Vigilanza e Sicurezza dei Trasporti Valori

Servizio svolto presso un determinato obiettivo per il tempo strettamente necessario per effettuare i controlli richiesti.

Presenza continuativa della guardia giurata in un determinato luogo per lo svolgimento di operazioni predeterminate, come il controllo antintrusione o la sorveglianza.

Servizio di sorveglianza costante di luoghi in cui sono custodite somme di denaro, beni preziosi o altri beni di valore, come banche o uffici postali, per la prevenzione dei reati contro il patrimonio.

Servizio di vigilanza svolto presso negozi, supermercati o altri luoghi commerciali per prevenire danni, furti o altri reati che coinvolgono la merce in vendita.

Gestione a distanza di segnali, informazioni o allarmi provenienti o diretti verso un obiettivo fisso o in movimento - che si focalizza sull'intervento diretto della guardia giurata.

Servizio svolto presso il luogo di lavoro per proteggere l'azienda e i suoi dipendenti da eventi violenti o di minaccia alla sicurezza

Servizio svolto in modo regolare e programmato per la verifica e la sorveglianza di eventi pubblici a scopo di prevenzione

I mezzi utilizzati per il trasporto di valori devono essere blindati e dotati delle caratteristiche costruttive e di equipaggiamento indicate nell'Allegato D del regolamento.

Il numero di mezzi di protezione individuale (come giubbotti antiproiettile) deve essere sufficiente per tutte le guardie, con un surplus del 10% per eventuali necessità.

Il regolamento prevede che le aziende devono assicurarsi che le guardie dispongano di mezzi di protezione individuale adatti, garantendo la sicurezza dei dipendenti.

Deve essere disponibile un caveau con caratteristiche costruttive adeguate per il deposito dei valori affidati in custodia, e questo caveau deve essere assicurato.

Le aziende di trasporto valori devono dimostrare di poter sostenere i costi del servizio e avere una solida base finanziaria.

I servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che inviano avvisi solo al proprietario del veicolo sono esclusi dall'applicazione del decreto.

Il servizio di televigilanza prevede il controllo a distanza di beni mobili o immobili attraverso apparecchiature che trasmettono immagini, con l'obiettivo di attivare l'intervento della guardia giurata.

La televigilanza è una delle attività che rientrano nell'ambito di applicazione del decreto.

Il decreto regolamenta le attività di vigilanza privata, comprese quelle finalizzate all'intervento diretto della guardia giurata.

Gli istituti di vigilanza possono inviare avvisi alle guardie giurate in base alle informazioni ricevute dai sistemi di televigilanza.

I servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che prevedono solo l'allertamento del proprietario non rientrano nella definizione di televigilanza.

Il decreto si applica a tutti i servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che prevedono un intervento diretto della guardia giurata.

I servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che prevedono solo un allertamento al proprietario sono considerati esclusi dall'ambito di applicazione del decreto.

Il decreto stabilisce che gli istituti di vigilanza possono allertare le guardie giurate in base alle informazioni ricevute dai sistemi di televigilanza.

Il titolare di licenza deve avere la rappresentanza legale della società e la gestione autonoma dell'istituto.

La persona che richiede la licenza non deve aver ricoperto cariche in società fallite o in liquidazione coatta negli ultimi cinque anni.

Il titolare deve avere la capacità di obbligarsi secondo la legge (art. 134 TULPS).

Il titolare non deve trovarsi in alcuna condizione ostativa prevista dall'art. 38 del D.Lgs 163/2006.

Il titolare deve dimostrare di aver rispettato gli obblighi previsti dalla legge.

L'impresa, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione devono soddisfare le stesse condizioni di onorabilità del titolare.

L'impresa, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione non devono aver ricoperto cariche in società fallite o in liquidazione coatta negli ultimi cinque anni.

L'impresa, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione devono avere la capacità di obbligarsi secondo la legge (art. 134 TULPS).

L'impresa, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione non devono trovarsi in alcuna condizione ostativa prevista dall'art. 38 del D.Lgs 163/2006.

L'impresa, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione devono dimostrare di aver rispettato gli obblighi previsti dalla legge.

I sistemi di comunicazione diretti tra la centrale operativa e il personale operativo devono essere affidabili e sicuri, garantendo la possibilità di comunicazione in diverse situazioni. Esempi di sistemi adatti includono sistemi GSM, WiFi, e WiMAX.

Per operare nel settore della vigilanza privata, è necessario che l'istituto possegga una certificazione di qualità conforme alla norma UNI 10891:2000 e ai successivi aggiornamenti. La certificazione viene rilasciata da un organismo di valutazione della conformità accreditato.

La disponibilità di locali adeguati è fondamentale per un istituto di vigilanza privata. Gli spazi devono essere idonei alle attività che vengono svolte, garantendo la sicurezza e il rispetto delle normative vigenti. Le dimensioni e le caratteristiche dei locali devono essere compatibili con il progetto presentato.

