Rivoluzione Russa-NEP-Guerra Fredda ed Iperinflazione PDF
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Università degli Studi di Brescia
2021
Sergio Vergalli
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This document provides an overview of the Russian Revolution, the New Economic Policy (NEP), the Cold War, and hyperinflation. It details the economic and political context surrounding these historical events.
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Storia, Guerre e Crisi Economiche Sergio Vergalli [email protected] Istituto Perlasca 19 gennaio Vergalli 2021 - Lezione 1 Guerre Calde e Guerre Fredde Sergio Vergalli [email protected] Vergalli - Lezione 1 D...
Storia, Guerre e Crisi Economiche Sergio Vergalli [email protected] Istituto Perlasca 19 gennaio Vergalli 2021 - Lezione 1 Guerre Calde e Guerre Fredde Sergio Vergalli [email protected] Vergalli - Lezione 1 DALLA GUERRA FREDDA ALLO SCONTRO DI CIVILTÀ Storia Vergalli - Lezione 1 1. Il comunismo di guerra: contesto economico A causa della guerra l’ economia sull’orlo del collasso (soprattutto agricoltura) Già all’inizio della rivoluzione d’ottobre le industrie erano state nazionalizzate 1. Il comunismo di guerra: caratteristiche Supremazia dello Stato Lotta ad ogni forma di mercato Distribuzione delle risorse decisa a livello centralizzato ↓ Fioritura del mercato nero 2. La nuova politica economica: motivazioni Lenin decise che il comunismo di guerra non era un sistema alternativo Sfruttò la sua posizione nel partito per perorare un mutamento politico e l’adozione di una concezione nuova di ordine economico (“economia mista”) 1921 viene varata la NEP 1922 nasce l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Mosca capitale) Map of the Union Republics from 1956 to 1991, as numbered by the Soviet Constitution: 1. Russia, 2. Ukraine, 3. Belarus, 4. Uzbekistan, 5. Kazakhstan, 6. Georgia, 7. Azerbaijan, 8. Lithuania, 9. Moldavia, 10. Latvia, 11. Kyrgyzstan, 12. Tajikistan, 13. Armenia, 14. Turkmenistan, 15. Estonia 2. La nuova politica economica: punti principali 1. NEP come necessario periodo di transizione e coesistenza tra imprese pubbliche e private 2. Lo Stato avrebbe continuato a detenere le leve di comando dell’economia (industria pesante, trasporti, telecomunicazioni, banche…) 3. Industria leggera venne denazionalizzata 4. Le aziende agricole avrebbero operato come in passato 5. Lo Stato avrebbe dovuto attirare investimenti stranieri 2. La nuova politica economica In termini di strategia economica inizialmente fu un successo: agricoltura, settore pubblico e privato si svilupparono 1923: crisi della NEP → il potere d’acquisto dei contadini si stava deteriorando rispetto a quello dei lavoratori urbani ↓ La crisi delle forbici La nuova politica economica: il cambio ai vertici 1924 Morte Lenin La nuova politica economica: il cambio ai vertici Stalin Piani Quinquennali Ci sono stati ci sono stati 13 piani quinquennali. Il primo piano quinquennale fu dal 1928 al 1932 (con un anno di anticipo). Il secondo piano quinquennale fu dal 1933 al 1937. Il terzo piano quinquennale fu dal 1938 al 1941 (interrotto dalla guerra) L'ultimo tredicesimo piano quinquennale, relativo al periodo 1991-1995, non è stato portato a termine in quanto l'Unione Sovietica è stata sciolta nel 1991. La nuova politica economica sotto Stalin: l’agricoltura ↓ Collettivizzazione forzata delle campagne Riduzione di produzione e produttività 1928: quantità di grano sul mercato inizia a diminuire; la leadership crede che i contadini stiano sabotando il piano La nuova politica economica sotto Stalin: l’agricoltura 1928: quantità di grano sul mercato inizia a diminuire; la leadership crede che i contadini stiano sabotando il piano ↓ I funzionari tengono artificialmente basso il prezzo del grano per tenere basso il costo del pane nelle città ↓ I contadini usano il grano come mangime o per convertirlo in alcool La nuova politica economica sotto Stalin: l’industria i piani quinquennali 1927 primo piano quinquennale ↓ Successo dell’economia sovietica, sebbene offuscato da eccessiva centralizzazione decisionale, disinteresse