5° CAPITOLO Sviluppo Cognitivo PDF

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Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino

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cognitive development Piaget's theory child development psychology

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This is an academic chapter about cognitive development, from the perspective of Piaget's theory. It explains the key concepts of the theory, including stages of development and the roles of assimilation and accommodation. It analyzes how knowledge is constructed by children.

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5° CAP - SVILUPPO COGNITIVO ---------------------------LA TEORIA DI PIAGET-------------------------------------- La teoria di Piaget -> afferma che i bambini costruiscono attivamente la loro visione del mondo e attraversano 4 stadi di sviluppo cognitivo - comprende tutto il periodo che va dalla nasc...

5° CAP - SVILUPPO COGNITIVO ---------------------------LA TEORIA DI PIAGET-------------------------------------- La teoria di Piaget -> afferma che i bambini costruiscono attivamente la loro visione del mondo e attraversano 4 stadi di sviluppo cognitivo - comprende tutto il periodo che va dalla nascita alla adolescenza e considera una vasta gamma di comportamenti e funzioni psichiche Interesse principale -> come gli organismi viventi si adattano al loro ambiente -> vuole creare un legame tra epistemologia e biologia (epistemologia genetica) -> come passa da forme di conoscenza meno evolute a forme più evolute? Le radici della conoscenza umana possono essere trovare nelle semplici attività che i bambini compiono esplorando se stessi e il mondo durante il primo anno di vita Esiste una continuità tra organizzazione biologica e intelligenza: l'intelligenza -> è un caso particolare dell'adattamento biologico La conoscenza -> è una particolare forma di interazione tra organismo e ambiente l'individuo è un attivo costruttore delle proprie conoscenze Le pressioni esterne non sono causa di sviluppo, ma diventano efficaci nella misura in cui vengono incorporate dall'organismo → LA TEORIA ORGANISMICA Lo sviluppo -> è comprensibile all'interno della storia evolutiva delle specie, di cui l'organizzazione biologica e psicologica dell'uomo costituiscono l'apice l'organismo -> è attivo - e si modifica attraverso gli scambi con l'ambiente Lo sviluppo -> consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all'attività dell'individuo L'intelligenza del bambino e quella dell'adulto sono caratterizzate da strutture diverse - ma seguono le stesse modalità di funzionamento -> strutture variabili e funzioni invarianti → IL PROCESSO DI SVILUPPO: Continuita -> funzioni invarianti -> adattamento e organizzazione Discontinuita -> stadi di sviluppo → LE FUNZIONI INVARIANTI Funzioni invarianti > meccanismi biologicamente predeterminati di funzionamento generale dell'organismo che governa tutte le azioni della persona - non variano con l'età e sono presenti in tutti gli esseri viventi. Funzioni invarianti -> adattamento e organizzazione Lo sviluppo mentale -> è guidato dallo stesso principio che regola l'evoluzione biologica -> le strutture interne si modificano quando devono far fronte a nuovi bisogni (adattamento) → L'ADATTAMENTO -> regola le interazioni tra l'organismo e l'ambiente - è il risultato dell'interazione tra due processi: Assimilazione -> azione dell'organismo sull'ambiente -> che consiste nell'assorbire sostanze in esso presenti -> continuità - l'incorporazione di nuove informazioni in schemi di conoscenza già esistenti incorpora nei propri schemi i dati dell'esperienza -> conservazione Accomodamento -> azione con cui l'ambiente costringe l'organismo a modificarsi -> cambiamento - è l'adattamento degli schemi a seconda delle nuove informazioni ed esperienze modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati -> novità l'adattamento dell'organismo all'ambiente -> è dato dall'equilibrio tra assimilazione e accomodamento l'adattamento dell'organismo all'ambiente -> è dato dall'equilibrio tra assimilazione e accomodamento l'atto dell'intelligenza -> è la forma più alta dell'adattamento L'assimilazione cognitiva -> incorporare un elemento dell'ambiente in un'azione motoria o mentale L'accomodamento cognitivo -> modificare le attività attraverso cui avviene l'assimilazione A livello cognitivo -> l'adattamento -> consiste nel modificare le strutture di conoscenza in modo da tenere conto di nuove informazioni e nel conservare allo stesso tempo le acquisizioni passate L'equilibrio tra assimilazione e accomodamento è destinato a rompersi e a ricostruirsi continuamente in forme più avanzate Ogni organismo -> è caratterizzato da organizzazione > interdipendenza tra i vari elementi che lo compongono In campo cognitivo - l'organizzazione -> si manifesta nel fatto che le azioni, le idee, le conoscenze non sono elementi indipendenti e isolati ma si collegano in sistemi sempre più connessi Le trasformazioni riguardano la struttura nel suo insieme e non parti specifiche - e le trasformazioni ad una parte comportano mutamenti qualitativi al tutto l'equilibrazione -> il processo più importante -> permette di raggiungere l'equilibrio cognitivo integrando in totalità unificate e stabili la varietà di esperienze vissute Quando interagendo con l'ambiente riceviamo informazioni che non corrispondono al livello di conoscenza che possediamo, allora si crea una condizione di disequilibrio che solo il cambiamento delle strutture cognitive e il passaggio al livello superiore fa terminare l'equilibrazione è il processo continuo e dinamico in cui, e a partire dal quale, il sistema si autocorregge. Il passaggio da uno stadio all'altro avviene quindi nel momento in cui il bambino fa esperienza di un conflitto cognitivo nel suo tentativo di comprendere il mondo. Man mano che il bambino avanza da uno stadio all'altro, organizza e riorganizza i suoi schemi. l'organizzazione -> il raggruppamento di comportamenti e pensieri isolati in sistemi di ordine superiore. Il fine dell'organizzazione è promuovere l'adattamento attraverso le due modalità complementari dell'assimilazione e dell'adattamento. La conoscenza - deriva ed è - AZIONE -> non è una passiva accumulazione di informazioni Ci sono 2 tipi di azione: MANIFESTE -> movimenti del corpo (ex: manipolazione) - esplorazione visiva di un oggetto o interazione con persone INTERIORIZZATE -> avvengono a livello mentale (ex: fare previsioni, eseguire calcoli, risolvere un problema) anche se possono concludersi con azioni manifeste come risposte verbali o spostare un oggetto Le azioni interiorizzate derivano da quelle manifeste - e si distinguono in: → Esperienze mentali -> 18-24 mesi -> immaginare un'azione invece che eseguirla effettivamente o riprodurre