Summary

Questo documento descrive la colonna vertebrale (rachide) e le diverse sezioni di vertebre, come quelle cervicali, toraciche e lombari, con una breve panoramica della loro struttura e funzione. Include anche informazioni sui dischi intervertebrali e loro potenziali problemi, come le ernie al disco. 

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COLONNA VERTEBRALE O RACHIDE La colonna vertebrale, detta anche rachide, rappresenta l’asse di sostegno del corpo nonché anche la protezione del midollo spinale e dei nervi spinali. Mantiene inoltra la stazione quadrupedale grazie alla scarsa mobilità fra i corpi vertebrali e la presenza dei legamen...

COLONNA VERTEBRALE O RACHIDE La colonna vertebrale, detta anche rachide, rappresenta l’asse di sostegno del corpo nonché anche la protezione del midollo spinale e dei nervi spinali. Mantiene inoltra la stazione quadrupedale grazie alla scarsa mobilità fra i corpi vertebrali e la presenza dei legamenti. Ha infine funzione di ammortizzamento delle sollecitazioni meccaniche che provengono dagli arti. La colonna vertebrale è formata dalle VERTEBRE, delle ossa brevi impari e metameriche. In base alla loro posizione nella colonna vertebrale possiamo riconoscere le vertebre cervicali, toraciche, lombari, sacrali e coccigee, il cui numero varia nelle diverse specie animali. *Un piano sagittale divide in 2 metà uguali parte sx e dx della vertebra VERTEBRA Nonostante la diversità funzionale alla quale sono soggette le singole vertebre delle varie regioni della colonna vertebrale, è possibile riconoscere una comune struttura di base. Come abbiamo già detto le vertebre appartengono alla categoria delle ossa corte e sono formate da una porzione centrale di tessuto spugnoso, avvolta fa uno strato periferico di tessuto compatto. Nelle vertebre si distinguono le seguenti porzioni: - Corpo vertebrale (5) = rappresenta la componente principale di ogni vertebra ed è caratterizzato da una forma quasi cilindrica. Il corpo vertebrale possiede una superficie articolare craniale convessa (estremità craniale) e una superficie articolare caudale concava (estremità caudale o fossa vertebrale). Entrambe queste estremità La faccia dorsale di ogni corpo vertebrale è attraversata da solchi longitudinali, da fori nutrizi per i vasi sanguigni e da una cresta legamentosa. La faccia ventrale comprende la cresta ventrale, che risulta variamente sviluppata nei diversi tratti della colonna vertebrale. sono rivestite da uno strato di cartilagine ialina che corrisponde alla porzione non ossificata dei corpi vertebrali. Tali superfici articolari collegano i corpi delle vertebre adiacenti per mezzo di un disco intervertebrale. - Arco vertebrale/neurale/dorsale (2) = si estende sopra la faccia dorsale del corpo vertebrale e delimita ventralmente uno spazio definito come foro vertebrale (4): i singoli fori vertebrali sono allineati in modo tale da formare un canale vertebrale che accoglie il midollo spinale, i suoi rivestimenti, le radici dei nervi spinali, vasi sanguigni, legamenti, tessuto adiposo e tessuto connettivo lasso. Gli archi vertebrali presentano, in entrambi i lati e sia cranialmente che caudalmente un’incisura vertebrale per lato, rispettivamente craniale e caudale, che forma insieme all’incisura della vertebra contigua il foro intervertebrale (immagini libro sotto) che consente l’uscita dei nervi spinali. In alcune specie nel tratto toracico e lombare l’incisura caudale è tramutata in foro. - Processi vertebrali o apofisi = servono per l’inserzione di muscoli e legamenti e contribuiscono a collegare le vertebre tramite articolazioni. Nelle vertebre si distinguono i seguenti processi:. processo spinoso (1) -> sull’arco vertebrale in posizione mediana.. processi articolari (6) -> rispettivamente due craniali e due caudali in corrispondenza della base del processo spinoso.. processi trasversi (3) -> lateralmente alla base dell’arco vertebrale.. processi