Economia Politica 2 - PDF
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Questo documento presenta il capitolo 1 su 'Rivoluzione Capitalista' in Economia Politica. Vengono analizzate le misure della ricchezza di un paese, la rivoluzione tecnologica capitalistica, il sistema capitalista e la misurazione del PIL. Il documento evidenzia le componenti chiave del capitalismo, tra cui proprietà privata, mercati e imprese, e analizza la variazione della ricchezza delle nazioni nel tempo. Vengono inoltre descritti i punti chiave del capitalismo e l'organizzazione della produzione.
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CAPITOLO 1 RIVOLUZIONE CAPITALISTA 1.Come si misura la ricchezza di un paese? 2.La rivoluzione tecnologica capitalistica 3.Il sistema capitalista 4.La misurazione del PIL 1. Come si misura la ricchezza/reddito di un paese? il reddito è l’indicatore utilizzato comunemente per misurare il te...
CAPITOLO 1 RIVOLUZIONE CAPITALISTA 1.Come si misura la ricchezza di un paese? 2.La rivoluzione tecnologica capitalistica 3.Il sistema capitalista 4.La misurazione del PIL 1. Come si misura la ricchezza/reddito di un paese? il reddito è l’indicatore utilizzato comunemente per misurare il tenore di vita di una persona Il reddito rappresenta il massimo ammontare di cibo, alloggio, vestiario ed altri beni che una persona può acquistare senza prendere a prestito L’indicatore più usato è il Prodotto Interno Lordo (PIL) o gross domestic producst (GDP), introdotto per la prima volta da Simon Kuznets nel 1934 per un report per il Cong Amer La Cina ha adottato il PIL solo negli anni 90. Il tenore medio di vita di una paese è il reddito medio: il reddito totale diviso la popolazione (PIL pro-capite) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti all’interno di un paese in un dato periodo di tempo →L’importanza del PIL Le stime del PIL sono molto importanti perché rappresentano una misura sistematica ampiamente disponibile Il PIL pro capite permette di confrontare Paesi di dimensioni diverse Il PIL pro capite permette di effettuare confronti –nel tempo (PIL a prezzi costanti: tiene conto delle variazioni dei prezzi nel tempo)Per confrontare le dinamiche relative ad un dato periodo si usa il tasso di crescita, che consiste nella variazione di una quantità nel tempo. Tasso di crescita = variazione del PIL x 100 / Livello iniziale del PIL –tra paesi diversi (PIL a parità del potere d’acquisto (PPA): tiene conto delle differenze nei tassi di cambio e nei prezzi relativi →Tre tipologie di beni: Beni finali o di consumo (destinati ad essere consumati) Beni capitali (macchinari che servono per produrre altri beni) Beni intermedi (es. la stoffa utilizzata per produrre una camicia). +Per misurare il PIL possiamo (LAB1) Effettuare la somma dei beni finali -x consumatori Effettuare la somma dei valori aggiunti L(lavoro) e K(beni capitali-macchinari) →out vendite – valore beni intermedi Guardare ai redditi percepiti →Possiamo identificare due tipologie di PIL: il PIL nominale e il PIL reale. PIL nominale consiste nella somma delle quantità di beni finali valutati ai prezzi correnti. PIL nominale = Q x prezzi correnti di ogni anno. Se il PIL nominale risulta più alto può significare che vi è stato un aumento della produzione aggregata, oppure perché vi è stato un aumento dei prezzi (inflazione). PIL reale consiste nella somma delle quantità di beni finali valutati a prezzi costanti. PIL reale = Q x prezzi costanti di un solo anno. Il PIL nominare non è influenzato dall’andamento del livello dei prezzi. →Alcuni problemi nell’utilizzo del PIL Cosa non misura? Non riesce a cogliere tutti gli aspetti del benessere Il reddito medio di un paese fornisce una stima della ricchezza della singola persona, ma ci sono persone molto più ricche e molto più povere della media (reddito medio ≠ reddito disponibile→somma salari stipendi profitti rendita etc ricevuti in un certo lasso di tempo al netto dei trasferimenti effettuati dall’individuo ) Il PIL è una misura della produzione, ma non è un indicatore di benessere né della qualità della vita(sigarette) PIL include che beni e servizi prodotti dallo strato che però non vengono inclusi nel reddito disponibile Gli economisti stanno lavorando per costruire degli indicatori che riescano a risolvere tali problemi (corso di Economia del benessere, terzo anno). Robert Kennedy’s remarks at the University of Kansas, March 18, 1968 «Il nostro Prodotto Nazionale Lordo, oggi, supera gli 800 miliardi di dollari all'anno, ma quel Prodotto Nazionale Lordo - se giudichiamo gli Stati Uniti d'America in base a questo - quel Prodotto Nazionale Lordo conta l'inquinamento atmosferico e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per ripulire le nostre autostrade dalla carneficina degli incidenti. Conta le serrature speciali per le nostre porte e le carceri per chi le forza. Conta la distruzione della sequoia e la perdita della nostra meraviglia naturale in un'espansione caotica. Conta il napalm e conta le testate nucleari e le auto blindate per la polizia per combattere le rivolte nelle nostre città. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, e i programmi televisivi che glorificano la violenza per vendere giocattoli ai nostri figli.» «Eppure il prodotto nazionale lordo non tiene conto della salute dei nostri figli, della qualità della loro istruzione o della gioia dei loro giochi. Non include la bellezza della nostra poesia o la forza dei nostri matrimoni, l'intelligenza del nostro dibattito pubblico o l'integrità dei nostri funzionari pubblici. Non misura né il nostro ingegno né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra cultura, né la nostra compassione né la nostra devozione per il nostro paese. In breve misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta.» Guardiamo i dati storici sul reddito pro-capite 2. La rivoluzione capitalista e la ricchezza delle nazioni La ricchezza delle nazioni e il tenore di vita medio sono variate di poco per migliaia di anni fino a circa il 1750 Nel periodo successivo, alcuni paesi sono diventati nettamente più ricchi (a cominciare dalla Gran Bretagna) →Cosa è successo? Si è innescato un mutamento autopropulsivo che è stato definito «rivoluzione capitalista» la scala logaritmica è un sistema di misurazione grafica che mostra a pieno la svolta portata dalla rivoluzione industriale →La svolta nella ricchezza delle nazioni (il bastone da hockey) La svolta della crescita del reddito si è verificata quando i paesi hanno sperimentato quella che è definita rivoluzione capitalista, che ha combinato –rapidi miglioramenti tecnologici (macchina a vapore, elettricità, computer) –l’emergere di un nuovo sistema economico basato su istituzioni che incentivano la proprietà privata Molti altri fattori hanno contribuito alla rivoluzione capitalista, ma i più importanti sono i progressi nella conoscenza →La rivoluzione industriale RIVOLUZIONE INDUSTRIALE = un’ondata di avanzamenti tecnologici iniziati in Inghilterra nel 18th secolo che trasformarono un’economia agraria e basata sull’artigianato in un’economia industriale e commerciale, per Esempio nuove tecnologie tessile ,n produzione di energia e trasporti Per esempio oggi la produttività del lavoro nel produrre illuminazione è mezzo milione più alta di quella dei nostri antenati che usavano il fuoco da campo. *TECNICA= processo che utilizza insieme di materiale e altri input per creare un prodotto * PROGRESSO TECNICO=cambiamento nelle tecniche disponibili che permette di ottenere una certa quantità di prodotto utilizzando una quantità minima di input →La rivoluzione capitalistica e il bastone da hockey: la ricchezza in 5 Paesi (1000-2010) 3.Il sistema Capitalista →Sistemi economici e istituzioni ISTITUZIONI: le leggi e le norme informali che regolano le interazioni sociali tra persone e tra le persone e la biosfera, talvolta anche denominate «regole del gioco» SISTEMA ECONOMICO: un modo di organizzare l’economia che è particolare nelle sue istituzioni di base. Sistemi economici del passato e del presente includono: –feudalesimo (e.g. la maggior parte dell’Europa nel Medioevo) –economia schiavista (e.g. il sud degli US e le economie di piantagioni nei Caraibi prima dell’abolizione della schiavitù nel 19° secolo) –pianificazione economica centralizzata (e.g. l’Unione Sovietica nel 20° secolo) – capitalismo (la maggior parte delle economie di oggi). -capitalismo(la maggior parte dell’ economia moderna si basa su di essa) →Il capitalismo e il contesto istituzionale Il sistema capitalista come organizzazione economica ha preso l’avvio con lo sviluppo delle nuove tecnologie L’ondata di nuove tecnologie in Gran Bretagna nel XVIII secolo ha portato a quella che viene detta Rivoluzione Industriale Nel nuovo sistema economico molti furono assunti in un’impresa per la prima volta (enclosures in Inghilterra) e l’impresa vendeva i beni prodotti in concorrenza con altre imprese Necessità di un contesto legale e giudiziario che: –faccia rispettare i diritti di proprietà –assicuri che il governo non si appropri del capitale che gli imprenditori investono nell’impresa –faccia in modo che altre imprese (ad esempio, i fornitori) rispettino i contratti →Capitalismo Capitalismo = un sistema economico in cui la principale forma di organizzazione economica è l’impresa, in cui i proprietari privati dei beni capitali assumono lavoratori per produrre beni e servizi per la vendita su mercati con l’intento di fare profitti. Le principali istituzioni economiche in un sistema capitalistico sono quindi la proprietà privata, i mercati e le imprese. →Chiariamo alcuni concetti chiave 1.Proprietà privata = qualcosa è proprietà privata se chi la possiede ha il diritto di escluderne altri, di beneficiarne dell'uso e di scambiarla con altri. 