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Summary

Questi appunti forniscono una panoramica dell'anatomia del sistema locomotore. Sono descritti piani, punti di repere, linee e movimenti articolari. La struttura è schematica, e vengono discussi anche gli organi pieni e cavi.

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Posizione anatomica = ortostatica (in piedi) Posizione clinostatica: distesa, supina/prona > PIANI Sagittale mediano e piani paramediani paralleli: destra e sinistra -> mediale e laterale/ prossimale e distale (rispetto al tronco) Frontale o coronale...

Posizione anatomica = ortostatica (in piedi) Posizione clinostatica: distesa, supina/prona > PIANI Sagittale mediano e piani paramediani paralleli: destra e sinistra -> mediale e laterale/ prossimale e distale (rispetto al tronco) Frontale o coronale: anteriore (ventrale) e posteriore (dorsale) Trasversale: superiore (craniale) e inferiore (caudale) Il termine obliquo si usa ad esempio per indicare l’asse del cuore. > PUNTI DI REPERE Craniometrici (es. nasion), somatometrici, scheletrometrici. > LINEE ORIZZONTALI DI REPERE - clavicolare (art. sternoclavicolari) - basisternale o xifoidea - transpilorica (L1-L2) - sottocostale (tangente all’arco costale a livello delle ultime 2 coste, L2) - ombelicale trasversa o sopracrestale (L4-L5) - bisiliaca (unisce le creste iliache) - intertubercolare (unisce i tubercoli pubici) > LINEE VERTICALI DI REPERE - Mediosternale - Marginosternale (tangente al margine lat dello sterno) - Parasternale (2-3 cm al margine lat dello sterno) - Emiclaveare (punto medio della clavicola) - Mammillare (per il capezzolo, spesso coincide con emiclaveare) - Emiclaveopubica (dal punto medio della clavicola al tubercolo pubico) - Ascellari Anteriore: discende dal margine lat del mm grande pettorale; Media Posteriore: discende dal margine inf del mm grande dorsale - Dorsali Mediana posteriore (lungo la colonna) Paravertebrale (passa per i processi trasversi delle vertebre, a 2-3 cm dall’angolo scapolare) Scapolare (passa per l’angolo inferiore della scapola) > QUADRANTI ADDOMINALI Suddivisione anatomica: linea emiclaveare Suddivisione clinica/pratica: linea emiclaveopubica - Epigastrio (ipocondrio dx e sx) - Mesogastrio ( anco dx e sx) = regione ombelicale - Ipogastrio (fossa iliaca dx e sx) = regione pubica - Regione sternocostopubica: impari e mediana tra processo xifoideo dello sterno, archi costali, mm retti dell’addome e sin si pubica. - Regione costoiliaca: pari e simmetrica, lateralmente alla sternocostopubica; tra arco costale e regione inguinoaddominale (tra cresta 1 di 80   fi fi iliaca e mm retto dell’addome) e posteriormente il margine lat dei mm propri del dorso o paravertebrali (tra 12° costa e cresta iliaca). > TERMINI DI MOVIMENTO - Tutti i muscoli hanno almeno due punti di attacco alle ossa (e la loro contrazione/distensione le avvicina o allontana fra loro): origine (inserzione prossimale) e inserzione (inserzione distale) (origine e inserzione si avvicinano con la contrazione). - Tutti i muscoli scavalcano almeno un’articolazione (di solito il muscolo è prossimale all’articolazione). - I muscoli si accorciano attivamente (contrazione) e si allungano passivamente. MOVIMENTI ARTICOLARI SEMPLICI - Scivolamento (artodie, enartrosi, condiloartrosi - es. art. sternocostali): scivolamento di una sup articolare sull’altra senza rotazioni o modi che angolari - Rotazione/torsione (enartrosi - es. testa/colonna): rotazione di un osso intorno asse long. - Movimento angolare (ginglimi e condiloartrosi): sono ex/ext e abd/add. - Oscillazione (punto sso - es. spalla) - Flessione/estensione (piano sagittale - mov.angolare di avvicinamento/allontanamento tra due parti del corpo lungo l’asse trasversale); > 180° si parla di “iperestensione”. Flessione dorsale/plantare ( ex/est piede) = punta in alto/basso; dorsale/palmare (mano) - Abduzione/adduzione (piano frontale, asse sagittale - mov.angolare di all/avv di 2 parti) - Pronazione/supinazione (della mano e del piede): rotazione verso l’interno (dorso della mano e sollevamento lato esterno piede)/esterno. MOVIMENTI ARTICOLARI COMPOSTI - Inversione/eversione (piede): adduzione+ essione+supinazione (pianta del piede verso l’interno) / abd+ext+pro. - Circonduzione (spalla e anca): ex+ext+abd+add = cono con vertice testa dell’omero. > ORGANI PIENI Capsula (connettivo denso) da cui si diramano dei setti = reticolo tridimensionale = stroma (connettivo broso; a volte diviso in lobi e lobuli, indipendenti nella vascolarizzazione e innervazione) con funzione tro ca, di sostegno e di suddivisione dell’organo. Capsula e stroma possono presentare bre elastiche o di cellule muscolari lisce (prostata). Se i vasi e i nervi passano da un’unica zona limitata e poi si irradiano = ilo. Parenchima: zona funzionale, tessuto variamente strutturato e organizzato. > ORGANI CAVI Parete + lume. Dall’interno (zona luminale) all’esterno distinguiamo: - Mucosa: a contatto con il lume, epitelio di rivestimento con funzione di assorbimento o secrezione; esternamente presenta una lamina propria connettivale con funzioni tro che e di sostegno in cui si possono trovare le ghiandole intramurali (quelle extramurali invece riversano il secreto tramite dotti escretori) e più esternamente una muscolaris mucosae (SNA) che garantisce una motilità indipendente dall’organo (favorisce assorbimento e secrezione ghiandolare). - Sottomucosa: connettivo lasso, irrorazione e innervazione della mucosa, assente in vasi e cuore. - Muscolare (SNA): circolare interna e longitudinale esterna -> movimento peristaltico (onda) - Avventizia: connettivo denso che consente protezione e l’ancoraggio ai mezzi di ssità; a volte è presente un’ulteriore rivestimento (tonaca sierosa a doppio foglietto parietale e viscerale con liquido, es peritoneo, pleura, pericardio). Nei vasi contiene i vasa vasorum. Nel sistema cardiovascolare: tonaca intima o endotelio/endocardio (= mucosa+sottomucosa), media o mesotelio/miocardio (= muscolare), avventizia o epicardio. N.B: la maggior parte dei visceri occupa spazi delimitati che possono essere cavità sierose (intrapleurica e intraperitoneale; organi mobili) o logge connettivali (mobilità ridotta dell’organo). 2 di 80   fi fi fi fl fl fl fi fi fl fi fi > APPARATO LOCOMOTORE: INTRODUZIONE ossa (componente passiva del movimento) e articolazioni + muscoli (componente attiva) + vasi/ nervi > OSSA Funzioni del sistema scheletrico: protezione, sostegno, movimento, tro ca (calcio), emopoiesi. Distinguiamo: scheletro assile (cranio, colonna e gabbia toracica) e appendicolare (cingolo + segmenti). osteoblasti: cellule attive che producono e depongono matrice (osteoide, matrice neoformata ancora poco mineralizzata > cristalli di idrossiapatite). osteociti: osteoblasti maturi che ricambiano la matrice ossea in stato quiescente. c.osteoprogenitrici: staminali, nel periostio. osteoclasti: cellule plurinucleate del sistema immunitario che erodono matrice ossea tramite produzione di sostanze che sciolgono l’osso > creazione di buchi/fori > digestione della matrice di sali e collagene. Il t.osseo è dinamico: turnover locale di sali minerali (microscopico) e turnover per rimodellamento (viene sostituito totalmente almeno 3 volte nella vita, è lento). t.osseo compatto: organizzato in osteoni -> disposizione delle cellule in lamelle concentriche con al centro il canale di Havers (vascolarizzazione, che non può avvenire per di usione perchè la matrice è calci cata); comunicazione tra vasi tramite canali di Volkmann. Nella matrice le bre di collagene sono disposte a senso obliquo alternato per una maggior resistenza. t.osseo spugnoso: disposizione in trabecole con al centro il canale midollare (midollo osseo emopoietico ma anche giallo). ossa lunghe (omero, femore, falangi): 2 estremità dette epi si (osso compatto esterno e spugnoso interno - midollo giallo; di eriscono nella forma in base al tipo di articolazione e quindi di movimento che svolgono) e un corpo detto dia si (osso compatto + canale midollare - midollo rosso). Epi si e dia si sono in continuità grazie alla meta si (zona di accrescimento in lunghezza). ossa brevi/corte (carpo, tarso): forma cuboide o scafoide (le tre dimensioni si equivalgono) con osso compatto esterno e spugnoso interno. ossa piatte (parietale, scapola): strato superiore di osso compatto (cranio: tavolato super ciale), strato interno di osso spugnoso (diploe nelle ossa craniche) e strato inferiore (tavolato interno). ossa irregolari (vertebre) ossa pneumatiche (osso etmoide, mascella): contengono cavità piene d’aria e rivestite da mucosa ossa soprannumerarie (> 206) ossa sesamoidi (mano, piede, patella) ossa wormiane (cranio) Le ossa sono rivestite dal periostio (strato