarizzate e non sono refrattarie. Focus Esterno: Durante l'ECG, ci interessano le correnti che fluiscono all'esterno delle cellule, non quelle interne. Andamento Temporale: Il cuore si depolarizza completamente prima di ripolarizzarsi. Correnti Extracellulari: La corrente ionica (principalmente sodio e calcio) che entra nella cellula durante la depolarizzazione rende l'ambiente extracellulare leggermente più positivo. Viceversa, la ripolarizzazione rende l'ambiente extracellulare più negativo. Linee di Campo: Le correnti si propagano lungo linee di campo, e la misurazione dipende dalla posizione degli elettrodi: Elettrodo 1: Misura la massima corrente con segno positivo (avvicinamento del fronte di depolarizzazione). Elettrodo 3: Misura zero (si trova sulla linea di demarcazione tra il fronte positivo e negativo). Elettrodo 5: Misura la massima corrente ma con segno negativo (allontanamento del fronte di depolarizzazione). Linee di Potenziale: Hanno valori positivi anteriormente al fronte di depolarizzazione e negativi posteriormente. Esempio di Registrazione con 3 Elettrodi (E1, E2, E3): Fase Iniziale: E1 misura un valore massimo negativo (allontanamento), E2 un valore alto positivo, E3 un valore positivo minore (avvicinamento ma più lontano). Fase Intermedia: E1 misura un valore meno negativo, E2 misura zero (linea di demarcazione), E3 misura un valore positivo. Tessuto Totalmente Depolarizzato: Non c'è più corrente e la differenza di potenziale è zero. Importante: La contrazione non è finita quando la depolarizzazione termina. Ripolarizzazione: La ripolarizzazione, avvicinandosi all'elettrodo, dovrebbe dare un segno negativo, ma l'ordine di ripolarizzazione (l'ultima parte depolarizzata è la prima a ripolarizzare) fa sì che la corrente abbia segno positivo. 2. Registrazione Bipolare Differenza di Potenziale: Si misura la differenza di potenziale tra due elettrodi posti in punti diversi. Esempio: In A, si mostra la posizione degli elettrodi rispetto alla propagazione del segnale. In B, l'elettrodo 2 rileva una variazione positiva e l'elettrodo 1 una variazione negativa. La differenza tra i due dà il segnale massimo. Derivazione: È la differenza di potenziale misurata da una coppia di elettrodi in posizioni diverse sul corpo. Vettore: La derivazione può essere rappresentata come un vettore (dal polo negativo al polo positivo). Coincidenza con il Segnale: Se la derivazione è parallela alla depolarizzazione, il modulo della differenza di potenziale è massimo. Se è perpendicolare, il modulo è zero. Proiezione: Le derivazioni intermedie si ottengono tramite la proiezione geometrica (prodotto scalare tra i due vettori). Derivazioni di Einthoven: I: Polso destro (-) e polso sinistro (+). II: Polso destro (-) e caviglia sinistra (+). III: Polso sinistro (-) e caviglia sinistra (+). Misurazione negli Arti: Negli arti non scorre corrente, quindi misurare in questi punti equivale a misurare ai vertici di un triangolo ideale con il cuore al centro. Posizione degli Elettrodi: In clinica, la posizione degli elettrodi non cambia se il paziente tiene le braccia aperte o chiuse. Registrazioni Precordiali: Elettrodi posti direttamente sul torace (V1, V2, V3, V4, V5, V6). Posizione: V1 e V2: 4° spazio intercostale, ai lati dello sterno. V4: 5° spazio intercostale, sulla linea emiclaveare sinistra. V3: a metà tra V2 e V4. V6: alla stessa altezza di V4, sulla linea ascellare media. V5: alla stessa altezza di V4, sulla linea ascellare anteriore. Altri elettrodi possono essere posizionati (Vr, V7, elettrodo esofageo). Riferimento a Potenziale Zero: Non esiste un punto sul corpo che non sia influenzato dal cuore, quindi il riferimento zero è calcolato. Metafora dell'Acqua: Il potenziale è analogo all'altezza dell'acqua in una vasca. Il cuore sposta le cariche (acqua) senza variarne il volume. Somma dei Potenziali: In diastole, i potenziali VL, VF, VR sono uguali. Il cuore, come un'elica, sposta le cariche, quindi se uno aumenta, gli altri diminuiscono, ma la somma non cambia mai. La somma dei tre potenziali è un punto che non varia con l'attività cardiaca. 