mamillari -> si trovano soltanto nelle vertebre toraciche e lombari tra i processi articolari e trasversali solo cranialmente.. processi accessori -> si trovano soltanto in corrispondenza delle ultime vertebre toraciche (nei carnivori e maiale) e a livello di tutte le vertebre lombari (nei carnivori) tra i processi trasversi e quelli articolari caudali (stessa posizione processi mamillari ma caudalmente). Contiene vasi. arco emale -> si sviluppa dalla faccia ventrale del corpo vertebrale di alcune vertebre coccigee nel bovino e nei carnivori.. cresta ventrale -> si trova solo nelle vertebre cervicali e toraciche. All'interno del canale vertebrale trovano alloggio, oltre al midollo spinale e ai suoi rivestimenti (meningi), anche una piccola porzione dei nervi spinali, vasi e tessuto connettivo. In corrispondenza di due vertebre vicine, tra gli archi ed i corpi vertebrali, si apre un foro di coniugazione attraverso il quale emerge un nervo spinale. Nel canale vertebrale tra una vertebra e l altra è presente una struttura che è il disco intervertebrale che ha un tessuto connettivo, formato da una porzione rigida esterna e una molto morbida interna (NUCLEO POLPOSO). Quando il nucleo polposo non rimane nella sua sede e quindi fuoriesce può comprimere il nervo spinale, da qui si parla di ernia al disco. ’ VERTEBRE CERVICALI (7) La prima vertebra cervicale (atlante) permette insieme alla seconda vertebra cervicale (epistrofeo) i movimenti della testa. Atlante (I vertebra cervicale) = manca di un corpo ed è formato soltanto da un anello osseo, composto a sua volta da un arco dorsale e un arco ventrale. Entrambi gli archi sono provvisti di due tubercoli, un tubercolo dorsale ed un tubercolo ventrale. I processi trasversi sono ben sviluppati e per questo vengono definiti come ali dell’atlante. Sulla faccia dorsale dell’atlante, in corrispondenza delle ali, sono presenti dei fori alari (che nel cane sono solo delle incisure). Accanto al foro alare si apre il foro vertebrale laterale (capire differenza tra foro alare e vertebrale in osteoteca o appunti integrativi). In corrispondenza del margine caudale dell’ala dell’atlante si trova inoltre, ad eccezione dei ruminanti, il foro trasversario. Sull’arco ventrale si trovano cranialmente le fosse articolari craniali, che si articolano con i condili dell’occipitale. Sulla faccia dorsale dell’arco ventrale, a livello mediano, si trova una depressione caudale, la fovea dentale (fovea dentis), destinata ad accogliere il dente (o processo odontoideo) dell’epistrofeo. Sul versante caudale dell’arco ventrale si trovano lateralmente le superfici articolari caudali, appiattite, che si articolano con i processi articolari craniali della seconda vertebra cervicale. NO JUNCTION Epistrofeo (II vertebra cervicale) = la seconda vertebra cervicale è principalmente coinvolta nei movimenti rotatori della testa. Il corpo vertebrale è molto sviluppato e di forma allungata. Cranialmente è presente il dente o processo odontoideo (che rappresenta il corpo dell’atlante che si è staccato e incorporato con quello dell’epistrofeo). L’epistrofeo presenta inoltre una cresta ventrale molto evidente provvista di tubercolo ventrale. Il processo spinoso è anch’esso evidente che nei carnivori supera il corpo vertebrale sia cranialmente che caudalmente mentre nel maiale solo caudalmente. Sono presenti i processi articolari e trasversi, e quest’ultimi sono attraversati da un canale trasversario. Nel cavallo cranialmente è presente il foro vertebrale laterale. III, IV, V, VI, VII vertebre cervicali = le vertebre cervicali diminuiscono progressivamente di lunghezza e fino alla quinta vertebra cervicale la superficie ventrale possiede una cresta ventrale ben sviluppata, che manca o persiste poco evidente a partire dalla sesta. Il corpo è allungato e la testa articolare e la fossa sono ben evidenti. Il processo spinoso è ridotto in equino e cane mentre è sviluppato in bovino