I Disturbi Sensoriali nello Spettro Autistico PDF

Summary

Questa presentazione esplora i disturbi sensoriali nello spettro autistico, discutendo differenti diagnosi e evoluzioni della diagnosi stessa. Il documento mette a confronto approcci diagnostici differenti e le modalità percettive, descrivendo come le percezioni sensoriali possono variare tra persone autistiche e non. Vengono evidenziate le problematiche sensoriali e la loro influenza sulle interazioni sociali, affrontando poi modalità di intervento per i disturbi e le varie difficoltà.

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I DISTURBI SENSORIALI NELLO SPETTRO AUTISTICO Dia gnosi Esist ono due m odi per far e la dia gnosi Cat e goriale: Funzionale Funzione della relazione Definizione t ra le c ar at t e rist i c he a...

I DISTURBI SENSORIALI NELLO SPETTRO AUTISTICO Dia gnosi Esist ono due m odi per far e la dia gnosi Cat e goriale: Funzionale Funzione della relazione Definizione t ra le c ar at t e rist i c he at t raver so le della per sona e le et i c het t e. r ic hiest e e/o pr op ost e dell' am bient e c he pot rebber o fare em er gere i s int om i. Evoluzi one della dia gnosi DSM-V DSM-IV Lo Spet t r o Dist urbi ge ner al izzat i dello sv l 1. Autismo Aut ist ic o 2. Sindrome di Rett 3. Disturbo 1. Grave Disinte grativo della Fanciullezza 2. Moderata 4. Disturbo 3. Lieve pervasivo dello sviluppo non altrimenti Evoluzi one della dia gnosi DSM-IV DSM-V I dist urbi I dist urbi sensoriali sensoriali sono c onsi der at i c om e un inser it i t ra i c r i t eri fat t or e sec ondario diagnost ic i non inc luso nella diagnosi DSM-5 Disturbo dello Spettro Autistico Deve so dd isfar e i c r i t eri A, B , C e D Crit eri A A. Defic it p er sisten t i nella c omunica zione sociale e nell’inter azione sociale in diversi co nt est i, non spie gabile at t raver so un ritardo g en eralizzato nello sviluppo, e m a nif e s t a t o da t u tt i e tre i se guent i punti: 1. Deficit nella reciprocità socio- emotiva, in un range c he va da anom alie nell'approc c io soc iale al Crit eri B Crit eri B : B. Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive come manifestato da almeno due dei se guenti punti: 1. Lingua ggio e/o movimenti motori e/o uso di oggetti, stereotipato e/o ripetitivo: c om e sem plic i st ereot ipie m ot orie, ec olalia, uso r ipet i t ivo di ogget t i , f r asi idiosinc r at ic he. Crit erio C Crit erio D ◦ I sint om i devono esser e p re se nt i ◦ nella prim a I sint om i insiem e ◦ infanzia (m a l im i t ano i l ◦ pot rebbero non funzionam ent o diven t are quot idiano pie na m ent e r endendolo disabilit ant e. ◦ m a nifest i f ino a ◦ c he le r ic h ie ste dell' am bient e non sup er an o i l im i t i ◦ Delle c apac i t à COMPRENDERE L'AUTISMO DA DENTRO Possi am o dist inguere alc une c ar at t erist i c he della perc ezione aut i st ic a del m ondo in base alle t est im onianze di adult i aut i st ic i ad alt o funzi onam ent o e dal l’ osser vazione da vic ino di bam bini aut ist i c i. Sono anc or a per plessa da quant o le per sone non sono c onsapevoli dei pr oblem i senso ri al i e di quant o possono provoc are dolor e e disa gio... I probl em i senso ri al i sono m olt o real i , è più una quest ione del gr ado di pr esenza più c he di presenza o assenza nelle per sone” (Gr andi n) METAFORA DELL'ICEBERG COSA FA 1. Defic i t ne lle int er azioni soc iali 2. Defic i t del la c om un ic azione  3. Int e ress i e at t iv i t à stereotipate PERCHE’ LO  FA Perce zion i e sen sazio ni atip iche I l m ondo r eale e le nost re imm agini m ent ali sul m ondosono diver si Le infor m azioni dei sensi sono influen za t e dalle infor m azioni int eriori dai m odi in c ui diam o signifi c at o alle c ose c he vediam o Con le et à le dist or sioni perc et t ive aum ent ano La nost ra int er pr et azione del m ondo è ba sa t a su lla nost ra m em oria e sull' esper ienza.  