broso esterno e osteogenico interno, staminale, in caso di fratture; non funge da guaina), tranne che a livello articolare dov’è presente cartilagine. Le bre di Sharpey collegano osso e periostio. L’endostio, è un sottile strato di connettivo (= periostio) che riveste il canale midollare, è costituito da osteoblasti e cellule osteoprogenitrici. Dopo una frattura nell’adulto è presente t.osseo non lamellare, che viene poi rimodellato. OSSIFICAZIONE DIRETTA: da t.connettivo denso a t.osseo, avviene nelle ossa piatte; le cellule mesenchimali si di erenziano direttamente in osteoblasti, che producono matrice ossea; poi giungono i vasi e si assume un’architettura trabecolare interna e osso compatto esterno. OSSIFICAZIONE ENDOCRONDALE: (ossa lunghe) avviene a partire da un modello cartilagineo (ialina) preesistente in cui la cartilagine viene gradualmente sostituita (dal centro alle estremità); i condrociti rimangono nella porzione meta saria, organizzati in gruppi isogeni, a formare una 3 di 80  fi fi  ff fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi ff fi piastra che continua a proliferare nchè l’osso è in accrescimento (25 anni). La crescita è in lunghezza ma anche in spessore (crescita di apposizione) perchè si deposita osso intorno ai vasi con conseguente aumento del diametro dell’osso stesso. Carenza di vit.A, D, C, GH e ormoni tiroidei > ritardo nella crescita dell’osso, rachitismo, debolezza. Scompenso nella bone remodeling unit (più attività osteoclastica che osteoblastica) > patologie > osteoporosi (> donne in menopausa/estrogeni). > ARTICOLAZIONI Collegano due ossa. A seconda del tessuto che si interpone fra i capi ossei, possono essere brose ( bre di collagene, t.connettivo broso), cartilaginee (elastica, broelastica, ialina), sinoviali. > SINARTROSI o brose (per continuità): immobili. SUTURE (cranio, immobili) > fontanelle di t. broso > chiusura. armoniche o piane (ossa nasali) a incastro/dentate (sfenovomerale) squamose (temporoparietale): le dentature non sono su un unico piano ma si accavallano SINDESMOSI (radio-ulna, tibia-perone): una membrana brosa collega due segmenti ossei di grandezze diverse, riempiendo lo spazio ed evitando fratture nei movimenti. GONFOSI tra dente e alveolo (ra orzate da legamenti) > problemi di lassità con l’età. > CARTILAGINEE o an artrosi (ialina più comune): immobili o poco mobili. SINFISI (corpi vertebrali, sin si pubica): cartilagine brosa (collagene I) SINCONDROSI (osso sacro, anca): cartilagine ialina (II) -> ossi cazione -> sinostosi > DIARTROSI o sinoviali (per contiguità): complessi legamentosi (mezzi di unione) avvolgono i capi articolari; mobili. 1. CAPI ARTICOLARI 2. CARTILAGINE ARTICOLARE (ialina): le bre di collagene si dispongono diversamente per sostenere meglio le pressioni gravitazionali e muscolari nonchè per facilitare la di usione di liquidi e sostanze nutritizie -> in super cie si dispongono tangenzialmente come le cellule, le bre intermedie formano arcate convesse verso la cavità articolare e quelle profonde si dispongono radialmente. Collagene + proteoglicani; no nervi/vasi. Ammortizza. 3. CAVITÀ ARTICOLARE contiene il liquido sinoviale con funzione lubri cante, giallo, pH neutro, ricco di glicoproteine (mucopolisaccaridi come ac. ialuronico) e sostanze come Ig, enzimi, glucosio ed elettroliti. Può continuare in borse sinoviali (riducono l’attrito contro un altra struttura es un tendine o un legamento; si accede da qui per le in ltrazioni) o guaine tendinee esterne alla capsula. 4. CAPSULA ARTICOLARE (CAPSULA FIBROSA + MEMBRANA SINOVIALE): - t.adiposo in super cie - membrana brosa (connettivo denso) - strato profondo di membrana sinoviale con funzione idratante: contiene bre elastiche, vasi e nervi in base all’intensità dell’attività articolare. Può essere semplice: strato sottile connettivale brillare con poche cellule, vasi e nervi; complessa: strato spesso di connettivo reticolare, ricco di globuli bianchi, vasi e nervi e in ltrazioni di grasso. La producono i sinoviociti. La capsula è rinforzata da legamenti brosi o broelastici che possono essere: intracapsulari o extracapsulari e/o intrasinoviali o extrasinoviali. Un esempio di legamento intracapsulare ma extrasinoviale sono i crociati ant e post. 4 di 80 fi fi  fi fi  fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi ff 5. FORMAZIONI DI NATURA CONNETTIVALE presenti se le super ci articolari non sono perfettamente sovrapponibili: dischi (completi, dividono la cavità in due), menischi, cercini di natura brosa o brocartilaginea >> articolazione complessa. Classi cazione in base alla forma: - ARTRODIE (intercarpali): super ci articolari piane - movimenti di scivolamento - uniassiali - ENARTROSI (glenomerale, coxofemorale): due sfere, una piena e una cava, che ruotano reciprocamente - multiassiali - CONDILARTROSI (atm): un capo concavo e uno convesso di forma ellittica - movimento angolare - biassiali. - GINGLIMI LATERALI o trocoidi o pivot (radioulnare): un segmento di cilindro cavo e uno pieno; l’asse dei cilindri è parallelo all’asse longitudinale delle ossa - movimento rotatorio - GINGLIMI ANGOLARI o troclee o a cerniera (omeroulnare): un segmento di cilindro cavo e uno pieno; l’asse dei cilindri è perpendicolare all’asse longitudinale delle ossa - movimento angolare; spesso la forma del cilindro è imperfetta e conoide quindi il movimento è accompagnato da rotazione. - A SELLA (sternoclavicolare): le super ci articolari hanno una forma a sella di cavallo concava longitudinalmente e convessa trasversalmente - mov.angolari - biassiali Classi cazione in base al numero di capi: semplici o composte (più di 2 capi compresi nella cavità articolare - es. gomito) PATOLOGIE ARTICOLARI - lussazione (separazione capi articolari): ATM, spalla, gomito - lesioni ginocchio: crociato, menisco - invecchiamento: riduzione cartilagine articolare - gotta: depositi di cristalli di acido urico nelle articolazioni - artrite reumatoide: autoimmune, deformazione articolare - artrosi: degenerazione delle articolazioni, perdita completa della cartilagine articolare, cronica - anchilosi: perdita completa della cartilagine articolare nello spazio articolare (l’osso riempie la cavità articolare > immobilità articolare) - ernia del disco: fuoriuscita del disco dallo spazio intervertebrale, con compressione nervosa - distorsioni articolari: lo strappo (muscolare, tendineo) e la slogatura (legamenti) 5 di 80   fi fi fi fi fi fi fi > MUSCOLI Sono circa 374, sono la parte attiva dell’apparato locomotore (muscoli scheletrici). Dinstiguiamo muscoli assoli e appendicolari. Forma > funzione Hanno tutti almeno 1 origine (prossimale) e 1 inserzione (distale), uno sso e uno mobile (durante le contrazioni il punto mobile si avvicina al punto sso); tuttavia ci sono muscoli che hanno due punti mobili (diaframma). L’inserzione può essere diretta o mediata da un tendine. Principali tipologie di muscoli in base a: - FORMA: lunghi (arti), brevi (tronco, profondi), larghi o piatti - POSIZIONE: cutanei o super ciali (almeno uno dei due capi si attacca a livello del derma, es pellicciai), sottofasciali o profondi (sono i mm scheletrici, quelli di alcuni organi di senso e annessi al canale alimentare). - ORIENTAMENTO DELLE FIBROCELLULE: a fasci paralleli (si accorciano molto, scarsa forza e resistenza; fusiformi o nastriformi es sartorio) o a fasci obliqui (poco movimento, molta forza; triangolari, spiraliformi es trapezio, incrociati es sternocleidomastoideo). - NUMERI DI CAPI D’ORIGINE/INSERZIONE: bicipite, tricipite, quadricipite/bicaudati, tricaudati, policaudati (dita) - NUMERO DI CORPI MUSCOLARI: digastrici, poligastrici - MOVIMENTO: essori, estensori, rotatori - AZIONE: agonisti/antagonisti LAVORO MUSCOLARE isotonico: variazione di lunghezza (punti di origine e inserzione) isometrico: nessuna variazione di lunghezza ma modi ca del tono muscolare lavoro negativo STRUTTURA una parte carnosa che contiene la componente contrattile (ventre o corpo) + una parte tendinea. il muscolo è circondato dall’epimisio (connettivo lasso), e più internamente è organizzato in gruppi di brocellule = fasci (perimisio), sempre più piccoli (endomisio, connettivo reticolare e mucopolisaccaridi) come una matrioska. Questa struttura consente movimenti indipendenti e contrazioni parziali dei fasci muscolari. I muscoli sono ampiamenti vascolarizzati e innervati (spesso passano per un unico ilo, un punto che non viene molto sollecitato durante la contrazione). proteine contrattili > mio lamenti > sarcomero* > mio brilla > brocellula > fascio > muscolo mio lamenti sottili = actina mio lamenti spessi = miosina NON DIRE FIBRA MUSCOLARE MA FIBROCELLULA ALL’ESAME *SARCOMERO = UNITÀ FUNZIONALE bandeggio: banda chiara I di mio lamenti sottili (divisa in due emibande da una linea Z scura) e banda scura A di lamenti spessi (divisa in due emibande da una linea chiara H); al centro una linea M scura. reticolo sarcoplasmatico: costituito da tubuli che si anastomizzano a livello della banda H del sarcomero e tra banda A e I si dilatano in cisterne; tra due cisterne si trova un tubulo T, invaginazione della membrana (si compone una triade). ricco di calcio. 