e suino. I processi articolari e trasversi sono ben sviluppati, e i trasversi sono divisi in dorsale e ventrale. Ad eccezione della settima vertebra cervicale, la base dei processi trasversi è perforata da un foro trasversario. Dalla sommatoria dei singoli fori trasversari si ottiene su entrambi i lati della colonna cervicale un canale travsersario (accoglie l’arteria e la vena vertebrali). Gli archi vertebrali sviluppano su entrambi i lati evidenti incisure vertebrali, rispettivamente craniali e caudali, che danno origine insieme alle incisure delle vertebre adiacenti, a fori intervertebrali molto ampi. VII vertebra cervicale = possiede alcune caratteristiche peculiari, ad esempio nel cane è assente la cresta ventrale, il processo sponoso risulta appuntito e spesso, il foro trasversario è assente mentre i processi trasversi sono poco sviluppati. In porssimità della faccia caudale del corpo vertebrale si trova su entrambi i lati una fossetta articolare costale, che forma insieme alla fossetta articolare costale craniale della prima vertebra toracica una cavità per l’articolazione con la testa della prima costa, detta anche semifaccetta articolare per la prima costa. VERTEBRE TORACICHE Le vertebre toraciche formano la base strutturale del tratto toracico del rachide, che è caratterizzato in modo simile ad un’asta lievemente convessa in senso dorsale, da una flessibilità scarsa. Negli erbivori e nel maiale le vertebre toraciche possiedono lunghi processi spinosi che da un punto di vista funzionale servono per l’inserzione della robusta muscolatura della testa e del collo. Le prime vertebre toraciche svolgono inoltre il compito di trasmettere il peso del corpo agli arti toracici e forniscono, insieme alle coste, aree di inserzione per i muscoli del torace, del collo e della spalla. Il numero di vertebre toraciche corrisponde al numero delle coste con le quali si articolano. A seconda delle specie possono essere osservate lievi differenze numeriche: Le vertebre toraciche presentano una struttura piuttosto omogenea: il corpo è breve e robusto, le superfici articolari sono appiattite, così come sono appiattiti i dischi vertebrali limitando la motilità di questo tratto. Sul margine anteriore e posteriore del corpo si trova la semifaccetta articolare per il capitello della costa. Come abbiamo già detto i processi spinosi sono molto sviluppati mentre i processi trasversi sono piccoli con la faccetta articolare per il tubercolo della costa. I processi articolari sono piccoli mentre l’incisura caudale in equino, bovino e maiale è convertita in foro, il foro intervertebrale è ben sviluppato per permettere il passaggio dei nervi segmentali e di vasi sanguigni. I processi mamillari si sviluppano esclusivamente nelle vertebre toraciche ed in quelle lombari: sono presenti alla base del processo trasverso cranialmente (in equino suino e cane). I processi accessori sono invece situati alla base del processo trasverso caudalmente. Talvolta i processi mamillari si avvicinano ai processi articolari e si fondono per formare i processi mammilloarticolari. VERTEBRE LOMBARI Rispetto alle vertebre toraciche quelle lombari si distinguono per la loro maggiore lunghezza e per la forma più omogenea dei corpi vertebrali. In queste vertebre sono assenti le facce articolari costali, i processi spinosi sono pur sempre ben sviluppati ma più bassi di quelli delle toraciche e generalmente inclinati in senso cranio-dorsale. I processi spinosi possiedono quasi sempre la stessa altezza e soltanto nei carnivori la loro altezza aumenta fino alla quarta o quinta vertebra lombare e solo nel bovino essi risultano inclinati in direzione caudale, mentre nei ruminanti di piccola mole sono posti in senso verticale. I processi trasversi sono lunghi, larghi e appiattiti (in equino e bovino sono tanto sviluppati da essere chiamati processi costiformi). I corpi vertebrali sono ben sviluppati in senso longitudinale e