Domande Psicologia della Persuasione PDF
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Queste sono domande su psicologia della persuasione. Coprono argomenti come gli esperimenti di Packard, la teoria degli usi e gratificazioni, l'analisi del contenuto e gli effetti dei media sui bambini. Il documento può essere utile per gli studenti di psicologia.
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Domande Psicologia della Persuasione 1. Gli esperimenti di Packard del 1957 indicarono come a seguito dell’esposizione subliminale durante un film di messaggi come ‘mangia pop corn’ le vendite dei prodotti nell’intervallo: aumentarono del 50%. 2. Gli ult...
Domande Psicologia della Persuasione 1. Gli esperimenti di Packard del 1957 indicarono come a seguito dell’esposizione subliminale durante un film di messaggi come ‘mangia pop corn’ le vendite dei prodotti nell’intervallo: aumentarono del 50%. 2. Gli ultimi studi sul rapporto tra variabili dell’audience: più che indicare un impatto differenziale delle variabili socio-demografiche o di motivazione tendono a farci concludere che la televisione ha un ruolo di livellamento delle conoscenze. (Appiattimento) 3. Secondo la Teoria Usi e Gratificazioni lo studio delle comunicazioni di massa deve: concentrarsi su ciò che spinge l’audience ad utilizzare i media. ciascun individuo seleziona ciò che lo gratifica, bisogni da soddisfare, ricerca di informazioni utili, ricerca argomenti utili per sostenere la propria posizione. 4. Secondo le prime teorie sulle masse, l’individuo nella folla è: privato della sua capacità di far riferimento ai propri standard normativi (condizione di anomia). 5. L’analisi del linguaggio dei media consente agli studiosi del comportamento sociale di: analizzare le rappresentazioni sociali condivise attraverso i contenuti prodotti dai media. 6. L’obiettivo dell’analisi del contenuto è: capire l’intenzione della fonte, gli stati interni dell’audience, le variabili antecedenti e conseguenti (letteralmente: Scopo più importante è determinare il contenuto manifesto delle comunicazioni scritte ed orali in modo tale da scoprire l’intenzione della fonte. Secondo scopo è quello di ricostruire gli stati interni di coloro che decidono di esporsi alla comunicazione. Terzo scopo è quello di cogliere il contenuto dei messaggi alle variabili antecedenti o a quelle che sono seguenti). 7. L’obiettivo principale dell’analisi del contenuto è: individuare l’intenzione della fonte attraverso il contenuto manifesto della comunicazione scritta e orale (letteralmente: Scopo più importante è determinare il contenuto manifesto delle comunicazioni scritte ed orali in modo tale da scoprire l’intenzione della fonte). 8. Negli studi effettuati entro l’analisi del contenuto per lo studio dei ruoli sociali (Clark, 1969) emerge come: le minoranze sono stereotipizzate e sottorappresentate. (letteralmente: Clark (1969) studiò i cambiamenti nelle rappresentazioni delle persone di colore a partire dai primi decenni del secolo, proponendo un modello a stadi per spiegare come le minoranze vengano via via considerate dai media. Inizialmente, la tendenza è ad ignorare la minoranza; in seguito i membri della minoranza cominciano ad essere rappresentati, anche se in forma ridicola o negativa. In una terza fase, detta di regolamentazione, membri della minoranza iniziano a ricoprire ruoli positivi, nella quarta fase la minoranza acquista piena rispettabilità. Due sono i fenomeni che caratterizzano rappresentazioni di minoranze: la stereotipizzazione e la sottorappresentazione) 9. Secondo la teoria dell’agenda setting i mass media: sono potenti veicoli d’informazione in grado di stabilire le priorità, le questioni più importanti ed i problemi più urgenti (letteralmente: sono potenti veicoli di notizie, di elementi informativi, grazie ai quali è possibile avere un resoconto di quanto avviene nella nostra comunità e al di fuori di essa. Il modo in cui i fruitori della comunicazione definiscono le questioni più importanti ed i problemi più urgenti, sarebbe il risultato di un processo che si origina nell’enfasi e nella priorità che i mezzi di comunicazione concedono ad ogni notizia). 10. Secondo recenti ricerche i bambini utilizzano i media: in modo selettivo, operando un controllo sulla scelta delle sequenze televisive d’interesse. 11. I risultati delle ricerche sul rapporto tra apprendimento scolastico e fruizione dei media indica come gli effetti siano dovuti: da un’interazione tra le caratteristiche del prodotto e del bambino (letteralmente: anche gli effetti sulle capacità creative siano ampiamente dipendenti da un lato dalle caratteristiche del prodotto offerto, e dall’altro dalle caratteristiche del bambino che si espone alla comunicazione). 12. Negli studi che analizzano il cambiamento degli stereotipi a seguito di esposizioni a messaggi: la credibilità della fonte è importante solo in condizioni di basso coinvolgimento dei soggetti. 13. Uno dei risultati più eclatanti della scuola di Yale è che: la credibilità della fonte non ha effetti immediati sul processo di comprensione mentre influenza il cambiamento di atteggiamento anche se l’effetto è di breve durata. 14. Gli svantaggi (limiti) dell’analisi del contenuto sono: poco valida, poco fedele, poco attendibile (letteralmente: il rischio più frequente nell’impiego dell’analisi del contenuto è l’abbassamento degli standard linguistici. Non è raro scoprire che i lavori, che impegnano l’analisi linguistica, fanno uso di tecniche di misurazione scarsamente valide e fedeli, poco affidabili dal punto di vista della replicabilità, che si basano su procedimenti di poco chiara esecuzione, che non sempre vengono eseguite facendo ricorso ad una codifica di tipo cieco). 15. Quali sono i vantaggi dell’analisi del contenuto: tutte le precedenti (ossia:1) è una tecnica non reattiva, 2) le comunicazioni di massa danno luogo a processi che coinvolgono milioni di persone contemporaneamente, 3) disporre di materiale registrato permette confronti longitudinali). 16. Secondo la Teoria dell’apprendimento sociale di Bandura, aumenta la disponibilità di risposta aggressiva nel fruitore del messaggio: tutte le altre risposte (ossia 1) se i comportamenti violenti descritti vengono ricompensati, 2) se le caratteristiche della persona cui si indirizzano gli atti violenti sono tali da farla assomigliare a qualcuno facilmente riconoscibile nell’ambiente di vita del fruitore; 3) se le caratteristiche della persona cui si indirizzano gli atti violenti sono tali da farla assomigliare a qualche gruppo facilmente riconoscibile nell’ambiente di vita del fruitore). 17. Secondo le ricerche svolte da Eron e coll. (1972): all’aumentare dell’esposizione dei soggetti ai messaggi televisivi aumenta l’aggressività. 18. I criteri di segmentazione dell’audience sono basati su: tutte le altre risposte (altre alternative: (ossia: 1) caratteristiche psicografiche, 2) aspetti comportamentali relativi all’uso dei media, 3) segmentazione demografica o geografica) (letteralmente: La divisione del mercato in segmenti avviene utilizzando diverse basi, o variabili di segmentazione, che sono: 1)variabili socio-demografiche, 2)variabili geografiche, 3) variabili comportamentali soprattutto rispetto alle abitudini di consumo, 4) variabili psicografiche) 19. Le tecniche di raccolta dei dati relativi ai comportamenti di fruizione televisiva e radiofonica sono 3: 1. Rilevatori elettronici, 2. Tecnica del diario, 3. Intervista telefonica 20. L’analisi del contenuto è: una tecnica di ricerca basata sulla registrazione, misurazione e valutazione dell’ammontare di unità di comunicazione prodotte dalla fonte circa un dato problema o una data categoria di persone 21. Lo studio della psicologia delle comunicazioni di massa interessa lo studio e l’analisi: delle relazioni tra gli individui fruitori dei messaggi ed i mezzi di comunicazione di massa che li producono. 22. Nell’ottica degli studiosi che utilizzano il metodo sperimentale, quali vantaggi offre l’analisi del linguaggio? tutte le altre risposte (ossia 1) consente l’analisi del materiale esistente senza imporre ai soggetti una reazione imposta dalla condizione sperimentale – tecnica non reattiva- 2) consente di fare confronti longitudinali utilizzando il materiale d’archivio, 3) le ricerche prodotte hanno un notevole impatto sociale rendendo significativa l’analisi dei contenuti veicolati dai mass media). 23. Quali delle seguenti fasi sono state analizzate nel modello proposto da McGuire \(6 fasi): tutte le altre risposte (le fasi sono: ESPOSIZIONE, ATTENZIONE, COMPRENSIONE E ACCETTAZIONE DEL MESSAGGIO, RITENZIONE DEL NUOVO ATTEGGIAMENTO E TRADUZIONE DELL’ATTEGGIAMENTO IN COMPORTAMENTO). 24. Secondo studi recenti sugli effetti dell’esposizione, l’identificazione dell’audience con i protagonisti delle cronache di suicidio: influenza la prestazione cognitiva e l’umore di chi ascolta la cronaca di suicidio [letteralmente: influenza sia la prestazione cognitiva attraverso un indirizzamento verso differenti canali di elaborazione, sia l’umore di chi ascolta la cronaca di suicidio]. 25. Secondo la teoria della coltivazione i mass media: non solo ci dicono a cosa dobbiamo pensare, ma soprattutto in che modo dobbiamo pensare, plasmando atteggiamenti e valori dell’audience [letteralmente.: non solo ci dicono le cose a cui dobbiamo pensare, ma soprattutto in che modo dobbiamo pensare ad esse. Si ritiene che la funzione principale dei mezzi di comunicazione di massa sia quella di agenti di socializzazione in grado di plasmare le percezioni, gli atteggiamenti, i valori ed i comportamenti dell’audience] 26. Le variabili socio-demografiche: modificano l’esposizione ed il ricordo 27. Il fine della segmentazione dell’audience è: l’interesse a raggiungere in maniera differenziata diversi tipi di audience. Altra risposta: la stima delle sue abitudini di consumo di informazione, segmentazione delle sue componenti geografiche, demografiche e sociali, per progettare, costruire ed emettere il messaggio. 28. I bambini possono essere definiti come: fruitori attivi di frequenze tv. 29. Secondo gli studi di Kelman una fonte dotata di potere: provoca effetti di condiscendenza. 30. Secondo gli studi di Kelman (1961) una fonte attraente: porta ad un processo di identificazione tra fonte e ricevente. 31. Un campione non probabilistico di audience si basa su: nessuna delle altre risposte (altre alternative: (ossia 1) procedure di selezione di tipo casuale a partire da una lista di campionamento, 2) procedure di selezione basate su stratificazione probabilistica dell’audience 3) procedure di selezione di individui in base alla probabilità che vedranno un determinato programma televisivo) (letteralmente: I campioni non probabilistici prevedono che la probabilità di inclusione non sia ugualmente distribuita tra tutti i membri della popolazione e sono: a) campionamento accidentale, b) campionamento volontario, c) campionamento a valanga: le persone contattate indicano un conoscente per continuare il sondaggio, d) campionamento per quote: individuazione di gruppi che rispecchino le proporzioni esistenti nella popolazione, e) campionamento per obiettivi: ricerca di uno specifico soggetto, rappresentante di una categoria significativa per gli scopi dell’indagine) 32. Il modello ELM della persuasione prevede che il grado di elaborazione delle informazioni intrapresa dal ricevente dipenda da: nessuna delle risposte o tutte (caratteristiche HSM) (altre alternative: 1) dalla sua motivazione all’accertamento della validità del messaggio 2) dalla sua motivazione alla gestione delle impressioni 3) dalla sua motivazione alla difesa delle proprie posizioni). (letteralmente: la motivazione e l’abilità del soggetto di elaborare il messaggio sono gli elementi chiave, i fattori e le condizioni essenziali per determinare il grado di probabilità con cui il ricevente adotterà il percorso centrale o periferico. Alcuni aspetti che si rivelati importanti nel determinare, in combinazione con la qualità delle argomentazioni, gli esiti del messaggio persuasivo in funzione della motivazione o dell’abilità sono: la ripetizione del messaggio; la rilevanza personale; il fatto di dover rendere conto dei propri giudizi (accountability); lo stato dell’umore; il numero delle fonti del messaggio; le differenze individuali nel bisogno di cognizione (need for cognition). 