per l’efficienza, soppressione di spirito d’iniziativa L’industrializzazione forzata e la collettivizzazione di massa Governo e contadini trovarono un compromesso: Ogni nucleo famigliare poteva possedere un piccolo appezzamento e qualche capo di bestiame per il proprio sostentamento ↓ Esistenza di una miriade di piccole aziende private, accanto a quelle collettivizzate L’industrializzazione forzata e la collettivizzazione di massa Anni ’30: massiccio processo di industrializzazione forzata attraverso i piani quinquennali Sforzi concentrati su industria bellica, pesante e infrastrutture Problemi Diffusa carenza di beni di consumo (a causa di obiettivi di produzione irrealistici). Deportazione di famiglie kulak (5 milioni di persone). Disastrosa interruzione della produttività agricola. Carestia catastrofica nel 1932-33 (Ucraina) Il sistema dei prezzi non funzionò per segnalare la penuria. Problemi I pezzi di ricambio per i macchinari industriali erano difficili da reperire Mancavano i pezzi per riparare le macchine usurate Le fabbriche rimanevano inattive per settimane Gli ex contadini venivano utilizzati come operai specializzati, mentre non avevano idea di come far funzionare le macchine danneggiavano le macchine I prodotti fabbricati erano spesso così scadenti da non poter essere utilizzati Le conferenze interalleate: Teheran discussione del progetto anglo- americano di apertura del secondo fronte nell'Europa continentale e il suo coordinamento con la strategia d'attacco sovietica Stalin si impegna a entrare in guerra contro il Giappone definizione dei futuri confini della Polonia: confine polacco-sovietico sulla Churchill, Roosevelt e Stalin linea Curzon, Teheran, 28 novembre – 1° dicembre 1943 confine tedesco-polacco sull'Oder. Le conferenze interalleate: Yalta decisa la divisione della Germania in quattro zone di occupazione e la sua completa smilitarizzazione; assenso di Stalin alla creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e ottiene che le decisioni fondamentali debbano essere prese all'unanimità [diritto di veto] dai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza: [USA, URSS, Inghilterra, Cina, Francia] impegno a garantire elezioni democratiche nei paesi liberati [ma appare evidente che Stalin e Churchill Churchill, Roosevelt e Stalin considerano di fatto inevitabile la spartizione Yalta, 4 – 11 febbraio 1945 dell'Europa in due blocchi] Le cifre della guerra: il salto di quantità nel ‘900 Valutazione dei decessi in relazione agli eventi bellici morti per guerre Su 1.000 persone 0 – 1499 3.700.000 1500 – 1599 1.600.000 3,2 1600 – 1699 6.100.000 11,2 1700 – 1799 7.000.000 9,7 1800 – 1899 19.000.000 16,2 1900 – 1995 109.700.000 44,4 Fonte: William Eckhardt, War-related Deaths Since 3000 BC, Bulletin of peace proposals, December 1991 – Ruth Leger Sivard, World Military and Social Expenditures ,1996, Washington. World Priorities, 1996. Le cifre della II guerra mondiale (i morti nei principali paesi belligeranti) militari civili totale Cina 6.400.000 5.400.000 11.800.000 Francia 200.000 400.000 600.000 Germania 3.00.000 3.800.000 6.800.000 Giappone 2.700.000 300.000 3.000.000 Gran Bretagna 300.000 100.000 400.000 Italia 75.000 380.000 455.000 Iugoslavia 300.000 1.200.000 1.500.000 Polonia 1.600.000 5.400.000 11.800.000 Urss 13.600.000 7.000.000 20.600.000 Usa 300.000 300.000 Totale 28.475.000 22.380.000 51.255.000 DUE BLOCCHI CONTRAPPOSTI IL MONDO DIVISO DEMOCRAZIE CAPITALISTICHE PAESI SOCIALISTI Paese leader USA Paese leader URSS DEMOCRAZIA forma di governo forma di governo STATO COMUNISTA RAPPRESENTATIVA CAPITALISMO- sistema economico sistema economico PIANIFICAZIONE LIBERO MERCATO sistema politico PLURIPARTITISMO sistema politico MONOPARTITISMO PAESI NON ALLINEATI Definizione di Guerra Fredda L'espressione «Guerra fredda" fu coniata dallo scrittore George Orwell, che predisse un periodo di "orribile stabilità" in cui nazioni o alleanze potenti, ciascuna capace di distruggere l'altra, avrebbero potuto rifiutarsi di comunicare o negoziare Definizione di Guerra Fredda Espressione coniata dal giornalista americano Lippmann, per