3. Derivazioni Bipolari Aumentate di Goldmann Misurazione: Il potenziale di un braccio è misurato rispetto alla media degli altri due punti. Aumento del Segnale: Rispetto alle derivazioni di Einthoven, quelle di Goldmann danno segnali più alti. Ad esempio, aVF = 3/2 VF (aVF è 1,5 volte più grande della media). Derivazioni: aVR: Misura il potenziale sul braccio destro rispetto alla media del braccio sinistro e della gamba sinistra. aVL: Misura il potenziale sul braccio sinistro rispetto alla media del braccio destro e della gamba sinistra. aVF: Misura il potenziale sulla gamba sinistra rispetto alla media del braccio sinistro e del braccio destro. Orientamento: Le sei derivazioni bipolari (3 di Einthoven + 3 di Goldman) permettono di vedere il cuore "da diverse angolazioni", come i numeri su un orologio. Le derivazioni sono: I (0°), II (60°), III (120°), aVR (-150°), aVF (90°) e aVL (-30°). Una negatività in derivazione I indica che il vettore cardiaco sta puntando a 180°. Evoluzione dell'Elettrocardiografo e Tecniche di Misura Elettrodi e Terminale Centrale di Wilson: Oltre agli elettrodi sul torace, si utilizzano 4 elettrodi sugli arti: polso sinistro, polso destro, caviglia sinistra e caviglia destra. La caviglia destra, idealmente, non è utilizzata per la misura diretta. Terminali di Wilson: Nella registrazione classica, i tre elettrodi degli arti sono collegati tramite resistenze elevate (10-50 kΩ) per creare un riferimento con potenziale zero (il terminale centrale di Wilson) che "ruba" poca corrente al corpo. Buffer: Si possono utilizzare degli amplificatori (buffer) che amplificano il segnale di un fattore 1, ma forniscono la corrente necessaria, evitando di sottrarla al corpo. In questo modo si genera un terminale centrale di Wilson che non altera il segnale. Cancellazione dei Disturbi: Il terminale centrale di Wilson, essendo influenzato solo da disturbi ambientali o muscolari, può essere invertito di segno e reimmesso nel corpo per cancellare tali disturbi. La pinza sulla gamba destra, quindi, non serve per la misura, ma per cancellare i disturbi. Fasi di Polarizzazione e Tracciato Elettrocardiografico 1. Onda P: Depolarizzazione degli atri, dal nodo senoatriale alla base cardiaca. È positiva sia in derivazione I che II perché il fronte di depolarizzazione si avvicina agli elettrodi positivi. 2. Onda Q: Depolarizzazione del setto da sinistra a destra. Evidente soprattutto in derivazione I, mentre è quasi inesistente in derivazione II, a causa dell'orientamento. 3. Onda R: Depolarizzazione del setto e dell'apice ventricolare, dall'interno verso l'esterno. Proiezione positiva sia in derivazione I che II, creando un picco di tensione. 4. Isoelettricità: Il tracciato rimane a zero durante la contrazione, quando tutto il ventricolo è depolarizzato. Non c'è movimento di corrente. 5. Onda T: Ripolarizzazione ventricolare, corrente di verso opposto all'onda R. Segna la fine della contrazione e segue il segno della R. Propagazione e Derivazioni: Ogni fase di depolarizzazione è visualizzata diversamente nelle 6 derivazioni bipolari (VR, VL, VF, I, II, III) e nelle 6 derivazioni precordiali (V1, V2, V3, V4, V5, V6). Ad esempio, nell'istante in cui la depolarizzazione si propaga dal centro verso l'apice, V1 e V2 vedono un picco negativo, V3 è quasi a zero, V4 è più positivo, V5 e V6 sono positive. Nelle bipolari, la derivazione II ha il picco più grande. VR è negativa, VL è a zero e VF è positiva. Le derivazioni mostrano la proiezione del vettore di depolarizzazione. Onda Q: In