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Gli appunti di Economia Aziendale trattano di concetti fondamentali come i bisogni essenziali e voluttuari, le attività di consumo, produzione e trasferimento, e il ruolo dell'azienda all'interno di un contesto economico.

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AZIENDA ED ECONOMIA AZIENDALE ============================= - **Bisogni essenziali o indifferibili** che sono connaturati alla stessa sopravvivenza e - **Bisogni voluttuari o differibili** (perché si potrebbe vivere anche senza) che possono facilmente mutare nel tempo o subire condiz...

AZIENDA ED ECONOMIA AZIENDALE ============================= - **Bisogni essenziali o indifferibili** che sono connaturati alla stessa sopravvivenza e - **Bisogni voluttuari o differibili** (perché si potrebbe vivere anche senza) che possono facilmente mutare nel tempo o subire condizionamenti esterni. - **Attività economica di consumo**: io svolgo un'attività economica quando io consumo il caffè e la brioche al bar - **Attività economica di produzione**: quando qualcuno ha prodotto il mais con il quale é - **Attività economica di trasferimento**: l'attività economica consiste anche nel prendere 1 - **singoli individui**: normalmente si parla di economia familiare perché ognuno - **Gruppi di persone**: organizzazioni di natura diversa (associazione, ente no profit) - **Entità diversamente organizzate e complesse**: che sono geneticamente predisposti a fare quello. - **Coordinazione sistematica:** l'azienda é composta da un insieme di elementi che interagiscono tra di loro e che sono legati tra di loro da **relazioni e rapporti di dipendenza reciproca** (coordinazione sistematica). I due elementi fondamentali che compongono struttura di un'azienda sono il **lavoro** (personale) e il **patrimonio** (beni necessari allo svolgimento delle attività che possono essere sia materiali, particolarmente presenti in azienda in cui si attuano produzioni tecniche, ma anche, sempre più spesso, di risorse immateriali, talvolta meglio definibili intangibili come, modelli, software, diritti, conoscenze, risorse legate all'informatica eccetera). Infine, l'azienda è un sistema di tipo aperto; in quanto tale, essa interagisce continuamente con l'ambiente circostante, da cui trae gli input e a cui cede gli output. Poiché l'ambiente é in continuo movimento, l'azienda è chiamata ad essere fortemente dinamica e flessibile, adeguando i propri prodotti alle richieste del mercato. - - Efficiente (**Efficienza operativa**) ---\> capacità dell'azienda di utilizzare nel modo - Efficace (**Efficacia strategica**) ---\> capacità dei processi produttivi aziendali di 2 - **Autonomia**: ogni unità aziendale, per essere tale, deve avere una coordinazione sistematica, deve soddisfare condizioni di economicità e deve essere in grado di **operare in modo autonomo** cioè secondo i propri fini, i propri obiettivi, in modo indipendente dagli altri. **L'autonomia é strettamente legata all'economicità** perché un'azienda é autonoma quando riesce ad operare in condizioni di economicità. Infatti, se ho problemi sul piano dell'economicità potrei dover fare affidamento a soggetti esterni (banche, Stato) e ad essi rispondere (*Esempio: Lufthansa o Alitalia sono sopravvissute tramite lo Stato tedesco e italiano. Da quel momento le compagnie aeree hanno iniziato a rispondere al sistema pubblico*). Tuttavia, in questa epoca, il successo di un'azienda, si mostra spesso dipendente dalle relazioni che essa é in grado di istituire con altre aziende e dalle quali inevitabilmente provengono poi dei condizionamenti. Infatti, ci sono dei **fenomeni che sfumano il concetto di autonomia** perché, attraverso questi fenomeni, le aziende diventano reciprocamente dipendenti l'una dall'altra, come le: - **Reti aziendali** ovvero dei contratti tra aziende per collaborare tra di loro. Ad esempio, un'azienda che produce valvole per il mondo petrolifero. Questa azienda per creare le valvole ha bisogno di conoscenze pneumatiche, idrauliche, meccaniche, elettroniche. Tuttavia, un'azienda non ha tutte queste conoscenze e si mette quindi in rete ovvero crea dei contratti con altre aziende per aiutarsi e dividersi le mansioni. ---\> un'azienda si occupa della parte idraulica, un'altra della parte meccaniche, un'altra ancora della parte elettrica, una del trasferimento... - **Gruppi aziendali:** una pluralità di aziende, giuridicamente indipendenti, che 3 4 ### L'AMBIENTE, L'AZIENDA RESPONSABILE, LA SOSTENIBILITÀ E IL RISCHIO - **Specifici**: il subsistema che riguarda più da vicino una **certa impresa**. Esso è costituito - **Generale**: il subsistema **comune a tutte le imprese** che operano