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MesmerizedAloe1822

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Claudio Massimo Pauselli

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microscopio ottico microscopia biologia tecnologia

Summary

Questo documento descrive il microscopio ottico, la sua storia, le evoluzioni e i diversi tipi, come quelli a contrasto di fase, fluorescenza e confocali. Include anche le caratteristiche generali, gli elementi del microscopio come i tubi ottici, le vite per lo spostamento, ed informazioni su macro e microfotografia. Vengono inoltre descritti il microscopio invertito e lo stereomicroscopio.

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IL MICROSCOPIO OTTICO DAL MONDO MICROSCOPICO ALLA REALTÀ A CURA DI CLAUDIO MASSIMO PAUSELLI STORIA E EVOLUZIONE DEL MICROSCOPIO OTTICO Il microscopio ottico ha una storia ricca e affascinante che risale al XVII secolo. Inventato da Zacharias Jans...

IL MICROSCOPIO OTTICO DAL MONDO MICROSCOPICO ALLA REALTÀ A CURA DI CLAUDIO MASSIMO PAUSELLI STORIA E EVOLUZIONE DEL MICROSCOPIO OTTICO Il microscopio ottico ha una storia ricca e affascinante che risale al XVII secolo. Inventato da Zacharias Janssen, un costruttore di lenti olandese, il microscopio ottico ha rivoluzionato la scienza permettendo agli studiosi di esplorare il mondo microscopico. La scoperta di Antoni van Leeuwenhoek, che utilizzò i microscopi per osservare batteri e protozoi, ha segnato una pietra miliare nella microbiologia. Nonostante i suoi numerosi vantaggi, il microscopio ottico presenta alcuni limiti: Ingrandimento: Il limite di ingrandimento efficace di un microscopio ottico è di circa 1000x a 1500x. Oltre questo, la risoluzione diminuisce e i dettagli diventano sfocati. ROBERT HOOKE, E IL MICROSCOPIO COMPOSTO Robert Hooke (1635-1703) è stato un brillante scienziato britannico che ha apportato significative innovazioni nel campo della microscopia. Nel 1665, Hooke pubblicò Micrographia, un'opera che includeva dettagliate osservazioni di piccoli oggetti attraverso un microscopio. La sua scoperta più famosa è stata quella delle cellule, osservate in un frammento di sughero. Hooke ha migliorato il microscopio ottico inventando il microscopio composto, che utilizzava tre lenti per ottenere ingrandimenti fino a 50 volte, molto superiori ai microscopi a lente singola disponibili all'epoca. Ha anche creato un sistema di illuminazione ingegnoso per migliorare la visibilità dei campioni. Queste innovazioni hanno permesso a Hooke e ad altri scienziati di fare scoperte rivoluzionarie nel campo della biologia e della microscopia. EVOLUZIONI E NUOVI MICROSCOPI Il microscopio ottico ha subito numerose evoluzioni nel corso dei secoli: Microscopi a Contrasto di Fase: Permettono di osservare campioni trasparenti senza coloranti, utilizzando differenze di fase della luce. Microscopi a Fluorescenza: Utilizzano marcatori fluorescenti per visualizzare specifiche strutture cellulari, ampiamente utilizzati in biologia molecolare e biochimica. Microscopi Confocali: Offrono una risoluzione migliorata e la capacità di ottenere immagini tridimensionali di campioni. Microscopi Super-Risoluzione: Superano i limiti di risoluzione dei microscopi ottici tradizionali, permettendo l'osservazione dettagliata di strutture sub-cellulari. Microscopio ottico Microscopio inverso Stereomicroscopio TIPI DI MICROSCOPI OTTICI CARATTERI GENERALI Il microscopio ottico professionale è uno strumento di precisione utilizzato per osservare oggetti troppo piccoli per essere visti ad occhio nudo. Utilizza un sistema di lenti per ingrandire l'immagine del campione. Ingrandimenti Elevati: Capacità Obiettivi Multipli: Diversi di ingrandire