6 di 80  fi fi  fl fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi esiste un altro bandeggio, trasversale: i costameri (2 sistemi proteici: complesso distro na- glicoproteine e il sistema vinculina-talina-integrine), che consentono di collegare l’apparato contrattile con la membrana plasmatica e la matrice durante la contrazione/rilassamento. Nelle bre lente (rosse, ricche di mioglobina e mitocondri, metabolismo ossidativo, contrazione rapida ma bassa resistenza) si trova nella banda I, nelle bre veloci (bianche, povere di mitocondri e mioglobina, molto vascolarizzate, metabolismo glicolitico, resistenti) nella banda A. CONTRAZIONE: stimolo nervoso > motoneurone alfa del midollo spinale > assone > muscolo > giunzione/sinapsi neuromuscolare o placca motrice ( brocellula) > acetilcolina > potenziale d’azione nel sarcolemma che si propaga lungo il reticolo sarcoplasmatico > rilascio di calcio dai tubuli T > il calcio si lega alla troponina, associata all’actina, provocando un cambio conformazionale che consente alla miosina di legarsi (la tropomiosina libera siti di legame sull’actina) > ciclo dei ponti trasversali (la testa della miosina si aggancia all’actina > scivolamento dell’actina sulla miosina, troponina e tropomiosina aiutano il movimento della testa; idrolisi ATP; contrazione) > termine del ciclo e rilassamento. TENDINI fasci di connettivo denso + strato peritendineo (connettivo elastico) esterno. organizzati in fasci via via più grossi a formare delle unità funzionali (matrioska). poco vascolarizzati, molto tempo per guarire. se hanno forma appiattita sono detti aponeurosi (es. addome). il tendine si lega al muscolo tramite giunzione miotendinea (evaginazioni del corpo muscolare che si interdigitano con strutture medesime a livello tendineo e consentono l’unione). l’inserzione del tendine è invece un segmento osseo o cartilagineo (più raramente con strutture brose come a livello dell’occhio) e può avvenire in modo mediato (fusione con il periostio/ condrio) o immediato (ancoraggio sulle prominenze o depressioni di una porzione ossea o cartilaginea ad angolo retto o ottuso). ORGANI ACCESSORI FASCE: complesso di membrane brose (c.denso), resistenti e inestensibili, che rivestono i muscoli; si ritrovano nei punti in cui il muscolo contraendosi tende a spostarsi e ha bisogno di essere contenuto. GUAINE: formazioni brose che ricoprono i tendini, con lo scopo di mantenerli applicati alle loro docce, consentendogli però di scorrere liberamente. BORSE SINOVIALI: si trovano su una faccia e separano il muscolo dalle parti vicine e possono essere sottotendinee (separano tendine-osso o due tendini), sottomuscolari, sottofasciali (tra muscoli e fasce) o sottocutanee (muscoli e cute). TRIGGER POINT: area sensibile nel muscolo o nella fascia che si presenta come un nodo teso e spesso doloroso alla pressione. Il dolore può manifestarsi anche in altre aree (dolore riferito). Cause: sforzi, infortuni, sovraccarico. Possono essere attivi (causare dolore anche a riposo) o latenti. 7 di 80 fi   fi fi fi fi fi fi > TESTA Porzione più craniale del corpo, sopra al collo, sostenuta dall’atlante. La testa si articola con la parte cervicale della colonna tramite art.atlantoccipitale. > NEUROCRANIO (meningi, encefalo, organi di senso della vista, dell’udito e dell’equilibrio) Comprende la zona che va: nasion > margine sopraorbitario > osso e proc. zigomatico > protuberanza occipitale esterna e linea nucale superiore. Cute spessa, tessuto sottocutaneo lamellare (inf) e aureolare (sup) che ospita il mm emicranico ed è ssata al derma tramite setti connettivali con cui forma il cuoio capelluto. > SPLANCNOCRANIO (cavità orale, nasale e organi di senso del gusto e dell’olfatto + annessi) Va dal margine inferiore del corpo della mandibola al nasion e alla sutura frontozigomatica. Zone: buccale e orale, nasale, infraorbitaria e orbitaria, zigomatica, parotideomasseterina e mentoniera. Cute sottile, strato lamellare sottile e areolare ricco di t.adiposo, comprende i mm mimici (o pellicciai) e i mm masticatori. Neuro e splancno sono divisi da una linea che parte dalla radice del naso, sale verso l’osso zigomatico, l’arco zigomatico e il meato acustico esterno per congiungersi alla linea nucale superiore a livello del processo mastoideo. Neuro e splancno formano un complesso osseo unico grazie a varie sinartrosi e all’ATM. 8 di 80  fi  Linea cervicocefalica: separa testa e collo -> dal margine inferiore della mandibola continua lateralmente no al processo mastoideo e seguendo la linea nucale superiore raggiunge la protuberanza occipitale esterna. La testa è più piccola nella donna, con cranio più basso e faccia meno voluminosa. Nel neonato c’è un marcato sviluppo della porzione encefalica ed è la circonferenza maggiore (da 1:4 a 1:8 nell’adulto). Nel neonato le ossa della volta cranica non sono completamente saldate -> fontanelle (t.connettivo broso che verrà sostituito dalle suture) -> fontanella bregmatica anteriore (tra frontale e parietale, la maggiore), fontanella lambdoidea posteriore (tra parietale e squama occipitale), fontanella pterica (sfenoidale) e fontanella asterica (mastoidea). Sono fondamentali durante il parto per il passaggio della testa. Sono utili per prelevare il liquor. Se un individuo ha un aspetto della testa poco armonico, esse si sono chiuse in momenti diversi. > CRANIOMETRIA Le misurazioni del cranio consentono di studiare condizioni patologiche, e variazioni legate al sesso e all’etnia. Solitamente si usa il piano orizzontale di Francoforte (passa per i punti orbitali e i porion). Si de niscono i punti craniometrici tra cui e ettuale le misure (diametri) e si mettono in rapporto con particolari indici craniometrici. I punti craniometrici sono importanti anche in medicina legale per risalire al soggetto. Inoltre ogni soggetto ha la forma dei seni frontali di erente. PUNTI IMPARI o mediani - punto mentoniero - punto alveolare (tra gli incisivi mediali superiori) - nasion (radice del naso) - glabella - bregma - lambda (sutura tra l’occipitale e i parietali) - inion (in corrispondenza della protuberanza occipitale esterna) PUNTI PARI o laterali - punto malare (punto più prominente degli zigomi sul cranio) - gonion (parte più larga della mandibola all’altezza dell’angolo mandibolare) - pterion (è la fossa temporale) - asterion (punto di incontro tra le suture dell’occipitale, temporale e parietale) altezza della testa: 1/8 del corpo larghezza: spazio tra le bozze temporali circonferenza: a livello della protuberanza occipitale esterna mesocefalia = testa armonica brachicefalia = si sviluppa in larghezza dolicocefalia = si sviluppa in lunghezza macrocefalia: C > 60 cm, associabile a idrocefalo (accumulo di liquor) microcefalia: C < 50 cm (prematura chiusura delle suture; capacità cognitive ridotte) 9 di 80  fi  fi fi ff ff > NEUROCRANIO 8 ossa piatte di cui 4 impari e mediane (frontale, etmoide, sfenoide, occipitale) e 2 pari e simmetriche (parietale e temporale). Il piano che passa dalla glabella alla protuberanza occipitale esterna lo divide in volta cranica e base cranica. Si trovano particolari ossa pneumatiche, cave (la cavità è detta seno), che contengono aria in modo da alleggerire il peso del cranio che altrimenti necessiterebbe di troppi muscoli per stare in posizione. > OSSO FRONTALE piatto, impari e mediano, a forma di conchiglia [può cambiare forma, più bombata] si trova anteriormente e costituisce buona parte del tetto delle cavità orbitaria e nasale (parte orbitaria) e della volta cranica (squama frontale). Le due porzioni sono in continuità grazie al margine sopraorbitario (vi termina il forame frontale). - SQUAMA FRONTALE: si estende dall’arcata sopraccigliare al margine parietale. Faccia esocranica: liscia e convessa, ai cui lati si trovano due protuberanze (bozze frontali) che terminano inferiomente nelle arcate sopraccigliari, sporgenze che delimitano sup la cavità orbitatria, e si uniscono medialmente nella glabella (punto craniometrico). Lateralmente prosegue con la faccia temporale, separata dal resto della squama dalla linea temporale (una delle tre linee temporali che delimita la cavità temporale dove si trova il mm temporale funzionale alla masticazione). Faccia endocranica: concava con solchi (art.meningea media); sul piano mediano dal basso si identi cano il forame cieco e la cresta frontale che si allarga in solco per il seno sagittale superiore (i seni sono i luoghi di passaggio dei vasi, che nella porzione endocranica creano solchi; oppure ci si riferisce al seni paranasali). - PARTE ORBITARIA: si estende lateralmente verso le orbite. Faccia esocranica: si individuano una porzione centrale (incisura etmoidale: depressione che lo collega all’etmoide per formare orbita e naso, in cui si colloca il forame etmoidale anteriore; presenta anteriormente le aperture dei seni frontali: vi sono delle semicellule che si completano con strutture analoghe nell’etmoide che formano queste cavità che si aprono nella cavità nasale attraverso i meati nasali) e due facce laterali concave (medialmente si osserva la fossetta trocleare per l’inserzione del mm obliquo superiore; lateralmente la fossa della ghiandola lacrimale). Faccia endocranica: si osserva l’incisura etmoidale al centro e due super ci orbitarie convesse ai lati (impronte dei lobi frontali). 