La Gittata Cardiaca: Regolazione e Importanza Fisiologica PDF

Summary

Questo documento fornisce una panoramica sulla gittata cardiaca: regolazione e importanza fisiologica. Copre argomenti come la coordinazione tra i circoli sistemico e polmonare, l'importanza della gittata cardiaca, la relazione tra gittata cardiaca, superficie corporea ed età, e le variazioni della gittata cardiaca in base a condizioni fisiologiche.

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LA GITTATA CARDIACA: REGOLAZIONE E IMPORTANZA FISIOLOGICA La gittata cardiaca, ovvero il volume di sangue pompato dal cuore in un minuto, è un parametro cruciale che richiede una precisa regolazione. Un aspetto fondamentale è la coordinazione tra i due ventricoli, che agiscono come due pompe indipen...

LA GITTATA CARDIACA: REGOLAZIONE E IMPORTANZA FISIOLOGICA La gittata cardiaca, ovvero il volume di sangue pompato dal cuore in un minuto, è un parametro cruciale che richiede una precisa regolazione. Un aspetto fondamentale è la coordinazione tra i due ventricoli, che agiscono come due pompe indipendenti ma coordinate, essenziali per la circolazione doppia e completa del sistema circolatorio umano. Coordinazione tra i Circoli Sistemico e Polmonare La gittata cardiaca deve essere identica nei due circoli (sistemico e polmonare). Un'incongruenza tra i due flussi porterebbe ad un accumulo di liquidi, con conseguente edema polmonare (dovuto all'accumulo nel circolo polmonare). L'obiettivo principale della gittata cardiaca è quindi di adattare il flusso locale ai vari distretti, considerando anche la legge di Laplace (che regola le tensioni nelle pareti di strutture cave come il cuore). Gittata Cardiaca, Superficie Corporea ed Età Esiste una correlazione tra la gittata cardiaca e la superficie corporea, come mostrato nei grafici: Proporzionalità: La gittata cardiaca aumenta all'aumentare della superficie corporea. Pendenza: La pendenza della relazione è più elevata nell'infanzia e in organismi piccoli, per soddisfare le elevate necessità metaboliche. Indice Cardiaco: In clinica, l'indice cardiaco (IC) valuta se la gittata cardiaca è adeguata alle necessità metaboliche basali di un individuo. L'indice cardiaco è elevato nei bambini e diminuisce con l'età. Un adulto giovane ha un IC di circa 3-3,5 (che corrisponde alla pendenza della relazione Gittata cardiaca - superficie). Anziani: Negli anziani la gittata cardiaca tende a diminuire, risultando meno sovrabbondante rispetto alle necessità metaboliche, che a loro volta si riducono. Variazioni della Gittata Cardiaca La gittata cardiaca è soggetta a diverse variazioni in base a condizioni fisiologiche: Circoli Sistemico e Polmonare: La gittata nei due circoli è la stessa, ma la pressione polmonare è molto più bassa di quella sistemica (circa 5 volte). Di conseguenza, la resistenza polmonare è 5 volte minore. Postura: Il passaggio dalla posizione clinostatica (sdraiata) all'ortostatismo (in piedi) tende a ridurre la gittata cardiaca. Sonno: Durante il sonno, la gittata cardiaca diminuisce di circa il 10%. Esercizio: Durante l'esercizio fisico la gittata cardiaca può aumentare anche di 6 volte: un aumento di 3 volte è dovuto alla frequenza cardiaca (che può arrivare fino a 200 bpm) e un aumento di 2 volte è dovuto al volume di eiezione (da 70ml a 140 ml). La gittata cardiaca può raggiungere i 30 l/min, con un consumo di ossigeno che può raggiungere i 3 l/min, rispetto ai 250 ml di riposo. Distribuzione della Gittata Cardiaca e del Consumo di Ossigeno La gittata cardiaca deve soddisfare le necessità metaboliche di vari tessuti, che hanno consumi metabolici diversi: Elevata Attività Metabolica: Reni e fegato (soprattutto il rene, con un consumo di ossigeno per grammo di tessuto maggiore del cervello). Anche il cervello ha un consumo elevato, nonostante sia inferiore al rene. Attività Metabolica Moderata: Miocardio (con un rendimento basso, consuma più ossigeno di quanto produce come potenza a riposo), e muscolo scheletrico (a riposo consuma poco). Ripartizione del Flusso: Se dividiamo la gittata cardiaca totale in quattro "fette", approssimativamente un quarto va ai reni, un quarto al cervello e alle coronarie, un quarto