trasversale soprattutto nel bovino e le loro estremità craniali e caudali sono caratterizzati sa superfici articolari appiattite. Gli archi vertebrali delimitano un canale vertebrale assai ampio per accogliere il midollo spinale molto spesso a livello lombare. I processi mamillari sono ben evidenti mentre i processi accessori sono evidenti solo nelle ultime vertebre lombari (molto più evidenti nei carnivori). I processi articolari sono talvolta fusi ai mamillari formando processi mammilloarticolari. VERTEBRE SACRALI (OSSO SACRO) In tutti i mammiferi domestici le vertebre sacrali sono unite per costituire l’osso sacro, alla cui formazione concorrono anche i dischi intervertebrali che subiscono un processo di ossificazione. La saldatura completa delle singole vertebre avviene ad un anno e mezzo nei carnivori e maiale, mentre tra i quattro e cinque anni nei ruminanti. L’ossificazione porta ovviamente alla completa perdita di mobilità dell’osso sacro. L’osso sacro ha una forma generalmente triangolare ad eccezione dei carnivori dove è quadrangolare, per questo si può riconoscere una base allargata craniale, due parti laterali ampliate delle ali che convergono caudalmente in un apice. L’osso sacro è inoltre provvisto di una faccia ventrale rivolta verso la cavità pelvica con linee trasversali ed una faccia dorsale in cui sporgono i processi spinosi o i loro rudimenti. La faccia dorsale consente l’inserzione dei muscoli del bacino e l’emergenza dei rami dorsali dei nervi spinali e di quelli che concorrono a formare il plesso lombosacrale. La faccia ventrale è liscia e lievemente concava e comprende i fori di emergenza. Il canale vertebrale dell’osso sacro (canale sacrale) si restringe progressivamente in direzione caudale. I processi trasversi si fondono per formare la cresta sacrale laterale e le ali del sacro (molto sviluppata in maiale e cavallo mentre solo accennata negli altri mammiferi domestici) -> le ali del sacro sono generalmente rivestiti di cartilagine nella loro faccia dorsale in quanto costituiscono una superficie articolare. I processi spinosi si fondono a formare la cresta dorsale mediana che viene detta spina del sacro (nel cavallo è fusa solo alla base, nei ruminanti è unica e completa mentre nei carnivori è fusa fino a metà circa). Solo nel bovino i processi articolari sono presenti e fusi a formare la cresta sacrale intermedia, mentre nelle altre specie essi formano solo delle piccole protuberanze. Come già detto in precedenza per permettere l’emergenza dei nervi spinali sacrali vi sono i fori sacrali ventrali (fori sottosacri), la cui posizione corrisponde a quella dei fori sacrali dorsali (fori soprasacri). VERTEBRE CAUDALI O COCCIGEE Le vertebre coccigee presentano una semplificazione morfologica progressiva procedendo dalla prima all’ultima: si riducono le loro dimensioni e contemporaneamente si perdono le caratteristiche delle vertebre degli altri tratti. Verso la fine della coda si riducono i vari processi e scompare l’arco neurale. La presenza dei processi emali situati in posizione paramediana sulla faccia ventrale dei corpi vertebrali, si osserva nel bovino, nel cane e nel gatto. Tali processi possono saldarsi ventralmente per formale l’arco emale. I processi emali proteggono alcuni vasi sanguigni della coda. ARTICOLAZIONI DEL RACHIDE Le prime due ar colazioni del rachide servono per garan re i movimen della testa e possono essere dis nte morfologicamente e funzionalmente nell’ar colazione tra la prima vertebra cervicale e l’osso occipitale (ar colazione atlanto-occipitale) e nell’ar colazione che si stabilisce tra la prima e la seconda vertebra cervicale (ar colazione atlanto-epistrofea). I movimen consen da queste due ar colazioni si completano a vicenda, in quanto le prime due vertebre cervicali cos tuiscono una porzione estremamente mobile del rachide. ARTICOLAZIONE ATLANTO-OCCIPITALE È una diartrosi (osso-cavità-osso), ed in par colare una doppia