Insegnare Scienze alla Primaria - PDF
Document Details
Uploaded by Deleted User
IC 66 Martiri di Grugliasco (TO)
Paola Limone
Tags
Summary
Questo documento esamina metodi innovativi per insegnare le scienze nella scuola primaria. L'autrice descrive le strategie di Scienzainrete e il progetto SeT per favorire la comprensione scientifica nei bambini, basata sull'esperienza, sulle attività pratiche e sulla metacognizione.
Full Transcript
#### **INSEGNARE SCIENZE ALLA PRIMARIA (parte1)** #### Di Paola Limone -- IC 66 Martiri di Grugliasco (To) #### #### **IMMAGINE 1** Da anni insegno scienze nella scuola primaria, sono stata e sono responsabile di un piccolo laboratorio scientifico e tengo come formatrice corsi per insegnanti di...
#### **INSEGNARE SCIENZE ALLA PRIMARIA (parte1)** #### Di Paola Limone -- IC 66 Martiri di Grugliasco (To) #### #### **IMMAGINE 1** Da anni insegno scienze nella scuola primaria, sono stata e sono responsabile di un piccolo laboratorio scientifico e tengo come formatrice corsi per insegnanti di scuola materna, primaria e secondaria di primo grado sul tema delle scienze e delle itc. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli e suggerimenti, ho in passato acquistato testi specifici e raccolto molto materiale cartaceo. Quando poi ho iniziato a navigare nel web mi si è aperto un mondo di risorse accessibili ed a costo zero. Il problema era rimasto comunque quello di sempre: come organizzare un percorso coerente, che portasse i miei allievi all'acquisizione non tanto di singoli concetti ma di una mentalità scientifica? Le Indicazioni Nazionali nel 2012 hanno offerto ai docenti i materiali concettuali di base ma è lasciata all'insegnante la progettazione delle unità di apprendimento, in base alla situazione concreta del gruppo classe, al tempo disponibile da dedicare alle scienze, alla preparazione scientifica personale. E' facile trovare esempi di "buone pratiche", di esperimenti divertenti ed accattivanti, di singoli temi trattati attraverso una serie di esperienze più o meno fattibili, ma per chi come me non ha mai accettato l'idea di affidarsi unicamente ai libri in dotazione ed è alla ricerca di un legame logico tra tutto ciò che può essere fatto nel quinquennio le cose non erano affatto semplici in passato. Non sempre poi le esperienze scientifiche proposte nei libri di testo e nel web sono adatte ai nostri allievi: spesso si tratta di riduzioni di esperienze "classiche" per le scuole medie e superiori, e anche se la riduzione ne rende più facile l'esecuzione, le esperienze conservano una complessità concettuale notevole e non tengono conto dell'esistenza o meno di prerequisiti. A mio parere non ha senso effettuare certi esperimenti solo per osservare qualcosa di magico e divertente, sperando che favoriscano la comprensione di concetti. **Un percorso coerente** Un percorso coerente l'ho finalmente trovato nel progetto di Scienzainrete [^1^](#fn1){#fnref1.footnote-ref}che propone metodologie per l'alfabetizzazione scientifica nella scuola primaria, intesa come padronanza di atteggiamenti, processi e concetti di base. Tutto il percorso proposto da Scienzainrete tende a offrire dei problemi che richiedono la costruzione di modelli affinché i bambini possano: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il metodo affronta un concetto generale alla volta, in una sequenza adeguata allo sviluppo delle capacità dei bambini, (materiali, proprietà, interazioni, sistemi, variabili) e per ognuno di questi propone esplorazioni ed attività di problem solving. L'obiettivo è quello di costruire gli strumenti necessari per affrontare in futuro le discipline scientifiche e non tanto di fornire "assaggi" o anteprime dei contenuti disciplinari. Questo tipo di impostazione, ispirata allo SCIIS (Science Curriculum Improvement Innovation Study) Americano degli anni 70-80 ha già dimostrato sul campo di produrre validi risultati dal punto di vista cognitivo e affettivo). Un esempio italiano è rintracciabile nella sperimentazione del progetto SeT[^2^](#fn2){#fnref2.footnote-ref}. Mentre lo SCIIS era anche un programma di formazione alle scienze, Scienzainrete è dichiaratamente un progetto didattico di preparazione alle scienze, che comprende anche lo sviluppo di attitudini scientifiche, rivalutando il ruolo propedeutico delle parole chiave. Dal programma SCIIS è stata ereditata la metodologia costruttivista, ma non spontaneista, dei cicli di apprendimento necessari perché avvenga l'assimilazione di nuove idee: - l'esplorazione, manipolazione e sperimentazione su oggetti e materiali, con una minima guida; - l'invenzione del concetto, in cui l'insegnante evidenzia come i risultati delle singole esplorazioni abbiano una comunanza descrivibile dall'introduzione di un termine-concetto ; - la scoperta intesa come applicazione del concetto a situazioni nuove e diverse da quelle originarie, che ne amplificano il significato e ne potenziano la padronanza intesa come trasferibilità ; I bambini devono poter stabilire un collegamento chiaro e diretto tra ciò che anticipano e immaginano con la loro mente e ciò che in effetti realizzano e costruiscono con le mani. Affinché il prodotto finale sia una trasformazione della loro mente, i bambini devono essere perfettamente consapevoli delle strategie che hanno adottato e della traccia stabile che tali conquiste hanno lasciato in essi. Questo tipo di metacognizione è fortemente favorito dall'ambiente cooperativo e dal confronto e discussione critica tra pari che esso comporta. All'interno del progetto trova spazio una sezione decisamente interessante: per far cimentare