Informatica Applicata I Past Paper PDF 2024/25 - SSML San Domenico Foggia

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SSML San Domenico Foggia

2024

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computer science computer essentials information technology computer history

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This document is a past paper for Informatica Applicata I, a first-year course at the Scuola Superiore per Mediatori Linguisti (SSML) at San Domenico Foggia. The paper covers computer essentials in the 2024/25 academic year, including topics like computer systems, knowledge, skills and digital content.

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INFORMATICA APPLICATA I I ANNO Sistemi informa vi e comunica vi computerizza , applicazioni: hardware e so ware ING-INF/01, 4cf Anno accad...

INFORMATICA APPLICATA I I ANNO Sistemi informa vi e comunica vi computerizza , applicazioni: hardware e so ware ING-INF/01, 4cf Anno accademico 2024/25 Conoscenze: basi d’uso del pc in ambi di so ware applica vi principali di Office Automa on Abilità: uso efficace del calcolatore ele ronico Competenze: personali e professionali Sezioni Macro area Lezioni previste (ore) 1 COMPUTER ESSENTIALS 2 2 SW SECURITY, PRIVACY, SPID 2 3 WORD PROCESSING 4 4 SPREADSHEETS 3 Le lezioni prevedono esercitazioni laboratoriali e/o simulazione d’esame a conclusione corso (1 o 2 lezioni) Contenu digitali dida ci del corso forni dal docente: fruibili in segreteria dida ca [email protected] 15 o obre 2024 Calendario lezioni 21 gennaio 2025 Giorno lezione Corso Orario Aula A 14:40 - 15:30 M Martedì B 15:35 - 16:25 4 Modalità di somministrazione esame Tipologia Durata SCRITTO Test a risposta mul pla e quesi a risposta libera con rela ve griglie di valutazione/punteggi 60 min Quesi amministra vi ed organizza vi: segreteria dida ca, [email protected] L-12, Informa ca applicata I 1 SSML San Domenico Foggia, ZD COMPUTER ESSENTIAL Il termine “informa ca” deriva dall’unione di due termini francesi: Informa on automa que , quindi automa zzazione dell’informazione e/o informazione automa ca, conia nel 1962 da Philippe Dreyfus. Oggi, grazie alle recen evoluzioni tecnologiche nel campo dei computer, il termine è affiancato da altri due: tecnologie e comunicazione, per definire Informa on Technology (IT) o Informa on Communica on Technology (ICT), espressione descrivente l’area di a vità tecnologiche e industriali legate agli strumen che consentono di comunicare o diffondere informazioni a raverso sistemi di elaborazione e re di calcolatori. Sistema: insieme di componen correla tra di loro per svolgere una o più specifiche funzioni eseguite per raggiungere obie vo /i desiderato/i Da /informazioni vengono acquisi (INPUT) ed elabora a raverso automa smi (PROCESSING): ciò genera altri da /informazioni (OUTPUT). Per l’elaborazione automa ca servono: Hardware (componen fisiche), So ware (programmi), da /informazioni Differenza con l’essere umano:  il calcolatore elabora enormi quan tà di da in infinitesimi tempi  l’uomo ha emozioni  le macchine per quanto sia alto il libello di AI non sono completamente autonome Evoluzione elaboratori: Meccanico: 1600, automa zzazione delle 4 operazioni aritme che (Blaise Pascal, 1642 “Pascalina”) Ele romeccanico: In tale pologia l’elemento decisivo della velocità di calcolo è il relè, dove un impulso ele rico si trasforma nel movimento meccanico in un tempo compreso tra 1 e 10 millesimi di secondo. 1890 Hollerith proge a macchina basata su relè ele romeccanici (comanda da impulsi ele rici, che aprivano e chiudevano un circuito ele rico) capace di leggere da schede perforate i da anagrafici dei ci adini americani per il censimento Ele ronico: un computer ele ronico risulta di diversi ordini di grandezza più veloce di uno ele romeccanico in quanto u lizza solo valvole termoioniche dove gli unici elemen in moto sono gli ele roni, che viaggiano con velocità approssimabile a quella della luce. Pertanto non fu impiegato solo nei calcoli balis ci dell’esercito, realizzando in 30 secondi quello che una macchina ele romeccanica avrebbe realizzato in 20 ore, ma anche in ambito scien fico: in ricerche sui raggi cosmici, nella proge azione di gallerie del vento, in studi meteorologici (rapido calcolo delle equazioni di fluidodinamica dell’atmosfera), in simulazioni con previsioni sulla dinamica di sistemi complessi date certe leggi note, per l’applicazione dell’energia nucleare, come per la costruzione della bomba H a fusione ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Computer): L-12, Informa ca applicata I 2 SSML San Domenico Foggia, ZD La realizzazione è affidata dall’esercito degli Sta Uni il 31/05/1943 a John Mauchly e John Eckert, dell’università della Pennsylvania. ENIAC entra in funzione il 16/2/1946, presso il poligono di ro del comando di ar glieria di Aberdeen nel Maryland, con un gruppo di ricerca di trenta matema ci e innumerevoli tecnici. Il capitano Hermann H. Golds ne è dire ore del centro studi balis ci dell’esercito ospite dell’università della Pennsylvania di Filadelfia. Il budget preven vato parte da 150000 dollari per poi arrivare a circa 500 milioni di dollari. Composto da circa 18000 valvole di 16 pi differen che producono 100000 impulsi al secondo, 1500 relè, 70000 resistori, 10000 condensatori, pesante 30 tonnellate, occupa un salone di 9x15 metri e consumava 140 KW di potenza, privo di par meccaniche in movimento ed automa co: il programma, elaborato da un operatore esterno e immesso in ENIAC so o forma di schede perforate, viene compiuto senza ulteriori interven umani (automa camente). Processa informazioni di cui John Tykey e C.E.Shannon individuano l’unità elementare, il bit (binary digit) che designa uno dei due soli sta possibili: 1 (acceso), 0 (spento). ENIAC tu avia ha for limi d’affidabilità (subiva un guasto in media ogni 5 ore e mezza e in un anno bruciava tu e le sue valvole) e pur disponendo di una memoria, non perme e che questa contenga il programma: ad ogni uso di ENIAC per risolvere un nuovo problema, occorreva fermarlo, modificare a mano la posizione di 6000 interru ori ed eseguire una serie di altre operazioni che portavano via alcuni giorni. ENIAC fu opera vo per nove anni, fermato il 2 o obre 1955, alle ore 23:45. John Von Neumann, scienziato ungherese naturalizzato americano, impegnato a Los Alamos al Manha an Project, proge o ultra segreto per la realizzazione della prima bomba atomica al mondo (implosione che deve portare il materiale fissile a sviluppare la reazione nucleare a catena), conosce Golds ne che gli propone di migliorare ENIAC. Dall’agosto 1944, inizia a frequentare Golds ne e i suoi colleghi alla Moore School of Electrical Engineering di Filadelfia (ex scuola universitaria della Pennsylvania University) e avvia la costruzione di EDVAC (Electronic Discrete Variable Automa c Computer), il primo elaboratore ele ronico a programma memorizzato: in uno spazio più compa o con ene molte meno valvole, più facile da usare, capace di affrontare molte più pologie di problemi di ENIAC, con capacità di passare da un problema a un altro e immagazzinare enormi da facilmente e velocemente. Il fru o di questo lavoro è contenuto in un rapporto di 101 pagine, First Dra of a Report on the EDVAC, che l’ungherese consegna ai membri della Moore School il 30 giugno 1945, proprio mentre a Los Alamos è impegnato nel primo test della bomba atomica che sarà realizzato ad Alamogordo il 16 luglio 1945. Il rapporto, nel quale Von Neumann propone il modo per realizzare l’archite ura delle nuove macchine ele roniche, è considerato il testo base della logica del computer moderno, considerato una macchina che manipola funzioni logiche, con ne a separazione tra le istruzioni per affrontare un problema specifico e gli organi di controllo generale. La macchina, dunque, deve avere una componente aritme ca centrale (CA, capace di effe uare le operazioni aritme che), un sistema di controllo centrale (CC, per ges re