Catena Epidemiologica, PDF

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Università degli Studi di Brescia

Stefania De Sio

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malattie infettive epidemiologia infermieristica salute pubblica

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These are Italian lecture notes on the epidemiological chain for nursing students. It covers key concepts of infection and disease, prevention, and infections related to assistance.

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CORSO DI STUDIO IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA PREVENTIVA LEZIONE 1 Catena epidemiologica Docente: Stefania De Sio Trattato di cure Infermieristiche III Edizione - Saiani L - Brugnolli A. Sorbona CONCETTI CHIAVE - CON...

CORSO DI STUDIO IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA PREVENTIVA LEZIONE 1 Catena epidemiologica Docente: Stefania De Sio Trattato di cure Infermieristiche III Edizione - Saiani L - Brugnolli A. Sorbona CONCETTI CHIAVE - CONCETTO DI INFEZIONE E MALATTIA INFETTIVA - GLI ANELLI DELLA CATENA EPIDEMIOLOGICA - PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI - INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA - CONOSCERE LE CAUSE LE RAGIONI PER CUI UN SOGGETTO IN OSPEDALE E’ PIU’ ESPOSTO ALLE INFEZIONI - MISURE DI PREVENZIONE DELLE ICA COME SI VERIFICA L’INFEZIONE? CASO: Nel reparto dove stai svolgendo lo stage l’assistente di tirocinio ti avverte di un focolaio di infezione. finora 14 persone si sono infettate e una è morta. Quali domande ti poni? Quali conoscenze ti servono per proteggerti e proteggere gli altri pazienti sani? COME SI VERIFICA L’INFEZIONE? COS’E’ UNA MALATTIA INFETTIVA? Una malattia infettiva è una patologia causata da agenti microbici (VIRUS,BATTERI, FUNGHI) che entrano in contatto con un individuo, si riproducono e causano un’alterazione funzionale. La malattia è quindi il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario della persona e l'organismo estraneo. EPICENTRO L'epidemiologia per la sanità pubblica - Istituto Superiore di Sanità Le malattie infettive (iss.it) LA CATENA DELLE INFEZIONI i fattori necessari perchè si determini la “ catena dell’infezione” sono tre : - l’agente - la trasmissione - l’ospite Comprendere la catena delle infezioni è importante per individuare le misure di prevenzione necessarie. Intervenire su uno degli anelli con le misure più adeguate significa “rompere un anello della catena” e, come conseguenza, interrompere la catena dell’infezione. CATENA DELLE INFEZIONI ❏ La modalità di diffusione di una malattia infettiva è rappresentata da una catena composta da anelli concatenati l’uno all’altro. ❏ L’infezione si realizza quando il concatenarsi dei requisiti non è interrotto da misure di prevenzione cioè fino a quando non “si rompe” almeno un anello della catena. 1° ANELLO AGENTE INFETTIVO un microrganismo capace di determinare un’infezione nell’uomo. - tutti i microrganismi causano malattia nell’uomo? - esistono microrganismi che hanno un effetto benefico sull’organismo? 1° ANELLO AGENTE INFETTIVO un microrganismo capace di determinare un’infezione nell’uomo. I microrganismi si trovano nell'aria, nel suolo, nell'acqua, sulle superfici inanimate, sugli esseri umani e sugli animali. La maggior parte di questi non rappresenta per noi un pericolo. 