Neuropsicologia Clinica e Forense - La Simulazione PDF

Summary

Questo documento fornisce una panoramica sulla simulazione in ambito neuropsicologico e forense. Vengono descritti i concetti chiave, i comportamenti simulativi (ad esempio, il malingering), i casi clinici e le strategie per riconoscere la simulazione, così come i metodi per la differenziazione da altri problemi mentali.

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Neuropsicologia Clinica e Forense La Simulazione Relatrice: Dott.ssa Annamaria Pettinato, Psicologa Simulazione e altri comportamenti falsificatori “Tutti mentono, chi più chi meno. La polizia mente. I testimoni mentono....

Neuropsicologia Clinica e Forense La Simulazione Relatrice: Dott.ssa Annamaria Pettinato, Psicologa Simulazione e altri comportamenti falsificatori “Tutti mentono, chi più chi meno. La polizia mente. I testimoni mentono. Anche le vittime mentono. Un processo è una gara di menzogne e tutti in aula sono coscienti di questa verità.” Michael Connelly Obiettivi della lezione Definire il concetto di simulazione in ambito forense; Esplorare strumenti e tecniche utilizzati per identificare la simulazione; Approfondire casi reali con esempi pratici per applicare le conoscenze teoriche. Cos’è la Simulazione? Definizione DSM-5-TR «Produzione intenzionale di sintomi fisici o psicologici falsi o grossolanamente esagerati, motivata da incentivi esterni.» || Non si tratta di una patologia a se stante, non vi è diagnosi di simulazione, ma una situazione che può essere meritevole di attenzione clinica || Cos’è la Simulazione? Un problema antico Cenni storici La simulazione è un fenomeno che accompagna l’uomo fin dall’antichità. Antichità: Soldati simulavano malattie o ferite per evitare il servizio militare. XIV-XV secolo: Simulazioni utilizzate per sfuggire a lavori forzati o persecuzioni religiose. XIX secolo: Inizio delle osservazioni sistematiche del comportamento simulato, con focus sul riconoscimento dei segni comportamentali. XX secolo: Sviluppo di test psicometrici e strumenti diagnostici per individuare la simulazione. XXI secolo: Uso di tecnologie avanzate, come neuroimaging, per identificare modelli specifici di simulazione. Cos’è la Simulazione? Strategie comportamentali Malingering (simulazione) Produzione intenzionale di sintomi falsi per ottenere un guadagno esterno. Esempio: Imputato che finge amnesia per evitare una condanna. Cos’è la Simulazione? Strategie comportamentali Dissimulazione Nascondere o minimizzare sintomi reali, spesso per motivi sociali o personali. Esempio: Una persona con depressione grave che minimizza i sintomi per paura di essere giudicata. Cos’è la Simulazione? Strategie comportamentali Falsificazione di memoria Creazione o distorsione deliberata di ricordi, spesso legati a eventi traumatici o giudiziari. Esempio: Un soggetto che inventa un ricordo di abuso mai accaduto per ottenere un risarcimento. Cos’è la Simulazione? Esempi di vantaggi Legali Evitare una condanna Economici Ottenere risarcimenti o benefici Sociali Manipolare l’opinione pubblica o le relazioni personali Cos’è la Simulazione? Motivi legali Caso di Kenneth Parks (Canada, 1987): Parks, un uomo di 23 anni con una storia di sonnambulismo, si svegliò una mattina coperto di sangue. Scoprì di aver guidato fino alla casa dei suoceri e ucciso la suocera con un coltello, ferendo gravemente il suocero. Dichiarò di non ricordare nulla dell'incidente e sostenne di aver agito durante un episodio di sonnambulismo. Gli avvocati difensori utilizzarono il sonnambulismo come difesa, sostenendo che Parks non era in grado di intendere e volere. Fu assolto per omicidio colposo grazie a prove che confermarono il sonnambulismo (es. EEG). Cos’è la Simulazione? Motivi sociali Caso Gypsy Rose Blanchard (USA, 2015): Gypsy Rose Blanchard visse per anni sotto il controllo della madre, Dee Dee Blanchard, che simulava malattie gravi della figlia (es. leucemia, ritardo mentale) per ottenere attenzioni e supporto economico. Questo