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This document provides information on antibiotics, including their mechanisms of action, types, and resistance. Key concepts like chemotherapeutics, gram-positive/gram-negative bacteria, and antibiotic resistance are explored.

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FARMACI ANTIBATTERICI Chemioterapici: prodotti per sintesi (es: sulfamidici) Antibiotici: di origine naturale - provengono dal metabolismo di miceti (20%) o da quello di determinati batteri (80% es: streptomiceti). In natura servono alla specie che li produce per limitare la cre...

FARMACI ANTIBATTERICI Chemioterapici: prodotti per sintesi (es: sulfamidici) Antibiotici: di origine naturale - provengono dal metabolismo di miceti (20%) o da quello di determinati batteri (80% es: streptomiceti). In natura servono alla specie che li produce per limitare la crescita di altre specie concorrenti Inibiscono la replicazione batterica temporaneamente (batteriostatici) o definitivamente (battericidi/batteriolitici) Antibiotici ad ampio spettro attivi su gran varietà di batteri Gram+ e Gram- Antibiotici a spettro d’azione ristretto agiscono su batteri specifici Requisito essenziale: tossicità selettiva = scarso o nessun effetto sulle cellule umane Meccanismi d’azione degli antibiotici La scoperta della penicillina (Fleming, 1929) Inibizione della sintesi della parete (penicillina, vancomicina) Inibizione della sintesi proteica Alterazione della integrità della membrana citoplasmatica Inibizione della sintesi degli acidi nucleici Inibizione della sintesi di processi metabolici essenziali (sintesi dell’acido folico) Meccanismi di azione degli antibiotici Carico… Effetti collaterali indesiderabili degli antibiotici Selezione dei batteri resistenti Sensibilizzazione allergica del paziente Effetti tossici (aplasia midollare, epato- e nefro-tossicità) Superinfezioni da germi opportunisti (Clostridium difficile, Candida albicans) Resistenza agli antibiotici La resistenza agli antibiotici può essere distinta in naturale (o intrinseca): alcune specie batteriche sono costituzionalmente resistenti verso un determinato antibiotico (es i micoplasmi non hanno parete sono resistenti alle penicilline, Proteus è naturalmente resistente alla colistina) acquisita: è generalmente scatenata dall’esposizione all’antibiotico di ceppi batterici di una specie originariamente sensibile a quell’antibiotico Resistenza acquisita agli antibiotici Carico… MECCANISMI DI RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI - Produzione di enzimi in grado di inattivare i farmaci (b-lattamasi) - Pompe di efflusso-espellono il farmaco prima che possa agire - Modifiche del bersaglio del farmaco per cui non avviene l’interazione - Modifiche della permeabilità per cui il farmaco non raggiunge il bersaglio penicillina b-lattamasi: inattivano anello b lattamico Meccanismi genetici alla base della diffusione della resistenza agli antibiotici: - trasmissione verticale di mutazioni puntiformi insorte spontaneamente (peso modesto) - trasmissione orizzontale di frammenti di DNA da un genoma batterico ad un altro mediata da: Batterio F- Batterio F+ virus batterici (o batteriofagi) (trasduzione) coniugazione plasmidi (coniugazione) corti frammenti di DNA (trasformazione) I plasmidi particolarmente efficaci nella trasmissione delle resistenze Trasferiscono geni per resistenze a più antibiotici contemporaneamente Trasformazione e trasduzione ANTIBIOGRAMMA : Test di sensibilità di un batterio agli antibiotici Può essere eseguito - per diffusione (test di Kirby-Bauer) - per diluizione in brodo Diluizioni seriali dell’antibiotico Semina del batterio MIC (Minima concentrazione inibente): la concentrazione più bassa necessaria per inibire la crescita di un dato microrganismo E-test VIRUS Agenti filtrabili Parassiti endocellulari obbligati (utilizzano l’apparato biosintetico della cellula ospite) Non si replicano per divisione ma per assemblaggio delle componenti virali Costituiti da: Classificazione genoma virale DNA o RNA capside simmetria elicoidale o cubica pericapside nudi o rivestiti DIMENSIONI nm 18nm parvovirus 300nm poxvirus DNA singolo filamento Carico… doppio filamento lineare, circolare RNA polarità + (come mRNA) polarità – doppio filamento segmentato CAPSIDE Costituito da PROTOMERI (subunità proteiche) SIMMETRIA ELICOIDALE SIMMETRIA ICOESAEDRICA tutti i protomeri sono identici protomeri organizzati in gruppi detti CAPSOMERI distinti in disposti in modo elicoidale intorno all’asse centrale PENTONI: 5 protomeri sui vertici strettamente associati all’acido ESONI: 6 protomeri su facce e spigoli nucleico 20 facce 30 spigoli 12 vertici PERICAPSIDE (o ENVELOPE) Involucro costituito da un doppio strato fosfolipidico acquisito a spese della membrana nucleare o citoplasmatica della cellula ospite NUDO RIVESTITO NUDO RIVESTITO REPLICAZIONE VIRALE-FASI TERAPIA ANTIVIRALE Adsorbimento Penetrazione Scapsidazione Sintesi del materiale virale Assemblaggio dei virioni Liberazione ADSORBIMENTO E’ mediato da: - molecole presenti sulla cellula (recettori e co-recettori ) - molecole presenti sui virus (antirecettori) I recettori presenti sulla cellula non hanno il solo scopo di permettere l’ancoraggio dei virus ma hanno funzioni fisiologiche. VIRUS CELLULA BERSAGLIO RECETTORE HIV linfocita