Infermieristica Transculturale PDF

Summary

Questi appunti descrivono l'infermieristica transculturale, concentrandosi sul confronto tra le diverse culture nell'ambito dell'assistenza sanitaria. Vengono discussi diversi modelli, come il modello a sole nascente, e le fasi evolutive dell'infermieristica transculturale, offrendo un approccio olistico.

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Infermieristica transculturale L‘infermieristica transculturale è stata definita come un‘area formale di studio e di esercizio professionale che pone il proprio interesse principale sul confronto delle differenze e delle affinità esistenti tra le credenze, i valori e gli stili di vita delle culture...

Infermieristica transculturale L‘infermieristica transculturale è stata definita come un‘area formale di studio e di esercizio professionale che pone il proprio interesse principale sul confronto delle differenze e delle affinità esistenti tra le credenze, i valori e gli stili di vita delle culture nell’ambito dell’assistenza agli esseri umani al fine di offrire un ‘assistenza sanitaria culturalmente congruente, utile e valida. “La messa a confronto delle differenze (diversità) e delle affinità (elementi comuni) esistenti tra le culture e relative all’assistenza umana, alla salute, al benessere, alla malattia e ai modelli di guarigione, nonché alle credenze e ai valori correlati, rappresentano un aspetto rilevante della definizione di infermieristica transculturale Il modello del sole nascente Il Modello del sole nascente o Sunrice model è uno degli schemi operativi proposti nell’infermieristica transculturale che, attraverso l’utilizzo della cultura e un approccio olistico dell’assistenza, permette all’infermiere di scoprire il significato del prendersi cura dell’Altro. Esso rappresenta iconograficamente la teoria di M. Leininger in cui il sole simboleggia “un’assistenza culturalmente consapevole che sorge e splende luminosa”. Nel Modello del sole nascente si possono individuare quattro livelli: il primo rappresenta la visione del mondo e il sistema sociale; il secondo contribuisce alla conoscenza connessa agli individui, famiglie, gruppi e istituzioni nei diversi sistemi sanitari; il terzo puntualizza la sintesi tra il sistema popolare (emic) e il sistema professionale (etic) e l’assistenza e il quarto sintetizza le decisioni e le tre azioni previste nell’infermieristica transculturale, ovvero: -la conservazione dell’assistenza culturale, che prevede quelle azioni e decisioni che aiutano le persone assistite a mantenere proprie abitudini e rituali per preservare la salute, guarire dalla malattia o affrontare la morte; -l’adattamento dell’assistenza culturale, che si riferisce a quelle azioni e decisioni che aiutano gli assistiti di una determinata cultura ad adattarsi o a negoziare una condizione di salute positiva oppure ad affrontare la morte -il rimodellamento dell’assistenza culturale, che contempla quelle azioni e decisioni che aiutano le persone assistite a ristrutturare o modificare il loro stile di vita secondo modelli nuovi o diversi che sono significativi, soddisfacenti e di supporto per la vita da un punto di vista culturale. Teoria della diversità L’obiettivo di questa teoria era di scoprire le conoscenze dell’infermieristica transculturale per poter offrire un’assistenza culturalmente congruente e responsabile. Fasi evolutive dell’infermieristica transculturale: Queste fasi possono essere utilizzate per valutare i propri progressi individuali nel diventare un infermiere aggiornato e competente mediante lo studio di ogni fase. Nella Fase I, l’infermiere acquisisce una consapevolezza culturale e diventa sensibile alle esigenze delle culture. La consapevolezza o sensibilità è soltanto la fase iniziale per diventare competenti in materia transculturale. La sensibilità nei confronti di un’altra persona, situazione o evento, è utile, ma l’infermiere deve andare oltre e conquistare conoscenze e intendimenti culturali comprovati. Una consapevolezza oppure opinioni superficiali possono essere pericolose e spesso inducono a fraintendimenti e a problemi. L’infermiere accede nella Fase II per acquisire conoscenze culturali approfondite, per utilizzare concetti e principi dell’infermieristica transculturale, e per guidare il proprio modo di agire e di pensare. Lo studente ha spesso bisogno di un mentore che lo aiuti a individuare e a riaffermare le credenze e le manifestazioni degli assistiti. I neofiti in questo settore necessitano di un valido corso in infermieristica transculturale per scoprire le differenze e le somiglianze e per effettuare valutazioni accurate. Le conoscenze acquisite o riflessive rispetto ai concetti, ai principi e alle teorie di assistenza culturale rappresentano efficaci guide per valutare ciò che si osserva, si ascolta e si vive in prima persona durante la Fase II di acquisizione di conoscenze e intendimenti approfonditi. La Teoria dell’assistenza culturale costituisce una guida importante per scoprire informazioni per lo più sconosciute relativamente ai singoli individui e ai gruppi di una cultura. Senza una teoria, è impossibile scoprire e spiegare fenomeni in modo sistematico e arrivare a idee e conclusioni attendibili. Nella Fase III l’infermiere utilizza le osservazioni, le esperienze e le conoscenze documentate con gli assistiti