Cambiamenti climatici e sostenibilità - Corso di Laurea magistrale in Architettura - AA. 2024-2025 PDF
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Università degli Studi di Cagliari
2024
Dott.ssa Silvia Pulina
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These lecture notes cover the topics of ecology, sustainability, and climate change for the Master's program in Architecture, 2024-25, University of Sassari AA. The notes detail the concept of ecology and sustainability, and also discuss the impact of human activities on the environment.
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Corso di Laurea magistrale in Architettura Ecologia e Sostenibilità AA. 2024-2025 Docente: Dott.ssa Silvia Pulina Perchè la collaborazione tra ecologi e progettisti è importante ? START END? Visione ecocentrica...
Corso di Laurea magistrale in Architettura Ecologia e Sostenibilità AA. 2024-2025 Docente: Dott.ssa Silvia Pulina Perchè la collaborazione tra ecologi e progettisti è importante ? START END? Visione ecocentrica Visione antropocentrica Perchè la collaborazione tra ecologi e progettisti è importante? È fondamentale conoscere e comprendere il funzionamento dei sistemi naturali per preservarli: per imitarli: I cambiamenti climatici La popolazione umana sta attualmente affrontando una profonda crisi ambientale, sociale ed economica legata ai cambiamenti climatici in atto. Il Pannello Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) è un organo delle Nazioni Unite che fornisce dati scientifici sul cambiamento climatico. https://www.ipcc.ch Si tratta di un gruppo multidisciplinare di esperti altamente qualificati (biologi, geologi, ecologi, economi, sociologi) che periodicamente stilano un report con informazioni importanti sul cambiamento climatico, sui suoi effetti sugli ecosistemi e sulla società, con l’elaborazione di scenari futuri. L’ultimo report è stato prodotto a marzo 2023 ed è disponibile on-line a questo link: https://www.ipcc.ch/report/sixth-assessment-report-cycle/ Il riscaldamento globale Nell’ambito generale dei cambiamenti climatici, gli studi dimostrano che il riscaldamento globale che stiamo osservando è il risultato dell’emissione totale di anidride carbonica in atmosfera registrato dall’inizio dell’industrializzazione ad oggi. L’effetto serra I gas serra (ad esempio anidride carbonica, metano, ossido nitroso) sono gas naturalmente presenti in atmosfera che trattengono il calore proveniente dal sole e riflesso dalla superficie terrestre, mantenendo la temperatura superficiale del Pianeta sufficientemente calda per consentirci la vita. Se non ci fossero, le temperature sarebbero troppo basse. L’immissione di gas serra in atmosfera da parte delle attività antropiche, sta esasperando l’effetto serra con un conseguente aumento esagerato della temperatura. Questo grafico mostra come le emissioni di gas serra in atmosfera siano aumentate vertiginosamente dopo gli anni ‘50, con l’inizio dell’industrializzazione (IPCC 2023). L’emissione totale di anidride carbonica in atmosfera registrata dall’inizio dell’industrializzazione ad oggi è avvenuta ad opera delle attività antropiche, principalmente di quelle legate all’utilizzo dei combustibili fossili (petrolio, carbone, metano) per la produzione di energia e di altre attività industriali (IPCC 2023). Nel 2019 la concentrazione di anidride carbonica (CO2) in atmosfera ha raggiunto un valore di 410 ppm che rappresenta il valore più alto degli ultimi 200 milioni di anni (IPCC 2023). Dal periodo 1850-1900 al 2020, la temperatura superficiale globale è aumentata di circa 1.1 °C. Interessante è però sottolineare che l’80% di questo incremento è stato registrato nel solo periodo 1960-2019, proprio in concomitanza con l’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera ad opera delle attività antropiche. Un aumento di temperatura così significativo osservato in così poco tempo (numero di anni) c’è stato anche 125000 anni fa. In questo caso, gli studi hanno dimostrato che sia stato determinato da movimenti orbitali molto lenti (millenari) del Pianeta. Il grafico D mostra la variazione della temperatura attribuita a: responsabilità totale umana e la sua scomposizione in variazioni nelle concentrazioni di gas serra e altri fattori umani (aerosol, ozono e cambiamento dell'uso del suolo); fattori solari e vulcanici; variabilità climatica interna. Scenari futuri Questo grafico mostra i quattro diversi scenari di temperatura al 2100 che dipendono strettamente dalle concentrazioni di gas serra in atmosfera. Lo scenario peggiore è quello che prevede che la temperatura nel 2100 sarà fino a 5°C più alta, rispetto al periodo pre-industriale, ed è previsto accadere nel caso in cui le concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera supereranno un valore di 1000 ppm. RCP = Representative Concentration Pathways Quali sono gli effetti del cambiamento climatico? I cambiamenti climatici determinano cambiamenti nell’intensità e nella probabilità degli eventi estremi. Questo grafico (FAQ 11.3) è un esempio di come gli eventi estremi di temperatura differiscono tra un clima con gas serra nel periodo pre-industriale (mostrato in blu) e il clima attuale (mostrato in arancione) per una determinata regione. L'asse