la logica di funzionamento complessiva), una memoria interna (M): von Neumann sos ene che tali tre componen funzionano come i neuroni del sistema nervoso umano. Pertanto necessitano di altre componen : una parte che governa Input e Output della macchina (R), una che trasferisce gli input al CA, al CC e preferibilmente a M (I), una che trasferisce gli output a R da CA, CC e preferibilmente da M (O). La “Macchina di von Neumann” quindi prevede novità decisive, tra cui: una memoria ele ronica interna, un codice (linguaggio) binario, un programma generale di funzionamento che coordina una serie potenzialmente infinita di programmi specifici. EDVAC è ul mato alla Moore School nel 1952: alto circa due metri, con volume di 46 metri quadri, con 3500 valvole di 19 pi diversi, circa 27000 componen ele roniche e una memoria cos tuita da L-12, Informa ca applicata I 3 SSML San Domenico Foggia, ZD 128 linee di 58 cm, ciascuna da 384 Byte (1Byte= 8 bit, 28= 256 valori). Intanto sempre nel 1952 von Neumann, tornato all’Is tuto di Studi Avanza di Princeton, costruisce IAS, una sua macchina molto compa a (spazio inferiore a due metri quadri), con meno valvole e notevole, per l’epoca, potenza di calcolo. L’EDVAC, dotata anche di una memoria ausiliaria, affianca ENIAC ad Aberdeen e resta opera vo fino al 1961 Sempre sulla base del proge o di von Neumann vengono infa realizzate ORDVC presso il laboratorio di ricerche balis che di Aberdeen e ILLIAC presso la University of Illinois di Urbana- Champaign: i computer ele ronici diventano commerciali, grazie a industrie come la IBM (Sistema 650, 1953 e Sistema 704, 1954), entrano nei centri di ricerca universitaria di USA, Gran Bretagna e poi in tu o il mondo. Lo schema logico funzionale “Modello Von Neumann” rappresenta un punto di riferimento dell’ingegneria ele ronica e informa ca poiché la sua archite ura è tu ora alla base della maggior parte dei calcolatori digitali: il proge o fondato su RAM contenente sia da che programmi si contrappone all’antagonista modello di Harvard che prevede invece due dis nte memorie centrali, una per i da e una per i programmi. Intanto nel 1947 presso i Bell Thelephone Laboratories, John Bardeen, Walter Houser Bra ain e William Bradford Shockley inventano il transistor: una versione molto più compa a e resistente e molto meno energivora delle valvole. Inizialmente cos tui da costosi cristalli di germanio, poi nel 1954 dal più economico silicio: I transistor possono così diffondersi senza ostacoli avviando la seconda generazione dei computer, con migliori prestazioni e cos inferiori. Nel 1959 l’ingegnere italo-cinese Mario Tchou della Olive realizza Elea 9003, il primo calcolatore ele ronico interamente a transistor italiano. Dalla fine degli anni cinquanta l’evoluzione tecnologica degli elaboratori subisce rapidi sviluppi concre zza in:  Riduzione di dimensioni, consumo di corrente, emissione/produzione di calore  Maggiore affidabilità (diminuzione guas ) Definizione di computer:  elaboratore (sistema di elaborazione da , macchina che rappresenta/processa da mediante programmi)  ele ronico (realizzato con componen ele ronici)  digitale (elabora e memorizza informazioni mediante due soli simboli) Un computer, elaborando da /informazioni provenien dall’esterno per poi fornire risulta , funziona in 3 macro fasi: 1. Input: immissione da (touch sul display dello smartphone o digitazione cara ere mediante tas era..) 2. Elaborazione: a raverso i circui ele ronici che lo compongono (CPU, Bus, Motherboard, RAM, ROM..) 3. Output: comunicazione risulta (su display, printer, casse audio..) L-12, Informa ca applicata I 4 SSML San Domenico Foggia, ZD Classificazione elaboratori ele ronici: in commercio sono presen vari pi di computer presen in commercio, differen per qualità specifiche:  Performance (dimensione della memoria e velocità di elaborazione)  Capacità di interagire con altri disposi vi  Capacità di ges re più uten collega (mul elaborazione)  Portabilità (disposi vi trasportabili) Di seguito le principali pologie di computer:  Microcontrollori e schede di sviluppo: sistemi a processore integra in un solo chip e proge a per essere autosufficien e funzionare per una specifica applicazione (usa sopra u o per applicazioni par colari, piche del controllo). Comprendono: una unità di calcolo, un modulo di memoria (RAM e ROM) e ulteriori periferiche di I/O (come conver tori analogico/digitali, mer, interfacce seriali e parallele). Le schede di sviluppo più note (Raspberry, Arduino, Fishino, Edison) consentono di sviluppare agevolmente proto pi di prova per la trasmissione da con disposi vi esterni di vario genere. Tali schede sono formate da un microcontrollore e da una circuiteria di corredo per poterle conne ere alle porte di comunicazione dei PC  Disposi vi mobili: come tablet e smartphone, hanno schermo touch e ba eria ricaricabile. Consentono di conne ersi alla rete in WiFi o in traffico da Sim (4G/5G)  PC (Personal Computer): chiama anche home-computer o microcomputer, sono i computer da tavolo largamente più diffusi. Possono essere di po desktop/tower, all-in-one, laptop/notebook e worksta on (PC molto poten , con avanzate prestazioni grafiche e matema che, u lizzate in genere da professionis per la proge azione CAD e l’elaborazione di immagini e filma )  Supercomputer e Mainframe: l’elaborazione da avviene a livello centralizzato. La componen s che ele roniche sono simili a quelle dei meno poten computer e basano il funzionamento su cluster (gruppi) di computer che elaborano in parallelo. In questo modo problemi complessi e calcoli lunghissimi vengono scompos in operazioni elementari, ciascuna delle quali affidate al singolo computer del gruppo. I Supercomputer, con cluster di migliaia oppure anche cen naia di migliaia di unità, sono in genere costrui con scopi defini per risolvere problemi che richiedono calcoli molto complessi. I Mainframe vengono invece u lizza per molte applicazioni differen , per le quali sono necessari calcoli che interessano enormi quan tà di da , come nel caso di transazioni finanziarie, censimen e sta s che di vario genere. Spesso i mainframe funzionano come Server, cioè come strumento di raccolta ed elaborazione da al servizio di altri computer (chiama Client) in rete perme endo l’accesso istantaneo ai da a raverso il web.  Computer cluster: l’elaborazione dei da avviene a livello distribuito. Non si tra a di un computer singolo ma di un insieme di PC (Nodi) raggruppa e connessi tra loro in rete per distribuire un’elaborazione, ges generalmente da un computer chiamato Master. Il programma da elaborare viene scomposto in so oelemen che vengono esegui parallelamente tra i diversi elemen (nodi) del cluster. Tale tecnologia aumenta esponenzialmente la potenza di calcolo. L-12, Informa ca applicata I 5 SSML San Domenico Foggia, ZD Affinché il computer funzioni, è necessario che possieda due so osistemi cos tuen : HW e SW Hardware (HW): insieme di componen fisici (ele rici, meccanici, o ci, magne ci..)  Periferiche: disposi vi che consentono il dialogo mul mediale macchina/utente, collegate al computer a raverso le porte di comunicazione Periferiche di IN Periferiche di IN/OUT Periferiche di OUT Keyboard Touch screen Headphones Web Cam Smartphone display Display Joystick, Game pad, Mouse Headset Screen Scanner Memorie Printer Microphone Router Speakers Bar code reader Smart tv Optical pen  Case o Cabinet: parallelepipedo contenente l’Unità centrale (cioè la parte del computer che elabora i da , posizionata dal punto di vista logico tra le periferiche e contenente i componen ele ronici che perme ono al computer di elaborare/memorizzare informazioni) e l’Alimentatore. Il Case è racchiuso dallo Chassis, un telaio che lo sos ene, prodo o usando una lamiera metallica chiamata SECC (Steel Electrogalvanized Cold-rolled Coil). Ogni Pannello (frontale/anteriore, posteriore, laterale, superiore) del Case presenta:  Pulsan : u li per determinate funzioni (ON/OFF, Reset,..)  