Storia dell'Integrazione Europea: I Primi Passi PDF

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Questa lezione di diritto dell'Unione Europea approfondisce la storia dell'integrazione europea, focalizzandosi sui primi passi e le motivazioni politico-economiche alla base del processo di unificazione europea. Partendo dalla Seconda guerra mondiale, analizza il ruolo delle potenze vincitrici, come l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti, nell'influenzare il progetto di integrazione.

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Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: STORIA DELL’ INTEGRAZIONE EUROPEA: I PRIMI PASSI LEZ 8 STORIA...

Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: STORIA DELL’ INTEGRAZIONE EUROPEA: I PRIMI PASSI LEZ 8 STORIA DELL’ INTEGRAZIONE EUROPEA: I PRIMI PASSI La realtà dell’integrazione europea attuale è il frutto di una lunga, complessa e faticosa evoluzione durata anni. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i politici dell’epoca si convincono della necessità di avviare un processo di integrazione europea come unico rimedio per evitare il ripetersi degli eventi che avevano portato a terribili distruzioni ed enormi perdite di vite umane. L’opera di riconciliazione politica ed economica avvenne nel clima di tensione tra le due potenze vincitrici: L’unione Sovietica, intenzionata ad estendere il proprio modello sugli stati dell’Europa orientale, e gli Stati Uniti che si adoperavano per rapida ripresa degli stati dell’Europa occidentale allo scopo di aprire nuovi mercati alla propria sovrapproduzione industriale. Di conseguenza in una prima fase: Stati dell'Europa occidentale = mantennero modello produttivo basato sulla libertà d'impresa e sull'economia di mercato Stati dell'Europa orientale = impostarono ricostruzione economica su basi collettivistiche riproducendo all’interno dei propri stati il modello sovietico L’integrazione Europea che conosciamo avvenne dunque in un primo tempo soltanto tra gli Stati dell’Europa occidentale. Solo dopo la caduta del muro di Berlino (1989) e lo scioglimento dell’Unione Sovietica (1991), anche gli Stati dell’Europa orientale iniziano a partecipare al processo di integrazione europea. IL PIANO MASHALL Il 5 giungo 1947 il DISCORSO tenuto all'Università di HARVARD del Segretario Generale degli Stati Uniti George Catlett MARSHALL anticipò i tratti del programma di aiuti per la 1 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: STORIA DELL’ INTEGRAZIONE EUROPEA: I PRIMI PASSI ricostruzione degli Stati Europei sconvolti dalla guerra: il programma sarà conosciuto come PIANO MARSHALL (ufficialmente chiamato European Recovery Program). La gestione coordinata degli incentivi attraverso la costituzione di un organismo delegato alla ripartizione degli aiuti rappresenta il primo embrione di coordinamento europeo: l’OECE. OECE E COMECON Nel 1948 viene costituita l’Organizzazione per la cooperazione europea (OECE). Tra i Paesi fondatori si contano 17 stati dell'Europa occidentale e 1 dell’orientale (la Turchia). Le sue funzioni consistono coordinare gli aiuti del piano Marshall e ripartirli tra gli stati fondatori, controllare la correttezza delle operazioni, promuovere la pace e il benessere socio economico. Successivamente, lavorò per la riduzione degli ostacoli alle importazioni, sia tariffari che normativi e favorì la creazione delle aree di libero scambio al fine di sviluppare il commercio internazionale. Nel 1961 si trasforma in OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economica). L’ OCSE che conosciamo oggi conta 38 Paesi Ha sede a Parigi. Il Segretario Generale è Mathias Cormann Ha una Strutturata di direzioni e divisioni che sostengono il lavoro di circa 300 Comitati, sotto-Comitati, Gruppi di lavoro e Gruppi di esperti, ai quali prendono parte i delegati delle amministrazioni e degli enti dei Paesi membri Il Consiglio dell’OCSE è l’organo politico decisionale responsabile della direzione strategica dell’OCSE, in cui siedono i Rappresentanti Permanenti degli Stati Membri e della Commissione europea ed è presieduto dal Segretario Generale. Una volta l’anno si riunisce a livello Ministeriale e, in tale occasione, è presieduto da uno Stato membro. Il Consiglio può adottare decisioni vincolanti o raccomandazioni, e approva il programma di lavoro dei Comitati di settore. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: STORIA DELL’ INTEGRAZIONE EUROPEA: I PRIMI PASSI La sua missione si concentra nella promozione, a livello globale, di politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini. Inoltre costituisce un forum prestigioso di raccolta, diffusione e scambio di dati e analisi, di confronto ed armonizzazione delle migliori prassi sulle politiche pubbliche a livello nazionale ed internazionale, fornendo consulenze ai governi dei Paesi membri sulle misure a sostegno di una crescita resiliente, inclusiva, verde e sostenibile. L’Italia ha presieduto la riunione del Consiglio a livello ministeriale del giugno 2022, dedicata al tema “The future we want: better policies for the next generation and a sustainable transition”, includendo per la prima volta dei giovani rappresentanti di Youthwise nel dibattito sulla partecipazione giovanile alla vita sociale e democratica e permettendo loro di offrire le soluzioni possibili alla crisi in corso. Nel 1949, in risposta all'istituzione dell'OECE, gli stati filo sovietici crearono una propria organizzazione per la cooperazione economica incentrata su mutua assistenza e cooperazione economica creazione della COMECON (consiglio di mutua assistenza economica dell'est europeo) paesi fondatori: stati socialisti dell’Europa orientale (vicini all'Unione Sovietica) scioglimento :1991 Segnò una spaccatura dell’Europa sul piano economico e politico. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: LA NATO E LA NASCITA DEL CONSIGLIO D’EUROPA LEZ 8 LA NATO E LA NASCITA DEL CONSIGLIO D’EUROPA LA NATO I paesi dell’Europa occidentale, Stati Uniti e Canada si organizzano sul piano militare con lo scopo di mantenere la pace così nel 1949 a Washington viene firmato il trattato istitutivo della NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord). Pur non essendo limitato ai soli paesi europei essa rappresenta la prima forma di integrazione a livello strategico militare e politico dell’Occidente europeo. La Nato oggi conta 30 paesi membri. Il segretariato generale è Jens Stoltenberg. Ha Sede a Bruxelles. I Punti fondamentali della sua azione: Alleanza politica e militare → promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per prevenire i conflitti. Si impegna a risolvere pacificamente le controversie. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Difesa collettiva → principio sancito dall’art 5 del Trattato Nord Atlantico prevede che un attacco contro un alleato sia considerato come un attacco contro tutti gli alleati. La NATO ha invocato l'articolo 5 per la prima e unica volta nella sua storia dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre contro gli Stati Uniti. Ha adottato misure di difesa collettiva in diverse occasioni, anche in risposta alla situazione in Siria e all'invasione russa dell'Ucraina. 1 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: LA NATO E LA NASCITA DEL CONSIGLIO D’EUROPA ✓ legame transatlantico → gli stati che fanno parte della NATO possono così consultarsi e collaborare in materia di difesa e di sicurezza e condurre insieme operazioni multinazionali di gestione delle crisi. Il CONSIGLIO D’EUROPA Nello stesso anno, 1949 con il Trattato di Londra, viene istituito il Consiglio d'Europa allo scopo di favorire la collaborazione tra Stati membri per salvaguardare gli ideali politici e di libertà patrimonio comune di democrazia. I membri originari erano 10: Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Gran Bretagna, Italia, Danimarca Svezia, Norvegia e Irlanda. Attualmente i Paesi che ne fanno parte sono 46. Ha sede a Strasburgo. Il Segretario generale attuale è Marija Pejčinović Burić. Il Consiglio d’Europa nasce dal compromesso tra chi sosteneva una integrale unificazione politica tra paesi europei e chi non voleva subire una eccessive ingerenze sulla propria sovranità. Esso, dunque, rappresenta la prima forma di cooperazione con la quale non limitando la sovranità, si prova a stimolare la collaborazione economica, sociale e di difesa dei propri membri contrapposti ideologicamente ai paesi del COMECON. Gli obiettivi del Consiglio d’Europa sono: ✓ la promozione e difesa dei DIRITTI UMANI e dei diritti sociali ✓ la tutela della DEMOCRAZIA in termini di governance democratica e società democratica sostenibile 2 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: LA NATO E LA NASCITA DEL CONSIGLIO D’EUROPA ✓ la tutela dello STATO DI DIRITTO in ambiti quali: -la giustizia (mediante l’azione della Commissione per l'efficacia della giustizia) -le norme e politiche comuni (mediante ad esempio la Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto – cd commissione di Venezia) -le minacce allo stato di diritto (mediante ad esempio il gruppo degli stati contro la corruzione cd Gruppo Greco; Moneyval riciclaggio di denaro; il gruppo Pompidou gruppo di cooperazione internazionale sulle droghe e le dipendenze). ✓ Lo SVILUPPO ECONOMICO SOCIALE DEI PAESI MEMBRI Fra gli accordi più importanti prodotti dal Consiglio d’Europa spicca la CEDU (Convenzione europea per la tutela dei diritti dell'uomo delle libertà fondamentali). E’ un trattato internazionale firmato a Roma nel 1950 nell’ambito del Consiglio d’Europa ed entrato in vigore nel 1953. La CEDU contiene: un catalogo di diritti; un meccanismo di tutela (la Corte europea dei diritti dell’uomo). 