mediante sequenza di immagini mentali qualcosa che si è osservato → Operazioni mentali -> 7 anni -> possono essere:  ASTRATTE -> non comportano immagini espresse in specifiche modalità sensoriali  GENERALI -> applicabili a contesti diversi  REVERSIBILI -> i risultati possono essere invertiti o annullati da altre operazioni collegate  FANNO PARTE DI STRUTTURE -> un certo numero di operazioni sono attivate in rapida sequenza o contemporaneamente Piaget considera i bambini -> ''piccoli scienziati'' Gli scienziati al cospetto di un nuovo problema cercano di trovare un significato alle loro osservazioni adattandole inizialmente alle loro teorie esistenti e in seguito se non hanno successo estendono queste teorie o ne creano di nuovo -> i bambini provano inizialmente strade familiari per assimilare un evento sconosciuto e poi adattano le loro strutture mentali e i loro pattern di azione alla nuova esperienza Piaget collaborò con Binet - il suo interesse si focalizzò sul COME i bambini giungevano a formulare la risposta indipendentemente dal fatto che questa fosse giusta o sbagliata - ha avuto poco interesse sulle differenze individuali → METODO → METODO Conservazioni strutturate come colloqui psichiatrici con l'obiettivo di individuare il ragionamento che sta dietro le risposte Tipo di pensiero --- risposta → Magico -> fino a 3anni -> il B può influenzare gli oggetti esterni --- ''le facciamo muovere noi mentre camminiamo'' → Animistico - 3-7 anni -> il B attribuisce caratteristiche proprie agli oggetti ---- ''si muovono da sole perché sono vive'' → Logico -> +8anni -> il b comprende il mondo in termini impersonali ---- ''le muove il vento'' Visione più globale dello sviluppo intellettuale Da aspetti distinti della comprensione infantile alla totalità della crescita cognitiva Da fasi evolutive per singoli concetti a schema sequenziale per spiegare la crescita intellettuale nella sua interezza Il colloquio viene completato dall'osservazione del comportamento spontaneo del bambino e dalle sua reazioni a situazioni ad hoc -> metodo critico *I processi che stanno alla base della costruzione cognitiva del mondo sono due -> l'organizzazione - l'adattamento Per dare un senso al mondo che ci circonda dobbiamo organizzare le nostre idee, ex -> separiamo le idee più importanti da quelle meno importanti - e adattiamo il nostro pensiero in modo da includere nuove idee → GLI STADI DI SVILUPPO Piaget sostiene che l'individuo attraversa 4 stadi durante il processo di presa di coscienza del mondo - ogni stadio è relativo a un'età e consiste di modi di pensare distinti -> un modo differente di conoscere il mondo. Il modo in cui il bambino pensa in uno stadio è diverso dal modo in cui pensa in un altro stadio Secondo Piaget la cognizione del bambino è qualitativamente differente in ogni stadio confrontato con quello che lo precede e quello che lo segue. Piaget ha una posizione dominio-generale -> per lui i cambiamenti evolutivi riguardano a ogni stadio la struttura cognitiva nel suo complesso e i diversi domini dell'attività tradurrebbero i progressi causati dallo sviluppo in modalità simili. Lo sviluppo cognitivo -> non è solo un processo continuo ma anche discontinuo poiché con l'età si verificano delle modificazioni strutturali cosi rilevanti da delimitare veri e propri stadi di sviluppo Termine stadio -> usato per suddividere il periodo della vita che va dalla nascita alla fine dell'adolescenza sulla base di caratteristiche qualitative e generali CARATTERISTICHE DEGLI STADI: Uno stadio è una totalita' (struttura) -> gli stadi sono sistemi, totalità fatte di componenti interconnesse e non semplici aggregati di caratteristiche prive di relazioni Lo stadio individua cambiamenti qualitativi -> la cognizione è qualitativamente diversa nei diversi stadi Gli stadi seguono un'integrazione gerarchica -> ogni stadio viene costruito a partire da quello che lo precede, modificando le strutture e integrandole entro sistemi di crescente complessità, i 'vecchi' schemi non sono abbandonati ma integrati Gli stadi rispettano un ordine logico - il passaggio da uno all'altro è graduale Gli stadi costituiscono una sequenza invariante -> dato che ogni stadio è costruito con materiale fornito da quello che lo precede, gli stadi si succedono in un ordine che non può essere mutato dalle circostanze ambientali Gli stadi sono universali -> tutti gli esseri umani attraversano gli stadi nella medesima sequenza - non esistono sequenze alternative (i fattori culturali e individuali possono rallentare o velocizzare la sequenza; contenuti di pensiero diverso) A ogni stadio corrisponde una diversa organizzazione mentale e un diverso adattamento. Piaget riteneva che tutti i bambini attraversano la medesima sequenza stadiale indipendentemente alla cultura di appartenenza e dal contesto educativo. Attualmente però la maggior parte degli studiosi ritiene che la successione da uno stadio all'altro non sia indipendente dall'esperienza e dalle influenze culturali -> gli stadi successivi possono anche non stadio all'altro non sia indipendente dall'esperienza e dalle influenze culturali -> gli stadi successivi possono anche non essere raggiunti e all'interno dello stesso stadio è possibile avere una grande variabilità sia intra-individuale sia inter- individuale (décalage -> scarto, sfasatura) 1. LO STADIO SENSOMOTORIO -> 0-2 anni Il bambino costruisce la sua visione del mondo coordinando le esperienze sensoriali (vedere, sentire ecc.) con le azioni fisicomotorie *A 2 anni ''comprende'' il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Il bambino appena nato cerca istintivamente cerca di mettere in atto una serie di modalità di sopravvivenza (sono riflessi) Il bambino non è capace di evocare mentalmente oggetti ed eventi e interagisce con l'ambiente attraverso percezioni e azioni motoria Il comportamento dei bambini -> è guidato da schemi sensomotori -> piani di azione che collegano percezioni e movimenti Lo schema -> è una struttura interna che collega percezioni (suono) e movimento (girare la testa) e viene attivato da uno stimolo (suono) l'intelligenza -> consiste di schemi di azione elementari e privi di coordinamento reciproco (schema visione=schema prensione) (questo stadio si conosce attraverso l'azione) L'INTELLIGENZA SENSOMOTORIA SI SVILUPPA ATTRAVERSO 6 SOTTOSTADI: ○ I STADIO -> RIFLESSI INNATI (0-1 mese) -> il neonato esercita i riflessi (reazioni innate) e li applica in situazioni sempre diverse (suzione, prensione) - prevale uno stadio di egocentrismo radicale ○ II STADIO -> REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE (1-4mesi) -> l'attività sensomotoria si trasforma in funzione dell'esperienza -> quando trova un risultato nuovo e interessante e cerca di conservarlo con la ripetizione -> queste azioni sono tutte incentrate sul corpo