a fegato e visceri, e un ultimo quarto al muscolo scheletrico a riposo e alla cute. Ripartizione del Consumo di Ossigeno È utile confrontare la ripartizione del flusso con la ripartizione dei 250 ml di ossigeno che introduciamo a riposo: Cuore: La richiesta di ossigeno del cuore è comparabile alla gittata cardiaca che lo irrora. Cervello: Ha una perfusione in eccesso rispetto al suo consumo metabolico. Fegato e Visceri: Sono perfusi in maniera congrua rispetto al loro fabbisogno. Rene: È particolarmente sovraperfuso non solo per le sue necessità metaboliche, ma anche per svolgere la funzione di filtrazione. Cute: È sovraperfusa per la dissipazione del calore, oltre che per le sue esigenze metaboliche. Spero che questa sintesi sia utile per lo studio della gittata cardiaca e delle sue dinamiche. MISURAZIONE DELLA GITTATA CARDIACA: METODI E PRINCIPI La gittata cardiaca, fondamentale per l'efficienza del sistema circolatorio, può essere misurata attraverso diverse metodologie, tutte basate sull'uso di un tracciante, che può essere endogeno o esogeno. Legge di Fick: Utilizzo dell'Ossigeno come Tracciante Endogeno Il metodo di Fick si basa sull'analisi del consumo di ossigeno. Un approccio intuitivo è: 1. Consumo di Ossigeno: Assorbiamo circa 250 ml di ossigeno al minuto. 2. Contenuto di Ossigeno nel Sangue: In media, 1 decilitro di sangue contiene 15 ml di ossigeno disciolto. 3. Assorbimento Polmonare: Il sangue venoso, dopo il passaggio dagli alveoli, aumenta il suo contenuto di ossigeno di 5 ml/dl (da 15 a 20 ml/dl). 4. Calcolo: Per calcolare quanti decilitri di sangue sono necessari per trasportare i 250 ml di ossigeno, si divide il consumo di ossigeno (250 ml) per l'aumento di ossigeno per decilitro (5 ml/dl), ottenendo 50 dl/min. Questo corrisponde a una gittata cardiaca di 5 L/min. Formalmente, la legge di Fick afferma che il consumo di ossigeno è uguale alla gittata cardiaca moltiplicata per la differenza artero-venosa di ossigeno: Gittata cardiaca = Consumo di O2 / (Concentrazione O2 arteriosa - Concentrazione O2 venosa) Questa formula richiede misurazioni della concentrazione di ossigeno nel sangue arterioso e venoso. Metodo della Diluizione: Uso di un Tracciante Esogeno (Colorante) Questo metodo si basa sul principio di conservazione della massa, noto anche come principio delle diluizioni. Si inietta un colorante a velocità costante nel sangue venoso e si misura la sua concentrazione nel sangue arterioso. Relazione tra Concentrazione e Gittata: Più alta è la concentrazione del colorante, minore è la gittata cardiaca. Approccio Stazionario: Una volta che la concentrazione del colorante nel sangue si stabilizza, la gittata cardiaca si calcola dal rapporto tra la velocità di iniezione del colorante e la sua concentrazione nel sangue. Integrazione e Ricircolo: Per evitare errori dovuti al ricircolo del colorante, si integra nel tempo la concentrazione del colorante: la massa totale iniettata del tracciante è pari alla gittata cardiaca per l’integrale della concentrazione nel tempo. Questo permette di stimare la gittata cardiaca. Analisi della Curva di Diluizione del Tracciante: La concentrazione del colorante aumenta inizialmente, poi decresce con un andamento esponenziale. Questo andamento è dovuto al fatto che una parte del volume ventricolare non viene espulso a ogni battito e quindi il colorante ha modo di permanere. Analizzando la fase decadente (che in scala logaritmica è lineare), si può calcolare l'area sottesa alla curva, e, dividendo la massa totale iniettata per l'area, si ottiene la gittata cardiaca. Diluizione Termica: Uso della Temperatura come Tracciante Questo metodo, simile alla diluizione di un colorante, utilizza una soluzione fisiologica fredda (0°C) come tracciante. Un catetere viene inserito nel cuore per misurare la temperatura del sangue: Principio: Si inietta un bolo di soluzione fisiologica fredda e si misura la variazione di temperatura nel sangue. Vantaggi: Il ricircolo non è un problema poiché, una volta che la soluzione fisiologica si è riscaldata, non influisce più sulla misurazione. Calcolo: L’integrale nel tempo della diminuzione di temperatura permette di calcolare la gittata cardiaca. Metodi