condilartrosi – NO JUNCTION (forma ellissoide). Doppia perché nell’occipitale ci sono due condili (tranne nel caso degli uccelli che ne hanno uno solo per consen re i movimen rotatori). Superficie ar colari: le superfici ar colari sono infa i condili dell’occipitale (base del cranio) e la cavità condiloidee craniali dell’atlante (fovee ar colari). Mezzi d’unione: I mezzi di unione prevedono: - Due capsule ar colari fibrose = ognuna delle due fovee ar colari viene avvolta da una capsula ar colare propria che si inserisce sui rispe vi margini ar colari. Nei carnivori e nei ruminan le due cavità ar colari comunicano tra loro ventralmente, mentre nel maiale né cavallo ciò accade soltanto con l’avanzare dell’età. Nei carnivori queste cavità ar colari sono in comunicazione inoltre con quella dell’ar colazione atlanto epistrofeica. - Legamen capsulari/laterali = partono dall’occipitale e arrivano alla base dell’atlante. - Membrana atlanto-occipitale dorsale = posta dorsalmente alla capsula. La membrana è un rinforzo conne vale posto al di fuori della capsula che perme e la chiusura dello spazio atlanto-occipitale. - Membrana atlanto-occipitale ventrale = ventralmente alla capsula. Ha la stessa funzione della membrana precedentemente elencata. Movimen Questa ar colazione perme e movimen di estensione, flessione e lateralità, anche se sono dei movimen molto limita. ARTICOLAZIONE ATLANTO-EPISTROFEA È una diartrosi (osso-cavità-osso), ed in par colare un ginglimo trocoide – YES JUNCTION (capitello e cilindro cavo) Superfici ar colari le superfici ar colari sono il processo condiloideo epistrofeo (dente dell’epistrofeo) e la superficie caudale dell’arco dell’atlante. Mezzi di unione: I mezzi di unione sono:  Capsula ar colare = avvolge tu e le superfici ed in questo caso è un’unica cavità ar colare).  Legamen periferici:  Membrana atlanto-epistrofea dorsale (collocata tra gli archi vertebrali) e ventrale = sono a rinforzo della capsula.  Legamento atlantoepistrofico dorsale: legamento fibro elas co giallo nel cavallo e nei ruminan e fibroso nelle altre specie. È un legamento interspinoso formato da due fasci longitudinali accolla sul piano mediano ed estesi dal tubercolo dorsale dell’Atlante fino all’estremità craniale del processo spinoso dell’epistrofeo. A questo livello i due fasci si pongono più o meno in con nuità con il legamento nucale.  Legamento atlantoepistrofico ventrale: si inserisce da una parte sul tubercolo ventrale dell’Atlante e dall’altra parte sulla cresta ventrale del corpo dell’epistrofeo. Aderisce alla capsula ar colare.  legamen del dente dell’epistrofeo:  Legamento longitudinale dorsale (o del dente) o membrana te oria = parte dalla faccia dorsale del dente per arrivare alla base dei condili dell’occipitale.  2 Legamento alato (mestruo sinistro) = si originano in tu i mammiferi domes ci a livello del dente e si inseriscono nei ruminan e nel cavallo sulla superficie interna dell’arco vertebrale ventrale dell’Atlante, nei carnivori sulla faccia mediale dei condili dell’occipitale e nel maiale a livello del foro occipitale.  Legamento trasverso = è assente in equini e ruminan ed ha il compito di limitare i movimen. ARTICOLAZIONI INTERVERTEBRALI FRA I CORPI Queste ar colazioni sono una serie delle sinartrosi car laginee, in par colare delle sinfisi (ossocar lagine ialina-tessuto conne vo fibroso-car lagine ialina-osso). Superfici ar colari Le superfici ar colari coinvolte sono la testa del corpo vertebrale e la fossa del corpo vertebrale (entrambe rives te di car lagine ialina) a cui si interpone il disco intervertebrale. Mezzi di unione Mezzi di unione delle vertebre vengono presenta so oforma di legamen lunghi che sono comuni a tu e le vertebre da inizio alla fine del rachide. ques legamen sono:  I dischi intervertebrali: Il disco intervertebrale è una stru ura fibro-car laginea al cui interno vi è un nucleo polposo (composto da cordoide, cioè ciò che rimane della