Slot: spazi per alloggiamen che perme ono di collegare periferiche  Porte: prese di collegamento/interfacciamento tra pc e periferiche (USB, HDMI, Jack, VDE..) con colori corrisponden tra plas ca avvolgente i cavi e le porte/prese (per agevolare i collegamen , il cavo da inserire nella presa ha lo stesso colore di quest’ul ma, quindi i cavi di collegamento delle periferiche debbano essere inseri nella presa del medesimo colore: es. per le obsolete prese miniDINps2 verde per cavo mouse, viole o per cavo tas era.. sos tuite da collegamen BlueTooth o USB) Generalmente: Pannello anteriore Pannello posteriore Le ore o masterizzatore CD/DVD/BluRay.. Porta di alimentazione (VDE: Verband Der Elektronik) Slot aggiun vi per collegare periferiche interne Apertura per areazione delle ventole di aggiun ve, installabili successivamente raffreddamento (dell’alimentatore e della scheda madre) (HDD estraibili, masterizzatori par colari..) Porte rapide: USB, Jack cuffie/microfoni.. Porte di comunicazione: USB, HDMI, RETE, [miniDINps2 mouse, keyboard], Seriali (COM), Audio.. Tas : Power, reset Slot per schede di espansione Interru ore supplementare di alimentazione (spegne in caso di non u lizzo per lungo tempo) Esistono due pi di Case, in base al posizionamento: 1. Desktop: posizionamento orizzontale (ormai scarsamente diffuso) 2. Tower: posizionamento ver cale, suddivisi in base al numero di alloggiamen o slot Categoria Numero di slot Mini-tower ac) del gruppo Modifica apre la finestra Trova e sos tuisci, posizionata nella scheda Sos tuisci: in Trova digiteremo la parola o la frase da sos tuire e nel campo Sos tuisci con quella che dovrà sos tuirla. Sos tuisci trova e sos tuisce la prima parola o frase; Sos tuisci tu o sos tuisce tu e le parole (o frasi) trovate nel testo con la nuova. Se invece desideriamo sos tuire uno ad uno i termini, clic su Trova successivo: in questo modo Word passerà al prossimo termine individuato nel testo e potremo confermare o meno la sos tuzione delle parole una ad una. Terminata l’operazione, Word indicherà il numero delle sos tuzioni effe uate Copiare testo: Selezionato il testo, scegliere Copia (icona a due fogli affianca ) nel gruppo Appun della scheda Home. Posizionare quindi il cursore nel punto dove si vuole duplicare il testo in ogge o e, sempre nel gruppo Appun , scegliere Incolla (rappresentato da una cartella e un foglio). In alterna va, dopo aver selezionato il testo interessato, basta cliccare in un punto qualunque della selezione col tasto destro del mouse: si aprirà un menu nel quale troveremo il comando Copia; con una seconda pressione del tasto destro del mouse in corrispondenza del punto in cui intendiamo far comparire il testo che abbiamo precedentemente copiato, sceglieremo una delle tre Opzioni Incolla:  Man eni forma azione originale: il testo verrà copiato mantenendo lo s le (cara ere, formato, colore..) del documento sorgente.  Unisci forma azione: il testo verrà copiato e assumerà lo s le del documento di des nazione.  Man eni solo il testo: il testo sarà copiato senza nessuna forma azione, perdendo eventuali grasse , corsivi, colori.. Questa opzione è u le sopra u o quando si copiano tes da forma Html (da Internet), dove spesso sono usa s li molto diversi da quelli in uso solitamente in Word, che possono creare qualche problema di allineamento del testo Oppure selezionato il testo, possiamo copiarlo tenendo premuto il tasto Ctrl mentre trasciniamo la selezione dove desideriamo Spostare (tagliare) testo: Selezionato il testo, dal gruppo Appun della scheda Home scegliere Taglia (icona con forbici). Posizionare quindi il cursore nel punto dove si vuole spostare il testo in ogge o e scegliere Incolla. Oppure, dopo aver selezionato il testo da spostare, basta cliccare in un qualunque punto della selezione col tasto destro del mouse: si aprirà un menu nel quale troveremo il comando Taglia, con una seconda pressione del tasto destro del mouse in corrispondenza del punto di copiatura, sceglieremo Opzioni Incolla. Anche in questo caso si potrà scegliere una delle tre opzioni precedentemente spiegate. È anche possibile copiare o spostare del testo u lizzando le cosidde e scorciatoie da tas era:  Ctrl e C per Copia  Ctrl e X per Taglia  Ctrl e V per Incolla  O dopo aver selezionato il testo, possiamo tagliarlo tenendo premuto il tasto Maiusc: il testo sarà tagliato e incollato dove lo lasceremo. L-12, Informa ca applicata I 20 SSML San Domenico Foggia, ZD Cancellazione: Per cancellare singoli cara eri che si trovano dopo il cursore lampeggiante, premere il tasto Canc tante volte quan sono i cara eri da cancellare. Se i cara eri da cancellare sono quelli che precedono il cursore lampeggiante, il tasto da usare è Backspace (rappresentato da una freccia che punta verso sinistra) Se occorre eliminare intere frasi o paragrafi, è consigliabile selezionare il testo da eliminare e poi premere Canc o Backspace Annullare azioni o comandi: Se ci accorgiamo di aver commesso un errore, il pulsante Annulla nella barra di accesso rapido (in alto a sinistra nella barra del tolo di Word, rappresentato dall’icona di una freccia curva rivolta a sinistra) perme e di annullare una azione (o più azioni cliccando più volte Annulla). È anche possibile annullare con un solo comando più azioni preceden cliccando sulla freccia in giù (simile ad una piccola v) accanto al pulsante Annulla: apparirà un menu a tendina con un elenco delle operazioni eseguite, ordinate dalla più recente. Basterà scendere col mouse nell’elenco fino al punto desiderato (così selezionando le azioni) e cliccare su Annulla N azioni, dove N rappresenta il numero di azioni da annullare. Per annullare l’ul ma azione via tas era: premere contemporaneamente i tas Ctrl e Z, tante volte quante le azioni da annullare. Ripris nare azioni annullate: Nella barra di accesso rapido, il pulsante Annulla digitazione o Ripris na (alla destra della freccia v di annullamento, rappresentato dall’icona di una freccia curva rivolta verso l’alto in modo an orario) che perme e di eliminare gli effe del comando Annulla. Da tas era: premendo contemporaneamente i tas Ctrl e Y L-12, Informa ca applicata I 21 SSML San Domenico Foggia, ZD FORMATTAZIONE: Forma are un testo significa modificarne la grafica ( po di cara ere o font, dimensioni, colore..) per renderlo este camente più gradevole e più facilmente leggibile. Per forma are un testo possiamo o stabilire all’inizio la grafica che vogliamo usare e quindi iniziare a scrivere, o applicare successivamente la forma azione a tu o o a parte del testo. Applicare forma azioni al testo: In Word è possibile scegliere fra cara eri diversi u lizzando il gruppo Cara ere, nella scheda Home (selezionando testo prima di effe uare scelte di forma azione, verrà applicato dire amente il risultato finale):  Tipo di cara ere: campo dove scorrere il menu a tendina e clic sul font che desideriamo usare  Dimensioni del cara ere, Aumenta dimensioni cara ere e Riduci dimensioni cara ere: rispe vamente campo per inserire dire amente il valore, pulsan per aumentare e per diminuire la dimensione del font.  S le del cara ere: tas rapidi per grasse o, corsivo, so olineato e suo po/s le (v), barrato, pedice, apice, effe testo, evidenziazione, colore cara ere.. Si possono anche combinare diverse forma azioni, o enendo contemporaneamente grasse o so olineato, grasse o corsivo, grasse o corsivo so olineato, corsivo so olineato.  Finestra cara ere: espandendo il gruppo Cara ere della scheda Home (clic su pulsante di espansione/visualizzazione in angolo a destra del gruppo, o premendo contemporaneamente Ctrl e D) , si apre la finestra del cara ere, dove poter selezionare po, s le e dimensione cara ere oltre che scegliere tu e le opzioni: su font, dimensione, po di forma azione del testo selezionandolo tra Normale, Corsivo, Grasse o, Grasse o Corsivo, S le so olineatura, colore, effe (barrato, apice, pedice, maiuscole o, tu o maiuscolo..)  