Anc he se le per sone aut ist ic he vivono nello st esso m ondo f is ic o i l loro m ond o per c et t i vo r i sult a esse re sor p re n de n t em ent e diver so da que llo delle per sone non aut ist ic he, esse hanno esperienze sensoriali insolit e.  Le lo ro sono esperienze r eali qu an t o quelle dei non aut i st ic i , m a possono esser e v ist e-udit e-sent i t e in m odo diver so o int er pr et at e diver sam ent e.  Una dive r sa e sper ienza por t a ad un dive r so insiem e di c onosc enze sul m ond o. Possiamo allora essere sicuri di muoverci nello stesso mondo percettivo,sociale, etc.. Se le nostre ricostrzioni di esso sono cosi diverse? La r ealt à di c hi è più re ale ? Se si am o sic uri c he i l nost r o m odo di per c epir e sia i l m ig l iore ed è i l lor o ad esser e sbag li at o, vale la pena di r i c or dar e c he le per sone aut ist i c he non possono evit ar e di vedere la c osa sba gli at a e non sono nem m eno c onsapevol i di far lo. (Rand) Le nor m ali c onnessi oni t ra c ose ed event i per loro non hanno senso, m a possono essere oppri m ent i , di sori ent ant i e m et t er e paur a. (Bogdashina) Per avvic inar c i a lor o e avvic inar e lor o a noi, dobbi am o im par ar e a c am biar e la nost r a pr ospet t iva ed andar e inc ont r o alla lor o. La per c ezione St im olo ◦ Visione  Udit o Sensazione  Olfat t o (asc olt o- vedo  Gust o qualc osa m a non  Tatto so c os'è)  ◦ Pr opri oc ezion e  Sist em a Int er pret azione ◦ Vest ib o la r e  (c apisc o c os'è) M odalit à per c et t ive: la Percezione Gestaltica  L' inc apac i t à di dist inguere t ra f igur a- sfondo  Per c ezione di t ut t a la sc ena c om e un ent i t à singola c on t ut t i i det t agli per c epit i (m a non pr oc essat i ) c ont em por aneam ent e Era come avere un cervello senza filtri Percezione Gestaltica Ogni situazione è unica: Ogni cambiamento distrugge la Gestalt e porta confusione e paura, questo spiega la resistenza al cambiamento e l'insistenza a fare sempre le stesse cose “ ho una mappa mentale di come le cose dovrebbero accadere intorno a me. Quando non accadono come io mi aspetto l'ansia è non meno che dolore fisico. Essa produce una sensazione amplificata in tutto il mio intestino” (Tito) Per c ezione Gest alt i c a sp ie ga la non gener alizzazio ne Ogni c am biam ent o provoc a una nuova Gest alt e i vec c hi c am biam ent i non sono più applic ab ili ne vanno c r eat i di nuovi. Cr eano le lo ro proprie c onnessioni c r ean do nuove Gest alt “ volevo im parare c om e af f ront ar e una si t uazio ne in un c ont est o m a la per devo quando la st essa si t uazione c om pariva in un alt r o c ont est o. Le c ose sem plic em ent e non venivan o t radot t e...” (William s) Gest alt : un alt r o ef fet t o c ollat er ale La perc ezione Gest alt i c a rende le per sone aut ist ic he vulner abi li al sovrac c aric o di infor m azioni sensoriale. “ Come i computer si sovraccaricano con informazioni e richieste di processazione troppe in una volta, noi spesso crolliamo. Alcune persone si sintonizzano o si spengono completamente.” (Sainsbury) Com e possiam o aiut ar l i Dovrem m o t rovar e quale m odalit à sensoriale non f i l t ra le infor m azioni e rendere l 'am bie nt e v is ivo/udit i vo et c. sem pl ic e I l prossim o passo pot r ebbe esser e quello di inse gna r g l i a rom pere le im m agini visive/udit i ve in unit à di s ignific at o Inse gnare lor o a r i c onosc ere gli aspet t i r i levant i de gli ogget t i e delle si t uazio ni e ad ignorare quelli i r r i levant i. Com e possiamo aiutar l i La st r ut t ur azione e la r out ine r endono più fac i le la c om prensione delle at t iv i t à di t ut t i i gior ni fac endoli sper im ent are sent im ent i di sic ur ezza e f iduc ia Com unic are sem pre in ant i c ipo c osa st arà per c am biar e e perc hé( at t r aver so la sp ie gazio ne verbale oppure usan do sup po r t i v isivi e t at t i l i ) i c am biam ent i dovr eb ber o esser e g r aduali, c on la sua at t iva par t ec ipazione. Com e possiam o aiut ar l i Lasc iat e avere de gli “ ogget t i - sic ure