2.Mercati = modalità con cui le persone si scambiano beni e servizi attraverso trasferimenti reciprochi (a differenza dei regali), stipulati volontariamente per reciproco vantaggio (a differenza di furto, tassazione), che spesso è impersonale (a differenza di trasferimenti tra amici, famiglia)1 comportano reciprocità 2 il trasferimento volontario 3 c'è concorrenza 3.Beni capitale (o mezzi di produzione) = gli input durevoli e costosi (diversi dai lavoratori) utilizzati nella produzione (macchine, edifici). questi sono proprietà private del capitalista. Per esempio i lavoratori a domicilio dell’era preindustriale erano proprietari dei mezzi di produzione +Mercato del lavoro: i datori di lavoro offrono salario a chi è disposto a lavorare alle loro dipendenze e l'istituzione che ha portato alla crescita dell'impresa capitalista le imprese capitaliste possono crescere con tale rapidità perché sono in grado di aumentare dipendenti rivolgendosi al mercato di lavoro e di attrarre fondi necessari a finanziare l'acquisto dei beni capitali. (datori di lavoro= domanda - lavoratori =offerta) →Concetto chiave: Imprese 4. Imprese = organizzazioni economiche in cui proprietari privati di beni capitali assumono e dirigono lavoratori per produrre beni e servizi da vendere su mercati per ottenere un profitto. →Altre forme di organizzazioni economiche coesistono con le imprese in un sistema economico capitalista ma non sono imprese capitaliste: Produzione familiare o individuale (non assumono altre persone) Organizzazioni no-profit (non ricercano il profitto e non vendono il loro prodotto su un mercato) Cooperative (i lavoratori non sono assunti, il lavoro è fatto dai membri della cooperativa) Enti governativi (Non cercano profitto, i beni capitali non sono posseduti da privati) →Il sistema economico capitalista mercati e proprietà sono essenziali per l'operare dell'impresa per due ragioni : 1 gli input e gli output sono proprietà privata 2 le imprese vendono il proprio prodotto attraverso il mercato →il capitalismo è un sistema che combina decentramento e centralizzazione concentra il potere nelle mani di proprietari e manager che possono coordinare il processo produttivo in un numero elevato di dipendenti. →I punti chiave del capitalismo 1.Proprietà privata (consente di godere di un bene e di impedirne l’utilizzo da parte di altri) 2.Mercati 3.Impresa capitalistica (attività economica organizzata al fine di produrre e scambiare beni e servizi) –Uno o più proprietari –Proprietari dei beni capitali –Pagano stipendi e salari –Impartiscono istruzioni –Sono proprietari del prodotto –Distribuiscono il prodotto sul mercato →L’organizzazione della produzione →Varieties of capitalism 1.Liberal market economies (LME) (US, UK, Canada, Australia, New Zealand, Ireland) 2.Coordinated market economies (CME) (Germany, France, Japan, Sweden, Austria). –Industrial relations - CMEs generally have a higher level of membership in trade unions and employers organizations, and bargaining over wages tends to happen at the industry, sectoral, or national level. Conversely in LMEs, workers and employers are often less organized, and wage negotiations takes place at the firm level. –Corporate governance — Firms in CMEs rely more on patient capital, i.e. capital that does not totally depend on financial openness and short-term return on investment (ROI). LMEs tend to rely more heavily on public information about finances and short-term capital, such as stock markets. –Vocational training and education — In CMEs, workers tend to have specific skills that are tied to the firm or the industry they are working in. In LMEs, workers have more general skills that easily can be used to work at other companies. →La Rivoluzione capitalista Il capitalismo ha comportato un aumento dello standard di vita per due motivi: impatto sulla tecnologia: le imprese che competono sui mercati hanno forti incentivi ad adottare e sviluppare nuove tecnologie -la rivoluzione tecnologica permanente ha coinciso con l'affermazione dell'impresa Come forma predominante di organizzazione della produzione-la concorrenza tra imprese sul mercato ha incentrato l'adozione e lo sviluppo di nuove e più produttive tecnologie specializzazione: la crescita delle imprese e l’espansione dei mercati in grado di connettere il mondo intero hanno permesso una specializzazione in attività’ e produzioni che non ha precedenti nella storia-Insieme alla rivoluzione tecnologica questo ha aumentato la produttività del lavoro. il capitalismo è incoraggiato la specializzazione aumentando l'importanza di mercati e imprese →Specializzazione/ divisione del lavoro La divisione del lavoro fa aumentare la produttività del lavoro (Adam Smith) –aumenta l’abilità e la specializzazione del lavoratore –diminuisce i tempi morti che inevitabilmente ci sarebbero nel passaggio da una mansione ad un’altra –riduce il lavoro ad operazioni sempre più semplici e permettendo l’utilizzo di macchine che riproducono queste semplici operazioni –Learning by doing →Specializzazione e mercato “La divisione del lavoro è limitata dall’ampiezza del mercato.” (Ad Smith, La Ricchezza delle Nazioni, 1776) – “Quando il mercato è molto ristretto non esistono incentivi a dedicarsi esclusivamente a una singola occupazione, non essendoci la possibilità di scambiare tutta la parte in sovrappiù del prodotto del proprio lavoro che eccede il consumo con le parti del prodotto degli altri uomini delle quali si ha bisogno.” Gli individui possono specializzarsi solo se hanno un modo per acquisire gli altri beni di cui hanno bisogno. In una società capitalista questo avviene tramite i mercati che consentono di ottenere cooperazione involontaria su larga scala Da Adam Smith, the Wealth of Nations, 1776. "Nelle case solitarie e nei villaggi piccoli che sono sparsi in un paese così deserto come le Highlands scozzesi, ogni contadino deve essere macellaio, fornaio e birraio per la propria famiglia". "Ci sono alcuni tipi di industria, anche del tipo più basso, che non possono essere esercitati da nessuna parte se non in una grande città. Un facchino, ad esempio, non può trovare lavoro e sussistenza in nessun altro luogo” -produttività del lavoro→ output : input del lavoro necessario (Q/L) l’input può essere calcolato o come numero dei lavoratori o come ore (L/h) se conosciamo anche il valore monetario (quanto un’impresa vende, ovvero i prezzi): l’output consiste nella moltiplicazione del valore monetario dell’impresa per la quantità (quanto produce) → P x Q P x Q/ L ___ P x Q /h vantaggio assoluto=un individuo a vantaggio assoluto nella produzione di un bene se per ottenere una certa quantità utilizza una quantità di input minore a un altro individuo vantaggio comparato= quando il rapporto tra il costo di produzione di un bene e il costo di produzione di un altro bene e minore per un individuo che per un altro il primo ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene →Specializzazione e scambio Lo scambio aumenta le possibilità di scelta dell’individuo permette di ottenere un reciproco vantaggio sfruttando le differenze (preferenze diverse, gusti diversi, etc.) fra gli individui rende possibile e stimola la divisione del lavoro →Conseguenze ambientali (e disuguaglianza) Aumento della produzione e crescita della popolazione hanno un impatto sull’ambiente Impatti globali– climate change Impatti locali– inquinamento nelle città, deforestazione La tecnologia potrebbe anche rappresentare la soluzione, rendendo possibile usare meno risorse per produrre più output. →capitalismo dinamico al dinamismo di un sistema economico capitalista contribuiscono due condizioni 1 condizioni economiche =un capitalismo può essere poco dinamico per diverse ragioni e viceversa -esercizio del diritto di proprietà debole per leggi o contratti -mercati non concorrenziali e senza incentivi 2 condizioni politiche= le politiche pubbliche devono sostenere queste condizioni economiche e garantire la stabilità sociale ambientale CAPITOLO 2 PROGRESSO TECNICO, DEMOGRAFIA E CRESCITA ECONOMICA il progresso tecnologico ha sostenuto la crescita del tenore di vita: -i modelli economici ci aiutano a spiegare la rivoluzione industriale →Per creare un modello efficace bisogna identificare: caratteristiche essenziali dell’economia che sono rilevanti per la domanda a cui vogliamo rispondere dettagli non importanti che possono essere ignorati (I modelli omettono per necessità molti dettagli. Questa è una loro caratteristica non un difetto) →Come lavora un modello? Cattura gli elementi dell'economia che riteniamo importanti per la nostra domanda Descrive come agiscono gli agenti economici e come interagiscono tra loro e con gli altri elementi del modello Determina i risultati di queste azioni (l’equilibrio) Studia cosa succede quando le condizioni cambiano →Caratteristiche di un buon modello: è chiaro (ci aiuta a comprendere meglio qualcosa di importante) è in grado di fare previsioni accurate (le sue previsioni sono coerenti con i dati raccolti) migliora la comunicazione (ci aiuta a capire in cosa siamo d’accordo\ disaccordo) è utile (possiamo utilizzarlo per trovare modi per migliorare il funzionamento dell’economia) → Come si spiega la rivoluzione industriale? Ci sono diversi modelli (non esplicitati) che cercano di offrire una spiegazione a questa domanda Allen: Il costo del lavoro relativamente alto e fonti di energia a basso costo Mokyr: La rivoluzione scientifica europea e l'illuminismo Landers: le caratteristiche politiche e culturali dei paesi nel loro insieme Clark e Weber: la cultura (come duro lavoro e risparmio) Pomeranz: l’abbondanza di carbone e accesso alle colonie →Premesse: come si producono i beni? I beni si producono combinando tra loro i diversi fattori produttivi (input) attraverso una data tecnologia Input: terra, lavoro e capitale (attrezzature, materie prime, energia etc.) La tecnologia indica tutti i modi possibili per trasformare gli input in output -i salari= il costo dei macchinari e altri prezzi sono rilevanti per le decisioni economiche degli individui -in un'economia capitalista l'innovazione dà a chi innova temporanei guadagni e fornisce incentivi a migliorare -questi guadagni sono eliminati dalla concorrenza quando l'innovazione si diffonde -la popolazione la produttività e il tenore di vita possono interagire e creare una stagnazione economica -la rivoluzione tecnologica permanente ha consentito ad alcuni paesi una crescita sostenuta del tenore di vita -Nella seconda metà del XVIII secolo iniziarono a diffondersi le teorie dell'economista e demografo Malthus Spiegare la stagnazione + Spiegare la crescita 1.Spiegare l’economia prima della Rivoluzione Industriale Abbiamo bisogno di un modello per spiegare la stagnazione della popolazione e del tenore di vita prima del 18° secolo. →Produttivita’ media decrescente del lavoro La funzione di produzione fornisce il massimo output per un determinato insieme di input. Se teniamo fisso un input (terra) ed espandiamo l'altro input (lavoro), la produzione media per lavoratore diminuirà. Questa è la legge della produttività media decrescente del lavoro. →La produttività media Il prodotto medio o la produttività media (average product o productivity) dell’input L è il rapporto tra la quantità di prodotto q = f (L) e l’ammontare di input utilizzato per ottenerla AP=q/L →La produttività marginale La produttività marginale (marginal productivity) o prodotto marginale dell’input L indica la variazione della quantità prodotta (Δq) che si ottiene aumentando di una unità l’impiego dell’input L, fermi restando tutti gli altri input. MP =Δq/ΔL →Thomas Robert Malthus 1766 – 1834 Demografo inglese An Essay on the Principle of Population (1798) “Per quanto le sue capacità intellettive possano elevare l’uomo al di sopra degli altri animali, non dobbiamo supporre che le leggi fisiche alle quali egli è soggetto siano essenzialmente diverse da quelle che osserviamo prevalere in altre parti del mondo naturale animato.” — Thomas Robert Malthus, A Summary View on the Principle of Population (1830) →Il Modello di Malthus -Idee principali: 1.La popolazione si espande se gli standard di vita aumentano 2.Ma la legge della produttività media decrescente del lavoro implica che quando un numero maggiore di persone lavora la terra, il loro reddito inevitabilmente diminuirà. 3.In equilibrio gli standard di vita saranno costretti a scendere verso il livello di sussistenza. 