Indiretti: Doppler ed Ecografia Doppler: Utilizza lo stesso principio per cui la frequenza di un'onda sonora è percepita diversa se la sorgente è in movimento (es. sirena ambulanza). Permette di misurare la velocità del flusso sanguigno. Ecografia: Permette di registrare l'elettrocardiogramma e i diametri del ventricolo in sistole (diametro telesistolico) e in diastole (diametro telediastolico), per stimare la gittata cardiaca. Questi metodi sono meno invasivi, ma anche meno precisi. Frequenza Cardiaca e Gittata Cardiaca: Una Relazione Complessa La gittata cardiaca è data dal prodotto della gittata sistolica (volume di sangue espulso ad ogni battito) e della frequenza cardiaca (battiti al minuto). Modello Ideale vs. Reale: Se il cuore fosse un pistone rigido, la gittata cardiaca aumenterebbe linearmente con la frequenza. Nella realtà, però, se il ventricolo ha poco tempo per riempirsi, la gittata non aumenta linearmente ma anzi, ad elevate frequenze, può ridursi. Adattamento Fisiologico: Il cuore fisiologico mantiene un volume di eiezione che può anche aumentare leggermente a certe frequenze, permettendo alla gittata cardiaca di salire con la frequenza in modo più efficiente. Questo adattamento è regolato dal sistema nervoso autonomo. Controllo Nervoso della Gittata Cardiaca Il cuore è innervato dal sistema nervoso autonomo: Sistema Orto-simpatico: Origina dalle catene gangliari cervicali. Agisce tramite recettori beta 1 della noradrenalina. L'effetto sul miocardio di lavoro è prevalentemente ionotropo (aumento della contrattilità). L'effetto sul nodo senoatriale e atrioventricolare è prevalentemente cronotropo (aumento della frequenza). Sistema Para-simpatico: Origina dal nervo vago. Agisce sui nodi senoatriale e atrioventricolare. L'effetto è prevalentemente quello di rallentare la velocità di conduzione a livello dei nodi. Effetti Sulla Gittata L'effetto più potente sulla gittata cardiaca è quello ortosimpatico. In condizioni normali, la gittata cardiaca di 5 l/min è mantenuta da un bilancio tra i due sistemi. La condizione normale è il punto di equilibrio tra l'assenza dell'ortosimpatico e l'assenza del parasimpatico. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio della misurazione della gittata cardiaca e del suo controllo nervoso. CONTROLLO INTRINSECO DEL CUORE E STUDI DI FRANK E STARLING Oltre al controllo estrinseco, il cuore possiede un controllo intrinseco legato al ritorno venoso, al riempimento ventricolare e al volume telediastolico. Gli studi di Frank e Starling hanno chiarito come questi fattori influenzino la forza di contrazione del cuore. Studi di Frank sul Cuore di Rana Frank, studiando il cuore di rana (solo il ventricolo), ha analizzato la relazione tra volume telediastolico e forza di contrazione, utilizzando diversi protocolli. Contrazione Isovolumica: Il cuore viene fatto contrarre contro un carico elevato, misurando la pressione intracardiaca. Contrazioni con Carico Elastico e con Pressione Costante: Ha studiato anche contrazioni con diverse pressioni da vincere per l'eiezione. Curva Tensione-Volume: La sua scoperta principale è stata la curva di tensione isovolumetrica in funzione del volume telediastolico. La Curva di Frank: Tensione Passiva e Attiva Frank ha generato due curve: 1. Curva di Tensione Passiva: Mostra la pressione necessaria per riempire passivamente il ventricolo a determinati volumi. 2. Curva di Tensione Attiva: Rappresenta la forza contrattile sviluppata dal ventricolo una volta attivato. L'interazione tra queste due curve permette di visualizzare come il volume telediastolico influenzi sia la tensione passiva che quella attiva. Oltre al fattore "più o meno affaccio actina miosina" entra in gioco la legge di Laplace. Legge di Laplace e Tensione di Parete La legge di Laplace spiega come la tensione della parete di un organo cavo sia influenzata dalla pressione endocavitaria e dal raggio della camera. Relazione: A parità di pressione endocavitaria, maggiore è il raggio della camera, maggiore sarà la tensione di parete necessaria per contrastarla. Interpretazione Grafica: Consideriamo due capillari di diversa sezione: a parità di tensione di parete, la forza che si oppone alla