zza ” ( pu pazzi, c or dic el le, pezzi di st of fa) quando vanno in post i non fam i l iari o devono af f r ont are si t uazioni non fam i l iari. Un' alt r a r a g ione per cui in sist ono sulle r rout ine EFFETTI RICERCHE  Dif f ic olt à a bloc c ar e  Casanova, M. la sensazione, (2002 ; c ont inu an do a 2005 ): Minic olum ns per c epir e i l se nso in del c am biam ent o (es. t aglio delle Aut ism unghie, dei c apelli, c am bio dei ve st i t i ) Rubenst ein, J.L.R. &  Por t ando a sua volt a al sovra c c ar ic o e/o Merzenic h, M.M. all ’i per sensibili t à (2003 ): Inc r eased La pe rc ezione Gest alt i c a pot reb be ge ne rar e diver se espe rienze se nso r ia li-pe rc et t i ve:  Perc ezione Fram m ent at a  Perc ezione Dist or t a  Perc ezione Rit ar dat a  Iper/Ipo sensi b il i t à  Agnosia senso ri al e  Sovrac c aric o sensori ale Per c ezione f r am m ent at a “ Ho sempre saputo che il mondo era frammentato. Mia madre era un odore, mio padre era un timbro di voce, mio fratello maggiore era qualcosa che si muoveva in continuazione” (Williams) “ Dove un altro avrebbe visto folla, io vedevo braccio, persona, bocca, viso, mano, sedere, persona, occhio....stavo vedendo diecimila immagini dove un altro ne avrebbe vista una sola.” (Williams) Percezione frammentata Al livello sensoriale Donna Williams vedeva sua madre, ma la sua processazione era a pezzi per cui per lei era più facile associarla e riconoscerla per l'odore. Al livello uditivo processava solo pezzi di frasi come se qualcuno giocasse con il volume della radio. Proprio per questo è utile usare frasi brevi e semplici. Frammentazione nella propriocezione e nel tatto Percepiscono solo parti del corpo per questo è facile che picchino alcune parti del loro corpo o le sfreghino con la carta vetrata. “ La mia percezione del corpo era a pezzi. Io ero un braccio, una gamba un naso. A volte una parte sarebbe stata più li ma la punta era snodata, sembrava di legno come la gamba del tavolo e solo come morta.” (Williams) Percezione distorta Nella visione  Percezione della profondità e dello spazio povera e/o distorta  Visione bidimensionale  Sdoppiamento della visione  Distorsione delle figure, delle misure, del movimento... Distorsioni visive ◦ Nessuno immaginava che i miei occhi raccoglievano segnali diversi dalla luce, dalle ombre, dai colori e dal movimento...io fondamentalmente sottolineavo pieghe e profondità...Così percepivo le persone..come leggermente distorte. Questo non solo nella forma ma anche nella composizione delle componenti dei loro corpi, nella mia immaginazione visiva. (Blackman) Distorsioni uditive ◦ “ Un bambino con una scarsa percezione uditiva può sentire i suoni come in una cattiva connessione con il cellulare, dove le voci in entrata e in uscita sono ad intermittenza o mancano interi pezzi della ◦ comunicazione” (Grandin) Percezione ritardata V iv iam o nello st esso spazio t em por ale? Per c ezione ri t ar dat a “ Da bambina....sembrava come se non sentissi dolore o disagio, come se non volessi aiuto, non ascoltassi, non guardassi. Con il tempo decodificavo ed elaboravo alcune di queste sensazioni, risposte, o comprensioni processandole ai fini di attribuire loro un significato e un valore personale, e mi sarebbe piaciuto avere accesso ai mezzi per rispondere ma ero a 15 minuti, una settimana, un mese anche un anno di distanza dal contesto in cui l'esperienza era accaduta.” (Williams) Percezione ritardata “ Alcune persone pensano che non presto attenzione quando mi fanno una domanda, perché ho bisogno di tempo per processare la domanda e la mia risposta alla domanda, e spesso ho lo sguardo vacuo quando mi concentro sulla processazione. Quando le persone provano ad attrarre la mia attenzione, loro realmente mi stanno solo distraendo, mi rallentano, e mi irritano terribilmente con la loro impazienza” (J.Blackburn) Cosa possiamo fare per aiutarli Siamo consapevoli che gli autistici hanno bisogno di più tempo per spostare la loro attenzione fra stimoli di diverse