4.Scendendo verso il livello di sussistenza il reddito diminuisce e la popolazione smette di crescere, evitando così il rischio di carestia →riteneva che una crescita sostenuta del reddito pro capite sarebbe stata impossibile perché anche in presenza di un miglioramento tecnologico che avesse aumentato la produttività del lavoro la gente avrebbe reagito al miglioramento del tenore di vita aumentando il numero di figli=>la crescita demografica sarebbe a quel punto proseguita fino a che il tenore di vita non si fosse ridotto in misura sufficiente da frenare l'aumento demografico →La legge di Malthus Il modelle prevede una risposta che si auto-corregge all’introduzione di una nuova tecnologia. Nel lungo periodo un aumento della produttività si tradurrà in una popolazione maggiore, ma non in salari più alti. →La trappola malthusiana spiega i dati secolari sui salari NB: la diminuzione di popolazione a partire dal 1350 fu anche dovuta alla Peste nera che si diffuse in Inghilterra Fino alla rivoluzione industriale salari e popolazione variano in direzione opposta, come predetto dalla teoria malthusiana. La relazione tra i salari reali e la popolazione in Inghilterra tra il 1280 e il 1600 è la prova dell’esistenza della "trappola malthusiana" →Come superare la legge di Malthus? 3 condizioni sono necessarie per rimanere nella trappola : La produttività media decrescente del lavoro Un aumento della popolazione in risposta agli aumenti dei salari. Un'assenza di miglioramenti nella tecnologia per compensare la diminuzione del prodotto medio del lavoro La rivoluzione tecnologica permanente ha fatto sì che la terza condizione non fosse più valida e spiega perché la Gran Bretagna è riuscita a sfuggire alla trappola malthusiana. =>negli anni in cui si sviluppa la teoria malthusiana inizia a svilupparsi anche la rivoluzione industriale con la successiva affermazione del capitalismo la rivoluzione industriale non è stata solo simbolo della rottura del ciclo maltusiano ma anche una complessa combinazione di cambiamenti →Come si spiega la crescita della rivoluzione industriale? Perché la rivoluzione industriale è avvenuta nel XVIII secolo in Inghilterra ? Ci sono molte spiegazioni alternative: –Il costo del lavoro relativamente alto e fonti di energia a basso costo (Allen) –La rivoluzione scientifica europea e l'illuminismo (Mokyr) –Le caratteristiche politiche e culturali dei paesi nel loro insieme (Landes) –La cultura (come duro lavoro e risparmio) (Clark, Weber) –L’abbondanza di carbone e accesso alle colonie (Pomeranz) Un modello di scelta tecnologica indotta dalla rendita da innovazione -la «svolta verso l’alto» del bastone da hockey →Intensità dei fattori produttivi Tecnologia ad alta intensità di lavoro (labour intensive) –Conveniente se il costo del lavoro è basso Tecnologia ad alta intensità di capitale (capital intensive) –Conveniente se il costo del capitale e del suo utilizzo (energia, macchine) è basso →I benefici dell’innovazione Quando i prezzi relativi degli input cambiano, l’impresa che passa alla nuova tecnologia (innovazione di processo) che consente di minimizzare i costi avrà un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti 𝜋 = 𝑅𝑖𝑐𝑎𝑣𝑖 −𝐶𝑜𝑠𝑡i. La variazione del profitto è dovuta alla riduzione dei costi associati all'adozione della nuova tecnologia (rendita da innovazione) →idee chiave dei modelli economici esistono quattro idee chiave della modellizzazione economica: 1 Ipotesi ceteris paribus=strategia di semplificazione dell'analisi che consiste nel ridistribuire l'attenzione ai soli aspetti è rilevanti alla domanda posta aiuta a focalizzare l'attenzione sulla variabile di interesse 2 Gli incentivi=ricompense o sanzioni economiche che influenzano i benefici e i costi associati a corsi d'azione alternativi influenzano costi e i benefici derivati dal compiere Una o l'altra azione 3 I prezzi relativi =prezzo di un bene o di un servizio rispetto a un altro aiutano a confrontare le alternative 4 La rendita economica= la ottiene un individuo che riceve un pagamento o un altro tipo di remunerazione superiore a quanto avrebbe ricevuto nella migliore alternativa alla situazione corrente è sulla base delle scelte economiche =>Rendita da innovazione =la differenza tra i profitti ottenuti introducendo una nuova tecnologia forma organizzativa o strategia di marketing e il costo opportunità del capitale π=ricavi -costi +la tecnologia: i beni si producono combinando tra loro i diversi fattori produttivi attraverso una data tecnologia questa è il processo che utilizza gli input per produrre output Per poter vedere l’equazione all’interno del grafico bisogna ottenere una curva che ci dice quali sono le combinazioni di lavoro ed energia che ci danno lo stesso costo → prende il nome di retta di isocosto (insieme di tutte le tecnologie che usano diverse combinazioni di lavoro e capitale e hanno lo stesso costo). Nella forma y = a + bx l’equazione della retta di isocosto è pR = c - wL →Creative destruction – distruzione creatrice Il primo adottatore è chiamato innovatore(entrepreneur). Un’impresa innovatrice è disposta a provare nuove tecnologie e iniziare un nuovo tipo di business. I primi adottatori beneficeranno di una rendita da innovazione(Schumpeterian innovation rent). Distruzione creatrice = il processo per cui le vecchie tecnologie (insieme alle imprese che non si adattano) vengono spazzate via dalla nuova tecnologia, perché non riescono più a competere sul mercato. Al tempo stesso si creano anche nuovi mercati che non esistevano prima (per questo creatrice). →Il cambiamento tecnologico nella rivoluzione industriale Uno dei primi settori a subire il cambiamento tecnologico è stato il tessile Prima della rivoluzione industriale, realizzare abiti per la famiglia richiedeva molto tempo Entro la fine del 19° secolo, un singolo mulo di filatura azionato da un numero molto ristretto di persone poteva sostituire più di 1.000 giovani donne. Queste macchine erano alimentate da ruote idrauliche e successivamente motori a vapore alimentati a carbone invece di utilizzare il lavoro umano (Ancora usato oggi, per es a Prato) →Perché è successo prima in Inghilterra? Prima della rivoluzione industriale la tecnologia era labour-intensive e risparmiatrice di beni capitali ed energia La nuova tecnologia (RI) era ad alta intensità di capitale e di energia e risparmiatrice di lavoro (labour-saving) I salari inglesi erano più alti dei salari altrove (per esempio in Francia) e il carbone era più economico in Gran Bretagna che in altri paesi-fonte di energia a basso costo C'erano rendite da innovazione da guadagnare nel passare dalla vecchia alla nuova tecnologia ad alta intensità di energia→intensità dei fattori produttivi 1 tecnologia ad alta intensità di lavoro labour intensive conviene se il costo del lavoro in basso 2 tecnologie ad alta intensità di capitale Capital intensive conviene se il costo del capitale e del suo utilizzo è basso=>quando i prezzi relativi degli input cambiano l'impresa che passa alla nuova tecnologia che consente di minimizzare i costi avrà un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti caratteristiche politiche e culturali dei paesi nei loro insiemi lands la cultura del duro lavoro e del risparmio l'abbondanza di carbone è l'accesso alle colonie -Riassumendo Le dinamiche dei prezzi dei fattori di produzione in Inghilterra nella seconda metà del 1700 ha creato un incentivo a introdurre nuove tecnologie CAPITAL INTENSIVE L’introduzione di queste tecnologie da parte di alcune imprese innovative ha ingenerato una distruzione creatrice, sostituendo le imprese che non si sono adattate. CAPITOLO 3 SCARSITÀ, LAVORO E SCELTA Scarsità e scelta Il processo decisionale in presenza di scarsità Effetto reddito ed effetto sostituzione Applicazione al cambiamento tecnologico →Evidenza storica - paragoni tra paesi Ore di tempo libero e reddito in alcuni paesi nel 2013 I paesi a reddito più elevato sembrano avere orari di lavoro più corti e più tempo libero →Evidenza storica - evoluzione nel tempo Ore di lavoro e reddito in alcuni paesi Come è stato sfruttato il progresso economico? Più consumo, più tempo libero, entrambi? Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, il reddito medio è circa triplicato mentre le ore di lavoro si sono ridotte Durante il resto del XX secolo, il reddito pro capite è aumentato di quattro volte →Un modello di scelta individuale tra lavoro/studio e tempo libero Concetti chiave Vincolo: ciò che è tecnicamente possibile Preferenze: ciò che noi vorremmo poter fare Utilità: il nostro livello di soddisfazione →Esempio: la studentessa e il voto Il modello di scelta della studentessa tra voto all’esame e ore di studio Gli studenti scelgono il numero di ore da dedicare allo studio – Influenzando il voto all’esame Si assume una relazione positiva tra voto all’esame e numero di ore passate a studiare – per voi è vero? Lavoro (ore di studio) e produzione (voto all’esame) Partiamo da questa tabella che ipotizza per una studentessa il voto massimo che può prendere (non da 0 a 30 come in Italia, ma da 0 a 100), in base alle ore che ha studiato AL GIORNO Ricordate la funzione di produzione? Usiamo un grafico per visualizzare le combinazioni tra ore di studio e voto finale della tabella. Questo grafico rappresenta una versione grafica della funzione di produzione della studentessa →Ripartiamo dalla funzione di produzione: alcuni concetti base Funzione di produzione: un’equazione che esprime la relazione tra quantità di fattori produttivi (input) utilizzati e quantità di prodotto realizzato (output) Prodotto medio: rapporto tra il prodotto totale (output) e la quantità del fattore produttivo (input) utilizzata per la produzione –Esempio, il prodotto medio del lavoro è la produzione totale divisa per il numero di ore di lavoro utilizzate Prodotto marginale: q supplementare di output che si ottiene aumentando di una Un un input, tenendo gli altri costanti –Decrescente quando ciascuna unità addizionale di input implica un incremento dell’output totale minore rispetto a quella precedente →Lavoro (ore di studio) e produzione(voto esame) Prodotto marginale variazione dell'output per ogni variazione unitaria dell’input (in un dato punto, mantenendo gli altri input costanti) Prodotto medio produzione media per unità di input →Le ore di studio Prodotto marginale decrescente: all’aumentare delle ore di studio, lo studio diventa meno produttivo →In definitiva La funzione di produzione ci informa che la studentessa puo’ aumentare il proprio voto all’esame scegliendo quante ore vuole dedicare allo studio Ci informa anche del fatto che questa non è una relazione lineare, all’aumentare delle ore di studio il voto aumenta, ma in maniera meno che proporzionale. →Dalla funzione di produzione al vincolo Ora guardiamo a questo problema non dal punto di vista delle ore di studio, ma dal punto di vista delle ore “libere dallo studio” Indirettamente la funzione di produzione ci ha detto anche il voto massimo che possiamo ottenere per ogni ora di tempo libero. Ore di tempo libero al giorno = 24 ore – ore di studio La diminuzione del voto all’esame costituisce il costo opportunità di un un’ora in più di tempo libero Adesso la scelta della studentessa è espressa in funzione delle due cose che desidera (ciò che la studentessa vuole ottenere/consumare): tempo libero e voti. →La scelta fra lavoro e tempo libero: trade-off e costo opportunità Il tempo è fisso: se passiamo la prossima ora facendo una cosa, dobbiamo implicitamente rinunciare a tutte le altre cose che avremmo potuto fare Costo opportunità di una qualsiasi scelta è il beneficio netto che otterremo dalla migliore alternativa a cui dobbiamo rinunciare per scegliere una certa azione –il valore della scelta alternativa migliore –In altre parole: il valore di quello a cui bisogna rinunciare per poter compiere quella scelta Trade-off quando l’uso di una qualsiasi risorsa, o l’effettuazione di una qualsiasi attività, comporta la rinuncia a qualcos’altro (un’altra risorsa o un’altra attività) Esempio costo opportunità Qual’è il costo di andare ad un concerto in teatro, il cui biglietto d’ingresso ha un prezzo di 25 $, sapendo che nello stesso momento si tiene un concerto ad ingresso gratuito in un parco ? Esempio costo opportunità Andare a lavorare vs conseguire una laurea: Per laurearsi ci vogliono tre anni, che un individuo potrebbe invece impiegare lavorando. Il costo opportunita’ della laurea è: il salario di tre anni di lavoro. 