33. Quali sono i percorsi dell’ELM: centrale e periferico. (mentre i percorsi dell HSM sono sistematico e euristico, il percorso sistematico corrisponde al sistema centrale del modello ELM; letteralmente: Il percorso centrale è un processo di elaborazione attenta e di riflessione accurata sulle argomentazioni e sulle informazioni contenute nel messaggio persuasivo. Il percorso periferico riguarda invece un processo di elaborazione a basso sforzo cognitivo applicato ad elementi che non sono strettamente pertinenti al tema, ma sono piuttosto informazioni di sfondo o segnali periferici.) 34. Secondo il modello ELM se il soggetto è fortemente motivato all’elaborazione delle informazioni, il cambiamento di atteggiamento dipenderà: dalla qualità degli argomenti. 35. Secondo il modello ELM se il soggetto ha scarsa motivazione all’elaborazione delle informazioni, il cambiamento di atteggiamento dipenderà: dal livello di expertise (fonte esperta) della fonte. 36. L’insieme degli studi sulla ‘propaganda negativa’ nella politica portano a concludere che: la propaganda negativa non produce effetti chiari su nessuno degli elementi menzionati nelle altre alternative di riposta : (ossia 1) la propaganda negativa aumenta l’interesse dei cittadini verso la politica 2)la propaganda negativa produce un effetto boomerang sulla fonte della persuasione 3) la propaganda negativa aumenta le intenzioni di voto). 37. Quali sono i rischi più frequenti quando si applica l’analisi del contenuto? Abbassamento standard scientifici, uso di tecniche di misurazione scarsamente valide e poco affidabili dal punto di vista della replicabilità, problemi di affidabilità. 38. La distorsione “effetto della terza persona” si basa sulla tendenza a: stimare i mezzi di comunicazione di massa come più efficace sulle altre persone rispetto a quella esercitata su di sé. 39. Secondo la teoria della spirale del silenzio, le persone: elaborano rappresentazioni del clima di opinione dominante e tendono a comportarsi in linea con questa percezione OPPURE sono fortemente motivate ad evitare l’isolamento materiale e simbolico e le società tendono a promuovere l’integrazione marginalizzando chi devia dal contesto. 40. Secondo Cooper e Fazio (1984) le condizioni entro le quali si possono ottenere cambiamenti di atteggiamento dovuti alla dissonanza cognitiva sono: il comportamento contro attitudinale messo in atto deve produrre conseguenze indesiderabili e il soggetto deve sentirsi personalmente responsabile delle conseguenze prodotte. 41. Quali sono i vantaggi dell’analisi del contenuto: tutte le precedenti (altre alternative: (ossia:1) è una tecnica non reattiva, 2) le comunicazioni di massa danno luogo a processi che coinvolgono milioni di persone contemporaneamente, 3) disporre di materiale registrato permette confronti longitudinali). 42. Quali sono i rischi più frequenti quando si applica l’analisi del contenuto ai mass media? Spesso vengono applicate tecniche di misurazione poco adeguate. (letteralmente: Il rischio più frequente nell’impiego dell’analisi del contenuto è l’abbassamento degli standard scientifici. Molte volte la validità dell’analisi linguistica per la comprensione dei processi psicologici sottostanti rimane equivoca e poco ancorata a solide basi teorico-concettuali. Abbassamento standard scientifici: poca validità, poca affidabilità, non replicabilità) 43. 44. Chaiken e Eagly (1983) ipotizzano che: una fonte con attributi positivi abbia maggiore impatto se il canale è uditivo/visivo. 45. Chaiken e Eagly (1983) ipotizzano che: una fonte con attributi poco piacevoli abbia maggiore impatto se il canale è scritto. 46. Secondo l’Unimodel della persuasione i principali parametri che determinano il processo di elaborazione delle informazioni sono: tutte le precedenti (ossia: 1) la rilevanza soggettiva delle informazioni 2) la complessità del processo di elaborazione 3) la motivazione e la capacità dei riceventi). (altre alternative: (ossia: 1) la rilevanza soggettiva delle informazioni 2) la complessità del processo di elaborazione 3) la motivazione e la capacità dei riceventi). (letteralmente: il cambiamento degli atteggiamenti è l’esito di un processo che risponde alle stesse regole di qualsiasi altro processo epistemico di formazione dei giudizi. Di fronte al messaggio persuasivo, il ricevente cerca di farsi un giudizio sulla questione. La durata del processo di elaborazione dipende dalla motivazione personale e dall’abilità cognitiva. In questo caso gli autori distinguono, per quanto riguarda l’abilità cognitiva, tra aspetti di software (disponiblità e accessibilità in memoria delle informazioni rilevanti, ovvero delle credenze che formano la premessa maggiore del sillogismo) e aspetti di hardware (allerta, energia cognitiva disponibile in relazione al carico cognitivo: fonti di distrazione o rumori, aumentano il carico cognitivo e diminuiscono la possibilità di un’elaborazione approfondita) 47. Secondo le ricerche svolte da Eron e coll (1972): nessuna delle altre risposte (ossia: 1) il comportamento violento NON è causato dai media, poiché sono coloro che hanno un temperamento violento a scegliere i programmi violenti 2) non è possibile chiarire un rapporto causa-effetto tra esposizione a messaggi violenti e comportamento violento 3) non è vero che l’esposizione a messaggi violenti e comportamento violento non possono indurre comportamenti aggressivi). 48. Lo studio della psicologia della comunicazione di massa consente lo studio e l’analisi di: nessuna delle altre risposte (delle relazioni tra gli individui fruitori dei messaggi ed i mezzi di comunicazione di massa che li producono) (altre alternative: (ossia: 1) della relazione tra istituzioni e produttori dei differenti mezzi di comunicazione di massa 2) delle relazioni tra i grandi mezzi di comunicazione di massa 3) di come gli individui commentano ed analizzano tra loro eventi televisivi). 49. La relazione tra un evento televisivo di risonanza e le condotte di alcune categorie di persone interessa diversi livelli: 1. Cognitivo (sono i processi di recupero mnestico e l’attivazione di euristiche a rendere operative le gerarchie di importanza che si impongono alla mente e nel giudizio delle persone); 2. Narrativo (rende un evento di cronaca una storia capace di essere interpretata e valutata); 3. Emozionale (coinvolge lo spettatore nei percorsi della drammatizzazione e della contrapposizione tra i caratteri scenici del bene e del male) 50. Secondo le prime teorie sulle masse (Tarde e Le Bon), l’individuo nella folla è: privato della sua capacità di far riferimento ai propri standard normativi (condizione di anomia) (altre alternative: a) sempre consapevole dei propri comportamenti; b) consapevole dei propri comportamenti solo se i membri del suo gruppo non mostrano comportamenti eccessivamente irrazionali, c) consapevole dei propri comportamenti solo se controllato da un’autorità) (letteralmente: l’anomia è l’assenza di un riferimento normativo che dia senso alla condotta quotidiana dell’individuo (Durkheim); causata dallo smagliamento del proprio gruppo di riferimento, in cui l’individuo (proletario urbano) non si sente interprete di alcuna istanza culturale sfuocando così la propria identità sociale) 51. Il tipo di fruizione del messaggio definito “allocutorio” è caratterizzato dalla trasmissione simultanea di: 1. un’offerta di informazione realizzata centralmente, 2. concepita per un’attenzione immediata, 3. secondo uno schema temporale determinato dalla fonte. Sono queste le condizioni in cui si realizza in massimo grado la dipendenza del fruitore della comunicazione dai modi e dalle scelte di chi produce il messaggio 52. Cosa si intende per ingroup bias? Un fenomeno psicosociale che si manifesta quando, dovendo giudicare i comportamenti di un individuo o immaginando la ricompensa che a lui deve essere data per il comportamento messo in atto, si producono giudizi sopravvalutati, ossia delle sovrastime, rispetto ad una situazione di controllo, se l’individuo appartiene al proprio gruppo (ingroup), mentre il contrario accade, ossia una sottovalutazione della prestazione, se l’individuo da giudicare appartiene al gruppo degli altri (outgroup) 53. Sulla base del modello del bias linguistico intergruppo, in che modo stampa e televisione possono realizzare il favoritismo per l’ingroup? I comportamenti positivi dell’ingroup e negativi dell’outgroup sono descritti in termini più astratti, i comportamenti negativi dell’ingroup e positivi dell’outgroup, invece, in termini più concreti 54. Da cosa dipende la descrizione in termini astratti delle azioni positive dell'ingroup e azioni negative dell'outgroup: Dipende dal bias intergruppo che sarebbe maggiore in caso di identificazione personale 55. Secondo la teoria del trasferimento dell’emozione (Zillmann), durante la visione di un film dell’orrore: i maschi, essendo stati abituati a mostrare controllo emotivo nel caso di esposizione ad un film dell’orrore, sono portati a trasferire ed interpretare le esperienze di angoscia provate durante il film verso una susseguente sensazione di piacere (esiste una differenza con il genere femminile: le donne presentano un livello di angoscia maggiore) 56. Nell’ambito della teoria della coltivazione, con mainstreaming si intende: il processo attraverso il quale la visione televisiva conduce ad una omogeneizzazione nelle concezioni dell’audience 57. Nell’ambito della teoria della coltivazione, con resonance si intende: l’accettazione degli effetti dei media nei casi in cui vi siano altre cause esterne che si muovano nella medesima direzione 58. Secondo le ricerche svolte da Eron e coll (1972): nessuna delle altre risposte (altre alternative (ossia: 1) il comportamento violento NON è non è causato dai media, poiché sono coloro che hanno un temperamento violento a scegliere i programmi violenti 2) non è possibile chiarire un rapporto causa-effetto tra esposizione a messaggi violenti e comportamento violento 3) non è vero che l’esposizione a messaggi violenti e comportamento violento non possono indurre comportamenti aggressivi). 59. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria dell’apprendimento sociale (Bandura, 1977) sostiene: che la visione della violenza aumenti la disponibilità di risposte aggressive nel fruitore del messaggio, soprattutto se i comportamenti violenti vengono ricompensati 60. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria della catarsi (Feshback, Singer, 1971) sostiene che: attraverso la visione dei comportamenti violenti il soggetto vivrebbe delle fantasie vicarie in grado di scaricare i suoi impulsi aggressivi. La visione dei contenuti violenti avrebbe la funzione di valvola di sfogo. 61. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria della disinibizione (Berkowitz, Rawlings, 1963) sostiene che: la prolungata esposizione a comportamenti violenti rende questi ultimi degli eventi normali, diminuiscono così le inibizioni che normalmente impediscono di fare ricorso a questo tipo di comportamenti 62. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria dell’arosual (Berkowitz, Alioto, 1973) sostiene che: negli spettatori di comportamenti violenti si produrrebbe un eccitamento e quindi si determinerebbe un aumento del livello di attività e delle tendenze di risposta 63. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria dello stato d’animo (mood) sostiene che: gli spettacoli violenti provocano uno stato d’animo negativo e l’individuo tenderebbe a percepire gli eventi e a comportarsi in accordo con questo stato emotivo indotto 64. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria dell’ostracismo sostiene che: le persone che si comportano in maniera aggressiva vengono socialmente emarginate e per questo motivo dispongono di maggiore tempo per guardare la televisione 65. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria della predilezione (Feningstein, 1979) ipotizza che: la relazione tra visione di contenuti violenti e condotte aggressive vada indagata ad un livello sovraordinato. Entrambi i fenomeni si ritiene siano manifestazioni esteriori di una personalità aggressiva di fondo. Quindi persona violenta, predilezione per spettacoli violenti 66. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, la teoria del convenzionalismo (Wiegel, Jessor, 1973) sostiene che: vi sia una relazione causale negativa. Le persone che trascorrono buona parte del loro tempo davanti alla tv sono placide contraddistinte da una bassa inclinazione a commettere atti violenti. Il fatto che si espongano a messaggi violenti sarebbe indice della loro natura poco amante del rischio e delle condotte temerarie 67. Tra le teorie che hanno studiato il rapporto tra media e condotte aggressive, il Modello cognitivo dell’associazione semantica sostiene che: la visione di contenuti violenti attiva in memoria la relativa area semantica che interpreta le info in entrata, così da far in modo che le risposte comportamentali siano in accordo con esse. 68. Nell’ambito dello studio sui processi di identificazione come variabile di mediazione nei fenomeni imitativi, è emerso che: I soggetti che più facilmente possono identificarsi con il protagonista della notizia riferita dai media in quanto simili lui, sono più probabilmente destinati a subirne il fascino d’esempio. È anche possibile ipotizzare che gli elementi di somiglianza che il soggetto individua tra sé e il protagonista della storia di suicidio abbiano una funzione di richiamo dell’attenzione e di direzionamento dell’informazione verso un percorso di elaborazione approfondito. 69. Nell’ambito degli studi sui comportamenti prosociali, sono state identificate due condizioni che consentono la modificazione degli atteggiamenti stereotipici: 1. la presentazione di informazioni che razionalmente pongono in luce la scarsa validità degli stereotipi, controargomentandone i contenuti, 2. la presentazione di esemplari atipici che, senza bisogno di descrizioni verbali, di per se stessi, siano in grado di disconfermare lo stereotipo 70. Negli studi che analizzano il cambiamento degli stereotipi a seguito di esposizioni a messaggi: la credibilità della fonte è importante solo in condizioni di basso coinvolgimento dei soggetti. (letteralmente: Jhonston e Coolen (1995) hanno dimostrato che, anche nel cambiamento degli stereotipi che contraddistinguono le persone anziane e gli skinhead, la credibilità della fonte è rilevante solo in condizioni di basso coinvolgimento da parte dei soggetti. In condizioni di elevato coinvolgimento, al contrario, la manipolazione delle caratteristiche della fonte del messaggio non produce effetti significativi) 71. I bambini possono essere definiti come: fruitori attivi di frequenze tv. (letteralmente: I bambini sono tra i maggiori fruitori del mezzo televisivo e fin dai primi anni di vita trascorrono più ore al giorno davanti ad esso. Van der voort (1986) sostiene che i bambini possiedono propri criteri di giudizio per valutare ciò che gli viene proposto in tv e che tali criteri spesso non coincidono con quelli dello sperimentatore e degli adulti) 72. Secondo Morgan (1980), l’elevata fruizione televisiva sarebbe: negativamente correlata allo sviluppo di capacità di lettura dei bambini aventi QI medio-alto, mentre sarebbe positivamente correlata per i bambini aventi un basso QI 73. Nell’ambito degli studi che riguardano la fruizione dei mezzi televisivi da parte dei bambini, è emerso che: la presenza degli adulti influisce positivamente. Infatti, dove stimolati dagli adulti durante il momento della visione, la correlazione è positiva, mentre risulta insignificante quando non c’è la presenza di adulti. 74. I risultati delle ricerche sul rapporto tra capacità creative nei bambini e fruizione dei media indicano come gli effetti siano dovuti: da un’interazione tra le caratteristiche del prodotto e del bambino (letteralmente: anche gli effetti sulle capacità creative siano ampiamente dipendenti da un lato dalle caratteristiche del prodotto offerto, e dall’altro dalle caratteristiche del bambino che si espone alla comunicazione) 75. Nell’ambito dell’approccio definito “cognitivista”, le principali strutture cognitive che vengono utilizzate per ordinare le informazioni in entrata sono: le categorie e gli schemi 76. Le “categorie”: All’interno delle categorie sono contenute informazioni in massima parte di tipo descrittivo e definitorio. Attraverso operazioni di categorizzazione vengono fissate le coordinate generali che consentono di suddividere le informazioni in entrata in costellazioni significative. Una volta terminata questa fase, è allora possibile utilizzare conoscenze di tipo schematico per interpretare e organizzare la totalità delle informazioni presenti 77. Gli “schemi”: Concettualmente possono essere rappresentati come reticoli di informazioni che si articolano verticalmente in livelli gerarchicamente differenziati, a seconda del grado di specificità delle informazioni contenute e che si organizzano anche lungo la dimensione orizzontale, specificando le relazioni tra elementi differenti. Le articolazioni verticali degli schemi, a differenza di quelle categoriali, sono in grado di specificare i complessi legami che intercorrono fra differenti concetti. Gli schemi funzionano quali strumenti interpretativi dei dati provenienti dall’ambiente: li selezionano, li ordinano, li completano, facendo riferimento alle conoscenze immagazzinate in memoria, pertinenti in tale situazione 78. Nell’ambito delle inferenze di tipo goal-directed, i tentativi di persuasione sono interpretati: come un mezzo per difendere posizioni di interesse già acquisite o per conquistare delle posizioni di potere (es. politico pro e contro l’ambiente) 79. Banaji (1993) intende per “priming”: l’influenza che viene esercitata da una parola, capace di attivare un’area semantica, sui giudizi che in un momento successivo riguardano i concetti che sono contenuti nell’area e che sono collegati da legami associativi 80. I fenomeni di priming sono stati indagati, anche rispetto ai mezzi di comunicazione di massa, rimandando a tre dimensioni distinte: a) affettivo-valutativa - quanto mi piace quel prodotto?; b) cognitiva - cosa significa quella frase? Come posso descrivere quella persona?; c) comportamentale - provo oppure no quel nuovo tipo di detersivo? 81. Secondo Bower (1981), i costrutti maggiormente accessibili sono quelli che con maggiore probabilità verranno attivati per dare significato: a stimoli ambigui ed a situazioni che lasciano aperte più alternative interpretative 82. L’elemento che determina i fenomeni di influenzamento inconsapevole (subliminale) non è tanto ascrivibile alle modalità di presentazione dello stimolo, quanto: al grado di consapevolezza di cui il soggetto dispone circa le potenzialità che uno stimolo ha di influenzare le sue risposte 83. Cosa si intende per effetto montaggio o effetto marmellata (Stern): elementi di informazione appartenenti a storie differenti vengono, in fase di ricordo, mischiati fra loro nella ricostruzione di un’unica notizia, portando alla creazione di resoconti costituiti in maggior misura da elementi di fantasia (rispetto che da riscontri reali) 84. Rispetto all’organizzazione interna dei contenuti di una notizia, si parla di piramide invertita dal momento che: dapprima si propongono gli elementi più importanti, in seguito quelli secondari ed infine i dettagli di contorno. L’ultima porzione di notizia che viene consegnata rimanda quindi agli aspetti meno centrali. 85. Gli effetti derivanti dall’abusare di uno stesso codice generale di rappresentazione sono denominat:i interferenza proattiva 86. Per aggirare l’interferenza proattiva: sembrerebbe auspicabile attuare dei salti di argomento che portino ad un reset del sistema cognitivo di ricezione ed immagazzinamento in memoria 87. Nell’ambito degli studi sui canali di trasmissione è emerso che: il ricordo di materiale appreso attraverso la lettura appare significativamente superiore rispetto a quello appreso attraverso trasmissioni radiofoniche oppure televisive 88. Le variabili socio-demografiche: modificano l’esposizione ed il ricordo 89. Gli ultimi studi sul rapporto tra variabili socio-demografiche e di comunicazione di massa indicano come: appiattimento (livellamento delle conoscenze) (letteralmente: Ci si è anche chiesto se le modalità di fruizione e il tipo di mezzo preferito dipendono da variabili socio-demografiche dei fruitori, quali il livello di istruzione. I risultati della ricerca più che indicare un impatto differenziale delle variabili socio-demografiche o di motivazione tendono a farci concludere che la televisione ha un ruolo di livellamento delle conoscenze) 90. Gli ultimi studi sul rapporto tra variabili dell’audience: più che indicare un impatto differenziale delle variabili socio-demografiche o di motivazione tendono a farci concludere che la televisione ha un ruolo di livellamento delle conoscenze (appiattimento) 91. Lo studio della psicologia della comunicazione di massa interessa lo studio e l’analisi: individuare condizioni, fattori e situazioni che possono spiegare relazioni fra individui e mezzi di comunicazione 92. Quale delle seguenti affermazioni sul ruolo dell’umore nella persuasione è FALSA: l’umore non influenza la motivazione ad elaborare il contenuto del messaggio. 93. Con termine di audience ci si riferisce a: nessuna delle altre risposte (altre alternative: (ossia: 1) misura obiettiva della percentuale di persone che segue un programma ad una determinata ora 2) generico termine che indica il successo di un programma televisivo, 3) numero di persone che guarda un determinato canale televisivo). (letteralmente: con tale termine ci si riferisce ad un gruppo di persone che si forma come risposta ad un messaggio o che pre-esiste, in quanto realtà sociale, al messaggio stesso) 94. Con il termine audience ci si riferisce a: insieme di persone che si forma come risposta ad un messaggio o che preesiste al messaggio in quanto realtà sociale; (altre alternative: a) misura obiettiva della percentuale di persone che segue un programma ad una determinata ora, b) numero di persone che guarda un determinato programma televisivo, c) un generico termine che indica il successo di un programma televisivo 95. Sia nel caso in cui l’audience si formi in risposta ad un messaggio sia nel caso in cui preesista al messaggio, la relazione tra audience e messaggio: è di fruizione, nel senso che in ogni caso è la persona ad esporsi ai contenuti della comunicazione, a decodificarli, ad interpretarli ed integrarli 96. La teoria comportamentista ipodermica (Lasswell) riteneva che a seguito dell’esposizione al messaggio: i messaggi venissero recepiti allo stesso modo dell’audience, e che le risposte fossero immediate e dirette. (altre alternative: a) le risposte fossero mediate da processi di selezione percettiva, b) i messaggi venissero recepiti in funzione dello stato mentale del soggetto, c) le risposte fossero mediate dalle strutture cognitive preesistenti). (letteralmente: L’assunto da cui partiva la teoria ipodermica era che la condotta delle persone fosse determinata in larga misura dai meccanismi intraindividuali che operano tra lo stimolo ambientale e la risposta comportamentale. Si riteneva che il repertorio di risposte comportamentali fosse uniforme perché le persone erano caratterizzate da un corredo di tipo