del b (reazioni circolari primarie) e costituiscono le prime abitudini -> succhiare il pollice l'infante coordina le informazioni proveniente dagli organi di senso a due tipi di schemi:  l'abitudine -> uno schema basato su un riflesso che diventa completamente indipendente dal suo stimolo elicitante (ex: i bambini possono cominciare a succhiare in assenza del biberon)  Reazione circolare -> un meccanismo di fissazione dell'esperienza attraverso la ripetizione, che sfocia in un nuovo comportamento o schema d'azione. Si hanno azioni orientate verso il corpo e ripetute dopo aver provocato casualmente qualcosa di interessante. La circolarità -> è data dalla ripetibilità delle azioni (tutti 3 hanno in comune) *il bambino inizia a ripetere le azioni sul suo corpo ○ III STADIO -> REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE - (4-8 mesi) -> interesse per la realtà esterna -> il bambino cerca di conservare con la ripetizione anche le azioni che provocano dei risultati interessanti nell'ambiente (reazioni circ. sec.) -> sono più evolute dei riflessi, ma non sono ancora intelligenti perché la novità viene scoperta per caso -> riesce a coordinare visione e prensione (prendere un oggetto vicino) *sorriso sociale - secondarie perché non sono concentrate su se stesso ma sull'interesse verso l'esterno ○ IV STADIO -> COORDINAZIONE DELLE REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE - (8-12 mesi) -> le azioni diventano più dirette verso l'esterno compare la differenziazione tra mezzi e fini -> il b. applica gli schemi che possiede per raggiungere degli scopi ed è capace di applicare gli schemi secondari a situazioni nuove (ex: spostare un oggetto per prenderne un altro o condotte esplorative) I cambiamenti più significativi:  La coordinazione degli schemi -> gli infanti combinano e ricombinano schemi appresi precedentemente in modo coordinato  l'intenzionalità -> i bambini diventano capaci di coordinare azioni diverse orientate intenzionalmente verso una meta ○ V STADIO -> REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE - (12-18 mesi) -> sono schemi in cui il bambino intenzionalmente esplora nuove possibilità con gli oggetti, facendo cose sempre nuove con essi ed esplorandone i risultati. i comportamenti non sono più conservativi (ricerca della novità) -> quando trova un risultato interessante il bambino non lo ripete semplicemente, ma lo varia e lo modifica al fine di studiarne la natura -> sono ''esperienze per vedere'' Piaget ha individuato 3 tipi di condotte tipiche:  Supporto -> avvicinare un oggetto lontano tirando a sé il supporto su cui è poggiato  Cordicella -> usare una cordicella come prolungamento dell'oggetto  Bastone -> usare un bastone per prendere un oggetto ○ VI STADIO -> INTERIORIZZAZIONE DEGLI SCHEMI/invenzione di nuovi mezzi (18-24mesi) -> vi è la capacità di usare simboli rudimentali in una situazione nuova il b. il non precede più per tentativi ed errori ma per invenzione, compiendo un atto mentale (anticipa mentalmente l'efficienza dell'azione) Le azioni vengono interiorizzate -> compare la rappresentazione Il bambino costruisce completamente la nozione di oggetto permanente -> sa che gli oggetti continuano ad esistere anche se non vengono percepiti -> prima se si nasconde davanti a un bambino un oggetto con cui sta giocando non fa nulla per cercarlo (fino ai 4mesi) - ma verso i 9-10 mesi, ricerca attiva ed errore a/b - a 2 anni trova l'oggetto in b ma solo con spostamenti visibili Errore A-non-B -> l'errore consiste nel cercare l'oggetto nascosto nel posto in cui lo si è trovato in precedenza (A) piuttosto che in un posto nuovo in cui è stato messo (B) - i bambini tra gli 8-12 mesi lo cercheranno correttamente nel luogo A la prima volta, ma la seconda volta faranno l'errore di cercarlo nuovamente li. Bambini più grandi difficilmente faranno sto errore perché il loro concetto di oggetto permanente è più completo. Nozioni di spazio, tempo e causalità -> il bambino agisce in un ambiente in cui gli oggetti sono dotati di esistenza propria, hanno relazioni spaziali, fanno parte di eventi ordinati temporalmente e sono fonti di causalità -> anche il proprio corpo come oggetto Core-knowledge -> l'idea che i bambini nascono con sistemi di conoscenza innati e dominio-specifici, che fanno riferimento ai concetti di spazio, numero, permanenza di oggetto e linguaggio. 2. LO STADIO PREOPERATORIO-> 2-6 anni i bambini cominciano ad andare oltre la semplice connessione di informazioni sensoriali con azioni fisiche e a rappresentare il mondo attraverso le parole, immagini e disegni i bambini nell'età prescolare x Piaget non possiedono la capacità di svolgere le operazioni -> azioni mentali (interiorizzate) che consentono ai bambini di eseguire mentalmente ciò che in precedenza hanno svolto fisicamente *si rappresenta mentalmente gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi Inizia con la comparsa della rappresentazione mentale/pensiero preoperatorio -> grazie alla quale il bambino può pensare, ricordare, immaginare. In questo modo si amplia il campo d'azione a disposizione del bambino (da schemi motori a schemi mentali) ○ IMITAZIONE DIFFERITA -> il bambino riproduce un modello qualche tempo dopo che l'ha percepito -> conserva quindi una rappresentazione mentale del modello ○ GIOCO SIMBOLICO -> il bambino tratta un oggetto come se fosse qualcosa di diverso (una scopa può diventare un cavallino) - perché ci sia finzione il bambino deve applicare i suoi schemi di azioni ad oggetti inadeguati ○ LINGUAGGIO -> quando adopera il linguaggio il bambino mostra di sapere utilizzare schemi verbali per designare una realtà che rappresenta mentalmente (il linguaggio è un limitatore) Il sottostadio della funzione simbolica -> dai 2 ai 4 anni - il bambino acquisisce la capacità di rappresentare ○ Il sottostadio della funzione simbolica -> dai 2 ai 4 anni - il bambino acquisisce la capacità di rappresentare mentalmente un oggetto non presente. ○ Il sottostadio del pensiero intuitivo -> 4-7 anni -> i bambini cominciano a utilizzare ragionamenti rudimentali, e vogliono rispose a tutti tipi di domande → I LIMITI ○ Schemi mentali sono isolati -> sono pensati uno alla volta ○ Le azioni mentali sono rigide e irreversibili Il pensiero può andare al andare al di là dei dati attuali perché ricostruisce le azioni passate e anticipa le conseguenze di azioni non ancora compiute, ma ciascuna rappresentazione mentale rimane isolata (pensiero pre-logico e intuitivo) -- gettoni blu e gettoni rossi ○ l'irreversibilità del pensiero preoperatorio è responsabile della mancanza di conservazione dei bambini -> la consapevolezza che l'alterazione dell'apparenza di una sostanza non cambia le sue qualità di base ○ L'EGOCENTRISMO -> l'incapacità di distinguere la propria prospettiva da quella degli altri.  