fino a 1000x o più, obiettivi intercambiabili (4x, 10x, consentendo l'osservazione 40x, 100x) per vari livelli di dettagliata di cellule e ingrandimento. microorganismi. Messa a Fuoco Precisa: Messa Illuminazione Avanzata: a fuoco macrometrica e Dotato di illuminazione a LED o micrometrica per regolazioni fini alogena, con regolazione e precise. dell'intensità per migliorare la qualità delle immagini. MICROSCOPIO OTTICO: ELEMENTI TUBO OTTICO PER FOTOCAMERE OCULARI SISTEMA DI SPECCHI E LENTI PER TRASMETTERE L’IMMAGINE TORRETTA PORTA OBIETTIVI VITE PER SPOSTAMENTO OBIETTIVI ORIZZONTALE DEL TAVOLO TAVOLO COASSIALE VITE PER SPOSTAMENTO VERTICALE DEL TAVOLO CONDENSATORE PER LA LUCE MANOPOLA MACROMETRICA E FONTE LUMINOSA MICROMETRICA PER MESSA A FUOCO ELEMENTI DEL MICROSCOPIO Tavolo Coassiale: Il tavolo coassiale è la piattaforma su cui viene posizionato il campione. Condensatore per la Luce: Il condensatore concentra la luce sulla parte del campione che si sta osservando, migliorando la qualità e il contrasto dell'immagine. Fonte Luminosa: La fonte luminosa è solitamente una lampada a LED o alogena che illumina il campione da sotto, permettendo una visione chiara. Vite per Spostamento Orizzontale del Tavolo: Questa vite permette di muovere il tavolo del microscopio a sinistra e a destra, aiutando a posizionare il campione sotto l'obiettivo. Vite per Spostamento Verticale del Tavolo: Questa vite permette di muovere il tavolo del microscopio sull’asse delle y aiutando a focalizzare l'immagine del campione. Oculari: Gli oculari sono le lenti attraverso cui si guarda. Solitamente, ogni oculare ingrandisce l'immagine del campione di 10x o 15x. ELEMENTI DEL MICROSCOPIO Tubo Ottico per Fotocamere: Il tubo ottico è progettato per collegare fotocamere al microscopio, permettendo di catturare immagini o video dell'oggetto osservato. Sistema di Specchi e Lenti per Trasmettere l'Immagine: Questo sistema include lenti e specchi che dirigono la luce attraverso il campione, creando un'immagine ingrandita visibile attraverso gli oculari. Torretta Porta Obiettivi: La torretta porta obiettivi è una parte rotante che permette di cambiare rapidamente gli obiettivi con diversi ingrandimenti. Obiettivi: Gli obiettivi sono lenti poste vicino al campione, disponibili in vari ingrandimenti (come 4x, 10x, 40x e 100x), che lavorano insieme agli oculari per ingrandire l'immagine. Manopola macrometrica e micrometrica: Permettono di avvicinare o allontanare il tavolo porta oggetti del microscopio durante la messa a fuoco, la vite micrometrica, permette di spostare il tavolo anche di 1/10 millimetro consentendo la messa a fuoco ad alti ingrandimenti. RIFRAZIONE OTTICA E FORMULA DI ABBE La formula della rifrazione ottica è descritta dalla Legge di Abbe: d = λ / (2n senα) d: Potere di risoluzione (μm) λ: Lunghezza d'onda della luce utilizzata n: Indice di rifrazione senα: angolo del cono di luce che entra nell’obbiettivo Questa legge è fondamentale nella progettazione dei microscopi ottici, che utilizzano lenti per focalizzare la luce e ingrandire l'immagine di oggetti microscopici. Tuttavia, il limite di ingrandimento massimo di circa 2000-2500 volte è dettato dalla lunghezza d'onda della luce visibile (circa 400-700 nm) e dall'apertura numerica delle lenti. Quando si cerca di superare questo ingrandimento, l'immagine diventa sfocata e perde dettaglio a causa della diffrazione della luce, per questo a forti ingrandimenti come 1000 – 1500 si utilizza un olio di immersione, che aumenta la rifrazione e di conseguenza la risoluzione dell’immagine visibile. Risoluzione: La risoluzione massima di un microscopio ottico è di circa 200 nanometri, limitata dalla lunghezza d'onda della luce