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Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

2024

Giovanna Elisa Calabrò

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public health general hygiene applied hygiene health

Summary

These are lecture notes from a general hygiene and applied hygiene course. The document covers general concepts of public health, including definitions of health, determinants of health, health promotion, and public health education. The course was given during academic year 2024-2025.

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IGIENE GENERALE E APPLICATA Nozioni generali, Definizione di salute. Determinanti di salute e stili di vita. La promozione della salute. Concetti generali di educazione alla salute AA 2024/2025...

IGIENE GENERALE E APPLICATA Nozioni generali, Definizione di salute. Determinanti di salute e stili di vita. La promozione della salute. Concetti generali di educazione alla salute AA 2024/2025 Prof.ssa Giovanna Elisa Calabrò Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale [email protected] TESTO DI RIFERIMENTO IGIENE per le lauree triennali e magistrali, W.Ricciardi et al., Casa Editrice Idelson Gnocchi, Napoli 2019 1. Momento Conoscitivo 2. Momento Interventi 3. Momento Valutativo DEFINIZIONE DI IGIENE L‘igiene è "la disciplina che si propone di promuovere e conservare la salute sia individuale che collettiva". L'Igiene è una disciplina clinica caratterizzata da tre peculiarità: ✔ l'oggetto del proprio interesse non è l'uomo malato bensì quello "sano"; ✔ l'ambito di intervento non è limitato solo al singolo individuo bensì esteso all'intera collettività; ✔ la tipologia degli interventi non sono limitati all'uomo bensì estesi all'ambiente fisico, biologico e sociale nel quale esso si trova inserito. DEFINIZIONE DI SALUTE SALUTE: definizione OMS (1948) Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non soltanto stato di assenza di malattia o infermità. DEFINIZIONE DI IGIENE Dal punto di vista didattico l'Igiene può considerarsi articolata in tre MACROAREE principali: 1. EPIDEMIOLOGIA: si occupa delle modalità d'insorgenza, di diffusione e di frequenza delle malattie in rapporto alle condizioni dell'organismo, dell'ambiente e della popolazione. 2. PREVENZIONE (Medicina Preventiva ed Igiene Ambientale): la medicina preventiva mira a prevenire l’insorgenza di condizioni patologiche, nonché alla diagnosi dei disturbi prima dell’insorgenza di sintomi o complicanze, quando le probabilità di recupero sono massime. Se prestata nei tempi e nelle modalità dovuti, la prevenzione migliora le condizioni di salute generale e riduce i costi della sanità. 3. MEDICINA DI COMUNITÀ (o Sanità Pubblica):“Sanità pubblica è il processo di mobilitazione e impegno a livello locale, nazionale, e internazionale delle risorse per assicurare condizioni in cui le persone possano mantenersi in salute [….]” Detels et al. Oxford textbook of public health “Public health is the science and art of preventing disease, prolonging life and promoting health through the organized efforts of society” Acheson, 1988 I 10 successi della Sanità Pubblica nel XX secolo 1. Immunizations 2. Motor-Vehicle Safety 3. Workplace Safety 4. Control of Infectious Diseases 5. Declines in Deaths from Heart Disease &Stroke 6. Safer and Healthier Foods 7. Healthier Mothers and Babies 8. Family Planning 9. Fluoridation of Drinking Water 10.Tobacco as a Health Hazard https://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/00056796.htm medico Il successo dei vaccini 1798 1799 La vaccinazione si milanese Luigi diffonde in Sacco Italia 1888 grazie al Prima vaccinazione obbligatoria ad Crispi-Pagliani) essere introdotta in Italia (legge L’obbligo è stato abolito in Italia nel 1981, dopo che nel maggio 1979 l’OMS, ha decretato eradicato il vaiolo. LA FLUORIZZAZIONE DELLE ACQUE https://www.cdc.gov/fluoridation/basics/anniversary.ht m I RISCHI LEGATI AL FUMO 1964, Surgeon General's Reports on Smoking and Health Il fumo viene riconosciuto come causa di alcune forme di cancro e delle bronchiti croniche https://www.who.int/europe/news-room/fact-sheets/item/effects-of-tobacco-on-health THE TOBACCO ATLAS: https://tobaccoatlas.org/ https://tobaccoatlas.org/factsheets/italy/ Mortalità infantile (decessi/1000 nati vivi) OECD - Organization for Economic Co-operation and Development, (2020), Infant mortality rates (indicator). https://data.oecd.org/healthstat/infant-mortality-rates.htm Aspettativa di vita alla nascita OECD - Organization for Economic Co-operation and Development, (2020), Life expectancy at birth (indicator). https://data.oecd.org/healthstat/life-expectancy-at-birth.htm#indicator-chart PROMOZIONE DELLA SALUTE La dichiarazione di Alma-Ata del 1978 La salute è un diritto fondamentale dell’uomo e l’accesso a un livello elevato di salute è un obiettivo sociale estremamente importante, d’interesse mondiale, che presuppone la partecipazione di altri settori oltre quello sanitario. I Governi sono responsabili della salute dei propri cittadini. L'assistenza sanitaria primaria è costituita da quelle forme essenziali di assistenza che sono parte integrante sia del sistema sanitario di un paese sia del completo sviluppo sociale ed economico della comunità. Essa rappresenta la prima occasione di contatto degli individui, della famiglia e della comunità con il sistema sanitario nazionale, portando l'assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria. PROMOZIONE DELLA SALUTE La carta di Ottawa (1986) - 1^ conferenza internazionale sulla promozione della salute Sancisce che la salute: è una risorsa che permette alle persone di condurre una vita produttiva sotto il profilo personale, sociale ed economico. Sottolinea che è necessario attivare tutte le possibili Individua cinque azioni principali da procedure per mettere in intraprendere: Favorire una politica pubblica per la grado la popolazione di aumentare il controllo della salute propria salute e far prendere Creare ambienti favorevoli coscienza che la Sanità è una Rinforzare l'azione comunitaria risorsa. Sviluppare le capacità personali Riorientare i servizi sanitari La tutela della salute in Italia L’Art. 32 della Costituzione italiana (1948) riporta che: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. La legge di istituzione del SSN (1978) recita: Il SSN è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzioni di condizioni individuali e sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizi. I DETERMINANTI DI SALUTE Lo stato di salute è il risultato dell’interazione di molteplici fattori che si sperimentano nel corso della vita (Life course approach). Nell’ultimo decennio in Europa è stato seguito prevalentemente un modello che distingueva tra determinanti modificabili e non modificabili, rappresentato in uno schema di cerchi concentrici corrispondenti a diversi livelli di influenza. L’individuo occupa una posizione centrale e le caratteristiche biologiche quali il sesso, l’età e il patrimonio genetico sono i determinanti non modificabili. I determinanti modificabili, cioè quelli che possono essere corretti e trasformati, vengono raffigurati dagli strati interni verso quelli più esterni: gli stili di vita individuali, le reti sociali e di comunità, l’ambiente di vita e di lavoro, il contesto politico, sociale, economico e culturale. Dahlgren G, Whitehead M. Policies and strategies to promote social equity in health. Stockholm: Institute of Futures Studies, 1991 I DETERMINANTI DI SALUTE Modificabili (attraverso la promozione di stili di vita salutari o interventi di politica sanitaria) e immodificabili (es. determinanti genetici) I DETERMINANTI DI SALUTE Secondo il modello americano IFTF, i comportamenti e lo stile di vita delle persone sono il determinante più impattante sullo stato di salute (50%). Di minore importanza sono gli altri fattori quali: ambiente (20%), fattori genetici (20%) e l’assistenza sanitaria (10%). Determinanti sociali della salute e delle disuguaglianze nella salute La Commissione sui Determinanti Sociali della Salute ha elaborato un nuovo modello concettuale di riferimento, che tiene in considerazione non solo i fattori che hanno un impatto sullo stato di salute ma anche quelli relativi alla diseguale distribuzione della salute all’interno della popolazione. Commission on Social Determinants of Health. A Conceptual Framework for Action on the Social Determinants of Health. Discussion Paper (Final Draft), April 2007. Determinanti sociali della salute e delle disuguaglianze nella salute Questa cornice concettuale si riferisce non solo ai fattori che influenzano lo stato di salute degli individui e delle comunità (determinanti della salute), ma anche a quelli coinvolti nella diseguale distribuzione della salute all’interno della popolazione (determinanti delle diseguaglianze nella salute). Leggendo la figura da sinistra a destra si evidenziano i fattori che a diverso titolo hanno un impatto sulla distribuzione della salute e del benessere: A) Il contesto politico e socio-economico. B) La posizione socio-economica – [a + b = determinanti strutturali]. C) Condizioni di vita e di lavoro, fattori psicosociali, coesione sociale, comportamenti individuali e fattori biologici, sistema sanitario – [determinanti intermedi]. Commission on Social Determinants of Health. A Conceptual Framework for Action on the Social Determinants of Health. Discussion Paper (Final Draft), April 2007. UNA PANORAMICA SULLA SITUAZIONE ITALIANA Fumo Dati riferiti al 2020 Nel 2021 sono quasi 10 milioni i fumatori di età ≥14 anni, pari al 19,0% della popolazione in questa fascia di età. Alcool La prevalenza di consumatori a rischio* (>18 anni) è pari al 20% per gli uomini e a 8,7% per le donne. Nella fascia di età 11-17 anni è 15,4% Abitudini alimentari Circa tre quarti della popolazione > 3 anni consuma giornalmente frutta; meno diffuso il consumo di verdura, che riguarda in media poco più della metà della popolazione (49,7%) e di ortaggi, che risulta pari al 43,7% Sovrappeso e obesità Più di un terzo della popolazione adulta (34,2%) è in sovrappeso. Nel 2021, sono obesi nel quasi 6 milioni di adulti, che rappresentano il 12,0% della popolazione; complessivamente, il 46,2% dei soggetti di età ≥18 anni è in eccesso ponderale Sovrappeso e In Italia, sono circa 2 milioni 240 mila i bambini e gli adolescenti di età 3-17 anni in obesità (bambini) eccesso di peso (pari al 27,0%) Attività fisica Le persone > 3 anni che praticano uno o più sport nel tempo libero sono il 34,5% della popolazione. Tra questi, il 23,6% si dedica allo sport in modo continuativo Osservasalute 2022 (dati riferiti al 2021) *consumo abituale non rispettoso delle Linee Guida e binge drinking Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf Una panoramica sulla situazione Italiana https://osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2023/06/ro-2022-volume_completo.pdf IGIENE GENERALE E APPLICATA: Storia naturale delle malattie, tempi e strumenti della prevenzione (primaria, secondaria e terziaria). LA STORIA NATURALE assenza di malattia fase di induzione DI MALATTIA fattori di rischio inizia la malattia fase di latenza fase di risoluzione fase sintomatica iniziano i sintomi e i segni visibili disabilità guarigione morte La storia naturale di malattia e la prevenzione Ricciardi et al. Igiene, medicina preventiva, sanità pubblica. 2013 Andamento comparativo della mortalità per malattie infettive e non infettive Modificazioni intervenute nella vita media e nel tipo di patologia prevalente, Italia 1910-1981 Principali caratteristiche distintive della patologia infettiva e non infettiva Le linee strategiche che si possono percorrere per proteggere e potenziare la salute dell'uomo sono: ✔ allontanare e/o correggere tutti i fattori potenzialmente nocivi; ✔incrementare il livello di benessere, potenziando la presenza dei fattori protettivi ed aumentando il grado di resistenza all'azione dei diversi fattori di danno. Attori della Prevenzione e Promozione della Salute La Sanità Pubblica è la scienza e l’arte di prevenire la malattia, di prolungare la vita e di promuovere l’efficienza fisica tramite sforzi comunitari organizzati per l’igiene dell’ambiente, il controllo delle infezioni comunitarie, l’educazione del singolo sui principi dell’igiene personale, l’organizzazione dei servizi medici ed infermieristici per la diagnosi precoce delle malattie, e l’incremento dei meccanismi sociali capaci di garantire a ciascun individuo e alla comunità uno standard di vita adeguato per il mantenimento della salute (Hobson, 1961) L’Igiene è la scienza che si occupa di conservare e promuovere la salute della collettività