1.Esborso di denaro (tasse universitarie): 2000 € *3 anni = 6,000 € 2.Costo opportunità - Salario di 3 anni: 20,000 € * 3 anni = 60,000 € 3.Costo economico (esborso di denaro + costo opportunità): 66,000 € 4.Rendita economica: valore attribuito alla laurea – costo economico = ? Domande: in che misura le tasse universitarie incidono sul costo economico della laurea? In che maniera le dinamiche degli stipendi influenzano il costo economico della laurea? →Come visualizzare graficamente il costo opportunita’ Per la nostra studentessa il costo opportunità di un’ora di tempo libero in più corrisponde al voto in meno che prenderà all’esame. Quindi un’ora di tempo libero in più avrà un costo opportunità corrispondente a un numero di voti in meno che riceverà. Ma quanti voti? Questo non è costante, ma varia: dalla funzione di produzione sappiamo che, se la studentessa studia già tante ore al giorno, un’ora in meno di studio (i.e. in piu di tempo libero) ha un impatto piccolo. Viceversa se già sta studiando poco. Quindi in questo caso specifico il costo opportunità di un’ora in più di tempo libero non è costante. →La frontiera del consumo possibile e il tasso marginale di trasformazione Frontiera del consumo possibile per lo studente: il maggior voto che lo studente può ottenere data la quantità di tempo libero che decide di concedersi- l'insieme di tutte le combinazioni di beni tra le quali un individuo può scegliere tenendo conto dei vincoli a cui e' assoggettato=>separa cio che e possibile da ciò che non lo è Definisce il vincolo che lo studente si trova di fronte: Separa ciò che è possibile da ciò che non lo è. La pendenza della frontiera del consumo fattibile è il tasso marginale di trasformazione SMT. Essa mostra di quanto aumenta il voto all'esame se lo studente rinuncia ad un'ora aggiuntiva di tempo libero al giorno- la quantità di un certo bene a cui dobbiamo rinunciare per acquisire una unità addizionale di un altro bene=> compromessi →La frontiera del consumo possibile La frontiera del consumo possibile mostra la produzione massima che può essere ottenuta con una data quantità di input Il saggio marginale di trasformazione (SMT) è la pendenza della frontiera fattibile e rappresenta i compromessi che un individuo deve affrontare →Il tasso marginale di trasformazione Misura di quanto diminuisce il voto dell’esame quando la studentessa aggiunge un’ora di tempo libero (al giorno) Indica come un’ora aggiuntiva di tempo libero si traduce in punti in meno in sede di esame Il tasso marginale di trasformazione ci dice come varia il costo opportunità quando aumenta di una unità il consumo di un bene rispetto ad un altro. Utilità e preferenze →Ma che cosa VUOLE lo studente? Finora abbiamo capito quello che lo studente PUO’ fare, in base al vincolo della funzione di produzione. Adesso cerchiamo di capire meglio quali sono le combinazioni di voti e tempo libero che lo studente preferisce. Poi ci chiederemo: cos’è che lo studente PUO’ e VUOLE fare? Per fare ciò dobbiamo introdurre il concetto di utilità e di preferenze. →Le preferenze della studentessa la studentessa vorrebbe voti alti e tante ore di tempo libero (logico). La sua soddisfazione aumenta quindi quanto più alti sono entrambi questi livelli. Chiamiamo la sua soddisfazione utilità. Aggiungiamo che: –A parita’ di voto, l'utilità che si ottiene da un’ulteriore ora di tempo libero aumenta meno che proporzionalmente (UTILITÀ marginale decrescente) –Cioe’ con un voto di 60/100 l’aumento di soddisfazione di passare da 10 a 11 ore di tempo libero è più grande di quando si passa da 18 a 19 ore di tempo libero →La curva di indifferenza -tutte le combinazioni di tempo e voti x cui la studentessa è indifferente -rappresenta tutte le combinazioni diverse di beni che ci forniscono lo stesso livello di utilità →Le preferenze della studentessa +è inclinata negativamente, è liscia (più ci si sposta a dx e < è la pendenza)- le curve tra loro non si incrociano →Una mappa di curve di indifferenza Le curve di indifferenza in alto a destra sono preferite alle curve di indifferenza in basso a sinistra La mappa delle curve di indifferenza descrive le preferenze del consumatore →Saggio marginale di sostituzione SMS È il numero di voti (M) a cui lo studente è disposto a rinunciare per avere un’ora di tempo libero (l) in più (rimanendo sulla stessa curva di indifferenza)- è il tasso al quale una persona è disposta a scambiare i due beni Equivale alla pendenza della curva di indifferenza (è la derivata della curva di indifferenza) - si riduce quando ci si sposta verso dx lungo la curva Equivale a − dM/dl →scelta ottima => SMT=SMS →ottimizzazione vincolata = situazione nella quale un decisore sceglie il valore di una o + variabili per raggiungere al meglio un certo scopo in presenza di un vincolo che limita l'insieme possibile →Alcune definizioni relative al «rapporto di scambio» tra due beni La frontiera del consumo possibile: è l’insieme dei punti ciascuno dei quali indica, per una data quantità di un bene, la quantità massima possibile dell’altro –rappresenta il rapporto di scambio fra voto d’esame e tempo libero che vincola la scelta dello studente (massimo voto che si può ottenere dedicando allo studio un dato n di ore) Curva di indifferenza: è l’insieme dei punti che indicano le combinazioni di beni che forniscono lo stesso livello di utilità –definisce il rapporto di scambio: quello che uno studente è disposto a accettare fra voto e tempo libero, riflette le preferenze degli studenti Tasso marginale di trasformazione (MRT): è la quantità di un bene a cui si deve rinunciare per ottenere una unità addizionale di un altro bene Tasso marginale di sostituzione (MRS): è la quantità di bene a cui si è disposti a rinunciare per ottenere una unità aggiuntiva di un altro bene →La decisione ottima da parte dello studente →Diversi tipi di curve di indifferenza, in base alle preferenze dei consumatori →Alcune caratteristiche delle curve di indifferenza Le curve di indifferenza sono inclinate verso il basso (negativamente). Se sei indifferente tra due combinazioni, quella che ha più di un bene deve avere meno dell’altro bene. Curve di indifferenza più alte sono associate con livelli più elevati di utilità. Man mano che ci allontaniamo dall’origine, più in alto e più a destra nel grafico, passiamo a combinazioni con una maggiore quantità di entrambi i beni. Le curve di indifferenza solitamente sono “lisce”, a indicare che piccoli cambiamenti delle quantità di beni non provocano grandi cambiamenti nell’utilità. Le curve di indifferenza non si incrociano Man mano che ci spostiamo verso destra lungo una curva di indifferenza la pendenza si riduce (la curva diventa più piatta). Perchè l’utilità marginale è decrescente →il vincolo di bilancio: esempio con 2 beni EFFETTI DI REDDITO ED EFFETTI DI SOSTITUZIONE -C=livello massimo dei nostri consumi C=W(24-t) w-salario t- t libero =>vincolo di bilancio: è un'equazione che rappresenta tutte le combinazioni di beni e servizi che un individuo può acquistare esaudendo completamente le risorse a sua disposizione la pendenza del vincolo di bilancio corrisponde al salario SMS=SMT=W equivale alla combinazione ottimale di consumo e t libero Esempio con 2 beni: aumento del reddito Esempio con 2 beni: cambio prezzo x1 →Cerchiamo di capire i due effetti Effetto reddito:Rappresenta l’effetto di una variazione del prezzo sulla quantità domandata di un bene dovuta esclusivamente al fatto che il reddito reale (la capacità di acquisto) del consumatore è cambiato tenendo costanti prezzi e costo opportunità permette un aumento del tempo libero e della possibilità di consumare -Per la maggior parte dei beni si presume che l'effetto reddito sia positivo o nullo ma mai negativo -In corrispondenza di ciascun livello di tempo libero è possibile aumentare i consumi e il SMS è più alto :siamo quindi più disponibili a sacrificare il consumo per avere T libero Effetto sostituzione:Rappresenta l’effetto di una variazione del prezzo sulla quantità domandata di un bene, dovuta esclusivamente al fatto che il suo prezzo relativo è cambiato nell'ipotesi di tenere costante il livello di utilità+l'aumento del costo opportunità del tempo libero fa sì che il lavoratore sia incentivato a lavorare di più -quando un bene diventa più costoso relativamente ad un altro scegliamo di sostituire il secondo con il primo isola l'effetto del costo opportunità -la pendenza del vincolo di bilancio è aumentata è aumentato il costo opportunità e quindi è cresciuto il SMT: abbiamo un incentivo a lavorare di più e diminuire il T libero →Un aumento del prezzo di x1 →Una diminuzione del prezzo di x1 APPLICAZIONE AL SALARIO →Il vincolo di bilancio: rappresentazione grafica Esempio: ore di lavoro I vincoli di bilancio sono le frontiere possibili per le scelte di consumo La scelta ottimale è quella in cui la pendenza della curva di indifferenza (SMS) = al salario (SMT) →Due importanti effetti Le variazioni salariali influenzano la pendenza del vincolo di bilancio (SMT). Considerate un aumento salariale: avrà 2 effetti: Il vostro guadagno totale aumenta mantenendo fisso l’orario di lavoro (effetto reddito) Il costo opportunità del tempo libero aumenta (effetto sostituzione) →Effetto reddito Effetto reddito = variazione della scelta ottimale al variare del reddito, mantenendo fissi i costi opportunità (la pendenza del vincolo di bilancio). Un aumento salariale dà più reddito per ora lavorata -> incentivo a diminuire l’orario di lavoro →Effetto sostituzione Effetto sostituzione = cambiamento Nella scelta ottimale quando il costo opportunità cambia,al nuovo livello di utilità Un aumento salariale aumenta il costo opportunità del tempo libero → incentivo all'incremento delle ore lavorate →Effetto complessivo Effetto complessivo = Effetto reddito + Effetto di sostituzione L’effetto reddito è positivo (aumento delle ore di tempo libero) L’effetto sostituzione è negativo(diminuiscono le ore di tempo libero) Quale effetto prevale dipende dalle preferenze individuali APPLICAZIONE AL CAMBIAMENTO TECNOLOGICO In 1930, John Maynard Keynes, published an essay entitled ‘Economic Possibilities for our Grandchildren’, in which he suggested that in the 100 years that would follow, technological improvement would make us, on average, about eight times better off..We would not need to work more than 15 hours per week to satisfy our economic needs. The question he raised was: how would we cope with all of the additional leisure time? →Ore di lavoro: differenze nel tempo Gli effetti reddito e sostituzione possono spiegare l’andamento dell’orario di lavoro nel tempo. Per esempio. Negli Stati Uniti, l’effetto reddito ha dominato l’effetto sostituzione, quindi sia il