10 di 80  fi  fi DESCRIZIONE FORMA RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/ RAPPORTI impari conchiglia contribuisce a formare il tetto anteriore - sutura coronale mediano delle cavità orbitaria e nasale (frontoparietale piatto e la fronte [margine superiore] - s.frontoetmoidale - s.frontosfenoidale - s.frontozigomatica [margine laterale] - s.frontonasale e s.frontomascellare [margine inferiore] - s.frontolacrimale CARATTERISTICHE SOLCHI PROCESSI FORI/CANALI MUSCOLI SQUAMA frontale + - del seno - zigomatico 1. f.frontale per le espressioni facciali e il PARTE ORBITARIA frontale - nasale (n/v/a. frontali > sovratrocleari > oftalmica movimento di (margine sopraorbitario) - del seno - spina nasale: > carotide interna) palpebre e sopracciglia (es. sagittale sporgenza centrale 2. f.etmoidale mm frontale, parte bozze frontali superiore che supporta il (ramo dell’oftalmica) del mm arcate sopraccigliari setto nasale (punto 3. sopraorbitario occipitofrontale) o il n/v/a.sopraorbitari (ramo mm temporale glabella di inserzione del dell’oftalmica) (masticazione) linea temporale leg. del setto). 4. forame cieco incisura etmoidale v.emissaria: collega la vena nasale al seno seni paranasali frontali sagittale superiore. 5. canali diploici > OSSO ETMOIDE impari e mediano, contribuisce a formare la fossa cranica anteriore e le cavità orbitaria e nasale. LAMINA PERPENDICOLARE (verticale): superiormente ha una sporgenza (crista galli) che si articola ant con l’osso frontale ed è punto di attacco della dura madre; la porzione inf forma la parte ant e sup del setto nasale osseo articolandosi antsup con il frontale/ossa nasali, antinf con il setto nasale, postsup con lo sfenoide, postinf con il vomere. LAMINA CRIBROSA (orizzontale): posta ad angolo retto tra la crista galli e la lamina perpendicolare, si articola con l’incisura etmoidale del frontale (naso e orbita). La porzione endocranica è percorsa dal nervo olfattivo (fessura olfattiva) che dal naso vanno ai bulbi olfattivi centrali; la faccia inferiore forma parte del tetto delle cavità nasali. LABIRINTI ETMOIDALI (masse laterali, tra le cavità orbitarie e nasali), dove si trovano le cellule etmoidali (formano i seni paranasali* etmoidali): piccole cavità rivestite di mucosa respiratoria (per mantenere umide le vie respiratorie) che comunicano con le cavità nasali e si dividono in anteriori, medie e posteriori. Ci sono anche cellule etmoidali incomplete che si completano con strutture analoghe (es nel frontale). *I seni paranasali sono cavità aeree situate nelle ossa craniche e del volto intorno alla cavità nasale, sono rivestite di mucosa respiratoria e comunicano con la cavità nasale attraverso piccoli ori zi. Sono presenti in ossa pneumatiche. Funzioni: alleggerire il peso del cranio, produrre muco lubri cante e fungere da cassa di risonanza per la voce. Si trovano: etmoide, frontale, sfenoide e mascella. L’in ammazione della mucosa porta a sinusite. Solo il seno mascellare cresce per tutta la vita (pneumatizzazione), espandendosi creando problemi ai denti. Sono due parallelepipedi posti latinf alla lamina cribrosa. La faccia anteriore si articola con o.lacrimale e raggiunge il proc.frontale della mascella. La faccia posteriore si articola con lo sfenoide e il palatino. La faccia superiore presenta cellule etmoidali incomplete (cfr.frontale) La faccia inferiore si articola con la mascella; il processo uncinato raggiunge la conca nasale inferiore; posteriormente al p.uncinato c’è la bolla etmoidale (sporgenza) e anteriormente lo iato (canale che drena il seno frontale). 11 di 80  fi fi  fi La faccia laterale liscia (lamina orbitaria) forma parte della parete della cavità orbitaria e si articola con l’osso lacrimale ant e post con sfenoide e palatino. La faccia mediale forma parte della parete della cavità nasale ed è resa irregolare dai turbinati/cornetti nasali superiore e medio. I cornetti nasali sono strutture ossee ricoperte da mucosa situati all’interno delle cavità nasali. Ce ne sono 3 per lato (superiore, medio e inferiore). Funzioni: riscaldare e umidi care l’aria, ltrarla e regolarne il usso. Il superiore e il medio fanno parte dell’etmoide mentre l’inferiore è un osso indipendente. DESCRIZIONE FORMA RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/RAPPORTI impari irregolare contribuisce a anteriore - s.frontoetmoidale (S) mediano (sembra formare cavità mediale - s.etmoidosfenoidale (P) un corallo) orbitaria e nasale - s.etmoidolacrimale e e la fossa cranica tra frontale e sfenoide s.etmoidomascellare (L) anteriore - s.etmoidovomerina e s.etmoidonasale (i) - s.etmoidopalatina (P,L) - s.etmoidoinferiore (con il cornetto inf) (L) CARATTERISTICHE SOLCHI PROCESSI FORI/CANALI MUSCOLI LAMINA perpendicolare > - crista galli - v/a. etmoidale (a.oftalmica - crista galli - cornetti > a.carotide int.) - setto nasale forame etmoidale ant e post LAMINA cribrosa > - fessura olfattiva fessura olfattiva - incisura etmoidale (naso e orbite) meati nasali sup, med, LABIRINTI etmoidali comune, nasofaringeo - seni paranasali etmoidali (dalla cavità nasale ai seni paranasali - cornetti nasali e alle coane, contengono aria) > OSSO SFENOIDE impari e mediano, si trova in posizione centrale e si articola con tutte le ossa del neurocranio. formato da un corpo e 3 processi pari (forma a farfalla). CORPO: cubo, ospita due seni sfenoidali. Faccia anteriore: contribuisce a formare la porzione post della cavità nasale e quella mediale delle cavità orbitarie; medialmente si trova la cresta sfenoidale (sporgenza che si articola con etmoide e vomere e forma parte del setto nasale). Lateralmente le semicellule si articolano con analoghe formazioni nell’etmoide. Faccia posteriore: si art con la base dell’occipitale (sincondrosi sfenoccipitale) formando il clivo. Faccia inferiore: originano i processi pterigoidei. Faccia superiore: scavata nella sella turcica (concavità che accoglie l’ipo si, delimitata ant dal tubercolo della sella e post dal dorso della sella). 12 di 80   fi fi fl fi Facce laterali: danno attacco antsup alle piccole ali e in at alle grandi ali e sono percorse dal solco carotideo. PICCOLE ALI: lamine orizzontali, individuano il canale ottico (n.ottico II e art. oftalmica). Faccia superiore: fossa cranica anteriore Faccia inferiore: tetto cavità orbitaria Margine anteriore: osso frontale Margine posteriore libero, delimita sup la fessura orbitaria superiore (n.oculom III, trocl IV, abd VI, oft e v.oftlamica sup), formando il processo clinoideo anteriore. GRANDI ALI: lamine superiormente concave che si dirigono in avanti, lat e sup. Faccia superiore = fossa cranica media: antmed il forame rotondo (n.mascellare) collega la fossa cranica media alla fossa pterigopalatina; postlat il forame ovale (n.mandibolare e art.meningea media) e il forame spinoso (n.spinoso e art.meningea media) collegano la fossa cranica media con quella infratemporale. La faccia temporale articola con frontale, parietale e temporale. La faccia orbitaria articola con il frontale (sup) e con lo zigomatico (ant) mentre i due margini liberi costituiscono i limiti inf e sup della fessura orbitaria superiore e inferiore. I margini zigomatico (ant) e squamoso (lat) sono articolati con zigomatico e temporale. Il margine mediale raggiunge l’orbita (ant) e il temporale (post). All’unione del margine mediale e laterale c’è la spina dell’osso sfenoide. PROCESSI PTERIGOIDEI: si dirigono verticalmente in basso dietro e contribuiscono a delimitare la fossa pterigopalatina. Sono formati da una base (canale pterigoideo, vasi e nervo vidiani) e da due lamine: quella mediale termina con il processo uncinato (formazione della fossa pterigoidea), quella laterale è punto di inserzione dei mm pterigoidei (masticazione). La faccia mediale della