1° ANELLO AGENTE INFETTIVO un microrganismo capace di determinare un’infezione nell’uomo. Perché si verifichi un’infezione sono necessarie alcune condizioni: - la carica batterica o virale - la virulenza ( ossia la capacità di produrre una patologia) - la capacità di penetrare, sopravvivere moltiplicarsi in un organismo ospite e la suscettibilità dell’ospite 1° ANELLO AGENTE INFETTIVO un microrganismo capace di determinare un’infezione nell’uomo. Patogeni: microrganismi in grado di provocare malattie ( batteri, virus funghi, protozoi, prioni) Commensali: microrganismi che vivono e si moltiplicano a contatto con l'ospite senza provocare né danni né vamtaggi Simbionti microrganismi che vivono e si moltiplicano a contatto con l'ospite instaurando un rapporto di reciproco beneficio. microrganismi normalmente non patogeni, in seguito ad un indebolimento delle difese dell'organismo, o se entra in regioni del corpo che non abita normalmente,sono in grado di provocare danno a tessuti e organi. Es. E.Coli, innocuo nell’intestino, causa infezione quando si moltiplica nel tratto urinario 2° ANELLO SERBATOIO ambiente favorevole al microrganismo per la sua sopravvivenza e per la sua moltiplicazione In generale si intende l’habitat naturale di un agente infettivo. Individuo, animale, pianta o substrato inanimato in cui un agente infettivo di norma risiede e si moltiplica e da cui dipende primariamente per la sopravvivenza COS’E’ UN PORTATORE SANO? 2° ANELLO SERBATOIO ambiente favorevole al microrganismo per la sua sopravvivenza e per la sua moltiplicazione PORTATORE SANO Alcune persone, sono in grado di difendersi dalle malattie attive, ma ospitano gli organismi patogeni all’interno del loro corpo. Non hanno sintomi, eppure fungono da serbatoi e possono trasmettere la malattia al altri SERBATOIO DI INFEZIONE SORGENTE DI INFEZIONE O “ RESERVOIR” HABITAT in cui il microrganismo Si intende un organismo che risiede e si moltiplica ospita il microrganismo essere umani patogeno, e che è in grado di trasmettere l’infezione animali ad un soggetto recettivo ambiente PORTATORE : persona in grado di trasmettere la malattia - asintomatico - in incubazione - convalescente - cronico MALATTIA INFETTIVA Colonizzazione. Presenza e crescita di microrganismi sulla superficie o all’interno di sedi corporee in assenza di rilevabile risposta immunitaria, danno cellulare o manifestazione clinica. MALATTIA INFETTIVA Contaminazione. Presenza di un agente infettivo su superficie corporea,indumenti, effetti letterecci, strumenti e altri oggetti inanimati, oppure su sostanze alimentari. INCUBAZIONE Il tempo che intercorre tra il contatto tra un microrganismo e il corpo umano fino alla comparsa dei sintomi viene chiamato “periodo di incubazione”, che è diverso a seconda della malattia infettiva AGGRESSIVITA’ MICRORGANISMO L'aggressività del microrganismo dipende da vari fattori: Patogenicità (capacità di un microrganismo di recare un danno all’ospite) Virulenza (è il diverso grado di patogenicità manifestato dall’agente infettivo, ossia di causare malattia) Carica infettante( rappresenta il numero minimo di microorganismi per dare luogo ad un’infezione Contagiosità (capacità di un microrganismo di passare da un ospite all’altro) 3° ANELLO PORTA DI USCITA La diffusione dell’infezione avviene quando il microorganismo abbandona il serbatoio o la sorgente. Nel caso dei serbatoi umani o animali il portale di uscita più frequente è costituito dai liquidi corporei ( tosse, vomito, diarrea, sangue, pus) 3° ANELLO PORTA DI USCITA Via di eliminazione: rappresenta la via attraverso la quale un organismo infetto elimina i microrganismi. La corretta conoscenza delle vie di eliminazione per le diverse patologie infettive è fondamentale per un’adeguata prevenzione del contagio. I microrganismi vengono solitamente eliminati attraverso secrezioni ed escrezioni, per cui vi sono varie vie attraverso le quali questi possono essere trasmessi dal portatore ad un individuo sano. 3° ANELLO PORTA DI USCITA Le porte di uscita rappresentano le vie di eliminazione dei microrganismi Il corpo umano presenta: - porte di uscita naturali(es. il cavo orale o il tratto gastrointestinale); - porte di uscita prodotte dopo eventi traumatici(es. ferite, ulcere ecc.); - da interventi sanitari(es. ferite chirurgiche, accessi vascolari, ecc.). 