visibile. INGRANDIMENTI AL MICROSCOPIO Un microscopio ottico standard è in grado di ingrandire da 40 fino a 1000-1500 volte, un intervallo essenziale per l'analisi istologica dei tessuti e per osservare i dettagli interni delle cellule. Questo ingrandimento è dovuto al doppio ingrandimento dell’immagine ottenuta, prima svolto da parte degli obiettivi, e in seguito dagli oculari. PER CALCOLARE L’INGRANDIMENTO SI USA LA SEGUENTE FORMULA: Ingrandimento Totale = (Ingrandimento dell’Oculare) x (Ingrandimento dell’Obiettivo) (PERCORSO CONVERGENTE) (IMMAGINE VISIBILE ALL’OSSERVATORE: 60 x 10 = 600 x) (OBBIETTIVO, 60X) (OCULARE, 10X) (IMMAGINE INTERMEDIA) MACRO E MICROFOTOGRAFIA AL MICROSCOPIO OTTICO Macro Fotografia: Consiste nel catturare immagini di oggetti piccoli, ingrandendoli sufficientemente per evidenziare dettagli non visibili ad occhio nudo. È spesso utilizzata per osservare superfici di oggetti, strutture di piante, insetti e altri piccoli organismi. Micro Fotografia: Implica l'uso del microscopio per fotografare dettagli estremamente piccoli, come cellule, microorganismi e tessuti. Richiede l'uso di lenti ad alta risoluzione e tecniche di illuminazione avanzate per ottenere immagini nitide e dettagliate. Spesso si utilizza anche software di elaborazione delle immagini per migliorare ulteriormente la qualità delle fotografie. FOTOCAMERA DA MICROSCOPIO E RIDUTTORE FOCALE BRESSER® IMMAGINI AL MICROSCOPIO Motoneurone umano ingrandito Muscolo scheletrico umano Immagine in negativo del nucleo e 100 volte ingrandito 400 volte cromosomi ingranditi 1000 volte IL MICROSCOPIO INVERTITO Il microscopio invertito, una categoria dei microscopi ottici, è progettato con una configurazione inusuale dove la sorgente luminosa (luce o un laser) è posizionata al di sopra del campione. Questa particolare disposizione permette di illuminare i campioni dall'alto, senza doverli capovolgere, una caratteristica fondamentale nello studio delle colture cellulari, poiché consente di osservare i campioni nei loro contenitori originali, come piastre di Petri e flaconi di coltura. IL MICROSCOPIO INVERTITO I microscopi invertiti sono capaci di ingrandimenti che variano tipicamente da 20x a 400x-600x, permettendo un'osservazione dettagliata sia dei tessuti che delle cellule e gli elementi che le compongono. Impiegato nei laboratori di biologia e medicina per studiare le cellule vive in ambienti controllati. La configurazione invertita facilita esperimenti complessi che richiedono un accesso diretto al campione durante l'osservazione. LO STEREOMICROSCOPIO Lo stereomicroscopio, una sottocategoria dei microscopi ottici, è progettato con una configurazione che permette l'osservazione tridimensionale di campioni. Questo tipo di microscopio utilizza due percorsi ottici separati, uno per ogni oculare, che forniscono una visione stereoscopica, simile a quella umana. Questa caratteristica è fondamentale nello studio di campioni relativamente grandi e opachi che non richiedono sezioni sottili per essere osservati. Grazie ai due percorsi ottici separati, offre una visione tridimensionale del campione, permettendo una migliore percezione della profondità. IMMAGINI ALLO STEREOMICROSCOPIO Gli stereomicroscopi sono capaci di ingrandimenti tipicamente da 10x a 50x, estendibili fino a circa 100x con accessori speciali, permettendo un'osservazione dettagliata di campioni di dimensioni maggiori. Possono essere equipaggiati con sorgenti luminose superiori, inferiori o laterali, a seconda del tipo di campione e delle necessità di osservazione. GRAZIE Tutte le immagini al microscopio ottico presenti in questa ricerca sono state realizzate da me personalmente.

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