3 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: TRATTATO ISTITUTIVO DELLA CECA LEZ 8 IL TRATTATO ISTITUTIVO DELLA CECA All’indomani della Seconda guerra mondiale la necessità di creare un’Europa occidentale più unita, prospera, libera e solidali diviene dominante. Per creare un nuovo ordine economico e politico tra Stati fino a poco prima in lotta tra loro, si decide di impostare il percorso di integrazione gradualmente, mediante un iniziale trasferimento di funzioni in settori ben determinati a istituzioni indipendenti dagli Stati, capaci di gestire in modo autonomo le funzioni. In linea con questo approccio (cd tesi funzionalista), il 9 maggio 1950, Robert Schuman all'epoca Ministro degli Esteri francese propose la creazione di una nuova forma di collaborazione politica in Europa che avrebbe evitato l’insorgere di guerre tra gli Stati europee, ossia mettere in comune le risorse europee nella produzione di carbone e acciaio. Il Piano Schuman aveva l'obiettivo di creare una vera unione economica sta gli Stati europei ed in prospettiva di questa unione, fu avviata la cooperazione limitatamente al settore dell'acciaio e del carbone per riavvicinare Francia e Germania. NB: lo sfruttamento dei giacimenti di carbone e acciaio a confine tra Francia e Germania erano stati il motivo scatenante di numerosi conflitti negli anni tra i due Stati pertanto mettere a fattor comune l’oggetto del contendere avrebbe garantito stabilità tra le due nazioni (avversarie durante la Seconda guerra mondiale). Ispiratore dei contenuti della celebre dichiarazione era Jean Monet. La proposta di avviare un percorso che conduca alla creazione di una «federazione europea» coinvolge quindi inizialmente la Francia e la Germania e il settore carbo-siderurgico, ma è aperta anche ad altri Paesi, primi fra tutti quelli del Benelux (anch’essi produttori di queste due materie). In Italia, la classe politica dell’epoca (e in particolare Alcide De Gasperi), consapevole dell’arretratezza economica e dell’isolamento politico dell’Italia, ritiene il progetto franco- tedesco un’occasione per il nostro Paese. La proposta contenuta nella Dichiarazione Schuman viene accolta inizialmente da sei Stati, sorge così la «Piccola Europa». 1 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: TRATTATO ISTITUTIVO DELLA CECA La prima comunità sovranazionale europea è la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), istituita con il Trattato di Parigi del 1951 (entrato in vigore nel 1952) da sei Paesi: Francia Germania Italia Belgio Paesi Bassi Lussemburgo Il Trattato è firmato per un periodo di 50 anni, si è estinto il 23 luglio 2002 (le sue competenze sono state assorbite prima dalla Comunità europea, oggi dall’Unione europea). Gli obiettivi della CECA: ✓ cooperazione nel settore del carbone e dell’acciaio; ✓ mantenimento della pace tra gli Stati dell’Europa; ✓ creazione di zone di libero scambio prive di dazi interni Avendo ciascuno stato abdicato alla propria sovranità nel settore citato, è sorta una struttura di natura sovrannazionale dotata di propri organi: Assemblea generale degli Stati membri → è composta da rappresentanti dei Parlamenti nazionali; ha funzioni consultive e di controllo politico Alta autorità → è un organo di individui composto da 9 membri indipendenti, nominati dagli Stati di comune accordo e scelti in base alla loro competenza professionale. Ha forti poteri deliberativi: può emanare pareri, decisioni e raccomandazioni. Le decisioni e le raccomandazioni hanno effetti vincolanti nei confronti dei destinatari (che possono essere gli Stati membri oppure anche le imprese del settore carbo-siderurgico) Consiglio speciale dei Ministri → è composto da un rappresentante del governo di ogni Stato membro; ha funzioni consultive rispetto all’Alta Autorità; in alcune materie è previsto che l’Alta Autorità deliberi su «parere conforme» del Consiglio Corte di Giustizia → ha funzioni di controllo giurisdizionale sulla legittimità degli atti delle istituzioni della CECA 2 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: TRATTATO ISTITUTIVO DELLA CECA LA DICHIARAZIONE DI SCHUMAN (9 maggio 1950, Salone dell’Orologio del Ministero degli Affari esteri). “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. La Francia, facendosi da oltre vent’anni antesignana di un’Europa unita, ha sempre avuto per obiettivo essenziale di servire la pace. L’Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra. L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L’Unione delle nazioni esige l’eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania: l’azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania. A tal fin, il governo francese propone di concentrare immediatamente l’azione su un punto limitato ma decisivo. Il governo francese propone di mettere