Le attrezzature di sala operativa sono essenziali per il corretto svolgimento delle attività di vigilanza. Queste attrezzature includono sistemi di comunicazione, sistemi di sorveglianza, sistemi di registrazione dati e altri strumenti necessari per il controllo e la gestione delle operazioni.

Un istituto di vigilanza deve avere a disposizione mezzi di trasporto adeguati per poter svolgere le proprie attività. I mezzi di trasporto devono essere conformi alle disposizioni in vigore, dotati di contrassegni identificativi e idonei ai servizi da svolgere. Si raccomanda inoltre di avere un mezzo di riserva per ogni dieci mezzi utilizzati.

Gli istituti di vigilanza devono dimostrare di rispettare le regole del decreto. Non possono ottenere estensioni di licenza se hanno debiti con contributi, assicurazioni o tasse.

Gli istituti autorizzati prima del decreto, che operano in più province con diverse licenze (articolo 134 TULPS), devono unificare le attività in un'unica licenza rilasciata dal Prefetto della provincia dove hanno la sede principale.

Le amministrazioni pubbliche devono applicare le regole del decreto e le tabelle tecniche usando le risorse a loro disposizione.

Il servizio di televigilanza è caratterizzato dal controllo a distanza di beni mobili o immobili tramite apparecchiature che trasmettono immagini, con l'obiettivo di attivare l'intervento della guardia giurata.

I servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che prevedono solo l'allertamento del proprietario del veicolo sono esclusi dall'applicazione del decreto.

Il decreto si applica ai servizi di localizzazione satellitare di autoveicoli che prevedono un intervento diretto della guardia giurata.

L'istituto di vigilanza è legalmente richiesto a possedere una certificazione di qualità conforme alla norma UNI 10891:2000 e ai suoi aggiornamenti, rilasciata da un organismo accreditato.

L'istituto di vigilanza deve avere a disposizione mezzi di trasporto adeguati per poter svolgere le proprie attività.

L'istituto di vigilanza deve avere a disposizione locali idonei alle proprie attività, garantendo la sicurezza e il rispetto delle normative.

Gli istituti autorizzati alla data di entrata in vigore del presente decreto debbono, entro diciotto mesi da tale data, adeguare le caratteristiche ed i requisiti organizzativi, professionali e di qualità dei servizi alle disposizioni del presente decreto e dei relativi allegati.

Per i requisiti formativi minimi ad indirizzo giuridico e professionale degli investigatori privati e degli informatori commerciali ·autorizzati alla data di entrata in vigore del presente ·decreto-; nonché per le disposizioni di cui all'art.3, comma 2, lett.j, la fase transitoria è fissata in trentasei mesi.

In caso di richiesta di estensione di licenza le disposizioni del presente decreto sono immediatamente esecutive.

Il decreto stabilisce che gli istituti di vigilanza debbono adeguare le caratteristiche ed i requisiti organizzativi, professionali e di qualità dei servizi alle disposizioni del presente decreto e dei relativi allegati entro diciotto mesi.

Il decreto prevede una fase transitoria di trentasei mesi per i requisiti formativi minimi ad indirizzo giuridico e professionale degli investigatori privati e degli informatori commerciali autorizzati alla data di entrata in vigore del decreto.

Il decreto prevede che, in caso di richiesta di estensione di licenza, le disposizioni del decreto siano immediatamente esecutive.

Questo decreto stabilisce un periodo di diciotto mesi per gli istituti autorizzati alla data di entrata in vigore per adeguare le caratteristiche dei servizi ai requisiti previsti dal presente.

Il decreto stabilisce un periodo di trentasei mesi per i requisiti formativi minimi per investigatori e informatori autorizzati alla data di entrata in vigore del decreto.

Qualsiasi richiesta di estensione di licenza deve conformarsi alle direttive del decreto.

Il documento che attesta la regolarità contributiva del datore di lavoro. Esso è richiesto per partecipare a bandi e gare, ad esempio per l'aggiudicazione di un contratto pubblico, oppure per ottenere particolari agevolazioni o finanziamenti.

Un ente che opera per regolare i rapporti tra le aziende e i lavoratori di uno specifico settore. E' indipendente dai sindacati.

Il periodo durante il quale un datore di lavoro, che non ha rispettato le norme del lavoro precedente, può regolarizzare la sua posizione con lo Stato.

Un insieme di regole e norme che stabiliscono le condizioni di lavoro e i diritti e doveri dei lavoratori in un determinato settore.

Un insieme di regole e norme che stabiliscono le condizioni di lavoro e i diritti e doveri dei lavoratori in un determinato territorio.

Le aziende di vigilanza devono essere iscritte nel Registro delle imprese a norma del D.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581 e successive modificazioni.

Il titolare di licenza non può essere una guardia giurata, ma deve possedere requisiti di onorabilità e capacità di obbligarsi.

L'azienda, il titolare, i rappresentanti legali e i componenti del consiglio di amministrazione devono soddisfare requisiti di onorabilità, come l'assenza di condanne penali o di cariche in società fallite negli ultimi cinque anni.