in un certo contesto: 5 Gli studi sulla **CSR (responsabilità sociale delle imprese)** hanno esaminato le modalità con le quali le imprese ponevano e pongono oggi in essere le strategie volte a soddisfare gli obiettivi etico, sociali e ambientali. La CSR, che supera la shareholder theory di Friedman, è sempre stata considerata come un obiettivo staccato dall'azienda, come se fosse una condizione da soddisfare per realizzare i reali obiettivi competitivi ed economico- finanziari. Questa visione però si sta superando nei sistemi economici perché è la CSR **non é più una attività filantropica** (siccome la mia azienda va bene aiuto il territorio, faccio beneficenza, assumo persone svantaggiate) ma sta diventando una **strategia d'impresa** che, soprattutto le grandi imprese perseguono allo scopo di rafforzare nel lungo termine la propria posizione competitiva e la propria reputazione e, di conseguenza migliorare i propri risultati apportando benefici all'ambiente e al benessere collettivo. Oggi, è più idoneo utilizzare la nozione di **stakeholder responsibility** in quanto la platea degli stakeholder si è fortemente ampliata perché i confini dei mercati sono più estesi, per i processi di globalizzazione ecc. Tuttavia, non tutti gli stakeholder possono essere considerati sullo **stesso piano**. Infatti, gli **stakeholders primari** sono quelli senza i quali l'impresa non può garantirsi una vita stabile e duratura. Invece, i **secondari** sono tutti gli altri soggetti che, pur in assenza di rapporti formalizzati, sono anch'essi portatori di interessi e attese nei suoi confronti e possono influenzarne le attività o essere influenzati. Questo ha portato ad un'estensione **della responsabilità del management** e quindi più ampio é il gruppo degli stakeholder che l'azienda deve soddisfare più ampia é la responsabilità dell'azienda stessa. - La stakeholder view, la teoria dello stakeholder vede l'impresa come un soggetto collettivo a cui siamo tutti interessati l'impresa di comunità. Aziende sane che producono posti di lavoro ad esempio - La shareholder view: vede l'impresa come strumento dell'azionista, obiettivo raggiungere i risultati dell'istituto Il **rischio** è un'altro concetto importante perché se non ci fosse rischio non ci sarebbe impresa perché fare impresa significa rischiare di fare investimenti sbagliati, perdere il capitale, il lavoro ecc.... Naturalmente, l'imprenditore riceve una ricompensa perché assume un rischio. Infatti, il rischio si può mitigare, gestire, ridurre ma **mai eliminare** e consiste nella **possibilità che l'azienda perda la sua capacità di raggiungere i risultati** competitivi, sociali ed economico-finanziari e che quindi non sia in grado di remunerare 6 ### LO SCAMBIO E I FATTORI DELLA PRODUZIONE 7 - ### Strumento di pagamento - **Unità di misura**: il numero di monete che viene dato in cambio della fornitura - **Riserva di valore nel tempo**: la moneta cambia valore perché non esiste la stessa moneta in tutto il mondo. - **Fattori produttivi generici:** i mezzi monetari che possono essere trasformati in - **Fattori produttivi specifici**: investimenti dei mezzi monetari in impianti, macchinari, - **Fattori produttivi a fecondità semplice** ovvero quei fattori che vengono - **Fattori produttivi a fecondità ripetuta** ovvero quei fattori che vengono utilizzati 8 - il circuito dei finanziamenti attinti **a titoli di capitale di proprietà,** che considerano le - Il circuito dei finanziamenti attinti **a titolo di capitale di terzi**, che considera le 9 ### SCHEMA (IL MODELLO "STRUTTURA-ATTIVITÀ-RISULTATI) - **Assetto istituzionale**: insieme delle persone che compongono il soggetto d'impresa - **Assetto organizzativo**: definisce la struttura interna e le modalità di svolgimento dei 10 - **Assetto patrimoniale**: insieme di beni materiali (o hard) e immateriali (o soft) a disposizione dell'azienda in un determinato momento. Tra le risorse soft sono presenti anche i valori imprenditoriali, la filosofia di management e la missione d'impresa - **Direzione strategica**: definisce l'impostazione imprenditoriale di fondo dell'azienda. - **Direzione operativa:** consente il funzionamento dell'impresa, data una certa impostazione strategica, ed è preposta allo svolgimento di attività quotidiane. 