L'azienda e l'economia aziendale PDF

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Questi appunti trattano la definizione e le caratteristiche dell'azienda, analizzando le tipologie di aziende, la loro funzione nel codice civile e i soggetti coinvolti nell'azienda. Essi sono un utile strumento per comprendere i principi di base dell'economia aziendale.

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ni co ar oM L’AZIENDA E L’ECONOMIA AZIENDALE...

ni co ar oM L’AZIENDA E L’ECONOMIA AZIENDALE lm lie ug iG ud St gli ARGOMENTI 1. Le definizioni di azienda de 2. Le tipologie di aziende 3. Azienda e impresa nel codice civile 4. I soggetti dell’azienda à 5. L’Economia Aziendale sit er iv 2 Un ni co ar OBIETTIVI oM La lezione ha l’obiettivo principale di introdurre le ragioni e le forme in base alle quali le aziende nascono e operano: soddisfare i bisogni umani nelle moderne economie industriali. Ciò consente di comprendere il ruolo e la rilevanza che esse hanno nei sistemi sociali avanzati. La fruizione di questa lezione permetterà il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici: lm – Comprendere la definizione e i caratteri distintivi delle aziende; – Capire il ruolo e la rilevanza delle aziende nei sistemi sociali di mercato; lie – Saper analizzare le forme e le modalità attraverso le quali le aziende operano; – Conoscere l’oggetto di studi, i principi di analisi e le teorie di riferimento dell’economia aziendale. ug 3 iG ud St gli LE DEFINIZIONI DI AZIENDA Azienda ‐> fenomeno economico complesso, che accomuna entità anche molto diverse tra loro; categoria de logica tipica del linguaggio e degli studi economici. Definizioni non tecniche (dizionari/enciclopedie): à  Le Monnier: «Organismo composto di persone e beni diretto al raggiungimento di un fine economico, d’interesse sia pubblico sia privato»; sit  Garzanti: «Complesso di beni e persone organizzato ai fini della produzione»;  Zanichelli: «Complesso di beni organizzato per la produzione di altri beni e servizi»; er  Treccani: «L’azienda è un’organizzazione di persone e beni economici, organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’attività d’impresa». iv 4 Un ni co ar LE DEFINIZIONI DI AZIENDA Caratteri distintivi di un’azienda: oM 1. È un insieme complesso di elementi diversi (eterogenei per natura, ruoli e funzioni), ma tra loro interrelati tanto da poter parlare di organismo o sistema; 2. Ha la funzione di soddisfazione dei bisogni di qualcuno attraverso la realizzazione di un prodotto (bene o servizio); lm 3. Svolge un processo di produzione, ovvero trasformazione (chimico‐fisica o spazio‐temporale) di determinate risorse (input della produzione) in specifici beni e servizi (output della produzione); 4. Persegue un fine economico in quanto esiste per creare ricchezza durevolmente nel tempo, lie realizzando produzioni economicamente convenienti. ug 5 iG ud St gli LE DEFINIZIONI DI AZIENDA Interrogativo di fondo ‐> Perché si crea un’azienda? de – L’uomo avverte bisogni di vario genere; per soddisfarli deve consumare beni e fruire di servizi; – Alcuni beni/servizi sono presenti in natura, ma scarsi; altri non sono presenti in natura e devono essere prodotti; – Le risorse necessarie per soddisfare i bisogni sono spesso limitate; le attività di produzione e consumo à devono essere svolte in modo economico. sit Definizioni tecniche ‐> fondate sul principio dell’agire economico: – «l’azienda rappresenta lo strumento di cui l’uomo si serve per svolgere, in modo economico, attività di produzione e consumo di beni adatti a soddisfare i suoi bisogni» er – «l’azienda è un “istituto economico” atto a perdurare nel tempo» (Zappa, 1945). iv 6 Un ni co ar LE DEFINIZIONI DI AZIENDA Definizione ampia ‐> Il sistema complesso e dinamico che rappresenta dunque la dimensione oM economica di un’istituzione, cioè di una cellula elementare in cui è organizzato un sistema socio‐ economico. Le varie istituzioni che operano in una società civile non sono di per sé delle aziende, ma sono “anche lm aziende” ‐> per perseguire i propri fini istituzionali devono saper agire con criteri aziendalistici: – analizzare il contesto di riferimento, – comprendere le caratteristiche delle attività svolte (produttive e distributive), lie – verificare la coerenza dei propri comportamenti con gli obiettivi da raggiungere, – assicurare condizioni di rischio compatibili con l’equilibrio gestionale e finanziario. ug 7 iG ud St gli LE