modalità e trovano estremamente difficile seguire il rapido movimento delle interazioni sociali. Diamogli il tempo per elaborare la domanda e la risposta. Intensità con cui vengono percepiti gli stimoli sensoriali  Ipersensibilità  Iposensibilità  Fluttuazione (percezione inconsistente) ipersensibilità  “ Da bambino a bambino, l'ipersensibilità sensoriale è molto variabile. Può andare da leggera (lieve ansia quando l’ambiente è troppo rumoroso, troppo luminoso, o troppo caotico) a severa, con un individuo che urla e fa le bizze ogni volta che entra in un grande supermercato” (Temple Grandin) ipersensibilità “Sembra che abbia orecchie, occhi e pelle molto sensibili. Alcuni rumori davvero “feriscono” le mie orecchie e certe luci “feriscono” i miei occhi.” (Wendy Lawson) “ Ci sono certe cose che tocco che feriscono le mie mani.. A volte quando cammino e l’aria viene a contatto con le mie mani è una fonte di dolore” (McKean) Cosa possiamo fare per  aiutare Identificare quali stimoli la persona trova disturbanti ed eliminarli (es. usare luci naturali al posto di luci fluorescenti) o, se non è possibile, fornire alla persona aiuti sensoriali (lenti colorate, paraorecchie, ecc.)  Desensibilizzare la persona a tollerare gli stimoli attraverso una dieta sensoriale  Monitorare il numero di stimoli simultanei, riducendo quelli irrilevanti  Se possibile, avvertite la persona dell’allarme Ipersensibilità può portare a:  Disturbo per certi stimoli sensoriali  Affascinazione per certi stimoli sensoriali Sensibilità ad (disturbato da) alcuni stimoli “ Il segnale acustico del forno a micronde, la voce dei bambini, il clacson della macchina, il campanello dell’autobus che le persone attivano per segnalare all’autista che vogliono scendere, il fischio del bollitore.. Questi sono solo alcuni dei suoni che trovo insopportabili” (Wendy Lawson) “ I suoni forti improvvisi feriscono le mie orecchie come un trampano del dentista che batte sul nervo” (Temple Grandin) Disturbo causato da:  Alcuni stimoli  Troppi stimoli  Ogni improvviso stimolo imprevedibile (anche se piacevoli se gli stimoli sono imprevedibili non riescono ad accertarli ed apprezzarli) Problemi comportamentali causati da:  Antecedenti “presenti ma invisibili”  Antecedenti passati  Antecedenti probabili nel futuro Strumento ABC non funziona o quando: I comportamenti sono causati da antecedenti che noi non siamo capaci di percepire (es. odori, sfarfallio della luce, o suoni in un'altra stanza) o I comportamenti sono causati da antecedenti del passato che non sono presenti ma sono un ricordo o I comportamenti sono causati da antecedenti di un probabile futuro (es. il telefono potrebbe squillare e causare dolore) o I comportamenti sono causati da un sovraccarico del bambino Cosa possiamo fare per aiutare: ◦ Ricordatevi che ciò che pensiamo sia piacevole (es. Fuochi d’artificio) può essere spaventoso e opprimente per un individuo autistico. ◦Siate consapevoli dei colori e dei motivi dei vestiti che indossate e del vostro profumo ◦ Avvertite sempre una persona sulla possibilità di incontrare stimoli di cui ha paura e mostrategli la fonte Cosa possiamo fare per aiutare: STRATEGIE PER AFFRONTARE LA SENSIBILITÀ ALLA LUCE SONO: Spengere ogni luc e superflua (sopr at t ut t o luc i f luor esc ent i ), usando lam pade al po st o di lam p ad a ri, lam padine a basso volt ag gio e lent i c olor at e. Dal m om ent o c he ogni i ndivi duo è uni c o nel suo pr ofi lo sen sori al e, è m olt o dif f i c i le adat t are l ’am bient e a ogni se nsi bi l i t à i nd iv i dua l e. Spesso non è lo st im olo in se c he fa sc at t ar e quelli c he noi c hiam iam o c om por t am ent i dif f i c i l i , m a piut t ost o l ’inc apac i t à a c ont roll ar lo e pr edir lo. La c om pr ensi one di ogni se nsi bi l i t à i ndi vid ual e è vit ale, o ogni int er vent o divent a un inc ubo siaper la per sona aut i st ic a c he per quelle c he lavor ano c on lui/lei. iposensibilit à “ I m iei sensi a volt e divent ano sbiadit i al punt o