biologico precostituito, che determinava l’emissione di certe risposte al presentarsi di certe condizioni stimolo. A ciò si aggiungeva la convinzione che i mezzi di comunicazione di massa costituissero un’arma potente in grado di manipolare gli ascoltatori) 97. Nella teoria ipodermica (Lasswell) (definizione): la condotta delle persone è determinata in larga misura dai meccanismi intraindividuali che operano tra lo stimolo ambientale e la risposta comportamentale. Si riteneva che il repertorio di risposte comportamentali fosse uniforme perché le persone erano caratterizzate da un corredo di tipo biologico precostituito, che determinava l’emissione di certe risposte al presentarsi di certe condizioni stimolo. A ciò si aggiungeva la convinzione che i mezzi di comunicazione di massa costituissero un’arma potente in grado di manipolare gli ascoltatori 98. Secondo Lazarsfeld, nella sua opera “Ricerca nella comunicazione”, la ricerca sulla comunicazione deve analizzare: tutte le alternative; (altre alternative: a) chi emette il messaggio e a chi (fonte e target); b) cosa dice (messaggio); c) quali sono gli effetti) 99. Su cosa focalizza i suoi studi Lazarsfeld? C’è una relazione positiva tra le opinioni che la gente possiede e ciò che essa sceglie di leggere o ascoltare (posizione selettiva dell’audience) o Solo sugli effetti della comunicazione (letteralmente: Durante le elezioni presidenziali del 1940 venne realizzata un’altra ricerca da Lazarsfeld per capire quanto i media influenzassero gli orientamenti politici, il risultato fu che le discussioni faccia a faccia erano una fonte di influenzamento politico più importante di quella costituita dai mezzi di comunicazione. La gente veniva influenzata dai cosiddetti leader d’opinione: questi, a loro volta, avevano ricevuto informazioni dai mezzi di comunicazione. Fu così proposto il modello del flusso a due fasi, un modello sugli effetti della comunicazione in base al quale l’informazione scorre dai mezzi di comunicazione di massa ai leader d’opinione che, attraverso la discussione con i loro pari, diffondo a loro volta gli effetti della comunicazione nella comunità) 100. Come avviene per Lazarsfeld il processo di comunicazione a due fasi? Grazie ai leader d'opinione 101. Secondo il metodo del flusso a 2 fasi (Lazarsfeld 1948), i mezzi di comunicazione di massa: prima influenzano i leader d’opinione e poi, attraverso la discussione con i loro pari, diffondono gli effetti della comunicazione nella società (altre alternative: a) prima influenzano superficialmente gli individui e, in un secondo momento, in modo più stabile e consistente, b) prima influenzano gli individui meno influenti che, tramite la pressione sociale, influenzano i leader che prendono la decisione, c) nessuna delle precedenti) 102. Uno dei risultati più eclatanti della scuola di Yale è che: la credibilità della fonte non ha effetti immediati sul processo di comprensione mentre influenza il cambiamento di atteggiamento, anche se l’effetto è di breve durata (effetto latente) (letteralmente: Secondo la scuola di Yale, quando un individuo viene esposto ad una comunicazione ed è indotto ad accettare una nuova opinione, egli compie un’esperienza di apprendimento nella quale acquisisce una nuova abitudine verbale. Il prevalere della nuova risposta sulla precedente richiede, comunque, la creazione di incentivi, quindi di speciali ricompense oppure di punizioni, che motivino l’individuo ad accettare/rifiutare la nuova opinione. Hovland scoprì che la credibilità della fonte, a parità di contenuti del messaggio, non aveva effetti immediati sul processo di comprensione, mentre influenzava il cambiamento di atteggiamento, anche se l’effetto era di breve durata) 103. Cosa prevede l’effetto latente (Hovland e Kelman)? A seguito della dissociazione tra fonte e contenuto mediante il trascorrere del tempo, rimane solo in contenuto del messaggio a determinare la posizione d’atteggiamento fatta propria dal ricevente 104. Nella teoria dell’apprendimento sociale, Bandura sostiene che: un modello induce comportamenti precedentemente non adottati nella misura in cui fornisce elementi di informazione nuovi su come comportarsi. Mediante l’osservazione dei modelli, le persone si costruiscono una rappresentazione simbolica delle attività del modello, che poi guida il comportamento 105. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura: L’apprendimento di nuovi comportamenti mediante l’osservazione ha maggiore successo se le persone percepiscono che ricavano beneficio dal metterlo in atto (altre alternative: a) il comportamento appreso viene riprodotto solo quando un numero significativo di persone esercita pressioni dirette o indirette a metterlo in atto, b) i mezzi di comunicazione di massa esercitano la loro influenza sul comportamento solo a livello sociale e non individuale, c) la persuasione dipende dal tipo di elaborazione del messaggio (centrale o periferico) 106. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura, sono 4 i processi necessari per l’acquisizione di un nuovo comportamento: 1. Processi di attenzione, 2. Processi di ritenzione, 3. Processi di riproduzione motoria, 4. Processi motivazionali 107. Gli effetti della comunicazione sono più forti quando: il messaggio è coerente con le opinioni che il ricevente possiede, con i suoi valori e le sue disposizioni comportamentali 108. Da cosa è dato il project audience? Dalla stima della dimensione assoluta dell’audience in un dato momento (quante persone stanno fruendo di un determinato canale comunicativo) o da una media della dimensione dell’audience durante un intervallo di tempo 109. Cosa di intende per Households Using Television? La sommatoria delle stime dell’audience (ratings) per tutti i canali disponibili, cioè a dire la percentuale di famiglie che stanno guardando la televisione rispetto al numero totale di famiglie che potenzialmente potrebbero guardarla 110. Cosa di intende per Person Viewing Television? L’indice corrispondente che si riferisce ai singoli utenti 111. Cos’è lo share? L’indice impiegato per esprimere il valore percentuale di HUT. Esso fornisce una rappresentazione di come si distribuiscano le preferenze di tutte le persone che in un momento x stanno di fronte al televisore. Tecnicamente share identici in vari momenti della giornata corrispondono a rating differenti 112. Cos’è il punteggio di stima globale? Sintetizza l’ammontare di fruitori che i pianificatori di campagne pubblicitarie si propongono di contattare mediante il mezzo di comunicazione usato. 113. Nella valutazione dell’impatto di una campagna pubblicitaria è importante: L’audience che si è esposta all’insieme degli spot nel corso dell’intera campagna pubblicitaria (altre alternative: a) l’audience raggiunta in una singola occasione, b) il rapporto tra audience raggiunta e totale della popolazione, c) nessuna delle precedenti). 114. Il fine della segmentazione dell’audience è: l’interesse a raggiungere in maniera differenziata diversi tipi di audience. (letteralmente: I criteri in base ai quali l’audience viene segmentata sono le variabili, ossia gli attributi associati alle diverse categorie di persone. Le variabili demografiche sono le più frequentemente utilizzate: età, sesso, istruzione, reddito, occupazione, stato civile. Le variabili geografiche, le variabili comportamentali soprattutto rispetto alle abitudini di consumo. Le variabili psicografiche quali valori, preferenze, motivazioni, atteggiamenti) 115. 116. Una possibile interpretazione dell’effetto di Mera esposizione fornita da Zajonc (1968) prevede che: gli stimoli nuovi e non ripetuti inducono paura ed evitamento. (questo perché i risultati mostrano che all’aumentare della frequenza espositiva aumenta l’atteggiamento positivo e quindi gli stimoli nuovi e non ripetuti inducono paura ed evitamento). 117. Secondo gli studi di Bizer & Petty (2005), il frame positivo o negativo degli atteggiamenti verso i politici: ostacola l’efficacia della comunicazione persuasiva se negativo. 118. Secondo gli studi di Kelman una fonte credibile: provoca un cambiamento di atteggiamento basato su processi di internazionalizzazione. 119. Cosa sono i campionamenti probabilistici: procedure di tipo causale. 120. Quali sono i tipi di campionamento probabilistici: campionamento causale, campionamento sistematico, campionamento multifase, campionamento a gruppi. 121. Quali sono i tipi di campionamento non probabilistici: campionamento accidentale, campionamento attraverso la partecipazione di volontari, campionamento a valanga, campionamento per quote, campionamento per obiettivi. 122. Secondo la teoria della congruenza (Osgood e Tannenbaum, 1955): se la fonte non è ritenuta attraente e si ha un atteggiamento neutro verso l’oggetto del messaggio persuasivo, si hanno più probabilità di non accettare il contenuto del messaggio. 123. Nel modello ELM, l’umore può: tutte le precedenti (Fungere da segnale periferico quando il soggetto non elabora in modo approfondito il messaggio; Determinare la direzione verso la quale si orienta l’esito dell’attività cognitiva; L’influenza sul grado di approfondimento dell’analisi che il soggetto è disposto a compiere). 124. Effetti dei media sullo sviluppo cognitivo e apprendimento scolastico: Knowledge gap hipotesis: L’esposizione ai media aumenta la differenza fra bambini più e meno sviluppati. (a parità di età, a beneficiare maggiormente della visione della TV sarebbero i bambini che già possiedono le maggiori capacità cognitive e maggiori conoscenze, nonché status socio-economico) 125. Le contro-argomentazione sono messe in relazione con le opinioni preesistenti: soltanto se le argomentazioni che si presentano a sostegno di una data posizione sono particolarmente convincenti e nuove per il ricevente, questi ne risulterà influenzato. 126. Criticità del modello Elm di Petty e Cacioppo. tutte le precedenti (ossia: empiricamente i due percorsi possono avere effetti congiunti; c’è maggiore predittività dell'atteggiamento rispetto al comportamento, quando è basato su un percorso centrale; il modello è più descrittivo che esplicativo; la riflessione teorica sui due percorsi è asimmetrica). 127. Secondo Kruglanski il processo di cambiamento di atteggiamento: è uguale a qualsiasi processo epistemico di formazione dei giudizi. 128. Nel modello euristico-sistematico di Eagly e Chaicken le euristiche sono dettate da: determinanti cognitive, situazionali, e individuali. 129. La teoria comportamentista ipodermica riteneva che a seguito dell’esposizione al messaggio: i messaggi venissero recepiti allo stesso modo dell’audience, e che le risposte fossero immediate e dirette. 130. Secondo Eagly e Chaiken, nel modello euristico -sistematico, le euristiche sono “scorciatoie di percorso” di tipo: cognitivo. 131. Quale di queste alternative è falsa: ELM e Modello euristico-sistemico: non presentano differenze significative. 132. Con il termine audience ci si riferisce a: insieme di persone che si forma come risposta ad un messaggio o che preesiste al messaggio in quanto realtà sociale; 133. La teoria comportamentista ipodemica riteneva a seguito dell’esposizione del messaggio? I messaggi venissero recepiti allo stesso modo dall’audience, e che le risposte fossero immediate e dirette 134. Il modello detto degli effetti limitati dava grande rilevanza: alle caratteristiche sociodemografiche dell’audience 135. Secondo Lazarsfeld la ricerca sulla comunicazione deve analizzare: tutte le alternative; chi emette il messaggio e a chi (fonte e target); cosa dice (messaggio);quali sono gli effetti. 136. Secondo il metodo del flusso a 2 fasi (Lazarsfeld 1948), i mezzi di comunicazione di massa: prima influenzano i leader d’opinione e poi, attraverso la discussione con i loro pari, diffondono gli effetti della comunicazione nella società. 