comportamento è noto come Sindrome di Münchausen per procura**. Gypsy, stanca degli abusi, pianificò con il fidanzato online l'omicidio della madre. Dopo l'arresto, Gypsy rivelò di non essere mai stata realmente malata e di aver vissuto sotto il controllo manipolativo della madre. Il caso mostrò come la simulazione possa essere usata per manipolare il contesto sociale ed economico. Cos’è la Simulazione? Motivi economici Caso di fraudolenza assicurativa: Un uomo in Italia ha simulato un grave infortunio sul lavoro, falsificando certificati medici per ottenere un risarcimento. Durante un'indagine, è stato ripreso mentre svolgeva lavori fisicamente impegnativi, dimostrando che non era realmente infortunato. Contesti di Simulazione Capacità di intendere e di volere; Penale Compatibilità regime carcerario; Misure alternative alla pena detentiva Danno alla persona; Civile Interdizione/Inabilitazione Capacità lavorativa; Previdenziale Invalidità e accompagnamento Medicina del Capacità Lavorativa Lavoro Canonico Maturità Psicoaffettiva Contesti di Dissimulazione Penale Pericolosità sociale Capacità genitoriale; Civile Capacità di provvedere ai propri interessi Porto d’armi Assegnazione porto d’armi e/o altre licenze Patente Capacità di condurre veicoli o natanti Medicina del Capacità lavorativa; lavoro Compatibilità ambiente di lavoro «Diagnosi» differenziale Disturbo di conversione e altre forme di disturbo somatoforme (es. disturbo di somatizzazione) Non intenzionale Disturbi dissociativi Non intenzionale Disturbo fittizio (fingere per curare una malattia o una lesione per il solo piacere psicologico di essere malato e di godere delle relative cure) Intenzionalità è consapevole ma l’incentivo non è esterno come nella simulazione «Diagnosi» differenziale Altre categorie diagnostiche che spaziano dalla simulazione al disturbo fittizio 1.Sindrome di Münchhausen (producono intenzionalmente sintomi e disturbi fisici per mantenere uno stile di vita incentrato sulle ospedalizzazione): forma più grave del disturbo fittizio 2.Sindrome di Münchhausen per procura: se l’incentivo risulta essere esterno (vedi caso Gypsy Rose Blarchard) è una forma di simulazione 3.Sindrome di Ganser (pseudodemenza psicogena, stato crepuscolare isterico tipica in ambiente carcerario): simile a stato dissociativo indotto da evento traumatico 4.Nevrosi da compenso o sindrome da indennizzo (amplificazione fraudolenta di sintomi psico e neruopsicologici finalizzata a frode assicurativa) Intervista preliminare Obiettivi principali Stabilire un rapporto di collaborazione. Raccogliere informazioni di base e il contesto del caso. Osservare il comportamento verbale e non verbale. Valutare la motivazione del sospettato (es. collaborazione, opposizione, dissimulazione). L'intervista è il primo passo per capire il contesto del caso e verificare la motivazione del soggetto! Dati raccolti nel colloquio + test standardizzati Che tipo di approccio utilizzare? Atteggiamento dello psicologo Neutrale e non Attento, giudicante rispettoso, ma fermo Elementi da osservare Comportamenti verbali: contraddizioni nei racconti, eccessiva precisione o vaghezza, risposte evasive o ritardate Comportamenti non verbali: contatto visivo (eccessivo o evitato), postura e gestualità (es. segnali di ansia come mani sudate, movimenti nervosi), modifiche nella voce (tono, volume, velocità) Emotività: reazioni emotive adeguate o sproporzionate Strumenti per approfondire Tecnica della "cognitive interview" Chiedere al sospettato di ricordare i fatti in ordine inverso (può evidenziare incongruenze). Sollecitare descrizioni dettagliate di luoghi, persone e situazioni. Tecnica della pressione controllata Fare domande che richiedano spiegazioni logiche per testare la coerenza. Es. "Perché ha agito in quel modo in quel momento?" Domande trabocchetto Inserire domande false per verificare se il soggetto tenta di compiacere Es. “Ci sono altre cose che non ha menzionato, come l'incidente al parcheggio?” quando l’incidente