l’insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un’organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei. La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime. La solidarietà di produzione in tal modo realizzata farà sì che una qualsiasi guerra tra la Francia e la Germania diventi non solo impensabile, ma materialmente impossibile. La creazione di questa potente unità di produzione, aperta a tutti i paesi che vorranno aderirvi e intesa a fornire a tutti i paesi in essa riuniti gli elementi di base della produzione industriale a condizioni uguali, getterà le fondamenta reali della loro unificazione economica. Questa produzione sarà offerta al mondo intero senza distinzione né esclusione per contribuire al rialzo del livello di vita e al progresso delle opere di pace. Se potrà contare su un rafforzamento dei mezzi, l’Europa sarà in grado di proseguire nella realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente africano. Sarà così effettuata, rapidamente e con mezzi semplici, la fusione di interessi necessari all’instaurazione di una comunità economica e si introdurrà il fermento di una comunità più profonda tra paesi lungamente contrapposti da sanguinose scissioni. Questa proposta, mettendo in comune le produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità, le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, costituirà il primo nucleo concreto di una Federazione europea indispensabile al mantenimento della pace. Per giungere alla realizzazione degli obiettivi così definiti, il governo francese è pronto ad iniziare dei negoziati sulle basi seguenti. Il compito affidato alla comune Alta Autorità sarà di assicurare entro i termini più brevi: l’ammodernamento della produzione e il miglioramento della sua qualità; la fornitura a condizioni uguali, del carbone e dell’acciaio sul mercato francese e sul mercato tedesco nonché su quelli dei paesi aderenti; lo sviluppo dell’esportazione comune verso gli altri paesi; l’uguagliamento verso l’alto delle condizioni di vita della manodopera di queste industrie. Per conseguire tali obiettivi, partendo dalle condizioni molto dissimili in cui attualmente si trovano le produzioni dei paesi aderenti, occorrerà mettere in vigore, a titolo transitorio, alcune disposizioni che comportano l’applicazione di un piano di produzione e di investimento, l’istituzione di meccanismi di perequazione dei prezzi e la creazione di un fondo di riconversione che faciliti la razionalizzazione della produzione. La circolazione del carbone e dell’acciaio tra i paesi aderenti sarà immediatamente esentata da qualsiasi dazio doganale e non potrà essere colpita da tariffe di trasporto differenziali. Ne risulteranno gradualmente le condizioni che assicureranno automaticamente la ripartizione più azionale della produzione al più alto livello di produttività. Contrariamente ad un cartello internazionale, che tende alla ripartizione e allo sfruttamento dei mercati nazionali mediante pratiche restrittive e il mantenimento di profitti elevati, l’organizzazione progettata assicurerà la fusione dei mercati e l’espansione della produzione. I principi e gli impegni essenziali sopra definiti saranno oggetto di un trattato firmato tra gli stati e sottoposto alla ratifica dei parlamenti. I negoziati indispensabili per precisare le misure d’applicazione si svolgeranno con l’assistenza di un arbitro designato di comune accordo: costui sarà incaricato di verificare che gli accordi siano conformi ai principi e, in caso di contrasto irriducibile, fisserà la soluzione che sarà adottata. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Numero lezione: Titolo: TRATTATO ISTITUTIVO DELLA CECA L’Alta Autorità comune, incaricata del funzionamento dell’intero regime, sarà composta di personalità indipendenti designate su base paritaria dai governi; un presidente sarà scelto di comune accordo dai governi; le sue decisioni saranno esecutive in Francia, Germania e negli altri paesi aderenti. Disposizioni appropriate assicureranno i necessari mezzi di ricorso contro le decisioni dell’Alta Autorità. Un rappresentante delle Nazioni Unite presso detta autorità sarà incaricato di preparare due volte all’anno una relazione pubblica per l’ONU, nella quale renderà conto del funzionamento del nuovo organismo, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia dei suoi fini pacifici. L’istituzione dell’Alta Autorità non pregiudica in nulla il regime di proprietà delle imprese. Nell’esercizio del suo compito, l’Alta autorità comune terrà conto dei poteri conferiti all’autorità internazionale della Ruhr e degli obblighi di qualsiasi natura imposti alla Germania, finché tali obblighi sussisteranno.” 4 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: RIPASSO TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti. 1

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