T ”helper” CD4 Influenza cellule epiteliali acido sialico EBV linfociti B complemento (C3) Rinovirus cellule epiteliali ICAM-1 Penetrazione/scapsidazione Fusione del pericapside Endocitosi Inoculazione del genoma - Batteriofagi VIRUS RIVESTITI gemmazione - Più sensibili ad agenti fisici e chimici (calore, detergenti…) -Trasmessi attraverso secrezioni e liquidi biologici, trapianto d’organo (necessitano di ambiente umido). VIRUS NUDI Più resistenti a: essiccamento, azione di detergenti, condizioni estreme di pH (stomaco) e di temperatura. Generalmente trasmessi per via oro-fecale, inalatoria o attraverso oggetti contaminati. Patogenesi delle infezioni virali Il danno può essere: diretto = attribuibile alla replicazione virale indiretto = dovuto alla risposta dell’ospite che riconosce la cellula infetta come modificata per la presenza di antigeni virus specifici I virus possono dar luogo a: infezioni localizzate - il virus moltiplica nella sede d’impianto o all’interno dello stesso organo infezioni sistemiche -i virus prodotti nella sede d’impianto raggiungono il sangue attraverso il sistema linfatico (viremia primaria) - localizzazione nel sistema reticolo endoteliale di fegato e milza dove replicano e si riversano in circolo (viremia secondaria) - raggiungimento con gli organi bersaglio (in cui ci sono cellule sensibili e permissive – tropismo d’organo) Esito delle infezioni virali I virus possono dare infezioni con esiti molto diversi. Infezione acuta: la replicazione virale porta a morte di un elevato numero di cellule si conclude in tempi variabili grazie alla risposta immunitaria che elimina il virus Infezione persistente: una volta contratta non consente all’ospite di liberarsi del virus L’infezione persistente può essere latente o cronica: - infezione latente – il virus persiste nell’ospite in assenza di replicazione (fase di latenza). A seguito di abbassamento delle difese immunitarie il virus riprende a replicare (riattivazione) con un nuovo quadro clinico. Esempio: Herpes virus - infezione cronica - l’infezione acuta è seguita dalla espressione persistente di alcune proteine virali e da attiva replicazione. Esempi: Virus dell’epatite B e C (epatiti croniche) e virus HIV (AIDS) I virus possono essere coltivati su: colture cellulari - uova embrionate di pollo sincizio I virus replicando causano danno cellulare = effetto citopatico Corpi inclusi (corpi del Negri) Microscopia elettronica Immunofluorescenza FUNGHI (o MICETI) Organismi eucarioti – si presentano in due forme LIEVITI e MUFFE LIEVITI (o blastospore) - cellule isolate ovoidali o sferoidali - simili ai batteri ma circa dieci volte più grandi MUFFE (o funghi filamentosi) colonie multicellulari costituite da filamenti tubulari detti IFE Le ife possono essere non settate o settate e la massa di ife costituisce il MICELIO Alcune specie fungine sono DIMORFE: possono crescere sotto forma di lieviti o muffe a seconda dell’ambiente in cui si trovano Antimicotici Polieni (amfotericina B) e Azoli (fluconazolo) agiscono a livello dell’ergosterolo Caspofungina agisce a livello della parete Candida - Candida albicans specie più frequentemente isolata (altre C. glabrata, C. tropicalis..) - E’ parte della normale flora microbica (cavità orale, vagina, tratto gastrointestinale, raramente dalla cute) - E’ un lievito che può formare ife e pseudoife - E’ causa di - infezioni cutanee (simili a dermatofiti), - mucocutanee (mughetto, candidiasi mucocutanea), - infezioni sistemiche (fungemia, endocardite, infezione polmonare, meningite, endoftalmite) - La maggior parte delle infezioni sono endogene (residente nell’ospite) - Trasmissione esogena contribuisce a certe forme di candidosi (dimostrata trasmissione da operatori sanitari a paziente e da paziente a paziente) - La candidemia è la principale infezione fungina nosocomiale Candidosi mucocutanea Patogenesi della candidosi invasiva Carico… Candida raggiunge la via ematogena dall’orofaringe o dal tratto gastro- intestinale quando la mucosa è danneggiata (infiammazione delle mucose secondaria a chemioterapia) o in seguito a contaminazione di CVC e siringhe Vulvovaginite da Candida - Si manifesta almeno una volta nella vita nel 75% delle donne - Il 40-50% va incontro ad un secondo episodio - Il 5% va incontro a ulteriori recidive (tre per anno) - Cause: squilibri della flora vaginale trasferimento dalla mucosa intestinale trasmissione sessuale - Sintomatologia dell’infezione: nella donna - prurito intenso vaginale e/o vulvare, associato a perdite vaginali dense (aspetto «a ricotta») nell’uomo – di solito asintomatica, infiammazione del glande e del prepuzio - Fattori predisponenti: immunodepressione aumento del livello di glucosio nel sangue (gravidanza, contraccettivi orali, diabete) terapia antibiotica (alterazione della flora microbica) PROTOZOI - Unicellulari eucarioti, visibili al microscopio ottico Classificati secondo le modalità di locomozione in amebe, flagellati, ciliati, sporozoi Patogeni Malattia Fonte d’infezione Giardia lamblia Enterite Contaminazione Entameba Dissenteria fecale histolitica Trichomonas Vaginite, uretrite Trasmissione vaginalis sessuale Plasmodium Malaria Puntura di zanzara Toxoplasma Toxoplasmosi Gatto, carni e gondii verdure crude (congenita) PCR Polymerase Chain Reaction

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