c he non posso c hiar am ent e veder e o sent i re, e i l m ondo at t or no a m e sem bra c essar e di esist ere..” (Hawthorne) “Non avevo concezione del mio corpo… e non l’ho mai sperimentato.. Il mio corpo era una mera riflessione davanti allo specchio.. Non ho mai sentito dolore” (Tito) Cosa possiamo fare per aiutare Fornire extra stimolazioni attraverso I canali che lavorano in “ipo” Inconsistenza della percezione Fluttuazione “ La sensazione della pelle era così insopportabile un minuto e tuttavia completamente inesistente dopo” (Blackman) “ E’ben documentato che ci sono certe consistenze e modalità che sono dolorose o spiacevoli al tatto delle persone con autismo. Questo è vero per la mia esperienza personale, ma non sono in grado di dirvi quali sono perchè cambiano costantemente. Giorno per giorno, ora per ora, a volte addirittura minuto per minuto. Questo può essere davvero frustrante” (McKean) Agnosia sensoria le (dif f ic olt à nell' int er pr et azione di c iò c he viene per c epit o) La c onse guenza di non saper f i l t rar e le info r m azioni sensoriali e di esser e ino n da t i da st im oli sensoriali ad una veloc i t à inso st e nibile è di esser e in g rado di se nt i re (vedere, udir e, et c..) m a di non r iusc i re ad a ssoc iare alle sensazioni i l loro s ig nific at o (ovver o ad int er pr et ar le) Donna William s m et t e a c onfr ont o qu est a c ondizione c on l 'esser e sor doc iec hi, c on la pr in c ipale dif fer enza c he i l c iec o ac q uisisc e s ig nific at i senza veder e, m ent re i l “ c iec o al signifi c at o” non r iesc e a capire “ Guardavo alla chiazza colorata di beige davanti a me. Il significato si è interrotto non solo attraverso le mie orecchie ma anche attraverso i miei occhi. Lo potevo vedere ma non avevo assolutamente più idea di cosa fosse” (Williams) Vulnerabilità al sovraccarico sensoriale Il sovraccarico di informazione può essere causato da:  Inabilità a filtrare informazioni irrilevanti o eccessive (percezione Gestaltica);  Ipersensibilità;  Percezione distorta o frammentata;  Percezione ritardata Cosa possiamo fare per aiutare (Sovracarico):  E’importante riconoscere i primi segni del sovracarico sensoriale. E’meglio prevenire che poi “affrontare le conseguenze”  Appena notate i primi segni dell’arrivo di un sovracarico sensoriale (che sono diversi per ogni individuo) cessate l’attività e fornite tempo e spazio per riprendersi  Insegnate all’individuo come riconoscere i segnali interni e chiedere aiuto o usare strategie differenti (rilassamento) per prevenire il problema  Kit di primo soccorso dovrebbe sempre essere a portata di mano (occhiali da sole, para orecchie, giochi che si schiacciano, oggetti preferiti, La per c ezione Gest alt ic a pot r ebbe r isult ar e in diver se st r at e gie c om pensat orie e st i l i per c et t iv i :  Ar r est o del sist em a  Elab or azion e a singolo c anale(m onot r opic a)  Per c ezione periferic a( evit am ent o della pe rc ezione dir et t a)  Com pe nsazione di un senso non af f idabile da par t e de g l i alt r i sensi Ar r est o del s ist em a “ Quando la stimolazione sensoriale diventava troppo intensa, ero capace di chiudere il mio udito e ritirarmi nel mio mondo.. Nell’allontanarmi io non potevo ricevere le stimolazioni che sono richieste per un normale sviluppo” (Grandin) Se precoce nella vita porta ad una “deprivazione sensoriale autoimposta” Monoprocessazione: usare un senso alla volta “ Ho notato che quando uso un particolare canale per eseguire un compito, se tento di introdurre un altro canale, poi mi perdo nel completamento del compito e ho bisogno di ricominciare da capo” (Lawson) Cosa possiamo fare per aiutare (Monoprocessazione) Una persona che utilizza un solo canale di processazione puà avere problemi con gli stimoli multipli. Cercare quale canale “è aperto” al momento e ridurre tutti gli “stimoli irrelevanti” Presentare sempre le informazioni secondo la modalità preferita da quella persona. Se non siete sicuri di quale canale