lamina mediale forma la parete laterale delle cavità nasali e termina con l’uncino pterigoideo; in quella laterale c’è la fossa scafoidea e insieme a quella mediale della lamina laterale delimita la fossa pterigoidea; la faccia laterale della lamina laterale = fossa infratemporale. DESCRIZIONE FORMA RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/RAPPORTI impari farfalla contribuisce a mediale - s.sfenoetmoidale (A) mediano formare cavità orizzontale - s.sfenofrontale (A) orbitaria e nasale - sincondrosi sfenoccipitale (P): prende rapporti sincondrosi > sutura ricco di canali per con tutte le - sfenoparietale (S,L) il passaggio di ossa del - sfenopetrosa e sfenosquamosa vasi e nervi neurocranio (osso temporale) (L) e di inserzioni - sfenozigomatica (A,L) muscolari - sfenomascellare (i) (masticazione) - sfenovomeriana (i) - sfenopalatina (i) 13 di 80   fl CARATTERISTICHE PROCESSI FORI/CANALI MUSCOLI CORPO le ali e i p. canale ottico (n.II, a.oftalmica) mm pterigoidei (masticazione) sella turcica (ipo si) pterigoidei palatovaginale ALI MAGGIORI (ramo faringeo dell’a.mascellare) mm del palato e della faringe forame rotondo processo pterigoideo (n. e vasi vidiani) (mm del velo forame spinoso clinoideo fessura orbitaria inf e sup (n.III, palatino) forame ovale ant e post IV, VI e rami dell’oftalmica > n.trigemino V) fessura orbitaria superiore petrosfenoidale (cartilagine) ALI MINORI cresta pterigomascellare (a.mascellare) canale ottico sfenoidale forame ottico (n.ottico e a.oftalmica) PROCESSI PTERIGOIDEI forame ovale (n.mandibolare > n.trigemino e a.meningea media) canale pterigoideo forame rotondo (n.mascellare > lamina pterigoidea mediale > processo n.trigemino) uncinato > fossa pterigoidea forame spinoso (a./v. meningea lamina pterigoidea laterale (inserzione media) mm pterigoidei) meato nasofaringeo (aria) > OSSO OCCIPITALE impari e mediano, forma a piramide. posto dietro allo sfenoide e ai temporali, forma la porzione mediana e posteriore della fossa cranica posteriore e parte della volta cranica; inferiormente dà attacco a muscoli di collo e faringe. Articola con le ossa parietali (ant), con lo sfenoide (ant) e con i temporali (inf e lat). PARTE BASILARE anteriore: il forame magno (ant; passaggio del midollo spinale e dei vasi vertebrali); la sincondrosi sfenoccipitale (ant) contribuisce a formare il clivo (porzione mediana della fossa cranica post); tubercolo faringeo (ant); rilievi per l’inserzione dei mm retto ant e lungo della testa (mm paravertebrali). PARTI LATERALI La faccia esocranica presenta due condili occipitali che si articolano con l’atlante (debole perchè priva di corpo); dietro ad essi si trova il canale condilare (vena emissaria condilare) e lat il canale del n.ipoglosso. La faccia endocranica è scavata dal solco per il seno sigmoideo; medialmente il tubercolo giugulare e si rilevano i solchi dei canali condilare e ipoglosso; lat il processo giugulare (art. osso temporale), incisura giugulare e forame giugulare (v.giugulare int, n.glossofaringeo, vago e accessorio). SQUAMA posteriore Faccia esocranica: medialmente la cresta occipitale esterna termina con la protuberanza occipitale esterna (punto craniometrico: inion); lat si identi ca la linea nucale superiore (mm splenio della testa) che divide la squama in una parte superiore occipitale e una inferiore nucale; inf la linea nucale inferiore (mm suboccipitali). Faccia endocranica: divisa in 4 (fosse cerebrali sup e cerebellari inf) dall’eminenza cruciforme, una depressione data dal solco del seno trasverso e dal solco del seno sagittale e dalla cresta occipitale interna che si incrociano nella protuberanza occipitale interna. Margini lambdoidei (sup) si articolano nelle due suture lambdoidee o parietoccipitali. 14 di 80   fi fi DESCRIZIONE FORMA RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/ RAPPORTI impari trapezio forma la parte posteriore e posteriore e - s.lambdoidea mediano inferiore del cranio (fossa cranica inferiore (parietale) (S) posteriore), protegge il tronco - sinostosi basilare encefalico (sfenoide) (A) - s.occipitomastoidea connette il cranio alla colonna (temporale) (L) vertebrale - petroccipitale - atlantoccipitale (i) inserzione muscolare per i mm del collo e della nuca CARATTERISTICHE FORI/CANALI MUSCOLI forame magno forame magno [mm per i movimenti di collo e testa] condili occipitali (a.vertebrale, midollo allungato o bulbo) trapezio protuberanza occipitale esterna (inion) forame giugulare linea nucale superiore e inferiore (n.IX, X, XI e v.giugulare) sternocleidomastoideo canale condilare spleni del capo (v.emissaria condilare) canale n.ipoglosso (n.XII) suboccipitali canali diploici fessura petroccipitale (cartilagine) > OSSO PARIETALE pari e simmetrico forma la porzione superolaterale della volta cranica articolandosi con: frontale (ant - sutura coronale), occipitale (post - sutura lambdoidea), parietale controlaterale (med - sutura sagittale), temporale e sfenoide (inf - sutura squamosa e parietomastoidea; sutura sfenoparietale). forma quadrangolare con i margini che sono le suture descritte. Faccia endocranica presenta solchi come il solco per il seno sagittale superiore. Faccia esocranica, liscia e convessa è interrotta dalla bozza parietale, forma gran parte della fossa temporale; inf linee temporali superiore e inferiore (mm temporale). DESCRIZIONE FORMA RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/ RAPPORTI pari quadrangolare forma buona parte della porzione - s.coronale (A) simmetrico volta cranica, protegge superiore - s.lamboidea (P) l’encefalo. - s.sagittale - s.squamosa (i) - s.parietomastoidea (i) - s.sfenoparietale (i) CARATTERISTICHE FORI/CANALI MUSCOLI linee temporali sup e inf foro parietale mm della masticazione e per la stabilità della testa (mm parietale) tuberosità parietale (v.emissaria parietale) fossa parietale canali diploici > OSSO TEMPORALE pari e simmetrico art: sfenoide (ant), occipitale (post), parietale (sup) PARTE PETROSA: forma piramidale quadrangolare dove la base corrisponde al processo mastoideo e l’apice raggiunge lo sfenoide. Interviene nella formazione dell’orecchio. 15 di 80   Faccia anterosuperiore: forma la fossa cranica media; la fessura petrosquamosa continua in una lamina sottile, il tegmen tympani che forma il tetto della cavità del timpano (orecchio medio); medialmente a questa si osserva l’eminenza arcuata; ant si trovano gli iati dei canali dei n.grande petroso (ramo del facciale) e piccolo petroso (ramo del glossofaringeo); all’apice si trova l’impronta trigeminale (n.trigemino). Faccia posterosuperiore: forma la fossa cranica posteriore; separata dalla precedente dal margine superiore in cui è scavato il solco per il seno petroso superiore; in senso antpost e mediolat si osservano: forame acustico interno (n.facciale e vestibolococleare, vasi labirintici), fossa subarcuata e apertura del canalicolo del vestibolo (linfa); postinf il foramen singulare (n.ampollare post, ramo del vestibolare); antinf piccoli fori a spirale (fasci del n.cocleare). Margine posteriore: separa faccia posterosup e posteroinf; si articola con l’occipitale (incisura giugulare, forame giugulare > n.glossofaringeo, vago e accessorio, art.meningea inf e v.giugulare int); med il solco per il seno petroso inferiore. Faccia posteroinferiore: forame stilomastoideo (n.facciale), processo stiloideo, fossa giugulare (v.giugulare), fossetta petrosa, apertura esterna del canale carotideo, inserzione del mm elevatore del velo palatino, mm stiliani e leg. stiloideo e stilomandibolare. Margine inferiore: guaina del processo stiloideo. Faccia anteroinferiore: forma la parete mediale della cavità del timpano. Margine anteriore: separa facce anterosup e anteroinf; delimita con lo sfenoide il forame lacero. PARTE SQUAMOSA Faccia esocranica: liscia, ricoperta dal mm.temporale e partecipa alla formazione della fossa temporale. Il margine superiore si articola con lo sfenoide (ant) e il parietale (postsup); inf si distacca il processo zigomatico (arco zigomatico) formato da una radice orizzontale e una trasversa; tra le due radici si individua la fossa mandibolare (art e n.timpanici); la parte anteriore della fossa mandibolare corrisponde alla super cie temporale dell’ATM. Lateralmente il forame acustico esterno continua con il meato acustico esterno (orecchio esterno). Posteriormente la fessura timpanomastoidea separa la parte timpanica dal processo mastoideo (inf e post, corrisponde alla base della parte petrosa; forame mastoideo per la v.emissaria mastoidea; inserzione del mm sternocleidomastoideo, mm splenio della testa e mm digastrico; solco per l’art.occipitale; il processo è scavato dalle cellule mastoidee, cavità pneumatiche che si aprono anteriormente nella cavità del