l'egocentrismo radicale -> fino ai 4 mesi il bambino non compie alcuna differenziazione tra sé e il mondo, tutto è conducibile al proprio corpo. Questo egocentrismo viene superato attraverso un processo lungo e graduale che porta, alla fine del periodo sensomotorio, alla formazione di rappresentazioni mentali dell'oggetto  l'egocentrismo intellettuale -> il bambino non concepisce la possibilità che la realtà possa presentarsi agli altri diversamente da come si presenta a lui, non crede vi siano punti di vista diversi dal proprio ed è centrato su se stesso. - test delle 3 montagne* ○ Animismo -> consiste nel credere che oggetti inanimati abbiano vita e siano capaci di compiere azioni Cose che si muovono e no -> poi cose che si muovono con moto spontaneo -> infine comprende che la vita è solo negli esseri umani e negli animali ○ Il finalismo -> il principio secondo il quale si crede che tutti i fenomeni abbiano uno scopo orientato a garantire all'uomo le condizioni di una vita serena (la pallina rotola perché vuole andare dal bambino ecc.) ○ Artificialismo -> la tendenza a credere che le cose siano state costruite dall'uomo o da un'attività divina che opera secondo le regole della costruzione umana → IL COMPITO DELLE 3 MONTAGNE PER PIAGET Si chiede al bambino di scegliere - da una serie di fotografie del panorama -> quale corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un'altra persona. Il concetto di ''identita qualitativa'' -> la capacità di comprendere che c'è qualcosa che rimane invariato in un oggetto, nonostante le trasformazioni che ne hanno cambiato l'apparenza (il numero di gettoni non cambia se li avviciniamo o li distanziamo nello spazio) Il bambino impara a decentrarsi -> a non considerarsi come unico punto di riferimento - La trasduzione -> il ragionamento tipico che si verifica quando il bambino ricava erronee conclusioni di carattere causale tra eventi contigui nello spazio o nel tempo. È un ragionamento che procede dal particolare al particolare, in modo che gli eventi che avvengono o variano nello stesso tempo sono ritenuti legati da nessi causa-effetto. 3. LO STADIO OPERATORIO CONCRETO -> 6-12 anni I bambini possono svolgere delle operazioni e il ragionamento logico sostituisce quello intuitivo nei casi in cui il ragionamento può essere applicato a esempi specifici o concreti *la capacità logica progredisce grazie allo sviluppo di nuove operazioni mentali (addizione, sottrazione ecc.) La azioni mentali isolate si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete -> le strutture mentali reversibili che riguardano oggetti reali, concreti (in cui il risultato di un'azione mentale può essere annullato eseguendo un'altra azione) -> segna l'inizio del pensiero logico Piaget distingue 2 tipi di operazioni mentali -> diversi per il contenuto (ma non per la forma): Logico-matematiche -> se si applicano a oggetti distinti e prescindono dai loro rapporti di contiguità spazio- temporale Spazio-temporali -> se riguardano i rapporti spaziali o temporali tra oggetti e eventi Sistemi di operazioni caratteristici di uno stadio: Operazioni di classificazioni -> operazioni logiche che consistono nell'individuare e coordinare rassomiglianze fra oggetti, raggruppandoli in classi e connettendo queste classi mediante rapporti di classificazione gerarchica Conservazione -> le operazioni mentali rendono possibile la comprensione di alcune nozioni fondamentali sia per il senso comune che per il pensiero scientifico -> si tratta di nozioni che si riferiscono ad aspetti degli oggetti (o degli eventi) che si conservano, ovvero rimangono immutati al variare di altri Operazioni logiche -> il sistema delle operazioni logiche concrete comprende due sistemi di operazioni:  Le operazioni I/N della reversibilità per inversione  Le operazioni R/C della reversibilità per reciprocità Il gruppo INRC o il gruppo delle quattro trasformazioni -> include:  I -> una certa azione (I = identica)  N -> l'inversa che ne annulla gli effetti (N= inversa)  R -> un'azione che annulla l'azione (R = reciproca)  C -> la sua inversa (C = correlativa) indica una forma di ragionamento risultante dalla coordinazione delle due forme logiche della reversibilità:  Reversibilità per inversione -> ogni operazione è annullata da quella opposta  Reversibilità per reciprocità -> se A > B allora B < A Classificazione -> la capacità di individuare proprietà invarianti in oggetti diversi e di paragonare la classe con le sue sottoclassi senza confonderli. Implica sia l'identificazione della proprietà o del criterio attraverso il quale costruire una classe, sia la capacità di compiere sulle classi operazioni di addizione o moltiplicazione logica. Fino ai 5 anni opera di collezioni figurali -> in cui gli oggetti sono riuniti senza un criterio comune ma solo per formare oggetti più complessi - e di collezioni non figurali (5-6anni) -> raggruppano gli oggetti in base a un criterio ma non sono in grado di compiere operazioni sulle collezioni costruite,. I bambini operatorio concreti comprendono:  La seriazione -> la capacità di ordinare gli oggetti in base a una proprietà quantificabile da essi condivisa in misura diversa  Transitività -> la capacità di ragionamento e di combinazioni di tipo logico Compito della conservazione della: Sostanza -> plastilina -> Volume -> acqua Numero -> gettoni → COMPITO DELLA CONSERVAZIONE DEL VOLUME: Si mostra al bambino un recipiente basso e largo contenente del latte e gli si chiede di versare il latte da un boccale in un secondo recipiente di forma identica finché c'è la medesima quantità di latte del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di latte è identica nei due recipienti. Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede: ''C'è tanto latte in quello alto quanto c'è n'è in quello basso?'' → COMPITO DELLA CONSERVAZIONE DELLA SOSTANZA: Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli si chiede ''queste 2 palline sono uguali?'' Una delle due pallina viene allungata in una salsiccia. Si chiede al bambino ''in questa salsiccia c'è ancora tanta plastilina quanta ce n'era nella pallina?'' 