descrivere un’ostilità che non sembrava più risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze dato il pericolo per la sopravvivenza dell’umanità rappresentato da un eventuale ricorso alle armi nucleari. La seconda guerra mondiale aveva sancito non solo la fine dei nazifascismi, ma anche il declino degli stati nazionali e lo sdoppiamento del centro politico mondiale dall’Europa alla due potenze esterne LA “CORTINA DI FERRO” Winston Churchill, Premier del Regno Unito «Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giacciono tutte le capitali dei vecchi stati dell’Europa Centrale e Orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni intorno a esse giacciono in quella che devo chiamare sfera Sovietica, e sono tutte soggette, in un modo o nell’altro, non solo all’influenza Sovietica ma anche a un’altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca.» stralcio da un discorso tenuto il 5 marzo 1946 al Westminster College di Fulton A divided Europe 36 36 Periodizzazione confronto bipolare 1°fase: 1944-1954 Fase europea: 1947-1949 Fase asiatica: 1949-1953 2°fase: “Disgelo” 1955-1964 3°fase: “Coesistenza pacifica” 1965-1975 4°fase: “interludio” 1976-1979 5°fase: “Riglaciazione” 1980-1985 6°fase: “fine dei blocchi” 1985-1994 UN NUOVO MONDO I PROCESSI DI INTEGRAZIONE MILITARE, POLITICA ED ECONOMICA OVEST POLITICA NATO – 1949 (North atlantic treaty organization) DIFESA COMUNITÀ ECONOMICA EST EUROPEA ECONOMIA 1957 POLITICA PATTO DI VARSAVIA 1955 DIFESA COMECON – 1949 ECONOMIA (Consiglio di mutua assistenza economica) IL PIANO MARSHALL S. Marshall EUROPEAN RECOVERY PROGRAM (segretario di stato Usa) obiettivi ECONOMICI POLITICI RICOSTRUZIONE MATERIALE INTEGRAZIONE NEL “BLOCCO ATLANTICO” RIPRESA RAPIDA SVILUPPO GOVERNI “AMICI” INTEGRAZIONE NEL MERCATO MONDIALE 3,3 mld. Gran Bretagna 2,7 mld. Francia 1,5 mld. Italia 1,3 mld. Germania Non più del 5% del Gross National Product CRONOLOGIA DELLA GUERRA FREDDA Varo del Piano Elezione di J.F. Marshall e nascita Kennedy alla Primavera dello Stato di presidenza degli Usa di Praga Israele Fine della II guerra Invasione Inizio della Crisi mondiale sovietica guerra dei missili a di Corea dell’Ungheria e Cuba Crisi di Suez 1945 1948 1950 1956 1960 1962 1968 1946 1949 1955 1957 1961 1965 Nascita della Chruščëv Nascita della Costruzione del Inizio della Conferenza di Repubblica a capo dell’Urss Comunità muro di Berlino guerra in pace di Parigi popolare e Conferenza economica Vietnam cinese di Bandung europea Istituzione della Nato e del Patto di Varsavia 44 Le principali tensioni della guerra furono: Berlino(1948-1949) La Guerra di Corea ( 1950-1953) Il Muro di Berlino ( 1961) Il conflitto di Cuba (1962) La guerra in Vietnam (1962-1975) La guerra “fredda”: le aree di conflitto Europa Medio oriente Corea Indocina Centro America Prima crisi di Berlino Gli alleati occidentali organizzano un faraonico ponte aereo per rifornire Berlino Ovest. Il blocco e il ponte aereo durano fino al maggio 1949: è il primo atto della guerra fredda; ne esce vincente l’immagine dell’Occidente per capacità ed efficienza: 277.728 voli per trasportare 2.110.213 tonnellate di merce. Alla fine degli anni '60 gli Stati Uniti hanno condotto una politica monetaria espansiva, stampando denaro per pagare la guerra del Vietnam. Poiché all'epoca tutte le principali valute erano legate al dollaro (attraverso il sistema di cambio fisso globale chiamato Bretton Woods), l'inflazione degli Stati Uniti si trasmetteva all'inflazione in Europa e altrove. Questo, a sua volta, portò alla graduale disgregazione del sistema di cambio fisso globale (tra il 1971 e il 1973). Great Society Obiettivi Eliminazione povertà ingiustizia razziale Il presidente Kennedy aveva proposto un taglio delle tasse abbassando l'aliquota marginale massima dell'imposta sul reddito del 20% (dal 91% al 71%), a partire dal febbraio 1964 sotto il presidente Johnson (tre mesi dopo l'assassinio di Kennedy). Yom Kippur War (1973) GUERRA DEL YOM-KIPPOUR* (1973) In October 1973, the day of Yom Kippur, the Egyptian and Syrian armies attacked Israel from the south (from the Sinai Peninsula) and