Comandi da tas era: Ctrl G (grasse o), Ctrl I (corsivo), Ctrl S (so olineato)  Colore: selezionato il testo da colorare, apriamo la finestra Cara ere e poi la freccia a destra del campo Colore cara ere aprirà la tavolozza dei colori, dove scegliere il colore desiderato, cliccando su di esso. In alterna va è u lizzabile la freccia (v) alla destra del rela vo pulsante di selezione dire a del colore nel gruppo Cara ere.  Evidenziazione: alla sinistra del pulsante del colore troviamo il pulsante per Evidenziare il testo (anch’esso con una freccia v a lato) che consente di scegliere il colore dell’evidenziatore Effe :  Apice: la parte di testo selezionata verrà posta più in alto rispe o alla riga e la sua dimensione verrà rido a (u le nelle formule matema che, come per esponen di potenze)  Pedice: la parte di testo selezionata avrà una dimensione rido a ma verrà posta più in basso rispe o alla riga (u le per scrivere formule chimiche)  Barra , maiuscolo, minuscolo (e variazioni) L-12, Informa ca applicata I 22 SSML San Domenico Foggia, ZD Sillabazione automa ca: Per o enere documen dall’aspe o più professionale e ordinato è possibile applicare la sillabazione, in modo da separare alcune parole in sillabe tra un rigo e l’altro. U le per disporre il testo in colonne (nei quo diani) e per evitare larghi spazi vuo nel testo in modalità Gius fica. Nella scheda Layout scegliere Sillabazione: si aprirà un menu a tendina dove scegliere se sillabare automa camente o manualmente il documento. Cliccando su Opzioni sillabazione si aprirà la finestra Sillabazione per ulteriori scelte:  sillabare anche le parole maiuscole  cambiare l’area di sillabazione (più aumenta questo valore e meno saranno le parole sillabate)  scegliere il numero massimo di righe consecu ve alle quali verrà applicato il comando  il pulsante Manuale consente di seguire parola per parola la sillabazione: per scegliere quali parole sillabare. Per sillabare solo una parte del testo, dovremo preven vamente selezionarla Collegamento ipertestuale: Un link è un collegamento ipertestuale a pagine web, indirizzi di posta ele ronica, altri documen /file. Il clic su di esso perme e di aprire quella pagina web, inviare una mail a quell’indirizzo, visualizzare altro documento/file. Per inserire un collegamento ipertestuale: 1. Selezionare testo o ogge o (es. un’immagine) da trasformare in un collegamento ipertestuale 2. Scheda Inserisci, gruppo Collegamen , pulsante Collegamento (Collegamento ipertestuale) [o tasto destro su testo/ogge o selezionato e Collegamento (ipertestuale) dal menu di scelta rapida]. Si apre la finestra Inserisci collegamento ipertestuale: nella colonna Collega a, vi sono diverse opzioni:  se vogliamo inserire un collegamento a una pagina web: nel campo Indirizzo digitare/copiare l’indirizzo della pagina web (che si aprirà al clic sul collegamento)  se il collegamento ipertestuale deve aprire altro file (programmi Office): sfogliare (riquadro centrale della finestra Inserisci collegamento ipertestuale) le cartelle e clic sul file interessato  se il collegamento deve condurre a una posizione nel documento corrente: clic prima (a sinistra) su Inserisci nel documento e poi (nel riquadro centrale) selezionare il tolo o il segnalibro a cui creare il collegamento  per inserire un collegamento a un indirizzo mail: clic (nella colonna Collega a) sul pulsante Indirizzo di posta ele ronica, poi digitare/copiare indirizzo nel campo Indirizzo di posta ele ronica Per modificare un collegamento ipertestuale: clic su di esso con tasto destro del mouse, poi Modifica collegamento ipertestuale, mostrerà una finestra (iden ca a quella u lizzata per inserire il collegamento) dove effe uare le modifiche desiderate (cambiamento dell’indirizzo, del testo da visualizzare..); poi confermare con OK Per eliminare un collegamento ipertestuale: clic su di esso con tasto destro del mouse, poi scegliere Rimuovi collegamento ipertestuale L-12, Informa ca applicata I 23 SSML San Domenico Foggia, ZD Forma are paragrafi: Un paragrafo è una parte di testo compresa tra due ritorni a capo, ossia tra due pressioni del tasto Invio Per creare un paragrafo: premere il tasto Invio. Cliccando il pulsante Mostra tu o del gruppo Paragrafo della barra Home, appaiono tu i simboli che non saranno stampa , tra i quali quelli che ci indicano le delimitazioni dei paragrafi (simboli che corrispondono a quello riportato nel pulsante Mostra tu o), crea ogni volta che abbiamo premuto Invio. Per unire due paragrafi: cancellare il simbolo del ritorno a capo (presente tra un paragrafo e il successivo) o rimuovere l’andata a capo (generata con Invio) Andare a capo senza creare un nuovo paragrafo: inserire una Interruzione di riga, u le se s amo u lizzando elenchi punta o numera e desideriamo andare a capo senza però creare un nuovo punto elenco. Per inserire interruzioni di riga, premere contemporaneamente Maiusc e Invio (o nel gruppo Imposta pagina della scheda Layout, clic prima sul pulsante Interruzioni e poi su Disposizione testo). Tu o il nuovo testo che digiteremo riprenderà alla riga successiva pur appartenendo allo stesso paragrafo. Il pulsante Mostra mostrerà il simbolo dell’interruzione di riga, corrispondente a una freccia verso sinistra piegata a 90 gradi. Per eliminare l’interruzione di riga basta cancellare questo simbolo, o se non si vogliono visualizzare i cara eri nascos , posizionarsi sul primo spazio bianco alla fine della riga e premere il tasto Canc della tas era. Disposizione del testo: Per rendere più leggibile un testo è consigliabile inserire rientri o allineare il testo. Non cercare di raggiungere questo risultato inserendo spazi bianchi: è una pra ca che va assolutamente evitata in quanto basta poi digitare del nuovo testo per perdere l’allineamento o l’incolonnamento. Allineamento: al centro della scheda Home, nel gruppo Paragrafo, si trovano i qua ro pulsan , che perme ono l’allineamento (del testo selezionato) a sinistra, al centro, a destra, gius ficato. L’ allineamento  a sinistra lascia il bordo destro irregolare  a destra lascia il bordo sinistro irregolare  centrato centra testo e ogge (es. immagini) al centro della riga  gius ficato allinea il testo sia a destra sia a sinistra, gestendo in modo automa co gli spazi vuo fra le parole. Gli stessi comandi possono essere a va dalla finestra Paragrafo (che si apre cliccando sul pulsante di espansione/visualizzazione del gruppo Paragrafo nella scheda Home): cliccando sulla freccia a v alla destra del campo Allineamento potremo scegliere tra diversi pi d’allineamento: A sinistra, Al centro, A destra, Gius ficato Rientri ai paragrafi: è possibile far rientrare a destra/sinistra il paragrafo rispe o agli altri, o rendere sporgente o rientrante la prima riga. I comandi hanno effe o sul paragrafo dove si trova il cursore o su più paragrafi, se essi sono sta seleziona prima. Cliccando sul pulsante di visualizzazione del gruppo Paragrafo si apre la finestra omonima: nei due campi Sinistra e Destra imme ere il valore (in cm) di rientro destro e sinistro, cioè lo spazio da impostare a sinistra e a destra, partendo dal cursore; nel campo Speciale c’è un menu a tendina dove scegliere se applicare il rientro solo alla prima riga di testo (u le in intestazioni) o Sporgente, che farà sporgere a sinistra la prima riga del testo; in basso, il riquadro di Anteprima mostrerà gli effe delle scelte, da confermare con OK. È possibile definire i rientri anche agendo sul righello (compare flaggando la casella Righello del gruppo Mostra presente nella scheda Visualizza): la parte bianca del righello cos tuisce l’area del testo, quella L-12, Informa ca applicata I 24 SSML San Domenico Foggia, ZD ombreggiata rappresenta i margini della pagina. Per modificare i rientri occorre cliccare sui cursori col mouse e trascinarli fino al punto desiderato; trascinando il triangolino con il ver ce verso il basso (si trova a sinistra del righello), si imposta il rientro della prima riga; il triangolino con il ver ce verso l’alto (a sinistra del righello) imposta il rientro sporgente