4. LO STADIO OPERATORIO FORMALE -> +12anni --> continua attraverso l'età adulta Gli individui vanno oltre le esperienze concrete e pensano in modi più astratti e logici - il soggetto risolve il problema anche solo attraverso una presentazione verbale - gli adolescenti creano immagini di situazioni ideali, cominciano a immaginare il futuro e a essere affascinati da come potrebbero essere - nella risoluzione dei problemi sono più sistematici. *è capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi Nello stadio precedente il bambino era in grado di applicare le operazioni logiche soltanto nei confronti degli oggetti fisicamente presenti o raffigurabili mediante immagini mentali. Adesso comincia a usarle anche con contenuti mentali espressi in un qualsiasi linguaggio, ma senza l'appoggio della percezione, dell'esperienza o persino della convinzione. IL PENSIERO OPERATORIO -> è caratterizzato dall'emergere di nuovi tipi di operazioni: Ragionamento ipotetico deduttivo -> una qualsiasi proposizione verbale può costituire la base di un ragionamento logicamente corretto -> essa viene considerata una ipotesi, dalla quale si possono dedurre delle conclusioni, indipendentemente dalla sua verità Operazioni interproposizionali -> costituiscono un ''pensiero alla seconda''-> poiché il loro oggetto sono pensieri o proposizionali verbali, che sono stati costruiti attraverso il tipo più semplice di operazione sviluppatesi nello stadio precedente Operazioni di combinazione -> dato un certo insieme di elementi consistono nell'individuare l'insieme delle parti -> cioè tutti i sottoinsiemi, diversi per almeno un elemento, in cui tale insieme potrebbe essere suddiviso Primato del possibile sul reale -> attraverso le operazioni di combinazione viene costruito un ventaglio di possibilità, immaginando una serie di eventi e/o relazioni causali - i dati empirici consentiranno di verificare quale di queste possibilità corrisponda alla realtà David Elkind ha descritto l'egocentrismo degli adolescenti. l'egocentrismo adolescenziale -> aumentata coscienza di sé, che si riflette sulla convinzione da parte degli adolescenti che gli altri siano interessati a loro e al loro senso d'unicità e invincibilità tanto quanto lo sono loro stessi. Elkind pensa che può essere suddiviso in due tipi di pensiero sociale: Il pubblico immaginario -> la tendenza ad assumere comportamenti per richiamare l'attenzione su di sé - il tentativo di essere notati, visibili e 'sul palco' - pensano di essere i protagonisti e che tutti gli altri facciano parte del pubblico La fiaba personale -> la sensazione di unicità e di invincibilità dell'adolescente - il senso di unicità fa pensare di essere diversi da tutte le altre persone, con interessi e sentimenti che nessuno può realmente comprendere - il senso di invincibilità è la sensazione che nonostante altre persone siano soggette a tragedie, essi non lo possano essere. Leggi pagina 180 libro → TIPI DI REVERSIBILITA' In questo stadio vengono integrate 2 forme di reversibilità -> che nello stadio precedente potevano essere utilizzate solo separatamente La reversibilita per inversione -> consistente nell'annullare i risultati di una operazione mediante l'esecuzione di una operazione di segno opposto La reversibilita per reciprocita -> i risultati vengono compensati anziché annullati → COMPITO DEL PENDOLO DI PIAGET Si danno al bambino una serie di pesi e una cordicella appresa a un gancio e gli si dice che può variare la lunghezza della cordicella, cambiare il peso e variare la forza della ''spinta'' Il compito consiste nello scoprire quale di questi fattori determina la durata di una oscillazione del pendolo. CONTRIBUTO DI PIAGET Approccio orientato alla pratica -> tutte le sue idee hanno una base osservazionale -> sia il materiale sperimentale prodotto che le spiegazioni teoriche sono essenziali per comprendere in che modo i bambini vedono il mondo alle diverse età e come si modifica nel corso dello sviluppo Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello degli adulti -> i bambini pensano in maniera diversa e la natura di queste differenze varia dipendentemente dal periodo evolutivo che stanno vivendo Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita -> l'adeguamento del neonato che impara a succhiare il latte dal seno materno e i tentativi del bambino in età scolare di risolvere i problemi in classe sono basati su meccanismi analoghi. Ambedue i tipi di adattamento indicano il funzionamento intellettuale e ogni tentativo di comprendere lo sviluppo deve partire dalla nascita. Continuità di base presente I bambini sono apprendisti attivi -> i bambini attendono passivi agli stimoli ma già nei primi mesi di vita approcciano l'ambiente come ''piccoli scienziati'' Esistono numerosi fenomeni che permettono di avventurarsi nella mente del bambino -> permanenza dell'oggetto, Conservazione, classificazione sono stati utilizzati da Piaget per illustrare la natura dell'intelligenza umana - non solo ha messo in luce tali fenomeni, ma ha anche tracciato i percorsi essenziali per indagarli permettendo ad altri studiosi di perseguire il suo lavoro → PIAGET E L'EDUCAZIONE Assunto teorico - applicazione: Approccio costruttivista -> bambini attivi in classe Esplorazione -> trasformare l'aula in un setting di esplorazione e scoperta Bambino protagonista -> considerare le idee del bambino e il suo livello di pensiero Continuità dell'evoluzione -> valutazioni continue Metodo clinico-critico -> facilitare l'apprendimento e non dirigerlo Concezione stadiale -> rispetto della salute mentale del bambino CRITICHE A PIAGET Compito troppo difficili -> Il disegno di molti compiti rende difficile fornire risposte corrette -> modificando la modalità di presentazione del compito e il tipo di consegna verbale molti esperimenti hanno ottenuto risposte corrette ex: compito di 3 montagne - i bambini di 8 anni falliscono -> ''il ragazzo e il poliziotto'' Le conoscenze specifiche -> giocano un ruolo nella soluzione dei compiti Esistenza degli stadi -> lo stadio sottende una struttura cognitiva coerente -> ci dovrebbe essere un'omogeneità nei comportamenti e nelle prestazioni cognitive del bambino di una certa età (coerenza orizzontale) -> invece diverse ricerche mostrano che non vi è stabilità nelle risposte che uno stesso soggetto fornisce a compiti diversi: può trovarsi in una certa fase per quanto riguarda un dato compito e in un'altra per un compito diverso (décalage -> sfasatura) Fischer propone di spiegare queste differenze attraverso una serie di livelli di sviluppo -> che esprimono il livello ottimale in cui si possono dare risposte diverse Quasi tutti gli autori riconoscono l'esistenza di sequenze universali di sviluppo - ma pensano che Piaget aveva torno nel considerare questi stadi come strutture globali e coerenti Molte ricerche recenti hanno dimostrato che i bambini in età prescolare possiedono numerose conoscenze e abilità che i compiti di Piaget non mettono in luce, cosi come adolescenti e adulti sembrano possedere competenze cognitive inferiori a quelle che Piaget gli aveva contribuito Piaget sottovaluta l'esperienza sociale - e dedica l'attenzione all'esperienza fisica e logico-matematica -> negli ultimi anni maggiore interesse all'interazione sociale, al contesto socio-culturale dove il bambino si sviluppa Metodo clinico-critico -------------------------->VYGOTSKIJ sostiene che i bambini costruiscono attivamente le loro conoscenze - attribuisce un ruolo importante alle interazioni sociali e alle attività culturali