consumo che il tempo libero sono aumentati. →E’ un buon modello questo? Non realistico: le persone in realtà non eseguono calcoli SMS/SMT. La maggior parte delle persone non può scegliere il proprio orario di lavoro. MA si tratta comunque di una buona approssimazione: col tempo, le persone imparano quale combinazione di orario di lavoro e tempo libero è più adatta a loro. L'orario di lavoro può cambiare a causa della cultura e della politica (scelta indiretta); le persone possono scegliere per quali lavori candidarsi. Ci aiuta a comprendere i fenomeni del mondo reale: le preferenze e gli effetti reddito/sostituzione possono spiegare le differenze nell’orario di lavoro tra paesi e nel tempo. =>Gli effetti reddito e sostituzione possono spiegare l'andamento dell'orario di lavoro nel tempo quando l'effetto reddito ha cominciato a superare l'effetto sostituzione l'orario di lavoro si è ridotto RIASSUNTO 1. Modello semplice di processo decisionale in condizioni di scarsità Le curve di indifferenza rappresentano le preferenze La frontiera fattibile rappresenta i vincoli di scelta Scelta che massimizza l'utilità dove SMS = SMT 2. Modello utilizzato per spiegare l'effetto del cambiamento tecnologico sulle scelte lavorative Effetto complessivo = effetto reddito + effetto sostituzione Limitazioni del modello: omette fattori importanti CAPITOLO 4 LE INTERAZIONI SOCIALI A.Introduzione B.Teoria dei giochi: concetti chiave C.Risolvere i dilemmi sociali a. Introduzione →Ma se la mia utilità dipende anche da quella degli altri? Nel capitolo precedente abbiamo considerato i casi di studentesse e studenti che dovevano prendere decisioni in base alle loro proprie preferenze (dati determinati vincoli di bilancio o di possibilità produttive). Tuttavia non sempre le nostre scelte sono indipendenti da quello che fanno gli altri, e spesso ciò che noi scegliamo (in base all’utilità che ne otteniamo) ha conseguenze sull’utilità degli altri.. =>Combiniamo alla ricerca dell'interesse individuale e l'attenzione del benessere altrui attraverso istituzioni appropriate, le interazioni sociali possono produrre esiti desiderabili, noi infatti prendiamo decisioni in base alle nostre preferenze ma anche rispetto a quello che fanno gli altri. →I dilemmi sociali =Sono situazioni in cui ogni individuo nei perseguimenti dei propri obiettivi intraprende automaticamente delle azioni che portano un risultato inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se gli individui si fossero accordati su come agire→ es cambiamento climatico “L’evidenza scientifica è ormai schiacciante: il cambiamento climatico è una seria minaccia globale che richiede un urgente risposta globale” (Fonte: Stern, N., 2007, The Economics of Climate Change: The Stern Review) Alcuni paesi spingono per un controllo globale delle emissioni derivanti dall’uso di combustibili fossili (ma non si impegnano a sufficienza per aiutare i paesi meno ricchi). Altri paesi, per i quali la crescita dipende proprio dall’utilizzo intensivo di combustibili fossili, resistono all’adozione di tali misure. I dilemmi sociali possono verificarsi ogni qualvolta gli individui non tengano in adeguata considerazione gli effetti, positivi o negativi, che le loro decisioni hanno sugli altri. →Strategia, altruismo e cooperazione: il dilemma sociale Il dilemma sociale riguarda l’interazione tra i soggetti È una situazione in cui tutti beneficerebbero dalla cooperazione per uno scopo comune, ma in cui i soggetti, se auto-interessati, agiscono indipendentemente e in modo egoistico Il dilemma sociale ha un esito che per tutti i soggetti coinvolti è inferiore rispetto a ciò che essi avrebbero potuto ottenere se avessero coordinato le loro azioni e collaborato →I dilemmi sociali Elinor Ostrom Gli esseri umani si sono trovati sempre di fronte ai «dilemmi sociali» Garret Hardin (1968) e «La tragedia dei beni comuni» –l'eccessivo sfruttamento delle risorse comuni (acqua, pesca, aria, clima) –Il free-riding: beneficiare solo dei vantaggi (senza condividerne i costi) di uno sforzo comune=colui che beneficia dal contributo dato da altri a un progetto cooperativo senza però contribuire in prima persona –Il ruolo dell’altruismo: disponibilità a sostenere un costo perché qualcun altro possa trarne beneficio –Ostrom pensava che istituzioni bottom-up potessero servire per gestire i beni comuni, Hardin era più scettico Esempi di dilemmi sociali b. Teoria dei giochi →è un ramo della matematica che si occupa di studiare le interazioni strategiche cioè le situazioni in cui ogni agente sa che il proprio bene dipende anche dalle azioni degli altri agenti è utilizzata per studiare le interazioni sociali=>situazioni nelle quali le decisioni individuali influenza nel benessere altrui oltre che il proprio La teoria dei giochi serve a comprendere la differenza tra situazioni in cui l’interesse personale è in grado di promuovere il benessere generale e i casi in cui esso conduce a risultati indesiderabili. Disciplina matematica che studia situazioni di interazione strategica (conflitto e cooperazione) -von Neumann-Morgenstern, Theory of Games and Economic Behaviour, 1944 -John Nash (premio Nobel economia nel 1994) Studia il comportamento in situazioni in cui due o più agenti debbono prendere decisioni i cui risultati dipendono, per ciascuno,anche dalle decisioni degli altri (interazione strategica) Equilibrio finale del gioco →Elementi del gioco Un gioco descrive un'interazione sociale: 1. Giocatore: chi è coinvolto nell'interazione 2. Strategie possibili: azioni che ogni giocatore può intraprendere 3. Informazioni: ciò che ogni giocatore sa quando sceglie la propria azione 4. Payoff: risultati per ogni possibile combinazione di azioni Esempio: tipo di coltivazione Nota: Il terreno di Anil è più adatto alla manioca, il terreno di Bala è più adatto al riso I due agricoltori decidono contemporaneamente in quale varietà specializzarsi. L’uno non sa in cosa si specializzerà l’altro. Interagiscono solo una volta (one-shot game). 1.Giocatori – Anil e Bala. 2.Possibili strategie – Riso o Manioca 3.Informazione – Ciascun agricoltore non sa quello che sceglie l’altro 4.Payoffs – dipendono dai prezzi di mercato e dalla qualità del suolo +Gioco=modello utilizzato per rappresentare un interazione strategica(l'interazione sociale nella quale i partecipanti sono consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni sugli altri) fra più soggetti →Decisione ottima Miglior risposta: Strategia che produce il guadagno più alto, data la strategia dell'altro giocatore Strategia dominante: indipendentemente dalle strategie scelte degli altri giocatori garantisce una migliore risposta a tutte le possibili strategie dell'altro giocatore (non sempre esiste!) Equilibrio di strategia dominante: il risultato di un gioco in cui ognuno gioca la propria strategia dominante Se in un gioco entrambi i giocatori hanno una strategia dominante il gioco ha un equilibrio di strategie dominanti →Strategie dominanti e dominate Per trovare la soluzione del gioco è necessario pensare a: – Le migliori risposte: la strategia che dà il più alto payoff data la strategia scelta dell’altro giocatore Strategia dominante: una strategia che rappresenta la migliore risposta indipendentemente dalla strategia giocata dall’altro Strategia dominata: una strategia che NON è la migliore risposta, indipendentemente dall’altro giocatore Un giocatore NON gioca mai una strategia dominata c. I dilemmi sociali e la loro possibile soluzione →Il dilemma del prigioniero Dilemma del prigioniero = esempio di gioco con un equilibrio con strategie dominanti, nel quale giocare la strategia dominante porta ad ottenere payoff individuali e totali inferiori rispetto ad altre strategie Il risultato socialmente ottimale non è raggiunto =>Due individui sono accusati di essere complici di un crimine e detenuti in due celle diverse =>Un ufficiale di polizia dice ad ognuno: –Abbiamo comunque elementi per dare ad entrambi 1 anno di prigione –Se il tuo complice confessa e tu non parli, lui esce e tu fai 10 anni di prigione –Se confessate entrambi vi fate 5 anni di prigione Cosa scegliereste e perché? Ciascuno degli individui starà sempre meglio se decide di confessare “Confessa” è strategia dominante per entrambi Perché NEGA NEGA non e’ un equilibrio di Nash? →Equilibrio di Nash Una serie di strategie (una per ciascun giocatore) costituisce un equilibrio di Nash se, per date strategie di tutti gli altri giocatori, nessun giocatore può migliorare il proprio payoff scegliendo una strategia diversa In un equilibrio di Nash nessun giocatore vuole modificare la sua strategia perché ognuno sta utilizzando la sua risposta ottima, ossia la strategia che massimizza il suo payoff, date le aspettative a proposito delle strategie dei rivali In un gioco possono esistere più equilibri di Nash =>Abbiamo cambiato i pay-offs: Adesso coltivare la stessa qualità è particolarmente penalizzante Equilibrio di Nash: Un insieme di strategie (una per giocatore), tali che la strategia di ogni giocatore è la migliore risposta alle strategie scelte da tutti gli altri. In un equilibrio di Nash, nessun giocatore ha un incentivo a deviare unilateralmente. NOTA: Ci può essere più di un equilibrio di Nash in una partita. →Strategie dominanti ed equilibrio di Nash Una strategia dominante è la migliore che un giocatore può giocare a prescindere dalla strategia del rivale (e quindi è una risposta ottima a ogni strategia giocata dal rivale) Una strategia che è parte di un equilibrio di Nash è la risposta ottima alla strategia giocata in equilibrio dal rivale, mentre non è necessariamente una risposta ottima ad ogni possibile strategia del rivale →Perché si arriva a questo risultato e come si potrebbe cambiarlo? 