Per allineare tu o il paragrafo: puntare il mouse sul piccolo re angolo al di so o del triangolino (a sinistra del righello). È anche possibile cliccare sul pulsante di aumento/diminuzione del rientro, nel gruppo Paragrafo della scheda Home. Tabulazioni: servono a incolonnare i da in un documento a distanze stabilite dai margini del documento stesso. Dopo aver impostato le tabulazioni, è possibile spostarsi da una colonna all’altra premendo il tasto Tab. Impostare tabulazioni:  nella finestra Paragrafo (apribile con clic sul pulsante di espansione/visualizzazione nell’angolo basso di destra del gruppo Paragrafo, nella scheda Home o nella scheda Layout), un clic sul pulsante Tabulazioni presente nella scheda Distribuzione testo mostrerà la finestra Tabulazioni: nel campo Posizione tabulazioni, inserire il primo valore di tabulazione (in cm, la distanza che desideriamo sia mantenuta dal margine sinistro) e clic su Imposta. La procedura va ripetuta in base al numero di tabulazioni da inserire. Alla fine clic su OK. Impostare la tabulazione a sinistra, al centro, a destra, decimale per il conseguente allineamento del testo. Nel documento in alto sul righello le barre e nere segnalano i pun di tabulazione. (per visualizzare il righello: clic casella Righello, gruppo Mostra, scheda Visualizza)  dal righello: posizionare il cursore davan al testo da tabulare, spostare, dire amente col puntatore, il cursore sul righello e scegliere i vari pi di tabulazione premendo col puntatore sulla piccola icona a forma di L (all’angolo superiore sinistro del documento, all’incrocio fra i due righelli) che si trasformerà in: Impostate le tabulazioni, per allineare ad esse il testo, posizionare il cursore davan al testo da tabulare e TAB Per eliminare le tabulazioni:  da finestra Paragrafo: con il pulsante Tabulazioni nella finestra Tabulazioni, il pulsante Cancella elimina la sola tabulazione evidenziata nel campo Posizione tabulazioni, il pulsante Cancella tu o elimina tu e le tabulazioni impostate  da righello: trascinando verso il basso il simbolo della tabulazione che vogliamo eliminare L-12, Informa ca applicata I 25 SSML San Domenico Foggia, ZD Spaziatura tra paragrafi: La Spaziatura prima e dopo un paragrafo è u le per porre in risalto lo stesso rispe o al resto del testo.  Aprendo la finestra di dialogo Paragrafo, si può variare la spaziatura di un paragrafo da un altro (dopo averlo selezionato) agendo, nella sezione Spaziatura, nei menu a tendina Prima e Dopo, scegliendo uno dei valori che è possibile imme ere mediante le due frecce e a lato. È anche possibile imme ere un valore diverso, a nostro piacere, scrivendolo nel rispe vo campo dopo aver cliccato col mouse al suo interno.  È anche disponibile, sempre nel gruppo Paragrafo della scheda Home, il pulsante Interlinea e spaziatura paragrafo, che consente di aggiungere uno spazio prima o dopo il paragrafo, cliccando sulla freccia che si trova accanto al pulsante stesso Interlinea: L’interlinea indica la distanza tra un rigo e l’altro. Per modificare l’interlinea di una parte del documento, selezionare tale parte, mentre per applicare l’interlinea a tu o il testo selezionate l’intero documento. Aprire la finestra di dialogo Paragrafo, e nel campo Interlinea, premendo sulla frecce a a destra del campo stesso, si aprirà il menu di vari pi di interlinea a disposizione (Singola; 1,5 righe; Doppia; Minima; Esa a; Mul pla). E’ possibile impostare anche un valore preciso, intero o decimale, nel campo Valore. Il riquadro Anteprima mostra le modifiche che si o erranno nel testo. Infine OK Elenchi punta o numera : Perme ono di evidenziare gli aspe importan rela vi a un determinato argomento. Con Word è possibile creare automa camente vari pi di elenchi con diversi pi di pun. Nel gruppo Paragrafo della scheda Home sono presen tre pulsan che ci perme ono di scegliere po e stru ura dell’elenco che vogliamo creare: Elenco puntato Cliccando sulla freccia accanto al pulsante, è possibile scegliere varie forme grafiche di pun Elenco numerato Cliccando sulla freccia accanto al pulsante, è possibile scegliere vari pi di le ere e numeri (arabi e romani) Elenco contenente dei so olivelli Scelto l’elenco, ogni volta che si conclude un paragrafo (premendo il tasto Invio), il programma andrà a capo forma ando il nuovo paragrafo col punto elenco precedentemente scelto. Per tornare al testo normale, terminato un paragrafo, cliccare di nuovo sul pulsante elenco in modo che venga deselezionato, oppure premere due volte il tasto Invio senza digitare nulla Paragrafi con contorno: Per aggiungere un contorno a un documento cliccare sulla freccia a v accanto al pulsante Bordi (ul mo in basso a destra nel gruppo Paragrafo della scheda Home). Dal menu a tendina che compare, selezionare l’ul ma voce: Bordi e sfondo. Comparirà la finestra Bordi e sfondo, comprendente tre schede, selezionabili cliccando sulle rela ve lingue e in alto:  scheda Bordi: a sinistra vi sono i vari pi di bordo disponibili; al centro il po di linea da ado are (S le), il Colore del bordo e il suo Spessore; a destra il riquadro di Anteprima mostra l’aspe o che assumerà il documento. Poi OK. Per aggiungere un bordo a un testo è prima necessario selezionare la parte interessata. Nel menu Applica a (in basso a destra nella finestra) vi sono diverse possibilità, a L-12, Informa ca applicata I 26 SSML San Domenico Foggia, ZD seconda del po di documento: Paragrafo (applica il bordo all’esterno e lo sfondo a tu a l’area del paragrafo o dei paragrafi seleziona ), Testo (applica il bordo o lo sfondo al testo, rivestendo ogni riga)  scheda Bordo Pagina: possibile scegliere un bordo che includerà l’intera pagina in quel momento a va, la prima pagina o l’intero documento: basterà scegliere l’opzione desiderata dal menu a tendina Applica a (in basso a destra nella finestra). Per il resto la tecnica è la stessa del punto precedente. Nel menu Applica a troveremo una serie di opzioni per scegliere se applicare il bordo all’intero documento o a par di esso.  scheda Sfondo: per scegliere un’ombreggiatura/sfondo per il nostro documento: un colore oppure uno s le fra i tan presen nel menu a tendina S le. Si può scegliere a quali par del documento applicare lo sfondo nel menu Applica a Al termine delle nostre scelte cliccare OK Applicare uno s le cara ere: Gli s li servono a forma are in modo omogeneo i toli dei capitoli o dei paragrafi, o par di testo distan fra loro ma simili per contenuto o riferimen , alle quali dare lo stesso aspe o. Per applicare uno degli s li esisten si u lizza il gruppo S li della scheda Home, che presenta numerose scelte applicabili con un semplice clic del mouse e la possibilità di aprire (clic sul pulsante di visualizzazione che compare in basso a destra nella scheda) una finestra che perme e una ancor più vasta scelta tra diversi pi di associazione tra cara ere e forma azione. Gli s li cara ere sono individuabili per la “a” a destra. Applicare uno s le paragrafo: Gli s li paragrafo (individuabili per il segno del paragrafo a destra) controllano le cara eris che del paragrafo (che si è selezionato o, se non si è selezionato, del paragrafo dove in quel momento si trova il cursore di inserimento del testo): allineamento del testo, interlinea, forma azione dei cara eri, tabulazioni, bordi. La forma azione di una parte di testo può essere applicata ad altre par del documento con il pulsante Copia formato, che si trova nel gruppo Appun della scheda Home, rappresentato da un’icona a forma di largo pennello giallo. Dopo esserci posiziona nel paragrafo il cui s le vogliamo copiare, clicchiamo sul pulsante Copia formato: il puntatore assumerà l’aspe o di un pennello e tu e le par di testo che andremo a selezionare acquisiranno la forma azione copiata. Per applicare la stessa forma azione a più paragrafi, è consigliabile cliccare due volte rapidamente sul pulsante Copia formato. In questo modo la funzione di copia rimarrà a va fino a quando non verrà nuovamente premuto il pulsante