rispetto a Piaget. Lo sviluppo cognitivo degli individui dipende dagli strumenti messi a disposizione dalla società e la loro mente prende forma a partire dal contesto culturale in cui vivono. È stato sconosciuto in occidente fino al 1962 (traduzione di pensiero e linguaggio) Fonda la scuola storico-culturale e si interessa a 2 temi: Lo sviluppo delle funzioni psichiche superiori l'influenza delle variabili culturali nei processi cognitivi l'adattamento umano implica la modificazione attiva delle natura da parte dell'uomo -> questa modificazione a sua volta richiede una trasformazione del comportamento dell'uomo -> l'uomo trasformando la natura, cambia anche se stesso UOMO -> NATURA -> UOMO (il contesto ambientale incide sull'individuo e viceversa - modella il nostro pensiero, è un interazione continua) → LA SCUOLA STORICO-CULTURALE: Influenza del contesto socio-culturale sui processi cognitivi --> Lo sviluppo -> consiste nell'appropriarsi dei significati della cultura da parte dell'individuo INTERIORIZZAZIONE DI FORME CULTURALI Sottolinea il fatto che i bambini costruiscono attivamente la loro conoscenza - ma le funzioni mentali hanno connessioni sociali l'evoluzione della mente -> avviene tramite l'acquisizione di strutture psichiche a complessità crescente: Le funzioni psichiche superiori -> attenzione volontaria, pensiero, calcolo, memoria logica, ragionamento Le funzioni psichiche inferiori -> percezione, motricità, emozioni, attenzione spontanea, memoria non volontaria (sono quelle di base, quasi innate) Grazie al linguaggio -> le funzioni psichiche inferiori diventano superiori - Le funzioni psichiche superiori implicano la modificazione strutturale dei processi cognitivi e la relativa perdita del loro primario carattere immediato, dipendente dalla realtà. Il linguaggio -> serve sia per la comunicazione e l'interazione sociale sia come strumento interno che guida il pensiero -> è lo strumento per il trasferimento dell'esperienza a livello sociale e ha una funzione di autoregolazione Le interazioni sociali e gli strumenti psicologici -> fanno sì che dalle attività psichiche inferiori che l'uomo condivide con gli animali si formino le funzioni psichiche superiori -> le quali non sono il risultato dell'evoluzione biologica ma dello sviluppo storico delle società umane l'interazione degli uomini con l'ambiente si realizza attraverso l'uso di strumenti: Materiali -> attrezzi, macchine Psicologici -> linguaggio, sistemi di numerazione, disegni ''strumenti psicologici'' -> ''organi artificiali'' grazie ai quali l'uomo ha modificato il proprio adattamento all'ambiente senza cambiare la struttura del suo corpo → MEDIATORI SIMBOLICI: Per Vygotskij la transizione da un'intelligenza pratica, legata alla realtà, ad un'intelligenza condivisa e condivisibile perché astratta, non avviene solo attraverso il linguaggio Mediatori simbolici -> sistemi di segni (parole, numeri) appresi non per imitazione o condizionamento - ma come il prodotto dello sviluppo storico culturale -> per questo sono chiamati anche mediatori culturali (derivano dall'appartenere ad una cultura e ne mediano l'acquisizione da parte del singolo) -- deve condividere un significato *strumento culturale -> diventa mediatore simbolico - di significato Lo sviluppo dei bambini e delle loro funzioni psichiche -> è il prodotto dell'interazione tra evoluzione biologica e storia sociale-culturale -> - l'essenza dello sviluppo è il conflitto tra le forme evolute del comportamento con le quali entra in contatto il bambino (strumenti culturali) e le forme primitive che caratterizzano il suo comportamento → LEGGE DI SVILUPPO DELLE FUNZIONI PSICHICHE INTERIORI l'acquisizione degli strumenti culturali avviene nel contesto di interazioni sociali -> ogni funzione psichica superiore appare due volte nello sviluppo -> prima come attività sociale (funzione interpsichica) e poi come attività individuale (funzione intrapsichica) ex: il linguaggio RAPPORTO TRA PENSIERO E LINGUAGGIO: Piaget -> nelle prime fasi di sviluppi il pensiero e il linguaggio sono ''egocentrici'' -> non adattati alla realtà e non comunicabili agli altri Vygotskij -> il primo uso del linguaggio è di tipo sociale e comunicativo - in seguito il linguaggio attraversa una fase egocentrica - infine si trasforma in linguaggio interiore o pensiero verbale il linguaggio -> ci permette di condividere il significato, ha una funzione sociale sin da subito → LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE In ogni momento dello sviluppo è possibile distinguere 2 livelli: Livello attuale/effettivo -> le attività che il bambino ha già interiorizzato e sa fare da solo Livello potenziale -> le abilità latenti o in formazione che il bambino manifesta con il supporto dell'interazione sociale Zona di sviluppo prossimale -> distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (ZPD) -> definita anche AREA DI SVILUPPO POTENZIALE O PROSSIMO -> la differenza tra il livello di sviluppo effettivo di un individuo -> manifestato quando risolve un compito da solo - e il suo livello di sviluppo potenziale -> che si potrebbe esprimere se il compito fosse svolto con indicazioni e suggerimento di un altro soggetto più competente. indica in quale grado il bambino è pronto al cambiamento, quali cose sa fare in quel momento con l'aiuto dell'adulto e in futuro da solo È composta da: Limite superiore -> livello di responsabilità aggiuntiva che il bambino riesce ad assumere attraverso l'assistenza di un istruttore esperto Zona di sviluppo prossimale Limite inferiore -> livello di capacità di risoluzione dei problemi raggiunto dal bambino da solo La ZPD fotografa le capacità cognitive di un bambino ancora nel processo di maturazione ->Vygotskij le definisce 'boccioli' o ''fiori'' dello sviluppo per distinguerli dai ''frutti'' -> che il bambino può invece raggiungere autonomamente. → SCAFFOLDING Scaffolding - impalcatura -> significa graduare il livello di supporto, modulando sul bambino - fa riferimento al fatto che nelle interazioni sociali le differenze fra i partecipanti si risolvono in un'azione reciproca --> tale per cui uno dei due agisce ''come può e come sa fare'' mentre l'altro fa ''tutto il resto'' Il tipo e il grado di supporto (scaffold) dipendono dal compito e dal bambino Dialogo -> un importante strumento che si inserisce nella ZPD Le strategie di scaffolding possono essere le più diverse Può essere svolto da chiunque si possa inserire nella ZPD - genitore, insegnante o bambino più esperto *il nome e concetto inventato da Bruner ma associato a Vygotskij CONFRONTO -> VYGOTSKIJ - PIAGET FATTORI VYGOTSKIJ PIAGET CONTESTO Grande enfasi Poca enfasi STADI Nessuno stadio Grande importanza agli stadi PROCESSI ZSP, linguaggio, interazione, strumenti Schemi, adattamento, operazioni mentali, FONDAMENTALI culturali