137. Secondo la teoria della dissonanza cognitiva (Festinger), l’efficacia del messaggio: dipende dal grado in cui riesce a ridare lo stato di dissonanza nella mente di chi lo percepisce 138. Quali delle seguenti fasi sono analizzate nel modello McQuail: comprensione e accettazione del messaggio 139. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale Bandura: L’apprendimento di nuovi comportamenti mediante l’osservazione è efficace se le persone percepiscono che ricavano beneficio dal metterlo in atto 140. Nella valutazione dell’impatto di una campagna pubblicitaria è importante: L’audience che si è esposta all’insieme degli spot nel corso dell’intera campagna pubblicitaria 141. In che modo l’umore influenza l’atteggiamento in condizioni di elaborazione cognitiva approfondita? L’umore positivo può far apparire le conseguenze dell’atteggiamento o dell’azione PIÙ DESIDERABILI E PIÙ PROBABILI, mentre L’UMORE NEGATIVO fa ritenere comunque desiderabili le conseguenze, ma MENO PROBABILI. 142. In che modo l’umore influenza l’atteggiamento in condizioni di probabilità media di elaborazione? L’umore NEUTRO porta ad un MAGGIOR IMPEGNO rispetto ai soggetti con UMORE POSITIVO. 143. In che modo l’umore influisce sull’atteggiamento? L’umore influenza i CRITERI DI VALUTAZIONE, la MOTIVAZIONE ad elaborare il contenuto del messaggio è sulle CAPACITÀ COGNITIVE. 144. Su quali piani si delinea l’effetto matching? Corrispondenza STRUTTURALE e corrispondenza FUNZIONALE 145. Cosa prevede corrispondenza funzionale dell’effetto matching? Prevede che i tentativi di persuadere saranno tanto più efficaci quanto più il messaggio FA LEVA SULLE FUNZIONE prevalentemente assolta da quel dato ATTEGGIAMENTO per l’individuo 146. Cosa prevede la corrispondenza strutturale dell’effetto matching? Prevede che una comunicazione basata su elementi cognitivi vs emotivi risulterà più efficace sulla componente attitudinale corrispondente rispetto alla non corrispondente 147. Cos’e l’effetto matching? indica l’influenza che si esercita nella condizione in cui la comunicazione persuasiva faccia leva sugli elementi specifici che caratterizzano l’atteggiamento relativo 148. Cosa prevede l’effetto latente (hovland e Kelman)? A seguito della dissociazione tra fonte e contenuto mediante il trascorrere del tempo, rimane solo in contenuto del messaggio a determinare la posizione d’atteggiamento fatta propria dal ricevente 149. Da cosa è dato il rating (stima dell’audience)? Dal rapporto tra il numero di apparecchi sintonizzati sul programma e il numero di apparecchi presenti in una certa area 150. In che modo si favorisce il proprio gruppo? I comportamenti positivi dell’ingroup e negativi dell’outgroup sono descritti in termini più astratti, i comportamenti negativi dell’ingroup e positivi dell’outgroup, invece, piu concreti. 151. La credibilità della fonte ha maggiori effetti se il messaggio è audio/video o scritto? Di fronte al messaggio FACILE l’ordine gerarchico è video/audio e poi scritto. Se è DIFFICILE (tecnico) è scritto 152. Gli ultimi studi sul rapporto tra variabili socio-demografiche e di comunicazione di massa, indicano come: Appiattimento (livellamento conoscenze) 153. Eron, ricerca longitudinale in un contesto naturale: Tanto MAGGIORE è l’esposizione a messaggi televisivi violenti, tanto è MAGGIORE l’aggressività di CONDOTTA 154. Ripetuta esposizione o mera esposizione: Stimolo ripetuto = più FAMILIARE e viene visto più positivamente. Atteggiamenti modificati da esposizione senza bisogni di rinforzi o argomentazioni a favore 155. Kruglanski=UNIMODEL: Il cambiamento di atteggiamento è l’esito di un PROCESSO che risponde alle stesse regole di qualsiasi altro processo EPISTEMICO di formazione di giudizi. La DURATA del processo di elaborazione dipende dalla MOTIVAZIONE personale e dalle ABILITÀ (hardware/software) 156. Su cosa focalizza i suoi studi Lazarsfeld? solo sugli effetti. Alle domande di Lasswell: Chi dice? Cosa? A chi? Con quale effetto? La riposta è 157. Definizione audience: La PERCENTUALE della popolazione che ascolta una particolare stazione o programma 158. La teoria ipodermica: Tutte le precedenti (condotta delle persone determinata da meccanismi intraindividuali, i messaggi percepiti nello stesso modo dall’audience, risposte sono immediate e dirette) 159. Cosa influisce sul processo di elaborazione delle informazioni per Kruglanski? MOTIVAZIONE e ABILITÀ cognitiva 160. INDIPENDENTEMENTE dalla natura del messaggio, secondo Kruglandski afferma che quando questo è COMPLESSO, risulta più PERSUASIVO tra i riceventi con: ALTA motivazione e alta abilità cognitiva 161. Eron: Conseguenze della visione di FILMATI violenti: Relazione CAUSALE che vede i comportamenti aggressivi, anche solo parzialmente, effetto delle ESPOSIZIONI ai messaggi televisivi. 162. Su cosa si focalizza la teoria degli effetti limitati? Il focus dell’analisi è centrato sulle CARATTERISTICHE dell’audience 163. Quali tecniche sono state utilizzati da Berlusconi e Prodi? Berlusconi la METAFORA, Prodi UMORISMO e CONTRASTO 164. Da cosa dipende la descrizione in termini astratti delle azioni positive dell’in-group e su azioni negative dell’out-group: Dipende da BIAS inter-gruppo che sarebbe MAGGIORE in caso di IDENTIFICAZIONE personale 1. Spiegare in base a cosa le persone accettano in misura minore una formulazione negativa: La POSITIVA l’accetti DIRETTAMENTE e poi la verifichi, mentre la NEGATIVA è più DISPENDIOSA perché prima va TRASFORMATA in positiva e poi elaborata (perché quando sono proposte affermazioni positive, il sistema cognitivo umano opera considerandole per principio vere e solo in un secondo momento vengono messe in atto delle procedure di verifica. Invece, elaborare una frase in forma negativa risulta maggiormente complesso e dispendioso, in quanto il sistema deve preliminarmente prendere in carico la frase nella sua formulazione positiva e poi operare le opportune trasformazioni) 165. Cosa può scaturire dalla dissonanza cognitiva: Incremento DELL’AROUSAL (attivazione emotiva di disagio) 166. Metodo di rilevazione dell’audience: RATING 167. Ricerca di Ajello, sono risultati salienti 3 tipi di comunicazione per i 3 tipi di elettori della margherita? ; Si 168. Secondo Losito, il centrodestra si caratterizza per il riferimento a: Tutte le risposte. (pericolo comunista, demonizzazione pubblico, statalismo) 169. Su cosa si poneva l’attenzione nelle campagne pubblicitarie del centrodestra analizzate da Losito? Riferimento reiterato al pericolo COMUNISTA, con DEMONIZZAZIONE del pubblico ed ESALTAZIONE del privato. 170. Obiettivi analisi del contenuto: interazione della fonte, stati interni dell’audience, variabili antecedenti e conseguenti 171. Teoria dell’incastonamento: inserire parole o forme del corpo attraverso l’uso di luci e ombre 172. Teoria della dissonanza cognitiva: ricompensa esterna debole per avere un cambiamento di atteggiamento 173. 4 i e 4 c (per cosa stanno le i): Impatto, interesse, informazione e identificazione (mentre le 4 c sono comprensione, credibilità, coerenza e convinzione) 174. - Messaggio subliminale in che modo influenza 175. - Fonte attraente per Kruglanski(?mi pare) 176. - Raven e Kruglanski: potere sociale basato sulla coercizione, cosa produce 177. - Rapporto tra paura e persuasione: (esiste una relazione curvilinea tra paura e persuasione: aumentando la tensione aumenta anche il cambiamento provocato fino ad un punto ottimale oltre il quale avviene l’opposto) - Motivazione alla giustificazione del sistema -> 2. Teoria della giustificazione del sistema: le persone, guidate da motivi etnocentrici, costruiscono la solidarietà dell'ingroup difendendo e giustificando interessi e identità dei membri del proprio gruppo contro quelli degli altri gruppi. 3. La giustificazione del sistema: è volta a catturare il bisogno psicologico e sociale di attribuire legittimità allo status quo e di riferirsi adesso come a qualcosa di buono, giusto, naturale, desiderabile e inevitabile 4. Cosa utilizzano le persone per giustificare il sistema? una motivazione ideologica generale volta a giustificare l'ordine sociale esistente 5. Jost (2001), la giustificazione del sistema: Se dunque esiste una motivazione alla difesa e alla giustificazione dello status quo, come sostiene la teoria della giustificazione del sistema, allora diviene probabile che le persone utilizzino stereotipi ed altre modalità razionalizzanti volti a sostenere la legittimità del sistema prevalente, soprattutto quando esso è minacciato o attaccato. 6. Quale motivazione spinge le persone a giustificare il sistema? Il bisogno di attribuire legittimità allo status quo 178. Teoria dell’autopercezione di Bem: ( meccanismo cognitivo le persone arrivano a conoscere i propri atteggiamenti osservando i propri comportamenti e le condizioni in cui essi avvengono; questa teoria pone importanza sull’interpretazione cognitiva degli effetti della dissonanza, inoltre ha 2 effetti dove la dissonanza non si genera e sono l’effetto estremizzazione dell’atteggiamento (possiamo affermare che è l’osservazione del proprio comportamento da parte dell’attore a farli dedurre l’atteggiamento sottostante) e poi l’effetto di sovragiustificazione (comportamento giustificato da fattori esterni ed è meno positivo nei confronti del compito)). 179. In cosa consiste la tecnica dell’incastonamento (uso di ombreggiature per nascondere un messaggio) 180. Priming subliminale di un M/P ha maggiore probabilità di influenzare il comportamento d'acquisto quando? D. quando c'è corrispodenza tra scopi dei target e i bisogni che il prodotto pubblicizzato puo soddisfare. 181. cosa si intende per agenda setting? D. i mass media influenzano la rilevanza che il pubblico attribuisce ai problemi tramite la variazione dell'attenzione sui problemi stessi... 182. Agenda setting: (modello che affronta il non sempre lineare rapporto tra i contenuti della rappresentazione del mondo e gli individui appartenenti ad una comunità che hanno elaborato e a quelli che sono proposti da mezzi di comunicazione di massa; ci sono tre tipi di agenda pubblica o dell’audience, proposta dai mezzi di comunicazione e quella della classe politica. Secondo questo modello i media aprirebbero una finestra alternativa dell’esperienza diretta giungendo a creare strutture conoscitive ampiamente indipendenti dall’acquisizione di informazioni attraverso le tradizionali vie di socializzazione. LIMITE è quello di non considerare le componenti semantiche proprie del messaggio e le preesistenti strutture conoscitive dell’individuo-ascoltatore). 183. Quali di queste alternative è VERA rispetto al modello euristico sistematico? Il sistematico può sopprimere l’euristico 184. Rispetto al modello ricezione per accettazione quale di queste è vera: tendenza curvilinea, a livelli medi di autorità la persuasione è massima 185. Cosa non influenza l’atteggiamento: la circolarità 186. Obiettivi dell’analisi del contenuto: intensione della fonte, stati interni dell’audience , variabili antecedenti e conseguenti 187. secondo la teoria dell'agenda setting i mass media: sono potenti veicoli di informazione in grado di stabilire la priorità le questioni più importanti e i problemi più urgenti 188. secondo la teoria degli Usi e gratificazioni lo studio delle comunicazioni di massa interessa lo studio e l’analisi: interessi di ciò che spinge i soggetti ad utilizzare i media 189. L’effetto della propaganda negativa: non ci sono effetti rilevanti 190. Le contro argomentazioni emesse in relazione con le opzioni preesistenti: soltanto se le argomentazioni che si presentano a sostegno di una data posizione sono particolarmente convincenti e nuove per il ricevente, questi ne risulterà influenzato. 