per fornire un’assistenza culturalmente competente. Questa è la parte creativa dell’infermieristica transculturale che serve a trovare dei modi in cui usare le conoscenze professionali e relative agli assistiti per ottenere risultati vantaggiosi. L’infermiere documenta e valuta i risultati nel momento in cui offre un’assistenza basata sulla cultura, e spesso grazie alle osservazioni di altri operatori che lavorano con gli assistiti. La partecipazione dell’assistito al processo di valutazione è molto importante e apprezzata. In quest’ultima fase l’infermiere scopre l’importanza di utilizzare conoscenze basate sulla teoria accanto a concetti, principi e risultanze della ricerca dell’infermieristica transculturale per poter fornire un’assistenza utile, sicura e vantaggiosa. È in questa terza fase che l’infermiere verifica le sue competenze e le aree che devono essere consolidate o modificate. Le tre fasi nel loro insieme aiutano l’infermiere a verificare come e quanto stia diventando un infermiere transculturale aggiornato, competente e sicuro di sé. Modelli di Gordon Tutti gli esseri umani hanno in comune certi modelli funzionali che contribuiscono alla loro salute, qualità della vita e realizzazione del potenziale umano. Modello spiegazione Percezione-gestione della Come percepisce la persona la propria salute e il modo in cui viene gestita. salute Comprende anche i comportamenti generali della persona nei riguardi della salute, per esempio la sua adesione a pratiche di prevenzione riguardanti la salute mentale e fisica, alle prescrizioni mediche e infermieristiche, a controlli sanitari. Nutrizionale-metabolico Include le abitudini alimentari della persona, le ore in cui si consuma i pasti, il tipo e la quantità di cibi e bevande che consuma, le sue preferenze, l’uso o meno di integratori. Il modello comprende anche i dati riguardanti eventuali lesioni cutanee e la relativa capacità di cicatrizzazione. Vi sono infine comprese: le condizioni della pelle, dei capelli, delle unghie, delle mucose, dei denti e la misura della temperatura corporea, dell’altezza e del peso. Eliminazione Descrive i modelli di funzione escretoria (intestinale, urinaria e cutanea). Include: le percezioni della persona circa la regolarità della funzione escretoria; le abitudini intestinali e l’eventuale uso di lassativi; eventuali cambiamenti o disturbi relativi al tempo, alle modalità, alla qualità o alla quantità delle evacuazioni. Comprende anche gli eventuali ausili ai quali la persona fa ricorso per il controllo dell’eliminazione. Attività-esercizio fisico Include le attività della vita giornaliera che richiedono dispendio di energia, come cucinare, fare la spesa, mangiare, lavorare, provvedere all’igiene personale e alla manutenzione della casa. Vi sono compresi il tipo, la quantità e la qualità dell’esercizio fisico (sport inclusi), elementi che descrivono il modello di attività tipico della persona. Comprende anche i fattori che interferiscono con il modello atteso o desiderato per una data persona (ad esempio deficit neuro-muscolari, dispnea, angina ecc.) Riposo-sonno Descrive i modelli di sonno, riposo e rilassamento. Include, in primo luogo, le abitudini in rapporto ai periodi di sonno e di riposo-rilassamento nell’arco delle 24 ore. Comprende anche la percezione che la persona ha della quantità e qualità di sonno e di riposo e del suo livello di energia. Vi sono inclusi, infine, le abitudini notturne e gli eventuali ausili che la persona utilizza per dormire, ad esempio farmaci. Percezione di sé Descrive il modello del concetto di sé e le percezioni che si hanno in rapporto a sé stessi. Comprende gli atteggiamenti della persona nei propri confronti, la percezione che essa ha delle proprie capacità (cognitive, affettive e fisiche), della propria immagine corporea, della propria identità, del senso generale del proprio valore e il suo modello emozionale generale. Include inoltre i modelli relativi al movimento e alla postura, al contatto visivo, alla voce e al modo di parlare. Ruolo-relazione Descrive il modello degli impegni legati ai ruoli e delle relazioni con gli altri. Include la percezione che la persona ha dei suoi ruoli e delle sue responsabilità principali nella situazione di vita attuale. Sono compresi in questo modello gratificazioni e problemi in famiglia, nel lavoro e nelle relazioni sociali, con le responsabilità correlate a tali ruoli. Sessualità-riproduzione Include la percezione che la persona ha della soddisfazione o degli eventuali disturbi riguardanti la sfera della sessualità. Comprende anche lo stadio riproduttivo della donna (pre e post-menopausa) e, in rapporto ad esso, gli eventuali problemi percepiti. Adattamento-tolleranza allo Descrive il modello generale di adattamento e la sua efficacia in termini di tolleranza stress allo stress. Include: le riserve energetiche individuali e la capacità di resistere alle sfide all’integrità del sé; le modalità che la persona adotta per affrontare gli stress; i sistemi di sostegno della persona (familiari o di altro tipo); la percezione che ha la persona della propria capacità di controllare e gestire le situazioni. Valori-convinzioni Descrive i modelli di valori, obiettivi e convinzioni (incluse quelle spirituali), che guidano le scelte e le decisioni.

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