from the north (from the Golan Heights), respectively. Israel was in serious difficulty during the first days of the war, but after the first few moments of initial confusion, proved successful on both fronts, threaten Cairo. The war ended after about twenty days with the announcement of a cease-fire between the two sides. During fighting in Egypt and Syria they were aided and supported by almost all Arab and anti-American, while Israel was supported by the US and European countries. After Yom Kippur War the Arab countries belonging OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) froze its oil exports to these countries. This process led to raising soaring oil prices, which in many cases increased more than three times compared to previous rates. The governments of Western European countries, the hardest hit by rising oil prices, they launched measures to reduce oil consumption and to avoid waste. In Italy, the government, headed by Mariano Rumor, launched a national plan of "austerity" for energy saving which provided immediate changes: the ban on driving on Sundays, the early end of the television programs, the reduction of street lighting and commercial. Along with these measures with immediate effect, the government also mailed a comprehensive energy reform by building, by Enel, nuclear power plants to limit the use of oil. *la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione Yom Kippur War (1973) Nell'ottobre 1973, il giorno dello Yom Kippur, l'esercito egiziano e quello siriano attaccarono Israele rispettivamente dal sud (dalla penisola del Sinai) e dal nord (dalle alture del Golan). Israele si trovò in serie difficoltà nei primi giorni di guerra, ma dopo i primi momenti di confusione iniziale, si dimostrò vincente su entrambi i fronti, minacciando il Cairo. La guerra si è conclusa dopo circa venti giorni con l'annuncio di un cessate il fuoco tra le due parti. Durante i combattimenti Egitto e Siria sono stati aiutati e sostenuti da quasi tutti gli arabi e gli antiamericani, mentre Israele è stato sostenuto dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. Dopo la guerra dello Yom Kippur i Paesi arabi dell'OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) hanno congelato le esportazioni di petrolio verso questi Paesi. Questo processo ha portato all'aumento del prezzo del petrolio, che in molti casi è aumentato più di tre volte rispetto ai tassi precedenti. I governi dei paesi dell'Europa occidentale, i più colpiti dall'aumento dei prezzi del petrolio, hanno lanciato misure per ridurre il consumo di petrolio e per evitare gli sprechi. In Italia, il governo, guidato da Mariano Rumor, ha lanciato un piano nazionale di "austerità" per il risparmio energetico che ha previsto cambiamenti immediati: il divieto di guidare la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi, la riduzione dell'illuminazione stradale e della pubblicità. Accanto a queste misure con effetto immediato, il governo ha anche inviato una riforma energetica globale attraverso la costruzione, da parte di Enel, di centrali nucleari per limitare l'uso del petrolio. Effetti 1) inflazione incontrollata (prezzi in aumento e minor potere d'acquisto del denaro). 2) crollo dell'attività produttiva, che si è verificato all'inizio, seguito da un periodo di stagnazione, stabile nei livelli di crescita; 3) la combinazione di stagnazione e inflazione è stata definita dagli economisti "stagflazione". "Si trattava di un fenomeno nuovo e sconosciuto. Non si era verificato nelle crisi precedenti ed era una notizia da libri di testo di economia. Durante la Grande Depressione del 1929, il crollo dell'attività produttiva aveva causato un crollo dei prezzi (deflazione), confermando, secondo gli studiosi di economia, che esiste un legame inscindibile tra i due fatti. Ora, invece, è accaduto proprio il contrario: la crisi del sistema produttivo è stata accompagnata da un aumento dei prezzi, cioè dell'inflazione" (Marelli-Salvalaggio). Iranian Revolution 1979 The Iranian Revolution produced a second massive oil price hike Le cifre sono spese incrementali rispetto a una base di