i bambini e per condurli a scoprire in modo attivo i principi del metodo scientifico, vengono proposte attività con i marchingegni e con le Macchine Operatrici, numeriche e a blocchi logici. Le Macchine Operatrici sono in grado di generare casualmente meccanismi capaci di trasformare delle variabili in ingresso in variabili in uscita. Le variabili possono essere numeri interi o attributi dei "blocchi logici" (colore, forma , spessore). I meccanismi di trasformazione non sono direttamente accessibili agli alunni e agli insegnanti. Indagando su un meccanismo si progettano esperimenti che consistono nel sottoporre alla macchina dei dati in ingresso e nell'osservare i dati trasformati che emergono. Solo la ripetuta corrispondenza tra previsioni e risultati starà a indicare la validità dei modelli di trasformazione ipotizzati. Nel caso della macchina a blocchi logici, i bambini avranno anche la possibilità di programmare creativamente le trasformazioni su cui dovranno lavorare altri "colleghi scienziati", rinforzando il pensiero logico (comparazione, classificazione, uso dei connettivi logici)[^3^](#fn3){#fnref3.footnote-ref}. **IMMAGINE 1bis** #### **Da dove partire** #### #### Le Nuove Indicazioni Nazionali (2012) indicano i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria che dovremmo far raggiungere ai nostri allievi. Partire dalla loro lettura e averli sempre presenti ci può aiutare a progettare percorsi verticali e coerenti. #### Al termine della scuola primaria: L'alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l'aiuto dell'insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell'ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. #### **Quale metodo?** #### #### Il metodo scientifico consiste nell'intenzionalità delle attività di comprensione e interpretazione. Si dovrebbe imparare a dubitare scientificamente, a verificare e a essere autocritici attraverso processi di scoperta e di ricerca. #### Molti studi da anni hanno evidenziato che l'apprendimento delle discipline scientifiche, dalla scuola dell'infanzia all'università, è troppo spesso ostacolato dalla mancata comprensione del significato delle parole. L'insegnamento dei concetti scientifici, in una classe tradizionale, destina uno spazio molto limitato alle investigazioni, alla lettura, alla scrittura, alle domande. In una lezione frontale il docente presenta un concetto scientifico (magari accompagnandolo con una dimostrazione), detta la definizione del concetto, valuta la comprensione dello studente, e la correttezza delle risposte di quest'ultimo non nasce da una consapevolezza acquisita e da un'interiorizzazione di concetti ma è ratificata dal docente o dal libro di testo. *Mi piace riportare questa frase perché è in questi suggerimenti che sta il nocciolo del fare scienze per competenze.* *(Nuove Indicazioni Nazionali 2012)* #### *"L'osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi.* *La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l'imparare dagli errori propri e altrui, l'apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie."* #### L'integrazione dell'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione nella didattica della scienze apre le porte e le finestre delle nostre aule per aiutarci a esplorare i luoghi vicino a noi e quelli lontanissimi. Utilizzare software e altre risorse del web aiuta a imparare giocando, a fare ricerche, a esplorare e creare mappe, a condividere il nostro lavoro e di imparare da quello degli altri. #### **Come raggiungere l'alfabetizzazione scientifica** La possibilità di raggiungere l'obiettivo dell\'*alfabetizzazione scientifica*, (padronanza di atteggiamenti, processi e concetti di base) dipende quindi da quanto e come si impara alla primaria e alla secondaria di primo grado, pur non essendo appannaggio esclusivo degli ambiti tecnologico e scientifico, ma facendo parte del corredo base dell'individuo nella sua globalità. Ci sono essenzialmente due approcci, per la costruzione di tali competenze *scientifiche:* - attraverso ricerche e approfondimenti su vari temi - attraverso un programma per concetti, affrontando attività problematiche e laboratoriali. Temi classici sono ad esempio *gli* *animali, l'acqua, l'ambiente* ecc. Affrontando questi temi si possono fare ricerche, attività laboratoriali, si acquisiscono linguaggi, concetti e atteggiamenti scientifici, si impara a cooperare, ad avere ruoli diversi (problem solving). *Il secondo tipo di approccio* si sofferma su un concetto generale alla volta: - proprietà - sistema - sottosistema - interazione - variabile - modello Per ciascuno di questi concetti l'approccio propone esplorazioni e attività laboratoriali e di *problem solving* con l'obiettivo di portare i bambini all'acquisizione e all'uso del concetto nel loro linguaggio e in situazioni diverse. Questo tipo di impostazione ha dimostrato (*alfabetizzazione scientifica del progetto SeT*[^4^](#fn4){#fnref4.footnote-ref}) di produrre validi risultati dal punto di visto cognitivo e affettivo. ::: {.section.footnotes} ------------------------------------------------------------------------ 1. ::: {#fn1} https://www.scienzainrete.it/scuolabook/scuolabook[↩](#fnref1){.footnote-back} ::: 2. ::: {#fn2} [ http://www.indire.it/set/][↩](#fnref2){.footnote-back} ::: 3. ::: {#fn3} [ https://www.youtube.com/channel/UCPBlc4czFj1TS4o4jsNfEhA][↩](#fnref3){.footnote-back} ::: 4. ::: {#fn4} Progetto SeT [[https://archivio.pubblica.istruzione.it/innovazione/progetti/set.shtml]](https://archivio.pubblica.istruzione.it/innovazione/progetti/set.shtml)[↩](#fnref4){.footnote-back} ::: :::