Suolo - Geologia
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Questo documento fornisce una panoramica sulla formazione del suolo, descrivendo i processi fisici, chimici e biologici coinvolti. Il testo spiega come la roccia madre subisce trasformazioni, contribuendo alla creazione del suolo fertile.
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**Che cos'è il suolo?** Il suolo, chiamato anche terreno, è la parte più superficiale della litosfera. Il suo spessore è variabile, da qualche centimetro ad alcuni metri, e ha caratteristiche differenti nelle diverse zone della Terra. È composto da materiale inorganico, derivato dalla disgregazi...
**Che cos'è il suolo?** Il suolo, chiamato anche terreno, è la parte più superficiale della litosfera. Il suo spessore è variabile, da qualche centimetro ad alcuni metri, e ha caratteristiche differenti nelle diverse zone della Terra. È composto da materiale inorganico, derivato dalla disgregazione delle rocce e modificato dall'azione degli agenti atmosferici, e da materiale organico prodotto dalle piante e dagli animali che vi vivono. Contiene inoltre acqua e aria. La parte delle Scienze che studia la composizione dei suoli si chiama pedologia. **Come si forma il suolo** Il suolo è il risultato di una serie di processi: fisici, come l'azione meccanica dell'acqua, del vento e dei ghiacciai; chimici, come la reazione con composti chimici contenuti nell'acqua o nell'aria; biologici, operati dagli organismi viventi cioè piante, animali ed esseri umani. **Processi fisici.** La formazione del suolo inizia dalla roccia madre, sottoposta a sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte: con il caldo la roccia si dilata, con il freddo si contrae e ciò determina la formazione di fessure. Quando piove, l'acqua si introduce nelle fessure; quando fa molto freddo gela, aumenta di volume e pian piano spacca la roccia in parti sempre più piccole. L'acqua dei fiumi, i ghiacciai, il vento svolgono anch'essi un'azione meccanica di erosione: asportano frammenti di roccia, li trasportano e li depositano lontano dai luoghi di formazione. **Processi chimici.** Alcuni tipi di rocce subiscono una trasformazione chimica reagendo con l'ossigeno e l'anidride carbonica che si trovano sia nell'acqua che nell'aria. Inoltre alcune piante emettono sostanze acide che corrodono le rocce, accelerando il processo di disgregazione. Processi biologici. I primi esseri viventi a colonizzare le rocce sono i licheni , che creano un ambiente favorevole per altre piante sia emettendo sostanze disgregatrici, sia originando so- stanze organiche nutrienti quando vengono decomposti dopo la loro morte. Si possono così insediare piante un po' più complesse: dapprima i muschi e poi le felci. Tutte queste piante pioniere aprono la strada alle erbe e poi agli arbusti, cioè alle piante a cespuglio; gli ultimi a colonizzare il suolo sono gli alberi. Le piante, affondando le radici nel terreno, lo rendono più soffice. Nel suolo vivono anche molti animali: i vermi, le larve di molti insetti, le formiche con i loro formicai, le talpe, le volpi, i tassi, i ricci che scavano le loro tane; tutti contribuiscono ad aerare il terreno e modificarlo. Le foglie cadute a terra, le piante e gli animali morti vengono attaccati da insetti e larve che cominciano a trasformare la sostanza organica; poi i funghi e i batteri decompositori la trasformano dapprima in humus, una sostanza scura ricca di nutrienti, e infine in sostanze semplici, i sali minerali che arricchiscono il terreno. Alla fine di questo lungo processo la viva roccia si è trasformata in suolo leggero e fertile.