orizzontale mostra l'intervallo di temperature estreme, mentre l'asse verticale mostra la probabilità annuale che si verifichi ogni evento di temperature estrema. Spostandosi verso destra si indicano eventi estremi sempre più caldi che sono più rari (meno probabili). Il grafico ci dice due cose: 1. un evento estremo di temperatura nel clima pre-industriale è più frequente (freccia verticale) nel clima attuale. Cioè, oggi accadono più frequentemente gli eventi di temperature estreme che accadevano più raramente in passato (nel grafico: same temperature but more probable today); 2. un evento di una certa frequenza nel clima pre-industriale è più caldo (freccia orizzontale) nel clima attuale. Cioè gli eventi di temperature estrema che oggi accadono con la stessa frequenza del passato, oggi sono più caldi (nel grafico: same probability but hotter). L’innalzamento del livello del mare Il livello del mare è un indice molto sensibile del cambiamento climatico. Il riscaldamento globale ha infatti come conseguenza l'espansione termica degli oceani e l’aumento del deflusso di acqua dolce nel mare per via dello scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali nei diversi continenti. Nello specifico, l’innalzamento del livello del mare è dovuto a diversi fattori che si sommano: lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali; il riscaldamento superficiale delle acque che determina l'espansione termica, ossia l’aumento del volume di un liquido all’aumentare della temperature; i movimenti tettonici verticali: i movimenti delle placche tettoniche alzano o abbassano le coste del globo terrestre. Beni ecosistemici Servizi ecosistemici Servizi e beni ecosistemici I sistemi naturali forniscono beni e servizi indispensabili per l’umanità. Per vivere abbiamo bisogno di acqua e cibo (animale e/o vegetale e/o suoi derivati). Che cosa sono acqua e cibo? Sono risorse naturali, cioè risorse disponibili in natura, cioè risorse offerte dai sistemi naturali. Esempi di servizi ecosistemici sono la pesca, con tutte le attività ad essa connesse, e tutti i contesti ricreazionali che possono svilupparsi nell’ecosistema, come la balneazione e le attività di educazione ambientale. Un esempio di bene ecosistemico è il pesce e il cibo in generale raccolto in mare, ma anche la frutta e la verdura che mangiamo. Gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi Nella tabella vengono riportati gli impatti che gli esperti si aspettano con un aumento di temperatura di +1.5 °C o +2 °C (rispetto al periodo 1850-1900) entro il 2100. Secondo gli esperti, l’aumento di 1.5 °C rappresenta lo scenario futuro migliore, che corrisponde a emissioni 0 di anidride carbonica da adesso in poi. Gli effetti del cambiamento climatico sulla società probabilità Un esempio molto vicino a noi, è la siccità (uno degli eventi climatici estremi previsto accadere più di frequente in futuro) e le sue conseguenze: questo è il Lago Bidighinzu (Ittiri, SS) il 16 ottobre 2024: una pozzanghera con fioritura algale e esalazioni gassose. Questo è uno dei laghi artificiali da cui noi sardi ricaviamo l’acqua potabile. La crisi ambientale è un’emergenza sanitaria! Di fronte a questa crisi climatica e ambientale che stiamo affrontando è necessario progettare in maniera sostenibile La sostenibilità è un concetto complesso, spesso non chiaro, che abbraccia molteplici dimensioni, riflettendo l'interdipendenza tra attività umane e ambiente naturale. Per comprendere meglio il significato di sostenibilità, è utile articolare il concetto in tre pilastri fondamentali: ambientale, economico e sociale. Questa tripartizione aiuta a catturare la vastità e la complessità delle sfide associate alla realizzazione di un futuro sostenibile. SOSTENIBILITÀ: ABILITÀ DI MANTENERE O SOSTENERE UN PROCESSO NEL TEMPO Integrare queste tre dimensioni richiede un approccio olistico alla pianificazione e alla decisione, considerando gli impatti a lungo termine delle azioni odierne su ciascun pilastro. La vera sfida della sostenibilità sta nel trovare un equilibrio tra queste esigenze spesso contrastanti, in modo che le attuali esigenze siano soddisfatte senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. Sostenibilità Ambientale: è la capacità di gestire correttamente le risorse naturali per soddisfare i bisogni crescenti dell’umanità. Questo aspetto si concentra sulla conservazione delle risorse naturali e sulla protezione degli ecosistemi per garantire che la capacità dell'ambiente di mantenere la vita umana e delle altre specie venga preservata. Include pratiche come il riciclo, l'uso efficiente dell'energia, la conservazione dell'acqua, la protezione della biodiversità e la riduzione dell'inquinamento e delle emissioni di gas serra. L'obiettivo è quello di mantenere l'equilibrio degli ecosistemi naturali e assicurare che le attività umane non sfruttino eccessivamente le risorse naturali, superando la capacità di queste di rigenerarsi. Sostenibilità Economica: si riferisce alla gestione efficace ed efficiente delle risorse in modo che possano sostenere un'economia resiliente e a lungo termine. Questo significa promuovere pratiche economiche che generino valore nel modo più efficiente possibile, minimizzando gli sprechi e incentivando