o il tasto Esc. (E’ possibile copiare la forma azione da un testo a un altro, posiziona nel paragrafo il cui s le vogliamo copiare, premiamo il pulsante Copia formato e spos amoci nell’altra parte del testo nel quale vogliamo copiare la forma azione: tu e le par di questo testo che selezioneremo acquisiranno la forma azione desiderata) L-12, Informa ca applicata I 27 SSML San Domenico Foggia, ZD Tabelle: Strumen per ordinare ciò che s amo scrivendo, incolonnando testo e numeri all’interno di celle (simili a quelle che appaiono nei fogli di lavoro di Excel). Ogni tabella ha un numero di celle delle quali potremo variare il numero, l’altezza e la larghezza, nonché u lizzarle per effe uare automa camente dei calcoli. Le tabelle sono di grande u lità sopra u o per incolonnare testo: ad esempio termini ai quali sono associa da numerici, piccoli contribu grafici. Anche per applicare una par colare forma azione alla tabella o a par di essa, è prima necessario indicare le par che ci interessano, così come facciamo per altre par del documento. Per creare una tabella: selezionare la scheda Inserisci, clic sul pulsante Tabella per aprire il menu Inserisci tabella. Nella parte alta del menu viene visualizzata una griglia nella quale può essere impostato il numero di righe e di colonne della tabella tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e trascinando il puntatore del mouse sulla griglia per selezionare quante righe e quante colonne inserire; infine rilasciare il tasto sinistro del mouse per far comparire la tabella scelta nel punto dove si trova il cursore di inserimento del testo. Per altre opzioni (ad es. la larghezza del le colonne), nel menu a tendina cliccando la voce Inserisci tabella, mostrerà la finestra Inserisci tabella. Decidere quante colonne e righe dovrà avere la tabella, agendo sui due menu a tendina corrisponden , aumentando o diminuendo i valori, agendo sulle frecce e che si trovano alla destra di ciascun campo. Per decidere per una larghezza delle colonne diversa da quella predefinita, o ada are la larghezza al contenuto o alla pagina, basterà selezionare le opzioni corrisponden. Per eliminare una tabella, spostare il puntatore del mouse sul bordo superiore sinistro sin quando compare una croce e clicchiamo: in questo modo selezioneremo l’intera tabella, che sarà evidenziata. Il tasto Canc elimina la tabella Per inserire o modificare da in una tabella: cliccare col mouse all’interno della cella nella quale si desidera inserire o modificare il testo. Potremo quindi svolgere tu e le operazioni (scrivere, cancellare, forma are..) Per spostarci da una cella all’altra: usare il mouse (cliccando sulla cella che ci interessa), le qua ro frecce direzionali, tasto Tab, che fa avanzare di una cella per volta (che è possibile tornare indietro da una cella all’altra premendo contemporaneamente Maiusc e Tab). La pressione di Invio porta il testo a capo, ampliando automa camente l’altezza della riga. Per selezionare una o più celle vicine: usare il classico metodo del trascinamento, come per le parole, cioè tenendo premuto il tasto sinistro del mouse trascineremo il puntatore selezionando una cella, due, un re angolo composto da più celle.. Per selezionare una colonna: spostando il puntatore in alto alla colonna, la frecce a del mouse diventerà nera e, premendo il tasto sinistro del mouse, sarà selezionata l’intera colonna. Per selezionare una riga: spostando il puntatore a sinistra della riga, esso diventa una frecce a bianca dire a verso la riga, e per selezionare l’intera riga cliccare due volte rapidamente Per selezionare l’intera tabella: cliccare sul piccolo quadrato che compare in alto a sinistra, posizionando (con precisione e lentezza) il puntatore del mouse all’angolo superiore sinistro della tabella. Quando il cursore di inserimento del testo si trova all’interno di una tabella, compaiono automa camente in alto due nuove schede Strumen tabella: Proge azione (perme e di scegliere lo s le della tabella), Layout (per ges re la tabella, cioè selezionare righe, colonne, celle, intera tabella, cliccando sul pulsante Seleziona e poi scegliendo un’opzione dal menu a tendina che compare, eliminare o inserire righe o colonne, unire o dividere celle, allinearle e così via Per inserire righe o colonne: u lizzare la scheda Layout di Strumen tabella nella quale qua ro pulsan del gruppo Righe e colonne consentono di inserire una nuova riga (sopra o so o quella nella quale ci troviamo) o una nuova colonna (a sinistra o a destra rispe o a quella nella quale ci troviamo). L-12, Informa ca applicata I 28 SSML San Domenico Foggia, ZD Per eliminare: clic sul pulsante Elimina, poi selezionare, dal menu a tendina che compare, Elimina celle, Elimina colonne, Elimina righe, Elimina tabella [Anche con il solo mouse: selezionare prima una riga o una colonna o tabella, cliccando poi con il pulsante desto del mouse e scegliendo dal menu a tendina il comando desiderato di eliminazione corrispondente] Per modificare rapidamente la dimensione delle celle: posizionare il puntatore del mouse sulla linea di separazione fra le celle; il puntatore assume la forma di due linee molto vicine, affiancate da due frecce e. Quando il puntatore ha cambiato forma, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, potremo ada are la larghezza e l’altezza di righe e colonne trascinando il puntatore. Per modificare l’altezza di una riga o la larghezza di una colonna in base a una misura specifica, occorre prima cliccare su una qualsiasi cella della riga o della colonna e poi impostare le misure desiderate nei campi Altezza e Larghezza, anch’esse presen nella scheda Strumen tabella – Layout. Per modificare la grafica di una tabella: selezionarla (tu a o in parte), e scelto l’intervallo (una o più celle, righe, colonne) clic sul pulsante di visualizzazione (la freccia in basso a destra) del gruppo Bordi, alla fine della scheda Strumen tabella – Proge azione. Comparirà la finestra Bordi e sfondo. Nella scheda Bordi troveremo, a sinistra, i vari pi di bordo disponibile, al centro il po di linea da ado are (S le), il Colore del bordo e il suo Spessore, tu selezionabili nei rispe vi menu a tendina. Potremo scegliere di variare il solo bordo esterno, oppure tu e le linee della griglia. A destra comparirà un’anteprima s lizzata del formato che assumerà la tabella; quando le linee avranno assunto il formato da noi desiderato, cliccare OK. Sempre nella scheda Bordi, in basso a destra, nel menu Applica a troveremo qua ro possibilità per selezionare l’area alla quale applicare il bordo: Testo (applica il bordo al testo selezionato all’interno della tabella), Paragrafo (applica il bordo all’interno delle celle della tabella), Cella (applica il bordo alla cella o a più celle se selezionate, dove si trova il cursore), Tabella (applica il bordo all’intera tabella). Al termine, clic OK Assegnare ombreggiature o sfondi alle celle: scelto l’intervallo (una o più celle, righe, colonne) aprire la finestra Bordi e sfondo. Nella scheda Sfondo, a sinistra c’è la sezione Riempimento con la tavolozza dei colori dove potremo sceglierne uno semplicemente premendo su di esso col mouse (qualora non trovassimo nella tabella il colore desiderato potremo cliccare su Altri colori per accedere alla finestra Colori, nella quale potremo ampliare la nostra scelta). Nella sezione Mo vo vi sono i menu a tendina S le e Colore: S le (per scegliere la percentuale del nuovo colore rispe o a quello selezionato nella tavolozza), Colore (per scegliere un secondo colore per creare un mo vo allo sfondo). Questo metodo consente di mescolare i due colori per pun , circa fino a percentuali del 40% riusciremo ancora a notare il re colo dei due colori di sfondo, oltre questo valore l’occhio percepisce i due colori come mescola. Nel menu Applica a della scheda Sfondo vi sono qua ro possibilità per selezionare l’area alla quale applicare il mo vo:  Testo: applica il mo vo al testo selezionato all’interno della tabella  Paragrafo: applica