derivazione I, il suo segno è negativo perché la depolarizzazione va dall'interno del ventricolo sinistro verso destra. Asse Cardiaco: L'asse cardiaco è la direzione di orientamento del cuore. Un cuore più verticale avrà un Q negativo in I e II. Un cuore medio avrà l'asse a +45 gradi, e la Q non si vedrà in II. I cuori "giusti" hanno un asse tra -30 e +90 gradi. Convenzioni nell'Elettrocardiogramma Derivazioni e Regioni del Cuore: V1 e V2: vedono il setto. V3 e V4: vedono la parete anteriore del ventricolo. I, aVL, V5 e V6: vedono la parete laterale. II, III e aVF: vedono la parete inferiore e l'apice. Carta Standard: 1 cm di altezza = 1 mV 25 mm di lunghezza = 1 secondo Quadrato da 5x5 mm = 0,5 mV di altezza e 200 ms di durata. Quadrato da 1x1 mm = 100 μV di altezza e 40 ms di durata. Regolazione: Si possono regolare guadagno di ampiezza e velocità di scorrimento. Tracciato Standard: Onda P: 1.5-2 mm di altezza (100-200 μV), durata di 80-100 ms. Complesso QRS: Onda R alta 1 cm (1 mV), durata di 70 ms. Segmento ST: Isoelettrico, dura 120-150 ms. Onda T: 200-500 μV, variabile. Nomenclatura: Onde: P, Q, R, S, T (e U in alcuni casi). Segmenti: Tratti isoelettrici (PR e ST). Intervalli: Comprendono una o più onde (PR, QRS, QT). Durate: Onda P: 60-100 ms QRS: 80-100 ms Onda T: 160-200 ms Intervallo PR: 200 ms Intervallo ST: 300 ms Intervallo QT: Importante per studiare sindromi del QT lungo Somma T+ST+QRS = 450 ms Regola del 300: Permette di misurare la frequenza cardiaca velocemente ad occhio: si dividono 300 per il numero di quadretti (5x5) tra un complesso QRS e il successivo. Un tracciato con 6 quadretti tra due QRS, avrà una frequenza di 50 bpm. Una frequenza normale è di 60-70 bpm, con 4,5-5 quadretti tra due QRS. ECG E DISTRIBUZIONE DELL'ECCITAZIONE CARDIACA In questa lezione, esamineremo la relazione tra il tracciato ECG e la progressione del potenziale d'azione (PdA) attraverso il cuore. Correlazione Temporale: Le varie fasi dell'ECG (onde P, QRS, T) sono associate a momenti specifici della conduzione cardiaca: a (Tempo 0): Attivazione del nodo senoatriale (inizio del ciclo). Attivazione Atriale: L'attivazione della muscolatura atriale genera l'onda P. b: Passaggio attraverso il nodo atrioventricolare, con un rallentamento della conduzione che si riflette nel segmento PR/PQ. c, d: Conduzione attraverso il fascio di His. e: Depolarizzazione della faccia anteriore del ventricolo. f: Depolarizzazione dell'apice ventricolare. g: Depolarizzazione della regione posteriore-basale del ventricolo, che può generare un'onda S. Onda T: Ripolarizzazione ventricolare. Potenziali d'Azione e ECG: L'ECG, misurato a livello extracorporeo, è correlato all'andamento dei potenziali d'azione intracellulari. Atrio: Depolarizzazione atriale corrisponde all'onda P. Ventricolo: La ripolarizzazione atriale è nascosta dalla depolarizzazione ventricolare (complesso QRS). La ripolarizzazione ventricolare corrisponde all'onda T. Relazione Aree: L'apice ventricolare si depolarizza per primo e si ripolarizza per ultimo, mentre la base si depolarizza per ultima e si ripolarizza per prima. Correlazione Ideale tra QRS e T: L'area sotto l'onda QRS (depolarizzazione) sarebbe uguale all'area sotto l'onda T (ripolarizzazione), perché la quantità di carica per depolarizzare è uguale a quella per ripolarizzare. La T è più schiacciata perché la ripolarizzazione è più lenta. Questo ragionamento non torna sempre nella pratica ma è utile per la memorizzazione. Refrattarietà e Ritardo: La refrattarietà prolungata e il ritardo nella conduzione AV prevengono il tetano cardiaco e assicurano che la contrazione atriale completi la sua funzione prima che inizi la contrazione ventricolare. Tracciato ECG Standard e Analisi Tracciato Standard: In un ECG standard, le derivazioni vengono presentate in sequenza (I, II, III, aVR, aVL, aVF, V1-V6) per un certo numero di secondi. Onda R e Derivazioni: L'onda R è positiva in I, II, III e negativa in aVR (si allontana dall'atrio destro). È negativa in V1 e V2 (elettrodi sopra i ventricoli), bifasica in V3 e positiva in V4 e V5. Analisi di Tracciati Anomali: Per capire le anomalie, si analizza l'asse cardiaco e la direzione del vettore di depolarizzazione. La lettura di ogni derivazione è la proiezione del vettore depolarizzazione su quella derivazione. Determinazione dell'Asse Cardiaco: Proiezione del Vettore: La proiezione del vettore di depolarizzazione su ciascuna derivazione determina la forma d'onda registrata. Integrazione delle Derivazioni: Integrando le informazioni di diverse derivazioni si può triangolare il vettore di depolarizzazione, determinandone l'orientamento. Derivazione con R Massima: Si individua la derivazione bipolare con l'onda R più grande per conoscere la direzione dell'asse. Le derivazioni sono disposte a circa 30° l'una dall'altra. Vettorcardiogramma e Asse Cardiaco Vettorcardiogramma: È il luogo dei punti "spazzolati" dalla punta del vettore di depolarizzazione nel tempo. Ha un loop P, un loop QRS e un loop T. Loop P: Generato dalla depolarizzazione atriale. Loop QRS: Inizia con una Q negativa in V1 e V2, poi forma una R sempre più accentuata e si chiude. Loop T: Piccola traccia della ripolarizzazione. Asse Cardiaco: La direzione dell'onda R, per la determinazione dell'asse non è necessario fare il vettorcardiogramma completo, ma è sufficiente guardare l'onda R più grande delle derivazioni bipolari. In un tracciato normale l'asse sarà proiettato verso 60°, quindi la seconda derivazione sarà la più alta. Asse Cardiaco 3D: Il vettore cardiaco si muove da destra a sinistra, dall'alto al basso e da davanti verso indietro. Per questo motivo aVF misura l'attività dalla base del cuore. Per essere precisi, l'asse cardiaco si calcola proiettando la massima onda R meno la massima onda negativa (U o S) su ogni asse. Se l'onda R e la onda S o U sono opposte, si cancellano (come artefatto). Valori Normali e Deviazioni Cuore Normale: Asse tra -30° e +90°. Left Axis Deviation: Asse inferiore a -30°. Right Axis Deviation: Asse superiore a +90°. Regola dei Due Pollici: Se R è positiva in prima e aVF, l'asse è normale. R positiva in prima: Asse nel semipiano sinistro. R positiva in aVF: Asse nel semipiano inferiore. Se positive entrambe, asse tra 0° e 90°. Left Axis Deviation con aVF Negativa: Se aVF è negativa, guarda la seconda derivazione. Se questa è nulla, l'asse è normale. Se è negativa, c'è una forte deviazione (es. -45°). Convenzione: 0° è orizzontale, 90° è "verso il terreno", 270° è "verso la gola" e -90 verso sinistra. Analisi delle Anomalie: Un tracciato con una forte right axis deviation può indicare problemi nel posizionamento degli elettrodi. ALTERAZIONI DELL'ECG: PANORAMICA SU IPERTROFIA, BLOCCHI, ISCHEMIA E ARITMIE In questa lezione, esploreremo come diverse patologie e alterazioni del sistema cardiovascolare si riflettano sul tracciato elettrocardiografico (ECG). Ipertrofia Ventricolare Ipertrofia Ventricolo Sinistro: Deviazione Assiale: L'asse cardiaco si sposta verso sinistra a causa della maggiore forza di depolarizzazione del ventricolo sinistro. Allungamento QRS: Il complesso QRS può risultare leggermente allungato, indicando un tempo di depolarizzazione maggiore. Ipertrofia Ventricolo Destro: Deviazione Assiale: L'asse cardiaco si sposta verso destra. Allungamento QRS: Il QRS può essere allungato, simile all'ipertrofia ventricolare sinistra. Blocchi di Branca Blocco di Branca Destra: Ritardo di Depolarizzazione: Il potenziale d'azione si propaga prima nel ventricolo sinistro e poi nel destro a causa del blocco della branca destra. Allungamento QRS: Il complesso QRS è allungato a causa