1. **Obiettivi economico-finanziari** (Utile e durabilità dell'azienda nel tempo) 2. **Obiettivi competitivi** ovvero quelli che riguardano i rapporti tra l'azienda e i concorrenti (Innovazione di prodotto e di processo, essere monopolista, crescita dimensionale, riconoscibilità di un marchio, di un'azienda e la fedeltà dei clienti e dei fornitori) 3. **Obiettivi sociali** ovvero quegli obiettivi che riguardano la sfera della responsabilità sociale (Qualità del lavoro, benessere della comunità e l'ecosostenibilità dei prodotti e dei processi) 11 ### ![](media/image3.jpeg)SCHEMA (RUOLO DELL\'IMPRESA IN UN'ECONOMIA DI MERCATO) 12 - **Dimensione competitiva** (che cosa offre, come lo produce, dove lo offre, come lo offre) - **Dimensione sociale** (capacità dell'impresa di soddisfare gli stakeholder) - **Dimensione economico-finanziaria** (quali risultati produco e come le produco) 13 L'ASSETTO ISTITUZIONALE E CORPORATE GOVERNANCE ============================================== 14 - Dei **soggetti** nell'interesse dei quali l'azienda si svolge; - Dei **contributi** che tali soggetti offrono all'azienda; - Delle **ricompense** che ricevono; - Delle **prerogative** di governo economico; - Delle **correlazioni** tra i contributi, le ricompense e le prerogative di governo. 15 ### ![](media/image7.jpeg)° IMPRESE DI TIPO CAPITALISTICO ° 16 ### ° COOPERATIVE DI CONFERIMENTO ° 17 ### ![](media/image9.jpeg)° COOPERATIVE DI CONSUMO ° **°COOPERATIVE DI LAVORO°** reddito d'impresa il fattore critico è nelle mani del personale. Il rischio d'impresa se lo assumono il personale e ricade su di loro tramite il compenso di lavoro che dipende dai risultati aziendali. Tutti gli altri soggetti hanno una ricompensa fissa. Sono i lavoratori che si assumono il rischio d'impresa diventano così soci dell'azienda. (Es. servizi di pulizie, servizi di consulenza, servizi di trasporti). Ottengono sia i dividendi che la ricompensa. Se le cose andassero male avranno una ricompensa minore rispetto alla ricompensa di mercato. I dipendenti cercano di salvare l'impresa perché' il fattore critico e' il loro lavoro, e quindi riducono il costo del lavoro e se alla fine dell'anno faranno degli utili li distribuiranno. **°COOPERATIVA SOCIALE°** è l'unica che non ha obiettivo di utile ma è forma di cooperativa di lavoro con l'obiettivo di aiutare le persone. Per crescere servono gli utili ma non li distribuiscono li rinvestono per migliorare i servizi. Una testa un voto è il principio delle cooperative Le cooperative sono molto diffuse nel mondo della finanza. il soggetto che apporta il contributo critico non è il soggetto capitalista Nelle cooperative però c'è un limite ovvero un eccesso di democrazia è difficile trovare una quadra quando i soci sono tanti. Spesso i soci diventano talmente tanti che non si riesce a capire chi governa. Tema dell'a lungaggine decisionale superiore, minor reattività. Nelle imprese cooperative l'iniziativa imprenditoriale viene assunta da soggetti diversi rispetto alle aziende capitaliste diventando cosi i soggetti d'istituti, possono essere conferenti della materia prima o conferenti del lavoro o destinatari di beni e servizi. Quindi in questi modelli di istituto il capitale sociale è limitatissimo perché' si apporta altro. C'è un capitale di rischio variabile non stabile. Il capitale di rischio non è il denaro conferito ma sono le condizioni conferite, i fattori specifici che variano nel tempo che se misurate generano un capitale di rischio di natura variabile rotativa. Nelle cooperative il lavoro non è pagato (costo più importante) quindi il capitale di rischio essendo il lavoro stesso è molto più difficile che falliscano perché' sono tanti soci e quindi il rischio si divide. La cooperativa è più resiliente in periodi di crisi ma invece nei periodi di crescita è più inerte. Le cooperative distribuisce l'utile pagando di più il lavoro l'utile sarà basso perché è come se fosse un utile predistribuito in base ai rapporti con i soci. Avendo un utile basso e un carico mutualistico prevalente pagherò anche meno imposte. ### ° IMPRESE PUBBLICHE ° ### ### ### ### ### ### SOGGETTO ECONOMICO E SOGGETTO GIURIDICO ### Un'impresa è tale se ha: ### L'autonomia: autonoma cioè ha una funzione di governo propria ### La durabilità': L'imprese nascono per durare nel tempo ### L'ordine: Ha bisogno di regole, di un ordine economico, organizzativo, competitivo ### L'unità nella molteplicità: trovare un punto di equilibrio per stare in piedi ### L'economicità: Trovare un equilibrio reddituale, finanziario e monetario ### Può essere che l'autonomia in certe imprese non ci sia (imprese eterodirette). (Es impresa pubblica l'ente pubblico ti da obiettivi) (imprese controllate da multinazionali straniere) ### Che differenza c'è tra L'impresa, che è un istituto che ha la sua azienda e le società per azioni? ### La differenza sta nella relazione tra soggetto economico e soggetto giuridico. ### La società quando si presenta sul mercato deve avere una forma giuridica chiamata anche "vestito giuridico" (c.c definisce i tipi specifici di vestiti). Allora il soggetto giuridico