1. I giocatori si preoccupano solo del proprio interesse – Introdurre le preferenze sociali 2. Nessuno può far pagare ai giocatori le conseguenze delle proprie azioni sugli altri – Introdurre giochi ripetuti, norme sociali e punizioni tra pari 3. I giocatori non potevano coordinare le loro azioni in anticipo – Cambiare le regole del gioco (istituzioni e politiche) →Preferenze sociali: altruismo I dilemmi sociali sorgono quando i giocatori si preoccupano solo dei propri payoff Tuttavia, negli esperimenti, molti giocatori mostrano altruismo scegliendo la strategia dominata Si dice che un individuo ha preferenze altruistiche /sociali quando è disposto a sostenere un costo pur di aiutare un altro individuo Le preferenze altruistiche/sociali tengono conto anche del benessere degli altri individui nella società e non solo dell’interesse individuale Nel dilemma del prigioniero questo implica che il mio payoff è la somma del mio payoff individuale e di (una quota) di quello dell’altro →Come cambia la decisione se c’è altruismo? Se i due soggetti sono sufficientemente altruisti Entrambi terranno conto dell’effetto che le loro scelte hanno sul benessere degli altri Il problema del free-riding può essere risolto →Altre tipologie di preferenze sociali Avversione alla disuguaglianza: quando non sono apprezzati i payoff in cui alcuni individui ricevono più di altri Reciprocità: essere gentile/disponibile verso chi è gentile/disponibile – Valutiamo se gli altri siano stati "gentili" o "disponibili" in base alle norme sociali ( interpretazione condivisa di come comportarsi in situazioni in cui l’azione di uno influenza altri). Questi motivi influenzano i risultati di alcuni giochi come il gioco del bene pubblico e il gioco dell'ultimatum →Un esempio di dilemma sociale con un bene pubblico Un bene comune è un pubblico è un bene il cui consumo da parte di un individuo non impedisce il consumo da parte di altri Ci sono quattro agricoltori che devono decidere se e quanto contribuire al mantenimento del canale (bene pubblico) di irrigazione che tutti utilizzano Nessuno può essere escluso dall'utilizzo Non c'è rivalità nel consumo (il consumo di uno non esclude il consumo di un altro) Il gioco del bene pubblico: sistema di irrigazione comune 4 agricoltori (Kim + 3) Costo di contribuire al progetto per ciascun agricoltore: 10$ Quando un agricoltore contribuisce, per effetto dell’irrigazione ciascuno dei quattro beneficia di un aumento del raccolto pari a 8 $. dilemma sociale: qualunque cosa facciano gli altri, Kim guadagna di più se NON contribuisce al progetto, quindi è una strategia dominante Se gli agricoltori pensano solo al proprio payoff si comportano da free rider e nessuno contribuirà (payoff di tutti = 0) Ma se tutti contribuiscono il loro payoff = 22 →Giochi ripetuti =>Chi si comporta da free rider potrebbe in futuro andare incontro a spiacevoli conseguenze la ripetizione del tempo può infatti cambiare l'esito delle interazioni =>Cooperazione e reazioni punitive: quando i partecipanti a un gioco hanno modo di rifarsi sui free rider si possono raggiungere elevati livelli di cooperazione–poiché il play-off di chi si comporta da freerider dipende dalla contribuzione degli altri l'unico modo per punire gli opportunisti consiste nello smettere di contribuire, questo determina la tragedia dei beni comuni, per verificare questa teoria in un esperimento è stata introdotta la multa come punizione per i freerider così facendo è aumentata la contribuzione riducendo il play-off dei freerider +Quindi l'effetto combinato di preferenze sociali e ripetizioni dell'interazione nel tempo hanno mantenuto i livelli di cooperazione per il bene pubblico elevati =>Cooperazione: la partecipazione a un progetto comune per il perseguimento dei risultati mutuamente vantaggiosi non deve necessariamente basarsi su un accordo esplicito la contrattazione è un metodo comunemente utilizzato per cercare una soluzione al problema economico e sociale non può capitare però che non siano positivi Risultati migliori possono essere ottenuti con interazioni ripetute –norme sociali, reciprocità e punizioni Comportarsi egoisticamente o da free-rider in un periodo ha conseguenze nei periodi futuri –quindi potrebbe non essere più una strategia dominante →Ultimatum Game Un gioco sequenziale (i giocatori scelgono la propria strategia in successione quindi il giocatore può osservare le strategie scelte dai precedenti diverso dai giochi simultanei dilemma del prigioniero)in cui i giocatori scelgono come dividersi rendite economiche, ad es. premio in soldi L’offerta del proponente può essere motivata da altruismo, equità (ripartizione 50-50), avversione alla disuguaglianza, norme sociali reciprocità. →Ultimatum game e risultati sperimentali Predizione teorica: il proponente manda al ricevente la più piccola somma possibile e questi l’accetta perché poco è sempre meglio di niente Per calcolare l'offerta X + y = tot →l'offerta minima accettabile è l'offerta più bassa del proponente non rifiutata dal ricevente Risultati sperimentali: In media offerte fra 30-50% Offerte inferiori al 20% sono rifiutate nella maggior parte dei casi Risultati abbastanza stabili nei vari contesti Non dipendono dall’ammontare delle somme messe in gioco →Il gioco dell’ultimatum tra gli agricoltori del Kenya e tra gli studenti americani →Offerte e rifiuti attesi nel gioco dell’ultimatum nel gioco dell'ultimatum tra gli agricoltori del Kenya e gli studenti americani si può notare Come le diverse culture enormi sociali influenzano le scelte dei giocatori Una larga fetta di studenti accetta la proposta già solo a un rapporto di 10% su 90 %, gli agricoltori iniziano invece ad accettare di più da un rapporto 30% su 70% in questo caso per gli agricoltori non è valida la predizione teorica →Le norme sociali Una norma sociale è una idea condivisa da parte dei membri di una comunità su quale dovrebbe essere il comportamento da tenere in una data situazione – Dividere qualcosa di valore in parti uguali (la regola 50-50) è una norma sociale in molte comunità – Indicano ad una persona cosa sarebbe giusto fare agli occhi della maggior parte delle persone nella comunità Una norma sociale non è detto che sia rispettata da tutti i membri della comunità RIASSUMENDO 1.Le interazioni sociali possono essere modellate come giochi in cui i giocatori scelgono le migliori risposte alle strategie degli altri 2.Dilemmi sociali, ad es. il dilemma del prigioniero può essere risolto attraverso preferenze sociali, punizioni tra pari o accordi vincolanti Anche le regole del gioco contano per i risultati 3. Gli equilibri di Nash multipli possono causare problemi di coordinazione Le istituzioni economiche e politiche possono contribuire a raggiungere risultati socialmente ottimali CAPITOLO 5 PROPRIETÀ E POTERE: TRA SCAMBIO E CONFLITTO Come giudicare i risultati delle interazioni economiche (le allocazioni) Allocazione: risultato di un'interazione economica Descrive chi fa cosa e chi ottiene cosa Domande a cui tipicamente vogliamo rispondere: –È un’allocazione efficiente? –È un’allocazione equa? come le istituzioni determinano i rapporti di forza nelle interazioni economiche influenzano l'equità e l'efficienza dei risultati il potere è la capacità di ottenere ciò che vogliamo anche quando ciò contrasta con le interazioni degli altri le interazioni tra agenti economici possono dare luogo a nuovi vantaggi ma anche a conflitti su come devono essere distribuiti le istituzioni influenzano il potere degli agenti economici e la loro capacità di appropriarsi di una quota maggiore minore di vantaggi i criteri dell'efficienza e l'equità ci aiutano a valutare le istituzioni e i risultati delle interazioni economiche +Istituzioni = le leggi e le regole informali che disciplinano le interazioni sociali tra le persone e tra le persone e la biosfera +Potere = capacità di un individuo di ottenere attraverso imposizioni o minacce ciò che desidera quando questo contrasta con l'interazione altrui =>E il potere negoziale è il vantaggio di cui gode una parte rispetto alle altre che le consente di assicurarsi una porzione maggiore delle rendite economiche nell'interazione →equilibrato dal potere di opporsi →Efficienza La pareto-efficienza la locazione è l'esito di una interazione economica una rappresentazione delle risorse di un sistema economico tra i diversi usi e i diversi individui la parete efficienza o criterio di Pareto è il criterio secondo cui una allocazione è desiderabile se è efficiente in senso paretiano Un’allocazione è Pareto efficiente se nessuno può stare meglio senza fare stare peggio nessuno Esempio di Anil e Bala e del pesticida: –(I, I) Pareto-domina (T, T) –(I, I), (I, T) e (T, I) sono tutti Pareto-efficienti (ma non possiamo scegliere) →Il criterio di (Vilfredo) Pareto Una allocazione (distribuzione) di risorse è Pareto Efficiente quando NON è possibile operare una riallocazione che migliori il benessere di qualcuno senza al contempo diminuire quello di qualcun altro Per confrontare allocazioni diverse è sufficiente determinare se in esse gli individui migliorano o peggiorano il proprio benessere Ogni modifica che aumenti il benessere di un individuo senza peggiorare quello di nessun altro è desiderabile (perché è un miglioramento paretiano della situazione di partenza) La pareto-efficienza: caveat Spesso esiste più di un'allocazione Pareto Efficiente Il criterio di Pareto non ci aiuta a scegliere tra queste allocazioni (non sono Pareto-ordinabili) L'efficienza di Pareto non è correlata alla giustizia Molte allocazioni che potrebbero essere ingiuste sono Pareto-efficienti Criterio di Pareto: vantaggi e difetti una locazione di risorse pareti efficiente quando non è possibile operare una riallocazione che migliori il benessere di qualcuno senza il contempo diminuire quello di qualcun altro per confrontare allocazioni diverse sufficiente determinare se in esse gli individui migliorano o peggiorano il proprio benessere ogni modifica che aumenta il benessere di un individuo senza peggiorare quello di nessun altro è desiderabile spesso esiste più di una parete efficienza →il criterio di Pareto non ci aiuta a scegliere tra queste allocazioni non sono Pareto ordinabili l'efficienza di Pareto non è correlata alla giustizia →molte locazioni che potrebbero essere ingiuste sono Pareto efficienti Vantaggi –Non dipende da giudizi di merito –Semplice criterio di efficienza Difetti –Non considera l’equità Nell’ultimatum game un’allocazione (99,9 -0,1) è Pareto-efficiente, quanto una allocazione (50-50), perchè non c’è modo di migliorare la condizione del Rispondente senza peggiorare quella del Proponente Ovviamente se il rispondente rifiuta l’offerta, la situazione finale (0-0) è Pareto-inefficiente rispetto alle opzioni in cui accetta. →Ordinamento di preferenze e criterio di Pareto Tre individui: A, B, C Due allocazioni di risorse: W, Z I numeri sono funzioni di utilità (ordinamenti delle allocazioni) →Ordinamento di preferenze e criterio di Pareto Tre individui: A,B,C Tre allocazioni di risorse: W, Y, Z I numeri sono funzioni di utilità (ordinamenti delle allocazioni) →Equità Le allocazioni possono essere considerate eque o inique sulla base di due criteri: Equità sostanziale (quanto sono diseguali): valutazione della bontà di un’allocazione sulla base del risultato finale, a prescindere da come esso è stato raggiunto→può giudicare quanto un’allocazione è diseguale in termini di reddito o benessere individuale Equità procedurale (come sono state ottenute): valutazione della bontà di un’allocazione sulla base della valutazione del processo attraverso il quale esso è stato raggiunto (regole del gioco) →foto di Dragon ball locazione in base a come stato tenuta per esempio con la forza ho in una competizione alla pari →Giudizi di equità sostanziale Questi giudizi si basano sull’analisi del livello di diseguaglianza che riguarda alcuni aspetti particolarmente rilevanti della nostra vita. Reddito: il corrispettivo in denaro (o in qualche forma equivalente) che ciascuno individuo può ottenere in base ai beni e ai servizi di mercato che ha a sua disposizione. Felicità: gli economisti hanno sviluppato diversi indicatori per misurare il benessere individuale. Libertà: la misura in cui si può scegliere di agire (o essere) senza limiti imposti dagli altri. →Giudizi di equità procedurale Le regole del gioco che generano l’allocazione possono essere valutate da diversi punti di vista. La proprietà dei beni è stata acquisita attraverso scambi volontari e con mezzi legittimi? le azioni che hanno determinato l’allocazione sono dovute a libere scelte degli individui coinvolti, per esempio comprare o vendere beni di cui si è entrati in possesso tramite eredità, acquisto o proprio lavoro? Oppure sono frutto di frode o coercizione? Sono garantite uguali opportunità di accesso? le persone hanno avuto uguali opportunità di acquisire un’adeguata porzione della torta da dividere? O sono stati vittima di una