riferimento in tempo di pace, di solito l'anno precedente allo scoppio del conflitto.Per questo motivo, la tempistica dello scoppio è importante. I costi della Guerra Fredda sono al netto delle guerre di Corea e del Vietnam; i limiti superiore e inferiore per la Guerra Fredda rappresentano linee di base alternative (il 1940 fornisce il limite superiore e il 1949 il limite inferiore). Lunga crisi (1958-1961), dovuta a adesione della Repubblica Il muro: federale tedesca alla Cee possibile ingresso l’immagine visibile della Germania nella Nato della divisione stabile Crescente esodo di berlinesi da est verso ovest Le autorità della Repubblica popolare tedesca, nel 1961, costruirono un muro che divideva in due la città East German Guard Towers Checkpoint Charlie, 1961 65 65 156 km, dapprima filo spinato, poi in cemento con interventi successivi, fino al muro di «quarta generazione», iniziato nel 1975, alto 3,6 metri Migrazioni stimate da Berlino Est a Berlino Ovest 1949-1961: 2.600.000 persone 1961-1989: 5.000 persone East–West differences before WWII The working-class share in 1925: East–West differences before the GDR existed bassa produttività del lavoro (tra il 45% e il 55% di quella della RFT Debito verso Bundesbak 1989 12 miliardi di dollari USA Errori Politica Economica Con l'ottavo congresso della SED (giugno 1971), Honecker, nella sua relazione, individuò tre punti di fondo della politica economica del Paese: l'aggancio dei redditi alla crescita economica (progettata al 4% annuo): il costo di questa operazione fu molto oneroso per lo Stato ed esso era già impegnato a sostenere i prezzi sovvenzionati (per alcuni generi fermi ai livelli del 1944 o persino del 1936), che nel 1988 pesavano sul 30% del bilancio; una liquidazione delle imprese private residue, che privò il Paese di 11.000 imprese di fondamentale importanza per il Paese e che complicò immensamente il lavoro del dipartimento per la pianificazione; un grande piano di edilizia popolare, che sottrasse investimenti nel settore manifatturiero (con conseguente invecchiamento dei macchinari). Vergalli - Lezione 1 Vergalli - Lezione 1 Vergalli - Lezione 1 Inflazione Il termine «inflazione» deriva dal latino «inflare», ossia gonfiarsi. Non è quindi un caso che già nell’Antica Roma si conoscesse il fenomeno del costante aumento dei prezzi e della svalutazione galoppante, sebbene stando agli ultimi calcoli Cesare sia considerato l’uomo più ricco di tutti i tempi. Nel 214 d.C., a causa del grave indebitamento dell’impero, l’imperatore Caracalla emise il doppio denario, detto anche antoniniano, il cui tenore di argento diminuì costantemente fino a trasformarsi in una moneta di rame con una sottilissima placcatura d’argento. A partire dalla fine del terzo secolo, l’impero venne letteralmente sommerso di monete di scarso valore. Benché avessero nomi altisonanti come solidus d’oro o siliqua d’argento, di fatto si trattava di spiccioli di rame placcati argento. In seguito all’instabilità politica, molte persone seppellivano enormi quantità di monete per metterle al sicuro dai saccheggi dei cosiddetti barbari. Monete ancora oggi oggetto di ritrovamenti, ma dal valore incerto. Vergalli - Lezione 1 Iperinflazione: Repubblica di Weimar Il 2 novembre 1923, la direzione delle ferrovie tedesche emise il ricardo.ch. Un uovo costava 150 miliardi. La dicitura sulla banconota recitava: «La cassa centrale delle ferrovie di Francoforte sul Meno pagherà un bilione di marchi al detentore della presente banconota non appena saranno nuovamente disponibili i mezzi di pagamento legali. La banconota sarà accettata a titolo di pagamento presso tutte le nostre casse». Due settimane dopo, in Germania entrò in vigore la riforma monetaria per contrastare l’iperinflazione. Fu introdotto il Rentenmark, cui nell’ottobre del 1924 seguì il Reichsmark (Goldmark), e ciò che restava del patrimonio della popolazione venne distrutto. La banconota da un bilione si era ridotta a valere un Rentenmark, la cui parità con il dollaro a sua volta era di 4,2:1. Il numero delle banconote era talmente elevato e valevano così poco che alla fine si utilizzavano per scaldare la stufa con la cartamoneta perché valeva meno della legna! Vergalli - Lezione 1 Iperinflazione 2 Complessivamente 30 000 persone erano impegnate nella produzione dei circa dieci miliardi di banconote emesse per contrastare l’inflazione. 