TIPOLOGIE DI AZIENDE Specializzazione delle attività aziendali ‐> de – Aziende di produzione o imprese ‐> incentrate sulla produzione, soddisfano indirettamente i bisogni umani rendendo disponibili al consumo i beni o i servizi prodotti ‐> Definite aziende di produzione per lo scambio di mercato – Aziende di consumo o di erogazione ‐> incentrate sul consumo, sono direttamente rivolte alla soddisfazione à dei bisogni umani di determinati soggetti beneficiari ‐> Distinzione tra corporazioni (prevale l’elemento personale su quello patrimoniale) e fondazioni (prevale l’elemento patrimoniale su quello personale) sit Finalità delle attività aziendali – Aziende non profit ‐> organizzazioni di natura privata, senza obiettivi economici, con fini solidaristici, che er per soddisfare bisogni primari o di estrema specificità. – Aziende for profit ‐> produzione e scambio sono finalizzate a conseguire un risultato economico iv («guadagno») per coloro che hanno avviato e finanziato l’impresa. 8 Un ni co ar LE TIPOLOGIE DI AZIENDE Tipologia delle attività d’impresa ‐> oM – Produzione diretta ‐> l’attività aziendale si esprime attraverso processi di trasformazione fisico‐tecnica di materie prime, semilavorati e componenti in prodotti disponibili per lo scambio di mercato (imp. agricole, minerarie, manifatturiere, ecc.); – Produzione indiretta ‐> l’attività aziendale non comporta processi di trasformazione di risorse lm produttive, ma la trasferisce nel tempo e nello spazio rendendole disponibili per gli scambi di mercato (imp. commerciali); – Servizi ‐> l’attività aziendale non prevede processi di trasformazione o trasferimento, ma la creazione lie delle condizioni che facilitano lo svolgimento di atti produttivi diretti o indiretti, o attività di consumo, svolti da altri soggetti (imp. finanziarie, di trasporto, ecc.). NB ‐> Il termine «produzione» non va inteso in senso fisico, ma economico ‐> processo di creazione di utilità rivolte a soddisfare bisogni umani. ug 9 iG ud St gli AZIENDA E IMPRESA NEL CODICE CIVILE Azienda non è sinonimo di impresa ‐> quest’ultima è l’istituto con cui viene realizzata de tipicamente la produzione per lo scambio nei sistemi economici avanzati, il cui ordine economico è appunto l’azienda di produzione. Il Codice Civile definisce l’azienda e l’imprenditore, ma non l’impresa: ‐ Art. 2082: L’imprenditore  è imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica à organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. ‐ Art. 2083: Il piccolo imprenditore  sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli sit artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia. ‐ Art. 2086: La direzione dell’impresa  l'imprenditore è il capo dell'impresa e da lui dipendono er gerarchicamente i suoi collaboratori. ‐ Art. 2555: La nozione di azienda  l'azienda è il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per iv l'esercizio dell'impresa 10 Un ni co ar AZIENDA E IMPRESA NEL CODICE CIVILE La prospettiva economica e quella giuridica contribuiscono a chiarire la natura economica oM dell’azienda di produzione: essa esiste in quanto strumento per realizzare un’intrapresa economica (impresa), cioè un’attività volta alla realizzazione di un output che: – abbia un valore per colui che lo utilizza (cliente/consumatore), in quanto, a fronte del pagamento di un prezzo (valore di mercato dell’output), gli consente la soddisfazione di specifici bisogni; lm – abbia un valore per colui che lo realizza (imprenditore) in quanto, se le risorse consumate (input) nei processi produttivi valgono meno del risultato (output) dei processi produttivi, gli consente un margine di profitto. lie ug 11 iG ud St gli I SOGGETTI DELL’AZIENDA Profilo soggettivo de Osservando i soggetti che istituiscono, indirizzano e utilizzano l’azienda per realizzare beni e servizi soddisfacendo bisogni umani, si distingue: à – Il soggetto giuridico  soggetto a cui fanno capo gli effetti giuridici conseguenti allo svolgimento dell’attività aziendale; sit – Il soggetto economico  colui o coloro che ha/hanno il controllo dell’azienda e ne determinano le er scelte di fondo. iv 12 Un ni co ar I SOGGETTI DELL’AZIENDA Soggetto giuridico oM – Il soggetto giuridico non è l’azienda, (il Codice Civile non le riconosce soggettività giuridica), ma è il «titolare», ossia il proprietario dell’azienda. Il «titolare» dell’azienda: – Azienda individuale  titolare persona fisica (soggetto giuridico e economico coincidono) lm