è l'ente in nome del quale l'impresa è condotta ovvero il centro di imputazione di diritti e obblighi cioè colui che risponde nei confronti della legge per l'attività svolta dall'impresa, perché' le imprese operano si possono trovare davanti ai tribunali. ### Mentre il soggetto economico e' colui che comanda e che fa parte del soggetto d'istituto. ### Il soggetto giuridico deve venir visto in connessione con la forma con la quale è condotta l'attività aziendale. ### Il soggetto economico è colui che detiene le prerogative di governo economico. Nell'istituto impresa vi è sostanziale coincidenza tra il soggetto economico e il soggetto d'istituto. Invece, il soggetto giuridico é colui che assume rilievo dal punto di vista giuridico, del diritto. Quindi, il soggetto giuridico é il centro di imputazione dei diritti e degli obblighi derivanti dallo svolgimento dell'attività aziendale perché ogni azienda deve operare all'interno di un ordinamento giuridico e quindi assume una veste giuridica. Il soggetto giuridico deve essere visto in connessione con la forma con la quale é condotta l'attività aziendale e ci sono 2 tipologie molto semplici: - **L'azienda individuale** dove é presente un **singolo imprenditore** - **L'azienda societaria** dove si stipula un contratto societario attraverso il quale più soci - **Di persone** che danno rilievo alle persone fisiche che rispondono - **Di capitali** dove la società diventa, nei confronti della legge, un soggetto diverso dai soci. Il **soggetto giuridico** é l'ente (persona fisica o giuridica) in nome del quale l'impresa è condotta ed a cui si riferiscono i diritti e gli obblighi che nascono dall'esercizio dell'impresa. Il soggetto giuridico può essere nelle imprese individuali, dove il soggetto giuridico coincide con quello economico una **singola persona** oppure nelle imprese collettive, dove il soggetto economico differisce da quello giudico, una **società**. Naturalmente, questi tipo di relazione dipende da **come la società é costituita** tra **società di persone e società di capitali**. Il codice civile italiano parla da questo punto di vista di **società commerciali** che secondo l'articolo 2247, non sono le società che vendono ma qualsiasi società che svolge un'attività d'impresa. Infatti, con il **contratto di società** due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili (Art. 2247). Queste società dal punto di vista giuridico possono avere **due tipi di autonomia patrimoniale**: **Autonomia patrimoniale semplice** e **autonomia patrimoniale perfetta.** ### ° AUTONOMIA PATRIMONIALE SEMPLICE E SOCIETÀ DI PERSONE ° - ha il potere di amministrare la società (salve le eccezioni previste dalla legge); - non può trasferire la propria quota di partecipazione alla società senza il consenso - **Società in nome collettivo (s.n.c):** in questo tipo di società tutti i soci **rispondono in modo solidale e illimitato** per le obbligazioni sociali, salvo il beneficio di preventiva - **Società in accomandita semplice (s.a.s):** Questo tipo di società, pressoché uguale alla 20 - Gli **accomandatari** che amministrano la società e rispondono in modo solidale e - Gli **accomandanti**: che non amministrano la società e rispondono per obbligazioni solo nei limiti del capitale conferito. ### ° AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA E LE SOCIETÀ DI CAPITALI ° - **Società cooperativa a responsabilità limitata (s.c.a.r.l/s.c)** sono delle società - **Società per azioni (s.p.a)** sono delle società di capitale con dimensioni maggiori. Infatti per costituire una s.p.a è richiesto un **capitale minimo di 50.000 euro**, di cui almeno il **25%** del capitale sociale (pari a 12.500 euro) **deve essere versato** alla sottoscrizione dell\'atto costitutivo. Il **capitale sociale** corrisponde al **prodotto tra il n°azioni e il valore nominale della singola azione**. I **principali diritti dell'azionista** sono il diritto di intervenire alle assemblee, partecipare alla discussione ed esprimere il proprio voto. Inoltre, gli azionisti possono impugnare le delibere assembleari non conformi all'atto costitutivo, attivare i controlli del collegio sindacale, verificare i libri contabili e il bilancio d'esercizio, avere diritto agli utili e al rimborso del capitale e avere diritto di recesso. Infine, 1/10 dei soci (per le non quotate) e 1/20 dei soci (per le quotate) può richiedere agli amministratori la convocazione dell'assemblea. Nelle società per azioni sono presenti **tre diversi organi:** - **Le Assemblee dei Soci** che corrispondono all'organo deliberativo e sovrano. L'assemblea dei soci che si deve tenere obbligatoriamente una volta all'anno sono le assemblee generali ordinarie