attraverso la difesa e la partecipazione dei singoli. Interventi indirizzati alla promozione, difesa e recupero della salute Campi di intervento della prevenzione METODOLOGIA DELLA PREVENZIONE METODOLOGIA DELLA PREVENZIONE: Momento conoscitivo EPIDEMIOLOGIA = studio della distribuzione dei fattori di rischio e delle malattie in seno alla popolazione e delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza. 50 METODOLOGIA DELLA PREVENZIONE: Momento degli interventi Si distinguono tre differenti livelli di prevenzione : prevenzione primaria (o eziologico-ambientale): impedire l’insorgenza di casi di malattia. prevenzione secondaria (o patogenetico-clinica): individuare e trattare i casi di malattia il più precocemente possibile prevenzione terziaria (o riabilitativo-sociale): impedire l’aggravamento di malattie croniche in atto. PREVENZIONE PRIMARIA Prevenzione primaria (o eziologico-ambientale): è quella tendente alla promozione della salute e ad impedire l’insorgenza di malattia. Opera attraverso interventi sull’ambiente e sull’individuo con la finalità di eliminare/contrastare i fattori di rischio. IMPEDIRE INSORGENZA DI NUOVI CASI DI MALATTIA NEGLI INDIVIDUI SANI RIDUCENDO (O AZZERANDO) IL RISCHIO INDIVIDUALE. SE LA CAUSA E' IGNOTA O NON ELIMINABILE SI AGISCE SUI FATTORI DI RISCHIO, OTTENENDO UNA RIDUZIONE DELL’ INCIDENZA DELLA MALATTIA. PREVENZIONE PRIMARIA Alcuni esempi: ✔interventi di educazione alimentare per una corretta nutrizione; ✔acido folico prima della gravidanza e nei primi tre mesi di gravidanza per la prevenzione dei difetti congeniti del tubo neurale; ✔vaccinazioni; ✔uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per la manipolazione dei rifiuti sanitari; ✔bonifica ambientale dei siti contaminati da amianto (es. rimozione e smantellamento delle lastre in eternit). PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA Prevenzione secondaria (o patogenetico-clinica): ha l’obiettivo di anticipare il più possibile la scoperta di uno stato morboso e si effettua quindi nel corso della fase di latenza. Opera attraverso la diagnosi precoce degli stati morbosi nella fase pre-clinica. SCOPRIRE ED OTTENERE LA GUARIGIONE DI CASI DI MALATTIA ANCORA CLINICAMENTE NON MANIFESTI (INCIDENZA RESTA IMMUTATA) PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE SECONDARIA- NON TUTTE LE MALATTIE SONO SUSCETTIBILI DI PREVENZIONE SECONDARIA, I REQUISITI SONO: METODOLOGIA DELLA PREVENZIONE SECONDARIA Ogni intervento, basato sull’inizio della terapia in fase preclinica richiede l’esame di una massa di persone apparentemente sane per effettuare lo screening cioè la selezione di coloro che sono già ammalati pur non presentando ancora sintomi di malattia. Lo screening può essere: SELETTIVO: la ricerca è operata fra individui apparentemente sani, ma appartenenti ad una categoria con rischio di ammalare particolarmente elevato; DI MASSA: riguarda l’intera popolazione esposta al rischio e va effettuato solo quando l’incidenza della malattia che si vuole prevenire è elevata (es. carcinoma della mammella) oppure quando, pur trattandosi di malattia rara, la diagnosi tardiva implica un danno irreversibile, mentre la diagnosi precoce può essere fatta agevolmente e consente un efficace trattamento (es. fenilchetonuria, ipotiroidismo congenito). PREVENZIONE SECONDARIA Alcuni esempi: ✔ Pap test/HPV DNA test per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina; ✔ screening mammografico per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella; ✔ screening per l’ipotiroidismo congenito nei nuovi nati. PREVENZIONE TERZIARIA Prevenzione terziaria (o riabilitativo-sociale): è volta alla prevenzione delle recidive/complicanze, alla riabilitazione psico-fisica e al reinserimento sociale dei soggetti colpiti da malattia. Opera attraverso percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali che garantiscono la continuità della presa in carico del target. RIABILITAZIONE MALATI, IMPEDENDONE INVALIDITA’ PREVENZIONE TERZIARIA Obiettivo: impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche; pertanto si identifica in larga misura con la riabilitazione. LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE devono essere messe in atto precocemente per