ragionamento RUOLO DEL Linguaggio fondamentale nella costruzione Ruolo minimo, è il pensiero a determinare il LINGUAGGIO del pensiero linguaggio CONCEZIONE Ruolo principale - aiuta ai bambini ad Compito di perfezionare le capacità cognitive già EDUCAZIONE apprendere gli strumenti culturali emerse nel bambino IMPLICAZIONI Insegnante come facilitatore -> crea Insegnanti come sostegno per esplorare il mondo e INSEGNAMENTO possibilità di apprendimento andare alla scoperta del loro sapere → LINGUAGGIO E PENSIERO Per Vygotskij linguaggio e pensiero all'inizio sono indipendenti - verso i 2 anni i bambini capiscono che le cose hanno un nime e usano le parole come forme simboliche del pensiero - a 3 anni oltre il linguaggio interpersonale si ha anche un linguaggio privato che serve da guida per il pensiero e che a circa 7-8 anni diventa linguaggio interiore. Sosteneva che i bambini usino il linguaggio per pianificare, guidare e monitorare il loro stesso comportamento Linguaggio interiore -> linguaggio usato per un'auto-regolazione Il passaggio dal linguaggio interno e esterno avviene tra i 3 e i 7 anni - consiste nel parlare con se stessi - il linguaggio interiore diventa il loro modo di pensare. Vygotskij riteneva che i bambini che utilizzano il linguaggio interiore sono più socialmente competenti di quelli che non lo usano, e che il linguaggio interiore rappresenta una transizione più precoce verso una maggiore comunicatività a livello sociale. Vari studi hanno dimostrato che i bambini che usano il linguaggio interiore sono più attenti e tendono a migliorare maggiormente la loro prestazione rispetto ai bambini che non lo usano. La teoria di Vygotskij -> una teoria cognitiva socio-culturale (socio-costruttivista) -> che mette in evidenza il modo in cui la cultura e le interazioni sociali guidano lo sviluppo cognitivo. Vygotskij descrive lo sviluppo del bambino come inseparabile dalle attività sociali e culturali. È convinto che lo sviluppo della memoria, dell'attenzione e del ragionamento richieda che il bambino impari a utilizzare gli strumenti e le convenzioni della società in cui vive -> come il linguaggio, i sistemi matematici e le strategie mnemoniche (ex: in diversi tipi di cultura i bambini imparano a contare con l'aiuto di computer, sulle proprie dita o utilizzando dei sassolini) L'interazione sociale dei bambini con adulti o pari più competenti -> è indispensabile al loro sviluppo cognitivo -> attraverso questa interazione imparano a usare gli strumenti che li aiuteranno ad adattarsi e ad avere successo nella loro cultura. Considera una conoscenza situata e collaborativa -> non è generata all'interno dell'individuo, ma è costruita attraverso l'interazione con altre persone e con gli oggetti che fanno parte della cultura (libri) - quindi la conoscenza può essere migliorata attraverso interazioni con altri in attività cooperative. - STRATEGIE DI INSEGNAMENTO Valutazione della zona di sviluppo prossimale del bambino Utilizzo della ZPD nell'insegnamento Uso di compagni di classe più abili come insegnanti Monitoraggio e incoraggiamento all'uso del linguaggio interiore negli allievi Localizzazione delle istruzioni in contesti significativi Trasformazione dell'aula secondo le idee di Vygotskij -----------------------------LA TEORIA DI JEROME BRUNER-------------------------------- Primi studi condotti sulle conseguenze del dopoguerra nella psicologia sociale - e successivamente sul processo percettivo e sull'influenza dei fattori sociali In opposizione ai comportamentisti, diede avvio ad un nuovo indirizzo di ricerche -> New Look on Perception *NEW LOOK ON PERCEPTION -> unito al concetto di Set Cognitivo -> pone le basi della psicologia cognitivista bruneriana *SET COGNITIVO -> un meccanismo di percezione selettiva degli elementi della realtà, in continuo mutamento La selezione degli elementi è dovuta a strutture mentali intrinseche -> non semplici meccanismi innati e statici, ma mutevoli forme influenzate da esperienze passate, bisogni ed interessi sviluppati dall'individuo l'individuo -> percepisce il mondo a seconda di come le sue strutture mentali interne selezionano il materiale percepito e queste sono in continua evoluzione e cambiamento, in funzione di nuovi accomodamenti ed apprendimenti di cui il soggetto fa esperienza Lo sviluppo cognitivo -> prodotto dello sviluppo di strategie che servono ad ordinare e semplificare i dati dell'esperienza - l'essere umano deve organizzare il proprio comportamento per adattarsi all'ambiente e lo fa tramite l'intelligenza. Il comportamento umano -> una sequenza di atti guidati da scopi e da piani - un insieme di regole che l'individuo usa in modo flessibile in base al contesto l'intelligenza -> insieme di strategie per risolvere problemi, compiere decisioni o effettuare analisi delle informazioni Sistemi di decodifica -> modi di trattare ed elaborare informazioni, strumenti cognitivi alla base dell'intelligenza - l'intelligenza non si appiattisce alla realtà - elaborare un concetto più complesso andando oltre l'informazione - l'evoluzione -> consiste nel passaggio da sistemi che trattano informazioni concrete a sistemi svincolate da esse L'APPROCCIO CULTURALE ALLO SVILUPPO: - Bruner -> sostiene che qualsiasi processo mentale, incluso il linguaggio, abbia un'origine sociale - e che la cognizione sia influenzata dalla cultura - l'autore sottolinea e approfondisce l'importanza dell'adulto in interazione col bambino per l'acquisizione del linguaggio Bruno compie ''la svolta culturale'' nella quale la mente dell'uomo è un'entità fondata sul concetto di significato e sulle modalità attraverso le quali esso viene creato. La psicologia culturale -> si propone di interpretare i modi in cui la società e la cultura influenzano lo sviluppo individuale. Alla base della condotta umana vi è il significato -> ed è il concetto fondamentale della psicologia culturale. Per comprendere l'uomo occorre comprendere gli stati intenzionali che guidano le azioni -> la via d'accesso è rappresentata dalla cultura. l'eredità biologica da sola non è in grado di guidare la nostra vita, ma è la cultura che ci consente di evolvere. Bruner come Vygotskij enfatizza quindi il ruolo della cultura nello sviluppo individuale. - LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA: Il bambino secondo Bruner partecipa attivamente alla vita fin dai primi mesi di vita all'interno dei format. - Format -> schemi interattivi o modelli di azioni in base ai quali si svolgono le interazioni abituali fra genitori e bambino fin dai primi giorni di vita Ritiene che il modo in cui coloro che si prendono cura del bambino strutturano le proprie interazioni con lui, lo possa aiutare nell'acquisizione del linguaggio. Grazie alla regolarità con cui avvengono questi scambi e con cui vengono usate alcune forme linguistiche