Sviluppo di Farmaci e Studi Preclinici
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Sviluppo di Farmaci e Studi Preclinici

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Questions and Answers

Qual è lo scopo principale degli studi preclinici durante lo sviluppo di un farmaco?

  • Promuovere il farmaco al pubblico
  • Definire la dose massima senza effetti su organi e sistemi (correct)
  • Raccogliere dati sulla tollerabilità del farmaco
  • Determinare il prezzo di mercato del farmaco
  • Durante quali fasi dello studio clinico viene testato l'aspetto della tollerabilità del farmaco?

  • Fase 2A e Fase 2B
  • Solo Fase 2A
  • Fase 1 e Fase 2B
  • Solo Fase 1 (correct)
  • Quali sono le specie animali comunemente utilizzate negli studi preclinici?

  • Pesci e rettili
  • Topi, cani e conigli (correct)
  • Solo primati umani
  • Gatti e uccelli
  • Cosa comporta la fase 2B dello studio clinico?

    <p>Valutare la tollerabilità su un gruppo maggiore di pazienti</p> Signup and view all the answers

    Qual è una delle considerazioni importanti nella stabulazione degli animali durante gli esperimenti?

    <p>Le condizioni di temperatura, umidità e alimentazione devono essere ottimali</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti affermazioni riguardo ai test di genotossicità è corretta?

    <p>Si utilizzano batteri e cellule per i test in vitro.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la categoria di studi clinici che implica un intervento attivo dello sperimentatore?

    <p>Sperimentazioni cliniche</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le caratteristiche necessarie per dimostrare scientificamente l'efficacia di un farmaco?

    <p>Controllato, randomizzato e cieco</p> Signup and view all the answers

    Qual è la definizione corretta di placebo?

    <p>Una sostanza farmacologicamente inerte simile al farmaco sperimentale</p> Signup and view all the answers

    Cosa si intende per effetto placebo?

    <p>Un miglioramento associato alla consapevolezza di ricevere un trattamento</p> Signup and view all the answers

    Study Notes

    Sviluppo di farmaci

    • Identificazione del lead: Selezionare i composti con la migliore attività sul target.
    • Ottimizzazione del lead: Migliorare le proprietà del composto per aumentarne l'efficacia e la sicurezza.

    Studi preclinici

    • Obiettivi principali:
      • Definire la dose massima senza effetti su organi e sistemi.
      • Stabilire la dose minima che induce tossicità e identificare il tipo di danni provocati.
      • Analizzare la relazione tra dose terapeutica e dose tossica.
      • Individuare il bersaglio dell'effetto tossico.
      • Valutare se tali effetti siano reversibili o irreversibili.
    • Due specie animali (roditore e non roditore) sono necessarie per una valutazione completa.
    • Specie comunemente utilizzate: topi, cani, maiali, conigli e primati non umani.
    • Condizioni controllate per gli esperimenti sugli animali, con particolare attenzione alla stabulazione.
    • Le tossicità possono variare in base al tipo di stabulazione (gabbie individuali o in gruppo).

    Studi clinici

    • Fase 1: Piccolo gruppo di volontari sani (decine). Scopo: raccogliere informazioni preliminari sulla tollerabilità e la cinetica del farmaco.
    • Fase 2: Suddivisa in due sottofasi:
      • Fase 2A: Gruppo selezionato di pazienti (circa un centinaio). Obiettivi: valutare l'efficacia del farmaco, analizzare aspetti psicologici, tollerabilità e cinetica.
      • Fase 2B: Numero maggiore di pazienti (qualche centinaio). Obiettivi: approfondire la sicurezza e l'efficacia del farmaco.
    • Fase 3: Farmaco testato su una popolazione più ampia di pazienti selezionati (qualche migliaio).
    • Per gli studi di embriotossicità è richiesta una seconda specie di mammifero (non roditore).
    • Test di genotossicità:
      • In vitro: Batteri (test di AMES su Salmonella) e cellule (test di aberrazione cromosomica, test indicatori e test di mutazione genica).
      • In vivo: Su cellule somatiche (test del micronucleo, mutazioni cromosomiche, mutazioni geniche) e su cellule germinali (mutazioni cromosomiche e geniche).
    • Test di cancerogenesi:
      • Per sostanze analoghe a composti cancerogeni.
      • Per sostanze che durante lo studio tossicologico a lungo termine hanno mostrato manifestazioni sospette.
      • Per sostanze che nelle prove del potere mutageno hanno dato risultati sospetti.
      • Per sostanze contenute in medicinali che devono essere somministrati per un lungo periodo (terapia cronica) di almeno 6 mesi.

    Tipi di studi clinici

    • Sperimentazioni cliniche: Intervento attivo dello sperimentatore.
    • Osservazioni (di coorte, caso-controllo): Nessun intervento attivo.