191. Nel modello di Cooper e Fazio il cambiamento avviene quando: il comportamento controattitudinale deve avere le conseguenze negative che il soggetto deve sentirsi responsabile (dissonanza cognitiva) 192. Legame fra comportamenti di fruizione dei media e apprendimento: dipende dalle caratteristiche del prodotto offerto e dalle caratteristiche del bambino 193. Effetti di una fonte credibile secondo Kelman e Hovland: il messaggio produce accettazione ma solo nell’immediato 194. Da un analisi in termini di potere sociale del processo di escalation del conflitto tra A eB si evidenzia che: A e B esercitano il potere basato sulla coercizione 195. Secondo lo studio di Pierro, Cicero e Raven del 2005 sulla relazione tra stili di Leadership del supervisore e accettazione delle tattiche di potere: la leadership trasformazionale e/o carismatiche è associata all’accettazione di stili SOFT di potere mentre quella transazionale è associata a forme HARD di potere. 196. Nell’ambito della New Field Theory proposta da Bales la polarizzazione dei membri del gruppo riguarda: la presenza di disaccordo tra i membri stessi 197. Secondo Jost e Bananss(1994) la motivazione alla giustificazione del sistema si riferisce: al bisogno di attribuire legittimità allo status quo e di riferirsi ad esso come qualcosa di giusto, naturale ed evitabile. 198. Secondo la teoria della giustificazione del sistema di Jost e colleghi: i membri dei gruppi svantaggiati sostengono con maggiore probabilità lo status quo soprattutto quando gli interessi personali e di gruppo hanno scarsa rilevanza 199. French e Raven definiscono il potere: influenza potenziale 200. Assessment ricerca Pierro, De Grada: correla positivamente con forme SOFT di potere 201. Raven nel 1956: 6 basi sociali sul potere (nella formulazione Raven identifica una sesta fonte di potere quello di informazione) 71) Secondo la teoria della dissonanza cognitiva (Festinger) L’efficacia del messaggio: Dipende dal grado in cui riesce a ridare(RIDURRE?) lo stato di dissonanza nella mente di chi lo percepisce. 202. APPELLO DI LUGLIO 203. Studi su propaganda politica cosa portano a concludere? 204. Secondo la teoria dell’immunizzazione di McGuire (1964): se in precedenza l’individuo ha già fronteggiato argomenti contro-persuasivi, sarà maggiormente in grado di conservare i cambiamenti di atteggiamento provocati precedentemente. 205. Trattamento immunizzazione 206. Cosa aggiunge Fazio al modello, ( FORSE: nel MODE i modelli sociali agiscono solo quando l’attore è sufficientemente motivato per considerare in modo analitico le conseguenze delle sue azioni 207. modello effetti limitanti a cosa dava rilevanza 208. pubblicità subliminale scelta del marchio: (la pubblicità subliminale può influenzare la scelta del marchio secondo Karremans, Stroebe e Claus attraverso alcune condizioni, ovvero che il marchio o il prodotto sia: di gradimento alla persona, si associ con uno scopo o un bisogno che sia rilevante per l’individuo, e che on sia cronicamente disponibile in memoria. Nel complesso possiamo sostenere che quando e se il prodotto non si combina con un certo stato motivazionale o non è rilevante a soddisfare lo stato motivazionale, il priming subliminale non ha alcun potere persuasivo. Tuttavia quando questo accade, il priming subliminale è in grado di influenzare la scelta e il consumo di un determinato prodotto anziché di un altro, anche se quest’ultimo potrebbe soddisfare il bisogno in maniera altrettanto adeguata. FACENDO IL PRIMING SUBLIMINALE DI UN CONCETTO O DI UN PRODOTTO/MARCHIO LO SI RENDE TEMPORANEAMENTE PIU’ ACCESSIBILE, TUTTAVIA SE IL PRODOTTO è Già UTILIZZATO ABITUALMENTE IL PRIMING SUBLIMINALE AVRA’ SCARSO EFFETTO IN QUANTO IL PRODOTTO E’ GIA’ MOLTO ACCESSIBILE IN MEMORIA E CONSUMANTO FREQUENTEMENTE.) 209. Cosa ha influenzato la teoria dell’ago ipodermico? Il comportamentismo 10) Secondo recenti ricerche bambini che utilizzano media: In modo selettivo, operando un controllo sulla scelta delle sequenze televisive d’interesse 36) L’insieme degli studi sulla propaganda negativa nella politica portano a concludere che: La propaganda negativa non genera effetti chiari su NESSUNO degli elementi menzionati nelle altre alternative di risposta (Propaganda aumenta l’interesse dei cittadini VERSO la POLITICA; produce un effetto BOOMERANG sulla FONTE; AUMENTA INTENZIONI di voto) 50) Secondo gli studi di Bizer e Petty (2005), il frame, positivo o negativo degli atteggiamenti verso i politici: Ostacola l’efficacia della comunicazione persuasiva se è negativo 1. Si percorre via euristica quando ci sono: Disponibilità, accessibilità e affidabilità percepita (più o meno la risposta era così) 2. Cosa influisce sul processo di elaborazione delle informazioni per Kruglanski? Motivazione e abilità cognitiva (da loro dipende la durata del processo di elaborazione) 3. Ripetuta esposizione (mera esposizione): Stimolo ripetuto = più familiare – vissuto più positivamente – atteggiamenti modificati da esposizione senza bisogno di rinforzi o argomenti a favore 4. Secondo una prima spiegazione di Zajonc, la mera esposizione può influire sulla persuasione perché: stimoli nuovi e sconosciuti provocano paura ed evitamento 5. Relazione tra forza della paura indotta e ampiezza dell’effetto persuasivo: lineare e positivo: più l’appello è forte più è probabile il convincimento dei riceventi 6. Meta-analisi di Witte e Allen sugli effetti della paura: paura indotta attraverso messaggio persuasivo esercita effetto debole ma sistematico su atteggiamenti, comportamenti e intenzioni dei riceventi 7. Frame negativo, effetti nella politica: La variazione del frame contribuisce ad attivare selettivamente informazioni che il ricevente ha già nella sua memoria a lungo termine e ad attribuire un peso differenziato a considerazioni che possono essere conflittuali, pur essendo ugualmente pertinenti ai giudizi che il ricevente deve formulare. Le persone che possiedono più conoscenze circa la politica sono influenzate dalla variazione di frame più di quelle meno competenti. Il ricevente quando si definisce un oppositore (dell'uno o dell'altro candidato), adotta un frame negativo, che lo rende più resistente alla persuasione rispetto al frame positivo. 8. Secondo Kelman: una fonte credibile provoca più probabilmente un cambiamento di atteggiamento in termini di internalizzazione, vale a dire di integrazione della nuova opinione nel sistema di credenze e di valori preesistente; Una fonte attraente porta ad un processo di identificazione, ovvero al cambiamento di atteggiamento motivato dal desiderio di stabilire una relazione gratificante con la fonte o comunque di sentirsi psicologicamente vicino a questa; Una fonte dotata di potere raggiunge probabilmente effetti di condiscendenza, cioè di cambiamento superficiale dell'atteggiamento dovuto soprattutto al fatto che il ricevente riconosce alla fonte il controllo di ricompense e punizioni al proprio riguardo. 9. Secondo gli studi di Kelman, una fonte credibile: provoca un cambiamento di atteggiamento basato su processi di INTERNALIZZAZIONE (integrazione della nuova opinione nel sistema di credenze e di valori preesistente 10. Secondo i risultati ottenuti da Hovland e Weiss (1951) e poi da Kelman e Hovland (1953) una fonte credibile: Influisce SULL’ACCETTAZIONE dei contenuti del messaggio solo NELL’IMMEDIATO (sleeper effect: mentre nell'immediato la caratteristica di credibilità della fonte influisce sulla motivazione all'accettazione dei contenuti, con il passare del tempo i riceventi ricordano in modo dissociato argomenti e fonte, quindi basano l'opinione maggiormente sui primi e fanno scomparire l'effetto di quest'ultima) 11. Uno dei risultati più eclatanti delle ricerche proposte dalla scuola di Yale è che: la credibilità della fonte non ha effetti immediati sul processo di comprensione mentre influenza il cambiamento di atteggiamento anche se l’effetto è di breve durata (effetto latente) 12. Cosa prevede effetto latente (Hovland e Kelman): A seguito della DISSOCIAZIONE tra fonte e contenuto mediante il trascorrere del TEMPO, RIMANE solo il CONTENUTO del messaggio a determinare la posizione d’atteggiamento fatta propria dal ricevente 13. Rispetto al modello Ricezione x Accettazione, quali di queste è vera: tendenza curvilinea: la persuasione è massima a livelli medi di autostima (anche intelligenza) 14. Assunti di base dell'approccio della risposta cognitiva: (Reazione soggettiva media tra esposizione al messaggio e cambiamento di atteggiamento?, 4 assunti che riguardano esposizione al messaggio, risposte cognitive e cambiamento di atteggiamento) 15. Secondo la teoria della dissonanza cognitiva (Festinger), l’efficacia del messaggio: dipende dal grado in cui riesce a ridurre lo stato di dissonanza nella mente di chi lo percepisce (il messaggio deve poter ridurre la dissonanza attraverso l’azione suggerita. La sua efficacia è prevedibile in relazione al ruolo della comunicazione in quanto capace di produrre o ridurre dissonanza. È quest'ultima la condizione che rende tanto più facile e veloce l'acquisizione e l'accettazione del messaggio, in quanto capace di ristabilire una condizione di consonanza) 16. I risultati ottenuti dagli studi sulla dissonanza cognitiva (Festinger e Carlsmith, 1959) indicano che: il cambiamento di atteggiamento risulta massimo quando la ricompensa esterna all’attuazione di un comportamento contro-attitudinale è bassa (il cambiamento di atteggiamento risulta massimo quando la ricompensa esterna è appena sufficiente per ottenere la condiscendenza all'attuazione del comportamento contro-attitudinale, ma non abbastanza elevata per giustificarlo; infatti nell’esperimento 1 o 20 dollari, coloro che cambiavano completamente atteggiamento erano coloro che avevano ricevuto 1 dollaro e coloro che avevano ricevuto 20 dollari avevano giustificato la bugia attraverso la ricompensa di denaro) 17. Teoria dell’autopercezione di Bem suggerisce che il cambiamento di atteggiamento deriva da: (Processo inferenziale?) 18. Come avviene per Lazarsfeld il processo di comunicazione a due fasi? Grazie ai leader d'opinione 19. Definizione di audience: La percentuale della popolazione che ascolta una particolare stazione o programma 20. Con il termine audience ci si riferisce a: Nessuna delle altre risposte: (misura obiettiva della percentuale di persone che segue un programma in una determinata ora; generico termine che indica il successo di un programma televisivo; numero di persone che guarda un determinato canale televisivo) 21. I campioni probabilistici si basano su procedure: di selezione di tipo casuale, che consentono a ciascun membro della popolazione di avere la stessa probabilità di inclusione nel campione 22. Obiettivo principale dell’analisi del contenuto: individuare l’intenzione della fonte attraverso il contenuto manifesto della comunicazione scritta o orale 23. Scopi dell’analisi del contenuto: determinare il contenuto manifesto delle comunicazioni scritte o orali in modo tale da scoprire l'intenzione della fonte (capire le intenzioni della fonte); ricostruire gli stati interni di coloro che decidono di esporsi a quella comunicazione (s tati interni dell’audience); collegare il contenuto dei messaggi prodotti alle variabili antecedenti o a quelle che sono conseguenti (variabili antecedenti e conseguenti) 24. Quali sono i vantaggi dell’analisi del contenuto: Tutte le precedenti: tecnica non reattiva (non corre il rischio di creare una situazione che non si sarebbe realizzata oppure di interferire con lo spontaneo e naturale fluire degli eventi, non danno luogo ad artefatti, la rilevanza sociale dell'oggetto di ricerca è fuori di dubbio); le comunicazioni di massa danno luogo a processi che interessano anche milioni di persone contemporaneamente e questo rende indubbiamente significativa l'analisi dei contenuti da esse veicolati; il fatto di poter disporre di materiale registrato o di archivio, rende possibili confronti longitudinali (analisi del linguaggio?) 