pressione all'interno del capillare è minore nel capillare più largo. Efficienza del Cuore: Un ventricolo più piccolo è più efficiente, perché a parità di pressione, la sua parete deve generare meno tensione. Cardiomiopatie Dilatative: La legge di Laplace spiega i danni meccanici nelle cardiomiopatie dilatative. Un cuore che si dilata aumenta il suo raggio e richiede una maggiore tensione di parete, con conseguente scompenso. Il cuore non riesce più a svuotarsi e si dilata sempre di più. Relazione tra Pressione e Tensione: L'Emisfera Pressione e tensione hanno la stessa direzione in un emisfera. Analizzando le forze che agiscono su una semisfera si ottiene la formula classica della legge di Laplace. Tensione per Unità di Lunghezza: La tensione di parete è considerata come una forza per unità di lunghezza. Tensione per Unità di Superficie: La tensione di parete può essere espressa come forza per unità di superficie (tensione/spessore). Adattamento del Cuore: Un cuore che lavora contro un carico maggiore tende ad aumentare il suo spessore (ipertrofia) per diminuire la tensione di parete per unità di superficie. Contrazione e Rilassamento: L'aumento di pressione ventricolare permette al cuore di continuare l'eiezione anche dopo la ripolarizzazione ventricolare (onda T). Questo è dovuto all'inerzia del sangue e al fatto che il raggio del ventricolo si riduce durante la contrazione, diminuendo la tensione di parete. Studi di Starling sul Cuore di Cane Starling ha studiato lo stesso problema di Frank, ma su un sistema cuore-polmoni completo di cane (con due ventricoli). Ha misurato la variazione di volume del ventricolo immergendolo in un liquido e misurando lo spostamento del volume. Poteva agire su: Pressione di Riempimento Atriale e Ventricolare (Precarico): Regolato dal ritorno venoso. Carico sul Circolo Arterioso (Postcarico): Simulata da un resistore di Starling (tubulo flessibile immerso in un contenitore a pressione). Effetti del Precarico e del Postcarico Starling ha dimostrato l'influenza del precarico (aumento della pressione di riempimento) e del postcarico (aumento della pressione necessaria all'apertura della valvola aortica) sulla performance cardiaca. In altri esperimenti ha usato un reservoir a pressione costante, posizionato a livelli diversi per creare diverse pressioni. Spero che questa sintesi dettagliata sia utile per comprendere il controllo intrinseco del cuore, gli studi di Frank e Starling e la legge di Laplace. EFFETTI DELLE VARIAZIONI DI PRECARICO E POSTCARICO SUL CUORE In questa lezione, esamineremo come le variazioni del precarico (pressione di riempimento) e del postcarico (resistenza all'eiezione) influenzino la funzione cardiaca, il volume telediastolico e telesistolico, e la gittata cardiaca. Effetti dell'Aumento del Precarico L'aumento della pressione venosa centrale (precarico) ha impatti significativi sulla pressione arteriosa, sui volumi ventricolari e sulla gittata cardiaca: Volume Telediastolico: L'aumento del precarico porta a un maggiore riempimento ventricolare e quindi ad un aumento del volume telediastolico. Volume Telesistolico: Il ventricolo si svuota di più ma non ritorna al volume telesistolico di partenza, questo perchè la crescita del volume telediastolico è maggiore dello spostamento del volume telesistolico. Volume di Eiezione: Di conseguenza, si verifica un aumento del volume di eiezione. Effetti dell'Aumento del Postcarico L'aumento della resistenza all'eiezione (postcarico), simulato dall'aumento della pressione sul resistore di Starling, porta a: Gittata Pulsatoria: A lungo termine, la gittata pulsatoria rimane costante, ma si osserva un aumento del volume di riserva. Fase Iniziale: Inizialmente, il volume telediastolico rimane normale (quello determinato dal ritorno venoso), ma il ventricolo non si svuota completamente. Transitorio: Questo porta a una diminuzione transitoria del volume di eiezione, che viene poi recuperata. Curva Pressione-Volume e Variazioni del Pre e Postcarico L'analisi della curva pressione-volume del ventricolo permette di visualizzare graficamente gli effetti del pre e postcarico: Ciclo Cardiaco Normale: Riempimento Passivo: Il ventricolo si riempie