non è mai accaduto). Tecniche di detenzione Correlazione anatomo-clinica della Applicabile in paziente con patologia neurologica simulazione/dissimulazione Valutare grado di coerenza fra il dato neuroradiologico lesionale (oggettivo) e il quadro cognitivo funzionale deficitario (soggettivo) Test a scelta forzata- Sympton Validity Testing (SVT) Utilizzato nella detenzione di simulazione di deficit neuropsicologici; Prestazione del simulatore significativamente inferiore alla prestazione casuale in compiti di scelta dicotomica (es. Warrington Word Recognition Test) Test semplicistici- Floor Effect Strategy Somministrata prova estremamente semplice che perfino pazienti con gravi alterazioni encefaliche riescono a rispondere Il simulatore avrà una prestazione molto bassa Tecniche di detenzione della Violazione di leggi scientifiche Molti test cognitivi presentano item con difficoltà crescente (es. simulazione/dissimulazione WAIS), se la presentazione degli item diviene casuale, possiamo trasformare una prova standard in un test per la simulazione. Alcune leggi neuropsicologiche che possono essere usate per saggiare l’ipotesi di simulazione sono: Confronto fra prove di memoria di riconoscimento e di rievocazione Effetto frequenza, stimoli ad alta frequenza d’uso danno origine risposte più accurate Effetto concretezza, le parole concrete sono ricordate meglio Effetto interferenza, il ricordo libero preceduto da un compito interferente deve essere sempre peggiore di un corrispondente compito senza interferenze Tecniche di detenzione della Psicopatologia incoerente simulazione/dissimulazione In molti questionari di personalità vengono raccolte risposte relative a sintomi molto bizzarri che potrebbero essere facilmente segnalati da un simulatore. Metodo degli scenari [Biron & Sartori, 2002; Sternberg et al., 1995] Serie di affermazioni che descrivono dei sintomi calati in situazioni realistiche, il simulatore tenderà a rispondere in modo patologico producendo un quadro non solo falso, ma anche molto grave Tecniche di detenzione della simulazione/dissimulazione Autobiografical IAT (aIAT) Principio L’aIAT si basa sul principio che le persone elaborano più Se una dichiarazione autobiografica è rapidamente associazioni coerenti con i propri ricordi o credenze coerente con ciò che il soggetto crede vero, il autobiografiche rispetto a quelle incoerenti. tempo di reazione sarà più rapido. Misura il tempo di reazione del soggetto a diverse categorie di Se è incoerente o falsa, il tempo di reazione stimoli e associazioni per determinare quali dichiarazioni siano sarà più lungo. percepite come vere o false dalla persona. È utilizzato principalmente in ambito forense per distinguere tra ricordi veri e falsi in modo implicito, evitando il filtro della consapevolezza o la manipolazione deliberata delle risposte. Identificazione simulazione/dissimulazione sintomi psichiatrici Strumenti specifici Strumenti misurazione personalità SIRS - Structured Interview of Reported Symptoms MMPI - 2 SIMS - Structured Interview of Rorschach (TAT e altri test proiettivi) Malingered Symptomatology SRSI - Self Reported Symptom Inventory SIMS Self-report, 75 items vero/falso Sottoscale: Psicosi (P): sintomi psicotici inusuali o bizzarri, non tipicamente presenti nei pazienti psichiatrici; Danno neurologico (NI): sintomi neurologici illogici o decisamente atipici. Disturbi amnesici (AM): disturbi di memoria inconsistenti con il pattern di danno o disfunzione cerebrale. Bassa intelligenza (LI): invenzione e/o esagerazione di deficit intellettivi attraverso prestazioni deficitarie in item di semplice conoscenza generale. Disturbi affettivi (AF): sintomi atipici di depressione e ansia MMPI-2 Il MMPI-2 include scale specifiche per individuare tendenze simulatorie, come: Scale L (Lie): rileva risposte volte a presentarsi in modo eccessivamente positivo. Scale F (Infrequency): rileva risposte atipiche o inverosimili. K (Defensiveness): misura difensività e inconsapevolezza di problemi