timpano). Faccia endocranica: solchi per i rami dell’art.meningea media; fessura petrosquamosa (inf). PARTE TIMPANICA: inferiormente alla squamosa ed esternamente alla petrosa, delimita il meato acustico esterno ed entra nella formazione della cavità timpanica. DESCRIZIONE RUOLO POSIZIONE ARTICOLAZIONI/RAPPORTI pari - protegge il lobo temporale laterale - ATM simmetrico - articolazione con la - s.occipitomastoidea, squamosa, mandibola petroccipitale (S, P) - contiene l’apparato uditivo - s.sfenopetrosa e sfenosquamosa (A) inclusi orecchio interno e - parietomastoidea (S) medio - squamotimpanica - muscoli della masticazione - temporozigomatica CARATTERISTICHE PROCESSI FORI/CANALI MUSCOLI PORZIONE PETROSA mastoideo canali, forami e fessure per: a.carotide per il movimento della testa: mm sternocleidomastoideo (orecchio) stiloideo interna (carotideo), giugulare, n. VII-XII processo mastoideo zigomatico e n.acustico/timpanico. per la masticazione: mm digastrico processo stiloideo mm stiloidei tegmen tympani canali semicircolari PORZIONE SQUAMOSA meato acustico esterno e interno processo zigomatico ATM fossa mandibolare (ATM) meato acustico esterno 16 di 80   fi > SPLANCNOCRANIO 14 ossa (6 a dx, 6 a sx e 2 al centro; 6 pari e 2 impari ovvero vomere e mandibola) Ne fanno parte anche l’osso ioide e il processo stiloideo dell’osso temporale. > MASCELLA Pari e simmetrico Posizione mediale, forma le cavità orbitali, nasali e orali. Rapporti: frontale ed etmoide (S), zigomatico (L), etmoide, lacrimale e nasale (M), palatino (P), arcata alveolare dei denti (i). 1 corpo e 4 processi (frontale, zigomatico, palatino, alveolare). - CORPO: contiene il seno mascellare (maggiore dei seni paranasali) > è un osso pneumatico. La base corrisponde alla parete laterale delle cavità nasali. L’apice continua con il processo zigomatico. La faccia anteriore coincide con i tegumenti del viso (bocca e guancia), prosegue nel processo frontale (S) e alveolare (i); presenta il forame infraorbitario (vasi/ nervi infraorbitari giungono alla guancia); la fossa canina; l’incisura nasale che insieme alla controlaterale forma l’apertura piriforme (accesso anteriore delle cavità nasali), che termina con la spina nasale. La faccia orbitaria contiene il solco infraorbitario > canale infraorbitario (rami nervosi e vascolari alveolari). La faccia temporale prosegue nel processo alveolare (i) e zigomatico (L); contribuisce a formare le fosse infratemporale e pterigopalatina; contiene i forami alveolari (vasi e nervi dei denti) e la tuberosità mascellare. La faccia nasale continua con il processo frontale (S, A) e palatino (i) e forma gran parte della parete laterale della cavità nasale; nella sua parte centrale si apre lo iato mascellare del seno omonimo (l’apertura viene ridotta dall’articolazione con etmoide, conca nasale, osso lacrimale e palatino); si osserva il solco lacrimale > canale nasolacrimale (+ osso lacrimale e conca nasale inferiore). Il solco palatino maggiore > canale palatino maggiore (+ palatino; diretti al cavo orale). - PROCESSO FRONTALE (si articola con il frontale): cresta lacrimale anteriore e incisura lacrimale (+ osso lacrimale > fossa del sacco lacrimale > canale nasolacrimale), cresta etmoidale. - PROCESSO ZIGOMATICO (art. zigomatico > sutura zigomatico-mascellare): forma il pavimento della cavità orbitaria. - PROCESSO PALATINO: con le ossa palatine forma il palato duro (delimita cavità orale e nasale); si articola con il processo palatino controlaterale tramite sutura palatina mediana e con l’osso palatino tramite la sutura palatina trasversa. L’unione dei processi palatini delinea cresta nasale e canale incisivo (dietro denti incisivi). - PROCESSO ALVEOLARE: è formato da due laminee ossee + laminette che sepimentano de nendo gli alveoli dentali per l’articolazione con i denti superiori (gonfosi), che hanno forma diversa in base se i denti sono mono o pluriradicolari. Si articola con il controlaterale > l’arcata alveolare è a forma di ferro di cavallo. Nella faccia esterna si osservano i gioghi alveolari, in quella interna la fossa/forami incisiv*. 17 di 80  fi  > OSSO ZIGOMATICO (o malare) Pari e simmetrico Posizione laterale, formano la cavità orbitale. Rapporti: frontale (S), mascella (i), sfenoide e temporale (P) con il quale forma l’arco zigomatico (pr.zig.temp + pr.temp.zig). 3 facce + 4 margini + 2 processi (frontale e temporale). La faccia laterale presenta il forame zigomatico- facciale; la faccia temporale il forame zigomatico-temporale; nel margine della faccia orbitaria il forame zigomatico-orbitario (da cui parte il canale zigomatico che si biforca nello zigomaticofacciale e temporale). > OSSO NASALE Pari; più largo inferiormente. Costituisce la porzione superiore della cavità nasale. Rapporti (suture): frontale (S), mascella (L), etmoide (M). Il margine inferiore è libero > apertura piriforme della cavità nasale. Si articola con il controlaterale (sutura internasale). La faccia anteriore convessa è il dorso del naso; quella posteriore concava è il tetto della cavità nasale. Prosegue con cartilagini (del setto, alari e nasali accessorie). L’osso nasale cresce no a 10 anni, poi cresce solo la cartilagine. > OSSO LACRIMALE Pari Costituisce la parete mediale dell’orbita e quella laterale della cavità nasale. Rapporti: frontale (S), mascella (i), etmoide (P). Sulla faccia laterale si trova la cresta lacrimale posteriore, un rilievo che termina con l’uncino lacrimale, articolato con la mascella. Ospita il solco lacrimale che si unisce all’incisura lacrimale della mascella formando la fossa del sacco lacrimale. La faccia mediale si articola con l’etmoide, completando alcune cellule etmoidali. > OSSO PALATINO Pari, formato da due lamine appiattite: perpendicolare (sagittale) e orizzontale, disposte quasi ad angolo retto + 3 processi. Contribuisce a formare cavità nasale, orbitaria e orale e la fossa pterigopalatina. Rapporti: etmoide e mascella (A), sfenoide (P). - LAMINA PERPENDICOLARE La faccia nasale forma la parete laterale della cavità nasale; vi è la cresta etmoidale (art. con etmoide), e la cresta concale (art. con conca nasale inferiore). La faccia mascellare si articola con sfenoide (P) tramite processo sfenoidale e mascella (A) (restringe lo iato); individua il solco palatino maggiore che insieme alla struttura analoga sul corpo della mascella forma il canale palatino maggiore (vasi e nervi omonimi che giungono alla cavità orale). Vi è anche il processo orbitario anteriore, che costituisce il pavimento dell’orbita. Tra i due processi vi è l’incisura sfenopalatina, che lo sfenoide chiude in forame sfenopalatino (vasi e nervi omonimi alla cavità nasale). - LAMINA ORIZZONTALE La faccia nasale superiore costituisce il pavimento della cavità nasale mentre la faccia palatina inferiore il palato duro. Si trova la sutura palatino-trasversa (art. mascella); la sutura palatina mediana (art. controlaterale) formando la cresta nasale e la cresta palatina; il margine posteriore libero delimita le coane (aperture posteriori della cavità nasale). L’unione delle due lamine forma la spina nasale posteriore. E nel punto di unione delle lamine vi è il processo piramidale (art. sfenoide e mascella), dove sono presenti i forami palatini minori > canali palatini minori, che attraverso il processo raggiungono il canale maggiore. 18 di 80   fi > CONCA NASALE INFERIORE Pari, con due facce e due margini + 3 processi. Ultimo turbinato, costituisce la porzione inferiore della parete laterale delle cavità nasali; è una lamina ricurva che delimita il meato nasale inferiore insieme alla mascella e al palatino. Processo lacrimale, etmoidale, mascellare che si articolano con osso lacrimale, etmoide e mascella (riduce lo iato). > VOMERE Osso impari e mediano che forma la porzione posteriore e inferiore del setto nasale osseo (separa le cavità dx e sx). Ha due facce e 4 margini: il margine posteriore è libero, forma la porzione posteriore del setto nasale e separa le due coane; il margine anteriore si articola con l’etmoide; il margine superiore si divide nelle due ali del vomere e nel solco che si forma (solco del vomere) si articola con lo sfenoide (schindilesi); il margine inferiore si articola con la cresta nasale delle ossa palatine e delle mascelle. > MANDIBOLA Impari e mediano, forma la parte anterolaterale della cavità orale (accoglie nella sua parte alveolare l’arcata dentale inferiore >> 20 denti decidui e 32 permanenti divisi in 4 arcate; corona (+ smalto), colletto e radice. L’ATM è l’unica diartrosi del cranio. Si osserva un corpo a ferro di cavallo con concavità posteriore, e due rami che vanno in alto e indietro a formare un angolo ottuso (angolo della mandibola). La faccia esterna è convessa, delimita il vestibolo della bocca; medialmente vi si trova la sin si mandibolare (punto di fusione dei due abbozzi ossei) che termina con la protuberanza mentoniera. Più sopra si apre il forame mentoniero (apertura esterna del canale mandibolare che parte dal ramo, prosegue per tutto il corpo e da passaggio ai vasi e i nervi degli alveoli). Lateralmente vi è la linea obliqua. La faccia interna è concava, e presenta tuberosità per le inserzioni dei muscoli (genioglossi, genioioidei, miloioideo); le fossette sottomandibolare e sottolinguale accolgono le ghiandole omonime. Il margine inferiore è la base; il margine superiore si solleva nella parte alveolare con i setti interalveolari che identi cano gli alveoli dentali, i gioghi de niti dalle radici dentali, il triangolo retromolare. A livello dei rami si identi cano: fossetta pterigoidea (mm pterigoideo), forame mandibolare (da cui diparte il canale mandibolare), la lingula (rilievo per il leg.sfenomandibolare, punto di repere per il forame mandibolare e il nervo alveolare), i solchi per i nervi e le tuberosità per i muscoli (massetere). Vi sono due processi: processo coronoideo (mm temporale) e processo condilare (collo + testa del condilo, si articola con la fossa mandibolare del temporale nell’ATM). 