evitare complicanze della malattia principale durante il suo decorso e per ottenere il massimo di recupero funzionale dopo che la malattia è guarita o si è stabilizzata Nelle persone affette da artropie invalidanti, negli infartuati e nei paraplegici, particolare importanza ha: - riabilitazione fisica - assistenza psicologica Alcuni esempi: ✔ riabilitazione neurologica dopo uno stroke; ✔ riabilitazione motoria dopo un intervento di artroprotesi; ✔ riabilitazione cardiologica dopo un infarto del miocardio; ✔ riabilitazione respiratoria nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). UN QUADRO DI INSIEME causa morbigeni Oggetto potenziamento dello stato di salute dell’uomo e dell’ambiente Primaria Obiettivo Intervento allontanamento/eliminazione dei fattori di rischio apparentemente sano Oggetto sano Evitare la penetrazione del fattore o Secondaria Terziaria Intervento Oggetto Obiettivo Intervento Obiettivo bloccare l’evoluzione di una malattia non ancora manifestatasi apertamente intervento terapeutico malattia e migliorare l’esito diagnosi precoce + malato riabilitativo ritardare l’evoluzione della STRATEGIE DELLA PREVENZIONE 1. PROTEZIONE DEL SINGOLO INDIVIDUO (E’ attraverso la protezione dei singoli individui dalla malattia che si raggiunge il controllo dalla malattia stessa nell’intera popolazione). 2. CONTROLLO DELLA MALATTIA NELLA POPOLAZIONE (Si intende una significativa e consolidata riduzione dei casi di malattia in una popolazione in conseguenza di uno specifico intervento di prevenzione) LA RIDUZIONE PUO’: - mantenersi stabile nel tempo - accentuarsi progressivamente con tassi di incidenza via via più bassi, fino all’eliminazione o all’eradicazione della malattia Per alcune malattie è sufficiente un singolo intervento di prevenzione limitato nel tempo perché se ne abbia il controllo. Spesso però è necessario che si attuino programmi di sorveglianza epidemiologica ed interventi preventivi protratti nel tempo. STRATEGIE DELLA PREVENZIONE 3. ELIMINAZIONE DELLA MALATTIA : Certi programmi di prevenzione possono portare alla: - diminuzione (controllo) dei casi di malattia in una data popolazione; - scomparsa (eliminazione cioè assenza di nuovi casi come effetto di specifici interventi di prevenzione in una data popolazione). Nuovi casi di malattia, possono presentarsi se viene meno il rispetto delle norme e delle pratiche preventive 4. ERADICAZIONE DELLA MALATTIA: Una malattia può dirsi ERADICATA quando è stato definitivamente rimosso l’agente causale; in tal modo non si presentano più casi di malattia, né potranno mai presentarsene in futuro (es. eradicazione mondiale del vaiolo) EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE La storia naturale della malattia infettiva – la catena dell’infezione La conoscenza del meccanismo che provoca una malattia infettiva fornisce importanti elementi per elaborare strategie preventive.Il meccanismo di trasmissione di una malattia infettiva può essere spiegato attraverso il bilancio tra una serie di fattori che sono schematizzati nella figura. Le condizioni che esistono nei tre compartimenti (agente patogeno, ambiente, ospite) possono variare, quindi si potranno osservare diversi scenari secondo il valore che assume ciascuno dei fattori indicati. La diffusione delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, ad esempio, è fortemente influenzata dall’elevata carica infettante dell’agente patogeno, da condizioni ambientali che spesso favoriscono l’esposizione all’agente patogeno, e spesso dall’elevata frequenza di immunodepressi nella popolazione. 67 La catena dell’infezione - caratteristiche dell’agente - Infettività: facilità con cui l’agente è in grado di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite. E’ inversamente proporzionale al numero di organismi necessari affinchè si instauri l'infezione in un determinato ospite Virulenza: misura della patogenicità di un agente, ossia della sua capacità di provocare malattia 68 La catena dell’infezione - serbatoi e sorgenti dell’infezione - Serbatoio: specie vivente o substrato inanimato nel quale il microrganismo vive e si moltiplica Sorgente: organismo*, sostanza o oggetto dal quale l’agente infettivo passa ad un ospite 🡪 importanza