per approvare il bilancio. Poi ci possono essere altri tipi di ' assemblee come quelle generali, straordinarie o speciali (tipiche di società che hanno soci diversi). - **Gli Amministratori,** Amministratore Unico se formato da una sola persona oppure Consiglio di Amministrazione se formato da più persone, sono **l\'organo esecutivo** della volontà assembleare e, al tempo stesso, anche **l'organo propulsivo delle decisioni dell'assemblea**. Essi possono presiedere alla gestione dell'attività sociale e rappresentano la società. - **Il Collegio Sindacale** è **l'organo elettivo** interno, eletto dai soci, che ha una **funzione di controllo e di sorveglianza** sulla gestione sociale e sull'operato degli amministratori. Essendo un organo di controllo non entra nella gestione ma controlla e basta. I sindaci, che si riuniscono almeno ogni trimestre, sono nominati dall\'assemblea ordinaria in un numero che può variare da tre a cinque membri effettivi (più due supplenti), rimangono in carica tre anni e, salvo particolari e gravi circostanze, sono irrevocabili. Il collegio sindacale si occupa del: - **Controllo legale**: vigilare sull\'osservanza delle norme del codice civile, delle altre leggi e dell\'atto costitutivo; - **Controllo contabile**: verificare la regolare tenuta della contabilità e la corretta redazione del bilancio (funzione delegabile a società di revisione o a un revisore contabile) - **Società a responsabilità limitata (s.r.l)** sono sottoposte in larga parte alla stessa **disciplina delle società per azioni** (costituzione, organi sociali, bilancio, copertura di perdite, distribuzione di utili, variazioni dell'atto costitutivo, tenuta dei libri sociali, normativa fiscale). Tuttavia, le principali caratteristiche e peculiarità sono: - Il capitale sociale che deve essere **maggiore di 10.000€**. Tuttavia, si può anche - **Società in accomandita per azioni (s.a.p.a)** sono sottoposte per molta parte alla **stessa disciplina delle società per azioni** (Differiscono dalla s.a.s perché nelle s.a.s il capitale non é diviso in azioni). Tuttavia, i caratteri di peculiarità risiedono nella presenza di due categorie di soci: - **Soci accomandatari** che amministrano la società e rispondono in modo solidale - **Soci accomandanti** che non amministrano la società e rispondono per le obbligazioni sociali solo nei limiti del capitale conferito. 22 ### SISTEMI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO - **All'assemblea**: approvazione del bilancio, nomina e revoca gli amministratori e i - **Al Consiglio di Amministrazione** spetta la gestione dell\'impresa e provvede a: - **Al Collegio Sindacale** spetta la vigilanza sull\'osservanza della legge e dello statuto, sul ![](media/image12.jpeg) - ### Il Consiglio di gestione esercita le funzioni tipiche dell\'organo amministrativo (CDA) - Il **Consiglio di sorveglianza** è l\'organo di controllo interno che, oltre agli **incarichi** di sorveglianza propri **del Collegio Sindacale**, esercita anche alcune **funzioni** di indirizzo 23 - - 24 SOCIETÀ BENEFIT --------------- MODELLI CAPITALISTICI DIFFUSI A LIVELLO INTERNAZIONALE ====================================================== 1. **Modello capitalistico anglosassone** (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Australia). Il modello capitalistico anglosassone è un **modello definito market oriented,** ovvero orientato al mercato finanziario (le borse e quindi di società largamente quartate in borsa). L'obiettivo delle aziende che utilizzano questo modello é quello di crescere ed entrare in borsa dove verranno poi acquisiti i capitali necessari per svilupparsi. Quindi, il modello capitalistico anglosassone è caratterizzato da un'elevata **frammentazione del capitale di rischio** fra numerosi piccoli risparmiatori (perché sono quotate in borsa), con due conseguenze: - ### trasferimento del potere di controllo a manager professionisti (forte - ### indebolimento del potere di controllo degli azionisti ### Inoltre, i comportamenti degli investitori istituzionali sono differenti e si basano soprattutto su una politica di investimento attivo che consiste nell'acquisizione di titoli di società sottostimate e quindi, una pressione degli investitori affinché il management proceda a creare valore. In questo modello capitalistico é presente una forte influenza dell\'AD (Chief Executive Officer, Ceo) sul CDA. Quindi questo sistema che incoraggia l'impresa a quotarsi e 25 2. **Modello capitalistico tedesco-giapponese (renano)**. Questo modello, rispetto al modello anglosassone, é basato su **alcune categorie di azionisti di riferimento** come, per esempio, le famiglie, gli investitori istituzionali e le banche. Tutti insieme