passivamente fino a 120-130 ml, partendo da un volume di riserva (telesistolico) di 55-60 ml. Contrazione Isovolumica: La pressione aumenta fino all'apertura della valvola aortica (80 mmHg), con chiusura della valvola atrio-ventricolare (1° tono). Eiezione: Inizialmente più rapida, si riduce man mano che il ventricolo perde efficacia, fino alla chiusura della valvola aortica. Rilasciamento Isovolumico: Il volume non cambia, ma la pressione diminuisce fino all'apertura della valvola atrio-ventricolare. Aumento del Precarico: Maggiore Riempimento: Il ventricolo si riempie di più. Contrazione Isovolumica Accorciata: C'è meno tempo per la contrazione isovolumica. Contrazione Auxotonica Prolungata: C'è più tempo per la contrazione di eiezione (auxotonica). Maggiore Eiezione: Si verifica un'eiezione di maggiore volume con un volume telesistolico che aumenta di meno rispetto a quanto è cresciuto il volume telediastolico. Impatto a Lungo Termine: Il sistema deve rimanere compensato perché il sistema cardiaco non entri in patologie e problematiche come l'ipertrofia ventricolare. Aumento del Postcarico: Pressione Aumentata: La pressione necessaria per aprire la valvola aortica aumenta. Eiezione Ridotta Inizialmente: Il ventricolo eietta meno, il volume telesistolico aumenta. Compensazione: Con un nuovo ciclo, il ventricolo si riempie fino a un volume maggiore, e, con lo stesso postcarico eiezione maggiore, ma l'effetto è solo un cambiamento a sinistra della curva pressione volume. La Legge di Frank-Starling e la Funzione Ventricolare La relazione tra precarico, postcarico e performance cardiaca è sintetizzata dalla legge di Frank-Starling. Curve della Funzione Ventricolare: Gittata Cardiaca vs. Pressione Atriale: La gittata cardiaca aumenta all'aumentare della pressione dell'atrio destro (e quindi del ritorno venoso). Volume di Eiezione vs. Volume Telediastolico: Il volume di eiezione aumenta all'aumentare del volume telediastolico. Stato Contrattile: Questa relazione dipende anche dallo stato contrattile degli elementi contrattili. Limite di Compensi: La legge di Frank-Starling ha un limite, oltre il quale il cuore non riesce più a far fronte all'aumento del precarico e il volume di eiezione diminuisce sia per la dilatazione dei sarcomeri sia per effetto negativo della legge di Laplace. (circa 300ml telediastolici). Variazioni del Postcarico e la Gittata Cardiaca Indipendenza Fisiologica: In condizioni di riposo, la gittata cardiaca è indipendente dalla pressione arteriosa fino a un certo limite (circa 150 mmHg). Calo Oltre il Limite: Oltre questo limite, in assenza di riflessi cardiovascolari, la gittata cardiaca inizia a calare. Spero che questa sintesi dettagliata sia utile per comprendere gli effetti delle variazioni di precarico e postcarico sulla funzione cardiaca. CONTROLLO INTEGRATO DELLA GITTATA CARDIACA E DEL RITORNO VENOSO: L'APPROCCIO DI GUYTON Per comprendere appieno la regolazione della gittata cardiaca, dobbiamo considerare non solo il controllo intrinseco del cuore, ma anche gli effetti dei volumi respiratori e del volume di riempimento dell'intero circolo. L'approccio di Guyton è particolarmente utile per questo scopo. Valutazione della Funzionalità Ventricolare La funzionalità ventricolare è legata all'efficacia del ventricolo in funzione della lunghezza delle fibre a riposo. Non potendo misurare direttamente la lunghezza delle fibre, si utilizzano parametri indiretti, come: Pressione Venosa Centrale, Pressione Telediastolica, Volume Telediastolico, Diametro Ventricolare Pressione Atriale (usata da Guyton) La forza di contrazione può essere valutata, in maniera indiretta, attraverso: Volume di Eiezione Ventricolare, Lavoro Sistolico, Gittata Cardiaca (usata da Guyton) Curve di Efficacia Ventricolare: Gittata Cardiaca e Pressione Atriale Guyton utilizza la pressione atriale e la gittata cardiaca per valutare sia la componente attiva (cuore) che quella passiva (ritorno venoso) del sistema circolatorio. Condizione Normale: La pressione dell'atrio destro è di circa 0 mmHg, corrispondente a una gittata cardiaca di 5 L/min. Variazioni della Pressione Atriale: Fattori che aumentano o diminuiscono la pressione dell'atrio destro