al loro interno, il bambino impara sia a interpretare le azioni sia a produrre esso stesso tali azioni ed espressioni. LO SVILUPPO COGNITIVO NELLA TEORIA DI BRUNER Bruner sviluppa l'idea che gli esseri umani organizzano la loro conoscenza codificandola in modi diversi -> a seconda dei mezzi impiegati per la codifica (azione, immagine o simbolo) si distinguono 3 tipi di rappresentazioni -> esecutiva - iconica - simbolica La rappresentazione -> Insieme di regole in base alle quali l'individuo conserva i propri incontri con gli eventi -> non ci limitiamo a conservare una traccia, ma la codifichiamo in modo da poterla recuperare  RAPPRESENTAZIONE ESECUTIVA  RAPPRESENTAZIONE ESECUTIVA 1° anno di vita realtà codificata attraverso l'azione - e quindi significa contatto e manipolazione dell'ambiente, percezione, attenzione e interazione sociale. Continua ad esistere anche in età adulta per tutte le attività che si ''imparano facendo'' Precoci forme di problem solving -> suzione + visione Gli scopi del soggetto e le caratteristiche dell'ambiente governano questo tipo di rappresentazione. Intenzionalità -> azione governata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti di compere per raggiungere lo scopo Sviluppo -> comparsa di un programma motorio nuovo richiede tutte le risorse attentive disponibili -> con la pratica si diventa abili e diventano disponibili risorse attentive -> modularizzazione  RAPPRESENTAZIONE ICONICA: Il sistema di codifica più usato fino ai 6-7 anni (anche se da 2 anni padroneggia il linguaggio) Realtà codificata attraverso le immagini visive, uditive olfattive o tattili Il bambino codifica la realtà osservando ciò che viene fatto, imitando l'azione e costruendosi di ciò che vede delle immagini interne. Non ha bisogno di reagire sulla realtà, può conservare un immagine della realtà che ha percepito per usarla per gli scopi che intende raggiungere. Non semplice riproduzione - ma selezione di alcuni tratti che vengono organizzati in una rappresentazione mentale l'immagine permette di evocare mentalmente una realtà non presente e utilizzarla per i propri scopi  RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA: Dagli 8anni in poi Codifica la realtà attraverso simboli e segni convenzionali -> linguaggio, sistemi numerici, notazione musicale ecc. La forma più rappresentativa è il linguaggio verbale Non vi è somiglianza con la realtà che viene rappresentata - ma esiste un rapporto di mediazione -> costituito dal significato dei simboli (ex: il significato di una parola) -> possibilità di ragionamento astratto -> flessibilità R. iconica -> giudizio sulla realtà basato sull'apparenza percettiva -> fallimenti nelle prove operatorie (Piaget) Sviluppo dei modi più evoluti di trattare l'informazione -> categorie concettuali, aspettative, inferenze formali capacità di andare oltre l'informazione data RIASSUNTO RAPPRESENTAZIONE ESECUTIVA RAPPRESENTAZIONE ICONICA RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA LA Viene codificata attraverso l'azione Viene codificata attraverso le immagini Viene codificata attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici REALTA' Caratterizza il primo anno di vita - ma continua a Legata alla percezione Centrata sul pensiero che collega ai simboli dei significati e al funzionare anche dopo ''attività che impariamo linguaggio che consente di condividere con altri il rapporto facendo'' significato-simboli Le immagini consentono di evocare mentalmente Consente di ragionare in termini astratti una realtà assente - ma non di descriverla verbalmente Sistema di codifica più utilizzato fino ai 6-7 anni I tre sistemi sono interconnessi in modo gerarchico, tale per cui l'apprendimento delle capacità simboliche presuppone i sistemi precedenti. Il processo evolutivo è il risultato di un'attività per mezzo della quale i bambini arrivano a dare un significato agli eventi del mondo. LE BASI SOCIALI DELLO SVILUPPO MENTALE Riprendendo Vygotskij - Bruner sostiene che i processi mentali hanno un fondamento sociale e che la cognizione umana è influenzata dalla cultura, attraverso i suoi simboli, artefatti e convenzioni Bruner analizza le relazioni sociali che il bambino stabilisce precocemente con chi si prende cura di lui -> scaffolding e il ruolo dell'adulto Sostiene che lo scheletro portante per la strutturazione delle competenze linguistiche sia fortemente condizionato dalla necessità di costruire una narrazione. Nella narrazione ogni cosa trova il suo posto. NARRAZIONE E PENSIERO NARRATIVO NARRAZIONE E PENSIERO NARRATIVO La narrazione -> richiede 4 componenti fondamentali: l'agentività -> il riconoscimento della responsabilità umana nelle azioni orientate al perseguimento di uno scopo La sequenzialità -> ordina e collega gli eventi di una vicenda La sensibilità -> all'alternanza tra il canonico e lo straordinario della vicenda umana La prospettiva -> determina il punto di vista adottato dal narratore Il bambino comincia a vivere con gli uomini e a rapportarsi alle cose del mondo attraverso l'esperienza familiare, e il suo metro di valutazione è l'azione. La narrazione -> una forma di pensiero diversa dal pensiero razionale o logico-scientifico - esposizione di un fatto o di una serie di fatti, reali o immaginati, secondo un ordine causale e una sequenza temporale. Per Bruner le narrazioni traducono la tendenza universale a trasmettere l'esperienza. Riguarda la realtà psichica e si basa su una logica intrinseca alle azioni umane (desideri, emozioni, affetti e credenze) e alle interazioni tra individui (regole e motivazioni sociali) È nel corso di interazioni sociali e comunicative organizzati in format che si gettano le basi per lo sviluppo del pensiero narrativo -> una forma di narrazione mentale di eventi, riguardanti l'azioni e l'intenzionalità umane il cui prodotto è la narrazione. I contenuti del pensiero narrativo -> le azioni umane, le relazioni tra comportamenti, motivazioni, scopi, emozioni, affetti, valore - quindi: - Le azioni -> in quanto si narra un qualcosa caratterizzato da dinamismo spazio-temporale - Le intenzioni -> l'azione è sempre di qualcuno, dalle cui intenzioni, aspettative e credenze dipende Per Bruner il pensiero narrativo è uno stile di pensiero contrapposto a quello paradigmatico -> è tipico del discorso e del ragionamento quotidiano e perciò si fa influenzare dal contesto - mentre quello paradigmatico si caratterizza come tipico del ragionamento scientifico Pensiero e linguaggio si concatenano in modo privilegiato nel pensiero narrativo, e trovano espressione nelle storie -> prima comprese e poi prodotte dal bambino stesso. Le storie infatti rappresentano il modo contestualizzato e tipico dell'organizzazione narrativa che diamo quotidianamente alle nostre conoscenze.

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