il riutilizzo e il riciclo. La sostenibilità economica mira anche a garantire che le opportunità economiche siano accessibili a tutti, favorendo l'equità e riducendo le disuguaglianze. Implica un'economia che cresce in armonia con l'ambiente naturale, piuttosto che a suo discapito. Sostenibilità Sociale: questa dimensione enfatizza il miglioramento della qualità della vita per tutte le persone, assicurando l'accesso equo alle risorse essenziali, la giustizia sociale, i diritti umani e le opportunità economiche. Include anche la promozione di pratiche di lavoro equo, l'istruzione, la sanità, la sicurezza e la partecipazione attiva delle comunità nella presa di decisioni che le riguardano. La sostenibilità sociale si occupa di costruire e mantenere comunità resilienti che possano affrontare sfide economiche, ambientali e sociali. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un piano d'azione globale adottato da tutti gli stati membri delle Nazioni Unite nel settembre 2015, durante il vertice dell'ONU sulla sostenibilità tenutosi a New York. Questo documento ambizioso e trasformativo mira a orientare le politiche e le azioni globali nei successivi quindici anni, fino al 2030, con l'obiettivo di porre fine alla povertà, proteggere il Pianeta e assicurare prosperità per tutti. L'Agenda 2030 si fonda su 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals), che sono interconnessi e riconoscono che le sfide al conseguimento dello sviluppo sostenibile sono globali e che nessun Paese può affrontarle da solo. L'importanza dell'Agenda 2030 risiede nella sua universalità e nel suo impegno a non lasciare indietro nessuno, riconoscendo che il miglioramento della qualità della vita e l'accesso equo alle opportunità per tutti sono centrali per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, stabilisce un chiaro richiamo all'azione per tutti i paesi e le parti interessate a collaborare in partenariato per raggiungere questi obiettivi attraverso strategie che bilancino le tre dimensioni della sostenibilità: economica, sociale e ambientale. Da quando è stata adottata, l'Agenda 2030 è diventata un punto di riferimento per i governi, il settore privato, la società civile e gli individui in tutto il mondo, fornendo una cornice comune per guidare il progresso verso un futuro più sostenibile e quindi giusto per tutti. La necessità di definire obiettivi globali per uno sviluppo sostenibile è emersa in seguito ai segnali allarmanti forniti dai dati scientifici, che mostrano un consumo incontrollato di risorse primarie da parte dell'umanità. Queste risorse si esauriscono ogni anno, prima di quanto dovrebbero, fenomeno evidenziato dal concetto di "Earth Overshoot Day” cioè “il giorno dell’anno in cui si esauriscono le risorse che il pianeta può rigenerare in un anno”, sottolineando l'utilizzo insostenibile che ne facciamo. La popolazione mondiale, che ha raggiunto gli 8 miliardi nel 2023, vive in un'era di disparità significativa nell'uso delle risorse. Ad esempio, un report del 2017 di WaterAid ha rivelato che una persona su dieci nel mondo non ha accesso all'acqua potabile. Questa distribuzione diseguale si estende anche all'accesso all'elettricità, con il 13% della popolazione mondiale ancora senza elettricità e il 40% che dipende da fonti di energia che contribuiscono all'inquinamento atmosferico. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in luce un aspetto ancora più grave: 7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell'inquinamento, e circa il 90% della popolazione mondiale respira aria che non rispetta gli standard di qualità suggeriti. La produzione alimentare ed energetica inefficiente e i sistemi di trasporto obsoleti sono le principali fonti di questo inquinamento. È impellente, dunque, agire con decisione per affrontare e risolvere questi problemi, il che rappresenta il cuore stesso degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La loro implementazione è essenziale per garantire un futuro equo e sostenibile per tutti gli abitanti del nostro pianeta. THE STARTING POINT NOW Durante la COP28 (28a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) svoltasi a Dubai il 13 dicembre 2023, è emersa la necessità di azzerarae le emissioni globali di gas serra al fine di limitare il riscaldamento globale a +1,5°C (rispetto al periodo 1850-1900) entro la fine del secolo (2100). Tuttavia, nonostante ciò, i paesi partecipanti, non hanno ancora compiuto sufficienti sforzi per conseguire miglioramenti sostenibili per l'ambiente. In relazione a ciò, diventa fondamentale adottare un'architettura sostenibile, poiché l'estrazione dei combustibili fossili rappresenta una delle principali cause di danni ambientali. Pertanto, i progettisti devono promuovere la sensibilizzazione per ridurre l'attività estrattiva e incentivare l'utilizzo di materiali sostenibili, rinnovabili e riciclati, oltre a favorire un utilizzo efficiente dell'energia e delle risorse minerarie. È importante comprendere che l'architettura può essere parte integrante di un approccio sostenibile alla salvaguardia dell'ambiente. Per seguire questa tematica sui social: Per approfondire: https://youtube.com/shorts/W6YcAF3fyII?si=k2_VnFywPh6U08pU https://youtu.be/WQyFw_5e5Rg?si=ZwAGb1296mbEIQi7