19 di 80   fi fi fi fi > OSSO IOIDE Osso impari e mediano a ferro di cavallo con concavità posteriore, posto nel collo (C3), inferiormente alla mandibola, superiormente alla laringe. Non si articola, ma è inserzione di muscoli e legamenti che lo collegano alla mandibola, alla lingua, al temporale, alla faringe (sopraioidei), alla laringe, allo sterno e alla scapola (sottoioidei) > struttura ponte fra cranio e torace. Formato da un corpo e 4 appendici: le corna maggiori e minori. In realtà spesso queste parti non si fondono mai, quindi non sin può parlare di frattura propriamente detta. FRATTURE E ALTRE PATOLOGIE - Le fratture dell’osso mascellare sono gravi (grado I-II-III Le Fort) - Le più comuni sono quella nasale e zigomatica (perchè l’osso è molto prominente) - Labbro leporino: durante l’embriogenesi non avviene la fusione dei processi palatini e il palato resta aperto - Palatoschisi: schisi completa del labbro e del palato determinate dall’assenza di fusione delle prominenze mascellari e nasali di un lato > problemi respiratori e articolazione delle parole. - Prognatismo (mandibolare o mascellare); dipende dall’angolo facciale (compreso fra una linea orizzontale che passa attraverso il meato acustico esterno e una linea che passa per la glabella, la base del naso e l’arcata mascellare) > mento asburgico, inbreeding. - Bruxismo (bite o botox mm masticatori per rilassare) > MUSCOLI DELLA TESTA (generico) (n.facciale VII) I muscoli mimici consentono le espressioni del volto > linee sottili d’espressione > rughe. MUSCOLI DELLA VOLTA CRANICA: epicranico, occipitale trasverso, occipitofrontale, temporoparietale. DEL NASO: depressore del setto nasale, dilatatore delle narici, elevatore del labbro superiore e dell’ala del naso, nasale (arriccia il naso), procero (corruga la fronte). DELLE PALPEBRE: corrugatore del sopracciglio, depressore del sopracciglio, orbicolare dell’occhio (concentrico, per strizzare l’occhio), orbitario. DEL PADIGLIONE AURICOLARE: auricolare ant, post, sup, grande e piccolo dell’elice, obliquo dell’orecchio, antitragico, tragico, trasverso del padiglione auricolare. DELLA BOCCA E DELLE LABBRA: buccinatore (baci), depressore del labbro inferiore, depressore dell'angolo della bocca, elevatore del labbro superiore, elevatore dell’angolo della bocca, grande e piccolo zigomatico, incisivo del labbro sup e inf, mentoniero, orbicolare della bocca (concentrico, per mandare baci o smor e), risorio, trasverso del mento. MASTICATORI ( g): temporale (esteso, piatto, va dall’arco zigomatico al processo coronoideo seguendo la forma dell’osso temporale a ventaglio), massetere (laterale, forte, si estende dall’arco zigomatico alla mandibola, contraendosi solleva la mandibola, agisce in agonismo con lo pterigeoideo mediale per aprire e chiudere la bocca), pterigoideo mediale e laterale (dai processi pterigoidei dello sfenoide alla mandibola; il mediale è più esteso). Originano dalle ossa del cranio e s’inseriscono alla mandibola agendo sull’ATM. Sono innervati dal n.mandibolare (ramo del trigemino). I legamenti s lo e sfenomandibolare sono di rinforzo. 20 di 80   fi fi fi 21 di 80   > CONFIGURAZIONE ENDOCRANICA E FOSSE CRANICHE Comprende: frontale, etmoide, sfenoide, temporale e occipitale. 3 cavità = FOSSE CRANICHE. FOSSA CRANICA ANTERIORE: frontale, piccole ali e corpo sfenoide, etmoide. Forma il tetto delle cavità nasali e orbitarie. Contiene il lobo frontale del telencefalo. FOSSA CRANICA MEDIA: grandi ali e corpo sfenoide, parte petrosa del temporale. Diencefalo. FOSSA CRANICA POSTERIORE: occipitale e temporale; prosegue no alla prot.occip.esterna. Contiene cervelletto e midollo allungato. 22 di 80   fi > CAVITÀ COMUNI A NEURO E SPLANCNOCRANIO > CAVITÀ ORBITARIE Contengono il bulbo oculare e gli annessi. Forma piramidale quadrangolare: la base corrisponde all’apertura orbitaria, le 4 facce al tetto, al pavimento e alle pareti laterale e mediale; l’apice è posteriore. Le cavità non sono dritte ma oblique. Formata da: frontale (S), frontale, etmoide, lacrimale (M), mascella, vomere e zigomatico (i), zigomatico (L), sfenoide (P). Si apprezzano: processo zigomatico, forame e incisura sopraorbitaria, forami etmoidali, le suture, solco lacrimale, canale ottico, fessura orbitaria superiore e inferiore. > CAVITÀ NASALI Sono la prima parte del sistema respiratorio (olfatto), rivestite di mucosa respiratoria. Asimmetriche (il setto deviato è siologico, diventa patologico solo se ci sono problemi respiratori). Le due cavità descrivono un prisma triangolare e si apprezzano: la crista galli, le cellule etmoidali, le conche nasali, il setto nasale (setto sagittale mediano che divide la cavità in destra e sinistra, completato anteriormente dalla cartilagine del setto, dal vomere e dall’etmoide). L’apertura posteriore sono le coane, quella inferiore è l’apertura piriforme. Il tetto è formato da: ossa nasali, frontale, etmoide, sfenoide (seno sfenoidale) e vomere; il pavimento da mascella e palatine (il tetto della cavità orale = pavimento cavità nasale); la parete laterale da mascella, osso lacrimale, etmoide, palatino, sfenoide e conca nasale inferiore. Tra le conche nasali e le pareti laterali si identi cano i meati nasali (sup, med, inf) dove sboccano i seni paranasali (seno etmoidale, frontale e mascellare). Turbinato = cornetto + mucosa. L’unità ostio-meatale del naso è il meato medio: sede dove drenano i seni frontale, etmoidale e mascellare. Nel meato inferiore si apre il canale nasolacrimale. > FOSSA INFRATEMPORALE Tra la fossa temporale (spazio compreso tra l’arco zigomatico e la grande ala dello sfenoide), quella pterigopalatina e il ramo mandibolare. Si apprezzano: forame ovale, spinoso e mandibolare. Limiti: mandibola, mascella, zigomatico, sfenoide, temporale. > FOSSA PTERIGOPALATINA È la fossa più mediale e profonda. Si trova tra: mascella, palatino e sfenoide; va dal processo pterigoideo al palato; la fessura pterigomascellare la mette in comunicazione con la fossa infratemporale (a.mascellare). Si apprezzano: forame rotondo (fossa cranica media), canali palatini (cavità orale), fessura orbitaria inferiore (cavità orbitaria) e forame sfenopalatino (cavità nasale). 23 di 80   fi fi > ARTICOLAZIONI E LEGAMENTI DEL CRANIO Sono principalmente SINARTROSI tra cui SUTURE (articolazioni brose): piane (splancnocranio), dentate (neurocranio); una schindilesi (tra le ali del vomere e lo sfenoide; l’inserzione si ottiene per la presenza di una scanalatura in una delle due super ci articolari, in cui si inserisce la sporgenza dell’altro osso); una sincondrosi sfenoccipitale; le gonfosi dentoalveolari (sindesmosi, particolare tipo di suture tra le radici dei denti e gli alveoli dentali di mascella e mandibola). La maggior parte si trasformano in sinostosi (tranne le gonfosi). L’osso occipitale è articolato con l’atlante attraverso una condiloartrosi (art.ellissoidea). Sono presenti due articolazioni sinoviali (diartrosi): le ARTICOLAZIONI TEMPOROMANDIBOLARI. Una condiloartrosi doppia e completa (disco doppio perchè le due facce non combaciano bene). Permette i movimenti della mandibola rispetto al neurocranio. I due capi articolari sono la testa del condilo mandibolare (convessa) e la fossa mandibolare dell’osso temporale (concava). A di erenza delle altre diartrosi le super ci articolari sono rivestite da brocartilagine. Il disco divide la cavità in una superiore (temporodiscale) e una inferiore (condilodiscale), ciascuna rivestita da membrana sinoviale. Essendo i capi articolari facenti parte dello stesso osso, i movimenti sono sempre combinati. La capsula articolare avvolge entrambe le cavità. Vi sono legamenti di rinforzo tra cui il legamento temporomandibolare è il più importante; ci sono anche due legamenti a distanza che non hanno funzione di rinforzo del condilo (leg. stilomandibolare e sfenomandibolare). L’ATM lavora in combinazione con i muscoli masticatori >> nervo trigemino. Distinguiamo movimenti simmetrici: apertura e chiusura della bocca, protrusione ed estrusione; asimmetrici: laterotrusione; masticatori (combinazione di apertura, chiusura e lateralità). 