3° ANELLO PORTA DI USCITA Cavità orale e Tratto respiratorio I microrganismi lasciano il tratto respiratorio attraverso le goccioline emesse all’esterno mentre la persona tossisce, starnutisce, parla o canta o semplicemente respira Tratto gastrointestinale I microrganismi lasciano il tratto gastrointestinale attraverso le secrezioni corporee come il vomito o le feci Tratto genitourinario I microrganismi lasciano il tratto genitourinario durante la minzione e secrezione dagli organi sessuali 3° ANELLO PORTA DI USCITA Cute I microrganismi lasciano il corpo di una persona attraverso le soluzioni di continuo della cute, un drenaggio della ferita o attraverso la desquamazione cutanea Sangue I microrganismi lasciano il corpo attraverso le ferite o altre soluzioni di continuo che favoriscono alla fuoriuscita di sangue 3° ANELLO PORTA DI USCITA la porta di uscita corrisponde di solito al sito in cui è localizzato l’agente patogeno tratto respiratorio ( virus influenzale, Mycobacterium) tratto gastro - intestinale ( vomito, feci) tratto genito-urinario ( trasmissione sessuale) cute ( lesioni cutanee) PER LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO E’ FONDAMENTALE CONOSCERE LE VIE DI ELIMINAZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE 4° ANELLO MODALITA’ DI TRASMISSIONE L’agente infettivo che ha lasciato il serbatoio attraverso una porta di uscita,tramite i fluidi corporei o la desquamazione cutanea per poter determinare una malattia infettiva deve essere trasmesso a un altro individuo o a un altro distretto corporeo 4° ANELLO MODALITA’ DI TRASMISSIONE Si possono identificare quattro vie di trasmissione delle malattie infettive: 1. Il contatto diretto ( herpes simplex virus, 2. La diffusione di goccioline (droplet transmission) nell’ambiente (≥ 5 μm) tecnicamente è una trasmissione per contatto 3. L’aerosolizzazione di droplet nucleici (≤ 5 μm)( via aerea) MODALITA’ DI TRASMISSIONE DIRETTA La trasmissione avviene in modo diretto, quando c'è un contatto molto stretto tra la fonte di infezione ed il ricevente. E’ una modalità obbligata per i microrganismi che sopravvivono nell’ambiente per pochi minuti RISCHIO DI TRASMISSIONE TRA PAZIENTE E OPERATORE SANITARIO. - CONTATTO DI SANGUE O ALTRI FLUIDI CORPOREI DEL PAZIENTE CON MUCOSA, CUTE NON INTEGRA, PUNTURA ACCIDENTALE CONTATTO DIRETTO TRA LA CUTE DELL’OPERATORE E DEL PAZIENTE - ES. SCABBIA, gli acari di un paziente vengono trasferiti sulla pelle di un operatore mentre ha un contatto diretto senza guanti con la cute di un paziente MODALITA’ DI TRASMISSIONE INDIRETTA La trasmissione indiretta comporta il trasferimento di un agente infettivo attraverso veicoli, vettori, o attraverso persona intermedia contaminata veicoli: mezzi inanimati quali suolo, aria,acqua, alimenti, oggetti vari, tra cui siringhe e altri strumenti sanitari, vettori: mezzi animati, solitamente insetti o altri animali, quali zanzare, mosche, zecche, roditori o altri animali. MODALITA’ DI TRASMISSIONE INDIRETTA Esempi di trasmissione di contatto indiretto sono ( Siegel et al. 2019 - CDC) - Mani del personale - Dispositivi di cura del personale ( fonendoscopi, apparecchio per rilevazione glicemia, termometri, cavi per monitor) - giocattoli condivisi MODALITA’ DI TRASMISSIONE TRAMITE DROPLET Le goccioline di droplets > 5μm vengono espulse a breve distanza, nell’aria durante ❏ tosse ❏ starnuti ❏ fonazione ❏ durante procedure come l’aspirazione bronchiale e la broncoscopia ❏ p. es., virus dell'influenza, B. pertussis, adenovirus, bordetella pertussis E’ NECESSARIO UN CONTATTO STRETTO MODALITA’ DI TRASMISSIONE TRAMITE DROPLET MODALITA’ DI TRASMISSIONE PER VIA AEREA Trasmissione per via aerea( airborn trasmission): avviene attraverso la disseminazione di nuclei di goccioline (“droplet nuclei”,

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