NB Responsabilità illimitata: il proprietario risponde delle obbligazioni contratte nell’esercizio dell’azienda con tutto il suo patrimonio personale. – Azienda collettiva: lie  Società di persone  i soci (persone fisiche) NB Responsabilità illimitata e solidale dei soci per le obbligazioni assunte nell’esercizio dell’azienda. ug  Società di capitali  la società (persona giuridica) NB Responsabilità limitata dei soci al patrimonio apportato nella società 13 iG ud St gli I SOGGETTI DELL’AZIENDA Soggetto economico de – Corrisponde alla persone o al gruppo di persone che, avendo interessi primari nell’azienda, sono titolati a definire gli indirizzi e le linee strategiche di un’azienda, assumendone la direzione. Sono, di solito, i portatori di capitale di rischio e di lavoro (componenti vitali indispensabili di ogni struttura aziendale) a configurare il soggetto economico: à – Azienda individuale  titolare (soggetto giuridico e economico coincidono); sit – Azienda collettiva:  Società di persone  i soci  Società di capitali  er Capitale di maggioranza (imprese con base azionaria ristretta) Capitale di comando (imprese con noccio duro) Consiglio di amministrazione (public companies) iv 14 Un ni co ar I SOGGETTI DELL’AZIENDA Azienda pubblica e privata oM – l’azienda è privata quando il suo soggetto giuridico e quello economico sono privati – l’azienda è pubblica quando il suo soggetto giuridico o economico è pubblico  Profilo giuridico  persona giuridica di diritto pubblico: persone giuridiche distinte dallo Stato, che lm perseguono scopi di interesse pubblico (Regioni, Comuni, ecc.)  Profilo economico  persona giuridica di diritto privato, soggetto economico pubblico: lo Stato o lie altri enti pubblici sono soci di imprese private e ne detengono il controllo ug 15 iG ud St gli L’ECONOMIA AZIENDALE Economia aziendale ‐> nasce sul finire degli anni ‘20 ad opera di Gino Zappa e viene sviluppata de negli anni successivi da diversi studiosi (Amaduzzi, Capaldo, Coda, Ferrero, Guatri, Masini, Onida). ‐ Studia l’ordine economico delle istituzioni assumendo l’azienda come entità compiuta, autonoma, dinamica, con proprie leggi di comportamento e condizioni di funzionamento. à o In tale prospettiva, assicurare il buon funzionamento dell’azienda è condizione necessaria per la miglior riuscita di un’istituzione. sit ‐ Riconosce che il comportamento ed il funzionamento dell’azienda devono essere funzionali al raggiungimento delle finalità dell’istituzione di cui rappresenta l’aspetto economico. er o NB Sarebbe un errore ridurre i fini dell’istituzione a quelli dell’azienda e ritenere sempre valido e conveniente un approccio aziendalistico per il governo di un’istituzione. iv 16 Un ni co ar L’ECONOMIA AZIENDALE Nel dibattito sui fini dell’azienda, si possono riconoscere due posizioni contrapposte: oM ‐ l’azienda non ha fini propri  le finalità sono quelle dell’istituzione di cui è parte perché l’azienda rappresenta una strumentalità per gli aspetti economici; ‐ l’azienda ha un fine proprio coincidente con la creazione di ricchezza  l’azienda viene vista come un sistema complesso di natura economica che deve produrre ricchezza (valore dell’output superiore a quello degli input) per mettere l’istituzione nella condizione di perseguire i suoi fini; il fine aziendale lm sarebbe quindi autonomo, ma non indipendente, da quello dell’istituzione. La seconda tesi meglio si adatta alle imprese, ma solleva alcuni interrogativi: lie ‐ Su quale orizzonte temporale deve essere misurata la ricchezza prodotta (un mese, un anno, …)? ‐ Chi sono i soggetti che possono beneficiare della ricchezza prodotta (l’istituzione, il soggetto economico, tutti o alcuni stakeholder)? ‐ ug Qual è la prospettiva di osservazione della ricchezza prodotta per esprimere un compiuto giudizio sulla funzionalità dell’azienda (il passato, il futuro)? 17 iG ud St gli L’ECONOMIA AZIENDALE Economia aziendale ‐‐> disciplina che indaga struttura, funzionamento e performance delle de aziende, osservando: ‐ Le tipologie (di consumo, di produzione, composta) e le classi (pubblica o privata) ‐ Le articolazioni (industriali, finanziarie, di servizi, ecc.) di aziende; ‐ I soggetti coinvolti (i finanziatori, i lavoratori, i fornitori, gli enti pubblici, ecc.), le loro funzioni e à aspettative; sit ‐ La struttura aziendale (assetti istituzionali, proprietari, operativi) e la sua evoluzione; ‐ Le decisioni aziendali (strategiche, direzionali e operative), i processi con cui si formano (pianificazione e programmazione); er ‐ Lo svolgimento e il monitoraggio dell’attività produttiva (controllo di gestione); ‐ Le condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali con cui tali attività devono essere realizzate iv (economicità, durabilità, sostenibilità). 