diventano azionisti delle società non quotate. Quindi, in questo modello ci sono **alcuni soggetti istituzionali che hanno un certo peso**. Di conseguenza, le società si dividono **tra una quota alle famiglie**, **una quota alle banche** e **una quota ai dipendenti** con consigli di amministrazioni che dunque sono formati da famiglia, banche e dipendenti. Questo vuol dire che nel gruppo dei soci e nel board ci sono la **famiglia imprenditoriale** che porta una visione da imprenditore (diversa da quella del manager) perché un imprenditore é portato ad assumersi rischi, ha una visione più creativa ed é in grado di scombinare maggiormente le carte del mercato mentre il manager é più razionale. Poi ci sono le **banche** e quindi se le banche fanno parte del board l'azienda ha già chi finanzia l'azienda. Inoltre, i **dipendenti** quindi non si ha più un rapporto conflittuale perché fanno parte del modello gestionale. Quindi, **questo modello punta alla collaborazione e alla crescita dimensionale** piuttosto che alla massimizzazione del valore azionario e, di conseguenza, sono dei modelli d' impresa che **puntano al medio-lungo termine**. Tuttavia, il limite di questo modello é legato ai vantaggi perché il limite é legato al fatto che gli obiettivi che mettono d'accordo tutti sono di medio-lungo periodo, trascurando il breve e, di conseguenza, **perdono le opportunità di breve termine** e sono lente nel processo decisionale. In conclusione, questo sistema richiede un **forte impiego dell\'autofinanziamento** e **del sostegno delle banche-socie** (per crescere queste imprese usano le risorse di autofinanziamento e quelle delle banche-socie) 3. **Modello capitalistico latino** che viene utilizzato da Italia, Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e Grecia. Nel nostro paese c'é ancora un **capitalismo** che può essere definito **misto** perché é presente un rilievo sia del pubblico (imprese controllate dallo Stato o da enti locali) che del privato. In questo sistema é **dominante la piccola-media impresa di derivazione familiare**. Inoltre, nel capitalismo misto ci sono molti **fenomeni di privatizzazione delle imprese pubbliche** e, il ruolo del mercato dei capitali (borsa valori) é in crescita ma ancora molto limitato. Nelle imprese di famiglia, la famiglia stessa può avere due ruoli o solo proprietaria e gestisce lei l'impresa oppure, quando l'impresa familiare cresce, la famiglia si ritira e ricopre soltanto il ruolo di proprietaria mentre la gestione viene lasciata a persone qualificate. Inoltre, nelle imprese di famiglia, ci sono i cosiddetti **consigli "a tavola".** Inoltre, queste imprese **crescono indebitandosi fortemente** e utilizzando molto poco l'autofinanziamento. In aggiunta, il **ridotto numero di imprese quotate** ha portato ad un controllo concentrato in un ristretto numero di azionisti e all'attitudine degli azionisti di tenere le azioni a lungo. Anche in questo modello di capitalismo c'é un **cambiamento in corso** che vede **l'incremento del ruolo delle Banche d'affari**, del **ruolo delle Autorità di vigilanza** e del **peso delle "grandi famiglie".** 26 ALLEANZE E ACCORDI AZIENDALI ============================ ### ° ALLEANZE STRATEGICHE ° ### ° ACCORDI DI LICENZA ° ### ° FRANCHISING ° 27 ### ° JOINT VENTURE ° ### ° CONSORZI ° ### ° RETI O NETWORK ° 28 ### ° DISTRETTI INDUSTRIALI ° ### ° AFFITTO DI AZIENDA ° ### ° GRUPPI AZIENDALI ° 29 - **Acquisizione di imprese che svolgono la medesima attività** e quindi l'obiettivo è - **Acquisizione di imprese che svolgono la medesima attività, ma in diverse aree** e quindi l'obiettivo è di avere società giuridicamente separate operanti ciascuno in uno - ### Acquisizione di imprese capaci di realizzare produzioni che si collocano in fasi antecedenti o successive della medesima filiera produttiva in cui è posizionato - **Acquisizione di imprese che operano in settori del tutto differenti** allora l'obiettivo é di realizzare una diversificazione delle attività - ### Acquisizione di imprese per fini puramente finanziari e speculativi. La finalità LE VARIABILI ORGANIZZATIVE ========================== - **Struttura organizzativa**: definisce i criteri di fondo di divisione delle attività tra i soggetti che operano nell'impresa - **Meccanismi operativi**: processi che fanno funzionare l'organizzazione producendo - **Potere**: non esiste organizzazione senza un sistema di potere, di autorità, di influenza che qualcuno esercita rispetto ai comportamenti degli altri. ### - LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA - **Microstruttura**: la definizione delle **mansioni** (insieme di compiti tipici di una persona) assegnate su singoli operatori e