il mo vo alla sola area del testo (presente o no) nella tabella  Cella: applica il mo vo alla cella (o a più celle se selezionate) nella quale si trova il cursore  Tabella: applica il mo vo all’intera tabella. Al termine cliccare OK. È possibile modificare lo sfondo delle tabelle anche u lizzando la barra Strumen tabella – Proge azione nella quale compare il pulsante Sfondo, e cliccando sulla frecce a che si trova accanto alla scri a Sfondo appare un menu con diverse scelte. L-12, Informa ca applicata I 29 SSML San Domenico Foggia, ZD Inserire un ogge o grafico: Si usano i pulsan presen nel gruppo Illustrazioni della scheda Inserisci  Immagini: inserire un’immagine (presente nel disposi vo che s amo usando o in altri disposi vi ai quali si è collega ). Dopo averla selezionata cliccare sul pulsante Inserisci  Immagini on line: effe uare la ricerca dell’immagine su Internet  Grafico: la finestra Inserisci grafico presenta un’ampia scelta di modelli. Selezionato quello che riteniamo più ada o, cliccando sul pulsante OK si aprirà una finestra del programma Excel per consen rci di inserire i da da rappresentare nel grafico. Sarà sufficiente inserire nella tabella i nostri da , le intestazioni.. e il grafico ne risulterà modificato.  Anche gli altri pulsan del gruppo Illustrazioni consentono di scegliere Forme (cerchi, quadra..), elemen grafici SmartArt (diagrammi, organigrammi..) o Schermate (di finestre aperte sul desktop) da inserire nel documento L’ogge o selezionato è inserito nel punto dove si trova il cursore di inserimento del testo. Selezionare un ogge o grafico: Cliccando sull’ogge o, apparirà incorniciato. Se l’ogge o è parzialmente o totalmente nascosto da altri ogge , può essere selezionato anche cliccando il pulsante Seleziona nel gruppo Modifica alla fine della scheda Home. Verranno proposte qua ro opzioni: 1. Seleziona tu o: per selezionare tu o il documento 2. Selezione ogge : tracciare con il mouse un’area re angolare per selezionare tu gli elemen compresi in essa 3. Seleziona tu o il testo con forma azione simile: per selezionare altre par del documento che hanno la stessa forma azione ( po, dimensione, colore del cara ere..) del testo dove si trova in quel momento il cursore 4. Riquadro di selezione: apre a destra il riquadro Selezione con un elenco di tu gli ogge eventualmente presen nel documento, perme endo di selezionarli cliccando su essi. Copiare un ogge o grafico: Selezionato l’ogge o (premendo su di esso col puntatore) apparirà un riquadro di contorno e cliccare sul pulsante Copia (che ha come icona due fogli affianca ) che si trova nel gruppo Appun della scheda Home. Posiziona nel punto nel quale copiare l’ogge o, nello stesso o in un altro documento, (gruppo Appun della scheda Home) scegliere Incolla (rappresentato da una specie di cartella con un foglio) Spostare un ogge o grafico: Selezionato l’ogge o, tenendo premuto il tasto sinistro su di esso, compare al di so o del puntatore un re angolo tra eggiato; sempre tenendo premuto il tasto del mouse, trascinarlo fino al punto desiderato, per poi rilasciare il tasto. In alterna va (specie se il punto nel quale è inserito l’ogge o è molto lontano dal nuovo punto dove spostarlo o se appar ene a un documento diverso), cliccare sull’ogge o per selezionarlo e poi cliccare sul pulsante Taglia (rappresentato da un paio di forbici) nel gruppo Appun della scheda Home. Scomparso l’ogge o, posizionare il cursore nel punto nel quale spostarlo e cliccare sul pulsante Incolla È anche possibile usare le scorciatoie da tas era (Ctrl e C per Copia; Ctrl e X per Taglia; Ctrl e V per Incolla) o tasto destro del mouse (scegliendo Copia o Taglia e poi Incolla) L-12, Informa ca applicata I 30 SSML San Domenico Foggia, ZD Modificare le dimensioni di un ogge o: Selezionato l’ogge o (premendo su di esso col mouse), agire sui quadra ni che appaiono agli angoli e al centro dei la. Passando col puntatore sopra ques quadra ni, la freccia del mouse si trasforma in due frecce contrapposte. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse si potrà, per semplice trascinamento, modificare le dimensioni dell’ogge o. Agendo sugli angoli vengono mantenute le proporzioni originarie, mentre agendo sui la si o errà un effe o di schiacciamento (se si opera sul lato superiore o inferiore) o di allargamento dell’immagine Eliminare un ogge o: Selezionato (clic su ogge o), verrà mostrato il riquadro di contorno e premere il tasto Canc STAMPE: Modificare l’orientamento di un documento: Nella scheda Layout sono presen i principali comandi per modificare il formato della pagina. Cliccando su Orientamento si può scegliere se orientare la pagina in senso ver cale od orizzontale. E’ possibile usare anche la scheda Margini della finestra Imposta pagina (espansione, nel menu Layout, del gruppo Imposta pagina) semplicemente cliccando su una delle due le ere A posizionate rispe vamente in un foglio ver cale e in un foglio orizzontale Modificare dimensioni di un documento: Nel menu Layout, gruppo Imposta pagina, il pulsante Dimensioni perme e di scegliere diversi forma riguardan le dimensioni dei fogli di carta in commercio o l’opzione Altre dimensioni foglio nel quale digitare le dimensioni dei fogli che u lizzeremo per la stampa. Le stesse scelte possono essere effe uate cliccando sulla freccia in basso a destra nel gruppo Imposta pagina. La finestra Imposta pagina con ene la scheda Carta: aprendo il menu a tendina Formato, vi sono diversi forma riguardan le dimensioni dei fogli di carta in commercio, oltre alla possibilità di scegliere dall’elenco Dimensioni personalizzate e digitare nei rela vi campi le dimensioni dei fogli per la stampa. (Layout: con ene comandi per personalizzare spazi e posizione delle intestazioni e dei piè pagina, numeri di riga..) Per controllare l’effe o, è u le l’esempio d’anteprima che compare nella parte bassa della finestra. L-12, Informa ca applicata I 31 SSML San Domenico Foggia, ZD Modificare i margini di un intero documento: I margini indicano la distanza tra bordi della pagina e bordi del testo. Per modificarli cliccare sul pulsante Margini – proprio all’inizio della scheda Layout, e scegliere margine: normale, stre o, medio, largo, speculare (quest’ul mo è u lizzato per documen stampa su entrambi i la del foglio, in modo che i margini interni ed esterni siano iden ci sulle due facciate). L’opzione Margini personalizza perme e di digitare misure preferite, anche diverse per ognuno dei margini. In alterna va, cliccando sulla freccia che si trova in basso a destra nel gruppo Imposta pagina, si apre l’omonima finestra. Nella sezione Margini vi sono sei campi: Superiore, Inferiore, Sinistro, Destro, Rilegatura, Posizione rilegatura. Digitando il valore desiderato oppure agendo sulle frecce e a lato dei campi potremo modificare le impostazioni per ciascuno di essi, aumentando o diminuendo tali distanze dai bordi del foglio. È possibile modificare i margini anche intervenendo sul righello: i margini sono rappresenta dalle par grigie dei righelli, per cui occorre portare il puntatore del mouse al confine tra la zona bianca e la zona grigia del righello. A quel punto il puntatore assume la forma di una freccia a due punte: cliccando e tenendo premuto il tasto del mouse, il margine si sposta sino alla posizione preferita (poi rilasciare il tasto del mouse) Interruzione di pagina: Inserire un’interruzione manuale di pagina prima che questa sia finita, rende vuoto il resto della pagina: un eventuale nuovo paragrafo inizierà in cima ad una nuova pagina. U le quando si scrive una tesi o una ricerca formata da vari capitoli, con l’inizio di ciascun capitolo posizionato in alto, in una nuova pagina. Per individuare una interruzione di pagina: clic sul pulsante Mostra Tu o, nella scheda Home (ogni interruzione di pagina sarà rappresentata da una fila di pun ni al cui centro c’è la scri a interruzione pagina).  Inserire un’interruzione manuale di pagina: pulsante Interruzione di pagina, dal gruppo Pagine della scheda Inserisci. L’interruzione inizierà dalla posizione nella quale si trovava il cursore.  