della contagiosità, ossia della capacità del microrganismo di passare da un ospite a un altro a seguito della sua eliminazione all’esterno *Organismi sorgente di infezione Soggetti infetti malati Soggetti infetti non malati Animali infetti (zoonosi o antropo-zoonosi) 69 La catena dell’infezione - sorgenti dell’infezione - Portatore: soggetto che ospita un agente patogeno e che è capace di eliminarlo, ma che non presenta sintomi clinici apparenti della malattia. Tale stato può essere temporaneo, durare cioè qualche settimana, oppure cronico, quando invece si prolunga per mesi od anni. ✔ Portatore precoce: SOGGETTO CHE SI TROVA NEL PERIODO DI INCUBAZIONE DI UNA MALATTIA E CHE PUO’ DIFFONDERE L’ AGENTE ANCHE PRIMA DEL MANIFESTARSI DELLA MALATTIA ✔ Portatore convalescente: MALATI CHE CONTINUANO AD ELIMINARE L’AGENTE PATOGENO ANCHE DOPO LA GUARIGIONE CLINICA ✔ Portatore sano: SOGGETTI CHE SI INFETTANO ED ELIMINANO L’AGENTE PATOGENO SENZA SVILUPPARE LA MALATTIA 70 Ciclo di una malattia infettiva: 71 La storia naturale della malattia infettiva – la catena dell’infezione 72 L’ OSPITE Resistenza generale: MECCANISMI LOCALI DI DIFESA: - Detersione e rimozione (secrezioni: saliva, lacrimazione,..) - Azione antimicrobica di sostanze presenti nelle secrezioni (Lisozima,..) - Competizione vitale (Microorganismi commensali, simbionti,..) - Integrità delle barriere cutanea e mucosa Meccanismi immunitari - Resistenza congenita - Risposta immunitaria specifica: Attiva (memoria immunologica), Passiva (anticorpi circolanti) 73 AGENTE EZIOLOGICO: classificazione VIRUS Ad es. Herpesvirus, Retrovirus… BATTERI (SCHIZOMICETI) Ad es. Stafilococchi, Streptococchi… BATTERI CON COMPORTAMENTI SIMILVIRALI Ad es. Clamidie, Micoplasma pneumoniae 74 AGENTE EZIOLOGICO: classificazione MICETI Ad es. Candida PROTOZOI Ad es. Toxoplasma METAZOI Ad es. Tenie, Ossiuri.. 75 AMBIENTE Non e’ solo la sede del contagio, ma esercita anche un’azione di modulazione. Regolando la persistenza, la moltiplicazione e la diffusione degli agenti eziologici (es.: clima) Inoltre l’ambiente è la sede delle riserve e delle sorgenti RISERVA: persona, animale, pianta, il terreno o il materiale organico od inorganico in cui l’ agente di norma vive, si moltiplica e da cui dipende primariamente la propria sopravvivenza SORGENTE: ultimo anello, nello spazio e nel tempo, della trasmissione ambientale degli agenti infettivi, ossia la persona, animale, vegetale, materiale o l’ oggetto dal quale l’agente passa direttamente o indirettamente, all’ospite 76 TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE DIRETTA O PER CONTAGIO L’ agente infettivo passa direttamente da una riserva ad un ospite (patologie veneree, goccioline di Flugge,..) INDIRETTA O PER CONTAMINAZIONE Il passaggio e’ mediato da uno o piu’ supporti di varia natura: -VEICOLI: supporti inanimati “contaminati”; -VETTORI: supporti viventi di trasporto “contaminati” o “contagiati” dall’ agente MECCANICI: funzione esclusivamente di trasporto. BIOLOGICI: l’ agente deve o puo’ compiere in essi una fase del proprio ciclo biologico 77 La trasmissione delle malattie infettive Diretta - Il passaggio del microrganismo patogeno avviene per contatto diretto tra un soggetto infetto, malato o portatore, ed un soggetto sano ricettivo. contatto cutaneo scambio fluidi corporei goccioline infette di saliva (di Flugge) emesse parlando, starnutendo, tossendo 78 TRASMISSIONE DIRETTA DA RISERVA UMANA CONTATTO DIRETTO - Contatto interumano (ad es. Scabbia), malattie veneree VERTICALE - Canale del parto (ad es. Gonococco,..), via transplacentare ed ematica (TORCH). AEROGENA - Microaereosol o goccioline di Flugge (ad es. influenza, malattie esantematiche..) La trasmissione delle malattie infettive Indiretta - necessita, per concretizzarsi, di veicoli e/o vettori. I veicoli sono oggetti inanimati, come acqua, alimenti, utensili, strumenti sanitari, sangue, siero, etc. che, dopo essere stati contaminati, vengono utilizzati da o entrano in contatto con un soggetto ricettivo che conseguentemente si infetta. I vettori sono invece organismi viventi che spesso non si limitano a giocare un ruolo passivo nella trasmissione della malattia.

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