utilizzi o quale canale sia attivo in quel momento (in caso di fluttuazione) usate la presentazione multisensoriale e guardate quale modalità funziona. Ricordate, tuttavia, che possono cambiare canale. Cosa fare per aiutare (monoprocessazione): Il metodo di inse gnamento va adatta to al canale che il bambino usa:  Le im m agini sono ut i l i per i l 90 % dei c asi  Gli ogget t i p ossono esser e v ist i , t oc c at i , annusat i , per c ui ut i l i per t ut t i. Per c ezione periferi ca “ Le persone autistiche spesso guardando con la parte esterna dei loro occhi gli oggetti o le altre persone. Hanno una visione periferica molto acuta e memoria per dettagli che gli altri non hanno. Fissare direttamente le persone o gli animali è molto spesso troppo opprimente per la persona autistica.. Fa venire la pelle d’oca essere cercati con gli occhi” (O’Neill) Cosa fare per aiutare  (percezione periferica) Non forzare mai il contatto oculare  Non approcciarsi alla persona direttamente nelle sue modalità ipersensitive  Se vogliamo insegnare ad una persona dobbiamo utilizzare la sua percezione periferica. Mentre stiamo nella stanza con lui parliamo al muro o al pavimento, lui lo coglierà, non subito, ma prima o poi lo tirerà fuori.  Non parlare mai della persona in sua presenza Compensazione di un senso inaffidabile da parte di altri sensi Un senso non è mai abbastanza Cosa possiamo fare per aiutare (compensazioni) E’importante lasciare usare agli individui la modalità sensoriale che preferiscono per “verificare” le loro percezioni. Con un trattamento appropriato e degli aggiustamenti ambientali per ridurre l’ipersensibilità, imparano gradualmente ad usare i loro organi sensoriali correttamente – occhi per guardare, orecchie per sentire, ecc. I comportamenti stereotipati  I comportamenti stereotipati sono strategie compensatorie per regolare i loro sistemi e affrontare le informazioni in sovracarico  Questi comportamenti di autostimolazione possono servire per diversi scopi e uno stesso comportamento può avere differenti cause di fondo. “Molte autostimolazioni, incluso il dondolarsi, l’oscillare, lo sfarfallamento delle mani, lo sfregamento della pelle e innumerevoli altri, sono piacevoli, connessioni calmanti con I sensi”(O’Neill) Funzioni delle stereotipie  Difensiva (per r idur r e i l dolor e o i l d isa gio c au sat o dall’iper sensibilit à, dalla f r am m ent azione, dal sovr ac aric o, ec c.) “ per eliminare l’assalto sensoriale che interferisce con le funzioni” (Shore)  Autostimolazione : per m ig l ior ar e l ’i nput in c aso di iposensibili t à  Compensativa : per int er pr et are Funzioni delle st er eot ipie  Per alleviare la frustrazione : A volt e sb at t ere la t est a e m or dic c hiar si le noc c he, i c a pric c i o gli sc oppi d’ira ac c adono c om e un m odo per far c apire a qu alc uno c he t roppo è t r oppo. (Law son)  Come esperienze piacevoli: c he aiut ano ad allont anar si da un am bient e c onfusi onale. “ Dondolar si e gir ar e er ano alt r i m odi per c hiuder e c on i l m ondo qu ando venivo sovrac c aric at o dal t rop po r um or e. Dondolar e m i fac eva c alm ar e. Era c om e pr endere Com e far e per aiut ar e (st er eot ipie) Lasc iar e lor o dei m om ent i in c ui possono usare c om por t am ent i st er eot ipat i per piac er e, dandogli però uno spazio e un t em po ben pr ec i so alt r im ent i t ender an no a c h iu de r s i sem pr e di più in loro st essi Tem ple Grandin dic e:  C’è un c ont inuum nei problem i dei pr oc essi sensoriali per m olt e per sone aut ist ic he, c he vanno dalla f r am m ent azione, a im m agini sc olle gat e da una par t e f ino ad una sot t i le anor m al i t à.  Differenze nella percezione portano allo sviluppo di differenti abilità, modalità di pensiero e communicazione “ Im par are c om e fu nzio nano i sensi di ogni sing ola per sona aut ist ic a è una c hiave c r uc iale per c om pr end ere quella per sona” (O’Neill) GRA Z I E …

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