25. A cosa serve l’analisi del linguaggio? Serve a mettere in luce come i contenuti dei media costituiscano delle immagini o dei ritratti di rappresentazioni sociali condivise 26. Teoria usi e gratificazioni: Studi sulle motivazioni e sulle gratificazioni che derivano dall'utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa 27. Teoria agenda setting: Indica a quali info prestare attenzione (COSA) e la loro importanza relativa in un dato momento – indica priorità (VALORI) 28. Distorsioni sistematiche motivazionali denominate “effetto terza persona”: Si tratta della tendenza a stimare l'influenza dei messaggi persuasivi veicolati dai mezzi di comunicazione di massa come più efficace sulle altre persone rispetto a quella che si esercita su di sé. Gli individui mostrerebbero la tendenza a considerare se stessi come più capaci di altri di cogliere criticamente il tentativo di persuasione dei messaggi veicolati dai media 29. Secondo le ricerche svolte da Eron e Coll. (1972): Nessuna delle precedenti: (comportamento violento non è causato dai media, poiché chi ha temperamento violento sceglie programma violento; Non è possibile chiarire un rapporto causa-effetto tra esposizione a messaggi violenti e comportamenti violenti; Non è vero che l’esposizione a messaggi violenti e comportamento violento non possono indurre comportamento violento) 30. Secondo le ricerche svolte da Eron e coll. (1972): all’aumentare dell’esposizione dei soggetti ai messaggi televisivi aumenta l’aggressività 31. Eron: ricerca longitudinale in contesto naturale: Tanto maggiore è l’esposizione a messaggi televisivi violenti tanto maggiore è l’aggressività di condotta 32. Secondo la Teoria dell’apprendimento sociale di Bandura (1977), aumenta la disponibilità di risposta aggressiva nel fruitore del messaggio: tutte le altre risposte: (se i comportamenti violenti descritti vengono ricompensati; se le caratteristiche della persona cui si indirizzano gli atti violenti sono tali da farla assomigliare a qualcuno facilmente riconoscibile nell’ambiente di vita del fruitore; se le caratteristiche della persona cui si indirizzano gli atti violenti sono tali da farla assomigliare a qualche gruppo facilmente riconoscibile nell’ambiente di vita del fruitore (pag 96)) 33. Livello di istruzione – grado coinvolgimento – ricordo notizia – modalità di fruizione: Maggiore istruzione = carta stampata – Minore istruzione = TV – La TV ha un ruolo di livellamento delle conoscenze nonostante impatti sociodemografici e motivazionali diversi 34. Quali tecniche retoriche sono state utilizzate da Berlusconi e Prodi: metafore per Berlusconi e contrasto e umorismo per Prodi 35. Ricerca di Ajello: sono risultati salienti i tre tipi di comunicazioni per i tre tipi di elettori della Margherita: Si -domande sulle tecniche retoriche: "Il resoconto è arricchito con dettagli..." "Formulazione della versione opposta a quella rifiutata o problematica..." - Studi su propaganda politica cosa portano a concludere? 1. Quale tra gli attributi di un atteggiamento non è determinante nell'influenzare il processo di comunicazione persuasiva: -->A. Circolarità 2. Il priming subliminale di un messaggio pubblicitario ha maggiore probabilità di influenzare il comportamento d'acquisto quando? -->D. quando c'è corrispondenza tra scopi dei target e i bisogni che il prodotto pubblicizzato può soddisfare. 3. cosa si intende per agenda setting? A. i mass media cercano di recepire e soddisfare l'interesse del pubblico sugli argomenti percepiti come rilevanti. B. i mass media influenzano direttamente gli atteggiamenti politici delle persone. C. i mass media influenzano l'organizzazione della vita quotidiana delle persone. D. i mass media influenzano la rilevanza che il pubblico attribuisce ai problemi tramite la variazione dell'attenzione sui problemi stessi LEADERSHIP 1) Nel nuovo modello (IPIM) di Raven (1992) la legittimità della DIPENDENZA è basata… a) Su una norma che obbliga una persona a fornire sostegno a chi necessita di assistenza 2) Nel nuovo modello (IPIM) di Raven (1992) la legittimità dell’EQUITÀ è basata: a) Su una norma che obbliga il target di influenza a compensare sacrifici e sforzi dell’agente di influenza 3) Secondo il nuovo modello IPIM di Raven, il potere legittimo della RECIPROCITÀ: (da trovare a) È basato su una norma sociale ampiamente condivisa che obbliga gli individui a ricambiare le manifestazioni di comportamento che essi hanno ricevuto precedentemente da altri. 4) Nella ricerca di Pierro, De Grada, Raven e Kruglanski, l’orientamento alla LOCOMOTION risulta… a) Positivamente associato a forme hard di potere 5) Nella ricerca di Pierro e Presaghi (2004) la tattica di influenza legata allo scambio di benefici risulta… a) Maggiormente impiegata per influenzare i colleghi rispetto ai superiori 6) Nella ricerca di Pierro e Presaghi (2004) la motivazione intrinseca risulta… a) Non associata ad alcune delle tattiche di influenza 7) Le ricerche dell’interazione discorsiva segnalano un rapporto privilegiato tra: a) La porzione di spazio conversazionale occupata dal parlante e gerarchie di potere emergenti tra parlanti 8) Goodwin e Fiske - Gli autori hanno sviluppato due principali paradigmi di laboratorio per lo studio delle persone in posizioni di potere: Studio di valutazione a Springfield; Lavoro di gruppo (letteralmente: all'interno di due differenti paradigmi le persone che avevano controllo sul risultato di altre, vale a dire le persone con maggior potere, mostravano di prestare attenzione all'informazione sui loro subordinati in modo potenzialmente atto a confermare lo stereotipo, attenzione maggiore all'informazione che confermavano lo stereotipo e minore all'informazione più diagnostica, che smentiva lo stereotipo (Domanda 8). 9) Jost e Banaji (1994) hanno distinto, per i membri dei gruppi svantaggiati tre diverse tendenze o motivazioni alla giustificazione, potenzialmente in conflitto tra loro: La "giustificazione dell'Ego"; La "giustificazione del gruppo"; La "giustificazione del sistema". 10) Nella teoria della giustificazione del sistema, per stereotipi complementari si intendono stereotipi in cui: i membri di gruppi di alto e basso status sono visti come dotati di punti di forza e di debolezza opposti 11) Il favoritismo verso l’outgroup: si riferisce all'espressione di una valutazione favorevole dei membri del gruppo al quale il soggetto non appartiene e va inteso come una manifestazione della tendenza a interiorizzare e quindi perpetuare il sistema di ineguaglianze 12) Negli studi di Jost (2001), i membri di gruppi di basso status: mostrano maggior favoritismo verso l’outgroup nelle misurazioni implicite rispetto a quelle esplicite 13) Negli studi di Jost (2001), i membri di gruppi di alto status: mostrano un grado più elevato di favoritismo verso l'ingroup nelle misurazioni implicite rispetto a quelle esplicite 14) Secondo la teoria della giustificazione del sistema, dal momento che esiste una motivazione alla difesa e alla giustificazione dello status quo: le persone sono portate ad utilizzare stereotipi, ed altre modalità razionalizzanti, volti a sostenere la legittimità del sistema prevalente, soprattutto quando esso è minacciato o attaccato 15) L'accettazione di basi hard del potere risulta associata positivamente a: motivazione estrinseca al lavoro, bisogno di chiusura cognitiva, orientamento alla dominanza sociale, orientamento alla regolazione della condotta basato sulla tendenza alla locomotion. 16) Le teorie dell'attribuzione sono concordi nel sostenere che: le persone ricercano informazioni sugli altri e procedono ad attribuzioni causali per aumentare il sentimento di controllo e predizione. 17) Secondo la teoria a “due componenti” di Fiske (1993): a) coloro che hanno potere sono portati a ignorare la maggior parte delle informazioni sugli altri, b) i detentori del potere usano gli stereotipi in modo intenzionale. 18) Nella ricerca condotta da Goodwin e Fiske, emerge come: le persone strutturalmente potenti e personalmente dominanti siano motivate a cercare informazioni confermino gli stereotipi 19) Nel paradigma del lavoro di gruppo: le persone con maggior potere mostravano di prestare attenzione all'informazione sui loro subordinati in modo potenzialmente atto a confermare lo stereotipo (attenzione maggiore all'informazione che conferma lo stereotipo e minore all'informazione che smentisce lo stereotipo) 20) Secondo la teoria dell’interdipendenza: la dipendenza da altri dei propri risultati conduce alla ricerca di informazione allo scopo di giungere ad attribuzioni disposizionali, utili per la predizione e il controllo 21) Secondo Erber e Fiske (1984), la dipendenza da altri del proprio risultato nel compito: porta alla ricerca di informazione selettiva, centrata sull'informazione più diagnostica, cioè su indizi che smentiscano le aspettative, determinando differenze disposizionali volte ad aumentare il senso di predizione e di controllo. 22) Nell’ambito della dipendenza da altri del proprio risultato nel rapporto tra gruppi: quando è saliente la dimensione intergruppi, gli effetti di smentita dello stereotipo vengono eliminati ed aumenta la tendenza all'attenzione verso le informazioni stereotipate 23) Secondo Fiske (1993), le persone che hanno potere: tendono a rinforzare la loro posizione confermando gli stereotipi che avevano a priori 24) Secondo Fiske (1993), le persone che non hanno potere: ricercano informazioni che smentiscano lo stereotipo, al fine di ripristinare un certo controllo. 25) Secondo la Lakoff (1973), le caratteristiche principali del registro femminile sono: uso di termini specialistici nei settori di pertinenza femminile, moderazione nell’espressione di disappunto, abbondanza di aggettivi che trasmettono partecipazione emotiva, uso di modulazioni tonali nella voce, uso di formule di cortesia, tendenza ad attenuare le affermazioni, assenza di formulazioni umoristiche 26) Gli elementi linguistici che caratterizzano il parlato di persone che occupano ruoli con scarso potere sociale sono: esitazioni; formulazioni cautelative; formulazioni di cortesia; intensificazioni; “code" interrogative 27) Nello studio sulla dominanza del dialogo (Linell 1988), essa è articolata in tre dimensioni: la dominanza vera e propria, la dominanza nel contenuto e la dominanza interattiva 28) Bales (1950) rileva il rapporto tra controllo dello spazio conversazionale e successiva acquisizione di leadership: l’asimmetria nella distribuzione del parlato tenderebbe a dar luogo ad una struttura comunicativa gerarchizzata nella quale l'influenza esercitata si mostrerebbe proporzionale alla porzione di spazio conversazionale occupato. 29) La teoria della giustificazione del sistema prevede: 1. l'esistenza di una motivazione ideologica generale volta a giustificare l'ordine sociale esistente; 2. che tale motivazione sia parzialmente responsabile dell'interiorizzazione di inferiorità da parte dei membri di gruppi svantaggiati; 3. paradossalmente, talvolta sia più forte proprio tra coloro che sono più danneggiati dallo status quo. 30) 31) Numerose ricerche hanno evidenziato come le interruzioni: a) Siano correlate positivamente con l’influenza attribuita a ciascuno dei parlanti 32) L’influenza di ogni parlante nella conversazione dipende: a) Nella capacità di bloccare e resistere ai tentativi di altrui interruzioni 33) Nell’ambito della New Field Theory proposta da Bales la polarizzazione dei membri del gruppo riguarda: a) La presenza di disaccordo tra i membri stessi 34) Secondo Hogan (1988), un leader ideale dovrebbe: a) Essere caratterizzato da punteggi più elevati nella dimensione amichevolezza e da punteggi più bassi nelle dimensioni dominanza e orientamento al compito 35) Generalmente una maggiore ampiezza del gruppo si adatta meglio: a) Ad uno stile di leadership più strumentale e orientato al compito 36) Contingenze situazionali quali la pressione temporale e l’ampiezza del gruppo si accompagnano: a) Ad un maggior grado di centralità individuale dei membri del gruppo (centralità dell’dell’individuo) 37) La pressione temporale è associata: a) Ad un grado di consenso maggiore sull’attribuzione di influenza ai membri del gruppo 38) Secondo Kerr e Jermier (1978) fra i diversi fattori presenti in un contesto organizzativo in grado di svolgere il ruolo di surrogati della leadership ci sono: a) Le caratteristiche dei subordinati, del compito e dell’organizzazione 39) Nella Path Goal Theory della leadership gli stili della leadership sono: a) Stile direttivo, supportivo, partecipativo e orientato al successo 40) L’orientamento alla locomotion dei subordinati si adatta meglio a quali stili di leadership dei superiori? a) Stile direttivo 41) L’orientamento all’assessment dei superiori a quale stile di leadership degli stessi superiori si adatta meglio? a) Stile partecipativo 42) Nella prospettiva dell’identità sociale, l’efficacia del leader dipende: a) Nessuna delle altre risposte è vera Il leader deve possedere le caratteristiche prototipiche del gruppo psicologicamente saliente, che sono anche quelle che tutti i membri del gruppo-categoria vede associate a un particolare tipo di leadership, positivamente correlata dall’interazione fra livello di identificazione dei subordinati con l’organizzazione di appartenenza e caratteristiche del loro gruppo di appartenenza. L’efficacia percepita del proprio capo è massima quanto i lavoratori di identificano con l’organizzazione e nel contempo attribuiscono al proprio capo le caratteristiche prototipiche del loro gruppo di appartenenza. 