notocorda embrionale) circondato da anelli di car lagine fibrosa (il cui ruolo è nutrire per assorbimento). Estremamente l’anello fibroso è rives to da uno strato di tessuto conne vo fibroso. Le superfici craniale e caudale di ogni disco intervertebrale risultano in mamente connesse alla superficie ar colari dei corpi vertebrali, grazie alla presenza di una complessa disposizione delle fibre collagene che compongono la fibrocar lagine dell’anello fibroso. Queste fibre sono disposte obliquamente e a spirale rispe o all’asse longitudinale delle vertebre, questo conferisce al disco intervertebrale resistenza alle forze di torsione e compressione della locomozione. Il nucleo polposo è sogge o a un’elevata pressione interna, quindi in caso di sollecitazione meccaniche questa pressione si distribuisce omogeneamente in tu e le direzioni (funzione a cuscine o d’acqua), so oponendo a tensione all’anello fibroso e i legamen lunghi che vi poggiano dorsalmente ventralmente. Nel cavallo il nucleo polposo è quasi completamente assente nel tra o toracico.  Legamento longitudinale ventrale: non è presente nelle vertebre cervicali, infa parte dalle vertebre toraciche. È un lungo cordone bianco fibroso appia to dorso ventralmente e che progressivamente si rinforza dal collo all’osso sacro. Si trova sulla faccia ventrale dei corpi vertebrali e aderisce al margine corrispondente dei dischi intervertebrali.  Legamento longitudinale dorsale: si estende coprendo incompletamente il pavimento del canale vertebrale senza interruzione dall’epistrofeo all’osso sacro, allargandosi a livello di ciascun disco intervertebrale sul quale si a acca mediante due punte laterali. ARTICOLAZIONI INTERVERTEBRALI FRA GLI ARCHI A differenza delle ar colazioni intervertebrali tra i corpi, quelle degli archi sono delle diartrosi (ossocavità-osso). In par colare, nel tra o cervicale (escluse Atlante ed epistrofeo), toracico e coccigeo sono artroidie (tra superfici piane) e solo nel tra o lombare sono un ginglimo trocoide (cilindro pieno e cilindro cavo ad asse ver cale). Superficie ar colari Superficie ar colare poste sull’arco neurale (dorsale), cos tuite dai processi ar colari craniale e caudale. Mezzi di unione I mezzi di unione sono: - Capsula ar colare = sempre presente nelle diartrosi. - Legamen propri e cor , pos tra una vertebra e l’altra. Legamen interarcuali (fra gli archi) = sono forma da lamine/nastri di tessuto elas co tra due vertebre con gue che chiudono gli spazi tra gli archi, delimita dorsalmente il canale vertebrale e lateralmente i fori intervertebrali. Sono di pico colore giallo.. Legamen interspinosi (fra le apofisi spinose) = sono delle lamine di tessuto elas co e fibroso poste tra le apofisi spinose. - Legamen lunghi e comuni a tu e le vertebre. Legamento sovraspinoso = percorre tu o il rachide ed è assente nella porzione cervicale (dove vedremo esserci il legamento nucale). È posizionato sulla sommità dei processi spinosi.. Legamento nucale = è posto nella porzione cervicale in cui non è presente il legamento sovraspinoso, partendo dalla priva vertebra toracica all’occipitale-epistrofeo (dipende dalla specie tale inserzione). È composto da fibre elas che ed è cos tuito da: o funicolo nucale: si estende dalla sommità dei processi spinosi del garrese fino all’occipitale (tranne nei carnivori dove termina sul processo spinoso dell’epistrofeo). o lamina nucale: nei carnivori è così esile che lo si considera assente, idem nel maiale. Al contrario è ispessita molto estesa nei grandi ungula. Il ruolo più importante del legamento nucale è quello di equilibrare il peso della testa e dell’incollatura per aiutare in modo passivo i muscoli e sensori della testa. o Borse so olegamentose nucali craniale e caudale: nei grandi ungula delle borse sierose perme ono lo scivolamento del funicolo sull’arco dorsale dell’Atlante e negli equini anche dell’epistrofeo.

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