influenzano il riempimento ventricolare. Effetti della Pressione Toracica: Respirazione e Gittata Cardiaca La pressione toracica varia durante il ciclo respiratorio, influenzando la gittata cardiaca: Espirazione: La pressione intratoracica si abbassa e la pressione addominale aumenta, spingendo il sangue verso le vene cave e fornendo un bolo venoso al cuore. Inspirazione: La pressione intratoracica aumenta e il flusso nelle vene cave diminuisce, favorendo il ritorno venoso dalle vene addominali. Effetti della Pressione Intrapleurica La pressione intrapleurica, normalmente negativa (-3-4 mmHg), ha un impatto sulla pressione nell'atrio destro e sulla gittata: Pressione Intrapleurica Negativa: Corrisponde a circa -5 mmHg nell'atrio destro, ed una gittata maggiore rispetto ad una pressione normale. Pressione Positiva: Se si respira contro una pressione positiva (come nelle apnee notturne), la gittata cardiaca tende a ridursi. Aumento Netto della Pressione Intrapleurica: Condizioni come il tamponamento cardiaco o l'endomiocardite possono compromettere gravemente la gittata cardiaca. Curva del Ritorno Venoso: Relazione Pressione-Flusso La curva del ritorno venoso descrive come il flusso sanguigno verso l'atrio destro dipenda dalla pressione dell'atrio destro. Metodologia: Per tracciare questa curva, si interrompe il circolo, si impone la pressione dell'atrio destro e si misura il flusso venoso. Questo viene fatto solitamente in condizioni di spinalizzazione, bloccando tutti i riflessi. Forma della Curva: Man mano che la pressione dell'atrio destro aumenta, il flusso di ritorno venoso diminuisce. A 7 mmHg di pressione atriale, il ritorno venoso è zero. Pressione Sistemica di Riempimento: In clinostatismo, il ritorno venoso è determinato dalla differenza tra la pressione sistemica di riempimento (pressione che "spinge" il sangue verso il cuore) e la pressione dell'atrio destro. Resistenze Periferiche: Le resistenze periferiche oppongono una resistenza lineare al flusso, determinando la pendenza della curva del ritorno venoso. Integrazione delle Curve: Funzionalità Cardiaca e Ritorno Venoso La combinazione delle curve di funzionalità cardiaca e ritorno venoso fornisce un quadro completo della dinamica cardiovascolare: Pressione Sistemica di Riempimento: Ogni fattore che modifica la pressione sistemica di riempimento (venocostrizione, contrazione muscolare) influisce sulle curve. Resistenze Periferiche: Le resistenze arteriolari influenzano il ritorno venoso. L'aumento della resistenza, a parità di pressione di riempimento, riduce il ritorno venoso e viceversa. Equilibrio: L'intersezione tra la curva di funzionalità cardiaca e quella del ritorno venoso definisce il punto di equilibrio del sistema. Effetti dell'aumento della pressione atriale: Aumentare la pressione atriale rende più facile il riempimento ventricolare (con una sistole più forte), ma frena il ritorno venoso. Effetti del Sistema Nervoso Autonomo e del Sistema Renina- Angiotensina-Aldosterone Sistema Orto-simpatico: L'eccitazione del sistema ortosimpatico aumenta la pressione sistemica di riempimento e la funzionalità ventricolare, con un aumento della gittata cardiaca. Sistema Para-simpatico: L'iperattivazione del sistema parasimpatico provoca l'effetto opposto. Anestesia Spinale: L'anestesia spinale rimuove gli effetti del sistema nervoso autonomo sia sul cuore che sui vasi, portando a una riduzione della pressione sistemica di riempimento e della gittata cardiaca. Sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone: Questo sistema aumenta sia il volume (e quindi la pressione sistemica di riempimento) sia la vasocostrizione periferica, con un aumento della pressione arteriosa a parità di gittata cardiaca. Effetti della Trasfusione L'infusione eccessiva di liquidi (trasfusione) causa un aumento della pressione sistemica di riempimento, con conseguente aumento della gittata cardiaca. L'unico modo per contrastare questo effetto è somministrare un diuretico. Spero che questa sintesi dettagliata sia utile per comprendere il controllo integrato della gittata cardiaca e del ritorno venoso, con l'approccio di Guyton.

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