18 Un ni co ar L’ECONOMIA AZIENDALE Aspetti fondamentali oM 1. oggetto d’indagine  l’azienda è un «istituto economico atto a perdurare nel tempo la quale, per il soddisfacimento dei bisogni umani, compone e svolge in continua coordinazione la produzione o l’acquisto ed il consumo della ricchezza» (Zappa); «l’obiettivo dell’economicità è cercato nell’integrazione degli interessi e delle attese di tutti gli interlocutori coinvolti, in primis i lm portatori di capitale e lavoro» (Masini). 2. corpus dottrinale  gli studi di economia aziendale si fondano sull’unità concettuale di lie tutti gli studi sull’azienda, che raccorda due filoni: la ragioneria (riguardante le rilevazioni quantitative dei fatti aziendali, al fine di tener conto dei mutamenti intervenuti nella ricchezza) e la tecnica amministrativa (riguardante le modalità di attuazione e controllo delle operazioni aziendali). ug 19 iG ud St gli L’ECONOMIA AZIENDALE Aspetti fondamentali de 3. punto di osservazione  si analizzano le modalità del formarsi della ricchezza prodotta; con Zappa si passa dall’osservazione delle modifiche patrimoniali per effetto delle operazioni di gestione, all’osservazione del reddito, esplicitazione della ricchezza complessivamente generata à dall’attività aziendale in un dato periodo; sit 4. peculiarità concettuale  autonomia degli studi aziendalistici rispetto a quelli dell’economia politica (che studia i fenomeni economici degli aggregati territoriali, nazionali e internazionali) e er dell’economia industriale (che studia i processi di sviluppo dei settori industriali, cioè di aggregati di aziende comparabili per processi o prodotti realizzati). iv 20 Un ni co ar L’ECONOMIA AZIENDALE Teorie di riferimento oM – Teoria dei sistemi  seguendo un approccio organicista, vede l’azienda come un insieme di fattori costituenti e di relazioni che li fanno interagire per il raggiungimento di obiettivi condivisi. Azienda come sistema sociale aperto, nel quale le persone sono riunite in strutture organizzative, hanno ruoli e mansioni differenti, presentano una cultura aziendale comune ed operano per raggiungere obiettivi condivisi. lm – Teoria degli stakeholder  propone un quadro teorico dei soggetti portatori di interessi e di aspettative nei confronti dei risultati aziendali, non limitato ai soli portatori di capitale e di lavoro, ma è esteso ad ogni soggetto che detiene qualche interesse collegato al funzionamento di un’azienda (clienti, creditori, fornitori, enti e comunità locali, associazioni, ecc.). Azienda come sistema complesso lie di aspettative (spesso tra loro contrastanti). – Teoria dell’agenzia  questa teoria propone una visione dell’organizzazione come sistema di relazioni di agenzia, ovvero di contratti che regolano i rapporti tra le aspettative di un mandante (o principal, ug normalmente il proprietario, il portatore di capitale) e i comportamenti di un agente (o agent, normalmente il management delegato a gestire l’impresa). 21 iG ud St gli CONCLUSIONI In questa lezione sono state introdotte le ragioni e i fini che motivano l’esistenza delle aziende: de soddisfare i bisogni umani nelle moderne economie industriali. Ciò che caratterizza l’azienda è l’orientamento verso la soddisfazione di bisogni umani, in un’ottica di scarsità delle risorse destinate a tal fine, e l’organizzazione, cioè l’interazione tra i diversi elementi che formano l’azienda. à Il concetto di azienda prescinde dalla produzione per il mercato a scopo di lucro, essa non si sit identifica necessariamente con l’attività d’impresa. Le aziende sono formate da persone ed operano nell’interesse della collettività: il fattore umano, le aspettative, la soddisfazione sono fondamentali per raggiungere buoni risultati, in er qualunque settore si operi. iv 22 Un ni co ar COPYRIGHT oM lm AVVISO lie Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del decreto‐legge 22 marzo 2004, n. 72, come modificato dalla legge di conversione 21 maggio 2004 n. 128, le opere presenti su questo sito hanno assolto gli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore e sui diritti connessi. 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