personali. Identificazione simulazione di deficit cognitivi Test neuropsicologici di Strumenti specifici per la normale uso clinico detenzione della simulazione Identificazione simulazione di deficit cognitivi WAIS - R Rey 15-Item Memory Test WCST Rey Word Recognition Test TMT TOMM - Test of Memory Stroop Malingering Rey Dot Counting Test ecc... Rey 15 - Item Memory test Griglia di 15 items mostrata per 10 sec Viene nascosta allo sguardo del soggetto per altri 10 secondi Dopo gli viene chiesto di riprodurre su un foglio gli stimoli esperiti in precedenza Compito semplice ma presentato come difficile Cut-off = 9/15 [Lezak, 1995] Rey Word Recognition Test Lista di 15 parole, lette una al secondo Pausa di 5 secondi Lista di 15 parole target + 15 distrattori letti chiedendo al soggetto di individuare i target Cut-off = 6/15 TOMM Prova di riconoscimento visivo di 50 stimoli consistenti in disegni di oggetti comuni. 1.Prova di apprendimento 2.Prova di riconoscimento 3.Ritenzione differita. Peculiarità del TOMM... Possibilità di interpretare i dati mediante due diverse logiche citate in precedenza: Sympton Validity testing Floor Effect Strategy Rey Dot Counting Test 12 cartoncini con disegnati da 7 a 28 punti: primi 6 vengono presentati i punti che sono disegnati in modo casualmente distribuiti, successivamente i punti sono raggruppati Si attende che il tempo necessario per contare i punti raggruppati sia inferiore che per i punti disposti casualmente: il contrario indica simulazione Cut-off punti casualmente disposti = 180 sec Cut-off punti raggruppati = 120 sec Limiti dei test psicometrici Falsi positivi e falsi negativi Sovra-affidamento: i risultati dei test sono influenzati dalla collaborazione del soggetto. Una persona particolarmente abile nel mentire potrebbe "bypassare" alcuni strumenti, soprattutto se conosce i principi del test. Applicazione decontestualizzata: i test non possono mai sostituire un'intervista clinica o il contesto più ampio. Un punteggio alto in scale di validità anomale (es.: MMPI-2) richiede comunque un’analisi qualitativa. Limiti dei test psicometrici Limitazioni culturali: molti test sono tarati su specifiche popolazioni culturali e linguistiche. Traduzioni o adattamenti potrebbero non avere lo stesso livello di validità. Difficoltà nel distinguere condizioni comorbide: alcuni disturbi (es.: PTSD, depressione grave) potrebbero presentare sintomi atipici che imitano la simulazione, complicando l'interpretazione dei dati. Caso pratico I fratelli Menendez Descrizione del caso: Omicidio dei genitori da parte di Lyle e Erik Menendez nel 1989. Difesa legale: Hanno sostenuto di aver agito per legittima difesa dopo anni di abusi. Caso pratico I fratelli Menendez Punti controversi: Le accuse di abusi erano reali o una strategia per giustificare l'omicidio? Risposte e riflessioni Gli abusi possono essere difficili da verificare in assenza di prove concrete. Gli psicologi forensi analizzano la coerenza delle narrazioni, eventuali testimoni o documentazioni mediche. Alcuni dettagli forniti dai fratelli potrebbero essere valutati con testimoni indiretti o confrontati con il profilo psicologico dei genitori. Caso pratico I fratelli Menendez Punti controversi: Come distinguere tra un trauma autentico e una narrazione costruita? Risposte e riflessioni Una narrazione costruita tende a essere rigida, ripetitiva o troppo dettagliata rispetto a una narrazione autentica, che spesso presenta frammentazione o difficoltà nell'esprimere eventi traumatici. L’uso di strumenti psicodiagnostici, come l'MMPI-2, può fornire indicazioni sulla presenza di sintomi di stress post-traumatico o sulla tendenza a simulare. Riflessioni finali La simulazione è una sfida complessa ma affrontabile con gli strumenti giusti. E’ importante utilizzare un approccio combinato: Test psicometrici + osservazione clinica + analisi critica del caso. “La verità è raramente pura e mai semplice.” Oscar Wilde Grazie!

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