43) Nella prospettiva dell’identità sociale nelle condizioni di bassa salienza dell’appartenenza di gruppo…. a) Le persone non valutano differentemente l’efficacia del leader prototipico da quello non prototipico 44) A cosa si riferiscono la “discriminazione individuale aggregata” e la “discriminazione istituzionale aggregata” definite all’interno della Teoria della Dominanza Sociale? a) La prima ad atti discriminatori individuali che si manifestano nei contesti sociali della vita quotidiana e la seconda a regole, procedure e azioni che mettono in atto le istituzioni sociali 45) Secondo lo studio di Pierro, Cicero e Raven (2005a) sulla relazione tra stili di leadership del supervisore e accettazione delle tattiche di potere: a) La leadership trasformazionale e/o carismatica è associata a ll’accettazione di stili soft di potere mentre quella transazionale è associata a forme hard di potere 46) Che conclusioni derivano dai paradigmi di Springfield e del “gruppo di lavoro” presentati da Susan Fiske? a) Le persone con maggior potere prestano maggiore attenzione all’informazione che conferma lo stereotipo nei confronti dei subordinati 47) Secondo Susan Fiske la DIPENDENZA da un’altra persona nello svolgimento di un compito porta le persone a: a) Prestare maggiore attenzione alle informazioni e a fare inferenze per aumentare il loro senso di controllo 48) Secondo Susan Fiske quando gli individui interagiscono con un altro gruppo per lo svolgimento di un compito: a) Se dimensione intErgruppi è saliente aumenta l’attenzione verso l’informazione stereotipata 49) Utilizzano sempre l’informazione diagnosticaSecondo Jost e Banaji (1994) la motivazione alla giustificazione del sistema si riferisce al: a) Bisogno di attribuire legittimità allo status quo e di riferirsi ad esso come qualcosa di giusto, naturale e inevitabile 50) Cosa utilizzano le persone per legittimare il sistema secondo Jost e colleghi? a) Stereotipi e altri elementi razionalizzanti volti a differenziare i gruppi in misura maggiore, soprattutto quando un sistema è minacciato o attaccato 51) Jost e Hunyady (2002) rispetto ai bias intergruppi ipotizzano che: a) I membri di gruppi di status più alto incrementano il favoritismo verso l’ingroup mentre quelli di status più basso incrementano il favoritismo verso l’outgroup 52) Secondo la teoria della giustificazione del sistema di Jost e colleghi: a) I membri dei gruppi svantaggiati sostengono con maggiore probabilità lo status quo soprattutto quando gli interessi personali e di gruppo hanno scarsa rilevanza 53) Secondo Raven e Kruglanski il potere sociale basato sulla COERCIZIONE produce? acquiescenza pubblica 54) Secondo Raven e Kruglanski il potere basato sulla COERCIZIONE produce: tutte le precedenti 55) Secondo Raven e Kruglanski il potere sociale basato sulla LEGITTIMITÀ cosa influenza: ○ Comportamento manifesto e credenze private 56) Secondo Raven e Kruglanski il potere sociale basato sulla LEGITTIMITÀ influenza il target in termini di: a) tutte le alternative sono giuste 57) Secondo Raven e Kruglanski il potere DELL’INFORMAZIONE è definito: a) dalla capacità di presentare il materiale informativo in maniera razionale (relazionale) e persuasiva 58) In condizioni di ambiguità di ruolo quale stile di leadership è privilegiato? a) Partecipativo 59) Da un'analisi in termini di potere sociale del processo di escalation del conflitto tra A e B si evidenzia che: a) A e B esercitano il potere basato sulla coercizione 60) La motivazione estrinseca correla positivamente con le seguenti tattiche di influenza: a) appello a un'autorità superiore, scambio di benefici e l'ingraziarsi 61) La motivazione intrinseca risulta associata a tattiche di influenza quali: (non risulta associata ad alcuna tattica di influenza) nessuna delle precedenti 62) Secondo la teoria dell'identità sociale il leader prototipico ha effetti su: a) sulla soddisfazione, sulla prestazione e sulla percezione di efficacia del leader 63) Nella ricerca proposta da Pierro lo stile di gestione del conflitto di evitamento al confronto da parte dei subordinati: a) È indipendente dalle fonti di potere a disposizione dei superiori percepite dai subordinati 64) Per Brooke e Ng (1986) l’influenza in ambito conversazionale: È associata alla partecipazione attiva alla conversazione espressa dal numero dei turni di parola ottenuti (meno importante la qualità del parlato) 65) French e Raven definiscono il potere: influenza potenziale 66) Assessment ricerca Pierro De Grada: correla positivamente con forme soft del potere 67) Qual è il leader prototipico: categorizzazione del sé, attrazione sociale, attribuzione 68) Job involvment nei subordinati: è positivamente correlato con amichevolezza ed orientamento al compito 69) Meyer e Allen: affective, continuance and normative committment 70) Continuance committment: rimangono per necessità (per scelte utilitaristiche) 71) Normative committment: rimangono per senso del dovere 72) Affective committment: rimangono perché lo desiderano 73) Il FIT nella teoria della contingenza: relazione tra stili di leadership e variabili situazionali 74) Nella prospettiva dell’identità sociale nelle condizioni di salienza dell’appartenenza di gruppo: le persone valutano come più efficaci i leader prototipici rispetto a quelli non prototipici 75) Raven nel 1965: 6 basi sociali del potere (nella formulazione Raven identifica una sesta fonte di potere, quello di informazione) 76) L’influenza valutata esterna è: Valutazione dello spazio interattivo conquistato sia in modo legittimo che illegittimo 77) In condizioni di sovraccarichi di lavoro quale stile di leadership è privilegiato? Supportivo ed Orientato al successo 78) Quanto è una situazione di incertezza e scarso controllo della situazione la leadership privilegiata è quella: partecipativa 79) Soddisfazione: correla positivamente con forme soft 80) Soddisfazione: non correla con forme hard 81) Gli Sforzi: correlano positivamente con forme di potere hard e soft 82) Commitment: correla positivamente con forme hard e soft 83) Asimmetria e gerarchia nel gruppo: un’asimmetria nella distribuzione del parlato fra i conversanti genererebbe una struttura comunicativa gerarchizzata nella quale l’influenza esercitata da ogni parlante sugli altri sarebbe proporzionale alla quota di spazio conversazionale che egli occupa. 84) Nel modello della contingenza di Fidler la produttività è: una funzione del fit tra orientamenti del leader e grado di favorevolezza situazionale 85) Nella tassonomia degli stili di gestione del conflitto proposta da Putnam e Wilson (1982) quali dei seguenti stili sono previsti? a) Evitamento del confronto, orientamento alla soluzione dei problemi, controllo 86) Occupazione del turno illegittimo: correla in misura più intensa con l’influenza misurata o attribuita a ciascun parlante 87) La motivazione estrinseca correla positivamente con le seguenti tattiche di influenza: appello a un'autorità superiore, scambio di benefici e l'ingraziarsi 88) Obiezioni a considerare seriamente il favoritismo verso l'outgroup: I membri di gruppi di basso status mostreranno probabilmente un maggior favoritismo verso l’outgroup nelle misurazioni implicite rispetto a quelle esplicite, mentre i membri di gruppi di alto status mostreranno probabilmente un grado più elevato di favoritismo verso l'ingroup nelle misurazioni implicite rispetto a quelle esplicite 89) Antecedenti associati al grado di accettazione delle basi del potere – stili di leadership del supervisore: In un recente studio condotto in Italia da Pierro, Cicero e Raven (2006), i risultati ottenuti mostrano, da un lato, una relazione positiva fra leadership trasformazionale e/o carismatica e accettazione di forme soft di potere e, dall'altro, una relazione positiva fra leadership transazionale e accettazione di forme hard di potere. Inoltre, gli autori hanno riscontrato un ruolo di mediazione esercitato dalle forme soft di potere nella relazione fra leadership trasformazionale/carismatica e commitment organizzativo. 90) Nel potere legittimo dell’equità: l’agente di influenza richiede acquiescenza al target al fine di compensare i precedenti sforzi o sacrifici operati dall’agente di influenza, ovvero i danni causati in passato dallo stesso target 91) Il potere legittimo della dipendenza: è basato su una norma di "responsabilità sociale" che obbliga una persona a fornire assistenza ad un'altra in posizione di dipendenza 92) Affinché l'influenza dell'informazione sia efficace: il contenuto comunicato deve connettere il diverso modello di comportamento che viene proposto con la struttura cognitiva e del sistema di valori esistente in coloro che si intendono influenzare. 93) La legittimità come fonte d'influenza: include nella categoria qualsiasi accettazione dell'influenza altrui in qualche modo "dovuta" 94) L'influenza legittima generalmente: non comporta sentimenti negativi verso chi la esercita e dà il vantaggio di non richiedere sorveglianza. 95) Nella teoria della ricompensa come fonte di influenza: la ricompensa ha maggiore probabilità di produrre un atteggiamento positivo di B verso A e maggiore probabilità di incrementare l’uso dell’influenza sociale nella situazione. 96) Nel quadro teorico del potere unilaterale (Horney, 1945), si assume che un individuo, nella sua relazione con gli altri, possa seguire diverse strategie: “Muoversi verso”; “Allontanarsi da”; “Muoversi contro”. 97) Ciascuna delle due parti che si confronta nelle relazioni conflitto-potere: porta nella situazione il risultato di precedenti percezioni e valutazioni di se stesso e dell'altro. 98) Le cognizioni preesistenti, nelle relazioni conflitto potere: determinano sia la scelta della base di potere che ciascuno cerca di usare, sia l'entità del consenso del destinatario dell'influenza, sia il grado di accettazione del cambiamento e, per conseguenza, i modelli di interazione messi in atto. 99) Nella condizione di potere unilaterale, dove sia A che B accettano come legittimo il potere di A di prescrivere a B un dato comportamento: il conflitto è praticamente eliminato. 100) La tipica analisi dell'escalation mostra come: il conflitto sugli obiettivi possa condurre ad una reciproca sfiducia. (letteralmente: è probabile che la comunicazione dell'altro venga distorta e rifiutata in quanto considerata manipolativa, così rifiutando l'influenza informativa.) 101) L’uso della coercizione è: giustificato da ambedue le parti. (letteralmente: Le limitazioni legittime contro l'uso della coercizione vengono co