quindi delle rispettive **posizioni** (ruolo investito nell'ambito dell'organizzazione) 30 - **Macrostruttura**: che prevede la creazione di **organi** (sotto sistema di posizioni a cui é attribuito un insieme di compiti e una funzione) cui é demandata una **funzione** (insieme di attività elementari, collegate ad un obiettivo di risultati, attribuite a un - ![](media/image14.jpeg)**Verticale**: modalità di sovra/subordinazione fra gli organi in funzione di una certa gerarchia. Quindi, consente di capire il livello di gerarchicazione di una società. - - 31 ### - MECCANISMI DI COORDINAMENTO - - **Supervisione diretta**: coordinamento conseguito attraverso una persona che assume - - - 32 - ### Ricerca e selezione del personale: - **Livelli di ingresso in azienda:** nuove leve o assunzioni laterali di operatori provenienti da altre aziende - **Livelli di competenze**: di base o Specialistiche - ### Dimensionamento degli organici: - Indicatori: Produttività, Composizione capi-dipendenti, Costo - ### Formazione - Sviluppo: Competenze (sapere), Abilità (fare), Atteggiamenti (essere/modo di relazionarsi con i terzi) - ### Carriera - Definizione criteri di avanzamento, progettazione dei sistemi di carriera - **Sistemi di pianificazione strategica**: piani industriali di sviluppo (*quali sono gli obiettivi tra tre anni. Da questo obiettivo di fondo nascono dei sotto-obiettivi che* - ### Sistemi di programmazione e controllo - **Sistemi informativi**: sistemi di gestione del personale, tutti i sistemi di coordinamento ### - IL POTERE ORGANIZZATIVO - Nelle **relazioni gerarchiche** gli stili di direzione più comuni si distinguono in: - **Autoritari** i quali si dividono a loro volta in: - **autoritarismo**: accentuazione della leadership in funzione del potere che si possiede (*siccome ho il comodo posso usare il potere legato alla mia posizione*) ---\> impone in funzione del potere che ha e fa leva sulla capacità sanzionatoria. - **paternalismo**: il direttore pone in essere comportamenti manipolatori - **burocratismo**: in questo caso si usano le regole, le procedure, i - **Partecipativi**: che si basano su processi di influenza fondati sulla ricerca del consenso, con prevalenza di componenti consultive e partecipative: infatti, 33 ### GLI SCHEMI ORGANIZZATIVI AZIENDALI ### STRUTTURA ELEMENTARE: - un **livello superiore**, dove troviamo **l\'organo direttivo**, che si occupa sia della - un **livello inferiore**, dove troviamo i **vari organi operativi** che svolgono attività esecutive, mettendo in pratica le indicazioni impartite dal livello superiore, **senza** ### alcun potere decisionale. 34 ### ![](media/image18.jpeg)STRUTTURA FUNZIONALE: 35 ### STRUTTURA (MULTI) DIVISIONALE: - definire la strategia complessiva della società, all\'interno della quale ciascuna funzione dovrà poi agire; - la creazione di un sistema di controllo delle prestazioni; - l\'allocazione delle risorse finanziarie complessive alle diverse divisioni; - 36 ASSETTO COMPETITIVO AZIENDALE ============================= 37 - **Strategie di corporate**: che riguardano le macro scelte aziendali e le azioni da compiere sia in ambito competitivo, sia in ambito sociale. Essi identificano l'impresa e indicano il suo orientamento di fondo. - **Strategie di business e/o ASA**: che riguardano le singole divisioni aziendali - **Strategie funzionali:** che si riferiscono alle singole funzioni aziendali e rappresentano l'ultimo livello di definizione delle strategie ![](media/image21.jpeg) - - - 38 ### STRATEGIE DI CORPORATE ### STRATEGIE DI BUSINESS - - 39 - - 40 1. **Concorrenti diretti**: Se ci concentriamo sulla parte centrale dello schema, nasce la cosiddetta \"concorrenza tra imprese\". Questa si svolge in base ai seguenti punti: prezzi (abbassare i prezzi vuol dire attrarre più clienti), pubblicità (ci permette di superare la concorrenza), lancio di nuovi prodotti e servizio di clientela. 2. **Produttori di beni sostitutivi** ovvero tutti quei produttori che producono un prodotto che, non fa concorrenza al prodotto in sé, ma che sottrae quote di mercato. Questo esercita una pressione sul \"limite ai prezzi\" perché non ti consentono di aumentare il prezzo o, più in generale, di decidere quale prezzo attribuire ad un prodotto (*esempio: contrapposizione tra lwatch e orologio tradizionale*). 3. **Potere dei clienti**: Anche i clienti esercitano il loro potere contrattuale: quest\'ultimi fanno pressione sui prezzi (diminuzione) e sulla qualità (miglioramento). Affinché un\'impresa sia autonoma è necessario che quest\'ultima abbia una platea molto ampia e diversificata di clienti. Inoltre, é necessario conoscere la situazione finanziaria del cliente. 