Lezione 31 (La Banca centrale europea) - Slide PDF
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Questi appunti descrivono la Banca Centrale Europea (BCE), le sue funzioni, la sua composizione e ruolo nelle decisioni di politica monetaria. Si concentrano sul funzionamento della BCE e le sue interazioni con l'economia europea. Il documento include informazioni sulla sua storia e la sua composizione in dettaglio.
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Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 31 LA BANCA CENTRALE EUROPEA La Banca centrale europea (BCE) e il Sistema europeo delle banche centra...
Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 31 LA BANCA CENTRALE EUROPEA La Banca centrale europea (BCE) e il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC) sono organi creati dal TUE nell’ambito dell’Unione economica e monetaria (UEM). Oggi, con il Trattato di Lisbona, la BCE è formalmente compresa tra le istituzioni dell’UE previste dall’art. 13 TUE. Il suo capitale è detenuto dalle singole Banche centrali nazionali. Sede: Francoforte. La BCE gode di personalità giuridica distinta da quella dell’Unione; ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione dell’euro; è indipendente nell’esercizio dei suoi poteri e nella gestione delle sue finanze (art. 282.3 TFUE). L’indipendenza della BCE deve essere rispettata dalle istituzioni europee, dagli organi e organismi dell’Unione e dai governi degli Stati membri (art. 130 TFUE). NORME: Artt. 282-284 TFUE Artt. 127-133 TFUE Protocollo n. 4 sullo Statuto del SEBC e della BCE IL SEBC Il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC) è composto dalla BCE e dalle banche centrali degli Stati della zona euro. La BCE è il nucleo centrale del SEBC.Il SEBC è diretto dagli organi decisionali della BCE, ai cui indirizzi ed istruzioni le banche centrali nazionali devono attenersi. LA BANCA CENTRALE EUROPEA: COMPOSIZIONE Articolazioni interne della BCE ai sensi degli artt. 129 e 283 TFUE: Presidente della BCE: in carica 8 anni, non rinnovabile, nomina di competenza del Consiglio europeo, rappresenta la BCE nelle relazioni internazionali, presenta la relazione annuale sulla politica monetaria e sul SEBC a Parlamento e Consiglio 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Attualmente il ruolo è ricoperto tra Christine Lagarde (nominata nel 2019) Comitato esecutivo: organo permanente composto 6 membri (di cui un Presidente, un vicepresidente e altri quattro membri) in carica 8 anni, tutti nominati dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata (su raccomandazione del Consiglio e previa consultazione del Parlamento europeo e del consiglio direttivo della BCE). Soltanto cittadini degli Stati membri possono essere membri del comitato esecutivo. attua la politica monetaria comune seguendo decisioni e indirizzi del Consiglio direttivo Consiglio direttivo: principale organo decisionale della BCE, composto dai governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell’euro zona + i membri del comitato esecutivo. Adotta gli atti di indirizzo e prende le decisioni necessarie per assicurare l’assolvimento dei compiti della BCE + formula la politica monetaria comune Consiglio generale: organo a carattere transitorio, opererà finchè non vi saranno più gli Stati membri Ue che non aderiscono alla moneta unica. Ha il compito di rafforzare il coordinamento delle politiche monetarie degli Stati membri Consiglio di vigilanza: istituito nel 2013, si riunisce due volte al mese, col compito di discutere, pianificare, presenta progetti di decisione al Consiglio direttivo in materia di controllo su enti creditizi e sulle istituzioni finanziarie Un esempio in merito è la decisione sulla politica monetaria – comunicato 15 giugno 2023 “L’inflazione è diminuita ma dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Ha pertanto deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. (…) Al tempo stesso, i passati incrementi dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo si stanno trasmettendo con forza alle condizioni di finanziamento e stanno gradualmente influenzando tutta l’economia. I costi di indebitamento sono aumentati bruscamente e la crescita dei prestiti diminuisce. Le condizioni di finanziamento più restrittive sono una ragione fondamentale per la quale l’inflazione dovrebbe ridursi ulteriormente verso l’obiettivo, poiché ci si attende che queste frenino in misura crescente la domanda. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: (…) Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario.” NOMINA E MANDATO Procedimento di nomina del Comitato esecutivo (art. 283.2 TFUE): il Consiglio europeo, su raccomandazione del Consiglio e previa consultazione del Parlamento europeo e del consiglio direttivo della Banca centrale europea, con deliberazione a maggioranza qualificata nomina il Presidente, il vicepresidente e gli altri quattro membri del Comitato esecutivo. Questi ultimi sono scelti tra persone di riconosciuta levatura ed esperienza professionale nel settore monetario o bancario. Il mandato dura otto anni e non è rinnovabile. RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI Ai sensi dell’art. 284 TFUE: Alle riunioni del consiglio direttivo della BCE possono partecipare, senza diritto di voto, il Presidente del Consiglio e un membro della Commissione. Il Presidente della BCE può essere invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio quando questo discute di questioni relative agli obiettivi e alle funzioni del Sistema europeo di banche centrali. Il presidente della Banca centrale europea e gli altri membri del comitato esecutivo possono, a richiesta del Parlamento europeo o di propria iniziativa, essere ascoltati dalle commissioni competenti del Parlamento europeo. BCE E SEBC: FUNZIONI Le funzioni della BCE e del SEBC sono disciplinate in particolare dagli artt. 127, 128 e 282 TFUE. ❖ Mantenimento della stabilità dei prezzi. ❖ Definizione e attuazione della politica monetaria dell’UE. ❖ La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione dell’euro. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 31 LE FUNZIONI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA Le funzioni della BCE e del SEBC sono disciplinate dagli artt. 127-133 e 282 TFUE. Ai sensi dell’art. 127.1 TFUE, l’obiettivo principale del SEBC è il «mantenimento della stabilità dei prezzi». Il SEBC agisce «in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza». La BCE è responsabile della moneta unica e il suo principale compito è preservarne il potere di acquisto Ai sensi dell’art. 127.2 TFUE, la BCE e il SEBC hanno i seguenti compiti fondamentali: ❖ definire e attuare la politica monetaria dell’Unione; ❖ svolgere le operazioni sui cambi; ❖ detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri; ❖ promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento ❖ controllare per limitare il grado di rischio degli enti creditizi, salvaguardando la stabilità finanziaria Ai sensi dell’art. 128 TFUE: «La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione». Nei settori di sua competenza e per l’assolvimento dei compiti attribuiti al SEBC, la BCE dispone di un autonomo potere normativo (art. 132 TFUE). In particolare, la BCE: stabilisce regolamenti e prende decisioni nella misura necessaria per assolvere i compiti attribuiti al SEBC in virtù dei Trattati e dello statuto del SEBC e della BCE; formula raccomandazioni o pareri Emana ammende o penalità di mora alle imprese La BCE ha altresì funzioni consultive. 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Nei settori che rientrano nelle sue attribuzioni, essa è consultata su ogni progetto di atto dell’Unione e su ogni progetto di atto normativo a livello nazionale, e può formulare pareri (art. 282.5 TFUE; art. 127.4 TFUE). La BCE è poi tenuta a trasmettere al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione (nonché al Consiglio europeo) una relazione annuale sull’attività del SEBC e sulla politica monetaria dell’anno precedente e dell’anno in corso (art. 284.3 TFUE). In virtù del trattato la BCE ha responsabilità di render conto del proprio operato in particolare nei confronti del Parlamento, al Consiglio, alla Commissione e al Consiglio Europeo, a pubblicare regolarmente sul proprio sito. Ha una Responsabilità collettiva in quanto rende conto del proprio operato anche spiegando ai cittadini UE le proprie decisioni. LA RESPONSABILITA’ DELLA BCE La responsabilità collettiva che incombe sulla BCE, in quanto istituzione indipendente, di dar conto del proprio operato sia ai cittadini che ai rappresentanti eletti nelle istituzioni UE è da intendersi come: ✓ obbligo legale ✓ obbligo politico. Il reso conto avviene attraverso le pubblicazioni nelle lingue ufficiali UE, gli interventi pubblici dei membri degli organi decisionali negli Stati membri ma soprattutto col dialogo col Parlamento, verso cui vi è un obbligo di rendicontazione giacchè rappresenta i cittadini UE. Inoltre con i rapporti indirizzati al Consiglio, alla commissione, al consiglio europeo. Con sentenza 5 maggio 2020 la Corte Costituzionale tedesca, accogliendo il ricorso di alcuni economisti e accademici, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del programma di acquisto dei titoli di stato dei paesi membri dell’euro zona da parte della BCE per violazione del principio di proporzionalità sancito all’art. 5 del Trattato sull’Unione Europea. La sentenza affronta il tema dei rapporti tra gli ordinamenti nazionali e quello dell’Unione Europea, rappresentando l’ultima fase di un acceso dibattito tra la Corte costituzionale tedesca e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) riguardante il programma per l’acquisto di titoli emessi da Governi, agenzie pubbliche e Istituzioni internazionali situate nell’Eurozona, attivo nel 2015 sotto la Presidenza di Mario Draghi, al fine di promuovere la liquidità degli Stati membri maggiormente colpiti dalla Grande Recessione del 2008 e dalla crisi dei debiti sovrani del 2011, al fine di garantire la stabilità finanziaria dell’Eurosistema. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: Il dibattito ha avuto, quale suo culmine, l’immediata reazione della Corte di Giustizia dell’UE, la quale ha precisato – intervenendo con fermezza attraverso un Comunicato stampa dell’8 Maggio 2020 – come essa sia la sola, secondo quanto sancito dai Trattati, ad avere competenza ad accertare che gli atti posti in essere dalle Istituzioni europee siano conformi al Diritto dell’Unione. Dal breve testo del documento, appare chiaro sin da subito come la CGUE abbia agito con l’intento di sottolineare l’importanza del rispetto del principio enunciato, al fine di garantire l’uniforme applicazione e la piena efficacia del quadro normativo comunitario all’interno dei Paesi dell’UE: “Eventuali divergenze tra i giudici degli Stati membri in merito alla validità di atti del genere potrebbero compromettere infatti l’unità dell’ordinamento giuridico dell’Unione e pregiudicare la certezza del diritto”. Questa vicenda non può essere sgombra da alcune considerazioni di carattere politico che hanno contraddistinto gli ultimi anni. La sentenza è il risultato di difetti strutturali che minacciano il processo di integrazione europeo verso una reale unione. Limiti che sono emersi anche nel periodo della pandemia da covid 19. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 31 BCE E CRISI DEL DEBITO SOVRANO La crisi del debito sovrano del 2010-2011 nell'Area euro trova le sue radici nella crisi del settore dei mutui residenziali statunitensi. In seguito alla crisi subprime, infatti, numerosi istituti di credito europei hanno sperimentato gravi difficoltà e sono stati salvati da interventi pubblici. Questi ultimi hanno esacerbato gli squilibri di finanza pubblica dei Paesi più vulnerabili, concorrendo a provocare una contrazione del Pil a livello globale dell'uno per cento circa nel 2009. In particolare, mentre i principali paesi in via di sviluppo hanno sperimentato una significativa riduzione dei propri tassi di crescita, i paesi industrializzati hanno registrato una variazione del prodotto interno lordo negativa. Per l'Italia la contrazione del prodotto nel 2009 è risultata prossima al 5 per cento, configurando una delle più gravi recessioni dal dopoguerra. Nell'imminenza dello scoppio della crisi del debito sovrano, i paesi dell'eurozona presentavano differenze significative nelle condizioni di finanza pubblica e nel tasso di crescita. I cosiddetti Paesi core (come la Germania) si connotavano per livelli contenuti del debito pubblico e per un‘attività economica più solida, mentre i cosiddetti Paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna), o "periferici", si caratterizzavano per una maggiore vulnerabilità legata a dinamiche non sostenibili del debito pubblico, dovuta all'indebitamento accumulato negli anni, all'incremento incontrollato del deficit e a bassi tassi di crescita del PIL e, non ultimo, agli oneri delle operazioni di salvataggio degli istituti bancari in crisi. Nonostante tali differenze, nel 2010 l'Area euro ha beneficiato della ripresa economica che ha interessato le principali economie avanzate, sebbene con ritmi e modalità eterogenei tra paesi e aree geografiche: i tassi di crescita del Pil hanno raggiunto i valori pre-crisi negli Stati Uniti e in Germania, ma si sono 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: mantenuti a livelli significativamente inferiori nel Regno Unito e in molti paesi dell'Area euro (tra i quali l'Italia; Il dissesto dei conti pubblici della Grecia, reso noto nell'ottobre 2009, ha segnato, tuttavia, il passaggio a una nuova fase della crisi, quella del debito sovrano, interrompendo la ripresa già incerta. La crisi ha avuto epicentro nei paesi periferici dell'eurozona (Portogallo, Irlanda e Grecia) per poi estendersi nel corso del 2011 a Spagna e Italia. Le manovre di contenimento della spesa (cosiddetta austerity) attuate, prima dai Governi degli Stati in difficoltà e poi da tutti gli Stati membri dell'Unione, hanno infine concorso a rallentare la crescita inducendo, in alcuni casi, una vera e propria recessione. L'Unione europea è quindi dovuta intervenire, in momenti diversi, tramite il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) fornendo prestiti. (www.consob.it) La crisi del debito sovrano ha prodotto, nella prassi, un ampliamento di fatto delle funzioni della Banca centrale europea. L’importanza del ruolo della BCE sarà destinato ad accrescersi ulteriormente con l’approvazione del progetto di una Unione bancaria. La tendenza all’ampliamento in via di prassi delle funzioni della Banca centrale europea suscita qualche perplessità con riguardo alla garanzia del principio democratico. A tale ampliamento, infatti, per ora non ha fatto seguito l’introduzione di ulteriori poteri di controllo sull’attività della BCE, in particolare da parte del Parlamento europeo o dei Parlamenti nazionali. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: RIPASSO TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti. 1