24 di 80  ff  fi fi fi fi > COLLO Prima parte del tronco e la più mobile ( ex/ext, rotazione e inclinazione laterale della testa), compresa tra testa, torace e arti superiori. Limite superiore: linea cervicocefalica Limite inferiore: linea cervicotoracica -> ant: dal margine superiore del manubrio dello sterno si porta lat no all’art.sternoclavicolare e alla clavicola no all’acromion; post: linea che unisce le due art.acromionclavicolari al processo spinoso della vertebra prominente C7. Il mm trapezio divide il collo in due regioni: - Zona anteriore (collo propriamente detto): il mm sternocleidomastoideo la divide in una zona impari e mediana detta regione cervicale anteriore (zona sovraioidea e sottoioidea) e due regioni pari e simmetriche (regione sternocleidomastoidea e regione cervicale laterale). Visione anterolaterale: muscoli super ciali (mm sternocleidomastoideo, sopra/sottoioidei) + condotto faringoesofageo e laringotracheale + tiroide e paratiroidi + arteria carotide comune, vena giugulare e nervo vago. - Regione cervicale posteriore = nuca > COLONNA VERTEBRALE parte posteriore del collo e del tronco 33 o 34 vertebre (articolate in dischi intervertebrali): C7, T12, L5 + 5 + 4-5 funzione: sostenere la testa e il tronco e proteggere il midollo spinale + sito emopoietico decorre dal collo (art.atlantoccipitale) alla pelvi, di cui partecipa alla costituzione (pelvi = osso sacro + coccige + anca). Curvature siologiche (proiezione laterale): con convessità anteriore (lordosi cervicale e lombare; curvature secondarie, di compensazione che si sviluppano dopo la nascita) e posteriore (cifosi toracica e sacrale; curvature primarie, dovute alla posizione del feto nell’utero). Il passaggio tra lordosi lombare e cifosi sacrale è brusco > promontorio della base dell’osso sacro = centro di gravità del corpo. In proiezione anteriore si osservano delle curvature a destra e sinistra: scoliosi. VERTEBRA TIPO (osso breve) corpo (ant) arco (postlat): peduncoli (ant) e lamine (post) dalla cui giunzione derivano una serie di processi - 2 processi trasversi (lat) che si dirigono esternamente e posteriormente (leve per i muscoli) - 4 processi articolari (zigapo si) sup e inf (lat): presentano le faccette articolari rivestite da cartilagine ialina per l’articolazione con i processi articolari delle vertebre contigue; consentono i piccoli movimenti tra le vertebre. Difetti ai processi articolari causano spondilolisi o spondilolistesi (bilaterale). Il corpo e l’arco delimitano il forame vertebrale, la cui sovrapposizione con le vertebre precedenti e successive crea il canale vertebrale, dove si trova il midollo spinale. Il canale vertebrale si estende dal forame magno occipitale allo iato sacrale, segue le curvature della colonna e serve come protezione per il midollo spinale; è ampio e triangolare nelle regioni cervicali e lombari (rigon amento cervicale e lombosacrale del midollo spinale) mentre è stretto e circolare nella zona toracica (minore movimento). Nella zona lombare le dimensioni del canale diminuiscono gradualmente. Le dimensioni dei corpi aumentano in senso craniocaudale (incremento del peso e della pressione che la colonna deve sostenere), mentre da L4 decrescono. 25 di 80   fi fi fi fi fl fi fi > PEDUNCOLI: sono due lamine appiattite che uniscono il corpo alle lamine dell’arco; i margini sup e inf sono incavati a formare le incisure vertebrali, che dalla giustapposizione di due vertebre consecutive formano i forami intervertebrali per il passaggio dei nervi spinali. > LAMINE: sono la continuazione diretta dei peduncoli, appiattite e inclinate verso il basso e posteriormente, si riuniscono posteriormente a formare il processo spinoso, impari e mediano (leva per i muscoli). > VERTEBRE CERVICALI più piccole (carico minore) il corpo presenta sup ai lati dei processi uncinati i forami vertebrali sono ampi (ringo amento cervicale del midollo spinale) le due lamine terminano alle estremità con dei tubercoli ant/post (in C6 è molto sviluppato quello anteriore, detto tubercolo carotideo e rappresenta un punto di repere per la carotide comune). Il processo spinoso è bi do (da C2 a C7) e termina con due protuberanze (formano angolo 45°). I processi trasversi presentano i forami trasversari (a./v. vertebrale, in C7 solo vena) ATLANTE manca di corpo (fuso con l’epistrofeo tramite il dente), quindi ha una forma ad anello. l’arco ant presenta medialmente il tubercolo anteriore e nella sua faccia interna la fossetta per il dente, rivestita di cartilagine ialina. In alto si articola con l’occipitale. l’arco posteriore presenta in posizione mediana il tubercolo posteriore e ai margini laterali sono evidenti i solchi per l’arteria vertebrale. lateralmente, a livello dei processi trasversi sono presenti i forami trasversari. il legamento trasverso dell’atlante divide in due il forame vertebrale. EPISTROFEO il corpo è fuso con quello dell’atlante mediante un processo cilindrico (sup, medialmente) il dente dell’epistrofeo, che funge da perno intorno al quale C1 e il cranio possono ruotare. Il dente ha una faccetta articolare ant (art.con atlante) e una posteriore (in rapporto con il leg. trasverso dell’atlante). VERTEBRA PROMINENTE il nome è dato dal processo spinoso non bi do, sporgente, che termina con un tubercolo. Punto di repere (possiamo palparlo alla base del collo, è la prima protuberanza che sentiamo al tatto) utile per quando es dobbiamo fare una puntura lombare nel canale midollare (deve essere fatta L1 e L5 per cui possiamo contare da C7). processo trasverso prominente che a volte può formare la costa cervicale. forame trasversario più piccolo (vi passa solo la vena vertebrale). > VERTEBRE TORACICHE corpo più grande, canale vertebrale più piccolo. si articolano con le teste delle coste, quindi presentano emifaccette costali (sup e inf) rivestite di c.ialina, nei pressi dei peduncoli dell’arco vertebrale. si articolano anche con il tubercolo costale, quindi presentano faccette costali a livello del processo trasverso. i processi articolari sono verticali. il processo spinoso è lungo e inclinato (l’inclinazione aumenta in senso craniocaudale). il forame vertebrale è più piccolo (non vi è rigon amento del midollo in questa zona). T1 ha un corpo che ricorda quello delle cervicali, e presenta i processi uncinati, nonchè una faccetta costale superiore più ampia (per art. con la prima costa, che si articola solo con T1) e una inferiore più piccola (art. con l’emifaccetta della seconda costa). 26 di 80   fi fi fi fi T10 ha solo una faccetta costale nel margine superiore perchè le coste 11 e 12 si articolano solo con T11 e T12. T11 e T12 hanno pertanto una faccetta costale completa. Inoltre siccome le ultime due coste si articolano solo a livello della testa, i processi trasversi di T11 e T12 non presentano la faccetta costale trasversaria e si risolvono in tre processi (costiforme, mammillare e accessorio). T11 e T12 hanno altri caratteri di transizione: processi spinosi corti e processi articolari orientati sagittalmente come nelle vertebre lombari. > VERTEBRE LOMBARI dimensioni elevate, anche il foro vertebrale aumenta per il rigon amento del midollo. il processo trasverso si risolve in 3 processi: costiforme, mammillare e accessorio. processo spinoso corto, processi articolari orientati sagittalmente (rotazione e torsione lombare). > OSSO SACRO osso impari e mediano, costituito da 5 vertebre fuse costituisce la pelvi insieme all’anca e al coccige l’ossi cazione avviene nei primi anni di vita (neonato: sincondrosi; cfr. fontanelle craniche). - base superiore larga che si articola con L5: centralmente si ha una super cie ovale che presenta una sporgenza anteriore (promontorio) e lateralmente le ali (art.sacroiliaca). - apice inferiore smusso che si articola col coccige - faccia pelvica anteriore: sono presenti medialmente dei rilievi trasversali (linee trasverse) che corrispondono alla saldatura dei corpi delle vertebre sacrali, lateralmente 4 paia di forami sacrali anteriori, disposti longitudinalmente in la, che comunicano con il canale sacrale dando passaggio ai nervi spinali; late

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