4. **Potere dei fornitori**: Anche qui la pressione esercitata dai fornitori si concentra sui prezzi (aumento) e sulla qualità (riduzione). È importante che l\'impresa dipenda da pochi fornitori in modo da non corre troppi rischi. Inoltre, l\'integrazione tra l\'impresa e i fornitori può essere di tre tipo: - **a monte** quando un\'impresa si integra con qualcuno che é sopra dell'impresa 41 - a **valle** quando un fornitore si integra con il suo cliente - **orizzontale** un\'impresa si integra con un\'altra impresa di pari livello. 5. **Potenziali entranti**: Essi sono tutti quei soggetti che, allo stato attuale, non sono competitor dell\'azienda ma lo possono diventare in futuro. Infatti, possono aprire una nuova società, sviluppare ex novo l\'attività di riferimento oppure entrano nel settore comprando altre imprese tramite dunque una acquisizione. Tuttavia, chi opera all\'interno di un business può decidere di alzare **barriere all\'entrata** attraverso, per esempio, la differenziazione di un prodotto, politica protezionistica\... Una volta che l\'impresa potenziale supera le barriere, si scatena la reazione dell\'impresa che già operava all\'interno di quel mercato. ### MATRICI - **ASA ad alto tasso di sviluppo, con quote di mercato basse** (question mark): operano in settori emergenti, con un mercato in evoluzione, caratterizzato però da un elevato rischio. Tali aree strategiche d\'affari vengono denominate **children** (bambini) o anche **question marks** (punti interrogativi) perché presentano prospettive attuali di redditività incerte che tuttavia in futuro potranno rivelarsi molto vantaggiose; - - 42 - - **strategie di sviluppo** nel caso delle **ASA question marks**, qualora la direzione generale ritenga conveniente svolgere la nuova attività accettandone i rischi, oppure di ritirata se il nuovo business è giudicato troppo rischioso rispetto agli utili che potrà generare in futuro; - **strategie di consolidamento**, nel **caso delle ASA stars**, le quali hanno come obiettivo il mantenimento (consolidamento) della posizione ottenuta, lasciando invariate le caratteristiche del prodotto/servizio, talvolta anche in attesa di ulteriori sviluppi futuri (queste aree assorbono tutti i flussi di cassa generati dalla cash cow ---\> bisognerebbe trasformare la stars in cash cow); - **strategie di difesa**, con le quali si attuano azioni mirate a difendere la posizione nelle **ASA cash cows,** cercando di tenerle in vita il più a lungo possibile allo scopo di "mungerle" per assicurare all'impresa redditività e liquidità (le ASA stars si trasformano in cash cow e in questo modo, si ha il ritorno degli investimenti fatti) ; - 43 ### VANTAGGIO COMPETITIVO DI COSTO ![](media/image27.jpeg) - **Strategia realizzata a metà** (*accettabilità bassa (PD \> VC) e costi più bassi):* in questo caso sono leader di costo perché ho i costi più bassi del mercato o, in generale, sono tra i produttori con i prezzi più bassi del mercato. Tuttavia, il PD che concedo é maggiore del mio VC e, di conseguenza, vendo sul mercato a un prezzo più basso dei miei costi. In questo caso o trovo delle altre alternative per alzare i prezzi (così che riescano a coprire i costi) o trovo delle altre alternative per ridurre ulteriormente i miei costi. - **Strategia K.O** *(accettabilità bassa (PD \> VC) e non ci sono costi più bassi):* non si può né cambiare strategia e orientarsi verso la differenziazione perché se no si andrebbe in concorrenza con gli altri e non si può neanche agire sui costi - **Strategia O.K** *(accettabilità alta (PD \< VC) e costi più bassi):* in questa strategie sono leader di costo e il mio PD é minore del mio VC e, di conseguenza, riesco a coprire i miei costi. Inoltre, essendo il leader, io sono protetto perché posso abbassare i prezzi più di tutti e posso investire significativamente nel mio mercato (*esempio: Ikea)* 44 - **Strategia vulnerabile** *(accettabilità alta (PD \< VC) e non ci sono costi più bassi):* i miei costi non sono i più bassi e quindi non posso abbassare i prezzi sul mercato perché ci sarebbe qualcuno che lo farebbe in modo più incisivo di me. Tuttavia, dal lato dell'accettabilità il mio V.C é maggiore del P.D. In questo caso sono vulnerabile sul lato della capacità di investire sul futuro perché ci sono competitor che investono di più. ### VANTAGGIO COMPETITIVO DI DIFFERENZIAZIONE - - - - 45 ### RAGGRUPPAMENTI STRATEGICI NEL SETTORE ALBERGHIERO ![](media/image29.jpeg) ### RAGGRUPPAMENTI STRATEGICI NEL SETTORE DELL'OROLOGERIA - - - - - 46 ### ARTICOLO PLASMON ### ARTICOLO PRORASO E NIVEA - ### della concorrenza di marchi più piccoli e aggressivi da un lato - ### "premium". - - 47

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