del ritardo di depolarizzazione del ventricolo destro. Deviazione a Destra del QRS: La parte finale del QRS spinge il vettore verso destra, indicando l'attivazione ritardata del ventricolo destro. Onda T Invertita: L'ordine inverso di ripolarizzazione ventricolare genera una onda T invertita rispetto al QRS. Blocco di Branca Sinistra: Ritardo di Depolarizzazione: Il potenziale d'azione si propaga prima nel ventricolo destro e poi nel sinistro a causa del blocco della branca sinistra. Allungamento QRS: Il QRS è allungato. Deviazione a Sinistra del QRS: La parte finale del QRS spinge il vettore verso sinistra, indicando l'attivazione ritardata del ventricolo sinistro. Onda T Invertita: La T è invertita rispetto al QRS e più forte del blocco di branca destro. Ischemia e Corrente di Lesione Impedimento della Ripolarizzazione: L'ischemia (mancanza di ossigeno) o la necrosi (morte cellulare) del tessuto impedisce la ripolarizzazione, mantenendo la parte lesa in uno stato depolarizzato. Potenziale di Riposo Alterato: Il potenziale intracellulare della parte lesa è meno negativo (più alto del normale) rispetto al tessuto sano, generando una "corrente di lesione" che si propaga verso le aree circostanti. Tecniche di Misurazione: Per individuare la corrente di lesione, è necessario un punto di riferimento a potenziale zero. La linea isoelettrica, solitamente assunta come zero, non è il vero zero di potenziale. Punto J: Alla fine del complesso QRS, quando tutto il cuore è depolarizzato, cessa la corrente di lesione. Il punto J (fine della S) indica il potenziale di riferimento a zero. Identificazione della Lesione: Proiettando il potenziale di riferimento (punto J) all'indietro si individua la corrente di lesione (e quindi l'infarto) in base a quando il cuore è in diastole. Vettore di Corrente di Lesione: La base del vettore corrente di lesione indica dove guardare per trovare l'infarto, dato che la corrente va dalla zona lesa al resto del miocardio. Esempio: Se il potenziale all'inizio del tratto ST (punto J) è maggiore dello 0, si ha una corrente di lesione positiva. Analizzando il vettore di corrente di lesione con le derivazioni, la parte lesa viene identificata con la sua direzione e le derivazioni adiacenti. Se è positiva in V2 e negativa in V6 la lesione è posteriore. Tratto ST: Il tratto ST, il momento in cui il cuore non si sta né depolarizzando né ripolarizzando, è utile nell'identificazione della corrente di lesione. Importanza: L'individuazione della corrente di lesione è cruciale per capire l'estensione e la posizione dell'infarto. Aritmie Ritmo Sinusale Normale: Battito regolare con onde P-QRS-T. Ritmo Giunzionale: Manca l'onda P; l'impulso parte dal nodo atrioventricolare. Ritmo Ventricolare: Il QRS è alterato perché l'impulso non segue la normale via di conduzione, bensì parte da un punto del ventricolo. Bradicardia Sinusale: Ritmo lento con onde P distanziate. Tachicardia Sopraventricolare: Frequenza elevata, le onde P possono sovrapporsi all'onda T precedente. Flutter Atriale: Rapida serie di contrazioni atriali. Fibrillazione Atriale: Contrazioni atriali disorganizzate, con complessi QRS occasionali. Tachicardia Ventricolare: QRS alterato a causa dell'origine dell'impulso nel ventricolo. Fibrillazione Ventricolare: Frequenza elevata e disorganizzata, con arresto emodinamico. Può portare all'asistolia ventricolare. Extrasistole Atriale: Battito anomalo che si intercala tra battiti regolari. Extrasistole Ventricolare: QRS alterato, origine dell'impulso anomala (non nel nodo SA). Multi- focali se l'origine degli impulsi è diversa in diversi punti del ventricolo. Blocchi Atrioventricolari: Primo Grado: Intervallo PR allungato. Secondo Grado: Alcune onde P non sono seguite dal QRS. Terzo Grado: Onde P non seguite da complessi QRS, necessita di pacemaker.