qualche forma di discriminazione, o altro svantaggio, a causa della loro razza, sesso, gusti, genere, o stato familiare? Quanto il risultato è stato meritato? Le regole del gioco che determinano l’allocazione tengono conto dell’impegno dell’individuo e del suo rispetto delle norme sociali? →Come la disciplina economica può aiutare a capire meglio l’equità In che modo i diversi piani nei quali l’ingiustizia si manifesta sono fra loro collegati. Ad esempio, come le regole di un gioco che conferiscano particolari vantaggi ad un gruppo o ad un altro, possano influenzare il grado di disuguaglianza. I trade-off fra i vari profili di equità. Ad esempio, dobbiamo scendere a compromessi sull’uguaglianza del reddito se vogliamo anche uguaglianza delle opportunità? Le politiche pubbliche per affrontare le problematiche collegate all’uguaglianza. Occorrerà anche valutare se tali politiche compromettano il raggiungimento di altri obiettivi. →Il riformismo in Italia e il merito “Il senso dell’alleanza riformista e socialista è e non può non essere nella sua essenza altro se non questo: l’alleanza tra il merito e il bisogno. Le donne e gli uomini di merito, di talento, di capacità, sono le persone utili a sé e utili agli altri, coloro che progrediscono e fanno progredire un insieme o un’intera società con il loro lavoro, con la loro immaginazione, con la loro creatività, con il produrre più conoscenze: sono coloro che possono agire. Le donne e gli uomini immersi nel bisogno sono le persone che non sono poste in grado di essere utili a sé e agli altri, coloro che sono emarginati o dal lavoro o dalla conoscenza o dagli affetti o dalla salute: sono coloro che devono agire. Senza tener ferma questa alleanza, questa duplicità di destinatari, il riformismo moderno rischierebbe di degenerare in opportunismo, o di rifluire nel classico massimalismo.” Discorso tenuto nell’aprile del 1982 da Claudio Martelli, allora vice segretario del Partito Socialista Italiano, in occasione del congresso del partito le regole del gioco nell'economia reale sono molto imparziali e per molte persone la valutazione sull'equità procedurale riveste notevole importanza→il filosofo Rawls ha individuato tre principi per determinare ciò che è equo: 1) adottare il principio che l'equità si applica a tutti nello stesso modo 2) immaginare un velo di ignoranza ovvero non conoscere la posizione che occupano nella società e che ci stiamo immaginando 3) esprimere il proprio giudizio dietro il velo di ignoranza →esempio di Angela e Bruno -osserveremo quattro contesti istituzionali 1 Angela lavora la Terra da sola→essendo libera di scegliere sceglierà la migliore combinazione di lavoro e tempo libero per lei 2 arriva Bruno latifondista e pretende una parte del raccolto→nella frontiera delle possibilità viene rappresentato anche quanto ottiene Bruno dietro lavoro di Angela→per scegliere la l’allocazione migliore è Bruno deve tenere in considerazione il vincolo biologico di sopravvivenza(curva che delinea l'insieme di punti biologici possibili) di Angela→più energia in feste Angela è più bisogno a di cibo=>ogni strategia che Bruno mette in gioco corrisponde ad una diversa rendita economica= superiore alla sua opzione di riserva =>la scelta ottima di Bruno sia quando la distanza tra la frontiera delle possibilità produttive e il vincolo biologico di sopravvivenza e Massimo= SMT=SMS 3 tutto il potere a Bruno ma con una serie di tutele per Angela→in un sistema di leggi viene istituita e tutelata la proprietà privata =>gli individui prendono parte a un'interazione economica e lo fanno per ottenere una rendita economica→le rendite derivanti da uno scambio sono dette guadagni dallo scambio→la differenza tra quanto i partecipanti ad uno scambio ottengono realizzando lo scambio rispetto a non farlo=la somma dei guadagni dello scambio dei partecipanti e detta su plus =>Angela adesso ha un'alternativa al lavoro per il latifondista: un sussidio statale→in questo modo Bruno è proprietario della terra e Angela è proprietaria del proprio lavoro→può essere stipulato un contratto=>ora Angela ha il potere di accettare o rifiutare un'offerta=> l'insieme delle locazioni possibili è dato dai punti nell'area compresa tra la curva di indifferenza di riserva e la frontiera della possibilità produttiva=>Angela Bruno possono giungere a un miglioramento paretiano(l'obiettivo di Bru rimane comunque quello di massimizzare il profitto) 4 il governo introduce delle norme sul mercato del lavoro che stabilisce un massimo di Ore lavorate→la nuova legge ha migliorato le condizioni di Angela che si trova su una nuova curva di indifferenza più alta Una misura dell’equità sostanziale: la disuguaglianza di reddito →Come misurare la disuguaglianza economica? La curva di Lorenz definisce graficamente la distribuzione del reddito. È la rappresentazione grafica della funzione di distribuzione cumulata del reddito –Mette in relazione la percentuale di individui (sull’asse x) e la percentuale del reddito totale (sull’asse y) ad essi attribuita –Corrisponde alla curva che unisce punti che si trovano sotto la linea di perfetta eguaglianza La distanza tra la curva di Lorenz e la linea di perfetta uguaglianza fornisce una misura della disuguaglianza +La curva indica la quota del totale della variabile posseduta da una certa quota di individui→in caso di distribuzione perfettamente egualitaria alla curva è una retta con pendenza a 45°→più la curva sta sotto questa retta e più è la disuguaglianza nella distribuzione Il coefficiente di Gini è l’area tra la linea di “perfetta” uguaglianza e la curva di Lorenz (A) divisa per l’intera area sotto la linea di perfetta eguaglianza (A+B) –è un numero compreso tra 0 (= perfetta eguaglianza) e 1 (= perfetta diseguaglianza) La curva di Lorenz e il coefficiente di Gini La ricchezza nel paese X La curva di Lorenz e il coefficiente di Gini Il reddito nel paese X L’intervento del governo per limitare le disuguaglianza Provare a ridurre le differenze nelle dotazioni degli individui (ricchezza, mercato del lavoro) Adottare politiche che incrementano il valore delle dotazioni degli individui più poveri (trasferimenti, etc.) Assicurare cittadini contro le perdite economiche associate alla cattiva fortuna (perdita del lavoro, malattia) Usare tasse per ridurre le disparità nel reddito disponibile→le politiche redistributive di un governo possono determinare una distribuzione più acqua del reddito disponibile=le differenze nelle disuguaglianza nel reddito disponibile nei vari paesi dipendono dall'efficacia di queste politiche Che cos’è il reddito disponibile? →Affrontare la disuguaglianza Le politiche redistributive (imposte sul reddito e trasferimenti) di un governo possono determinare una distribuzione più equa del reddito disponibile Le differenze nella disuguaglianza nel reddito disponibile nei vari paesi dipendono dall'efficacia di queste politiche Long run evolution of inequality in Italy Inequality evolution in Italy 1980-2019, before and after taxes Decili e distribuzione reddito https://www.core-econ.org/inequality-skyscrapers/ Un altro modo per visualizzare la disuguaglianza, guardando sia alla disuguaglianza between countries e a quella within Riassumendo 1.Due criteri utilizzati per valutare i risultati di uno scambio (interazione) –Oggettivo: Pareto-efficienza –Soggettivo: Equità (giustizia sostanziale e procedurale) 2.Le allocazioni dipendono dalle preferenze e dal potere/ istituzioni –Le istituzioni possono determinare le opzioni di riserva e il potere contrattuale –Il coefficiente di Gini misura la disuguaglianza delle allocazioni –Le politiche pubbliche possono rendere le allocazioni più efficienti o più eque CAPITOLO 6 L'IMPRESA: PROPRIETARI MANAGER E DIPENDENTI Nell'economia capitalista l'impresa è uno degli attori chiave Ma anche lo scenario nel quale si svolge l'interazione tra dipendente manager e proprietari Che cos’è un’impresa? Impresa = un'organizzazione che: – Impiega persone – Acquisisce input per produrre beni e servizi sul mercato – Fissa i prezzi di vendita superiori ai costi di produzione Organizzazione economica nella quale il proprietario di beni capitali impiegano forza lavoro per produrre beni e servizi da vendere sul mercato con lo scopo di trarre un profitto →La struttura (semplificata) dell’impresa Ci sono asimmetrie informative tra i vari livelli si hanno quando informazioni rilevanti sono disponibili solo ad alcune parti coinvolte in un'interazione economica →Imprese vs mercati “The firm in a capitalist economy is a miniature, privately owned, centrally planned economy.” In un'economia capitalista, la divisione del lavoro è coordinata in due modi: imprese e mercati Il coordinamento all'interno dell‘impresa differisce dal coordinamento attraverso i mercati: – Il potere nelle imprese è concentrato nelle mani dei proprietari/manager e consente loro di impartire ordini ai lavoratori – Il potere nei mercati è decentralizzato e quindi le decisioni sono autonome e volontarie →imprese e mercati coordinano la divisione del lavoro processo di specializzazione dei lavoratori mansioni differenti=il coordinamento all'interno dell'impresa differisce dal coordinamento attraverso i mercati: -le imprese rappresentano una concentrazione di potere economico nelle mani di proprietaria e manager che danno direttive aspettandosi che i dipendenti le seguono -i mercati sono invece caratterizzati dall'esercizio del potere in modo decentrato a queste vendite derivano da decisioni autonome di compratori e venditori +I prezzi che motivano e vincolano le azioni in un mercato non sono decisioni di qualcuno avente autorità al contrario in un'impresa proprietari e manager derivano le attività dei dipendenti →Contratti: imprese vs mercati Le imprese e i mercati differiscono nei contratti che costituiscono la base dello scambio Contratto = un documento legale o un'intesa che specifica una serie di azioni che le parti del contratto devono intraprendere. I contratti di vendita sul mercato trasferiscono definitivamente la proprietà del bene dal venditore all'acquirente I contratti di lavoro trasferiscono temporaneamente l'autorità sulle attività di una persona dal dipendente al manager o al proprietario=lavoro subordinato →Rapporti all'interno dell’impresa A differenza dei mercati, le relazioni sociali all'interno dell’impresa possono estendersi su un lungo periodo di tempo – creazione di un network fra colleghi – acquisizione di competenze necessarie per il lavoro Queste abilità, reti e amicizie sono attività specifiche dell‘impresa Sono caratteristiche «preziose» solo mentre il lavoratore rimane impiegato in una particolare impresa Quando la relazione finisce, il valore viene perso (da entrambi i lati della relazione) →separazione tra proprietà e controllo -i profitti dell'impresa appartengono legalmente a chi ha la proprietà dei beni di essa inclusi i beni capitali=>ai proprietari spetta tutto ciò che rimane dopo che i ricavi sono stati usati per pagare dipendenti manager fornitori creditori e imposte =I proprietari sono quindi i titolari del residuo-per esempio se profitte aumentano sono principalmente proprietà e beneficiarne =I proprietari dell'impresa sono individui o istituzioni che possiedono le azioni emesse dall'impresa quote di proprietà di un'impresa che possono essere scambiate→il titolare di un'azione ha il diritto di ricevere