Eliminare le interruzioni di pagina: posizionare il cursore in fondo all’interruzione che è comparsa (una riga sopra al testo che segue) e premere Backspace. Intestazione e piè di pagina: Sono sezioni che appaiono nella parte superiore (intestazione) e inferiore (piè pagina) di ogni pagina stampata: contengono da riguardan numero della pagina, nome del file, data di creazione.. In tal modo, anche se le pagine stampate dovessero mescolarsi con altri fogli, sarebbe facile rime ere insieme il tu o, giacché ogni pagina perme e di iden ficare il documento e il numero di pagina. Nella scheda Inserisci, i pulsan Intestazione, Piè di pagina perme ono di scegliere tra numerosi pi di intestazioni o piè di pagina, diversi per aspe o e contenuto, di modificarle ed eliminarle. Scelta l’Intestazione e/o il Piè di pagina, compare automa camente la scheda Intestazione e piè di pagina in Strumen intestazione e piè di pagina. In questa scheda diversi comandi aggiungono rapidamente informazioni alla sezione superiore o inferiore delle pagine stampate:  Numero di pagina: per scegliere formato e posizione del numero da inserire su ogni pagina  Data e ora: per decidere forma e contenuto di queste informazioni (ad esempio solo la data o solo l’orario)  Par rapide, e poi (dal menu a tendina che compare) Proprietà documento: per inserire nell’intestazione e/o nel piè di pagina diversi da rela vi al documento, tra i quali anche il tolo e l’autore Per chiudere la scheda Intestazione e piè di pagina: clic sulla X bianca in campo rosso che si trova all’estrema destra della scheda stessa. L-12, Informa ca applicata I 32 SSML San Domenico Foggia, ZD Per eliminare intestazioni/piè pagina: nella scheda Intestazione e piè di pagina, clic su pulsante Intestazione o piè pagina e poi Rimuovi Inserire automa camente numeri di pagina: consigliabile perché senza la numerazione progressiva basta smarrire un foglio o mescolarli per creare confusione. Nella scheda Inserisci cliccando su Numero di pagina, il menu a tendina che compare, perme e di scegliere posizione e formato preferi : se collocare i numeri di pagina in alto o in basso, vale a dire nell’Intestazione o nel Piè di pagina, nel margine destro o in quello sinistro. Cliccando su Formato numero di pagina si apre la finestra omonima che consente di variare lo s le (numeri arabi, romani, le ere, una unione di numeri di capitolo e di pagina,) e scegliere il numero di partenza per la numerazione. Inserire note a piè di pagina (footnotes) e note di chiusura (endnotes):  Le note a piè di pagina vengono visualizzate in fondo alla pagina  Le note di chiusura vengono visualizzate alla fine del documento Un numero o un simbolo nella nota a piè di pagina o di chiusura corrisponde a un segno di riferimento nel documento. Per inserirle: 1. Fare clic (o toccare) all'interno del contenuto del documento in cui si vuole fare riferimento a una nota a piè di pagina o di chiusura 2. Nella scheda Riferimen selezionare Inserisci nota a piè di pagina o Inserisci nota di chiusura 3. Imme ere il testo nella nota 4. Per tornare alla modifica, fare doppio clic sul segno di rimando all'inizio della nota nel documento. Per eliminarle: Canc o Back in prossimità del numero o simbolo di nota inserito Creazione di un indice/sommario automa co: 1. Forma are (gruppo S li in scheda menu Home) i toli del documento con lo s le (Titolo1) 2. Selezionare il punto in cui inserire il sommario 3. Da scheda menu Riferimen , premere tasto Sommario per scegliere un po di sommario automa co Se si apportano modifiche al documento che influiscono sul sommario, aggiornare il sommario: tasto destro del mouse sul sommario e scegliere Aggiorna campo Dal sommario creato, premendo CRTL clic sulla voce selezionata, è possibile aprirne il collegamento al rela vo contenuto e pagina L-12, Informa ca applicata I 33 SSML San Domenico Foggia, ZD Controllo automa co di ortografia e gramma ca: Word controlla automa camente l’ortografia e la gramma ca, so olineando con una linea ondulata rossa le parole considerate sbagliate e con una doppia so olineatura blu gli errori di gramma ca. A volte, in realtà, non si tra a di errori, ma solo di parole che Word non possiede nel suo dizionario. Per so oporre il documento al controllo ortografico e gramma cale, cliccare prima sulla scheda Revisione e poi sul primo dei pulsan : Controllo ortografia e gramma ca. È possibile avviare il controllo anche premendo il tasto F7. In entrambi i casi, comparirà a destra dello schermo un riquadro nel quale il corre ore segnalerà un eventuale errore (o una parola ripetuta) e, nella parte so ostante, ci potrà essere proposto un suggerimento. Si potrà:  Ignora: il corre ore non apporterà alcuna modifica  Ignora tu o: verrà ignorata la parola in tu o il documento, qualora essa dovesse ripresentarsi  Aggiungi: inserisce la parola al dizionario, in modo da non considerarla più errata in futuro  Cambia: la parola suggerita o quella corre a sarà immessa al posto di quella segnalata nel documento  Cambia tu o: verrà modificata la parola in tu o il documento, qualora dovesse essere presente in altre par Per alcuni termini è disponibile anche la pronuncia (cliccando sull’icona dell’altoparlante) e la sua definizione (se è installato un dizionario). Cliccando con il tasto destro su una parola che Word considera sbagliata e quindi so olineata in rosso o in blu, compare un menu a tendina contenente opzioni simili a quelle appena illustrate Se scriviamo due parole esa amente uguali una dopo l’altra senza alcun segno di punteggiatura fra loro, Word segnala l’errore ritenendo che la seconda parola sia una ripe zione dovuta a un errore di digitazione. Spesso ques inconvenien capitano durante operazioni di Copia–Incolla o Taglia–Incolla, quando due parole uguali si trovano accidentalmente accanto. In questo caso basterà cliccare sul pulsante Elimina per cancellare il termine ripetuto. Ricordiamo però che in italiano esistono forme gramma calmente corre e come “passo passo” o “via via”: in questo caso ignorare l’avviso di Word. Anteprima: Dal menu File, scegliendo dalla colonna a sinistra l’opzione Stampa verrà visualizzata nella parte destra dello schermo l’anteprima del documento, così come sarà stampato. In basso all’anteprima compaiono a sinistra i pulsan che perme ono di sfogliare le varie pagine del documento e, alla loro destra, il cursore che perme e di variare la percentuale di zoom e quindi di ingrandire sezioni della pagina (scegliendo percentuali più elevate) o di mostrare l’anteprima di più pagine del documento (scegliendo percentuali di zoom basse) Stampare un documento u lizzando opzioni Dal menu File, scegliendo dalla colonna a sinistra l’opzione Stampa, si apre la finestra di stampa alla cui sinistra è presente la colonna Stampa con vari comandi:  Stampa: per avviare immediatamente la stampa  Copie: per scegliere il numero delle copie da stampare (imme ere il numero nell’apposito campo, a destra, o cliccare sulla frecce a a lato, fino al numero di copie desiderato)  In basso, nel riquadro Stampante, è indicato il nome della stampante predefinita (quella impostata come principale) e lo stato in cui essa si trova: pronta o offline (stampante spenta o non collegata al computer)  Impostazioni: per scegliere se stampare tu o il documento, solo la pagina che s amo vedendo sullo schermo, la sola parte selezionata, un intervallo di pagine (scrivendo i numeri della pagina iniziale e di quella finale separa da un tra no, senza spazi) o pagine specifiche (inserendo i numeri delle pagine separa da virgole, senza spazi). Scegliere l’opzione desiderata nel menu a tendina che compare cliccando sulla freccia (v) accanto al pulsante Stampa tu e le pagine, o scrivere dire amente i numeri delle pagine che intendiamo stampare nel campo Pagine. L-12, Informa ca applicata I 34 SSML San Domenico Foggia, ZD

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