    Caratteristiche degli studi clinici

    • Controllato: Al fine di stimare l'effetto del farmaco, viene utilizzato un termine di confronto (farmaco di riferimento o placebo).
    • Randomizzato: Protegge da distorsioni (bias) dovute a sbilanciamento dei gruppi di soggetti a confronto.
    • Cieco (singolo, doppio o triplo cieco): Protegge da distorsioni dovute alla soggettività dell'osservatore o del paziente.
    • Obiettivi clinicamente rilevanti: Gli studi devono avere obiettivi che siano di rilevanza clinica per i pazienti.

    Placebo ed effetto placebo

    • Placebo: Sostanza farmacologicamente inerte di aspetto identico al farmaco in sperimentazione.
    • Effetto placebo: Componente psicologica nel miglioramento della condizione morbosa, legata alla consapevolezza di essere trattati. Presente nel farmaco, nel placebo e nei trattamenti non farmacologici.

    Biodisponibilità

    • Massima biodisponibilità: Il farmaco viene assorbito al 100%.

    Preparati deposito

    • Formulazioni di farmaci progettate per rilasciare lentamente il principio attivo nel corpo, mantenendo una concentrazione costante per 6-9 mesi.
    • Utili per i pazienti psichiatrici che potrebbero non seguire correttamente le terapie quotidiane.
    • Somministrati tramite iniezioni, con piccoli volumi per volta.

    Vie di somministrazione

    • Via intramuscolare e sottocutanea:
      • Vantaggi: Somministrazione di soluzioni acquose (assorbimento rapido) o preparati deposito (assorbimento lento, somministrazioni distanti), possibile rimedio in caso di errore rispetto alla via endovenosa.
      • Svantaggi: Irritazione e dolore in caso di mezzo oleoso, piccoli volumi.

    Metodi di assorbimento

    • Diffusione semplice: Modalità più comune, avviene secondo il gradiente di concentrazione. Non richiede energia.
    • Diffusione facilitata: Simile alla diffusione semplice, ma attraverso la porzione lipidica della membrana. Non richiede energia, saturabile e selettiva.
    • Trasporto attivo: Avviene contro il gradiente di concentrazione, richiede energia.

    Metabolismo dei farmaci

    • Fase I: Reazioni di ossidazione, riduzione, idrolisi e idratazione.
    • Fase II: Reazioni di coniugazione (aggiunta di un gruppo funzionale).
    • Sistema del citocromo P-450 (CYP): Composto da molte famiglie di isoenzimi che catalizzano le reazioni di Fase I. Presente nel fegato e nel tratto gastrointestinale.
    • Induttori enzimatici: Aumentano l'attività degli enzimi del CYP. Esempi: rifampicina, fenobarbital, iperico, alcol.
    • Inibitori enzimatici: Diminuiscono l'attività degli enzimi del CYP. Esempi: claritromicina, fluconazolo, succo di pompelmo.
    • La Fase I non è obbligatoria per tutti i farmaci.

    Eliminazione dei farmaci

    • Via renale: La più importante, con le urine.
    • Via biliare: Utilizzata da pochi farmaci.
    • Intestino, polmone, latte materno: Vie di eliminazione meno comuni.
    • Escressione renale: Dipende dalle caratteristiche idrofiliche dei farmaci e dei loro metaboliti.
    • Velocità di eliminazione: Funzione della velocità di filtrazione, escrezione e riassorbimento.
    • Filtrazione glomerulare: Passano molecole fino a 40.000 Dalton di peso molecolare.
    • Riasorbimento: I farmaci liposolubili vengono riassorbiti e devono essere resi più idrofili prima di essere eliminati.
    • Secrezione attiva: Farmaci eliminati mediante trasportatori (glicoproteina P).

    Clearance plasmatica

    • Volume del plasma che viene depurato da quel farmaco nell'unità di tempo.
    • Cltot= Clrenale+ Clepatica+ Claltri organi.
    • Fattori che influenzano la clearance renale: concentrazione plasmatica, legame alle proteine plasmatiche, liposolubilità, pH urinario, flusso urinario ed età.

    Cinetiche di eliminazione dei farmaci

    • Cinetica di ordine I: Velocità di eliminazione proporzionale alla concentrazione del farmaco nel plasma. Viene eliminata una frazione costante del farmaco.
    • Emivita del farmaco: Tempo necessario affinché la concentrazione del farmaco nel plasma si riduca del 50%. Costante e indipendente dalla dose del farmaco.
    • Cinetica di ordine zero: Velocità di eliminazione costante, indipendentemente dalla concentrazione del farmaco.
    • Saturione: Quando il sistema di eliminazione è saturo, la velocità di eliminazione rallenta.

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    Description

    Questo quiz esplora il processo di sviluppo dei farmaci, dalla selezione del lead all'ottimizzazione, fino agli studi preclinici. Gli argomenti includono la valutazione della tossicità e le varie specie animali utilizzate per assicurare la sicurezza del farmaco. Metodi, obiettivi e considerazioni pratiche verranno analizzati per fornire una comprensione approfondita del tema.

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