30 fabbriche producevano la carta e 133 aziende terze con 1783 stampanti lavoravano giorno e notte per la tipografia del Reich. In totale, la banca del Reich emise 524 trilioni di marchi (un trilione ha 18 zeri), cui si aggiunsero altri 700 trilioni «d’emergenza» fatti stampare da 5800 città, comuni e imprese per fronteggiare la crisi economica. Vergalli - Lezione 1 Cause Il problema nacque nel 1914. La Grande Guerra sembrava inevitabile e la popolazione, ritirò dalla banca del Reich monete d’oro per un valore di 100 milioni di marchi. Di conseguenza, quest’ultima sospese l’incasso di banconote e monete. Il governo si finanziò attraverso la stampa di banconote. La quantità della moneta in circolazione quintuplicò dal 1914 al 1918 I costi astronomici del conflitto, dell’ordine di 164 miliardi di marchi, furono sostenuti soprattutto da diverse forme di prestiti obbligazionari e solo in minimissima parte da imposte belliche e aumenti delle tasse. L’idea era, una volta usciti vittoriosi, di ripagare i debiti a spese dei vinti… Le cose, come si sa, andarono diversamente e nel 1921 gli alleati quantificarono le richieste di riparazione a oltre 132 miliardi di Goldmark, pagabili in dollari, sterline o franchi francesi. Un compito impossibile per il governo della giovane Repubblica di Weimar, tanto più che il solo servizio del debito assorbiva il 126 per cento delle entrate dello Stato. Vergalli - Lezione 1 All’inizio della guerra, nel 1914, un dollaro era pari a 4,2 marchi. Ci vollero inizialmente 5 anni e mezzo per la prima decuplicazione del corso del dollaro. La seconda solo due anni e mezzo. Dopo l’assassinio del ministro degli esteri Walther Rathenau il 24 giugno 1922 si ruppero tuttavia gli argini, non da ultimo perché gli alleati pretesero la riparazione dei debiti in natura e all’inizio del 1923 i francesi occuparono il resto della regione della Ruhr per poter far valere meglio le loro rivendicazioni. Nell’ottobre del 1923, per moltiplicare il corso del dollaro da 440 milioni a 5,06 miliardi di marchi ci vollero otto giorni! Non sorprende quindi che lo stipendio fosse versato ogni giorno e che si cercasse di trasformare al più presto i contanti in beni materiali. Nei ristoranti il conto poteva raddoppiare durante il pasto e nelle chiese i parroci raccoglievano le offerte con i cesti della biancheria. Benché dopo la riforma monetaria iniziarono i cosiddetti «dorati anni Venti», fu solo nel 1928 che i salari reali medi raggiunsero nuovamente il livello del 1913. Vergalli - Lezione 1 Iperinflazione 3 Ungheria: Nel 1946 lo százmillió B-pengo (100 000 000 000 000 000 000 di pengo) fu la banconota in circolazione dal taglio più alto di tutti i tempi. Serbia: Alla fine del 1993 un chilo di pancetta costava 20 bilioni di dinari. Nel 1993 l’inflazione era di oltre un miliardo per cento: in dicembre il costo della vita era di 2839 volte superiore a novembre e di oltre sei miliardi in più rispetto all’inizio dell’anno. Argentina: Se nel 1935 un bilione di moneda nacional valeva 251,1 miliardi di dollari, all’inizio del 2005, qualora la valuta fosse stata ancora in circolazione, si sarebbero ricevuti solo tre centesimi. Particolarmente grave è stata l’inflazione nel 1989, con una punta del 4900 per cento. E neppure l’introduzione del peso nel 1991 ha contribuito ad alleviare la crisi; la situazione ha iniziato a migliorare lentamente solo dopo l’abolizione della parità innaturale con il dollaro nel 2002. Vergalli - Lezione 1 Iperinflazione 4 Zimbabwe: il 12 maggio 2006 il governo ha dichiarato che in aprile l’inflazione ha raggiunto il tasso record del 1042,9 per cento. Altri esempi d’inflazione galoppante: Bolivia (1985), Nicaragua (1988), Polonia (1989), Brasile (1989/90), Perù (1990), Zaire (1990/94), Russia (1990), Georgia (1992/94) e Angola (1994/97). Vergalli - Lezione 1 A million mark note being used as notepaper