una parte dei profitti =>Emettendo le azioni al pubblico un'impresa può raccogliere il capitale per finanziare la sua crescita, quando i manager decidono Come usare i fondi forniti dal proprietario si parla di separazione tra proprietà e controllo: i proprietari tengono molto alla massimizzazione dei profitti+la concorrenza nel mercato penalizza e elimina le imprese che non forniscono profitti →Il Lavoro Degli Altri i profitti dell'impresa dipendono da: -il costo di acquisto dell'input necessaria alla produzione -la quantità di profitto realizzato -i ricavi della vendita di beni e servizi +assumere dipendenti però è diverso dall'acquistare altri beni o servizi si parla infatti per i dipendenti di contratti incompleti Lavoratori/Dipendenti e i contratti di lavoro →Contratti incompleti Il contratto tra un'azienda e i suoi dipendenti è incompleto: – alcune attività dipendono da eventi futuri (sconosciuti). – alcuni aspetti del lavoro sono difficili da misurare ed è complicato basare i salari su ciò, ad es.l’impegno Il contratto incompleto non specifica, in maniera da poter impugnare il contratto, ogni aspetto dello scambio che leda gli interessi delle parti. →Il modello principale-agente catturano le interazioni in contratti incompleti Per esempio: l’impresa è il principale e il lavoratore è l'agente L'agente compie azioni di nascosto dal principale, questo è il motivo per cui il principale non può verificarlo Un problema di azione nascosta si verifica quando – C'è un conflitto di interessi tra il principale e l'agente – Alcune azioni dell'agente non possono essere sottoposte ad un contratto completo Le informazioni sull'azione possono essere asimmetriche o non verificabili →L’incompletezza del contratto deriva da: Impossibilità di prevedere tutte le circostanze Elevati costi di contrattazione Variabili non verificabili/non osservabili Ogni parte ha informazioni private che l’altra parte non ha Ogni parte utilizza queste informazioni per ottenere vantaggi dal contratto →Il ruolo della tecnologia Pensate al GPS per i rider di just eat foodora “L’algoritmo analizza una serie di dati per stimare il tempo di consegna su cui si basa l’offerta. Oltre che stimare la durata del viaggio fino al punto di ritiro e da lì fino al punto di consegna, viene calcolato anche il tempo di attesa al ristorante sulla base dei precedenti. Il compenso minimo viene calcolato sul contratto nazionale: una consegna per cui viene stimato un lavoro di 30 minuti, per esempio, sarà pagata 5 euro lordi. Con Deliveroo, invece, 5,50 euro. Pensate al monitoraggio dell’efficienza nei magazzini amazon →Il lavoro a cottimo I contratti incompleti non sono sempre un problema Lavoro a cottimo = un tipo di lavoro che prevede che il lavoratore venga corrisposto un importo fisso per ciascuna unità prodotta La retribuzione a cottimo fornisce un incentivo per i lavoratori ad impegnarsi al massimo Molto poco utilizzato oggi: – è difficile misurare l'output dei lavori «moderni» – i lavoratori lavorano spesso come una squadra →L’impegno del lavoratore Se le imprese non possono misurare direttamente l’impegno, perché i lavoratori lavorano duramente? – Motivi etici – Sentimenti di responsabilità – Reciprocità (gratitudine per buone condizioni di lavoro) – Per ottenere promozioni – Per timore di essere licenziati e perdere il lavoro →Rendita da occupazione =la rendita economica che è un lavoratore che ottiene quando il beneficio netto derivante dall'essere occupato è maggiore da un beneficio netto della sua opzione di riserva +per calcolare la rendita da occupazione bisogna soppesare tutti i benefici e i costi di essere occupati e confrontarli con quelli da disoccupati I lavoratori temono il licenziamento soprattutto quando vengono pagati più della loro opzione di riserva (quando ricevono una rendita da occupazione) La rendita da occupazione = costo della perdita di lavoro il costo di lavorare: la disutilità del lavoro+il costo di raggiungere il posto di lavoro Il costo della perdita del lavoro include: Reddito perso durante la ricerca di un nuovo lavoro le risorse specifiche all’impresa, come le amicizie tra i colleghi, o alcune caratteristiche desiderabili di quel posto di lavoro, come il fatto che sia vicino a casa; Costi necessari per iniziare un nuovo lavoro (es. spostamenti etc.) Perdita di altri benefici del lavoro (assicurazione sanitaria, etc.) Costi sociali (stigma di essere disoccupati) →Rendita da occupazione Ipotesi: l’impresa paga un salario maggiore dell’opzione di riserva del lavoratore. Perché? – così il lavoratore è stimolato a impegnarsi per evitare di perdere la rendita da occupazione Opzione/salario di riserva = il salario per cui per il lavoratore è indifferente tra lavorare o rimanere disoccupato Rendita da occupazione= salario – salario di riserva – disutilità dell’impegno →Rendita da occupazione (no sussidio di disoccupazione): il caso di Maria quindi il datore di lavoro deve offrire una grande rendita da occupazione →per aumentare il costo di perdita bisogna aumentare il salario -per decidere il livello di salario il datore di lavoro deve sapere come il lavoratore risponderà ad un salario più alto=curva di risposta ottima concava e decrescente →Rendita da occupazione (con sussidio di disoccupazione): il caso di Juan →Un modello di disciplina del lavoro: i salari di efficienza Il datore di lavoro non può misurare direttamente lo sforzo del lavoratore La migliore cosa che può fare è …? Offrire una grande rendita da occupazione → grande costo di perdita del lavoro → il lavoratore mette più impegno per ridurre la possibilità di essere licenziato Un modo per aumentare il costo della perdita del lavoro (e indurre il lavoratore a impegnarsi di più) è che l‘impresa aumenti il salario →Il funzionamento del modello dei salari di efficienza I datori di lavoro non possono osservare in maniera perfetta i lavoratori (possibilità di negligenze sul lavoro, shirking) Le aziende aumentano i salari per creare una rendita da occupazione che i lavoratori sono riluttanti a perdere, sperando di aumentare il loro impegno Questo genera stipendi più alti e disoccupazione involontaria che può durare per lungo tempo, il che a sua volta aumenta la rendita da occupazione →Quali aziende usano i salari di efficienza? Quali aziende hanno maggiore interesse a offrire salari più alti? -Quelle con maggiori costi di monitoraggio – Quelle in cui la negligenza ha effetti dannosi – Quelle in cui l’azienda vuole evitare troppo turnover di personale (per es. training on the job) Lo stesso vale per diversi tipi di occupazioni all’interno della stessa impresa. – Impieghi di maggiore responsabilità potrebbero richiedere maggiori rendite di occupazione →Salari di efficienza e disoccupazione involontaria Disoccupazione involontaria = essere senza lavoro, ma preferire avere un lavoro ai salari e alle condizioni lavorative che hanno gli altri lavoratori identici Nel modello dei salari di efficienza ci deve sempre essere disoccupazione involontaria →Cerchiamo di capire perché Ipotizziamo che, in caso di licenziamento, Maria possa trovare immediatamente un altro lavoro per lo stesso salario. In questo caso, la rendita da occupazione di Maria sarebbe zero: Maria sarebbe indifferente tra conservare il posto di lavoro e perderlo. Per questa ragione la sua risposta ottima sarebbe un livello di impegno pari a zero. Ma questo non potrebbe essere un equilibrio: il principale non sarebbe disposto a pagare per esempio 12 $ orari qualcuno che non mette alcun impegno nel suo lavoro →Il nuovo equilibrio con stipendi più alti Le imprese offrirebbero salari più alti (per assicurarsi che i dipendenti abbiano una rendita che li faccia lavorare con più impegno). Ma se i salari fossero più alti non sarebbe possibile offrire così tanti posti di lavoro, i posti di lavoro diventerebbero scarsi e i lavoratori che hanno perso il lavoro non sarebbero in grado di trovarne un altro così facilmente. L’economia si sposterebbe in un equilibrio con alti salari e disoccupazione involontaria: i lavoratori potrebbero guadagnare 16 $ orari e i disoccupati, benché disponibili ad accettare un lavoro pagato 16 $ orari, non ne troverebbero facilmente. Un semplice modello di salari di efficienza →Il gioco del lavoro NB: Non abbiamo introdotto questo modello a lezione, ma guardatevelo lo stesso per bene: è un’applicazione del concetto di salari di efficienza. L’impresa sceglie un salario Finché il lavoratore lavora abbastanza duramente, manterrà il suo lavoro al salario offerto Il lavoratore sceglie un livello di impegno, tenendo conto dei costi di perdita del posto di lavoro se non si impegna abbastanza Payoff come nella teoria dei giochi: Impresa: profitto = prodotto del lavoratore - salario Lavoratore: rendita da occupazione →salario di efficienza: la risposta ottimale del lavoratore La curva di risposta ottima mostra la quantità ottimale di sforzo/impegno che i lavoratori eserciteranno per ogni livello di salario offerto=è la frontiera dell'insieme possibile di tutte le combinazioni di salario e impegno +la pendenza è: SMT= ∆e/∆w Per esempio: se il lavoratore è pagato 6 $ non gli interessa mantenere il posto di lavoro, perché 6 $ è il suo salario di riserva (il sussidio di disoccupazione). Perciò a quel salario non mette nessun impegno in quel che fa: se venisse pagato di più, si impegnerebbe di più. -Rappresenta la frontiera fattibile dell’impresa per il salario e l’impegno -La pendenza della curva di risposta ottima = Saggio Marginale di Trasformazione (SMT) → Salari di efficienza: la risposta ottima dell’impresa. Le rette di isocosto per l’impegno Quanto costa un’unità di impegno? Il costo dell’impegno è lo stesso in tutti i punti lungo ogni retta isocosto, ed è uguale al salario diviso per l’impegno w/e. In B il costo dell’impegno e’ 10/0,7=14,3 $. Tale costo è uguale per ogni punto sull’isocosto di B. In A il costo dell’impegno e’ 13/0,6=21,6 $. Tale costo è uguale per ogni punto sull’isocosto di A. L’inclinazione delle rette di isocosto è dato da e/w. →Le rette di isocosto per l’impegno Maggiore è la pendenza della retta di isocosto minore è il costo dell’impegno, e viceversa. Il principale è indifferente tra i punti su una stessa curva di isocosto. Come per le curve di indifferenza, la pendenza della curva di isocosto per l’impegno è il saggio marginale di sostituzione (SMS), cioè il tasso a cui il principale è disposto ad aumentare il salario in cambio di maggiore impegno. →La determinazione del salario Per minimizzare i costi il datore cerca di raggiungere l’isocosto più ripido, che corrisponde al minor costo unitario dell’impegno. (minimizzare costi di produzione) Poiché non può imporre il livello di impegno, deve scegliere dei punti nella curva di risposta ottima del lavoratore I profitti sono massimizzati lungo la linea di isocosto più ripida, tangente alla curva di risposta ottima del lavoratore SMS = SMT Salario di efficienza = salario fissato ad un livello superiore rispetto al salario di riserva in modo che i lavoratori si preoccupino di perdere il lavoro e mettano maggior impegno nel lavoro =per capire quanto gli costa un'ora di unità di impegno del lavoratore tramite le rette di isocosto -per massimizzare i costi il datore cerca di raggiungere l’isocosto più rapido maggiore è la pendenza e minore è il costo +poiché non può imporre un livello di impegno deve sc